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Allarme: nuova società in vista

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Messaggio  lucignolo Mar Giu 16 2009, 21:16

Attenzione: questo è un messaggio rivolto a tutti gli scalzi.
EVITATE PAVIA, CITTA' OSTILE.
Se amate la Costituzione, la libertà individuale ed il buon senso evitatela come la peste.
Non so se altre città lombarde seguiranno le orme di questo piccolissimo capoluogo di provincia, ma sembra che i nuovi regolamenti di Polizia Municipale non stiano molto attenti al fatto che siamo nel 2009, anzi, sembrerebbe di essere ripiombati nel 1009, in pieno medio evo.
Articolo 17, comma b:
COMPORTAMENTI VIETATI ALLA DECENZA ED AL DECORO URBANO:
È vietato:
- esporsi in costumi indecorosi, circolare privi di abiti (bisogna essere idioti solo a pensarlo), a torso nudo e/o piedi nudi.
Complimenti!
Meno male che ci sono giunte comunali così sagge: meglio un calzato che lascia morire una persona per strada perché diversa (vedi ultime cronache), che uno scalzo indecoroso.
Credo sia urgente aggiornare gli amici scalzi e cambiare certe informazioni nel frontespizio del club, perché ormai obsolete.
Non si scriva più che la legge non vieta di andare scalzi, ma si esorti a consultare i regolamenti locali di Polizia Municipale prima di andare incontro a spiacevoli conseguenze.
NON C'È NIENTE DA FARE: se c'è un regolamento, guai se di polizia, signori scalzi rassegnamoci ai recinti come i nudisti.
Sicuro, evitiamo Pavia, evitiamo questo e quest'altro, alla fine c'è la campagnia o il Monte Bianco.
Ma perché dovreste ascoltare le mie lamentele? In fin dei conti siamo maleducati ed incivili.
E poi, diciamocelo francamente, è così importante andare a piedi nudi con tutti i problemi che ci sono?
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Messaggio  contessa scalza Mar Giu 16 2009, 23:53

Mi vien da chiedermi se a Pavia non avevano altra minaccia da cui doversi salvaguardare..... Shocked

La saggezza comunale non è proprio perfetta come constatiamo, tuttavia questo articolo annovera fra i comportamenti vietati alla decenza ed al decoro urbano come prima cosa il divieto ad "esporsi in costumi indecorosi"...., quindi speriamo si vogliano così preparare a contrastare le annunciate variopinte ronde (cronaca di questi giorni), che con questo divieto non dovrebbero potervi entrare.... o mi sbaglio? Evil or Very Mad Rolling Eyes

Pur volendo cercare almeno un lato ironico, è per noi barefooters una notizia triste No.

Non so cosa potremmo fare con i nostri mezzi attuali, la speranze di essere ascoltati o presi in considerazione è quasi nulla. Siamo troppo pochi i convinti, e anche fra i barefooters italiani attivi, pochi sono motivati a reclamarlo come un diritto.

Pensate potrebbe essere utile ufficalizzare il Club dei Nati Scalzi come un "associazione nazionale" dedita a promuovere il barefooting quale attività salutare ricreativa/sportiva* per tutti, e alla divulgazione dell'informazione sulla stessa? Con questo atto avremmo la possibilità di aver voce per esempio per i cittadini barefooters di Pavia ora e eventuali altri che si trovano lesi nei loro diritti - non possono uscir di casa scalzi, nè camminare così per le loro strade - e aver forse una concreta possibilità di poter far rivedere l'articolo emesso dal comune.

Se sì, quanti dei barefooters che frequentano qui il forum sarebbero disposti a dare una mano, dare un contributo concreto perchè si potesse realizzare una cosa così?

C.

* forse bisognerebbe lasciare a lato per il momento la convivenza o meno con i risultati medici e il loro supporto... quella verrà col tempo come negli altri paesi quando vorranno constatarlo su richiesta di chi vuole intraprendere questa attività....
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Messaggio  bfpaul Mer Giu 17 2009, 18:37

contessa scalza ha scritto:Mi vien da chiedermi se a Pavia non avevano altra minaccia da cui doversi salvaguardare..... Shocked

La saggezza comunale non è proprio perfetta come constatiamo, tuttavia questo articolo annovera fra i comportamenti vietati alla decenza ed al decoro urbano come prima cosa il divieto ad "esporsi in costumi indecorosi"...., quindi speriamo si vogliano così preparare a contrastare le annunciate variopinte ronde (cronaca di questi giorni), che con questo divieto non dovrebbero potervi entrare.... o mi sbaglio? Evil or Very Mad Rolling Eyes

Pur volendo cercare almeno un lato ironico, è per noi barefooters una notizia triste No.

Non so cosa potremmo fare con i nostri mezzi attuali, la speranze di essere ascoltati o presi in considerazione è quasi nulla. Siamo troppo pochi i convinti, e anche fra i barefooters italiani attivi, pochi sono motivati a reclamarlo come un diritto.

Pensate potrebbe essere utile ufficalizzare il Club dei Nati Scalzi come un "associazione nazionale" dedita a promuovere il barefooting quale attività salutare ricreativa/sportiva* per tutti, e alla divulgazione dell'informazione sulla stessa? Con questo atto avremmo la possibilità di aver voce per esempio per i cittadini barefooters di Pavia ora e eventuali altri che si trovano lesi nei loro diritti - non possono uscir di casa scalzi, nè camminare così per le loro strade - e aver forse una concreta possibilità di poter far rivedere l'articolo emesso dal comune.

Se sì, quanti dei barefooters che frequentano qui il forum sarebbero disposti a dare una mano, dare un contributo concreto perchè si potesse realizzare una cosa così?

C.

* forse bisognerebbe lasciare a lato per il momento la convivenza o meno con i risultati medici e il loro supporto... quella verrà col tempo come negli altri paesi quando vorranno constatarlo su richiesta di chi vuole intraprendere questa attività....
Si tratta dell'ennesimo esempio di ignoranza coniugata a stupidità e questo binomio fa vittime da sempre; per fortuna non è aperta la caccia allo scalzo, perché se no ....
Ma veniamo alle cose serie dal momento che stiamo con i piedi per terra: la questione interessa i Soci del Club, ma stavolta informiamo tutti.
Abbiamo approvato lo Statuto del Club il cui testo può ancora essere essere modificato e potremmo procedere alla sua registrazione.
A quel punto, se c'è qualcuno che sa farsi largo sui media, possiamo far circolare la notizia ma teniamoci pronti ad essere presenti sulla stampa e in TV.
Faccio presente che in TV ci si può trovare molto male perchè se il conduttore si mette soltanto a fare ironia, siamo finiti; inoltre vorranno che ci presentiamo in numero "consistente" e che abbiamo dai 20 ai 30 anni di meno ... Very Happy

