cacciato dal traghetto veneziano
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cacciato dal traghetto veneziano
Ragazzi, una cosa così non mi era mai successa! Adesso vi racconto, ma a me sembra talmente enorme che volevo prima sentire cosa ne pensate, prima di dar corso ad azioni legali.
Ma andiamo con ordine. Ieri ero a Venezia, per una breve visita e per sbrigare alcuni affari. In realtà, avevo deciso di prendere la cosa come una specie di brevissima vacanzetta, per cui mi sono "presentato" in piazza San Marco (tristemente semivuota) a piedi nudi. Anche per - devo dire - approfittare di una splendida giornata di sole. Avevo preso il traghetto dal Lido sino, appunto, alla famosa piazza.
Nessun problema, ne durante il tragitto, ne in giro per Venezia, ne all'interno della Basilica, ne al ristorante (un bel ristorante). Nessuno ha avuto da ridire qualcosa, del resto ero decisamente ben vestito, pulito ed ordinato. Piedi puliti, come uso SEMPRE per non dare adito a qualche stupida critica (del tipo "guarda che piedi sporchi, che barbone" o cose del genere).
Bene, ad un certo momento mi presento all'imbarcadero per prendere il traghetto di ritorno al Lido (linea "1"). Arriva, faccio passare un gruppone di studenti di ritorno a casa e faccio per mettere piede (letteralmente...) sulla pedana del traghetto, ma vengo fermato da un energumeno che mi impone di mettermi le scarpe per salire. Gli faccio "non ho le scarpe, sono al Lido". Risposta: "e allora non sali".
Azzardo un "scusi, ma perché?" E lui "è il regolamento". "regolamento? Me lo faccia vedere" e lui "è all'interno del battello ma tu non sali" e chiude la paratia lasciandomi a terra.
Dunque, a questo punto sono andato di filato dai Carabinieri. Ma ho trovato una giovane Carabiniera ottusa forse più che l'addetto al traghetto. Dopo che le ho spiegato a grandi linee quello che mi era successo, mi fa: "e io che ci posso fare?" e mi congeda. Grazie, Benemerita! Spero di non incontrare altri Tuoi elementi così, se mai avessi ancora bisogno di Te!
Ma torniamo al traghetto. Dopo essere uscito dalla caserma, sono andato di nuovo verso l'approdo, scoprendo che lì vicino c'era una scritta: "taxi"! E così sono tornato al Lido con una meravigliosa corsa in motoscafo nella Laguna di Venezia!
Diciamo che bisogna sempre saper afferrare i lati positivi delle cose (o almeno quelli meno negativi...).
A casa, a Milano, ho estratto il regolamento dell'A.V.M. spa (che gestisce il servizio traghetti veneziano). Non dice ovviamente nulla di piedi nudi, dice solo che sui traghetti il personale di bordo può rifiutare la salita a passeggeri in stato di alterazione, di ubriachezza, con segni visibili di malattia, sporchi o con vestiti sconvenienti. Insomma, le solite ovvie cose. Ma niente piedi nudi, nemmeno invocando un inesistente pericolo potenziale per il fatto di non avere scarpe.
Ma un traghetto non è una fonderia, la plancia è liscia e priva di ostacoli a livello del pavimento.
Dunque allora che fareste? Io, per il lavoro che faccio, ho la possibilità di utilizzare gratuitamente alcuni avvocati, sia civilisti che penalisti.
Ho anche già individuato un articolo del c.p., Codice Penale, e precisamente il 358 che definisce la "persona incaricata di pubblico servizio". Fra l'altro c'è un'aggravante: non ero nel centro di Milano dove, eventualmente rifiutato al tram, potevo scegliere l'autobus, la metropolitana, la filovia o qualsiasi altro mezzo di trasporto collettivo. A Venezia se non hai il traghetto resti dove sei per cui la cosa è configurabile come una vero e proprio abuso per non avermi fatto accedere al pubblico servizio.
