Colture batteriche
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Colture batteriche
Ciao, uno degli argomenti che frenano le persone ad andare scalze è lo sporco ed il pericolo biologico che potrebbe esistere camminando a piedi nudi. Noi sappiamo che questa è in realtà una paura spesso infondata, nessuno di noi si è mai ammalato per questo motivo e ci sono esperienze di scalzismo diffuso in paesi come Nuova Zelanda, Sudafrica, Australia, paesi nordici, dove in realtà ciò non provoca alcun problema sanitario. Mi chiedo se fosse possibile dimostrare questo scientificamente attraverso la crescita di colture batteriche e altri microorganismi con l'agar-agar, prelevando campioni da una pianta del piede dopo che ha camminato senza scarpe in determinati luoghi (o anche dal terreno stesso), confrontandole con campioni prelevati da piedi "calzati", con le mani, con le maniglie delle porte (specie dei bagni), tastiere dei computer...e vedere quali sono i risultati. Immagino che da campioni prelevati dalle mani (tanti non se le lavano dopo essere stati in bagno...) potrebbero crescere molti più patogeni che da campioni prelevati dai piedi. Inserisco due video che spiegano ciò:
https://www.youtube.com/watch?v=y5OrTI4rFe8&t=45s
https://www.youtube.com/watch?v=QNMPTzh-QRA
C'è qualcuno esperto di biologia che ci possa illuminare?
Saluti
https://www.youtube.com/watch?v=y5OrTI4rFe8&t=45s
https://www.youtube.com/watch?v=QNMPTzh-QRA
C'è qualcuno esperto di biologia che ci possa illuminare?
Saluti
disc- Numero di messaggi : 146
Data d'iscrizione : 23.06.15
Re: Colture batteriche
disc ha scritto:Ciao, uno degli argomenti che frenano le persone ad andare scalze è lo sporco ed il pericolo biologico che potrebbe esistere camminando a piedi nudi. Noi sappiamo che questa è in realtà una paura spesso infondata, nessuno di noi si è mai ammalato per questo motivo e ci sono esperienze di scalzismo diffuso in paesi come Nuova Zelanda, Sudafrica, Australia, paesi nordici, dove in realtà ciò non provoca alcun problema sanitario. Mi chiedo se fosse possibile dimostrare questo scientificamente attraverso la crescita di colture batteriche e altri microorganismi con l'agar-agar, prelevando campioni da una pianta del piede dopo che ha camminato senza scarpe in determinati luoghi (o anche dal terreno stesso), confrontandole con campioni prelevati da piedi "calzati", con le mani, con le maniglie delle porte (specie dei bagni), tastiere dei computer...e vedere quali sono i risultati. Immagino che da campioni prelevati dalle mani (tanti non se le lavano dopo essere stati in bagno...) potrebbero crescere molti più patogeni che da campioni prelevati dai piedi. Inserisco due video che spiegano ciò:
https://www.youtube.com/watch?v=y5OrTI4rFe8&t=45s
https://www.youtube.com/watch?v=QNMPTzh-QRA
C'è qualcuno esperto di biologia che ci possa illuminare?
Saluti
Se cerchi nelle FAQ trovi il parere di un biologo, lasciato diversi anni fa. Ma ci sono libri e pubblicazioni che lo affermano, scritti da persone competenti. Come organizzare un esperimento semplice del tipo che hai proposto, dobbiamo aspettare che qualcuno lo faccia o ci dica se si può fare con mezzi elementari.
bfpaul
bfpaul
Re: Colture batteriche
disc ha scritto:Mi chiedo se fosse possibile dimostrare questo scientificamente attraverso la crescita di colture batteriche e altri microorganismi con l'agar-agar, prelevando campioni da una pianta del piede dopo che ha camminato senza scarpe in determinati luoghi (o anche dal terreno stesso), confrontandole con campioni prelevati da piedi "calzati", con le mani, con le maniglie delle porte (specie dei bagni), tastiere dei computer...e vedere quali sono i risultati. Saluti
Secondo me non c'è bisogno di tanta scienza perché nessuno si strofina gli occhi o stringe un panino con i piedi.
I piedi se ne stanno buoni buoni per terra e non veicolano nessun microorganismo alle mucose. Basta lavarli quando si rientra a casa e la questione è risolta.
Biagio- Numero di messaggi : 377
Data d'iscrizione : 19.10.10
Re: Colture batteriche
Secondo me a meno che uno non vada scalzo in posti davvero strani non ci sono problemi.
L'unico problema è se uno tocca con le mani i piedi e poi con le mani diventa facile arrivare ad occhi e bocca...
L'unico problema è se uno tocca con le mani i piedi e poi con le mani diventa facile arrivare ad occhi e bocca...
GECO- Numero di messaggi : 1082
Data d'iscrizione : 25.05.16
Re: Colture batteriche
Biagio ha scritto: Secondo me non c'è bisogno di tanta scienza perché nessuno si strofina gli occhi o stringe un panino con i piedi.
