Lo conoscete?

castagna ha scritto:Ho trovato per caso un articolo del 2007, su un giornale danese, che racconta di un tale Frank Larsen

un "barfodet" dall'etá di 6 anni.
Se vi interessa posso tradurre, magari a grandi linee, l'articolo. Il quale contiene anche un elenco dei vari luoghi copenaghesi ottimi per lo scopo.
Ecco l'articolo:
http://ibyen.dk/article375156.ece
A presto

Lo hai giá letto?!
Leggi il danese?

Si, io vivo a Copenaghen. E tu invece?

....ma Larsen é un cognome comunissimo, non saprei.
Questo larsen è scalzo tutto l'anno.

I suoi piedi sono così sensibili ormai che pur parlando al cellulare, pur avendo la testa altrove, con i piedi capisce se sta andando in direzione sbagliata. Da quando ha messo da parte le calzature non ha preso un solo raffreddore. Gli piace camminare soprattutto sul legno perchè lo sente come vivo, ne sente gli anni. Incrociando un gruppo di persone dice al giornalista: nessuno di loro ha idea se ha o no una cacca di cane sotto la scarpa. Io invece quel genere di cose le sento.
Frank ha sei millimetri di calli (io traduco così ma magari ad essere politicamente corretta si direbbe in un altro modo, non lo so: pelle dura, cuoio alla pianta del piede?).

Lui li ha misurati quei millimetri il giorno in cui per caso camminando su una tavola, un chiodo gli è entrato nel piede e lui se n'é accordo soltanto perché la tavola gli era rimasta attaccata al piede.

Divide le superfici della cittá in buone e non; tra le esperienze migliori: Amagertorv (Piazza Amager), Rådhuspladsen (Piazza del municipio), Botanisk have (giardino botanico), Christiania ("la cittá libera" dentro la cittá), le chiese con i pavimenti di marmo, Vestvolden, il ponte tra Islands Brygge e Fisketorvet, il quartiere dietro Østerport.
Ci sono anche due link dei quali solo uno é attivo http://www.barfodspark.dk/
Ecco fatto.

Ad ogni modo, C.S., se vai al mio profilo e clicchi...se vuoi fare un salto da queste parti.
Un giro senza calzature, al giardino botanico, potremmo farlo insieme!

castagna ha scritto:Appena fa un po' caldo la gente si riversa sui prati dei parchi e non solo fa dei pic-nic ma senza tanti pudori si stende seminuda arrossandosi pericolosamente. Tanto è il bisogno di sole, da queste parti.
Anche in Olanda? In Italia invece "non si puó calpestare l'erba" quasi mai!

In Italia non si può nemmeno stare seminudi, che dico, guai a stare a torso nudo.
Non sapete che portatori di civiltà e decoro siamo noi, figli di........artisti e poeti? Che avevate capito?

Be', a parte le battute, sapete che vi dico? Che, come dice giustamente Andrea D., la gente è curiosa, si stupisce, ci sarà anche lo scemo che non vuol sentir ragioni, ma le migliori soddisfazioni arrivano da un sereno e pacato dialogo.
Forse anche noi bfrs abbiamo idee preconcette e partiamo dal presupposto che tutti ci vogliano male.
Prendiamo atto del fatto che la nostra è un'abitudine moooolto anomala, che suscita sentimenti contrastanti, eppure tanta curiosità.
Basta poco per far cadere certe barriere: avete notato che è stato sufficiente il carnevale per cambiare l'atteggiamento della gente?
Prendetelo come uno scherzo, se volete, ma il carnevale può essere un trampolino di lancio dove tutto è concesso.
Al prossimo, dunque.
Sveglia Paolo G., Cesco (che speravo di incontrare)&C.

Ciao, Castagna.
Spero di ritornare presto nel "tuo" bel paese: ci voglio portare Nancy.

castagna ha scritto:Frank ha sei millimetri di calli (io traduco così ma magari ad essere politicamente corretta si direbbe in un altro modo, non lo so: pelle dura, cuoio alla pianta del piede?). Lui li ha misurati quei millimetri il giorno in cui per caso camminando su una tavola, un chiodo gli è entrato nel piede e lui se n'é accordo soltanto perché la tavola gli era rimasta attaccata al piede.

contessa scalza ha scritto:A me è successo con una graffetta una cosa simile, ci ho camminato anche un pezzettino sopra...., pensavo mi si fosse attaccato sotto al tallone un piccolo stecchettino o simile. Cercavo mentre continuavo a camminare di strusciare con la suola sul pavimento e di farlo semplicemente staccare. Ad un certo punto ho guardato perchè non se ne andava e ho scoperto che non poteva andarsene perchè le due punte della graffetta erano completamente conficcate nella cornea del tallone. Mi è venuto da ridere, la ho tolta e non ha lasciato nemmeno la traccia. Penso quindi che la cornea della suola dei miei piedi, sul tallone deve avere almeno 4 mm. Eppur non sembra....