Cosa ne pensate? Io dico che una cosa così non deve restare impunita, non dico di arrivare al licenziamento del cretino, ma almeno vorrei che si prendesse una bella lavata di capo. Se l'è presa con la persona sbagliata, sicuro!
Ma andiamo con ordine. Ieri ero a Venezia, per una breve visita e per sbrigare alcuni affari. In realtà, avevo deciso di prendere la cosa come una specie di brevissima vacanzetta, per cui mi sono "presentato" in piazza San Marco (tristemente semivuota) a piedi nudi. Anche per - devo dire - approfittare di una splendida giornata di sole. Avevo preso il traghetto dal Lido sino, appunto, alla famosa piazza.
Nessun problema, ne durante il tragitto, ne in giro per Venezia, ne all'interno della Basilica, ne al ristorante (un bel ristorante). Nessuno ha avuto da ridire qualcosa, del resto ero decisamente ben vestito, pulito ed ordinato. Piedi puliti, come uso SEMPRE per non dare adito a qualche stupida critica (del tipo "guarda che piedi sporchi, che barbone" o cose del genere).
Bene, ad un certo momento mi presento all'imbarcadero per prendere il traghetto di ritorno al Lido (linea "1"). Arriva, faccio passare un gruppone di studenti di ritorno a casa e faccio per mettere piede (letteralmente...) sulla pedana del traghetto, ma vengo fermato da un energumeno che mi impone di mettermi le scarpe per salire. Gli faccio "non ho le scarpe, sono al Lido". Risposta: "e allora non sali".
Azzardo un "scusi, ma perché?" E lui "è il regolamento". "regolamento? Me lo faccia vedere" e lui "è all'interno del battello ma tu non sali" e chiude la paratia lasciandomi a terra.
Dunque, a questo punto sono andato di filato dai Carabinieri. Ma ho trovato una giovane Carabiniera ottusa forse più che l'addetto al traghetto. Dopo che le ho spiegato a grandi linee quello che mi era successo, mi fa: "e io che ci posso fare?" e mi congeda. Grazie, Benemerita! Spero di non incontrare altri Tuoi elementi così, se mai avessi ancora bisogno di Te!
Ma torniamo al traghetto. Dopo essere uscito dalla caserma, sono andato di nuovo verso l'approdo, scoprendo che lì vicino c'era una scritta: "taxi"! E così sono tornato al Lido con una meravigliosa corsa in motoscafo nella Laguna di Venezia!
Diciamo che bisogna sempre saper afferrare i lati positivi delle cose (o almeno quelli meno negativi...).
A casa, a Milano, ho estratto il regolamento dell'A.V.M. spa (che gestisce il servizio traghetti veneziano). Non dice ovviamente nulla di piedi nudi, dice solo che sui traghetti il personale di bordo può rifiutare la salita a passeggeri in stato di alterazione, di ubriachezza, con segni visibili di malattia, sporchi o con vestiti sconvenienti. Insomma, le solite ovvie cose. Ma niente piedi nudi, nemmeno invocando un inesistente pericolo potenziale per il fatto di non avere scarpe.
Ma un traghetto non è una fonderia, la plancia è liscia e priva di ostacoli a livello del pavimento.
Dunque allora che fareste? Io, per il lavoro che faccio, ho la possibilità di utilizzare gratuitamente alcuni avvocati, sia civilisti che penalisti.
Ho anche già individuato un articolo del c.p., Codice Penale, e precisamente il 358 che definisce la "persona incaricata di pubblico servizio". Fra l'altro c'è un'aggravante: non ero nel centro di Milano dove, eventualmente rifiutato al tram, potevo scegliere l'autobus, la metropolitana, la filovia o qualsiasi altro mezzo di trasporto collettivo. A Venezia se non hai il traghetto resti dove sei per cui la cosa è configurabile come una vero e proprio abuso per non avermi fatto accedere al pubblico servizio.