I piedi se ne stanno buoni buoni per terra e non veicolano nessun microorganismo alle mucose. Basta lavarli quando si rientra a casa e la questione è risolta.
GECO ha scritto:Secondo me a meno che uno non vada scalzo in posti davvero strani non ci sono problemi.
L'unico problema è se uno tocca con le mani i piedi e poi con le mani diventa facile arrivare ad occhi e bocca...
Certo, sono d'accordo con voi come ho già premesso nel mio post, il problema non è convincere noi, bensì convincere chi non va scalzo per questioni "igieniche".
Mi piacerebbe sentire il parere di un biologo o medico, Marco53 o Aldo1953 se non ricordo male?
Saluti
disc- Numero di messaggi : 146
Data d'iscrizione : 23.06.15
Re: Colture batteriche
disc ha scritto:
Certo, sono d'accordo con voi come ho già premesso nel mio post, il problema non è convincere noi, bensì convincere chi non va scalzo per questioni "igieniche".
Mi piacerebbe sentire il parere di un biologo o medico, Marco53 o Aldo1953 se non ricordo male?
Saluti
Io sono pratico alcuni di noi vivono da anni scalzi e non hanno nessun problema di questo genere. Per non parlare di quanti nel mondo vivono scalzi. Con un po' di attenzione e buon senso non ci sono rischi di questo genere.
Per quanto riguarda il convincere i non scalzi con metodi scientifici da quello che vediamo ultimamente abbiamo gente che ancora crede che la terra sia piatta...
GECO- Numero di messaggi : 1082
Data d'iscrizione : 25.05.16
Re: Colture batteriche
GECO ha scritto:Secondo me a meno che uno non vada scalzo in posti davvero strani non ci sono problemi.
L'unico problema è se uno tocca con le mani i piedi e poi con le mani diventa facile arrivare ad occhi e bocca...
Nel caso un pò gel igienizzante e passa la paura. Ora c'è la fobia del covid e tutto ma quanti prima si lavavano le mani dopo aver toccato banconote, maniglie di porte e tanto altro ancora ben più sporco? Non voglio dire una cosa annulla l'altra ma talvolta, e soprattutto ora, vediamo dei controsensi "fantastici" soprattutto lato igiene.
FrancoR18- Numero di messaggi : 497
Età : 36
Data d'iscrizione : 20.09.15
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Re: Colture batteriche
Marco53 non è un biologo, anche se sua la laurea in Agraria aiuta perché di biologia se n'era studiata tanta ai suoi tempi. Anche io suggerisco di leggere l'articolo nelle FAQ. In ogni caso quando vado in giro scalzo posso toccare il tallone del piede se infilo le scarpe o se le prendo in mano quando le sfilo. Chiaro che se sono in giro per commissioni in ogni dove posso disinfettarmi le mani coi gel a disposizione (e lo faccio sempre) e poi, a casa, prima di toccare l'eventuale spesa fatta, una bella lavata di piedi e mani con un buon sapone non manca mai.
Non sono affatto convinto che i piedi "tirino su" germi così volatili come il virus tipo Covid e quindi non mi pongo il problema di andare scalzo anche in questo periodo ...
Ho fiducia che camminare scalzi aiuti molto il sistema immunitario piuttosto che deprimerlo. Ci sono già tante cose deprimenti in giro
Saluti biologici
Marco53
Non sono affatto convinto che i piedi "tirino su" germi così volatili come il virus tipo Covid e quindi non mi pongo il problema di andare scalzo anche in questo periodo ...
Ho fiducia che camminare scalzi aiuti molto il sistema immunitario piuttosto che deprimerlo. Ci sono già tante cose deprimenti in giro
Saluti biologici
Marco53
Marco53- Numero di messaggi : 1116
Data d'iscrizione : 02.01.08
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Re: Colture batteriche
Marco53 ha scritto:Marco53 non è un biologo, anche se sua la laurea in Agraria aiuta perché di biologia se n'era studiata tanta ai suoi tempi. Anche io suggerisco di leggere l'articolo nelle FAQ. In ogni caso quando vado in giro scalzo posso toccare il tallone del piede se infilo le scarpe o se le prendo in mano quando le sfilo. Chiaro che se sono in giro per commissioni in ogni dove posso disinfettarmi le mani coi gel a disposizione (e lo faccio sempre) e poi, a casa, prima di toccare l'eventuale spesa fatta, una bella lavata di piedi e mani con un buon sapone non manca mai.
Non sono affatto convinto che i piedi "tirino su" germi così volatili come il virus tipo Covid e quindi non mi pongo il problema di andare scalzo anche in questo periodo ...
Ho fiducia che camminare scalzi aiuti molto il sistema immunitario piuttosto che deprimerlo. Ci sono già tante cose deprimenti in giro
Saluti biologici
Marco53
Caro Marco, il problema è che nessuno va a leggere le FAQ ...
