Passeggiate invernali
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Marco53
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ChiccoB
Biagio
Alexey
9 partecipanti
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Passeggiate invernali
Questa mattina, approfittando del fatto che sono in ferie, mi sono fatto una bella passeggiata in collina, nonostante il "tempo da lupi" che caratterizza questi ultimi giorni.
L' umidità, la nebbia fitta, i 3° C di temperatura sono in realtà per me invitanti per "sperimentare" un in'infinità di sensazioni.
Acquisendo un pò più di esperienza mi sono proprio reso conto degli ostacoli psicologici che affliggono le persone e vietano di provare emozioni e sensazioni sconosciute.
Infatti, in un primo momento il nostro cervello si domanda: ma sei scemo? il terreno gelato, umido e fangoso ci pongono immediatamente un' "ostacolo" sensoriale che è quello che "fa mollare" i più al primo colpo.
Ma dopo qualche istante, ben conscio di quello che succederà (fiducioso nelle regole della fisiologia umana), ecco che si attiva il tanto famoso e discusso (almeno tra di noi...) processo circolatorio e arriva la tanto attesa "botta di calore".
Il peso del piumino diventa quasi insopportabile, i piedi sono belli rossi e il corpo viene pervaso da emozioni e sensazioni impagabili, sensazioni che non si possono nemmeno capire lontanamente se non ne si fa esperienza diretta.
Per questo nessuno "schiavo" delle scarpe può capire cosa possa voler dire veramente andare scalzi, nessuno!!!
La persona "normale" non appena sente il minimo freddo si mette subito scarponi e calzettoni, velocemente sopraffatta dalla sensazione di gelo, da questa ipersensibilità che ci siamo creati da soli indossando le scarpe ancora prima di imparare a camminare.
Questo non è per biasimarli, ma solo per riflettere su cosa una persona si debba perdere.
La "sferzata" di energia poi ci accompagna tutta la giornata, il benessere e la voglia di fare sono con noi...
Perchè l'uomo si deve privare di tutto questo?
L' umidità, la nebbia fitta, i 3° C di temperatura sono in realtà per me invitanti per "sperimentare" un in'infinità di sensazioni.
Acquisendo un pò più di esperienza mi sono proprio reso conto degli ostacoli psicologici che affliggono le persone e vietano di provare emozioni e sensazioni sconosciute.
Infatti, in un primo momento il nostro cervello si domanda: ma sei scemo? il terreno gelato, umido e fangoso ci pongono immediatamente un' "ostacolo" sensoriale che è quello che "fa mollare" i più al primo colpo.
Ma dopo qualche istante, ben conscio di quello che succederà (fiducioso nelle regole della fisiologia umana), ecco che si attiva il tanto famoso e discusso (almeno tra di noi...) processo circolatorio e arriva la tanto attesa "botta di calore".
Il peso del piumino diventa quasi insopportabile, i piedi sono belli rossi e il corpo viene pervaso da emozioni e sensazioni impagabili, sensazioni che non si possono nemmeno capire lontanamente se non ne si fa esperienza diretta.
Per questo nessuno "schiavo" delle scarpe può capire cosa possa voler dire veramente andare scalzi, nessuno!!!
La persona "normale" non appena sente il minimo freddo si mette subito scarponi e calzettoni, velocemente sopraffatta dalla sensazione di gelo, da questa ipersensibilità che ci siamo creati da soli indossando le scarpe ancora prima di imparare a camminare.
Questo non è per biasimarli, ma solo per riflettere su cosa una persona si debba perdere.
La "sferzata" di energia poi ci accompagna tutta la giornata, il benessere e la voglia di fare sono con noi...
Perchè l'uomo si deve privare di tutto questo?
Alexey- Numero di messaggi : 1416
Età : 44
Data d'iscrizione : 11.04.11
Re: Passeggiate invernali
Noi siamo abituati al concetto di allenamento limitatamente all'apparato muscolare, quando invece gran parte degli organi e dei sistemi sono soggetti allo stesso meccanismo: il cervello, il sistema immunitario, la termoregolazione...
Perchè l'uomo si deve privare di tutto questo? Perché troppo spesso trascorriamo una vita troppo confortevole ed ovattata e non capiamo che questo ci priva delle sensazioni più vive e più vere.
Perchè l'uomo si deve privare di tutto questo? Perché troppo spesso trascorriamo una vita troppo confortevole ed ovattata e non capiamo che questo ci priva delle sensazioni più vive e più vere.
Biagio- Numero di messaggi : 377
Data d'iscrizione : 19.10.10
Re: Passeggiate invernali
Concordo. Tutto parte dal nostro cervello: la sensazione di caldo, freddo, la fatica. Se ci poniamo di fronte ad una cosa che ci piace fare, per prima cosa dobbiamo essere psicologicamente predisposti e bendisposti per farla.Biagio ha scritto:Noi siamo abituati al concetto di allenamento limitatamente all'apparato muscolare, quando invece gran parte degli organi e dei sistemi sono soggetti allo stesso meccanismo: il cervello, il sistema immunitario, la termoregolazione...