Cosa ne pensate? Io dico che una cosa così non deve restare impunita, non dico di arrivare al licenziamento del cretino, ma almeno vorrei che si prendesse una bella lavata di capo. Se l'è presa con la persona sbagliata, sicuro!
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Re: cacciato dal traghetto veneziano
Ciao Lucione,
secondo me faresti bene, dal momento che non devi pagare avvocati e affini, a procedere con un esposto alla direzione della società dei vaporetti (o come diavolo si chiamano).
Se non esiste una specifica norma (vedi metropolitana di Milano) non esiste e basta e non è possibile che il primo energumeno si inventi regole a suo piacimento.
Tienici informati!
Valerio (tarzone)
secondo me faresti bene, dal momento che non devi pagare avvocati e affini, a procedere con un esposto alla direzione della società dei vaporetti (o come diavolo si chiamano).
Se non esiste una specifica norma (vedi metropolitana di Milano) non esiste e basta e non è possibile che il primo energumeno si inventi regole a suo piacimento.
Tienici informati!
Valerio (tarzone)
tarzone- past President del Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 348
Età : 68
Data d'iscrizione : 05.01.08
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Re: cacciato dal traghetto veneziano
Procedi senza indugio.
_________________
L'impossibile non esiste.
Re: cacciato dal traghetto veneziano
tarzone ha scritto:Ciao Lucione,
secondo me faresti bene, dal momento che non devi pagare avvocati e affini, a procedere con un esposto alla direzione della società dei vaporetti (o come diavolo si chiamano).
Se non esiste una specifica norma (vedi metropolitana di Milano) non esiste e basta e non è possibile che il primo energumeno si inventi regole a suo piacimento.
Tienici informati!
Valerio (tarzone)
Se hai la possibilità di fruire di consulenza e intervento di un avvocato che condivida il tuo punto di vista (che è il nostro) direi di procedere senz'altro. Tutti noi non abbiamo questa possibilità e ci siamo finora limitati e sfogarci sui Media, ma sarebbe davvero clamoroso che finalmente qualcuno arrivasse in Tribunale, e il giudice gli desse ragione stabilendo finalmente un precedente da rendere ben noto.
I miei migliori auspici in ogni caso.
bfpaul
I miei migliori auspici in ogni caso.
bfpaul
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Re: cacciato dal traghetto veneziano
tarzone ha scritto:Ciao Lucione,
secondo me faresti bene, dal momento che non devi pagare avvocati e affini, a procedere con un esposto alla direzione della società dei vaporetti (o come diavolo si chiamano).
Se non esiste una specifica norma (vedi metropolitana di Milano) non esiste e basta e non è possibile che il primo energumeno si inventi regole a suo piacimento.
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Valerio (tarzone)
Esattamente. Se poi è specificata (per esempio al tappeto mobile per accedere all'Esselunga di Prato c'è scritto che è vietato usarlo scalzi) ma non condivisibile "ci sta". Se uno s'inventa le cose perchè secondo lui "non va bene" assolutamente no. Chissà cambino idea vedendo una raccomandata di diffida, magari non succede però l'importante è il gesto. E se poi si crea un precedente qualche fenomeno ci penserà due volte a fare "il vigilante" di turno perchè ha una divisa addosso.....
lucione ha scritto:Ragazzi, una cosa così non mi era mai successa! Adesso vi racconto, ma a me sembra talmente enorme che volevo prima sentire cosa ne pensate, prima di dar corso ad azioni legali.
Ma andiamo con ordine. Ieri ero a Venezia, per una breve visita e per sbrigare alcuni affari. In realtà, avevo deciso di prendere la cosa come una specie di brevissima vacanzetta, per cui mi sono "presentato" in piazza San Marco (tristemente semivuota) a piedi nudi. Anche per - devo dire - approfittare di una splendida giornata di sole. Avevo preso il traghetto dal Lido sino, appunto, alla famosa piazza.