In genere direi che non leggono niente del pregresso e forse gli oltre 30.000 post impauriscono un po'; però, se si ha un minimo di pazienza e si usa il "motorino" di ricerca del Forum, le cose si trovano.
Insomma, noi la nostra parte la facciamo e tra sito e Forum credo che forniamo un buon servizio; sta poi all'utente, Socio o no, darsi appena un po' da fare.
bfpaul
In genere direi che non leggono niente del pregresso e forse gli oltre 30.000 post impauriscono un po'; però, se si ha un minimo di pazienza e si usa il "motorino" di ricerca del Forum, le cose si trovano.
Insomma, noi la nostra parte la facciamo e tra sito e Forum credo che forniamo un buon servizio; sta poi all'utente, Socio o no, darsi appena un po' da fare.
bfpaul
Re: Colture batteriche
Marco53 ha scritto:
Non sono affatto convinto che i piedi "tirino su" germi così volatili come il virus tipo Covid e quindi non mi pongo il problema di andare scalzo anche in questo periodo ...
Ho fiducia che camminare scalzi aiuti molto il sistema immunitario piuttosto che deprimerlo. Ci sono già tante cose deprimenti in giro
Sono d'accordissimo con te: la pratica costante dello scalzismo potenzia il sistema immunitario (e migliora la resistenza al freddo, se praticato d'inverno, alzando la "soglia" di resistenza ai cosiddetti "malanni da raffreddamento"). Sicuramente il Covid non si prende camminando scalzi, e dubito che con un minimo di igiene delle mani sia così facile prenderlo anche toccando superfici contaminate.
Però al mondo non ci solo io e le mie razionali convinzioni, c'è un mucchio di gente che ha sempre avuto ribrezzo per due piedi scalzi per strada, figurarsi ora che siamo in una pandemia!
In questo periodo sono ancora più timoroso che mostrarmi scalzo in pubblico possa causare reazioni scomposte e aggressive nei miei confronti. Temo inoltre di avere ancora più problemi rispetto al solito ad accedere a luoghi dove è richiesto di esibire il green pass o vengono controllate mascherine e/o temperatura: con 3 dosi di vaccino e mascherina sempre sono in piena regola ma ho paura che maggiori controlli = maggiori probabilità di essere allontanato perchè privo di calzature.
Al giorno d'oggi si parla tanto di diversità e discriminazione, non avete idea di quanto mi senta io oggi discriminato ed escluso, solo per il fatto di non voler indossare le "trappole per piedi" come fanno i cosiddetti "normali"...
Young_barefooter- Segretario Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 1601
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Colture batteriche
bfpaul ha scritto:Marco53 ha scritto:Marco53 non è un biologo, anche se sua la laurea in Agraria aiuta perché di biologia se n'era studiata tanta ai suoi tempi. Anche io suggerisco di leggere l'articolo nelle FAQ. In ogni caso quando vado in giro scalzo posso toccare il tallone del piede se infilo le scarpe o se le prendo in mano quando le sfilo. Chiaro che se sono in giro per commissioni in ogni dove posso disinfettarmi le mani coi gel a disposizione (e lo faccio sempre) e poi, a casa, prima di toccare l'eventuale spesa fatta, una bella lavata di piedi e mani con un buon sapone non manca mai.
Non sono affatto convinto che i piedi "tirino su" germi così volatili come il virus tipo Covid e quindi non mi pongo il problema di andare scalzo anche in questo periodo ...
Ho fiducia che camminare scalzi aiuti molto il sistema immunitario piuttosto che deprimerlo. Ci sono già tante cose deprimenti in giro
Saluti biologici
Marco53Caro Marco, il problema è che nessuno va a leggere le FAQ ...
In genere direi che non leggono niente del pregresso e forse gli oltre 30.000 post impauriscono un po'; però, se si ha un minimo di pazienza e si usa il "motorino" di ricerca del Forum, le cose si trovano.
Insomma, noi la nostra parte la facciamo e tra sito e Forum credo che forniamo un buon servizio; sta poi all'utente, Socio o no, darsi appena un po' da fare.
bfpaul
Io a suo tempo me le sono lette e mi sono state non poco d'aiuto.
Tornando al discorso secondo me basta anche un pò di buonsenso mi spiego: personalmente evito di andare scalzo per isole ecologiche/ecocentri, magazzini e/o cantieri (anche perchè spesso vigono obblighi di scarpe chiuse e antinfortunistiche) e in campi dove hanno appena concimato, di certo in questi ambienti l'esperienza è "poco piacevole"
young_barefooter ha scritto:Marco53 ha scritto:
Non sono affatto convinto che i piedi "tirino su" germi così volatili come il virus tipo Covid e quindi non mi pongo il problema di andare scalzo anche in questo periodo ...
