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Messaggio  BarefootSoul Mer Feb 08 2023, 23:49

Ben trovati a tutti. Come ogni inverno il forum è in letargo, ma l'altra sera mi ha attraversato il cervello una domanda e volevo porvela.


Quanti di voi hanno il "coraggio" di lasciare a casa qualsiasi tipo di calzature?

Non parlo di brevi uscite per le piccole spese, ma di giornate intere senza nulla al seguito.


Io, personalmente, non me la sentirei, neanche se potessi uscire scalzo di casa.

Avere le scarpe nello zaino o nella borsa mi fa sentire più sicuro, ancorato alla consuetudine.


Anche se ci fossero le migliori condizioni climatiche (come sapete sono un tipo difficile in tal senso),

anche se la stagione non fosse così avanzata da rendere ustionanti i marciapiedi,

anche se sapessi di dover percorrere solo pavimentazioni o terreni facili (facendo un part-time non credo avrò mai la suola dura che molti di voi sfoggiano),

anche se fossi sicuro di non incontrare nessuno che mi conosce o conosce i miei genitori (e anche quando sarò vecchio e il problema non si porrà più)


avrò sempre bisogno di portarmi dietro le scarpe, e le calze ovviamente (detesto mettere le scarpe senza calze).



E voi ?

Ve la sentite davvero di passare un'intera giornata fuori casa scalzi, o addirittura andare in vacanza senza nemmeno un paio di scarpe/sandali ?

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Messaggio  Grand Choeur Gio Feb 09 2023, 09:30

Abitualmente non mi porto mai dietro calzature fuori casa.
Anche se vado lontano da Piombino, raramente mi porto dietro i sandali.

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L'impossibile non esiste.
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Messaggio  Fasu79 Gio Feb 09 2023, 12:46

Anche a me capita di frequente di essere senza scarpe o ciabatte a disposizione….
Mi è capitato anche di fare 5 giorni senza nulla al seguito .
Sempre senza problemi….

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Messaggio  Young_barefooter Gio Feb 09 2023, 15:33

Personalmente preferisco - se possibile - portare con me delle calzature "di emergenza".
Non tanto per un discorso di sicurezza psicologica ma piuttosto per questioni strettamente pratiche, dovute alle varie situazioni (comprese quelle inaspettate) in cui potrei trovarmi coinvolto, dove anche un paio di semplici infradito potrebbero fare comodo.

Per questo - ad esempio - tengo sempre delle calzature di backup in auto qualora dovessi rimanere in panne in un tratto di asfalto rovente o con oggetti pericolosi sulla strada. Oppure nel caso mi trovassi a prestare aiuto a persone coinvolte in un incidente con veicoli distrutti e rottami vari sulla carreggiata.

Quando esco a piedi la scelta di portare con me calzature dipende dalla destinazione e per quanto tempo devo restare in giro: uscendo per portare i bambini al parco o per fare un giro in campagna attorno a casa di solito non porto calzature con me dato che conosco bene i luoghi e non voglio avere l'impiccio di uno zainetto/borsello/sacchetto per le scarpe.
Se invece parto per una gita lontano da casa che comporta lunghe permanenze e luoghi diversi da visitare, piuttosto che viaggi sui mezzi pubblici e/o ingresso in luoghi in cui qualcuno potrebbe contestarmi il fatto di essere scalzo allora preferisco portare con me un semplice zainetto con delle calzature di emergenza, alle quali di solito abbino il classico "kit di primo soccorso" con pizzette, cerotti e acqua ossigenata.
Andando a fare shopping in centri commerciali e negozi vari invece chiaramente evito di entrare con zaini/sacchetti o altro, in quel caso ho comunque disponibili in auto le calzature di emergenza di cui parlavo poco sopra.

Certo però che affrontare il mondo senza calzature di backup su cui contare è più eccitante ed avventuroso, oltre che farmi sentire più combattivo e coraggioso visto che non ho "paracadute psicologici" con me.
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Messaggio  Fasu79 Gio Feb 09 2023, 16:45

Esatto!!!
Dal punto di vista psicologico preferisco essere senza calzature di sicurezza….

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Messaggio  GECO Gio Feb 09 2023, 17:13

Io per assurdo esco calzato di casa magari solo con sandali o infradito poi una volta che per esempio vado in macchina lascio le calzature in auto o persino le lascio nel box e sto via tutta la giornata scalzo.
E' chiaramente una mia pippa mentale di non farmi vedere scalzo dai vicini di casa...
Se vado via più giorni può essere che ho delle calzature con me in albergo ma poi le lascio in stanza e vado in giro senza per tutto il giorno.
Certo c'è il problema che se uno si trova in difficoltà se non hai nulla puoi anche farti del male o senza farti del male sentire dolore.
Però magari lo fai se sei sicuro di andare in posti che non hai problemi o se hai dei piedi ormai tanto allenati che sai che al 99% non avrai problemi.

