Spalato

Sono appena tornato da una breve vacanza in Croazia.
Ieri ero a Spalato. La città affollata da molte infradito ma ho visto 1 sola ragazzina scalza.
Purtroppo anche là non sono poi così diversi che da noi. Ieri sera mi avvicino ad uno dei tanti ristoranti del centro quelli classici per turisti con i tavolini fuori e il menu. Sono lì che leggo il menu che uno del locale mi dice se voglio entrare. Poi mi guarda, vede che sono scalzo e non ha calzature con me, e mi dice in inglese una cosa del tipo 'mi dispiace ma qui non siamo in spiaggia non si può entrare scalzi per decoro' almeno io ho inteso una cosa del genere con il mio scarso inglese. Non avendo un inglese pronto per discutere ho lasciato perdere e sono andato a mangiare al ristorante accanto che mi ha accolto senza problemi.
Inutile aggiungere che la stra grande maggioranza delle persone erano vestite come me solo che avevano delle infradito e non erano scalze questa è l'unica differenza per essere io da spiaggia...

GECO ha scritto:Sono appena tornato da una breve vacanza in Croazia.
Ieri ero a Spalato. La città affollata da molte infradito ma ho visto 1 sola ragazzina scalza.
Purtroppo anche là non sono poi così diversi che da noi. Ieri sera mi avvicino ad uno dei tanti ristoranti del centro quelli classici per turisti con i tavolini fuori e il menu. Sono lì che leggo il menu che uno del locale mi dice se voglio entrare. Poi mi guarda, vede che sono scalzo e non ha calzature con me, e mi dice in inglese una cosa del tipo 'mi dispiace ma qui non siamo in spiaggia non si può entrare scalzi per decoro' almeno io ho inteso una cosa del genere con il mio scarso inglese. Non avendo un inglese pronto per discutere ho lasciato perdere e sono andato a mangiare al ristorante accanto che mi ha accolto senza problemi.
Inutile aggiungere che la stra grande maggioranza delle persone erano vestite come me solo che avevano delle infradito e non erano scalze questa è l'unica differenza per essere io da spiaggia...

La dimostrazione che tutto il mondo è paese di conseguenza non sempre l'estero è più aperto mentalmente. Va a fortuna diciamo.

Probabilmente no, ma...che sia una questione di pantaloni ?

Potendo io praticare solo in città, indosso sempre e solo pantaloni lunghi, anche perché mi sentirei a disagio a girare in shorts: sono io il primo a pensare "Ma non siamo al mare ! In città ci vuole decoro !".

Secondo me il pantalone lungo maschera molto.

Prova ne sia che, a parte quella volta di cui ho raccontato (e comunque anche lì mi hanno notato solo dopo un po'), non sono mai stato "invitato ad uscire" da un locale né mi è mai stato impedito di entrare.

BarefootSoul ha scritto:Probabilmente no, ma...che sia una questione di pantaloni ?

Potendo io praticare solo in città, indosso sempre e solo pantaloni lunghi, anche perché mi sentirei a disagio a girare in shorts: sono io il primo a pensare "Ma non siamo al mare ! In città ci vuole decoro !".

Secondo me il pantalone lungo maschera molto.

Prova ne sia che, a parte quella volta di cui ho raccontato (e comunque anche lì mi hanno notato solo dopo un po'), non sono mai stato "invitato ad uscire" da un locale né mi è mai stato impedito di entrare.

Secondo me fino ad un certo punto. Ok, magari "aiuta" a mascherare. Ma con pantalone lungo o corto scalzi si è e si rimane.

Discorso decoro in città lo trovo un pò un controsenso: da un lato troviamo assurde certe ordinanze comunali in nome di un certo "decoro" ma dall'altro ci "autocensuriamo" (senza polemica ci mancherebbe).

FrancoR18 ha scritto:
Secondo me fino ad un certo punto. Ok, magari "aiuta" a mascherare. Ma con pantalone lungo o corto scalzi si è e si rimane.
Discorso decoro in città lo trovo un pò un controsenso: da un lato troviamo assurde certe ordinanze comunali in nome di un certo "decoro" ma dall'altro ci "autocensuriamo" (senza polemica ci mancherebbe).

Vero. Vero anche che non siamo tutti uguali.
Alcuni sono contenti di essere notati; altri preferiscono di no; altri sono indifferenti.
Io non ci provo neanche a mascherare ciò che non può essere mascherato. Per il resto dipende dalle giornate, ma tendo (finalmente?) all'indifferenza.

Confermo però che trovo decisamente inaccettabili quelle ordinanze comunali intolleranti che pretendono di dare forza di legge alla difesa del cosiddetto "decoro".
Il "decoro" dipende dalle consuetudini adottata dalla maggioranza, che cambiano nel tempo.
Una comunità ha già tanti modi di difendere il cosiddetto "decoro", spesso sgradevoli e maleducati ma legittimi, e che conosciamo fin troppo bene: vale a dire le occhiatacce, i commenti ecc..
Che se ne debbano incaricare anche la legge ed il vigile urbano non lo posso accettare.

