Orio Center

Beh, non è che fare shopping con mia moglie mi entusiasmi proprio. Diciamo che sono un po' allergico alla parola shopping. Non è vero che sia un pidocchio dal braccino corto come sostiene lei, solo in caso di acquisto adotto il metodo dell' oculato compratore :  se credo di avere bisogno dell' oggetto X, penso una cinquantina di volte se davvero ne ho bisogno, poi un' altra cinquantina se mi serve proprio, poi un' altra cinquantina ancora se per caso quello vecchio si può aggiustare, indi cinquanta volte ancora se magari va bene anche così. Nel frattempo passa quale mesetto, poi mi decido, ma aspetto ancora qualche settimana, non si mai che trovo un' altra soluzione. Infine se proprio non ho alternative, mi informo presso amici su dove posso trovare l' oggetto, ci vado, compero e poi dedico il mio tempo a cose più interessanti.
In effetti da alcuni mesi sto pensando di cambiare la poltrona su cui ora sto seduto...    prima o poi lo farò, in fondo...  non è proprio rotta, solo un poco.
Però in Agosto non mi faccio mancare un pomeriggio all' Orio Center .  E' di strada del ritorno da qualche finesettimana sui laghi, la vista dai finestroni dell' area food è direttamente sull' aeroporto di Orio e si sa che dove ci sono aeroplani là va il mio cuore, ma soprattutto per qualche misterioso motivo mia moglie mi concede di stare scalzo accanto a lei in un centro commerciale. sarà il caldo che l' ammorbidisce....
Così domenica scorsa parcheggio nel sotterraneo e decido di osare di più : scalzo anche  sulle tre rampe di tappeto mobile. So che è proibito. Alla seconda rampa un tuffo al cuore : in cima due vigilanti osservano tutti quelli  che stanno salendo. Gli passo sotto il naso indenne, evidentemento stavano cercando qualcun altro. Da lì poi è stata una bellezza. Compreso il pranzo cinese con gli occhi sulla pista di decollo e soprattutto, nessun occhio ai miei piedi.
poi però vedo negli occhi di mia moglie una luce che purtroppo ben conosco, la sta prendendo il dèmone dello shopping.... e la bestia (il demone, non lei ) deve essere saziata al più presto.
Passiamo due, tre negozi di scarpe, poi adocchia un paio di sandali che guarda caso sono di quella sfumatura di beige che non ha ancora nel guardaroba (tutte le altre le ha...).
Manca il numero, ma ci facciamo spaventare per così poco ? Prova e riprova ad entrare nel numero più piccolo, ma ovviamente non ce la fa...  poi prova il numero maggiore...   inciampa. Vedo il dèmone nei suoi occhi che ruggisce...  qualche cosa deve comperare. Così un altro paio di sandali che non c' entrano nulla con quelli previsti finisce in borsa. Il buffo è che la cosa è durata una buona mezz' ora, ha mobilitato tutto il negozio e nessuno, proprio nessuno ha fatto caso al fatto che se c' era una persona  a cui cercare di appioppare un paio di scarpe ero io !
E pensare che mi ero preparato tutta una serie di battute.