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Messaggio  Pape Satàn Aleppe Dom Feb 12 2023, 11:05

Non mi è mai capitato e alla fine per una quesfione di sicurezza è sempre bene averle però, ecco, la cosa mi intrigherebbe. Il bello dell'esperienza è proprio non averne e trovare il modo.
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Messaggio  Marco53 Lun Feb 13 2023, 21:11

Uscire di casa senza scarpe del tutto lo faccio raramente: devo ammettere che anch'io amo avere anche solo un paio di flip-flop di gomma (infradito) nel tascapane. Ciò non toglie che lo abbia fatto e più di una volta proprio a Torino. A Natale 2020 sono uscito per fotografare qualche addobbo in notturna. Non era feddissimo e sono uscito con le scarpe per non destare sospetti di mia moglie. Ma arrivato alla base delle scale ho aperto il portoncino che dà sulle cantine: dietro c'é una mensola e le scarpe sono finite lì.
Giro serale (erano le 20.30 circa) fino a piazza San Carlo e ritorno, un'oretta circa. E in primavera anche qualche lunga passeggiata (sempre le scarpe o i sandali dietro il portoncino), fino anche oltre Po alla Gran Madre. Insomma in pieno centro e di giorno.
Il mio capolavoro sono state le visite al Klassik Welt di Friedrichshafen, una mostra di auto d'epoca veramente sostanziosa sul bellissimo Lago di Costanza. Poiché è richiamo per espositori e una folla di visitatori, il programma scelto da me e i miei amici è stato: pernottamento ad Appenzell (guarda un po') che è a poco più di 20 km da Romanshorn e fuori dalla mischia del traffico e dei cercatori di stanze da letto per la fiera. All'imbarco su lago si arriva, si parcheggia l'auto e si compra il comodissimo "Kombiticket" che prevede andata e ritorno in traghetto per Friedrichshafen, autobus navetta per la Fiera e ingresso alla stessa. Organizzazione elvetico-teutonica.
Bene. In tutte le occasioni in cui sono stato a visitare la fiera, i sandali/infradito, sono rigorosamente rimaste parcheggiate con l'auto in Svizzera mentre noi si andava in Germania e io ero in quella situazione di assoluto scalzismo senza possibilità di ripensamenti che, sinceramente, è più eccitante a dirlo che a viverlo. Perché viverlo è assolutamente naturale e dopo un po' non ci si fa neanche caso.
L'avvenimento migliore di questa piccola saga è stato - nel 2010 - il volo sullo Junkers Ju 52, trimotore degli anni trenta chiamato anche "Tante Ju" (zia Ju). Prenotato con un anno di anticipo per la cifra di 200 euro, l'unica incognita era rappresentata dal tempo. Ma siccome sono fortunato, la giornata del volo (sempre da Friedrichshafen sul Lago di Costanza) è coincisa con una di quelle giornate senza una nuvola con visibilità di chilometri sulle Alpi, il lago e quant'altro.
E questo è anche stato il mio battesimo del volo scalzo. Avete capito bene. Come per tutte le volte precedenti le scarpe erano addirittura all'estero (a Romanshorn in Svizzera). Devo dire però che un po' di fifa ce l'avevo. Sai, spendere 200 euro per un volo e poi non poter salire perché scalzo sarebbe stata dura. Allora ho portato con me due sandali smontabili, del tipo per la doccia che vendono anche negli aeroporti: una piastra tipo infradito con una parte che si solleva e crea l'archetto con la barretta che infili sul pollicione per poter camminare.
In ogni caso erano dentro il tascapane nella loro busta sigillata e mi sono presentato all'accettazione del volo con la mia prenotazione e assolutamente a piedini nudi....
E nessuno ha detto niente. Anche all'aeroporto, dove è stato controllato il "bagaglio a mano" cioé il tascapane, la steward non ha detto nulla, ha solo visto il sacchettino con queste curiose paterle usa e getta, che sono rimaste dov'erano, e io ho goduto una delle più belle giornate della mia vita. Bella perché ero a spasso con gli amici (e ad Appenzell), a vedere una fiera bellissima, a volare su un famoso aereo d'epoca (volo di quasi un'ora, quindi non solo decollo e atterraggio) e il tutto felicemente scalzo.
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Qui sono sotto l'aereo e sto salendo la scaletta per entrare. La testa l'ho un po' sbattuta perché l'ingresso è bassotto ma c'era un paratesta imbottito  Laughing
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Qui è la prova provata dei miei piedini nudi che sporgono nel corridoio fra i sedili. Per la cronaca e per i superstiziosi, i passeggeri erano 17, più una hostess d'epoca come l'aereo e i due piloti. Unica concessione di modernità del velivolo era il GPS montato sulla plancia degli strumenti.
Inutile dire che 200 euro non sono pochi, ma che ritengo siano fra i più emozionanti che io abbia mai speso in vita mia. In proporzione considero molto più cari i 180 necessari per salire a 3454 metri di quota sulla Jungfrau. Per carità, sono cose che si fanno una volta nella vita, e pensate che alla Jungfrau ci sono salito solo alla terza volta che ci sono andato, trovando finalmente una giornata sul tipo di quella dello Ju52, cioé senza nuvole, perché nelle altre due occasioni una volta era nuvolo e nell'altra pioveva proprio. Cioé sarebbe da pazzi spendere una cifra del genere per salire in quota senza vedere un tubo... I quell'occasione avevo le Birkenstock. Non ero ancora abbastanza lanciato. Eppure c'era una bimba giapponese sui 7-9 anni scalza. La Jungfrau è gemellata con il Fujijama, il vulcano giapponese, e ci sono torme di giapponesi che vengono in pellegrinaggio in Svizzera per vedere la montagna. Hanno perfino installato una autentica buca delle lettere giapponese per mandar su le cartoline dei connazionali!
Da anni, l'ho già scritto, passo le ferie praticamente scalzo (mia moglie tollera molto di più in proporzione della distanza da casa) e anche in questi casi, come per esempio nella visita alla bellissima Spoleto, i sandali sono rimasti ben chiusi nella macchina parcheggiata. Anzi nel bagagliaio, tanto non li ho quasi mai messi.
Le giornate di pandemia hanno accelerato esponenzialmente la mia capacità di uscire senza le scarpe con me, ma qui è impensabile se sono con la moglie, perciò, come ho detto all'inizio, alla fine la soluzione è sempre la solita: un sacchetto dove riporre le scarpe da portare con sé.
Vediamo come andrà quest'anno e auguri a tutti.
Saluti senza ciabatte.
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Messaggio  Young_barefooter Mar Feb 14 2023, 09:30

