Ciao!
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alex65
Badboy
Spyro
paolo fratter
Luca T
Jessica
darioshanghai
11 partecipanti
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Ciao!
Ciao a tutti!
Mi chiamo Dario, vivo a Setteville di Guidonia (Roma) e ho 27 anni.
Amo la libertà e quindi sono, come molti di voi, naturista, come alcuni di voi motociclista (da strada, non da prestazione, e parlo di me, non solo della mia Petra), come i piú geek Linuxiano (da Gentoo a Ubuntu, passando per Debian e FreeBSD) e come ancora nessuno di voi (almeno dichiaratamente) democratico diretto e in favore della sovranità monetaria popolare.
Nella vita "faccio cose e vedo gente" e quando ho proprio bisogno di qualche soldino faccio siti web, con maggior piacere quando sono per associazioni la cui destinazione è migliorare la società.
Meno di una settimana fa, su un sito/community che frequento, [url]couchsurfing.com[/url] -che vi consiglio se viaggiate molto e se vi piace conoscere persone nuove "dal vivo" piú che su internet- ho scoperto l'esistenza di un gruppo che si occupa di "bare footing". Non avendone mai sentito parlare, mi vado a guardare la descrizione e scopro che sono persone che vanno in giro scalze.
SCALZI? Ma allora si può! Eureka!
E chi se lo immaginava! Tale è ormai la distanza che ci separa dalla nostra natura animale. Una rapida googleata e trovo Nati Scalzi... una prima lettura del sito e del forum, scarico il libro di Frazine e tolgo le scarpe (a cominciare da casa... nemmeno qui infatti stavo scalzo, causa influsso culturale genitoriale!).
Il giorno dopo, tre o quattro giorni fa, mi faccio la mia prima passeggiata scalzo, in un posto bellissimo che si chiama Strada Pomata, una panoramica che si snoda sulla collina di Tivoli. Arrivo, parcheggio la moto e, sotto lo sguardo curioso e sorpreso di alcuni, tolgo via tutte le protezioni e poi gli stivali e i calzini. Lo sguardo stupito dei passanti non mi disturba, anzi, mi dà un certo orgoglio camminare a piedi nudi. Qualcuno mi sorride.
Il fondo è di asfalto un pò vecchio, in grossi grani, pulito... la sensazione sotto i piedi è piacevole ma pungente e, anche se ho più volte la possibilità di lasciare la strada principale asfaltata per stradine secondarie in terra battuta, anche piú gradevoli dal punto di vista del contorno, scopro il significato di un espressione che ho visto usata da qualcuno di voi, secondo cui sono i piedi a disegnare certi itinerari. E cosí succede a me che, in balìa delle mie estremità inferiori, sono spinto a rimanere sulla strada asfaltata, camminando lentissimamente, mi sembra, appoggiando la parte anteriore del piede avanti e sollevandomi sul piede dietro come una ballerina di danza classica, o un felino.
Proseguo per quasi un chilometro, lo so perché per terra sono segnate le centinaia di metri, e poi il pizzicore sotto i piedi comincia a diventare spiacevole e decido di fermarmi. Accosto a lato della strada. Erba rada, umida, giovane, in un soleggiato pomeriggio di metà marzo. La sensazione è bellissima. Mi siedo per cinque minuti e mi guardo un pò le suole. Il pizzicore è permanente, non doloroso, anche se in alcuni punti del piede somiglia alla sensazione che precede un'infiammazione. Durerà fino alla mattina successiva, piacevolmente attenuato, per sparire a mezzogiorno.
All'attaccatura tra gli alluci e le piante dei piedi, due piccoli calli simmetrici, sull'esterno, sono sbiancati e hanno iniziato a consumarsi. La pianta del piede è molto meno sporca di quello che mi aspetterei: ho camminato nella polvere, nella terra, sull'asfalto, per un tratto ho deliberatamente camminato nell'acqua che cadeva dal vaso di una fontana.
Un leggero dolorino alle due dita piú piccole del piede destro mi informa del fatto che ho già ricominciato a muovere qualche piccolo muscolo dimenticato, antico prigioniero delle scarpe. Soddisfatto, mi alzo e faccio ancora qualche passo sull'erba tenera e fresca, e sulla terra asciutta e cedevole. Poi, mi reinfilo calzini e stivali e ritorno verso la moto.