Ho fiducia che camminare scalzi aiuti molto il sistema immunitario piuttosto che deprimerlo. Ci sono già tante cose deprimenti in giro
Sono d'accordissimo con te: la pratica costante dello scalzismo potenzia il sistema immunitario (e migliora la resistenza al freddo, se praticato d'inverno, alzando la "soglia" di resistenza ai cosiddetti "malanni da raffreddamento"). Sicuramente il Covid non si prende camminando scalzi, e dubito che con un minimo di igiene delle mani sia così facile prenderlo anche toccando superfici contaminate.
Però al mondo non ci solo io e le mie razionali convinzioni, c'è un mucchio di gente che ha sempre avuto ribrezzo per due piedi scalzi per strada, figurarsi ora che siamo in una pandemia!
In questo periodo sono ancora più timoroso che mostrarmi scalzo in pubblico possa causare reazioni scomposte e aggressive nei miei confronti. Temo inoltre di avere ancora più problemi rispetto al solito ad accedere a luoghi dove è richiesto di esibire il green pass o vengono controllate mascherine e/o temperatura: con 3 dosi di vaccino e mascherina sempre sono in piena regola ma ho paura che maggiori controlli = maggiori probabilità di essere allontanato perchè privo di calzature.
Al giorno d'oggi si parla tanto di diversità e discriminazione, non avete idea di quanto mi senta io oggi discriminato ed escluso, solo per il fatto di non voler indossare le "trappole per piedi" come fanno i cosiddetti "normali"...
Come detto sopra prima della pandemia molte persone erano quelle che toccavano corrimano, maniglie, denaro, non si lavavano le mani prima e dopo essere andati in bagno e per finire sono sempre quelli che se gli cadeva un pezzo di pane per terra, una soffiata e via perchè tanto "non sono passati i fantomatici 5 secondi"
I problema dei piedi scalzi è lo sporco visibile, lo stesso sporco che scarpe tirano su ogni passo sono che sono "invisibili" ad occhio. Per non parlare di gente, e ne ho sentito parlare, che non prende il resto dalle cassa automatiche dell'e Autostrade per "paura del covid". Ok precauzione e attenzione ma qui si esagera in confronto a certi atteggiamenti pre pandemia...
FrancoR18- Numero di messaggi : 497
Età : 36
Data d'iscrizione : 20.09.15
Re: Colture batteriche
Forse il pericolo maggiore non è costituito tanto da virus e batteri (che senza una lacerazione della cute non possono passare) quanto piuttosto dalle parassitosi.
In certe zone tropicali, specialmente nelle aree molto popolose e con condizioni igieniche precarie, pare siano una vera piaga.
Perciò, andando in quelle zone, sarebbe prudente mettersi qualcosa ai piedi, ma qui in Europa per fortuna non abbiamo di questi problemi.
In certe zone tropicali, specialmente nelle aree molto popolose e con condizioni igieniche precarie, pare siano una vera piaga.
Perciò, andando in quelle zone, sarebbe prudente mettersi qualcosa ai piedi, ma qui in Europa per fortuna non abbiamo di questi problemi.
Biagio- Numero di messaggi : 377
Data d'iscrizione : 19.10.10
Re: Colture batteriche
Biagio ha scritto:Forse il pericolo maggiore non è costituito tanto da virus e batteri (che senza una lacerazione della cute non possono passare) quanto piuttosto dalle parassitosi.
In certe zone tropicali, specialmente nelle aree molto popolose e con condizioni igieniche precarie, pare siano una vera piaga.
Perciò, andando in quelle zone, sarebbe prudente mettersi qualcosa ai piedi, ma qui in Europa per fortuna non abbiamo di questi problemi.
Una in particolare è l'Anchilostomiasi, presente principalmente nelle zone tropicali calde-umide. Come detto e ripetuto sopra: basta anche un pò di buonsenso.
FrancoR18- Numero di messaggi : 497
Età : 36
Data d'iscrizione : 20.09.15
Re: Colture batteriche
Sarà per quello che a me piacciono posti come le Alpi, la Foresta Nera, ecc ecc?
Qui di fronte al più grande orologio a cucù del mondo con mia moglie nel 2008. Adesso ce n'é ancora uno più grande ma invece del cucù esce una specie di tacchino grasso da "giorno del ringraziamento"...
Saluti asettici
Marco53
Qui di fronte al più grande orologio a cucù del mondo con mia moglie nel 2008. Adesso ce n'é ancora uno più grande ma invece del cucù esce una specie di tacchino grasso da "giorno del ringraziamento"...
Saluti asettici
Marco53
Marco53- Numero di messaggi : 1116
Data d'iscrizione : 02.01.08
Infezioni da contatto
disc ha scritto:Biagio ha scritto: Secondo me non c'è bisogno di tanta scienza perché nessuno si strofina gli occhi o stringe un panino con i piedi.
I piedi se ne stanno buoni buoni per terra e non veicolano nessun microorganismo alle mucose. Basta lavarli quando si rientra a casa e la questione è risolta.GECO ha scritto:Secondo me a meno che uno non vada scalzo in posti davvero strani non ci sono problemi.
