Scalzi in Valnontey (Cogne - Val d’Aosta)
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Scalzi in Valnontey (Cogne - Val d’Aosta)
Ciao,
un’altra idea per una camminata scalza in montagna in Val d’Aosta, nel bellissimo scenario del Parco Nazionale del Gran Paradiso (ancora più facile della camminata da Gressoney a Stafal), per esempio per chi voglia iniziare a fare barefooting per sentieri.
Il sentiero risale la Valnontey lungo il torrente omonimo; la pendenza è molto ridotta lungo l’intero percorso, che in certi tratti è in realtà una strada sterrata.
Si raggiunge la frazione di Valnontey (1666 m) in automobile da Cogne (parcheggi a pagamento all’arrivo, 4€/giorno).
Di qui (foto n.1) si può proseguire diritto sulla strada sterrata, che poi diventa sentiero, oppure passare sul ponticello a destra per poi girare subito a sinistra risalendo il torrente, come abbiamo fatto nell’ultima giornata in Valnontey con mia moglie.
Un’informazione per chi è alle prime passeggiate scalze in montagna. Il legno di questi ponticelli può essere secco e avere qualche piccola spina; nessun problema: è sufficiente camminare appoggiando il piede un po’ più delicatamente, prima la pianta e poi il tallone; così se sentissimo il contatto con una spina basterà sollevare subito il piede e toglierla. Mi è successo in passato e, ripeto: l’ho tolta subito senza nessun problema, prima che si piantasse nelle “suole”!
Qui l’inizio del percorso è una strada sterrata con poca ghiaia, sulla quale poi si apre una pineta poco fitta alla destra, nella quale oltretutto si può passeggiare o sostare nel prato o su una panchina. Qui ho visto parecchie persone scalze, ma solo occasionalmente, non erano barefooter…
Si può attraversare il torrente sul ponte che vedete nella foto n.2, oppure proseguire su questo sentiero/strada con ghiaia come abbiamo fatto noi stavolta.
Come vedete nelle foto, ritengo utile un bastone anche in queste camminate facili: può servire per aiutare a scaricare il peso e alleggerire un piede che abbiamo per esempio posato su una pietra più appuntita o per battere sul terreno e far sentire la nostra presenza in caso ci addentrassimo nel verde fitto o tra arbusti.
Si attraversa il torrente sul secondo ponte (foto n.3); il sentiero da questo lato del torrente termina qui.
Di qui si prosegue lungo il torrente sul sentiero, che ora è più stretto e diventa un piacevole alternarsi di pietre piccole affioranti dal terreno e sassolini, terra con aghi di pino o fili di erba o da erba (come nella foto n.4); si può trovare qualche brevissimo tratto in cui una parte del sentiero è fangosa, magari a causa di un rigagnolo che scorre proprio lungo il sentiero stesso.
Si prosegue su questo sentiero, bello e facile, che poi si affaccia sul torrente dove c’era un guado, da anni smantellato (foto 5).
Qui di fronte a noi una bella vista sulle montagne (foto 6).
Volendo si può attraversare il ponticello sul torrente a destra, per proseguire sul sentiero che risale più decisamente verso ai Casolari dell’Herbetet (2435 m).
Per proseguire invece sul sentiero facile, poco prima di arrivare al tratto mostrato nella foto n.5 si sale lungo il sentiero 22 a sinistra (foto 7).
Dopo un brevissimo tratto (qualche decina di metri) di sentiero con pietre grosse, che aiutano per la salita, il sentiero prosegue salendo di nuovo lentamente. La Natura qui nel Parco Nazionale del Gran Paradiso ci offre degli spettacoli bellissimi, come vedere questo camoscio a pochi metri di distanza (foto n.otto).
Il prossimo tratto (poche centinaia di metri) è quello che richiede più attenzione a dove si mettono i piedi, perché il sentiero è più stretto e fitto di pietre più grosse che non sarebbe piacevole prendere a calci (Foto 9).