Qualche estate fa, durante una vacanza sulla riviera veneta decisi di andare a visitare Venezia con la famiglia.
Quel giorno mi pigliò il ghiribizzo di non portare con me calzature.

Fu molto avventuroso e piacevole affrontare tutte le situazioni della giornata a piedi nudi, ricordo che viaggiai in autobus e vaporetto, girai allegramente per calli (non quelli dei piedi!), campi e campielli, addirittura dovetti entrare nel comando della Guardia di Finanza per recuperare la macchina fotografica che avevo dimenticato su una panchina in Campo San Polo (un turista nordico la ritrovò consegnandola a una pattuglia di finanzieri di passaggio).
Non mi feci mancare un gelato ai tavolini di un bar elegante in Piazza San Marco e per finire in bellezza scivolai pure dentro un canale (il Rio del Vin, per la precisione) rimediando un bagno fuori programma (in cui finì a mollo la fotocamera di cui sopra, rovinandosi). Fui anche immortalato in video da una famigliola russa mentre attraversavo piazza San Marco rovente per il caldo camminando sulle ombre e sulle strisce di marmo chiaro per evitare di ustionarmi i piedi.
Il tutto rigorosamente senza paracadute psicologici a cui ricorrere qualora mi fossi sentito a disagio. Semplicemente non mi sono mai sentito a disagio.

Ora come ora magari un paio di infradito le avrei portate, se non altro per evitare di ustionarmi a causa delle temperature sempre più estreme raggiunte in queste estati di global warming.
Un paio di anni fa a Pisa dovetti ricorrere per forza alle infradito per raggiungere la mia auto che si trovava in una zona in pieno sole senza ombre in vista, senza mi sarei senz'altro ustionato i piedi.
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Messaggio  Young_barefooter Mar Feb 14 2023, 09:42