Cammino molto piú spedito sull'asfalto adesso. I miei stivali sono vecchi, comodi, leggeri e hanno la suola assottigliata dall'uso, ma ne avverto tutti i limiti fin dal primo passo. Appoggiare prima il tallone adesso mi appare come un limite: l'appoggio è meno saldo e, ad ogni passo, l'urto del tallone con la terra è duro e si ripercuote nelle ossa del piede e della gamba e in tutto il corpo.
TUM. TUM. TUM. Mi viene in mente che quando corro dietro a un autobus questo trauma è fortissimo, ogni urto mi taglia il fiato al punto che se il tratto è troppo lungo mi viene il batticuore e devo rallentare. A 27 anni ho scoperto che la causa risiede nel modo sbagliato di camminare: i piedi non sono birilli e la pianta e tutti quei meravigliosi tendini e ossicini servono esattamente ad ammortizzare i passi.
Bello!
E questo è il racconto della mia primissima camminata. Da qui in poi vorrei farne molte altre, sempre piú lunghe e piacevoli, su fondi diversi e, se qualcuno di voi di Roma e dintorni è d'accordo, in compagnia!
Ciao,
Dario
Mi chiamo Dario, vivo a Setteville di Guidonia (Roma) e ho 27 anni.
Amo la libertà e quindi sono, come molti di voi, naturista, come alcuni di voi motociclista (da strada, non da prestazione, e parlo di me, non solo della mia Petra), come i piú geek Linuxiano (da Gentoo a Ubuntu, passando per Debian e FreeBSD) e come ancora nessuno di voi (almeno dichiaratamente) democratico diretto e in favore della sovranità monetaria popolare.
Nella vita "faccio cose e vedo gente" e quando ho proprio bisogno di qualche soldino faccio siti web, con maggior piacere quando sono per associazioni la cui destinazione è migliorare la società.
Meno di una settimana fa, su un sito/community che frequento, [url]couchsurfing.com[/url] -che vi consiglio se viaggiate molto e se vi piace conoscere persone nuove "dal vivo" piú che su internet- ho scoperto l'esistenza di un gruppo che si occupa di "bare footing". Non avendone mai sentito parlare, mi vado a guardare la descrizione e scopro che sono persone che vanno in giro scalze.
SCALZI? Ma allora si può! Eureka!
E chi se lo immaginava! Tale è ormai la distanza che ci separa dalla nostra natura animale. Una rapida googleata e trovo Nati Scalzi... una prima lettura del sito e del forum, scarico il libro di Frazine e tolgo le scarpe (a cominciare da casa... nemmeno qui infatti stavo scalzo, causa influsso culturale genitoriale!).
Il giorno dopo, tre o quattro giorni fa, mi faccio la mia prima passeggiata scalzo, in un posto bellissimo che si chiama Strada Pomata, una panoramica che si snoda sulla collina di Tivoli. Arrivo, parcheggio la moto e, sotto lo sguardo curioso e sorpreso di alcuni, tolgo via tutte le protezioni e poi gli stivali e i calzini. Lo sguardo stupito dei passanti non mi disturba, anzi, mi dà un certo orgoglio camminare a piedi nudi. Qualcuno mi sorride.
Il fondo è di asfalto un pò vecchio, in grossi grani, pulito... la sensazione sotto i piedi è piacevole ma pungente e, anche se ho più volte la possibilità di lasciare la strada principale asfaltata per stradine secondarie in terra battuta, anche piú gradevoli dal punto di vista del contorno, scopro il significato di un espressione che ho visto usata da qualcuno di voi, secondo cui sono i piedi a disegnare certi itinerari. E cosí succede a me che, in balìa delle mie estremità inferiori, sono spinto a rimanere sulla strada asfaltata, camminando lentissimamente, mi sembra, appoggiando la parte anteriore del piede avanti e sollevandomi sul piede dietro come una ballerina di danza classica, o un felino.
