Scalzo a scuola

Quando ero studente alla scuola elementare, ero un ragazzino piuttosto introverso e decisamente timoroso verso le altre persone, soprattutto verso i miei compagni di classe.
Infatti ero stato continuamente bersaglio di diversi episodi di bullismo da parte di alcuni miei compagni, in particolare di uno.
Sinceramente mi sono pressoché dimenticato di quello che mi avevano fatto subire, anche perché è passato diverso tempo, ma anche perché la mente tende a dimenticare gli episodi brutti del passato. So solo che era stato un periodo non particolarmente felice a scuola, proprio per questi episodi di bullismo. Per altro, non ne avevo mai parlato a nessuno, ma in qualche modo ne sono stato segnato per gli anni successivi.
Alle medie, la situazione era leggermente migliorata, anche se negli ultimi 3 anni di liceo c'era un mio compagno che anche lui mi prendeva costantemente in giro, diverse volte (dopo la maturità) l'avevo sognato che ancora mi prendeva in giro.
Dopo che mi sono laureato, dopo che avevo iniziato un lavoro diverso da quello scolastico, un giorno mia mamma mi disse: "Perché non fai le domande per nelle scuole?" e la mia risposta fu: "No, figurati, davanti a 30/40 studenti tutti scalmanati, assolutamente no!".
Ma poi mi feci coraggio e feci la domanda, e mi chiamarono pressoché subito. Mi ricordo ancora ora pochissimi secondi prima di entrare a scuola mi era venuto da vomitare, tanta era la tensione che provavo in quel momento, ma mi sono fatto coraggio e sono entrato.
Ebbene, ora mi ritrovo dopo 16 anni circa di insegnamento a scrivere questo mio pensiero qui sul forum (ma lo scriverò anche a tutti i miei colleghi e alla dirigente) per lanciare una mia iniziativa "shock" negli ultimi due miei giorni di scuola, martedì e mercoledì prossimo, ovvero quello di poter stare scalzo all'interno di tutto l'edificio scolastico, sottolineando l'importanza che ha per me questa iniziativa, ma anche per gli studenti, facendo loro capire qual è il significato del rispetto verso chi appare "diverso" dagli altri e quindi non giudicando subito una persona solo perché sta facendo qualcosa di "strano" rispetto al senso comune ma cercare prima di conoscerla, ma anche evidenziando l'importanza di lasciare ad esempio le aule le più pulite possibili.
Agli studenti intanto farò leggere loro alcuni siti riguardo al barefooting anche nelle scuole e anche il nostro sito, direi...

Ho mandato questo stesso messaggio a tutti i i miei colleghi della scuola, non l'ho mandato per ora alla mia dirigente (anche se credo che possa comunque leggere la mail volendo, ma non ne sono del tutto sicuro... )
In più ho aggiunto queste righe:

"Ebbene, ora mi ritrovo dopo 16 anni circa di insegnamento a scrivere questo mio pensiero qui a tutti voi per lanciare una mia iniziativa "shock" negli ultimi due miei giorni di scuola, martedì e mercoledì prossimo, ovvero quello di poter stare scalzo all'interno di tutto l'edificio scolastico, sottolineando l'importanza che ha per me questa iniziativa, ma anche per gli studenti, facendo loro capire qual è il significato del rispetto verso chi appare "diverso" dagli altri e quindi non giudicando subito una persona solo perché sta facendo qualcosa di "strano" rispetto al senso comune ma cercare prima di conoscerla, ma anche evidenziando l'importanza di lasciare ad esempio le aule le più pulite possibili.
In diverse scuole estere è normalissimo stare scalzi all'interno dell'edificio scolastico, e anzi c'è stato anche qualche studio (un po' di anni fa) che aveva dimostrato che gli studenti scalzi sono più tranquilli e hanno anche (almeno mediamente) dei risultati migliori rispetto agli altri.
Ah, ho anche un certificato medico dove la fisioterapista ha scritto che, per motivi di salute (diversi problemi alla schiena), dovrei stare il più possibile scalzo, quindi è anche un a questione di salute, oltre che di benessere: quando sono scalzo, mi sento più tranquillo, più a mio agio con me stesso e con gli altri, oramai non ho più paura a mostrarmi scalzo davanti agli altri, anzi, qualcuno di voi mi ha già visto togliermi le scarpe all'uscita da scuola, e l'ho fatto con scioltezza, fino a pochi anni fa non l'avrei mai fatto.
Quindi chiedo a tutti voi due "piccole" ma grandi gentilezze (non siete obbligati chiaramente, ma mi farebbe veramente piacere se ci riusciste):
1) appoggiate (per quanto potete) questa mia iniziativa (nelle modalità che ritenete più opportune)
2) questa è rivolta principalmente a chi ha la (qui ho messo una classe un po' problematica): chi fosse libero nella seconda ora di mercoledì 5 giugno, è invitato a stare con me in questa classe.
Grazie di cuore in ogni caso... "

Vi aggiornerò su quel che succederà...