Marco53 ha scritto:Uscire di casa senza scarpe del tutto lo faccio raramente: devo ammettere che anch'io amo avere anche solo un paio di flip-flop di gomma (infradito) nel tascapane. Ciò non toglie che lo abbia fatto e più di una volta proprio a Torino. A Natale 2020 sono uscito per fotografare qualche addobbo in notturna. Non era feddissimo e sono uscito con le scarpe per non destare sospetti di mia moglie. Ma arrivato alla base delle scale ho aperto il portoncino che dà sulle cantine: dietro c'é una mensola e le scarpe sono finite lì.
Giro serale (erano le 20.30 circa) fino a piazza San Carlo e ritorno, un'oretta circa. E in primavera anche qualche lunga passeggiata (sempre le scarpe o i sandali dietro il portoncino), fino anche oltre Po alla Gran Madre. Insomma in pieno centro e di giorno.
Il mio capolavoro sono state le visite al Klassik Welt di Friedrichshafen, una mostra di auto d'epoca veramente sostanziosa sul bellissimo Lago di Costanza. Poiché è richiamo per espositori e una folla di visitatori, il programma scelto da me e i miei amici è stato: pernottamento ad Appenzell (guarda un po') che è a poco più di 20 km da Romanshorn e fuori dalla mischia del traffico e dei cercatori di stanze da letto per la fiera. All'imbarco su lago si arriva, si parcheggia l'auto e si compra il comodissimo "Kombiticket" che prevede andata e ritorno in traghetto per Friedrichshafen, autobus navetta per la Fiera e ingresso alla stessa. Organizzazione elvetico-teutonica.
Bene. In tutte le occasioni in cui sono stato a visitare la fiera, i sandali/infradito, sono rigorosamente rimaste parcheggiate con l'auto in Svizzera mentre noi si andava in Germania e io ero in quella situazione di assoluto scalzismo senza possibilità di ripensamenti che, sinceramente, è più eccitante a dirlo che a viverlo. Perché viverlo è assolutamente naturale e dopo un po' non ci si fa neanche caso.
L'avvenimento migliore di questa piccola saga è stato - nel 2010 - il volo sullo Junkers Ju 52, trimotore degli anni trenta chiamato anche "Tante Ju" (zia Ju). Prenotato con un anno di anticipo per la cifra di 200 euro, l'unica incognita era rappresentata dal tempo. Ma siccome sono fortunato, la giornata del volo (sempre da Friedrichshafen sul Lago di Costanza) è coincisa con una di quelle giornate senza una nuvola con visibilità di chilometri sulle Alpi, il lago e quant'altro.
E questo è anche stato il mio battesimo del volo scalzo. Avete capito bene. Come per tutte le volte precedenti le scarpe erano addirittura all'estero (a Romanshorn in Svizzera). Devo dire però che un po' di fifa ce l'avevo. Sai, spendere 200 euro per un volo e poi non poter salire perché scalzo sarebbe stata dura. Allora ho portato con me due sandali smontabili, del tipo per la doccia che vendono anche negli aeroporti: una piastra tipo infradito con una parte che si solleva e crea l'archetto con la barretta che infili sul pollicione per poter camminare.
In ogni caso erano dentro il tascapane nella loro busta sigillata e mi sono presentato all'accettazione del volo con la mia prenotazione e assolutamente a piedini nudi....
E nessuno ha detto niente. Anche all'aeroporto, dove è stato controllato il "bagaglio a mano" cioé il tascapane, la steward non ha detto nulla, ha solo visto il sacchettino con queste curiose paterle usa e getta, che sono rimaste dov'erano, e io ho goduto una delle più belle giornate della mia vita. Bella perché ero a spasso con gli amici (e ad Appenzell), a vedere una fiera bellissima, a volare su un famoso aereo d'epoca (volo di quasi un'ora, quindi non solo decollo e atterraggio) e il tutto felicemente scalzo.
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Qui sono sotto l'aereo e sto salendo la scaletta per entrare. La testa l'ho un po' sbattuta perché l'ingresso è bassotto ma c'era un paratesta imbottito  Laughing
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Qui è la prova provata dei miei piedini nudi che sporgono nel corridoio fra i sedili. Per la cronaca e per i superstiziosi, i passeggeri erano 17, più una hostess d'epoca come l'aereo e i due piloti. Unica concessione di modernità del velivolo era il GPS montato sulla plancia degli strumenti.
Inutile dire che 200 euro non sono pochi, ma che ritengo siano fra i più emozionanti che io abbia mai speso in vita mia. In proporzione considero molto più cari i 180 necessari per salire a 3454 metri di quota sulla Jungfrau. Per carità, sono cose che si fanno una volta nella vita, e pensate che alla Jungfrau ci sono salito solo alla terza volta che ci sono andato, trovando finalmente una giornata sul tipo di quella dello Ju52, cioé senza nuvole, perché nelle altre due occasioni una volta era nuvolo e nell'altra pioveva proprio. Cioé sarebbe da pazzi spendere una cifra del genere per salire in quota senza vedere un tubo... I quell'occasione avevo le Birkenstock. Non ero ancora abbastanza lanciato. Eppure c'era una bimba giapponese sui 7-9 anni scalza. La Jungfrau è gemellata con il Fujijama, il vulcano giapponese, e ci sono torme di giapponesi che vengono in pellegrinaggio in Svizzera per vedere la montagna. Hanno perfino installato una autentica buca delle lettere giapponese per mandar su le cartoline dei connazionali!
Da anni, l'ho già scritto, passo le ferie praticamente scalzo (mia moglie tollera molto di più in proporzione della distanza da casa) e anche in questi casi, come per esempio nella visita alla bellissima Spoleto, i sandali sono rimasti ben chiusi nella macchina parcheggiata. Anzi nel bagagliaio, tanto non li ho quasi mai messi.
Le giornate di pandemia hanno accelerato esponenzialmente la mia capacità di uscire senza le scarpe con me, ma qui è impensabile se sono con la moglie, perciò, come ho detto all'inizio, alla fine la soluzione è sempre la solita: un sacchetto dove riporre le scarpe da portare con sé.
Vediamo come andrà quest'anno e auguri a tutti.
Saluti senza ciabatte.
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Complimenti per tutto ma soprattutto che meraviglia il volo sullo Junkers!!! (direi che l'esperienza è valsa i soldi spesi, scalzo poi è il top.)
Mio papà è appassionato di modellismo e ce l'aveva nella sula collezione, credo con livrea mimetica. Bellissimo.
Mi piaceva talmente che giocandoci distrussi le eliche (ero piccolino, sorry).
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Messaggio  Marco53 Mar Feb 14 2023, 13:31

direi che l'esperienza è valsa i soldi spesi, scalzo poi è il top ha scritto:
Come ho detto, credo siano stati i 200 euro meglio spesi degli ultimi anni, ma naturalmente c'entra anche la passione per questo genere di cose. Francamente, pur essendo in Germania, Paese molto barefootfriendly, un po' di ansia da piede nudo l'ho avuta, ma è sparita subito dopo il momento dell'accettazione, quando ho esibito la mia prenotazione. alien
In ogni caso consiglio a tutti il Lago di Costanza, specialmente dal lato tedesco perché meno caro della carissima Svizzera. Ricordo per chi ha famiglia (ha! intendo proprio Young_barefooter) che a Friedrichshafen c'é uno splendido Museo Zeppelin, che ho visitato scalzo dopo aver messo il tascapane (con infradito di emergenza) dentro un armadietto portabagagli a servizio dei visitatori.
Il Museo ti fa rivivere l'epopea dei dirigibili e l'Hindenburg con la ricostruzione di una "fetta" del dirigibile, con sala ospiti e cabine in grandezza naturale, ovvero ci vai proprio dentro. E poi alla caffetteria c'é una ottima torta Zeppelin: sono proprio due buoni motivi...
Saluti volanti.
Marco53
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Messaggio  Young_barefooter Mar Feb 14 2023, 14:27