L'unico problema è se uno tocca con le mani i piedi e poi con le mani diventa facile arrivare ad occhi e bocca...
Certo, sono d'accordo con voi come ho già premesso nel mio post, il problema non è convincere noi, bensì convincere chi non va scalzo per questioni "igieniche".
Mi piacerebbe sentire il parere di un biologo o medico, Marco53 o Aldo1953 se non ricordo male?
Saluti
Riprendo un post recente ora che lo leggo ed essendo chamato in causa rispondo volentieri.
Sì sono un medico di base in pensione da circa un anno, nella mia vita professionale, esattamente 40 anni, ne ho viste di tutti i colori ma mai un infezione da... calpestamento.
Come in altre occasioni ho detto bisogna distinguere dove si cammina. In molteplici viaggi che vorrei ancora fare anche perchè il tempo biologico stringe ( tra due mesi saranno 69 anni) ma che il Sig. Covid mi ha impedito degli ultimi due anni ho visitato luoghi in cui non è consigliabie caminare scalzi, però parlo di situazioni assolutamente non abituali, mi pare, per la maggior parte degli utenti del sito.
Parlo di giungle indiane, marciapiedi di Varanasi (Benares), giungla cambogiana (mine antiuomo sono un discorso a parte), savana africana, deserto rosso in Australia. Ecco lì una suola delle infradito non posso che consigliarla. Esistono nelle zone tropicali parassiti in grado di perforare la cure (filarie per es. ) che possono fare danni notevoli.
Ma in Europa e in generale nelle nostre città lo ripeterò fino alla noia : non esiste alcun pericolo per la salute perchè virus e batteri non possono oltrepassare la cute del piede a patto che sia integra. Certamente se ci si produce una ferita è meglio disinfettarla e, se non si può, almeno lavarla con acqua dopo averla lasciata sanguinare in modo che il flusso sanguigno possa "lavare" la ferita. Però parlo di ferite vere, a me è accaduto due volte in India per delle rocce appuntite o un acciottolato particolarmente scabro, sui nostri marciapiedi non c' è alcun pericolo. Se poi arriveremo a casa con i piedi "neri", sarà per i residui carboniosi dei motori Diesel e dei riscaldamenti (ormai rari ) a olio pesante o addirittura carbone ( (ma ne esistono ancora ????).
Qualcuno mi ha detto che in certe zone dove l' immigrazione è particolarmente presente non dovrei camminare scalzo perchè "quelli" sputano a terra. A parte il nemmeno tanto sottile RAZZISMO presente nel avvertimento non esiste batterio o virus, lo ripeto che possa trasmettersi dalle piante dei piedi. Ovviamente al ritorno a casa... laviamoci con sapone e spazzola, al contrario di TUTTI quelli che usano calze e scarpe NON fanno e poi si lamentano di avere micosi e cattivi odori.
aldo1953- Numero di messaggi : 1171
Età : 71
Data d'iscrizione : 08.11.11
Re: Colture batteriche
FrancoR18 ha scritto:Biagio ha scritto:Forse il pericolo maggiore non è costituito tanto da virus e batteri (che senza una lacerazione della cute non possono passare) quanto piuttosto dalle parassitosi.
In certe zone tropicali, specialmente nelle aree molto popolose e con condizioni igieniche precarie, pare siano una vera piaga.
Perciò, andando in quelle zone, sarebbe prudente mettersi qualcosa ai piedi, ma qui in Europa per fortuna non abbiamo di questi problemi.
Una in particolare è l'Anchilostomiasi, presente principalmente nelle zone tropicali calde-umide. Come detto e ripetuto sopra: basta anche un pò di buonsenso.
Condivido, ma quanti sono espertissimi "televisivi" di tali zone ma non ci hanno mai messo nè ci metterebbero mai piede ?
Conosco una persona appassionatissima all' Africa... da divano, gli ho choesto : Ma tu staresti 5 ore in una buca polverosa per fotografare un rinoceronte ?" Ovvia risposta : Fossi matto i documentari ci sono apposta !
aldo1953- Numero di messaggi : 1171
Età : 71
Data d'iscrizione : 08.11.11
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Re: Colture batteriche
aldo1953 ha scritto:FrancoR18 ha scritto:Biagio ha scritto:Forse il pericolo maggiore non è costituito tanto da virus e batteri (che senza una lacerazione della cute non possono passare) quanto piuttosto dalle parassitosi.
In certe zone tropicali, specialmente nelle aree molto popolose e con condizioni igieniche precarie, pare siano una vera piaga.
Perciò, andando in quelle zone, sarebbe prudente mettersi qualcosa ai piedi, ma qui in Europa per fortuna non abbiamo di questi problemi.
Una in particolare è l'Anchilostomiasi, presente principalmente nelle zone tropicali calde-umide. Come detto e ripetuto sopra: basta anche un pò di buonsenso.