Sono un dilettante assoluto!
Non posso competere con gente simile.
Vorrei avere sotto la suola il callo che ho sulla lingua........allora sì che potrei andare scalzo ovunque!

lucignolo ha scritto:

castagna ha scritto:Frank ha sei millimetri di calli (io traduco così ma magari ad essere politicamente corretta si direbbe in un altro modo, non lo so: pelle dura, cuoio alla pianta del piede?). Lui li ha misurati quei millimetri il giorno in cui per caso camminando su una tavola, un chiodo gli è entrato nel piede e lui se n'é accordo soltanto perché la tavola gli era rimasta attaccata al piede.

Noi apparteniamo ad un altro pianeta.
Si lavora tutto il giorno con le scarpe, si arriva a casa ed è già tanto andare scalzi sulle piastrelle di casa.
Ogni tanto si vince la vergogna che si rinnova tutti i giorni, come dice Federicob; si esce di casa (forse) e si cammina un po' scalzi.
Callo? Aspettate che vado a vedere il vocabolario.
Ah, capito! Oddio, un sassetto, che male!
Insomma, mi sembra che viviamo su universi paralleli, ma, per definizione, che non si toccano mai.

federicob ha scritto:

lucignolo ha scritto:

castagna ha scritto:Frank ha sei millimetri di calli (io traduco così ma magari ad essere politicamente corretta si direbbe in un altro modo, non lo so: pelle dura, cuoio alla pianta del piede?). Lui li ha misurati quei millimetri il giorno in cui per caso camminando su una tavola, un chiodo gli è entrato nel piede e lui se n'é accordo soltanto perché la tavola gli era rimasta attaccata al piede.

Noi apparteniamo ad un altro pianeta.
Si lavora tutto il giorno con le scarpe, si arriva a casa ed è già tanto andare scalzi sulle piastrelle di casa.
Ogni tanto si vince la vergogna che si rinnova tutti i giorni, come dice Federicob; si esce di casa (forse) e si cammina un po' scalzi.
Callo? Aspettate che vado a vedere il vocabolario.
Ah, capito! Oddio, un sassetto, che male!
Insomma, mi sembra che viviamo su universi paralleli, ma, per definizione, che non si toccano mai.

Calli???????Quasi mi viene il magone ,a me non vengono neanche a pagarli ,tanto che chi mi vede esclama:"ma che bei piedini hai(sembra la favola di cappuccetto rosso ) nervosooooooo!!!!!!!!!Comunque faccio sempre le mie camminate beate in scalzità! (Che debbo fà????). Chicco.

contessa scalza ha scritto:No un momento, non sono 'calli' e nemmeno 'duroni', come dicevo ne sono rimasta principalmente sorpresa anche io. Difatti non sembra per niente.....!!!!!! Ve lo assicuro. Cioè sì sono gommose, è uno strato elastico di "scorza" non ruvido o screpolato ma a guardare si direbbe al massimo un paio di millimetri, insomma normale per chi cammina e stà la maggior parte del tempo scalzo. Niente duroni o calli, da nessuna parte!!!!!

Ad Amsterdam non ci vado così spesso (è un ora e mezza da dove sono...) e se vado, vado via autostrada di solito direttamente in areoporto, ma l'ultima volta che ci sono stata...., c'era un casino di traffico. Un casino di gente, un casino di biciclette e non era molto pulita. In alcune "grachten" calli, vicoli in centro, non è un problema camminare scalzi ma io non amo principalmente (scalza o calzata) girare per luoghi dove la gente và a bere o fumare o a p.... . Quindi le ho visitate anche io come tutti i turisti, di giorno, fatto i giri in barca, un paio di musei e quartieri, ma devo dire che non mi ha entusiasmato a parte certo l'architettura. Forse in piena estate, con un pò di calma e un paio di buoni amici, si conoscerebbe un altra Amsterdam. Dove sono io è paese con spiaggia e o ci sono turisti tedeschi in ferie, o poche anime fra cavalli pecore e mucche pascolanti fra distese di verde e acqua. Anche il traffico è di conseguenza. Qui in paese limite di 30km orari per le strade 80. Ma la cosa piacevole è che a parte alcuni momenti dove si raggruppa un attimo il traffico, tutti mantengono per abitudine un andamento tranquillo e una distanza adeguata dagli altri veicoli e il traffico scorre un pò come i paesaggi che ti scorrono intorno.
Ciao a tutti
C.S.