Marco53 ha scritto:
Come ho detto, credo siano stati i 200 euro meglio spesi degli ultimi anni, ma naturalmente c'entra anche la passione per questo genere di cose. Francamente, pur essendo in Germania, Paese molto barefootfriendly, un po' di ansia da piede nudo l'ho avuta, ma è sparita subito dopo il momento dell'accettazione, quando ho esibito la mia prenotazione.  alien
In ogni caso consiglio a tutti il Lago di Costanza, specialmente dal lato tedesco perché meno caro della carissima Svizzera. Ricordo per chi ha famiglia (ha! intendo proprio Young_barefooter) che a Friedrichshafen c'é uno splendido Museo Zeppelin, che ho visitato scalzo dopo aver messo il tascapane (con infradito di emergenza) dentro un armadietto portabagagli a servizio dei visitatori.
Il Museo ti fa rivivere l'epopea dei dirigibili e l'Hindenburg con la ricostruzione di una "fetta" del dirigibile, con sala ospiti e cabine in grandezza naturale, ovvero ci vai proprio dentro. E poi alla caffetteria c'é una ottima torta Zeppelin: sono proprio due buoni motivi...
Saluti volanti.
Marco53

Io stesso preferisco prevenire i problemi evitando di presentarmi senza calzature di backup sapendo che potrebbe essermi impedito l'ingresso in un certo luogo perchè scalzo.
Soprattutto avendo come te speso una discreta somma per entrare, ma anche sapendo che metterei in difficoltà le persone che assieme a me sono venute a visitare quel luogo.

Discorso a parte: mia moglie accetta ormai tranquillamente che io vada scalzo ovunque assieme a lei (a parte alcune specifiche eccezioni concordate, come in chiesa la domenica) MA per lei è fondamentale che io rispetti il regolamento dei luoghi dove ci rechiamo: se in un posto non si può entrare scalzi o qualcuno mi contesta il fatto di essere scalzo preferisce che io mi ricalzi senza troppe polemiche o discussioni.
Anche qualora non ci sia uno specifico divieto o la contestazione si rivelasse ingiusta, perchè non ama che io faccia questioni in pubblico.
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Messaggio  Arky Gio Feb 16 2023, 12:04

A differenza di qualche anno fa, oggi non mi porto dietro più niente, principalmente per il fatto che il classico zainetto, seppur piccolo, mi da noia.
Questo se sono uscite brevi.
Altrimenti devo fare i conti con il mio unico problema, il "bagno". Generalmente evito i bagni pubblici anche da calzato, figuriamoci da scalzo.
Onestamente mai, e poi mai.
Quindi o lascio in auto qualcosa da mettere, se l'auto non è troppo lontana. O, se so che starò fuori per tanto, allora sì, purtroppo ho bisogno dello zainetto.
Non posso farci niente, è il mio unico limite che, so già, mai supererò.
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Messaggio  Young_barefooter Ven Feb 17 2023, 14:10

Arky ha scritto:A differenza di qualche anno fa, oggi non mi porto dietro più niente, principalmente per il fatto che il classico zainetto, seppur piccolo, mi da noia.
Questo se sono uscite brevi.
Altrimenti devo fare i conti con il mio unico problema, il "bagno". Generalmente evito i bagni pubblici anche da calzato, figuriamoci da scalzo.
Onestamente mai, e poi mai.
Quindi o lascio in auto qualcosa da mettere, se l'auto non è troppo lontana. O, se so che starò fuori per tanto, allora sì, purtroppo ho bisogno dello zainetto.
Non posso farci niente, è il mio unico limite che, so già, mai supererò.

Ti capisco, anch'io non sono entusiasta di entrare in un bagno pubblico a piedi nudi, soprattutto pensando alle condizioni pessime in cui certi incivili tendono a lasciarli.
E' però un male necessario, non sempre ho con me calzature da indossare per entrare oppure non sempre mi trovo in luoghi dove posso farla dietro a un cespuglio o a un albero.
Nel momento in cui faccio - consapevolmente - la scelta di non usare calzature certe situazioni le metto in conto preventivamente.

Detto questo ti spiego la mie teorie a riguardo: dando per scontato che noi barefooters abbiamo la pelle dei piedi sufficientemente robusta e le difese immunitarie sufficientemente efficaci direi che entrare scalzi in un bagno pubblico non comporti rischi per la salute così gravi. Certamente se posso evito di zampettare sulla m***a (così come credo che facciano anche coloro che indossano le scarpe) ma per il resto non mi faccio particolari paturnie. Probabilmente corriamo molti più rischi toccando con le mani le varie superfici (anche negli stessi bagni pubblici) senza poi lavarcele e poi con le stesse mani ci tocchiamo viso, mucose o magari ciò che mangiamo. MA i piedi non li tocchiamo in continuazione, e gli stessi piedi difficilmente vengono a contatto con il viso o le mucose. E quando entriamo in casa di solito ce li laviamo.
Sono invece piuttosto contrario a usare infradito o altre calzature "di emergenza" per entrare in bagno (conosco scalzisti che lo fanno): nei bagni tali calzature vengono infatti a contatto con superfici potenzialmente contaminate da agenti biologici, poi una volta finito ce le togliamo (toccandole con le mani!!!) e quasi sempre le riponiamo in sacchetti/borselli che poi magari teniamo nello zaino, lo stesso zaino dove poi ci mettiamo i panini o la borraccia!!!

