Con i piedi dentro l'inverno

Innanzitutto vi faccio i miei migliori auguri per Natale e per il nuovo anno.

In effetti il Natale è solo l’inizio dell’inverno, tanto che la data quasi si sovrappone al solstizio del 21 dicembre. Voi come affrontate questa brutta stagione?
Io sto proseguendo con le mie consuete camminate salutistiche a passo spedito nella campagna e quest’anno per la prima volta ho raggiunto gli 800 chilometri, senza nemmeno bisogno di risuolature.
La mia strategia per il freddo è scegliere le ore più calde e possibilmente l’asfalto asciutto, che è la superficie termicamente meno impegnativa; se comunque le temperature sono molto rigide e non c’è nemmeno un po’ di sole, parto da casa con un paio di pantofoline che poi quasi sempre finiscono nello zainetto appena mi sono riscaldato un po’.

Le scarpette da scoglio sono state per me una scoperta rivoluzionaria: costano una cifra irrisoria (uno zero in meno delle cosiddette scarpe minimali), hanno soltanto una leggera soletta in gomma senza rialzi posteriori, sono leggerissime, a pianta larga e coperte solo da una telina molto traspirante. Non durano molto, ma io le uso così poco che la gomma della suola in questi anni ha avuto il tempo di indurirsi.

Molto indicativamente il mio limite è attorno ai cinque gradi. Al di sotto di questa temperatura dopo un po’ inizio a non sentire più le dita. Col tempo però ho imparato che la temperatura di per sé non è un parametro di riferimento affidabile perché il suolo incerte circostanze può essere molto più freddo dell’aria.
Quanto alla neve, se ben battuta e gelata, trovo che non sia molto peggio del bagnato freddo e per qualche tratto la sopporto piuttosto bene, ma quella soffice è decisamente oltre i miei limiti.

Marco53 ha scritto:Salve ragazzi. Torno a farmi vivo dopo quasi due mesi di assenza. Ho passato un periodo abbastanza mogio dall'8 dicembre al 6 febbraio causa Covid, perché l'ho preso a pochi giorni dalla terza dose che ovviamente non ho fatto. Molto leggero per fortuna, qualche indolenzimento e un po' di tosse  che hanno fatto pensare il mio medico di fare il tampone per capire se era influenza o Covid. Era quest'ultimo. Mai avuto febbre. Però purtroppo, nonostante qualche precauzione tipo dormire nel letto degli ospiti, il virus è transitato a mia moglie la quale, avendo fatto le tre dosi si è rivelata asintomatica (ma positiva). Così abbiamo fatto all'incirca due quarantene alternate con Natale e Capodanno da soli. Unica consolazione è che il 30 dicembre mia moglie ha fatto il molecolare e il risultato è arrivato di domenica il 2 febbraio, negativo (poi si parla male della sanità! Al terzo giorno di festa è arrivato!). Il tutto si è concluso il 6 febbraio con l'arrivo del greenpass. Insomma... un po' di tempo senza vedere nessuno e uscendo prima lei e poi io a seconda della positività. A titolo di informazione e per coloro che hanno avuto il problema, dico che un piccolo strascico cardiaco me lo ha lasciato nel senso che per diversi giorni ho avuto la pressione un po' alta (minima e massima), e il medico, oltre a modularmi le pastiglie per la pressione mi ha consigliato di riprendere a camminare un po'.
Dunque l'inverno prosegue con temperature quasi pazzesche (oggi a Torino siamo sui 15-17°C. E allora mi sono imposto di fare ogni giorno una bella camminata sui 4-5km. Chiaramente in città e chiaramente a piedi nudi e anche quando le temperature di qualche mattino (nei giorni scorsi) giravano sui 2-4 gradi.
Come ormai di prassi sembra di essere un fantasma, perché nessuno sembra notarmi, ma meglio così. Venerdì scorso ho visto il primo paio di piedi nudi ma dentro dei sandali: un ragazzo vicino a casa mia, e più in là un giovanotto atletico in maniche corte, con ragazza, e scarponi da scarpantibus è l'unico che abbia notato le mie estremità, con un sorriso non canzonatorio.
Quando la nebbia si "scioglie" al mattino c'é un po' il problema della patina umida che si forma sui marciapiedi. Niente di preoccupante, ma siccome non piove da 60 giorni, il risultato è che la suola diventa spaventosamente nera... e dopo neanche strigliando con la brusca e con tanto sapone si riesce a rimuovere bene lo sporco. Andrebbe candeggiato  
A margine accenno a un problema. Faccio sempre più fatica a camminare con le scarpe. E dire che sono comode e leggere, ma devo portarle comunque dietro per far vedere a mia moglie che non vado in giro come uno scalzipiede, anche se poi le tolgo dopo 50m.
Saluti pre-primaverili
Marco53

Ah le mogli ..... sempre occupate in pregiudizi della peggiore borghesuggetteria (si dice così ?). Io.... idem, ma mai con scarpe, ormai si è rassegnata almeno ai Lunasandals.

Passeggiata domenicale. -1 grado. L'importante è coprire bene la parte superiore del corpo, poi i piedi rimangono a una buona temperatura.

Saluti congelati

Hai ragione ! Con temperature più basse metto il berretto. Qui il ghiaccio era talmente freddo che appiccicava sotto i piedi.

Mi sono espresso male, ho notato che il ghiaccio era più freddo del normale perché appiccicava anziché scivolare... Caldo non era, ma cmq ben sopportabile per quel poco che ci son rimasto sopra. Il resto della gita era su ghiaietto congelato, bello duro..
È vero il tuo paragone sulla conduzione tra ghiaccio e neve..
Ero in una valle laterale del Canton Grigioni italiano.

airone ha scritto:Hai ragione ! Con temperature più basse metto il berretto. Qui il ghiaccio era talmente freddo che appiccicava sotto i piedi.

Il berretto sì è fondamentale, ma ho notato che anche degli scaldamuscoli alle caviglie (sotto ai pantaloni) aiutano molto a non far risalire il freddo e a far scendere più calore.

Curioso questo fatto del ghiaccio che si attacca, immagino come quando si prendono in mano i sacchetti dal congelatore. Non mi è mai successo.

Per quanto riguarda il ghiaccio, lo sopporto decisamente più della neve perché il contatto è solo sotto alla pianta ed il piede sopra resta asciutto.
La neve, invece, se è ben compattata ha il medesimo effetto del ghiaccio, ma quando è soffice è terribile: i piedi ci affondano e in pochissimo tempo me li ritrovo bagnati e intirizziti.