Perchè l'uomo si deve privare di tutto questo? Perché troppo spesso trascorriamo una vita troppo confortevole ed ovattata e non capiamo che questo ci priva delle sensazioni più vive e più vere.
Chicco.
ChiccoB- Numero di messaggi : 958
Età : 52
Data d'iscrizione : 05.09.08
Re: Passeggiate invernali
Stasera ho fatto un bel giro (uno di quelli miei più collaudati) di complessivi 7 - 8 km a coprire i quali ci ho messo 1 ora e 20 min. E' un percorso per trattori tra i campi in mezzo a vari boschi, in parte su di un crinale piuttosto esposto al vento. Stasera c'erano credo 8 gradi ed una brezza non trascurabile, eppure ero appena coperto e sono stato benissimo. Dove il terreno lo permetteva ho corso, coprendo, di corsa, circa 2 km con grande soddisfazione. Stasera non c'era luna, quindi disponevo solo della luce delle stelle e della luminosità del cielo notturno con i riflessi di qualche nube ... non potevo quindi distinguere i dettagli del suolo e questo fa sì che non puoi scegliere dove posare i piedi e devi abituarti a "sentire" il terreno ed indovinare i punti con meno sassi aguzzi (preferibilmente nel solco lasciato dalle ruote dei trattori) o dove l'ombra ti fa presumere ci sia un po' di vegetazione. E' un bell' esercizio per le piante dei piedi ... specialmente quando poi inizi a correre. Durante la corsa sono molto vigile ed attento a posare i piedi correttamente, stando attento ad intuire i dislivelli e soprattutto a mantenere il movimento del piede nel piano della verticale del corpo e della traiettoria percorsa, evitando movimenti laterali e torsioni che sono la causa più comune di cadute o di colpi dolorosi ai lati del piede. Il tratto più duro e difficile della passeggiata di oggi è un pezzetto di 800 m di strada bianca carrabile che viene percorsa dalle automobili e per questo è stata consolidata con tanto breccino aguzzo: mentre la percorrevo (con attenzione, ma senza riuscire ad evitare di dover stringere i denti di tanto in tanto) pensavo al modo in cui i miei piedi la affrontavano, completamente diverso da come l'avrei percorsa con i piedi calzati. Il piede cerca la strada con l'avampiede, prende l'appoggio con attenzione, pronto a reagire rapidamente se sente un sasso aguzzo sotto di se ed i talloni sfiorano appena il suolo, poggiandosi solo dove sentono che è sicuro. Nei primi anni gli incidenti ai talloni, che pestavano sassi aguzzi con conseguenti versamenti sottocutanei, erano frequenti, come pure le abrasioni all'arco ... ora sono diventato quasi immune a questi pericoli, tanto da riuscire persino a correre. La capacità di termoregolazione del nostro corpo poi è veramente impressionante: sono uscito dal lavoro con maglietta di filo, camicia, pullover e giacca a vento leggera, oltre ai pantaloni di velluto e sentivo un po' di freddo. Pochi minuti dopo marciavo quasi nudo e stavo benissimo... Devo dire che, da quando ho iniziato a fare questi giri notturni invernali non mi sono preso più raffreddori degni di nota... Dal punto di vista dele mie escursioni, non vedo l'ora che piova di nuovo e che piova a lungo e spero anche di avere la fortuna di un po' di neve, come negli anni passati.
Elan- Numero di messaggi : 1087
Età : 72
Data d'iscrizione : 06.10.10
Re: Passeggiate invernali
Un po' di invidia mi pervade quando sento delle vostre passeggiate nella natura... io che abito in centro e mi devo accontentare dei miei 400 metri di "Giardini Reali" più i 200 verso piazza Castello sull'asfalto... Però capisco perché ci sono passato. Quando l'obbligo del lavoro non mi costringeva agli orari di oggi, me ne andavo anch'io appena un po' fuori Torino, col mio motorino (avevo un Ciao), e poi facevo delle camminate sui prati, sulle carrarecce (che bello d'estate quando c'é quel polverino bianco "morbido" che sembra borotalco, e quando ha piovuto che diventa fango tra le dita...), e poi anche d'inverno e con la neve. Oggi su quei prati c'é la fabbrica delle pastiglie Leone, un "Leroy Merlin", un Carrefour e l'IKEA, con milioni di auto che ronzano a cercare parcheggio. Anche se all'IKEA si può andare scalzi, non è la stessa cosa... che tristezza!!!
Tornado a bomba, è sempre così. Mentre gli altri vanno al lavoro già intabarrati come se fossimo 6 o 7 gradi sottozero, io ho un maglione leggero e il giubbino estivo. E arrivo alla fermata del tram già caldo che quando salgo sul mezzo pubblico lo trovo caldissimo e per fortuna devo fare poche fermate...