Nessun problema, ne durante il tragitto, ne in giro per Venezia, ne all'interno della Basilica, ne al ristorante (un bel ristorante). Nessuno ha avuto da ridire qualcosa, del resto ero decisamente ben vestito, pulito ed ordinato. Piedi puliti, come uso SEMPRE per non dare adito a qualche stupida critica (del tipo "guarda che piedi sporchi, che barbone" o cose del genere).
Bene, ad un certo momento mi presento all'imbarcadero per prendere il traghetto di ritorno al Lido (linea "1"). Arriva, faccio passare un gruppone di studenti di ritorno a casa e faccio per mettere piede (letteralmente...) sulla pedana del traghetto, ma vengo fermato da un energumeno che mi impone di mettermi le scarpe per salire. Gli faccio "non ho le scarpe, sono al Lido". Risposta: "e allora non sali".
Azzardo un "scusi, ma perché?" E lui "è il regolamento". "regolamento? Me lo faccia vedere" e lui "è all'interno del battello ma tu non sali" e chiude la paratia lasciandomi a terra.
Dunque, a questo punto sono andato di filato dai Carabinieri. Ma ho trovato una giovane Carabiniera ottusa forse più che l'addetto al traghetto. Dopo che le ho spiegato a grandi linee quello che mi era successo, mi fa: "e io che ci posso fare?" e mi congeda. Grazie, Benemerita! Spero di non incontrare altri Tuoi elementi così, se mai avessi ancora bisogno di Te!
Ma torniamo al traghetto. Dopo essere uscito dalla caserma, sono andato di nuovo verso l'approdo, scoprendo che lì vicino c'era una scritta: "taxi"! E così sono tornato al Lido con una meravigliosa corsa in motoscafo nella Laguna di Venezia!
Diciamo che bisogna sempre saper afferrare i lati positivi delle cose (o almeno quelli meno negativi...).
A casa, a Milano, ho estratto il regolamento dell'A.V.M. spa (che gestisce il servizio traghetti veneziano). Non dice ovviamente nulla di piedi nudi, dice solo che sui traghetti il personale di bordo può rifiutare la salita a passeggeri in stato di alterazione, di ubriachezza, con segni visibili di malattia, sporchi o con vestiti sconvenienti. Insomma, le solite ovvie cose. Ma niente piedi nudi, nemmeno invocando un inesistente pericolo potenziale per il fatto di non avere scarpe.
Ma un traghetto non è una fonderia, la plancia è liscia e priva di ostacoli a livello del pavimento.
Dunque allora che fareste? Io, per il lavoro che faccio, ho la possibilità di utilizzare gratuitamente alcuni avvocati, sia civilisti che penalisti.
Ho anche già individuato un articolo del c.p., Codice Penale, e precisamente il 358 che definisce la "persona incaricata di pubblico servizio". Fra l'altro c'è un'aggravante: non ero nel centro di Milano dove, eventualmente rifiutato al tram, potevo scegliere l'autobus, la metropolitana, la filovia o qualsiasi altro mezzo di trasporto collettivo. A Venezia se non hai il traghetto resti dove sei per cui la cosa è configurabile come una vero e proprio abuso per non avermi fatto accedere al pubblico servizio.
Cosa ne pensate? Io dico che una cosa così non deve restare impunita, non dico di arrivare al licenziamento del cretino, ma almeno vorrei che si prendesse una bella lavata di capo. Se l'è presa con la persona sbagliata, sicuro!