Semmai ciò che mi causa più problemi è l'imbarazzo che provo di fronte alle reazioni schifate o alle critiche più o meno velate da parte di coloro che attendono prima o dopo di me di entrare in bagno, oppure a quelli che mi vedono uscire bellamente scalzo dallo stesso bagno. Ma questo è un altro discorso.
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Messaggio  Mettlog91 Ven Feb 17 2023, 15:14

Young_barefooter ha scritto:
Arky ha scritto:A differenza di qualche anno fa, oggi non mi porto dietro più niente, principalmente per il fatto che il classico zainetto, seppur piccolo, mi da noia.
Questo se sono uscite brevi.
Altrimenti devo fare i conti con il mio unico problema, il "bagno". Generalmente evito i bagni pubblici anche da calzato, figuriamoci da scalzo.
Onestamente mai, e poi mai.
Quindi o lascio in auto qualcosa da mettere, se l'auto non è troppo lontana. O, se so che starò fuori per tanto, allora sì, purtroppo ho bisogno dello zainetto.
Non posso farci niente, è il mio unico limite che, so già, mai supererò.

Ti capisco, anch'io non sono entusiasta di entrare in un bagno pubblico a piedi nudi, soprattutto pensando alle condizioni pessime in cui certi incivili tendono a lasciarli.
E' però un male necessario, non sempre ho con me calzature da indossare per entrare oppure non sempre mi trovo in luoghi dove posso farla dietro a un cespuglio o a un albero.
Nel momento in cui faccio - consapevolmente - la scelta di non usare calzature certe situazioni le metto in conto preventivamente.

Detto questo ti spiego la mie teorie a riguardo: dando per scontato che noi barefooters abbiamo la pelle dei piedi sufficientemente robusta e le difese immunitarie sufficientemente efficaci direi che entrare scalzi in un bagno pubblico non comporti rischi per la salute così gravi. Certamente se posso evito di zampettare sulla m***a (così come credo che facciano anche coloro che indossano le scarpe) ma per il resto non mi faccio particolari paturnie. Probabilmente corriamo molti più rischi toccando con le mani le varie superfici (anche negli stessi bagni pubblici) senza poi lavarcele e poi con le stesse mani ci tocchiamo viso, mucose o magari ciò che mangiamo. MA i piedi non li tocchiamo in continuazione, e gli stessi piedi difficilmente vengono a contatto con il viso o le mucose. E quando entriamo in casa di solito ce li laviamo.
Sono invece piuttosto contrario a usare infradito o altre calzature "di emergenza" per entrare in bagno (conosco scalzisti che lo fanno): nei bagni tali calzature vengono infatti a contatto con superfici potenzialmente contaminate da agenti biologici, poi una volta finito ce le togliamo (toccandole con le mani!!!) e quasi sempre le riponiamo in sacchetti/borselli che poi magari teniamo nello zaino, lo stesso zaino dove poi ci mettiamo i panini o la borraccia!!!

Semmai ciò che mi causa più problemi è l'imbarazzo che provo di fronte alle reazioni schifate o alle critiche più o meno velate da parte di coloro che attendono prima o dopo di me di entrare in bagno, oppure a quelli che mi vedono uscire bellamente scalzo dallo stesso bagno. Ma questo è un altro discorso.

Condivido pienamente il tuo pensiero.
Anche per me il problema più che possibili malattie, sono le possibili reazioni della gente intorno.
Così come condivido il ragionamento delle calzature di emergenza ad uso bagno.
In ogni caso quando posso, cerco di non portarmi mai dietro, ove l'occasione lo consenta, calzature seppur minime.
Le ragioni principalmente sono 2:
La prima è psicologia, perché avendo calzature dietro per evitare situazioni possibilmente sconveniente starei a metterle e togliere ogni qualvolta incrocio qualcuno. Non avendole invece si è costretti ad affrontare la situazione e si ci accorge che al 99% delle volte non succede nulla e si passa quasi pressoché nell'indifferenza.
La seconda invece è di natura prettamente pratica, perché odio avere peso ed ingombro superfluo dietro, perciò anche in questo caso se posso evito.
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Messaggio  FrancoR18 Ven Feb 17 2023, 15:38

Young_barefooter ha scritto:
Arky ha scritto:A differenza di qualche anno fa, oggi non mi porto dietro più niente, principalmente per il fatto che il classico zainetto, seppur piccolo, mi da noia.
Questo se sono uscite brevi.
Altrimenti devo fare i conti con il mio unico problema, il "bagno". Generalmente evito i bagni pubblici anche da calzato, figuriamoci da scalzo.
Onestamente mai, e poi mai.
Quindi o lascio in auto qualcosa da mettere, se l'auto non è troppo lontana. O, se so che starò fuori per tanto, allora sì, purtroppo ho bisogno dello zainetto.
Non posso farci niente, è il mio unico limite che, so già, mai supererò.

Ti capisco, anch'io non sono entusiasta di entrare in un bagno pubblico a piedi nudi, soprattutto pensando alle condizioni pessime in cui certi incivili tendono a lasciarli.
E' però un male necessario, non sempre ho con me calzature da indossare per entrare oppure non sempre mi trovo in luoghi dove posso farla dietro a un cespuglio o a un albero.
Nel momento in cui faccio - consapevolmente - la scelta di non usare calzature certe situazioni le metto in conto preventivamente.