Poi il sentiero diventa di nuovo più largo, le pietre grosse sono meno fitte e tra queste c’è un piacevole tappeto di aghi di pino.
La natura ci offre ancora spettacoli bellissimi, come questa vista sul torrente (foto 10).
Quando di fronte a noi si apre una nuova stupenda vista su torrente e montagne, alla nostra sinistra inizia il brevissimo tratto di sentiero verso le Sorgenti Erfaulets (1840 m circa, foto 11 e 12).
In 5 minuti arriviamo alle sorgenti, dopo aver attraversato tra l’altro un ruscelletto su pezzi di tronchi di albero (foto 13 e 14)
Ritornando nel tardo pomeriggio lungo il sentiero, quando ci sono meno turisti, è più facile fare incontri con animali del Parco. Qui in passato abbiamo trovato una volpe lungo il sentiero: bellissimo! Nessun pericolo ovviamente, anzi si era subito allontanata. Stavolta un camoscio camminava tranquillo nella nostra direzione, poi quando ci ha visti è risalito nel bosco (foto 15).
Questa volta siamo tornati alla frazione di Valnontey lungo questo lato del torrente, proseguendo sul sentiero che diventa più stretto e a tratti immerso nel verde tra gli alberi. Il fondo (foto 16) ha tratti più lunghi solo con terra coperta magari da aghi di pino e qualche pezzo con fango dove un ruscelletto attraversa il sentiero.
E’ un percorso veramente facile e bellissimo, spesso mia moglie e io facciamo qui la prima passeggiata in montagna dell’anno.
Spero che questi scenari naturali e questi sentieri abbiano affascinato anche voi come succede a me e di potervi incontrare durante le nostre prossime passeggiate in Valnontey!
un’altra idea per una camminata scalza in montagna in Val d’Aosta, nel bellissimo scenario del Parco Nazionale del Gran Paradiso (ancora più facile della camminata da Gressoney a Stafal), per esempio per chi voglia iniziare a fare barefooting per sentieri.
Il sentiero risale la Valnontey lungo il torrente omonimo; la pendenza è molto ridotta lungo l’intero percorso, che in certi tratti è in realtà una strada sterrata.
Si raggiunge la frazione di Valnontey (1666 m) in automobile da Cogne (parcheggi a pagamento all’arrivo, 4€/giorno).
Di qui (foto n.1) si può proseguire diritto sulla strada sterrata, che poi diventa sentiero, oppure passare sul ponticello a destra per poi girare subito a sinistra risalendo il torrente, come abbiamo fatto nell’ultima giornata in Valnontey con mia moglie.
Un’informazione per chi è alle prime passeggiate scalze in montagna. Il legno di questi ponticelli può essere secco e avere qualche piccola spina; nessun problema: è sufficiente camminare appoggiando il piede un po’ più delicatamente, prima la pianta e poi il tallone; così se sentissimo il contatto con una spina basterà sollevare subito il piede e toglierla. Mi è successo in passato e, ripeto: l’ho tolta subito senza nessun problema, prima che si piantasse nelle “suole”!
Qui l’inizio del percorso è una strada sterrata con poca ghiaia, sulla quale poi si apre una pineta poco fitta alla destra, nella quale oltretutto si può passeggiare o sostare nel prato o su una panchina. Qui ho visto parecchie persone scalze, ma solo occasionalmente, non erano barefooter…
Si può attraversare il torrente sul ponte che vedete nella foto n.2, oppure proseguire su questo sentiero/strada con ghiaia come abbiamo fatto noi stavolta.
Come vedete nelle foto, ritengo utile un bastone anche in queste camminate facili: può servire per aiutare a scaricare il peso e alleggerire un piede che abbiamo per esempio posato su una pietra più appuntita o per battere sul terreno e far sentire la nostra presenza in caso ci addentrassimo nel verde fitto o tra arbusti.