Non voglio passare per l'ACAB di turno ma un'orribile dimostrazione di quanto si "rendono utili" certe forze dell'ordine. Non tutte sono così ma di fronte a certi atteggiamenti.... "che ci posso fare?" No beh è il vostro lavoro vedete voi
FrancoR18- Numero di messaggi : 497
Età : 36
Data d'iscrizione : 20.09.15
aggiornamento (milanese) sul fatto di salire scalzi sui mezzi di trasporto
Così, tanto per la cronaca, riporto qui un estratto del regolamento generale dell'ATM (Azienda Trasporti Milanesi). Guardate il punto 17:
15. è vietato viaggiare con armi (ad eccezione delle persone
autorizzate), prodotti infiammabili, sostanze corrosive, oggetti
potenzialmente pericolosi per gli altri passeggeri (ad esempio
con spigoli taglienti o appuntiti) o che possano arrecare disturbo
o danno agli altri passeggeri (per dimensioni, odori, sporcizia,
ecc.);
16. è vietato viaggiare in stato di ubriachezza o di alterazione;
17. è vietato salire a bordo scalzi, calzando pattini a rotelle o in
condizioni tali da pregiudicare la sicurezza o la regolarità del
servizio o da suscitare proteste da parte di altri passeggeri;
18. è vietata ogni forma di assembramento
19. la Direzione di Esercizio, ai fini della gestione dell’affollamento
dei mezzi, si riserva la facoltà di dettare disposizioni
organizzative ai conducenti tese anche a non effettuare alcune
fermate;
Questa cosa (che non sapevo) è davvero un po' limitativa. Chissà se anche in altre città i regolamenti delle locali aziende di trasporto riportano tale divieto...
15. è vietato viaggiare con armi (ad eccezione delle persone
autorizzate), prodotti infiammabili, sostanze corrosive, oggetti
potenzialmente pericolosi per gli altri passeggeri (ad esempio
con spigoli taglienti o appuntiti) o che possano arrecare disturbo
o danno agli altri passeggeri (per dimensioni, odori, sporcizia,
ecc.);
16. è vietato viaggiare in stato di ubriachezza o di alterazione;
17. è vietato salire a bordo scalzi, calzando pattini a rotelle o in
condizioni tali da pregiudicare la sicurezza o la regolarità del
servizio o da suscitare proteste da parte di altri passeggeri;
18. è vietata ogni forma di assembramento
19. la Direzione di Esercizio, ai fini della gestione dell’affollamento
dei mezzi, si riserva la facoltà di dettare disposizioni
organizzative ai conducenti tese anche a non effettuare alcune
fermate;
Questa cosa (che non sapevo) è davvero un po' limitativa. Chissà se anche in altre città i regolamenti delle locali aziende di trasporto riportano tale divieto...
Re: cacciato dal traghetto veneziano
lucione ha scritto:Così, tanto per la cronaca, riporto qui un estratto del regolamento generale dell'ATM (Azienda Trasporti Milanesi). Guardate il punto 17:
15. è vietato viaggiare con armi (ad eccezione delle persone
autorizzate), prodotti infiammabili, sostanze corrosive, oggetti
potenzialmente pericolosi per gli altri passeggeri (ad esempio
con spigoli taglienti o appuntiti) o che possano arrecare disturbo
o danno agli altri passeggeri (per dimensioni, odori, sporcizia,
ecc.);
16. è vietato viaggiare in stato di ubriachezza o di alterazione;
17. è vietato salire a bordo scalzi, calzando pattini a rotelle o in
condizioni tali da pregiudicare la sicurezza o la regolarità del
servizio o da suscitare proteste da parte di altri passeggeri;
18. è vietata ogni forma di assembramento
19. la Direzione di Esercizio, ai fini della gestione dell’affollamento
dei mezzi, si riserva la facoltà di dettare disposizioni
organizzative ai conducenti tese anche a non effettuare alcune
fermate;
Questa cosa (che non sapevo) è davvero un po' limitativa. Chissà se anche in altre città i regolamenti delle locali aziende di trasporto riportano tale divieto...
ATM purtroppo ha scritto in chiaro il divieto agli scalzi. Fino a qualche anno fa solo per la metropolitana da qualche anno anche per i mezzi pubblici di superfice.