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Messaggio  lucignolo Mer Giu 17 2009, 20:09

bfpaul ha scritto:Si tratta dell'ennesimo esempio di ignoranza coniugata a stupidità e questo binomio fa vittime da sempre; per fortuna non è aperta la caccia allo scalzo, perché se no ....
Se no....?
Ma veniamo alle cose serie dal momento che stiamo con i piedi per terra......
Scusa, ma queste sono cose serie, anzi di una gravità estrema.
Capisco che chi non abita a Pavia se ne infischi di questi colpi di follia, ma non sappiamo se esistono barefoters in quella città e se alcuni di noi fossero pavesi probabilmente girerebbero loro i cosiddetti bounce bounce
E penso che siano più serie di uno statuto scritto da pochi ed approvato da ancora meno persone.
I sindaci tutelano il "decoro", concetto caratterizzato da un'arbitrarietà che è l'antitesi di una concezione liberale. E di fatto vuol dire solo scopar via l'immondizia sotto il tappeto. Del decreto sicurezza si può dire altrettanto con l'aggravante della discriminazione e con il condimento acido della pratica degli esempi deleteri in salsa di spregio di valori costituzionali. E' la politica dei forti con i deboli e deboli, anzi proni con i forti. E questo è non solo anti-liberale, ma segno di una concezione di tipo inutil-autoritario, estranea alla cultura occidentale di oggi e condannata ad essere priva di risultati e comunque di decenza. Anche se agli italiani non interessa, legalità e sicurezza rimangono e rimarranno oggetti misteriosi.
Letto da: http://gobettiano1.blog.lastampa.it/gobettiano/2008/08/oggetti-misteri.html
Credo ci sia poco da dire.
Credo anche che il divieto non possa essere partito dalla nostra invasione di mesi fa, ma da un fenomeno ripetuto, osservato e, per questo, osteggiato.
Mi rendo conto che nessuno si voglia esporre ed al diavolo i pavesi, ma se fosse capitato nella vostra città cosa avreste fatto? Infradito e chissenefrega da buoni italiani?
Cristiana ha posto una domanda altrettanto seria e poco male se nessuno risponderà, ma dirottare il discorso su cose più serie come lo statuto, scusami, non fa che lasciarmi piuttosto basito.
A chi giova associarsi?
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Messaggio  contessa scalza Mer Giu 17 2009, 20:35

bfpaul ha scritto:Abbiamo approvato lo Statuto del Club il cui testo può ancora essere essere modificato e potremmo procedere alla sua registrazione.
A quel punto, se c'è qualcuno che sa farsi largo sui media, possiamo far circolare la notizia ma teniamoci pronti ad essere presenti sulla stampa e in TV.
Faccio presente che in TV ci si può trovare molto male perchè se il conduttore si mette soltanto a fare ironia, siamo finiti; inoltre vorranno che ci presentiamo in numero "consistente" e che abbiamo dai 20 ai 30 anni di meno ... Very Happy
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Sembra poco ma penso che registrare ufficialmente il Club possa essere un primo passo molto importante per la divulgazione del barefooting in Italia e per tutelare anche i diritti dei barefooters italiani.
Spero che con il tempo e l'informazione questo possa anche dare alle persone una motivazione in più per aderire al Club e a uscire pubblicamente a praticare barefooting senza più sentirsi, o venir presi per, strani.

Fra di noi non penso che al momento sia presente qualcuno che sappia farsi largo nei media nel senso comune del termine, ma non è questo il problema.. . Se posso ricordare a tutti noi di rileggere sempre a nuovo l'ultimo capitolo del libro di Franzine e tenerlo bene in mente per quando si ha a che fare con i media o si dovesse venir contattati per un intervista.
Solo camminando insieme e scalzi si dà l'intervista.... perchè questo porta l'attenzione sul fulcro dell'attività stessa e permette all'intervistatore di farsi una propria opinione e poi anche esprimere le sue sensazioni a riguardo.
Se avete notato anche le trasmissioni nelle TV straniere non invitano i camminatori scalzi in studio.... li vanno a trovare come con la tedesca che vive scalza da anni, o fanno l'intervista per strada come con Michael Oelting, o nel bosco con il gruppo e la donna di guida. E poi montano le interviste nel servizio che fanno.

Insomma accettiamo solo le interviste nel modo indicato da Franzine e visto nei vari video delle altre TV, e non ci saranno sciocche ironie.
Se poi uno di noi che è un buon tempone e se la sente di rispondere altrettanto ironicamente da mettere un conduttore fuori gioco dal ridere (cosa più probabile fra noi), allora si faccia avanti.... Wink

Ciao C.
P.S.: Abbiamo 20 - 30 anni di meno.... di quelli che dimostreremmo se andassimo invece calzati Very Happy Wink
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Messaggio  lucignolo Mer Giu 17 2009, 21:18

contessa scalza ha scritto:Sembra poco ma penso che registrare ufficialmente il Club possa essere un primo passo molto importante per la divulgazione del barefooting in Italia e per tutelare anche i diritti dei barefooters italiani.
Se non ho male interpretato le parole di Alessandro, il fatto di registrare ufficialmente il Club non ci consentirebbe di superare l'ostacolo dei soprusi pseudolegali, perché l'essere ufficializzati non ci conferisce poteri extra.
Attendo maggiori dettagli sui pro e i contro, compatibilmente con gli impegni dell'amico milanese, ma di primo acchito non ho avuto una bella impressione.
Siamo pochi, restiamo pochi, ancor meno motivati, perciò abbiamo due strade possibili:

  1. Continuare ad utilizzare il forum come diario delle nostre imprese ed il club come puro esercizio teorico-organizzativo;
  2. cominciare a produrre, al posto di cappellini e magliette, finti sandali a modico prezzo per metterlo in quel posto, a guisa di megasupposta affraid , ai fanatici del decoro, utilizzando il modico ricavato per opere di beneficenza a nostro nome. Smile
Non sono d'accordo sul fatto che certi argomenti siano di competenza del club, perché tutti si scontrano, prima o poi, col mostro sociale e queste discussioni possono far prendere coscienza al novizio di cosa c'è sotto la cenere e di se stesso come persona uguale alle altre e non sminuita in quanto scalzata.
Spero che con il tempo e l'informazione questo possa anche dare alle persone una motivazione in più per aderire al Club e a uscire pubblicamente a praticare barefooting senza più sentirsi, o venir presi per, strani.
Qui non si tratta più di essere considerati strani, si tratta di ribadire che un cittadino italiano (e non solo) deve essere libero, sempre, comunque, finché non limita la libertà altrui.
Tanto per fare un esempio, ma con il beneficio del dubbio, c'è stata maretta fra la giunta comunale bresciana di maggioranza e l'opposizione, portando a circa trenta (!) emendamenti al nuovo regolamento di polizia urbana, eliminando certi divieti bizzarri o destinati a cadere al primo contenzioso.
Per esempio, perché vietare di deporre fiori o fotografie dove un tuo caro ha perso la vita dopo un'incidente stradale? Certo ci sono i cimiteri, ma l'animo umano non è fatto di formule matematiche.
Figurati se non c'era un divieto relativo all'abbigliamento ed alle calzature, ma qui ammetto di essere, forse, prevenuto. Wink
Insomma accettiamo solo le interviste nel modo indicato da Franzine e visto nei vari video delle altre TV, e non ci saranno sciocche ironie.
Sì, perché qui giochi sul tuo terreno.
Se poi uno di noi che è un buon tempone e se la sente di rispondere altrettanto ironicamente da mettere un conduttore fuori gioco dal ridere (cosa più probabile fra noi), allora si faccia avanti.... Wink
Bah, i conduttori ignoranti sanno nascondere bene la loro pochezza.
Basta tagliare, far sentire solo ciò che vogliono loro ed impedirti un discorso coerente e logico con la scusa dei tempi limitati dall'importante programma in coda, magari un intelligente speciale sul Grande Fratello.
E pensare che ci vantiamo di essere stati la culla di grandi civiltà.
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Messaggio  contessa scalza Mer Giu 17 2009, 21:46