Proseguo per quasi un chilometro, lo so perché per terra sono segnate le centinaia di metri, e poi il pizzicore sotto i piedi comincia a diventare spiacevole e decido di fermarmi. Accosto a lato della strada. Erba rada, umida, giovane, in un soleggiato pomeriggio di metà marzo. La sensazione è bellissima. Mi siedo per cinque minuti e mi guardo un pò le suole. Il pizzicore è permanente, non doloroso, anche se in alcuni punti del piede somiglia alla sensazione che precede un'infiammazione. Durerà fino alla mattina successiva, piacevolmente attenuato, per sparire a mezzogiorno.
All'attaccatura tra gli alluci e le piante dei piedi, due piccoli calli simmetrici, sull'esterno, sono sbiancati e hanno iniziato a consumarsi. La pianta del piede è molto meno sporca di quello che mi aspetterei: ho camminato nella polvere, nella terra, sull'asfalto, per un tratto ho deliberatamente camminato nell'acqua che cadeva dal vaso di una fontana.
Un leggero dolorino alle due dita piú piccole del piede destro mi informa del fatto che ho già ricominciato a muovere qualche piccolo muscolo dimenticato, antico prigioniero delle scarpe. Soddisfatto, mi alzo e faccio ancora qualche passo sull'erba tenera e fresca, e sulla terra asciutta e cedevole. Poi, mi reinfilo calzini e stivali e ritorno verso la moto.
Cammino molto piú spedito sull'asfalto adesso. I miei stivali sono vecchi, comodi, leggeri e hanno la suola assottigliata dall'uso, ma ne avverto tutti i limiti fin dal primo passo. Appoggiare prima il tallone adesso mi appare come un limite: l'appoggio è meno saldo e, ad ogni passo, l'urto del tallone con la terra è duro e si ripercuote nelle ossa del piede e della gamba e in tutto il corpo.
TUM. TUM. TUM. Mi viene in mente che quando corro dietro a un autobus questo trauma è fortissimo, ogni urto mi taglia il fiato al punto che se il tratto è troppo lungo mi viene il batticuore e devo rallentare. A 27 anni ho scoperto che la causa risiede nel modo sbagliato di camminare: i piedi non sono birilli e la pianta e tutti quei meravigliosi tendini e ossicini servono esattamente ad ammortizzare i passi.
Bello!
E questo è il racconto della mia primissima camminata. Da qui in poi vorrei farne molte altre, sempre piú lunghe e piacevoli, su fondi diversi e, se qualcuno di voi di Roma e dintorni è d'accordo, in compagnia!
Ciao,
Dario
Re: Ciao!
Ciao e benvenuto! Grazie per il bellissimo racconto... (la prossima volta suonerà ancora meglio se inserisci più emoticons! hihi.. scherzo...ma sono davvero un gran divertimento, no?)
Saluti!
Saluti!
Jessica- Numero di messaggi : 30
Età : 39
Data d'iscrizione : 13.01.08
Re: Ciao!
Ciao Dario benvenuto! Grazie per la bellissima descrizione, mi hai fatti riprovare le sensazioni iniziali. Prima di conoscere questo sito ero più titubante di adesso, e stavo scalzo solo d'estate. D'inverno la mia sana suola di sottile cuoio vivo scompariva, e da maggio in poi dovevo ricominciare daccapo. Il pizzicore di cui parli è quel risveglio della pianta che comincia a sgranchirsi da secoli di inattività, e chiede di essere sempre più utilizzata, stimolata, fatta lavorare. Arriverai molto presto ad un senso come di smania (astinenza?) che ti prende dopo una camminata, molto piacevole. Finchè la sera andando aletto sentirai le piante dei tuoi piedi vive, calde, felici.
Anch'io sono naturista, c'è contiguità fra il naturismo e lo scalzismo, per il piacere di avere un contatto immediato con il mondo: terra, sole, vento, acqua..
Continua continua e poi vedrai che fra persone che ti prendono in giro qualcuno ti ammirerà e ti imiterà
Ciao
Luca
Anch'io sono naturista, c'è contiguità fra il naturismo e lo scalzismo, per il piacere di avere un contatto immediato con il mondo: terra, sole, vento, acqua..
Continua continua e poi vedrai che fra persone che ti prendono in giro qualcuno ti ammirerà e ti imiterà
Ciao
Luca
Luca T- Numero di messaggi : 203
Età : 76
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Ciao!