Si attraversa il torrente sul secondo ponte (foto n.3); il sentiero da questo lato del torrente termina qui.
Di qui si prosegue lungo il torrente sul sentiero, che ora è più stretto e diventa un piacevole alternarsi di pietre piccole affioranti dal terreno e sassolini, terra con aghi di pino o fili di erba o da erba (come nella foto n.4); si può trovare qualche brevissimo tratto in cui una parte del sentiero è fangosa, magari a causa di un rigagnolo che scorre proprio lungo il sentiero stesso.
Si prosegue su questo sentiero, bello e facile, che poi si affaccia sul torrente dove c’era un guado, da anni smantellato (foto 5).
Qui di fronte a noi una bella vista sulle montagne (foto 6).
Volendo si può attraversare il ponticello sul torrente a destra, per proseguire sul sentiero che risale più decisamente verso ai Casolari dell’Herbetet (2435 m).
Per proseguire invece sul sentiero facile, poco prima di arrivare al tratto mostrato nella foto n.5 si sale lungo il sentiero 22 a sinistra (foto 7).
Dopo un brevissimo tratto (qualche decina di metri) di sentiero con pietre grosse, che aiutano per la salita, il sentiero prosegue salendo di nuovo lentamente. La Natura qui nel Parco Nazionale del Gran Paradiso ci offre degli spettacoli bellissimi, come vedere questo camoscio a pochi metri di distanza (foto n.otto).
Il prossimo tratto (poche centinaia di metri) è quello che richiede più attenzione a dove si mettono i piedi, perché il sentiero è più stretto e fitto di pietre più grosse che non sarebbe piacevole prendere a calci (Foto 9).
Poi il sentiero diventa di nuovo più largo, le pietre grosse sono meno fitte e tra queste c’è un piacevole tappeto di aghi di pino.
La natura ci offre ancora spettacoli bellissimi, come questa vista sul torrente (foto 10).
Quando di fronte a noi si apre una nuova stupenda vista su torrente e montagne, alla nostra sinistra inizia il brevissimo tratto di sentiero verso le Sorgenti Erfaulets (1840 m circa, foto 11 e 12).
In 5 minuti arriviamo alle sorgenti, dopo aver attraversato tra l’altro un ruscelletto su pezzi di tronchi di albero (foto 13 e 14)
Ritornando nel tardo pomeriggio lungo il sentiero, quando ci sono meno turisti, è più facile fare incontri con animali del Parco. Qui in passato abbiamo trovato una volpe lungo il sentiero: bellissimo! Nessun pericolo ovviamente, anzi si era subito allontanata. Stavolta un camoscio camminava tranquillo nella nostra direzione, poi quando ci ha visti è risalito nel bosco (foto 15).
Questa volta siamo tornati alla frazione di Valnontey lungo questo lato del torrente, proseguendo sul sentiero che diventa più stretto e a tratti immerso nel verde tra gli alberi. Il fondo (foto 16) ha tratti più lunghi solo con terra coperta magari da aghi di pino e qualche pezzo con fango dove un ruscelletto attraversa il sentiero.
E’ un percorso veramente facile e bellissimo, spesso mia moglie e io facciamo qui la prima passeggiata in montagna dell’anno.
Spero che questi scenari naturali e questi sentieri abbiano affascinato anche voi come succede a me e di potervi incontrare durante le nostre prossime passeggiate in Valnontey!
Capriolo- Numero di messaggi : 108
Età : 58
Data d'iscrizione : 22.06.13
A cyberteam, GECO, Mettlog91, Darwin e nikytuky94 piace questo messaggio.
Re: Scalzi in Valnontey (Cogne - Val d’Aosta)
Bellissima gita e bellissimo reportage. Posti molto ma molto invitanti.
Bravissimo, grazie.
Darwin
Bravissimo, grazie.
Darwin
Darwin- Numero di messaggi : 83
Data d'iscrizione : 01.11.21
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