Condivido, ma quanti sono espertissimi "televisivi" di tali zone ma non ci hanno mai messo nè ci metterebbero mai piede ?
Conosco una persona appassionatissima all' Africa... da divano, gli ho choesto : Ma tu staresti 5 ore in una buca polverosa per fotografare un rinoceronte ?" Ovvia risposta : Fossi matto i documentari ci sono apposta !
Un esperto di National Geographic, forse; e sarebbe già qualcosa.
Purtroppo oggi sono tutti laureati su FB o simili, negli ultimi tempi le lauree in virologia sono al massimo; sanno tutto ma magari non sanno neppure leggere e scrivere. Il mondo rotola così ....
bfpaul
Purtroppo oggi sono tutti laureati su FB o simili, negli ultimi tempi le lauree in virologia sono al massimo; sanno tutto ma magari non sanno neppure leggere e scrivere. Il mondo rotola così ....
bfpaul
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Re: Colture batteriche
Ci ho riflettuto molto su questo tema dell'enciclopedismo social e secondo me un lato positivo c'è. In fondo è pur sempre un tentativo, seppur maldestro, di informarsi, di condividere, di usare uno sguardo critico.
Un po' come quando ero bambino (taaanto tempo fa) e un conoscente di una certa età decise a "fasi una cultura", prendendo il giornale e cominciando a leggerlo come si legge un libro, partendo dalla prima pagina e cercando di arrivare alla fine. Facile riderne, ieri ed anche oggi, ma a voler essere ottimisti, queste stramberie forse anche il segno di un mondo che sta cambiando, di una società che ancora non ha tutti gli strumenti per capire la realtà con la propria testa, ma che almeno inizia a provarci, senza più la fede di un tempo nelle "persone importanti" (che a volte lo erano davvero e altre volte un po' meno).
Scusate la divagazione così, solo per condividere un pensiero ottimista.
(E non sono tanto presuntuoso da tirarmici fuori, imparo anch'io quel che posso, ravanando qua e la su internet)
Un po' come quando ero bambino (taaanto tempo fa) e un conoscente di una certa età decise a "fasi una cultura", prendendo il giornale e cominciando a leggerlo come si legge un libro, partendo dalla prima pagina e cercando di arrivare alla fine. Facile riderne, ieri ed anche oggi, ma a voler essere ottimisti, queste stramberie forse anche il segno di un mondo che sta cambiando, di una società che ancora non ha tutti gli strumenti per capire la realtà con la propria testa, ma che almeno inizia a provarci, senza più la fede di un tempo nelle "persone importanti" (che a volte lo erano davvero e altre volte un po' meno).
Scusate la divagazione così, solo per condividere un pensiero ottimista.
(E non sono tanto presuntuoso da tirarmici fuori, imparo anch'io quel che posso, ravanando qua e la su internet)
Biagio- Numero di messaggi : 377
Data d'iscrizione : 19.10.10
Re: Colture batteriche
Biagio ha scritto:Ci ho riflettuto molto su questo tema dell'enciclopedismo social e secondo me un lato positivo c'è. In fondo è pur sempre un tentativo, seppur maldestro, di informarsi, di condividere, di usare uno sguardo critico.
Un po' come quando ero bambino (taaanto tempo fa) e un conoscente di una certa età decise a "fasi una cultura", prendendo il giornale e cominciando a leggerlo come si legge un libro, partendo dalla prima pagina e cercando di arrivare alla fine. Facile riderne, ieri ed anche oggi, ma a voler essere ottimisti, queste stramberie forse anche il segno di un mondo che sta cambiando, di una società che ancora non ha tutti gli strumenti per capire la realtà con la propria testa, ma che almeno inizia a provarci, senza più la fede di un tempo nelle "persone importanti" (che a volte lo erano davvero e altre volte un po' meno).
Scusate la divagazione così, solo per condividere un pensiero ottimista.
(E non sono tanto presuntuoso da tirarmici fuori, imparo anch'io quel che posso, ravanando qua e la su internet)
Per ampliare le proprie conoscenze solo in minima parte uno può contare sulle proprie esperienze di vita vissuta.
Nella maggio parte dei casi uno si deve affidare e fidare dei media con la consapevolezza che anche loro possono sbagliare o peggio diffondere volutamente notizie false. Sui giornali e TG uno sa quali sono le idee politiche della testata e la poca o tanta serietà del giornalista che scrive. Grazie ad internet e ai social si possono sapere molte più cose in modo più semplice rispetto ad un tempo quando dovevi leggere libri, andare chissà dove a cercare info ecc. Di contro diventa più difficile capire la veridicità delle cose che si leggono (vedi no-vax ecc). Siamo in un mondo dove la propaganda ha una forza enorme (vedi guerra Ucraina ecc). A volte anche senza voler fare chissà quale cosa politica ma semplicemente si vede quello che è 'normale' come nel nostro caso è normale avere le scarpe ecc. Ormai si parla di infodemia... In un istante un fatto che accade dall'altra parte del mondo viene divulgato in tutto il mondo tra l'altro anche qui in modo arbitrario (vedi alcune guerre nel mondo che neppure sappiamo che ci sono).