Comunque pazzesco: non avrei mai pensato di espormi così tanto, io che sono sempre stato introverso e timido, ora invece mi sento diverso, profondamente diverso...

Bravissimo, me ne hai parlato a Genova domenica, hai fatto benissimo!
Anche se non dovesse andare in porto la tua richiesta e la scuola non ti sosterrà, hai fatto le tue ragioni in modo gentile ed educato.
Mi è piaciuto il modo in cui hai posto la richiesta.
Spero per Te che riceverai un grande appoggio, se gli studenti dovessero appoggiarti e sostenerti, nonostante la scuola non lo faccia... Avresti vinto Tu
Già trovare tutto questo coraggio è fare passi da gigante!

Dunque, eccomi.
Come "preventivato", la preside non l'ha presa benissimo.
Mi hai convocato nel suo ufficio e mi ha detto che ho fatto male a mandare quella mail a tutti i miei colleghi.
Le ho fatto presente che l'ho fatto solo per dare una testimonianza di quello che mi era accaduto alle elementari (episodi di bullismo), dopodiché mi ha lasciato andare anche perché avevo lezione in una classe.
Comunque sia, stamattina in seconda (la classe più difficile che ho avuto quest'anno) ho detto loro che lunedì racconterò quello che mi era capitato alle elementari e di come sono riuscito a passarlo, nel bene e nel male.
Infine, tra due weekend passerò 3 giorni in Svizzera per vacanza ma anche per lasciare un po' di curricula nelle scuole statali e private del Canton Ticino, in quanto è giunto per me il momento di cambiare aria, di provare esperienze nuove, in un posto sicuramente più friendly per il barefooting, tra le altre cose, e non mi porterò dietro alcuna calzatura...

Mauro89 ha scritto:Bravissimo, me ne hai parlato a Genova domenica, hai fatto benissimo!
Anche se non dovesse andare in porto la tua richiesta e la scuola non ti sosterrà, hai fatto le tue ragioni in modo gentile ed educato.
Mi è piaciuto il modo in cui hai posto la richiesta.
Spero per Te che riceverai un grande appoggio, se gli studenti dovessero appoggiarti e sostenerti, nonostante la scuola non lo faccia... Avresti vinto Tu
Già trovare tutto questo coraggio è fare passi da gigante!

Si, grazie.
La preside mi ha detto così, ma non mi sento per nulla sconfitto, anzi, sono ancora più determinato...
Ora vediamo quello che succederà in Svizzera...

Anche se non centra nulla con lo scalzismo forse potrebbe esserti utile questo libro:

https://www.deagostinilibri.it/libri/ero-un-bullo

Senti, non per smorzare l'entusiasmo, eh, ma mi sembra di aver capito che sei un dipendente pubblico. Di questi tempi il posto fisso è oro, figuriamoci se è pure statale. Ci penserei bene bene bene prima di mollarlo per un'avventura che non si sa dove porta, a meno che tu non abbia vent'anni e tutto il futuro davanti.

scalzoforever ha scritto:
Come "preventivato", la preside non l'ha presa benissimo.
Mi hai convocato nel suo ufficio e mi ha detto che ho fatto male a mandare quella mail a tutti i miei colleghi.

Effettivamente sarebbe meglio fare il contrario, ossia prima tentare di concordare delle attività con la Preside, che in questo modo invece si sente persino scavalcata.
Capisco che già presagendo un probabilissimo diniego te abbia tentato di "forzare la mano" ma volendo avere qualche possibilità di successo è sempre meglio percorrere le vie "istituzionali" e magari anche introducendo l'argomento in modo più soft, partendo all'inverso, dal discorso bullismo -> diversità -> scalzismo.
A meno che l'obiettivo implicito fosse un altro, ossia una sorta di tuo "barefoot outing" pubblico nell'ambiente della tua scuola.

Ricordo che una giornata all'epoca delle elementari (sarò stato in quarta o quinta), la maestra ci ha fatto fare un'attività a piedi nudi a coppie. Si facevano disegni ricalcando la sagoma dei piedi e si disegnava sulla parte inferiore. Poi a coppie ci mettevamo suola contro suola e si faceva una specie di danza/gioco della quale non ho più memoria. ricordo solo il disagio generale.. ahahahaha Non è mai stato più fatto nulla di simile da allora.