Detto questo ti spiego la mie teorie a riguardo: dando per scontato che noi barefooters abbiamo la pelle dei piedi sufficientemente robusta e le difese immunitarie sufficientemente efficaci direi che entrare scalzi in un bagno pubblico non comporti rischi per la salute così gravi. Certamente se posso evito di zampettare sulla m***a (così come credo che facciano anche coloro che indossano le scarpe) ma per il resto non mi faccio particolari paturnie. Probabilmente corriamo molti più rischi toccando con le mani le varie superfici (anche negli stessi bagni pubblici) senza poi lavarcele e poi con le stesse mani ci tocchiamo viso, mucose o magari ciò che mangiamo. MA i piedi non li tocchiamo in continuazione, e gli stessi piedi difficilmente vengono a contatto con il viso o le mucose. E quando entriamo in casa di solito ce li laviamo.
Sono invece piuttosto contrario a usare infradito o altre calzature "di emergenza" per entrare in bagno (conosco scalzisti che lo fanno): nei bagni tali calzature vengono infatti a contatto con superfici potenzialmente contaminate da agenti biologici, poi una volta finito ce le togliamo (toccandole con le mani!!!) e quasi sempre le riponiamo in sacchetti/borselli che poi magari teniamo nello zaino, lo stesso zaino dove poi ci mettiamo i panini o la borraccia!!!

Semmai ciò che mi causa più problemi è l'imbarazzo che provo di fronte alle reazioni schifate o alle critiche più o meno velate da parte di coloro che attendono prima o dopo di me di entrare in bagno, oppure a quelli che mi vedono uscire bellamente scalzo dallo stesso bagno. Ma questo è un altro discorso.

Pure io lo metto in preventivo ma per quanto poco evito di andare nei bagni di stazioni o "peggio" nei bagni pubblici in spiaggia, piuttosto vado nel bagno di bar o posti dove conosco lo stato e come vengono tenuti. Purtroppo basta un incivile per rendere "poco igienico" tutto.
In caso di estrema necessità ho sempre con me, anche prima del periodo covid, dell'igienizzante gel e salviettine disinfettanti (quelle più per piccole ferite ma vanno bene uguale). Come mi igienizzo le mani in certe situazioni mi igienizzo anche i piedi soprattutto dopo aver "visitato" tali ambienti.
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Messaggio  bfhiker Sab Feb 18 2023, 18:23

Mettlog91 ha scritto:
Young_barefooter ha scritto:
Arky ha scritto:A differenza di qualche anno fa, oggi non mi porto dietro più niente, principalmente per il fatto che il classico zainetto, seppur piccolo, mi da noia.
Questo se sono uscite brevi.
Altrimenti devo fare i conti con il mio unico problema, il "bagno". Generalmente evito i bagni pubblici anche da calzato, figuriamoci da scalzo.
Onestamente mai, e poi mai.
Quindi o lascio in auto qualcosa da mettere, se l'auto non è troppo lontana. O, se so che starò fuori per tanto, allora sì, purtroppo ho bisogno dello zainetto.
Non posso farci niente, è il mio unico limite che, so già, mai supererò.

Ti capisco, anch'io non sono entusiasta di entrare in un bagno pubblico a piedi nudi, soprattutto pensando alle condizioni pessime in cui certi incivili tendono a lasciarli.
E' però un male necessario, non sempre ho con me calzature da indossare per entrare oppure non sempre mi trovo in luoghi dove posso farla dietro a un cespuglio o a un albero.
Nel momento in cui faccio - consapevolmente - la scelta di non usare calzature certe situazioni le metto in conto preventivamente.

Detto questo ti spiego la mie teorie a riguardo: dando per scontato che noi barefooters abbiamo la pelle dei piedi sufficientemente robusta e le difese immunitarie sufficientemente efficaci direi che entrare scalzi in un bagno pubblico non comporti rischi per la salute così gravi. Certamente se posso evito di zampettare sulla m***a (così come credo che facciano anche coloro che indossano le scarpe) ma per il resto non mi faccio particolari paturnie. Probabilmente corriamo molti più rischi toccando con le mani le varie superfici (anche negli stessi bagni pubblici) senza poi lavarcele e poi con le stesse mani ci tocchiamo viso, mucose o magari ciò che mangiamo. MA i piedi non li tocchiamo in continuazione, e gli stessi piedi difficilmente vengono a contatto con il viso o le mucose. E quando entriamo in casa di solito ce li laviamo.
Sono invece piuttosto contrario a usare infradito o altre calzature "di emergenza" per entrare in bagno (conosco scalzisti che lo fanno): nei bagni tali calzature vengono infatti a contatto con superfici potenzialmente contaminate da agenti biologici, poi una volta finito ce le togliamo (toccandole con le mani!!!) e quasi sempre le riponiamo in sacchetti/borselli che poi magari teniamo nello zaino, lo stesso zaino dove poi ci mettiamo i panini o la borraccia!!!

Semmai ciò che mi causa più problemi è l'imbarazzo che provo di fronte alle reazioni schifate o alle critiche più o meno velate da parte di coloro che attendono prima o dopo di me di entrare in bagno, oppure a quelli che mi vedono uscire bellamente scalzo dallo stesso bagno. Ma questo è un altro discorso.