GECO- Numero di messaggi : 1082
Data d'iscrizione : 25.05.16
Re: Colture batteriche
Qualche buona regola per non farsi fuorviare ci sarebbe.
Per dirne una, un conto è informarsi leggendo il sito Facebook di zia Caterina, un altro è andare sul sito del Ministero della Sanità o di qualche importante istituzione sanitaria.
In generale trovo che per l'attualità internet sia imbattibile, ma per gli approfondimenti decisamente meno. Se voglio conoscere per bene un argomento alla fine mi ritrovo ancora sempre con dei libri in mano.
Insomma, bisogna sempre stare attenti alla riga dell'indirizzo in alto per capire cosa si sta leggendo e quanto sia attendibile. Chiarito questo, sia benedetta Internet e chi l'ha inventata!
Per dirne una, un conto è informarsi leggendo il sito Facebook di zia Caterina, un altro è andare sul sito del Ministero della Sanità o di qualche importante istituzione sanitaria.
In generale trovo che per l'attualità internet sia imbattibile, ma per gli approfondimenti decisamente meno. Se voglio conoscere per bene un argomento alla fine mi ritrovo ancora sempre con dei libri in mano.
Insomma, bisogna sempre stare attenti alla riga dell'indirizzo in alto per capire cosa si sta leggendo e quanto sia attendibile. Chiarito questo, sia benedetta Internet e chi l'ha inventata!
Biagio- Numero di messaggi : 377
Data d'iscrizione : 19.10.10
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Re: Colture batteriche
Sarò diversamente giovane, ma di internet non te ne fai nulla se prima non hai imparato a leggere e scrivere correttamente l'italiano in primis e poi almeno una lingua straniera.
Si vedono troppi laureati che sono analfabeti di ritorno e perfino l'ultimo concorso in magistratura ha visto una strage di candidati che non sapevano scrivere. E scrivere correttamente una sentenza è fondamentale, tra l'altro.
Se non hai nel tuo cervello fin da bambino un minino di nozioni di tutto un po' e di grammatica ti resta difficile fare e capire qualunque ricerca su internet. Il vuoto cerebrale non si colma solo con internet. E' già stupefacente osservare come cambiano i risultati di una ricerca cambiando una parola o mettendola prima o dopo e quindi occorre avere capacità di discernimento e un'intelligenza vispa.
Se si ha la fortuna di conoscere un paio di lingue, ad esempio, è possibile vedere come lo stesso argomento è trattato su Wikipedia nelle edizioni straniere, il che è utilissimo se devi fare una ricerca o un confronto: non si tratta di semplici traduzioni banali. Sono testi spesso del tutto differenti. Su facebook non so. Non ho mai voluto entrarvi. Ci può essere del buono ma anche e forse troppo di cattivo, magari non proprio cattivo, ma l'anonimato spesso tira fuori il malanimo che c'é nelle persone che si sfogano senza neanche rendersi conto di quello che scrivono e da quanti può essere lett. In ogni caso non entro ulteriormente in argomento proprio perché ho voluto evitarlo fino ad ora e continuare a farlo anche in futuro.
Quanto ad imparare, e imparare anche da internet (lo benedico anch'io perché lo uso eccome per le mie ricerche e i miei articoli!) bisogna metterci anche un pizzico di curiosità e allora si scopre quanto sia bello scoprire cose nuove anche dopo tanti anni dalla scuola e dal lavoro, ma semplicemente applicandosi alle tue passioni e ai tuoi hobby.
Saluti digitali.
Marco53
Si vedono troppi laureati che sono analfabeti di ritorno e perfino l'ultimo concorso in magistratura ha visto una strage di candidati che non sapevano scrivere. E scrivere correttamente una sentenza è fondamentale, tra l'altro.
Se non hai nel tuo cervello fin da bambino un minino di nozioni di tutto un po' e di grammatica ti resta difficile fare e capire qualunque ricerca su internet. Il vuoto cerebrale non si colma solo con internet. E' già stupefacente osservare come cambiano i risultati di una ricerca cambiando una parola o mettendola prima o dopo e quindi occorre avere capacità di discernimento e un'intelligenza vispa.
Se si ha la fortuna di conoscere un paio di lingue, ad esempio, è possibile vedere come lo stesso argomento è trattato su Wikipedia nelle edizioni straniere, il che è utilissimo se devi fare una ricerca o un confronto: non si tratta di semplici traduzioni banali. Sono testi spesso del tutto differenti. Su facebook non so. Non ho mai voluto entrarvi. Ci può essere del buono ma anche e forse troppo di cattivo, magari non proprio cattivo, ma l'anonimato spesso tira fuori il malanimo che c'é nelle persone che si sfogano senza neanche rendersi conto di quello che scrivono e da quanti può essere lett. In ogni caso non entro ulteriormente in argomento proprio perché ho voluto evitarlo fino ad ora e continuare a farlo anche in futuro.
