Le mie montagne
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Le mie montagne
Le montagne in cui vivo. Nelle escursioni, quando le condizioni lo permettono, mi tolgo le scarpe, più spesso i sandali.
Sono sentieri, cime, che in vite passate ho percorso o su cui sono salito calzato con tanto di scarponi e a volte ramponi. Poi con l'età ho dovuto imparare ad alleggerirmi...non conosco lo scalzismo di città e nemmeno di paese.
In questi giorni di quasi inizio autunno giorni le montagne presentano colori incredibili. Nel video la Val di Saent, nel settore trentino del Parco Nazionale dello Stelvio, forse la valle più bella dell'intera regione. Il sentiero che risale il torrente Rabbies fino alla sorgente è suggestivo. Toccare dove nasce un ruscello che poi diventerà un torrente, a volte impetuoso, e poi un fiume che si getterà nel mare, ogni volta lascia emozioni. Nell'occasione ho percorso scalzo il segnavia S.A.T. 101 (Sentiero Abertini) dal Rifugio S.Dorigoni al Passo di Saent a 2.965 mt. Al ritorno l'immensa alpe di Campisol Alt, dai pascoli ancora frequentati da greggi di pecore.
Le immagini sono suggestive e mostrano, purtroppo, in modo implacabile gli effetti del riscaldamento climatico sui ghiacciai delle Alpi. Dove ricordo ghiacci perenni ora vi sono distese di rocce come in un deserto di pietra.
Sono sentieri, cime, che in vite passate ho percorso o su cui sono salito calzato con tanto di scarponi e a volte ramponi. Poi con l'età ho dovuto imparare ad alleggerirmi...non conosco lo scalzismo di città e nemmeno di paese.
In questi giorni di quasi inizio autunno giorni le montagne presentano colori incredibili. Nel video la Val di Saent, nel settore trentino del Parco Nazionale dello Stelvio, forse la valle più bella dell'intera regione. Il sentiero che risale il torrente Rabbies fino alla sorgente è suggestivo. Toccare dove nasce un ruscello che poi diventerà un torrente, a volte impetuoso, e poi un fiume che si getterà nel mare, ogni volta lascia emozioni. Nell'occasione ho percorso scalzo il segnavia S.A.T. 101 (Sentiero Abertini) dal Rifugio S.Dorigoni al Passo di Saent a 2.965 mt. Al ritorno l'immensa alpe di Campisol Alt, dai pascoli ancora frequentati da greggi di pecore.
Le immagini sono suggestive e mostrano, purtroppo, in modo implacabile gli effetti del riscaldamento climatico sui ghiacciai delle Alpi. Dove ricordo ghiacci perenni ora vi sono distese di rocce come in un deserto di pietra.
vecchio scarpone- Numero di messaggi : 69
Data d'iscrizione : 28.08.11
A FrancoR18, GECO e Darwin piace questo messaggio.
Re: Le mie montagne
Deserto di pietra al posto dei ghiacci perenni. Terribile. Siamo messi molto male. Mi vien da dire... agghiacciante.... ma assume il significato di una pessima battuta.
Andare scalzi in montagna o per i boschi, oltre che molto appagante in termini sensoriali, di relax e di benessere psico fisico, è anche molto simbolico, specialmente di questi tempi. Una possibile interpretazione: umilmente scalzi, al cospetto di Madre Natura, chiedendo perdono per tutti i guai che abbiamo combinato.
Buone escursioni autunnali.
Andare scalzi in montagna o per i boschi, oltre che molto appagante in termini sensoriali, di relax e di benessere psico fisico, è anche molto simbolico, specialmente di questi tempi. Una possibile interpretazione: umilmente scalzi, al cospetto di Madre Natura, chiedendo perdono per tutti i guai che abbiamo combinato.
Buone escursioni autunnali.
Darwin- Numero di messaggi : 100
Data d'iscrizione : 01.11.21
Re: Le mie montagne
vecchio scarpone ha scritto:Le montagne in cui vivo. Nelle escursioni, quando le condizioni lo permettono, mi tolgo le scarpe, più spesso i sandali.
Sono sentieri, cime, che in vite passate ho percorso o su cui sono salito calzato con tanto di scarponi e a volte ramponi. Poi con l'età ho dovuto imparare ad alleggerirmi...non conosco lo scalzismo di città e nemmeno di paese.
In questi giorni di quasi inizio autunno giorni le montagne presentano colori incredibili. Nel video la Val di Saent, nel settore trentino del Parco Nazionale dello Stelvio, forse la valle più bella dell'intera regione. Il sentiero che risale il torrente Rabbies fino alla sorgente è suggestivo. Toccare dove nasce un ruscello che poi diventerà un torrente, a volte impetuoso, e poi un fiume che si getterà nel mare, ogni volta lascia emozioni. Nell'occasione ho percorso scalzo il segnavia S.A.T. 101 (Sentiero Abertini) dal Rifugio S.Dorigoni al Passo di Saent a 2.965 mt. Al ritorno l'immensa alpe di Campisol Alt, dai pascoli ancora frequentati da greggi di pecore.
Le immagini sono suggestive e mostrano, purtroppo, in modo implacabile gli effetti del riscaldamento climatico sui ghiacciai delle Alpi. Dove ricordo ghiacci perenni ora vi sono distese di rocce come in un deserto di pietra.
Ci sono stato due volte in val di rabbi, l'ultima nel 2015 e i paesaggi sono fantastici. Come escursione ho fatto entrambe le volte fino al rifugio dorigoni partendo per malga Stablasolo e visitato anche le Cascate di Saent.
E ben detto: montagne così spoglie di neve è preoccupante. E ancora qualcuno minimizza ciò
FrancoR18- Numero di messaggi : 497
Età : 36
Data d'iscrizione : 20.09.15
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