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Una gita sul Monte Baldo

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Messaggio  lucignolo Mar Giu 23 2009, 00:14

Ci sono principi fisici che più o meno tutti conoscono: chi dubita della gravitazione universale?
Altri sono meno noti, ma basta sfogliare qualche libro per accendere la lampadina.
Principi che spiegano fenomeni che abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni: il ciclo di Carnot, ad esempio, quello che ci permette di bere bibite fresche estratte dal nostro amato, ma poco conosciuto frigorifero.
Altre leggi fisiche ancora più oscure, eppure altrettanto indiscutibili, fanno parte della nostra esperienza quotidiana, quella che tocchiamo con mano ogni volta che apriamo gli occhi dopo un buon sonno, ma che essendo così ovvia va al di fuori del nostro mondo cosciente.
Ma cosa sarà mai, direte voi? Ma la più grande, la più tangibile, quella che avrebbe fatto perdere la ragione all’incommensurabile Albert Einstein: mai fidarsi di Andrea77!!
Bisogna essere un addetto ai lavori per capire, si deve avere una passione poco comune, quella di buttare, appena possibile, le calzature al vento e di provare a risvegliare quei 30.000 recettori sensoriali addormentati da un pregiudizio estremamente difficile da eradicare: il Padreterno è un fesso che ha deciso che dobbiamo nascere scalzi, per fortuna che l’uomo è intelligente abbastanza per rimediare a certi errori di partenza.
Ebbene, se si appartiene alla categoria di quei pochi che hanno fiducia nella saggezza del Creatore, allora si può pervenire ad una verità assiomatica: se Andrea77 dice A, allora è B.
Passeggiata scalza facile su falsopiano: allora minimo 19% di pendenza.
Tragitto ventilato? Allora calma piatta tipo Mar dei Sargassi.
Sentiero da novellino? Allora devi avere le suole da 12 millimetri, con carro armato incorporato. Very Happy
Beh, mi sono divertito a prendere in giro il nostro leoncino milanese, ma devo dire che ci ha regalato davvero una bellissima giornata e bisogna rendergli onore.
Ha saputo scegliere bei posti, ha saputo calibrare i percorsi e, soprattutto, mi ha saputo convincere, cosa tutt’altro che facile, a camminare in natura.
La meta di oggi è il Monte Baldo e c’è una bella novità: conosceremo un nuovo barefooter convinto, accompagnato da una moglie (un abbraccio sincero a lei) timida ed imbarazzata. Embarassed
Alfred, gli stringo la mano un po’ sorpreso, perché visto dal vero è un omone tutto d’un pezzo, ma davvero simpaticissimo.
Facciamo carico sul mio solito pulmino e ci dirigiamo verso la montagna veronese.
Salite interminabili, mille ciclisti da far invidia, poi ecco il rifugio.
Andrea mi interpella, non dovrei, ma opto per la via della furbizia: prenota calzato, poi si vedrà.
Poi via le calzature e si comincia a fare sul serio.
Quattro matti a piedi nudi più una calzata.
Però, che bei sassi! Si comincia con un sentiero in discesa, ma con calma si avanza senza problemi.
C’è di tutto: rami, pietre, erba, ruscelli gelidi e fango, quello in cui si affonda fino alle caviglie.
È bellissimo, concilia il buon umore e ben presto si comincia a parlare di tutto un po’, con qualche barzelletta di contorno.
Si procede piano, ma non per questo ci si sente a disagio, anzi.
Ma guarda, una slavina di neve, un mostro bianco che ha sradicato mille piante.
Piedi nudi sulla neve fondente: dobbiamo proprio immortalare la cosa.
Ecco dei cavalleggeri: il primo mi squadra e mi dice: “Quegli scarponcini non vanno molto bene su questo percorso!”.
“Ma no, vera pelle, impermeabile e morbida. Si può fare, eccome!”.
Due risate e si assiste ad un guado piuttosto drammatico: meno male che siamo a piedi (nudi)!
Ah, che acqua gelida! Bello, ma il fango è quasi peggio dell’elemento liquido.
Se non l’avete mai fatto, ve lo dice uno che non ci credeva, provate a camminare in natura: è semplicemente fantastico, soprattutto vedere, constatare cosa sanno fare i nostri meravigliosi piedi.
È una melodia fisiologica e chi pensa allo scalzo come ad un indecoroso o ad un pazzo, beh, abbiate fede, è lui che sta bestemmiando.
Però che fame: uno sguardo all’orologio e mi viene un tuffo al cuore.
Ma dove stiamo andando?
Abbiamo prenotato un buon pranzetto e siamo in grave ritardo; l’angoscia mi prende ed accelero il passo.
Ma ragazzi, piedi nudi sul pietrisco e vado benissimo, poi asfalto, una lunga marcia scalza dopo pietre, rami, fango e, ahimé, qualche cardo spinoso; è la prima volta che i miei piedi non accusano bruciori anomali.
Vanno che è un piacere.
Però sono allo stremo alimentare: fame!!
Vedo anche rotolare per la strada fusti di birra spumeggiante.
E tutto ciò che inizia deve finire.
Ah, che meraviglia!
Quattro chiacchiere in piacevolissima compagnia.
Volete sapere? Formaggio fuso valdostano con scaglie di tartufo, polentina calda con cinghiale e birretta fresca spumeggiante.
Scalzi? Beh, no, ma non vogliatemene: la moglie di Alfred è stata fantastica, provate voi a stare con dei matti a piedi nudi senza essere dell’idea….! Perché forzare e metterla in imbarazzo?
Un paio di infradito non ci tolgono l’onore: se lo merita.
Concludiamo con una visita ad un incredibile santuario scavato nella roccia.
Siamo davvero contenti di aver conosciuto il nuovo acquisto, ma sua moglie, timidissima, merita almeno un dieci, con una lode che dovrebbe coronare la pazienza.
E poi, sapete di quante cose abbiamo parlato? Non c’è niente in comune? E la subacquea? Ed un po’ di politica? Due battute e quattro risate.
Insomma, non si può essere identici, ma si può trascorrere una bellissima giornata anche con punti di vista differenti.
Grazie a tutti voi, ad Andrea che mi ha fatto scoprire un mondo nuovo ed al simpatico Alfred che non ha mai perso il suo umano dinamismo.
L’apoteosi sarebbe se fossimo riusciti almeno ad aver fatto trascorrere una giornata piacevole anche a sua moglie, che non la pensa come noi.
A riprova, comunque, che per noi barefooters tutti sono i benvenuti, praticanti o calzati, ma con la voglia di trascorrere una piacevole giornata insieme.
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Messaggio  Andrea77 Mar Giu 23 2009, 00:55