P.S.: vengo da una settimana a Londra. Incrociate migliaia e migliaia di persone. Scalzi = 0. Ma nessuno si è permesso non dico un commento, ma neanche uno sguardo.
Perché c'è un rispetto per l'altro come individuo padrone delle proprie scelte che in Italia non concepiamo nemmeno   .

BarefootSoul ha scritto:Probabilmente no, ma...che sia una questione di pantaloni ?

Potendo io praticare solo in città, indosso sempre e solo pantaloni lunghi, anche perché mi sentirei a disagio a girare in shorts: sono io il primo a pensare "Ma non siamo al mare ! In città ci vuole decoro !".

Secondo me il pantalone lungo maschera molto.

Prova ne sia che, a parte quella volta di cui ho raccontato (e comunque anche lì mi hanno notato solo dopo un po'), non sono mai stato "invitato ad uscire" da un locale né mi è mai stato impedito di entrare.

Solitamente pure io vado in pantaloni lunghi che sicuramente fanno meno spiaggia. Però ti assicuro che a Spalato, proprio perché città di mare, è piena di persone in calzoni corti. Il tizio del ristorante ha posto chiaramente il veto quando ha visto che ero scalzo. Anche perché altrimenti dovrebbe rifiutare oltre il 50% dei clienti che sono in pantaloncini e infradito.
Sono convinto che sia solo una questione di fortuna. Trovi quello che ha strane idee e ti dice che scalzo non sei decoroso, altri che non dicono nulla considerandoti un normale cliente pagante.

Paradossalmente le città di mare sono i luoghi dove è più facile che i piedi scalzi NON siano ben accetti in negozi e ristoranti.
Questo perchè al mare in spiaggia si sta abitualmente scalzi, pertanto gli esercenti sono portati ad associare i piedi scalzi alla "tenuta da spiaggia" e temono quindi che la presenza di persone scalze possa rovinare l'immagine del proprio locale. Questo è uno dei motivi per i quali non accetterei mai di alloggiare in albergo andando al mare: quasi sicuramente avrei problemi ad accedere scalzo al ristorante dell'hotel, pertanto preferisco evitare in partenza per non avere poi da discutere.
Nelle città dove invece non c'è il mare è molto più difficile vedere persone scalze in giro, perciò i gestori hanno meno pregiudizi e generalmente accettano gli scalzi senza problemi.

Appleseed ha scritto:

FrancoR18 ha scritto:
Secondo me fino ad un certo punto. Ok, magari "aiuta" a mascherare. Ma con pantalone lungo o corto scalzi si è e si rimane.
Discorso decoro in città lo trovo un pò un controsenso: da un lato troviamo assurde certe ordinanze comunali in nome di un certo "decoro" ma dall'altro ci "autocensuriamo" (senza polemica ci mancherebbe).

Vero. Vero anche che non siamo tutti uguali.
Alcuni sono contenti di essere notati; altri preferiscono di no; altri sono indifferenti.
Io non ci provo neanche a mascherare ciò che non può essere mascherato. Per il resto dipende dalle giornate, ma tendo (finalmente?) all'indifferenza.

Confermo però che trovo decisamente inaccettabili quelle ordinanze comunali intolleranti che pretendono di dare forza di legge alla difesa del cosiddetto "decoro".
Il "decoro" dipende dalle consuetudini adottata dalla maggioranza, che cambiano nel tempo.
Una comunità ha già tanti modi di difendere il cosiddetto "decoro", spesso sgradevoli e maleducati ma legittimi, e che conosciamo fin troppo bene: vale a dire le occhiatacce, i commenti ecc..
Che se ne debbano incaricare anche la legge ed il vigile urbano non lo posso accettare.

P.S.: vengo da una settimana a Londra. Incrociate migliaia e migliaia di persone. Scalzi = 0. Ma nessuno si è permesso non dico un commento, ma neanche uno sguardo.
Perché c'è un rispetto per l'altro come individuo padrone delle proprie scelte che in Italia non concepiamo nemmeno   .

Quello senz'altro. Pure io i primi tempi indossavo i pantaloni lunghi anche a 37 gradi convinto che "non mi notassero". Ora, piano piano, ho più fiducia tipo per esempio: quando vado a caricare l'acqua alla casetta dell'acqua comunale ci vado anche in canotta e pantaloncini (e scalzo ovviamente)

young_barefooter ha scritto:Paradossalmente le città di mare sono i luoghi dove è più facile che i piedi scalzi NON siano ben accetti in negozi e ristoranti.
Questo perchè al mare in spiaggia si sta abitualmente scalzi, pertanto gli esercenti sono portati ad associare i piedi scalzi alla "tenuta da spiaggia" e temono quindi che la presenza di persone scalze possa rovinare l'immagine del proprio locale. Questo è uno dei motivi per i quali non accetterei mai di alloggiare in albergo andando al mare: quasi sicuramente avrei problemi ad accedere scalzo al ristorante dell'hotel, pertanto preferisco evitare in partenza per non avere poi da discutere.
Nelle città dove invece non c'è il mare è molto più difficile vedere persone scalze in giro, perciò i gestori hanno meno pregiudizi e generalmente accettano gli scalzi senza problemi.