Condivido pienamente il tuo pensiero.
Anche per me il problema più che possibili malattie, sono le possibili reazioni della gente intorno.
Così come condivido il ragionamento delle calzature di emergenza ad uso bagno.
In ogni caso quando posso, cerco di non portarmi mai dietro, ove l'occasione lo consenta, calzature seppur minime.
Le ragioni principalmente sono 2:
La prima è psicologia, perché avendo calzature dietro per evitare situazioni possibilmente sconveniente starei a metterle e togliere ogni qualvolta incrocio qualcuno. Non avendole invece si è costretti ad affrontare la situazione e si ci accorge che al 99% delle volte non succede nulla e si passa quasi pressoché nell'indifferenza.
La seconda invece è di natura prettamente pratica, perché odio avere peso ed ingombro superfluo dietro, perciò anche in questo caso se posso evito.

Condivido. Quando sono stato in spagna a provare la mia prima vacanza quasi integralmente scalzo le volte che avevo dietro le infradito passavo il tempo a metterle e toglierle. Poi dopo i primi giorni mi sono deciso a uscire senza ed è stato psicologicamente (e insapettatamente) più agevole

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Messaggio  Pape Satàn Aleppe Dom Feb 19 2023, 00:09

bfhiker ha scritto:
Mettlog91 ha scritto:

Condivido pienamente il tuo pensiero.
Anche per me il problema più che possibili malattie, sono le possibili reazioni della gente intorno.
Così come condivido il ragionamento delle calzature di emergenza ad uso bagno.
In ogni caso quando posso, cerco di non portarmi mai dietro, ove l'occasione lo consenta, calzature seppur minime.
Le ragioni principalmente sono 2:
La prima è psicologia, perché avendo calzature dietro per evitare situazioni possibilmente sconveniente starei a metterle e togliere ogni qualvolta incrocio qualcuno. Non avendole invece si è costretti ad affrontare la situazione e si ci accorge che al 99% delle volte non succede nulla e si passa quasi pressoché nell'indifferenza.
La seconda invece è di natura prettamente pratica, perché odio avere peso ed ingombro superfluo dietro, perciò anche in questo caso se posso evito.

Condivido. Quando sono stato in spagna a provare la mia prima vacanza quasi integralmente scalzo le volte che avevo dietro le infradito passavo il tempo a metterle e toglierle. Poi dopo i primi giorni mi sono deciso a uscire senza ed è stato psicologicamente (e insapettatamente) più agevole

Io non sono d'accordo. La volontà si sviluppa quando si può e si sceglie volontariamente di non fare, non quando non si può a prescindere. In tal caso è solo costrizione.
È come quando tanti anni fa decisi di smettere di fumare: mi portavo comunque il pacchetto in tasca scegliendo di non fumare e resistendo alla tentazione.
Pape Satàn Aleppe
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Messaggio  Biagio Dom Feb 19 2023, 21:00

Io nelle mie lunghe camminate per campi e per boschi non mi porto mai nulla, non ho più problemi né con le superfici né con la gente.
Solo quando fa troppo freddo infilo un paio di scarpette da scoglio. Sono molto comode: larghe, leggerissime e con una suola esile. Con le infradito non riuscirei a fare più di qualche centinaio di metri, le trovo maledettamente scomode. Me le porto solo più per per viaggiare in macchina, per la facilità con cui si possono mettere e togliere.
Quanto al fatto di stare più giorni senza scarpe, personalmente non amo camminare a piedi liberi in contesti urbani, ma sono comunque sempre a piedi liberi perché ho la fortuna di lavorare quasi sempre da casa, di avere un giardino e di abitare in campagna. Inscatolo i piedi solo più per andare al lavoro e per fare ogni tanto qualche commissione in città.
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Messaggio  cyberteam Dom Feb 26 2023, 07:41

"
Young_barefooter ha scritto:
Sono invece piuttosto contrario a usare infradito o altre calzature "di emergenza" per entrare in bagno (conosco scalzisti che lo fanno): nei bagni tali calzature vengono infatti a contatto con superfici potenzialmente contaminate da agenti biologici, poi una volta finito ce le togliamo (toccandole con le mani!!!) e quasi sempre le riponiamo in sacchetti/borselli che poi magari teniamo nello zaino, lo stesso zaino dove poi ci mettiamo i panini o la borraccia!!!

Semmai ciò che mi causa più problemi è l'imbarazzo che provo di fronte alle reazioni schifate o alle critiche più o meno velate da parte di coloro che attendono prima o dopo di me di entrare in bagno, oppure a quelli che mi vedono uscire bellamente scalzo dallo stesso bagno. Ma questo è un altro discorso.

Condivido in pieno.
Ritengo però che, a prescindere da considerazioni personali in merito alla frequenza ed ai modi di utilizzare delle calzature di emergenza, sia sempre meglio averne un paio a disposizione, minimali e poco ingombranti che queste siano.
Può infatti sempre capitare di ferirsi accidentalmente, in più modi diversi, e li subentrano diverse considerazioni:

1) Magari ho una ferita, o comunque un qualche danno che con la sporcizia che c'è in giro potrebbe peggiorare.
2) Provo dolore e dato che la postura del piede scarpato cambia, magari con la calzatura ne provo di meno
3) Scalzo e claulicante mi rifiuto !!!! Dagli altri proprio non mi ci faccio vedere !!!!!!
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