Come sempre un racconto strepitoso che fa impallidire il mio piatto resoconto.
Xò scusa ma se continui a dire 'Andrea77 dice A, allora è B' quando io proporrò delle gite in futuro non verrà + nessuno!
Ti assicuro che non è facile trovare dei percorsi soft e non faccio apposta a proporre cose che poi risultano + impegnative del previsto.
Come direbbe qualcunao MAVALA' che visiete divertiti! Il sentiero era in FALSO piano ma mai con pendenze troppo ripide o troppo lunghe ma un saliscendi (il mio pensiero principale era trovare un percorso adatto al tuo ginocchio che vedo con piacere che sta migliorando xchè se hai problemi con i piedi ti ricalzi ma se hai problemi al ginocchio non hai rimedi. E poi un po' di difficoltà è anche un buon allenamento. Come vedi tu hai fatto dei miglioramenti enormi e poi tutto sommato non era poi così impossibile se io l'ho fatto con pochissimo allenamento e Alfred era alla sua prima uscita del genere e ha dimostrato una bella volontà). Certo il percorso è stato + ostico del previsto e mi dispiace (in parte la colpa delle slavine che hanno reso complicato il passaggio in + punti). Siamo in montagna e trovare percorsi senza sassi è dura. Come hai detto giustamente con un minimo di impegno e di volontà si riesce a fare scalzi delle cose che si credono impossibili.
Complimenti ad Alfred che era alla sua prima usita in montagna e ha mostrato una forte volontà.
Complimenti anche a sua moglie xchè ha partecipato (e mi auguro si sia divertita) nonostante la sua contrarietà all'andare scalza e ad un comprensibile imbarazzo essendo anche una persona timida e andare in giro con 4 scalzi non passi di certo inosseervato.
Personalmente quando siamo arrivati al ristorante avevo i piedi un po' irritati ma oggi non ho alcun problema.

Ciao
Andrea
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Messaggio  lucignolo Mar Giu 23 2009, 09:46

Andrea77 ha scritto:Xò scusa ma se continui a dire 'Andrea77 dice A, allora è B' quando io proporrò delle gite in futuro non verrà + nessuno!
Certo che verranno, perché sanno che ti ho reso onore.
Sapranno che i tuoi percorsi non saranno mai adatti alla nonna, ma sapranno anche che se tu dici di non fare un certo percorso vuol dire che è davvero proibitivo.
Andrea77 ha scritto:Personalmente quando siamo arrivati al ristorante avevo i piedi un po' irritati ma oggi non ho alcun problema.
Qualche allenamento in natura mi ha reso le suole più resistenti di mille passeggiate sull'asfalto, tanto è vero che non ho accusato il benché minimo problema.
È il caso di aggiungere che non bisogna mai distrarsi, ma che l'impegno visivo è ben compensato dalle sensazioni percepite.
Non abbiamo visto l'ombra di una vipera, ma bisogna stare un po' attenti alle piante di cardo nascoste nell'erba.
Per fortuna i cardi che non vedi sono piccoli e giovani e le loro spine non riescono a perforare neppure i piedi dei barefooters novelli, al limite scappa qualche imprecazione. Very Happy
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Messaggio  RAlf Mar Giu 23 2009, 12:31

Ragazzi, mi avete preceduto togliendomi la possibilità di fare un resoconto equilibrato.
Avevo preparato un piccolo riassunto tutto perfettino per spiegare la giornata ma inserirmi nei vostri racconti mi stritolerebbe. Quindi solo qualche considerazione.
Mi sono veramente divertito. Non mi aspettavo gli imprevisti che abbiamo trovato ma penso che con tutta la buona volontà neanche Andrea se li aspettasse. La mia opinione è che ci avrebbe fatto tornare anche indietro se avessimo avanzato delle rimostranze ma, fra una battuta e l'altra, abbiamo poi continuato che è stata poi una bella soddisfazione arrivati in fondo.
Andrea ha una preparazione di montagna strepitosa e filava come una cremagliera, Flavio avrà anche brontolato ma quando poi ha inserito la ridotta era sempre davanti, Nancy ha fatto compagnia a mia moglie che mai avrebbe pensato di passare la giornata in questo modo ed io ho arrancato cercando di tenere il passo, molto divertito ed un poco affaticato per lo scarso allenamento.
La buona compagnia è stata decisamente fondamentale, almeno per noi, tanto che nel lasciarci ci si è ripromessi di rincontrarci per altre escursioni compatibilmente con gli impegni assai fitti di Andrea e la prossima partenza delle ferie di Flavio e Nancy. Mi auguro quindi di rivederci, spero presto. Un saluto

Alfredo (RAlf)
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