lucignolo ha scritto:Credo anche che il divieto non possa essere partito dalla nostra invasione di mesi fa, ma da un fenomeno ripetuto, osservato e, per questo, osteggiato.
Buona osservazione. Non si pone un divieto per cose che non sono presenti... e che non danno fastidio a chi detiene il potere anche se, "per concezione di tipo inutil-autoritario" tutto è possibile a stò punto... anche vietare l'essere vecchi o brutti, o di starnutire e tossire in pubblico Very Happy Very Happy Very Happy.
Si è cominciato colla storia del fumare.... e tutti a dire in coro, è giusto vietiamo, condanniamoli, emarginiamo i fumatori e nei media perseguiamoli entrambi chi fuma e chi non.... Very Happy Very Happy Very Happy.
lucignolo ha scritto:Mi rendo conto che nessuno si voglia esporre ed al diavolo i pavesi, ma se fosse capitato nella vostra città cosa avreste fatto? Infradito e chissenefrega da buoni italiani?
Un pò di coraggio civile ci vuole!!!! non lo zucchero come canta Merri Poppins....

Ero incinta e mi trovavo a Cairns nel Queensland in Australia, avevo bisogno di alcuni medicamenti e sulla strada per raggiungere la farmacia passai a piedi davanti a un Pub. Era scoppiata una rissa che stava proseguendo in strada e vidi che c'era un giovane che stava picchiando brutalmente un anziano malandato e visibilmente ubriaco, che non si difendeva. Intorno si stava formando un mezzo cerchio di uomini che stavano solo a fare gli spettatori. Il giovane stesso era ubriaco e nessuno si avvicinava probabilmente per paura perchè il giovane uomo mostrava di aver perso completamente il controllo ed essere molto aggressivo e violento - era da aspettarsi che avrebbe picchiato chiunque altro si fosse intromesso in quel momento. Ma l'anziano era ormai a terra, sembrava aver perso conoscenza, e il giovane continuava a batterlo... .
Non ho resistito e sono intervenuta io, con il mio pancione!!!!!
Cautamente mi sono avvicinata, una volta vicina ho sfiorato con le dita il giovane uomo su un braccio e come si è girato di scatto e mi ha guardato, lo ho fissato dritto negli occhi e con il mio povero inglese di allora gli ho detto con voce ferma: Ma che stai facendo???!!! Non vedi che è un pover'uomo ubriaco???!!!
Sarà stato perchè ero incinta e quindi una mamma, sarà stato perchè era troppo assurda la situazione - io lì piccola donnina col pancione in mezzo a un cerchio di omoni che assistevano immobili a quello che sarebbe accaduto, se avesse poi preso a botte anche me compreso - o perchè si è reso conto in quell'attimo di ciò che stava facendo, fatto stà che lasciò cadere le braccia e abbassò lo sguardo umiliato. In quel momento arrivò la polizia che era stata chiamata dal proprietario del Pub e il giovane si lasciò fermare senza resistenza, il vecchio fu soccorso e al ritorno dalla farmacia all'angolo mi fece un cenno di saluto dall'auto dei soccorsi che lo stava portando via.
Io ho fatto poi il giro dietro al Pub... . Wink

Ma a un altro piccolo atto di coraggio civile ho assistito anche stamani, non conosco i dettagli di quanto è accaduto ma la polizia era stata chiamata nella via dove abito e vicini e negozianti o passanti che avevano visto o avevano qualcosa da dire sono stati presenti sia per le persone che avevano subito il fatto, sia per raccontare quanto avevano visto ai due agenti di polizia intervenuti. Ho visto una pacifica solidarietà e mi ha reso orgogliosa e felice di abitare qui.

Ho voluto raccontare queste due vicende per dire che se la maggioranza di noi avesse un pò di quello che si chiama 'coraggio civile' la grande differenza sarebbe come tutti vivremo e come ci sentiremo dentro in coscienza. Se si è fatto il nostro piccolo possibile ci si sentirà molto bene e non miseramente come chi scappa o si nasconde per paura.... e di riflesso fà sentire anche tutti gli altri allo stesso modo.... anche se poi gridano alla vergogna indignati.
lucignolo ha scritto:Cristiana ha posto una domanda altrettanto seria e poco male se nessuno risponderà,...
A chi giova associarsi?[/color]
Per ora non viene recepito da altri (all'infuori dei soci) come giovamento a quanto pare, ma è risaputo che l'utilità di una cosa la si riconosce appieno solo quando soddisfa i nostri bisogni. Pochi si pongono il problema di chiedersi cosa farebbero se non gli venisse proprio più permesso l'andare scalzi o altro.
I pavesi fin ora non si sono fatti sentire da noi, nemmeno eventuali barefooters che si fossero sentiti lesi...., presumo quindi che non ne recepiscano un bisogno o che abbiano perso l'occasione di porsi il problema prima, e di trovare nel Club un punto per riunire le forze e le capacità, in difesa dei nostri diritti.
Ciao
Cristiana
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Messaggio  Andrea77 Mer Giu 17 2009, 22:25

Onestamente mi piacerebbe sapere come sia nata una regola simile. Personalmente non credo che a Pavia ci siano persone scalze ma allora xchè fare il divieto? Forse il discorso è legato al decoro/mendicante, amgari qualche zingaro o simile?
Onestamente nn so.
Il discorso è già stato trattato + volte.
Io insisto che è tutta una questione di forze, di numero.
Non credo sia un odio particolare contro gli scalzi.
Pensiamo x un momento alle varie associazioni dei consumatori (feder consumatori, ADUC, CODACONS, adusbef,...)
Hanno sicuramente + iscritti e sono + forti del 'club dei nati scalzi' eppure fanno una fatica tremenda a far rispettare i diritti dei cittadine (vedi x esempio banche, assicurazioni, telefonini,...).
Certo con la loro fama e mole possono permettersi cause lunghe e costose (che spesso vincono), vanno sui giornali, in TV e sono presi in considerazione da tutti xchè rappresentano moltissimi consumatori che a loro volta sono anche elettori,...