Se però a Venezia non c'è questo regolamento non possono non farti salire e avendo la possibilità ci sta la denuncia.
Tra l'altro se era così sicuro che il regolamento affisso all'interno vieta gli scalzi doveva farti salire per vedere e poi farti scendere.
Vista la giustizia italiana in bocca al lupo.
GECO- Numero di messaggi : 1085
Data d'iscrizione : 25.05.16
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Re: cacciato dal traghetto veneziano
Dai, sei tutti noi
cyberteam- Numero di messaggi : 807
Data d'iscrizione : 16.04.09
cacciato dal traghetto veneziano (secondo atto)
La notte porta consiglio, vero? Ebbene, io dopo aver composto il testo dell'esposto (non ancora alla Procura della Repubblica di Venezia, ma per ora solo alla Direzione di A.V.M. spa, Azienda Veneziana della Mobilità), ho preferito attendere il giorno dopo (cioè stamattina) prima di inviare il tutto via PEC.
Ebbene, stamattina ho appunto limato e migliorato il tutto, per rendere più efficace l'esposto. E... l'ho inviato!
Pensavate che avrei lasciato perdere? No, questa è una battaglia di civiltà che merita di essere combattuta sino in fondo!
Non posso - o non posso ancora - rendere noto il testo, ma vi assicuro che dovrebbe sortire l'effetto desiderato.
Quale? Il licenziamento in tronco dell'addetto? No, non voglio arrivare a tanto, naturalmente, ma sicuramente una lavata di capo storica, magari con richiamo scritto, nei confronti di questo zotico che si è avvalso della sua "posizione dominante" nello sbarrarmi irragionevolmente l'accesso al mezzo pubblico di trasporto chiamato traghetto (cosa gravissima!), ed inoltre esigo anche le scuse ufficiali dell'Azienda.
Marginalmente, per rendere completa la mia soddisfazione onde desistere dall'intraprendere l'azione legale, gradirei anche il rimborso di mezzo biglietto del traghetto (l'andata infatti l'avevo usufruita) ed anche il costo del taxi-motoscafo sino all'aeroporto Nicelli dove avevo parcheggiato il mio aereo.
Ma con chi credeva di avere a che fare, lo sprovveduto? Credeva che fossi il saccopelista di turno, pur vestito molto bene anche se a piedi nudi?
Comunque, sino ad ora (sono le 18:45) non ho avuto risposta. Meglio, vuol dire che la stanno prendendo seriamente e stanno facendo le loro verifiche (ho fornito i dati precisi del luogo, dell'ora e della linea del vaporetto).
Vi tengo informati
Ciao a tutti e grazie per la solidarietà
lucio(ne)
Ebbene, stamattina ho appunto limato e migliorato il tutto, per rendere più efficace l'esposto. E... l'ho inviato!
Pensavate che avrei lasciato perdere? No, questa è una battaglia di civiltà che merita di essere combattuta sino in fondo!
Non posso - o non posso ancora - rendere noto il testo, ma vi assicuro che dovrebbe sortire l'effetto desiderato.
Quale? Il licenziamento in tronco dell'addetto? No, non voglio arrivare a tanto, naturalmente, ma sicuramente una lavata di capo storica, magari con richiamo scritto, nei confronti di questo zotico che si è avvalso della sua "posizione dominante" nello sbarrarmi irragionevolmente l'accesso al mezzo pubblico di trasporto chiamato traghetto (cosa gravissima!), ed inoltre esigo anche le scuse ufficiali dell'Azienda.
Marginalmente, per rendere completa la mia soddisfazione onde desistere dall'intraprendere l'azione legale, gradirei anche il rimborso di mezzo biglietto del traghetto (l'andata infatti l'avevo usufruita) ed anche il costo del taxi-motoscafo sino all'aeroporto Nicelli dove avevo parcheggiato il mio aereo.
Ma con chi credeva di avere a che fare, lo sprovveduto? Credeva che fossi il saccopelista di turno, pur vestito molto bene anche se a piedi nudi?