Ciao Dario, un caloroso benvenuto anche da parte mia! Beh... leggendo la tua piacevole e minuziosa descrizione della tua prima uscita scalza direi che la cosa ti sia andata veramente più che "alla grande" ed anche le tue suole sembrano aver reagito oltremodo bene. Bravo....continua così e vedrai che poco per volta apprezzerai sempre di più quanto sia piacevole e di grande soddisfazione l'andare scalzi e sono certo che come barefooter "new entry" prometti benissimo!
Ciao e a presto.
Paolo F.
Ciao e a presto.
Paolo F.
paolo fratter- Numero di messaggi : 434
Data d'iscrizione : 27.12.07
Re: Ciao!
Benvenuto anche da parte mia!!
Hai mosso i tuoi primi passi scalzi nonostante le temperature rigide di questi giorni! Complimenti!
Andrea
Hai mosso i tuoi primi passi scalzi nonostante le temperature rigide di questi giorni! Complimenti!
Andrea
Spyro- Numero di messaggi : 799
Età : 38
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Ciao!
Ciao...
un benvenuto anche da parte mia...
E bravo...non è da tutti..."spogliarti" dalle protezioni da moto e farti la tua camminatella (io non ce la farei mai...con tutta la roba che ho addosso finirei per sembrare un mulo )...complimenti!!!
A fine Maggio probabile una mia sortita in quel di Vallelunga...magari ci facciamo 2 curve e 2 passi...
Ciao...
un benvenuto anche da parte mia...
E bravo...non è da tutti..."spogliarti" dalle protezioni da moto e farti la tua camminatella (io non ce la farei mai...con tutta la roba che ho addosso finirei per sembrare un mulo )...complimenti!!!
A fine Maggio probabile una mia sortita in quel di Vallelunga...magari ci facciamo 2 curve e 2 passi...
Ciao...
Badboy- Numero di messaggi : 114
Data d'iscrizione : 09.01.08
Re: Ciao!
Accidenti che presentazione!
Un benvenuto anche da parte mia.
Un benvenuto anche da parte mia.
alex65- Numero di messaggi : 303
Età : 59
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Ciao!
Benvenuto (anche se a scoppio ritardato) anche da parte mia, fa davvero piacere leggere nuove presentazioni, fa ben sperare che prima o poi si incontrino più persone ... shoesless!
Magari la prossima volta che vengo a Roma per più giorni faccio un saltro anche dalle tue parti (mi piacerebbe visitare scalzo Villa d'Este e dintorni).
Spero ci si possa conoscere presto, e buone escursioni nella bellissima campagna romana!
Saluti Ares
Magari la prossima volta che vengo a Roma per più giorni faccio un saltro anche dalle tue parti (mi piacerebbe visitare scalzo Villa d'Este e dintorni).
Spero ci si possa conoscere presto, e buone escursioni nella bellissima campagna romana!
Saluti Ares
Ares- Numero di messaggi : 169
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Ciao!
Il mio benvenuto Dario. Complimenti per l'intraprendenza nella tua prima uscita scalza! Naturalmente ti auguro sia la prima di molte altre!
Saluti. Gigor
Saluti. Gigor
Gigor- Numero di messaggi : 25
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Ciao!
Eh, spero perdonerai il mio megaritardo......sarà l'età?darioshanghai ha scritto:SCALZI? Ma allora si può! Eureka!
Benvenuto anche da parte mia ed in un certo senso il tuo approccio mi ricorda il mio di quasi due anni fa.
La mia speranza ed augurio è che anche tu entri a far parte attiva di qualche escursione scalza. Se non sarà così va bene lo stesso, l'importante è che tu continui ad avere fiducia nei tuoi piedi (scalzi), in noi, ma, soprattutto, in te stesso.
Ciao.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Ciao!
E io sono ancora più in ritardo!
Benvenuto, vedo che sei partito alla grande!!!
Un saluto
Davide
Benvenuto, vedo che sei partito alla grande!!!
Un saluto
Davide
Davide- Numero di messaggi : 16
Età : 47
Data d'iscrizione : 09.01.08
Pagina 1 di 1
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