Non sono un giurista ma ne nostro caso se il club o un singolo volesse intraprendere una causa potrebbe anche spuntarla vista la palese idiozia della regola. Ma non è poi così sicuro visto che se c'è un idiota che ha scritto la regola potrebbe esserci anche un giudice parimente idiota che gli da ragione (certo un poi può far ricorso sperando che gli idioti non siano 2).
La questione è che x un calzato il nostro diritto ad andare scalzi è visto quanto meno come una stravaganza.
Certo la logica direbbe che nn facendo male a nessuno (sul decoro si può disquisire all'infinito) nn dovrebbe sussistere il divieto. Voglio dire un giudice potrebbe semplicemente dire 'io lo ritengo una follia ma se a lui piace andare scalzo, contento lui di farsi male, di sporcarsi....'. Non credo che possa temere che uno di noi facendosi male faccia causa al comune xchè sarebbe follia 'vai scalzo, sai che ti puoi far male, se ti fai male sono c... tuoi'.
Certamente il club non ci da diritti in +. Il club servirebbe x 'contarci'. Se uno si presentasse x esempio dicendo 'sono membro Lions club o del rotari' se uno ne ha già sentito parlare, sa che sono numerosi e/o influenti. In questo caso avrebbe un senso ma andare a dire 'sono uno dei 10-20 soci del club dei nati scalzi' farebbe ridere.
Altra possibilità sarebbe di scrivere alle varie associazioni dei diritti dei consumatori (anche se noi in realtà non consumiamo nulla se non le nostre suole Very Happy ), scrivere al sindaco di Pavia, ai giornali locali,...
Per fare questo ci vuole ovviamente il tempo e la voglia di farlo e francamente io non ho ne l'uno ne l'altro.

X il discorso dei media da questo lunedì su radio2 dalle 8.00 c'è una trasmissione radiofonica intitolata 'a piedi nudi'. Non parlano per nulla del tema ma ogni giorno degli ascoltatori telefonano x raccontare in poche parole un fatto a loro accaduto. Se qualcuno volesse contattarli il numero è 800.800.002
Magari si potrebbe anche contattarli tramite il sito http://www.radio.rai.it/radio2/apiedinudi/

Ciao
Andrea
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Messaggio  bfpaul Mer Giu 17 2009, 23:24

lucignolo ha scritto:
bfpaul ha scritto:Si tratta dell'ennesimo esempio di ignoranza coniugata a stupidità e questo binomio fa vittime da sempre; per fortuna non è aperta la caccia allo scalzo, perché se no ....
Se no....?

Se no qualche ignorante o stupido andrebbe a caccia e vorrebbe mostrare le prede ...

bfpaul ha scritto:Ma veniamo alle cose serie dal momento che stiamo con i piedi per terra......
Scusa, ma queste sono cose serie, anzi di una gravità estrema.[/quote]
Certo che lo sono, ma il mio umorismo non è stato apprezzato. Sono cose serie le conseguenze, ma la disposizione è una buffonata!!

bfpaul ha scritto:Capisco che chi non abita a Pavia se ne infischi di questi colpi di follia, ma non sappiamo se esistono barefoters in quella città e se alcuni di noi fossero pavesi probabilmente girerebbero loro i cosiddetti bounce bounce
E penso che siano più serie di uno statuto scritto da pochi ed approvato da ancora meno persone.
I sindaci tutelano il "decoro", concetto caratterizzato da un'arbitrarietà che è l'antitesi di una concezione liberale. E di fatto vuol dire solo scopar via l'immondizia sotto il tappeto. Del decreto sicurezza si può dire altrettanto con l'aggravante della discriminazione e con il condimento acido della pratica degli esempi deleteri in salsa di spregio di valori costituzionali. E' la politica dei forti con i deboli e deboli, anzi proni con i forti. E questo è non solo anti-liberale, ma segno di una concezione di tipo inutil-autoritario, estranea alla cultura occidentale di oggi e condannata ad essere priva di risultati e comunque di decenza. Anche se agli italiani non interessa, legalità e sicurezza rimangono e rimarranno oggetti misteriosi.
Letto da: http://gobettiano1.blog.lastampa.it/gobettiano/2008/08/oggetti-misteri.html
Credo ci sia poco da dire.
Credo anche che il divieto non possa essere partito dalla nostra invasione di mesi fa, ma da un fenomeno ripetuto, osservato e, per questo, osteggiato.
Mi rendo conto che nessuno si voglia esporre ed al diavolo i pavesi, ma se fosse capitato nella vostra città cosa avreste fatto? Infradito e chissenefrega da buoni italiani?
Cristiana ha posto una domanda altrettanto seria e poco male se nessuno risponderà, ma dirottare il discorso su cose più serie come lo statuto, scusami, non fa che lasciarmi piuttosto basito.
A chi giova associarsi?
Ma io non me ne frego perchè domani potrebbero fare lo stesso provvedimento nel mio Comune!
Quanto allo Statuto, ne ho parlato perchè Cristiana ne ha parlato e perché ritenevo importante informare i lettori, non perché sia più importante di questo criticabile provvedimento.
Però è fondamentale stabilire e se è necessario, dirlo più chiaramente, quali scopi ci prefiggiamo.
Intervenire a difesa del singolo barefooter o del barefooter delle località dove si scrivono questi provvediamenti? Oppure farci conoscere e far capire le nostre buone ragioni?
E' utile credo, suscitare le opinioni in proposito anche di coloro che non sono Soci.

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Messaggio  lucignolo Gio Giu 18 2009, 09:33

bfpaul ha scritto:Però è fondamentale stabilire e se è necessario, dirlo più chiaramente, quali scopi ci prefiggiamo.
Intervenire a difesa del singolo barefooter o del barefooter delle località dove si scrivono questi provvediamenti? Oppure farci conoscere e far capire le nostre buone ragioni?
E' utile credo, suscitare le opinioni in proposito anche di coloro che non sono Soci.
Ah, va bene.
Comunque penso che molta insicurezza ce la portiamo tutti dentro, forse un po' (?) colpevoli lo sono anche i media.
Guarda, la butto li, ma mi viene da pensare a tanti episodi di bullismo o di violenze pubblicate su internet da parte di tanti tranquilli e bravi ragazzi di altrettante buone famiglie: non sarebbe ora di domandarci seriamente se non è il caso di cominciare a riformare le famiglie dal di dentro?
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Messaggio  Marco53 Gio Giu 18 2009, 13:58