Quanto ad imparare, e imparare anche da internet (lo benedico anch'io perché lo uso eccome per le mie ricerche e i miei articoli!) bisogna metterci anche un pizzico di curiosità e allora si scopre quanto sia bello scoprire cose nuove anche dopo tanti anni dalla scuola e dal lavoro, ma semplicemente applicandosi alle tue passioni e ai tuoi hobby.
Saluti digitali.
Marco53
Marco53- Numero di messaggi : 1116
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Re: Colture batteriche
Marco53 ha scritto:Sarò diversamente giovane, ma di internet non te ne fai nulla se prima non hai imparato a leggere e scrivere correttamente l'italiano in primis e poi almeno una lingua straniera.
Si vedono troppi laureati che sono analfabeti di ritorno e perfino l'ultimo concorso in magistratura ha visto una strage di candidati che non sapevano scrivere. E scrivere correttamente una sentenza è fondamentale, tra l'altro.
Se non hai nel tuo cervello fin da bambino un minino di nozioni di tutto un po' e di grammatica ti resta difficile fare e capire qualunque ricerca su internet. Il vuoto cerebrale non si colma solo con internet. E' già stupefacente osservare come cambiano i risultati di una ricerca cambiando una parola o mettendola prima o dopo e quindi occorre avere capacità di discernimento e un'intelligenza vispa.
Se si ha la fortuna di conoscere un paio di lingue, ad esempio, è possibile vedere come lo stesso argomento è trattato su Wikipedia nelle edizioni straniere, il che è utilissimo se devi fare una ricerca o un confronto: non si tratta di semplici traduzioni banali. Sono testi spesso del tutto differenti. Su facebook non so. Non ho mai voluto entrarvi. Ci può essere del buono ma anche e forse troppo di cattivo, magari non proprio cattivo, ma l'anonimato spesso tira fuori il malanimo che c'é nelle persone che si sfogano senza neanche rendersi conto di quello che scrivono e da quanti può essere lett. In ogni caso non entro ulteriormente in argomento proprio perché ho voluto evitarlo fino ad ora e continuare a farlo anche in futuro.
Quanto ad imparare, e imparare anche da internet (lo benedico anch'io perché lo uso eccome per le mie ricerche e i miei articoli!) bisogna metterci anche un pizzico di curiosità e allora si scopre quanto sia bello scoprire cose nuove anche dopo tanti anni dalla scuola e dal lavoro, ma semplicemente applicandosi alle tue passioni e ai tuoi hobby.
Saluti digitali.
Marco53
Certo se un italiano non riesce a capire la propria lingua scritta ed orale è un problema.
Sulla lingua straniera di fatto direi inglese confesso che pure io vacillo ma con l'aiuto del traduttore di google che non sarà perfetto ma si capisce.
Certo se poi uno cerca delle cose particolarmente tecniche ci può stare che non basti conoscere la propria lingua
Già sopra dicono per informarmi per il covid vado sul sito del ministero della salute. Le direttive a grandi linee si capiscono ma quando vai nel dettaglio e ti ritrovi a leggere la legge xxx diventi matto. Ricordo che avevo cercato ad inizio estate maggiori informazioni per entrare e tornare dalla Svizzera ed era imbarazzante vedere come il sito svizzero aveva fatto uno schema chiaro e comprensibile a tutti mentre il nostro era una supercazzola con rimandi al leggi comma ecc.
Idem per temi degli investimenti e finanza c'è tutta una serie di termini e sigle che ogni volta ti portano ad ulteriori approfondimenti.
Su questi argomenti per esempio ho dovuto prendere qualche libro per capire meglio (anche qui vedere chi scrive perché alcuni libri sono aria fritta e altri per specialisti) Devo dire che se uno trova dei gruppi FB o dei video su yotube di persone competenti si impara molto anche da lì. Come capire se sono competenti spesso basta vedere come fanno il video se sono dei giullari se hanno 20 o poco più senza offesa ma non so quanto possano sapere di finanza se vedo uno di 30-40 anni che spiega le cose in modo magari noioso ma chiaro senza fare il giullare magari potrebbe essere già una buona cosa. Magari cerchi il nome di chi fa il video e se esce che ha scritto vari manuali editi da Hoepli o che scrive sul sole24ore lo prendi più in considerazione.
Anche per la mia passione per la montagna ho alcuni siti di riferimento su cui trovo descrizioni di itinerari con foto, video e traccia GPS Gruppi FB dove c'è quello che dice cazzate ma anche altri che hanno esperienza.
Certo c'è di tutto e devo dire che è disarmante vedere vedere gente che non sa scrivere il verbo avere con l H
GECO- Numero di messaggi : 1082
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