Anche li secondo me va a fortuna. Personalmente gli ultimi anni che sto rifrequentando Jesolo no ho avuto alcun tipo di problema sia ad accedere ai supermercati (forse perchè ormai il titolare "mi conosce?" Può essere ) e sia in baretti o simili. Alla fine se entro, acquisto/consumo che fastidio posso dare?

FrancoR18 ha scritto:
Anche li secondo me va a fortuna. Personalmente gli ultimi anni che sto rifrequentando Jesolo no ho avuto alcun tipo di problema sia ad accedere ai supermercati (forse perchè ormai il titolare "mi conosce?" Può essere ) e sia in baretti o simili. Alla fine se entro, acquisto/consumo che fastidio posso dare?

Io frequento da tanti anni Bibione e anche lì nessun tipo di problema a entrare scalzo ovunque. Presumo che questa tolleranza sia dovuta alla massiccia presenza di tedeschi, dei quali anni fa mi capitava di vederne parecchi girare beatamente scalzi (ultimamente invece ne vedo sempre meno scalzi). Quindi gli esercenti sono magari più abituati e quindi tolleranti (anche perchè rischierebbero di perdere clienti abbastanza facoltosi).
Oppure per il fatto che la riviera veneta/friulana è meno "di moda" rispetto alla quella romagnola/ligure, in particolare Bibione è un posto "da famiglie", di locali alla moda e posti fighetti ce ne sono ben pochi.

young_barefooter ha scritto:Paradossalmente le città di mare sono i luoghi dove è più facile che i piedi scalzi NON siano ben accetti in negozi e ristoranti.
Questo perchè al mare in spiaggia si sta abitualmente scalzi, pertanto gli esercenti sono portati ad associare i piedi scalzi alla "tenuta da spiaggia" e temono quindi che la presenza di persone scalze possa rovinare l'immagine del proprio locale. Questo è uno dei motivi per i quali non accetterei mai di alloggiare in albergo andando al mare: quasi sicuramente avrei problemi ad accedere scalzo al ristorante dell'hotel, pertanto preferisco evitare in partenza per non avere poi da discutere.
Nelle città dove invece non c'è il mare è molto più difficile vedere persone scalze in giro, perciò i gestori hanno meno pregiudizi e generalmente accettano gli scalzi senza problemi.

Ma francamente non capisco il ragionamento. Uno che esce dalla spiaggia e va a cena in un ristorante è un turista che spende. Posso capire se fosse un ristorante elegante ma nel mio caso sto parlando dei classici ristoranti per turisti con i tavolini fuori in strada o in piazza.
Credo che in molti casi ci sai anche un associazione spiaggia-sabbia-bagnato che in questo caso ragionevolmente darebbe fastidio perché sporcheresti. Come ho poi detto molti erano vestiti da spiaggia ma a differenza di me avevano delle infradito quindi parlare di decoro è ridicolo perché la differenza oggettiva è ridicola. La differenza è solo numerica 1 scalzo 100 infradito. Hai sfiga e ti rimbalzano. Credo che accada anche qui a Milano certo non perché pensano che sei uscito da una spiaggia ma perché scalzo e poco decoroso.
Su 100 ristoranti stai sicuro che qualcuno che ti rimbalza lo trovi pure qui. Poi sta nella sfiga se ti rimbalza il primo altrimenti entri e tutto va bene. Credo che il discorso scalzi in zona balneare sia maggiore con le implicazioni sabbia-sporco-bagnato che poi portano a rimbalzare gli scalzi.

BarefootSoul ha scritto:Probabilmente no, ma...che sia una questione di pantaloni ?

Potendo io praticare solo in città, indosso sempre e solo pantaloni lunghi, anche perché mi sentirei a disagio a girare in shorts: sono io il primo a pensare "Ma non siamo al mare ! In città ci vuole decoro !".

Secondo me il pantalone lungo maschera molto.

Prova ne sia che, a parte quella volta di cui ho raccontato (e comunque anche lì mi hanno notato solo dopo un po'), non sono mai stato "invitato ad uscire" da un locale né mi è mai stato impedito di entrare.

La pensavo anch'io così, all'università anche con 45° grandi andavo sempre in pantaloni lunghi e scarpe chiuse.
Un giorno però ho pensato, perché torturarmi in questa maniera? Sudare all'inverosimile per cosa?
Quindi quest'estate sono andato a dare 2 esami in pantaloni corti fregandomene altamente e devo dire che una volta li, al fatto di essere in pantaloncini proprio non ho dato peso!!!