Che tristezza vedere il nostro Paese nelle mani di gente che arbitrariamente si inventa le regole più insulse, col risultato di riuscire a dirottare, nella migliore delle ipotesi, i turisti verso altri lidi. Sembra che pochi siano ancora in grado di sostenere una convivenza decente senza infantili ripicche del tipo che uno rosso non può approvare una cosa ben fatta se chi la fa è azzurro o verde e viceversa...
Lo stivale è lungo e l'ignoranza nostrana travalica le Alpi, ed è ferma a certi stereotipi degli anni Cinquanta che vedevano i tedeschi mangiare gli spaghetti con la marmellata. E secondo loro è così ancora oggi: la cucina francese è prelibata anche se fa schifo e io faccio fatica a passare le mie ferie in Francia proprio per la difficoltà a mangiare, mentre viceversa in Germania si mangia male perché così è scritto, detto e deciso. Devo avere le papille gustative rovesciate se allora mi trovo meglio da quelle parti. Mah ???
E che dire di quei posti in Austria, Repubblica Ceca, Slovacchia e Polonia che ho visitato di recente (per non tediarvi ho fatto il resoconto e l'ho fatto piazzare da Paolo nella mia Photogallery insieme a un po' di scatti)?
In Polonia ho camminato scalzo a Cracovia e Cestokowa senza destare il minimo interesse: solo in un piccolo negozio di alimentari la signora ha fatto una battuta ridendo (perciò immagino non retorica o sarcastica) sui miei piedi, e si è divertita quando li ho scrollati un po' come dire che di scarpe proprio non ce n'erano. Non c'é bisogno di arrabattarsi col polacco e i suoi accenti per capire che si stava celiando. Per non dire poi della commessa allo Shop del Museo Tatra di Koprivnice, che si era preoccupata che non avessi dimenticato le scarpe in giro e poi ha sorriso quando le ho fatto capire che io ero così e basta!!! Laughing
Adesso mi è venuta voglia di visitare Pavia.
Saluti capricciosi
Marco
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Messaggio  lucignolo Gio Giu 18 2009, 20:09

Marco53 ha scritto:Adesso mi è venuta voglia di visitare Pavia.
Facendosi multare per poi fare ricorso fino alla Suprema Cassazione. Wink
Si può perdere, ma chi non risica non rosica.
Pavia, fra tutte le città provinciali, nel senso più deleterio della parola, è riuscita a superare persino Padova, mostrando un livello medio di apertura mentale davvero sconcertante.
Andarci scalzo? Eh, meglio preventivare di saltare il pasto, vista la simpatica accoglienza degli avventori.
Senza contare lo sguardo piuttosto seccato di un vigile urbano che non aveva ancora gli strumenti (il)legali per poter agire.
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Messaggio  lucignolo Sab Giu 20 2009, 00:34

Andrea77 ha scritto:Per fare questo ci vuole ovviamente il tempo e la voglia di farlo e francamente io non ho ne l'uno ne l'altro.
Diciamo che questo è il punto dolente.
Ricordo i discorsi del tipo:

  1. "È impossibile. Non si può proibire una cosa del genere. Puoi avere una vescica ai piedi o avere rotto le infradito.
    Assolutamente impensabile"
  2. "Non fasciamoci la testa per divieti improponibili ed assurdi, perché non si può vietare ad una persona di andare scalza per strada e bla bla bla...".

L'impensabile, l'improponibile, l'anticostituzionale è avvenuto e per l'ennesima volta chi si è fasciato la testa è stato profetico.
Premesso che non pretendo crociate, per favore non mi si dica che si tratta solo di una piccola città.
Prima c'è stato il divieto di un paesino montano, poi quello di un capoluogo di provincia, speriamo che il tanto osteggiato regolamento di P. U. di Brescia (presentato come pietra miliare di convivenza civile urbana, a guisa di tavole di Mosé) non si allinei alla galleria delle assurdità, altrimenti il sottoscritto vi saluta ed ha finito di fare il barefooter, il presidente, il dissidente solitario.
Perché c'è il silenzio.
Allora vi cito un brano scritto da un pastore protestante:
In Germania prima diedero la caccia ai comunisti e io non protestai perché non ero comunista. Poi diedero la caccia agli ebrei e io non protestai perché non ero ebreo. Poi fu la volta dei sindacalisti: non feci sentire la mia voce perché non ero sidacalista; e la volta dei cattolici e io non alzai la mia voce perché non ero cattolico. Alla fine si accanirono su di me e in quel momento non c’era più nessuno a protestare” (Martin Niemoller)
Morale della favola: noi tutti siamo "numeri" in questo mondo e la vita è un roulette.
La ruota gira sempre e, prima o poi, uscirà anche il tuo numero, nel bene o nel male!
Un pò di disinteressata solidarietà non guasta mai e costa così poco.
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Messaggio  Andrea Grasselli Sab Giu 20 2009, 10:56

sono d'accordo con Flavio:

senza fare crociate, è importante lottare per i propri diritti. il rischio di perderli è presente. i sistemi dittatoriali del passato farebbero fatica ad imporsi oggi in questa parte di mondo dove viviamo, ma possono installarsi sistemi di dittatura più sottili, striscianti, la cosiddetta dittatura morbida. rosica un po' qui, un po' là: se non siamo vigilanti noi in prima persona, chi lo farà per noi?

se per qualcuno la parola "dittatura" è troppo forte, si può parlare anche di forze moralizzatrici; a mio avviso i due concetti sono imparentati: mirano entrambi a limitare la libertà individuale e la libertà di regolare liberamente gli spazi di libertà tra le persone.

vi propongo la lettura degli scritti e la visione dei video di Paolo Barnard, grande giornalista:

www.paolobarnard.info

altro che Beppe Grillo, Marco Travaglio e altri buffoni di corte!

buon sabato e buona domenica!

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Messaggio  hadashi Sab Giu 20 2009, 15:26

Cmq io penso che l'idea di provare a fare un "associazione nazionale" non sia per niente male. In tanti altri paese l'andare scalzi - anche se non abitudine quotidiana - é per lo meno cosa tolerata e non considerata strana; e non vedo proprio perché a causa del fatto di vivere in italia dovrei essere svantaggiato (sopratutto perché il vedere qualcosa di strano nell'andare scalzi è soltanto una questione di mentalità) ;-)
Per lavoro ho avuto la grandissima fortuna di poter vivere per 2 anni in giappone; per un appassionato del barefooting è proprio un paradiso (perchè la gente si toglie sempre le scarpe quando entra in casa; persino in alcuni ristoranti o uffici cheers).

Io sono, come giá detto, appassionatissimo di corsa, e ormai per me è diventato impensabile correre con le scarpe; ma purtroppo anche in contesti sportivi esistono moltissimi pregiudizi (in alcuni eventi podistici è persino vietato partecipare scalzi, col pretesto di un rischio maggiore di infortuni), e questo per me è una cosa per cui sono ben disposto a "lottare". Perchiò se intendete muovervi in questa direzione, faró il possibile per darvi una mano bounce

Ciao
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Messaggio  lucignolo Sab Giu 20 2009, 17:18

hadashi ha scritto:Cmq io penso che l'idea di provare a fare un "associazione nazionale" non sia per niente male. In tanti altri paese l'andare scalzi - anche se non abitudine quotidiana - é per lo meno cosa tolerata e non considerata strana; e non vedo proprio perché a causa del fatto di vivere in italia dovrei essere svantaggiato (sopratutto perché il vedere qualcosa di strano nell'andare scalzi è soltanto una questione di mentalità) ;-)
La nostra è già un'associazione nazionale, ma ci sono alcuni problemi:

  1. il più grande è quello del numero: come tutti ben sanno la legge naturale del più forte è stata sostituita dal rapporto di forze.
    Quando si tratta di prendere decisioni inderogabili il principio della maggioranza non può essere ignorato, anzi, per evitare la paralisi deve essere considerato l'unica strada percorribile.
    Ci deve essere qualcuno che governa e chi governa deve essere rappresentativo della maggioranza.
    Lasciamo da parte il fatto che ormai, vuoi per assenteismo, per sfiducia (che poi genera assenteismo) o come conseguenza di un bipolarismo accentuato, si generi una spaccatura a metà.
    Il nocciolo della questione è che si tende ad una conformità assoluta, dimenticando che il motore del progresso, delle innovazioni, della nostra stessa sopravvivenza è la diversità.
    E finché ci sarà diversità ci sarà evoluzione.
    Dire che andare scalzi è una mancanza di rispetto per chi non lo tollera è un sofisma, cioè una falsa verità, perché è una proposizione basata su qualcosa che non può essere dimostrato e che muta nel tempo e nello spazio, quindi un principio antilogico.
    A me potrebbe dare fastidio il tatuato, ad un altro quello con il piercing, ad altri ancora la persona con i capelli lunghi.
    Insomma, si parla tanto di rispetto, basato sulla legge del più forte, cioè del più numeroso, dimenticando che civiltà e democrazia sono fondati sul principio della reciproca comprensione e della tolleranza.
    E la cosa che mi dispiace di più è che sono proprio i giovani, il simbolo del futuro, a tradire questi principi.
  2. per la maggior parte delle persone andare scalzi non è una scelta di vita, è qualcosa che piace freddamente, perciò ci si può facilmente rinunciare in nome di qualcosa di superiore.
    Ma siccome c'è sempre qualcosa di superiore, allora troveremo sempre qualcosa a cui si può rinunciare, fino all'annichilimento dell'individuo, dimenticando che la cellula dell'organismo sociale è proprio l'individuo.
  3. nessun problema è il nostro finché non ci tocca di persona, finché non lede gli interessi del nostro misero orticello ed allora si comincia a pregare, a credere, a fare i mea culpa ed a essere altruisti e solidali.
    E questo vale per la vita e per la morte, per la famiglia e per il mondo.
    Ci si dimentica, in sostanza, che i piccoli incendi vanno domati prima che diventino indomabili e che quel piccolo fuoco lontano potrebbe divorare la nostra casa; a nulla vale poi sedersi a piangere ed aspettare con arroganza i dovuti aiuti di coloro che abbiamo sempre snobbato fino a poco prima.
    Ed essere di destra o di sinistra poco conta, quello che serve è essere sociali, nel senso pieno della parola e progressisti come solo un barefooter lo può essere.
  4. l'ultimo problema è quello relativo alla conoscenza.
    È perfettamente inutile fregiarsi del titolo di associazione nazionale, quando, voltato l'angolo di casa nostra o del nostro quartiere, ritorniamo ad essere degli alieni.
    Ed è anche perfettamente inutile pretendere di essere uomini adulti e maturi, responsabili di se stessi, finché si deve chiedere il permesso al nostro prossimo per esprimere noi stessi, nella pienezza della nostra personalità ed, in sostanza, della nostra felicità.
    Va bene il rispetto di certe convenzioni in contesti molto particolari d'elite, va bene il contesto professionale, ma non svendiamo la nostra vita privata al miglior offerente.
Io sono, come giá detto, appassionatissimo di corsa, e ormai per me è diventato impensabile correre con le scarpe; ma purtroppo anche in contesti sportivi esistono moltissimi pregiudizi (in alcuni eventi podistici è persino vietato partecipare scalzi, col pretesto di un rischio maggiore di infortuni), e questo per me è una cosa per cui sono ben disposto a "lottare".
Ecco, impensabile, è proprio questo che intendevo dire.
Al punto che diventa inconcepibile il contrario ed anche una semplice rinuncia; quella cosa diventa un concetto ancora per il quale vale la pena di alzare la voce, perché diventa un bisogno interiore, un sine qua non per stare bene con noi stessi.
Perchiò se intendete muovervi in questa direzione, faró il possibile per darvi una mano bounce
Ripeto: non servono martiri né guerrieri, ma persone convinte, determinate sì.
Servono anche, tanto, persone che scalziste non saranno mai, ma che ci aiutino a sfondare quel muro fatto di mattoni impastati di presunta maleducazione.
Ci servono, perché tante bocche che dicono "Non lo farò mai, ma non mi danno fastidio e rispetto la loro scelta, purché vivano bene la loro vita e sono felice per loro" (ma questo sarebbe, forse, pretendere troppo), varrebbero mille volte di più di tutte le possibili, ma irrealizzabili crociate del mondo.
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Messaggio  Andy Sab Giu 20 2009, 19:20

Ciaooooooooooo!!!!!!!!!!! cheers

Ci sono alcune cose che mi sfuggono.
Siamo una estrema minoranza Ok. E' difficilissimo vedere in giro gente scalza e lo si capisce dallo sguardo ebete da baccalà -con bocca aperta- quando si accorgono di noi. Mendicanti? Barboni? Da dissuadere con quell'ordinanza? No, non sta in piedi -scalzi - Rolling Eyes
Ma allora, com'è che nel cervello di certi pubblici amministratori salta fuori questa idea? Dov'è che vanno a prenderla?
Mi viene in mente un particolare: ad Alassio c'era quel solito divieto di cui avevamo scritto molto tempo fa. Di quei maledetti cartelli ne sono rimasti solo due, quasi invisibili, nascostissimi.
L'anno scorso sono andato a Monaco-Montecarlo e... all'inizio della strada pedonale che porta al palazzo dei Principi (il cuore storico del Principato) TRAKKETE!! Lo stesso i-d-e-n-t-i-c-o- cartello. Al centro c'è una scritta rossa TURISTI, sotto la sequela di divieti (torso nudo, scalzi ecc...) e, ai lati, i due disegnini dell'omino indecente crociato di rosso e quello civile (...) non crociato.
Com'è possibile che le due amministrazioni di due diverse nazioni abbiano commissionato QUEL cartello con quei divieti? Ovviamente non può essere una combinazione... Quindi l'elemento comune qual'è? Il cartello stesso.
E' possibile che qualche ditta che commercializza cartelli stradali, estintori, mascherine, ciarpame antinfortunistico, divise per vigili e tutte le porcate per il ghiotto magna-magna a carico del contribuente, abbia nel suo catalogo i cartelli per la "decenza" pubblica?
Poi, giustamente, i divieti devono essere "ordinati" (l'ordinanza comunale) e, chissà, con una specie di copia-incolla nelle sonnecchiose sedute del consiglio ci finisce dentro il divieto dei piedi (per forza! C'è nel cartello!). Divieto forse nato nel contesto della vicinanza delle zone balneari ai centri storici -la gente in costume da bagno in certi luoghi, a molti infastidisce-.
Non saprei proprio come altrimenti si voglia vietare una cosa che praticamente non esiste, o meglio, esiste allo 0,000000038 %.