castagna ha scritto: Si è diversi finchè ci si sente diversi, poi appena si accetta se stessi, totalmente, con affetto e persino con autocritica, tutti sembrano farlo con naturalezza e diventiamo infine, ai nostri stessi occhi, quasi banali.

contessa scalza ha scritto:Ma ciò che mi è balenato stanotte è, che senza essermene resa conto io cammino continuamente nel pavimento di legno..... e.... (penso questo sia il segreto) ....."incerato". Certo, perchè 3-4 volte l'anno gli faccio il trattamento con la cera poi ci cammino per mesi sopra.... fino alla prossima incerata. Chiaro!!!!!! le suole assorbono anche la cera in crema....... e quindi senza volerlo vengono giornalmente e costantemente ammorbidite e elasticizzate con la cera!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Per quello sono così compatte e elastiche......

Rei ha scritto:Quindi, secondo un'esperta, non è la cera che ammorbidisce le tue suole, ma le tue suole che incerano il legno.

E, se proprio vogliamo dirla tutta, i danesi molto più cordiali e gentili degli olandesi. Non che in Olanda mi sia trovato male o abbia ricevuto sgarbi o maltrattamenti, anzi. Bello tutto, in Olanda, ma c'é qualcosa che si percepisce e che mi fa propendere per i danesi.

contessa scalza ha scritto:Allora, il legno della pavimentazione in casa mia è in quercia massiva. Non ha vernice ed è solo trattato con cera naturale (Bruynzeel - wood care). Dopo 7-8 volte, quindi circa ogni due anni, viene rimossa con un prodotto che si chiama Brenoline.
Non lo ho fatto mettere io...., ma il pavimento in legno massivo è stato uno dei punti decisivi che mi ha fatto scegliere questa casa.

E, se proprio vogliamo dirla tutta, i danesi molto più cordiali e gentili degli olandesi. Non che in Olanda mi sia trovato male o abbia ricevuto sgarbi o maltrattamenti, anzi. Bello tutto, in Olanda, ma c'é qualcosa che si percepisce e che mi fa propendere per i danesi.

Ho riflettuto mentre stiravo in queste ore e con dovuta analisi (e senso dell'umorismo) ci sono penso anche delle ragioni ben fondate per cui si percepisce (da italiani) un qualcosa come di distante negli olandesi. Ma credimi è solo una questione di cultura e di come si è abituati a vedere le cose..... .
Mi piacerebbe farla insieme questa analisi e visto che hai confermato la tua partecipazione al 16 di maggio spero troviamo una decina di minuti per questo, anche perchè farla qui uscirebbe dal tema completamente e anche perchè se fatta insieme penso sarebbe interessante oltre che ilariosa.

Ritorno ai miei lavori....

Saluti stirati
C.S.

bfpaul ha scritto:In quelle però, se va in giro solo una persona scalza che sudi abbastanza, almeno d'estate, può depositarsi un sottile strato di "sudore" che può anch'esso essere nutrimento per il legno.
Quindi ....

Quindi se mi capiterà di andare in qualche museo con elegante parquet glielo do io il decoro!!
Anzi, voglio ricevere un assegno.........eh, nutro il legno!

Marco53 ha scritto:Ricordo perfettamente l'affanno di mettersi e togliersi giubbotti K-way ad Amsterdam causa piogge improvvise alternate al sole, mentre i ragazzi locali se ne andavano scalzi e a torso nudo (!) anche sotto gli scrosci di pioggia.

È proprio vero che il concetto di decoro varia non solo nel tempo, ma anche di luogo in luogo.
Consiglierei certi sindaci a farsi un giro in quei posti, invece di masturbarsi mentalmente ad inventare ordinanze che hanno fatto ridere tutta l'Europa.
Senza contare che andare a torso nudo è vietato in tutto il territorio nazionale per motivi di (ridicolo) decoro.
Ce ne sono tanti che andrebbero a torso nudo, ma, per nostra fortuna noi scalzi siamo ancora pochi.
Lasciate soltanto che richiamiamo l'attenzione di qualche idiota dotato dello scettro del potere.....
E pensare che basterebbe così poco per diventare un paese serio, meno attento alle s...e mentali e più disposto ad adeguarsi al resto d'Europa.

castagna ha scritto:x lucignolo: hai scritto una cosa interessante, che si parte dal preconcetto che tutti "ci vogliono male". Vale per tante cose. Si è diversi finchè ci si sente diversi, poi appena si accetta se stessi, totalmente, con affetto e persino con autocritica, tutti sembrano farlo con naturalezza e diventiamo infine, ai nostri stessi occhi, quasi banali.