Comunque, sino ad ora (sono le 18:45) non ho avuto risposta. Meglio, vuol dire che la stanno prendendo seriamente e stanno facendo le loro verifiche (ho fornito i dati precisi del luogo, dell'ora e della linea del vaporetto).
Vi tengo informati
Ciao a tutti e grazie per la solidarietà
lucio(ne)
A Grand Choeur piace questo messaggio.
Re: cacciato dal traghetto veneziano
Ma possiedi un aereo personale?
_________________
L'impossibile non esiste.
Re: cacciato dal traghetto veneziano
sì, è però un "ultraleggero"
A bfpaul e Grand Choeur piace questo messaggio.
Re: cacciato dal traghetto veneziano
io vivo a Venezia e questa cosa mi suona nuova
annab- Numero di messaggi : 2
Data d'iscrizione : 30.12.20
Re: cacciato dal traghetto veneziano
Ancora nessuna risposta?
Massimo- Numero di messaggi : 277
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: cacciato dal traghetto veneziano
Il traghetto da e per il Lido ricordo di averlo preso scalzo e in scalza compagnia 5 o 6 anni fa senza problemi. Andiamo di bene in meglio... Sono molto curioso dell'esito.
Appleseed- Vicepresidente Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 879
Data d'iscrizione : 01.08.13
Re: cacciato dal traghetto veneziano
Io ho l'impressione che, come da italica tradizione, non risponderanno affatto.
_________________
L'impossibile non esiste.
Re: cacciato dal traghetto veneziano
Grand Choeur ha scritto:Io ho l'impressione che, come da italica tradizione, non risponderanno affatto.
Io invece non nascondo un certo pessimismo: magari risponderanno pure (dando addirittura ragione al nostro amico Lucione) MA non è che poi penseranno per davvero di inserire una norma "anti-scalzi" nel regolamento ufficiale? In tal modo risulterebbero sempre "nel giusto" se in futuro capitassero ulteriori situazioni di questo tipo.
Bisognerebbe avere voglia, tempo e risorse per andare per vie legali in questi casi, scrivendo e protestando dubito si ottengano risultati concreti.
Spero che gli sviluppi di quanto capitato a Lucione smentiscano le mie parole.
Young_barefooter- Segretario Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 1601
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: cacciato dal traghetto veneziano
Salve a tutti, ritorno dopo un bel po' a scrivere sul forum dopo svariati grandi problemi personali.
Leggevo con interesse la discussione, ci sono stati risvolti?
Da buon giurista, ahimè sono un po' scettico sulla buona riuscita dell'azione, i regolamenti e nello specifico quello dell' A.V.M. sono lasciati volutamente ampi per includere più fattispecie possibili, ed in questo caso per esempio, potrebbero avvalersi dei vestiti impropri come pretesto per difendere l'addetto adducendo che in una situazione del genere trovandosi di fronte una persona con un vestiario fuori dagli schemi, non conoscendoti, e con una decisione da prendere in pochi secondi, a preferito negare l'accesso per bloccare una situazione di potenziale pericolo per gli altri passeggeri.
Leggevo con interesse la discussione, ci sono stati risvolti?
Da buon giurista, ahimè sono un po' scettico sulla buona riuscita dell'azione, i regolamenti e nello specifico quello dell' A.V.M. sono lasciati volutamente ampi per includere più fattispecie possibili, ed in questo caso per esempio, potrebbero avvalersi dei vestiti impropri come pretesto per difendere l'addetto adducendo che in una situazione del genere trovandosi di fronte una persona con un vestiario fuori dagli schemi, non conoscendoti, e con una decisione da prendere in pochi secondi, a preferito negare l'accesso per bloccare una situazione di potenziale pericolo per gli altri passeggeri.
Mettlog91- Numero di messaggi : 153
Età : 33
Data d'iscrizione : 07.07.18
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