Ciaooooo!!!!!!
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Messaggio  hadashi Sab Giu 20 2009, 20:08

lucignolo ha scritto:La nostra è già un'associazione nazionale, ma ci sono alcuni problemi:
chiedo scusa; mi sono espresso male! volevo riprendere l'idea di contessa della "associazione nazionale dedita a promuovere il barefooting quale attività salutare ricreativa/sportiva" (se ho capito bene la sua proposta); cioé non limitarsi a farsi "tollerare" (far accettare l'andare scalzi come "hobby forse un pó strano ma innocuo"), ma fare leva proprio sui benecifi fisici (e psichici ;-) che il barefooting comporta.
Prima di cominciare a correre scalzo ho cercato di documentarmi sull'argomento il piú possibile; ovviamente ero scettico anch'io, e volevo essere il piú sicuro possibile che rinunciare alle scarpe non aumentasse il rischio di infortuni. Purtroppo ci sono pochi articoli o ricerche serie sull'argomento, ma secondo me ci sono abbastanza prove (o almeno indizi seri) dei vantaggi fisiologici dell'andare a piedi nudi.

lucignolo ha scritto: Al punto che diventa inconcepibile il contrario ed anche una semplice rinuncia
ni... non è corro scalzo per "fanatismo"; se bisogna, non ho problemi a mettermi delle scarpe. Quello che per me é diventato "impensabile" é soltanto riprendere ad usare le scarpe da corsa "tradizionali" (cioé piene di gel, supporti, cuscinetti d'aria etc. etc.), perché ormai sono convinto che facciano piú male che bene. Ho un paio di scarpe "minime" (simile a scarpette da scoglio, con la suola di 2-3 mm) che mi permettono di correre come se fossi scalzo, ed in caso di bisogno uso quelle.

Concordo che é importantissimo non tentare di far apparie il voler andare scalzi come una "missione" o una scelta assoluta; é proprio il fanatismo che fa paura alla gente. Un punto di forza di questo forum credo sia proprio il fatto che NON é pieno di gente che vede l'andare scalzi come "unico modo possibile di vita" e cerca di missionare (é questo che mi ha convinto di iscrivermi a questo forum).

Ciao
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Messaggio  lucignolo Sab Giu 20 2009, 21:13

hadashi ha scritto:secondo me ci sono abbastanza prove (o almeno indizi seri) dei vantaggi fisiologici dell'andare a piedi nudi.
Ma dal momento che ad andare a piedi nudi siamo così pochi, è difficile pretendere di dare consistenza statistica a certi vantaggi fisiologici.
Anzi, poiché la fonte di molti dati si nutre delle osservazioni su popolazioni obbligate ad andare scalze anche in condizioni proibitive, sia dal punto di vista fisico che igienico-sanitario, ecco che ci sono fior di specialisti pronti a giurare sull'inopportunità di farlo.
se bisogna, non ho problemi a mettermi delle scarpe.
Concordo che é importantissimo non tentare di far apparie il voler andare scalzi come una "missione" o una scelta assoluta; é proprio il fanatismo che fa paura alla gente. Un punto di forza di questo forum credo sia proprio il fatto che NON é pieno di gente che vede l'andare scalzi come "unico modo possibile di vita" e cerca di missionare (é questo che mi ha convinto di iscrivermi a questo forum).
Sebbene tu metta l'accento sui punti di forza di questo forum è meglio ribadire alcuni concetti.
In primo luogo abbiamo detto e ridetto che tutti noi utilizziamo le scarpe se necessario: io sono il primo quando vado al lavoro, per almeno otto ore al giorno.
Poi nessuno ha mai parlato di missione, semmai di passione.
Mille e più volte abbiamo ribadito di non essere talebani, né di voler imporre il nostro punto di vista agli altri.
Per questo motivo trovo perlomeno irritante sentir parlare di fanatismo che fa paura alla gente.
Nessuno ha mai detto che tutti devono andare scalzi e mi si trovi solo un accenno ad un'affermazione così radicale.
La gente ha paura di tutto ciò che è diverso e mi sembrava di essere stato molto chiaro in proposito; semmai dovremmo essere noi a temere il fanatismo di chi considera la calzatura una condizione necessaria e sufficiente di civiltà ed educazione.
E chi ha provato ad andare scalzo con piacere arriva a ritenere impensabile il fatto di considerare questa abitudine più fuori di testa della dilagante abitudine di sniffare cocaina, tanto per riagganciarsi al discorso che abbiamo problemi ben più gravi da affrontare di quelli relativi al decoro idiota.
Se si vuole moralizzare la società moderna si dovrebbe cominciare ad insegnare ai propri cuccioli che non è lecito violentare chi non appartiene ad una tribù, piuttosto che creare una facciata di bella apparenza che fa sembrare tutto bello ed accettabile, ordinato e pulito spazzando lo sporco sotto un tappeto.
E allora dagli al torso nudo, ai piedi nudi, ai bermuda, poi arriveremo ai pinocchietti ed ai capelli lunghi (la ruota che gira), per indurci ad illuderci di essere tutti puliti, dimenticando i ladri in giacca e cravatta che ci derubano ogni giorno.
Leggiti i commenti di tanti giovani su altri lidi informatici: la gente non ha paura di noi, per far paura bisogna essere in tanti.
Ci considera semplicemente rozzi, ignoranti, sporchi ed incivili.
E chi dice che siamo noi ad essere razzisti dimostra di non aver capito una m...a, semplicemente uno scalzo viene automaticamente inserito nella categoria di cui sopra.
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Messaggio  lucignolo Sab Giu 20 2009, 21:37

Andy ha scritto:Ma allora, com'è che nel cervello di certi pubblici amministratori salta fuori questa idea? Dov'è che vanno a prenderla?
Vedi, te lo spiego secondo il mio modesto punto di vista.
I pubblici amministratori potranno essere idioti secondo il nostro altrettanto umile punto di vista, ma il fatto è che vedono molto lontano, si informano ed elaborano anche i segnali molto tenui.
Sono convinto che la nostra realtà ha cominciato a farsi notare, non tanto dalla gente comune che ha ben altro per la testa, ma da coloro che devono guadagnare consensi cercando di moralizzare una società che si sente sempre più insicura ed allo sbando.
Il primo passo è, come ho già scritto, scopare lo sporco sotto il tappeto, creando una facciata di perbenismo che da l'illusione di ordine e di controllo della situazione.
E la gente apprezza, perché da sempre bada a ciò che appare, tanto è vero che ogni giorno compaiono notizie di persone abilmentre truffate da individui ineccepibili, incravattati, parolai e, naturalmente, calzati con lucide scarpe da almeno due o trecento euro.
È possibile, ma non probabile, che rendendoci visibili si possa raccogliere sempre maggiore tolleranza, ma non illudiamoci.
Dovremo necessariamente passare attraverso una lunga fase di rigurgiti reazionari.
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Messaggio  Andrea77 Sab Giu 20 2009, 22:45

Avevo scritto un lunghissimo messaggio ma è sparito Evil or Very Mad

Non ho voglia di riscriverlo.
Il concetto è questo.
Posto che siamo in pochi cosa si può fare di concreto x cercare di arginare e contrastare questi divieti?

X prima cosa anche se molto difficile almeno x me non vergognarci di andare scalzi e farlo il + possibile e alla luce del sole. So che qui io faccio esattamente il contrario dettato dalla consapevolezza che molti pensano che scaloz= sporco, maleducato, indecoroso, matto,...
Aiutati da pessimi esempi. Proprio oggi in Duomo c'era una tizia scalza che uralva cose senza senzo, unta alla mendicante vista l'altra volta sempre in Duomo (e quindi da moltissima gente) avvalora i pregiudizzi.
Cercare, se non siamo nel torto, di farci valere anche se spesso non ne abbiamo voglia.
Non partire come all'ingresso del ristorante a Milano dove qualcuno voleva chiedere 'scusi possiamo entrare scalzi'. Io stesso ho sbagliato a ricalzarmi.
La costituzione ci potrebbe salvare (non solo x il discorso dello scalzismo):
Articolo 3:
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
Dobbiamo essere + consapevoli.
+ gente saprà della nostra esistenza e melgio sarà. Xchè con il nostro comportamento da persone 'normali' possiamo scardinare l'idea preconcetta. Se molti veranno a contatto con noi continueranno a stare calzati ma magari diranno 'io queltizio che va scalzo lo conosco ed è una brava persona, non è un matto o chissà che cosa e mi ha spegato le sue ragioni che lui sta bene così,... e siccome nn fa male a nessuno non vedo xchè nn possa andare scalzo e debba essere disriminato'. Certo immagino che all'inizio sarà difficile e non tutti capiranno ma alla fine si dovrebbero avere dei risultati.

Ciao
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Messaggio  Andrea77 Sab Giu 20 2009, 22:54

Anche oggi xchè sono andatoin centro in sandali?
Xchè questa mattina mi son detto 'vado a fare una corsetta nel parco vicino a casa. Prima vado calzato e poi provo scalzo'? Poi quando ho incontrato una signora che viene in palestra con me mi son detto 'meno male che non ero scalzo'. Xchè?

Come avete fatto le prime volte a dare spiegazioni a coloro che fino ad allora vi hanno visto calzati e in punto in bianco siete usciti scalzi di casa? Avranno pensato che tutto d'un tratto siete diventati matti?

Ciao
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Messaggio  Andrea77 Sab Giu 20 2009, 23:04

Non so voi ma x me la cosa impensabile è proprio uscire di casa già scalzo davanti ai miei genitori.
Immagino già le discussioni, le liti,... e quindi lascio perdere x codardia o x il quieto vivere.
Come anche fuori c'è il primo momento in cui ti sfili le scarpe poi una volta fatto è + semplice.
Oppure quando entri da qualche pare e temi reazioni...
Il tarlo 'e se ti vede uno che conosci, cos gli dici, poi si sparge la voce, cosa penseranno, come si comporteranno, cosa faranno, cosa diranno?...'. Tutti interrogativi che mi inquietano e che mi spingono a scalzarmi lontano da casa.
E' una lotta tra il voler fare una cosa e il non farla x non trasgredire all'ordine preconcetto che scalzi non si possa uscire di casa xchè semplicemente nessuno lo fa. E se nessuno lo fa sarà giusto così.

Ciao
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Messaggio  hadashi Sab Giu 20 2009, 23:44

lucignolo ha scritto: Anzi, poiché la fonte di molti dati si nutre delle osservazioni su popolazioni obbligate ad andare scalze anche in condizioni proibitive, sia dal punto di vista fisico che igienico-sanitario, ecco che ci sono fior di specialisti pronti a giurare sull'inopportunità di farlo

Non intedevo gli studi sulle popolazione africane o asiatiche; mi riferivo a degli studi svolti negli stati uniti (o altri paesi del "primo mondo") centrato su sportivi, o studi generici sull'aparto motorio....


lucignolo ha scritto: In primo luogo abbiamo detto e ridetto che tutti noi utilizziamo le scarpe se necessario: io sono il primo quando vado al lavoro, per almeno otto ore al giorno. Poi nessuno ha mai parlato di missione, semmai di passione.
Mille e più volte abbiamo ribadito di non essere talebani, né di voler imporre il nostro punto di vista agli altri.
Per questo motivo trovo perlomeno irritante sentir parlare di fanatismo che fa paura alla gente. Nessuno ha mai detto che tutti devono andare scalzi e mi si trovi solo un accenno ad un'affermazione così radicale.

Scusa, ma ... perché dici che avrei insinuato questo cose verso te o questo gruppo ?!? Hai persino quotato la mia frase "...un punto di forza di questo forum credo sia proprio il fatto che NON é pieno di gente che vede l'andare scalzi come unico modo possibile di vita e cerca di missionare".
é proprio quello che ho detto: qui NESSUNO mi sembra fanatico (ho invece visto altri forum dove non é cosí). Proprio non capisco perché ti ho irritato... Suspect

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Messaggio  lucignolo Dom Giu 21 2009, 07:26

hadashi ha scritto:Non intedevo gli studi sulle popolazione africane o asiatiche; mi riferivo a degli studi svolti negli stati uniti (o altri paesi del "primo mondo") centrato su sportivi, o studi generici sull'aparto motorio....
Sì, ma guarda che un conto è fare biomeccanica, altra cosa è accettare l'andare a piedi nudi al di fuori degli ambienti canonici (spiagge, giardino di casa, prati).
Troverai mille podologi (e non solo) pronti a paventare mille terribili insidie.
Scusa, ma ... perché dici che avrei insinuato questo cose verso te o questo gruppo ?!? Hai persino quotato la mia frase "...un punto di forza di questo forum credo sia proprio il fatto che NON é pieno di gente che vede l'andare scalzi come unico modo possibile di vita e cerca di missionare".
é proprio quello che ho detto: qui NESSUNO mi sembra fanatico (ho invece visto altri forum dove non é cosí). Proprio non capisco perché ti ho irritato... Suspect
Tranquillo!
Come tu stesso hai rilevato, se fossi irritato con te non avrei sottolineato la tua frase relativa alla forza del forum.
Però la frase che "è proprio il fanatismo che fa paura alla gente" necessitava di un commento, perché può generare qualche fraintendimento in qualche lettore poco attento.
Sai, è facile dire: "la gente ha paura di noi/voi, quindi siamo/siete fanatici" e se questo ti sembra improbabile basta relazionarsi un po' con la gente per toccare con mano come sia facile saltare a semplicistiche conclusioni.
E chi si ostina ad andare contro certe "giuste" convenzioni sociali dimostra una certa arrogante maleducazione e fanatismo.
E questo sì che è irritante.
Insomma, siamo su un forum e, come dice la parola stessa, rispondendo a te parlo a molti. Wink
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