Ieri pomeriggio c'erano almeno 11-12°C e ho visto una tizia già tutta impellicciata. Cosa farà a gennaio ?
metterà lo scafandro termico degli astronauti ???
Sono lieto che state ripetendo queste esperienze e che arrivate "scientificamente" alle stesse conclusioni.
Il corpo umano è proprio una bella macchinetta...
Saluti brinati
Marco
Tornado a bomba, è sempre così. Mentre gli altri vanno al lavoro già intabarrati come se fossimo 6 o 7 gradi sottozero, io ho un maglione leggero e il giubbino estivo. E arrivo alla fermata del tram già caldo che quando salgo sul mezzo pubblico lo trovo caldissimo e per fortuna devo fare poche fermate...
Ieri pomeriggio c'erano almeno 11-12°C e ho visto una tizia già tutta impellicciata. Cosa farà a gennaio ?
metterà lo scafandro termico degli astronauti ???
Sono lieto che state ripetendo queste esperienze e che arrivate "scientificamente" alle stesse conclusioni.
Il corpo umano è proprio una bella macchinetta...
Saluti brinati
Marco
Marco53- Numero di messaggi : 1116
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Passeggiate invernali
Stamattina ho approfittato dell'insolita giornata mite per far prendere un pò d'aria ai miei piedi. Sono salito sul Carso che si trova alle spalle del mio paese per raggiungere un sentiero non molto battuto che è piacevolissimo da percorrere a piedi nudi, specialmente in inverno. Non è uno di quei sentieri cosparsi con quella fastitiosa ghiaia appuntita ma è tutto ammantato da morbida erba con qualche roccia sporgente qua e là. Una volta là mi sono scalzato e l'ho percorso avanti e indietro tre volte e anche se si tratta dello stesso sentiero, percorrerlo scalzo più volte è una sensazione sempre diversa ad ogni passo, sentendo ogni singola foglia caduta o i fili d'erba che si insinuano tra le dita. Magnifica l'alternanza di temperatura del terreno: da un piacevole tiepido al sole ad un corroborante freddo in ombra dove c'erano ancora croste di ghiaccio (anche se la giornata è mite, di notte va sottozero). Avevo caldo, ho dovuto aprire la felpa perchè non avevo il benchè minimo freddo. Ho anche approfittato per arrampicarmi sui primi rami di un rovere, le dita dei piedi, quasi per istinto, si stringono e fanno presa sulla ruvida corteccia del tronco e dei rami dell'albero (a differenza della liscia suola delle scarpe che ti fa rischiare di scivolare) e poi la corteccia dell'albero è magnifca come sensazione, è un vero massaggio naturale....ah queste cose mi fanno tornare bambino.
Poi ho preso un'altro sentiero e ho approfittato del fatto che non c'era nessuno per camminare scalzo anche là. Questo sentiero aveva più rocce sporgenti (ma non molto acuminate) con delle chiazze di fango sulle quali erano impresse diverse impronte scarpate. Così ho lasciato le mie impronte, scalze e molto più belle e naturali di quelle innaturali calzate. Magnifica la sensazione di far penetrare le dita nella morbida terra rossa tipica del Carso. Le piante dei piedi erano ammantate di un bel color rossiccio-marrone, uguale a quello della terra rossa.
Quindi anche se è inverno, le occasioni per lasciare liberi i piedi non mancano.
Davvero una bella mattinata.
Poi ho preso un'altro sentiero e ho approfittato del fatto che non c'era nessuno per camminare scalzo anche là. Questo sentiero aveva più rocce sporgenti (ma non molto acuminate) con delle chiazze di fango sulle quali erano impresse diverse impronte scarpate. Così ho lasciato le mie impronte, scalze e molto più belle e naturali di quelle innaturali calzate. Magnifica la sensazione di far penetrare le dita nella morbida terra rossa tipica del Carso. Le piante dei piedi erano ammantate di un bel color rossiccio-marrone, uguale a quello della terra rossa.
Quindi anche se è inverno, le occasioni per lasciare liberi i piedi non mancano.
Davvero una bella mattinata.
Spyro- Numero di messaggi : 799
Età : 38
Data d'iscrizione : 03.01.08
PASSEGGIATE INVERNALI
In qieuste belle giornate, dove all 14 latemperatura sfiora i 10 gradi già due volte sono stato fuori a fare la mia passeggiata-jogging-corsa chiamatela come vi pare.
Chi mi incontra mi darà del matto, ma vi assicuro che il terreno è si freddo, ma non più del pavimento di casa e, comunqe dopo un po' di corsa i piedi sono caldi e non hanno assolutamnte bisogno di scatolette conservative (di puzza)
Buon anno a tutti
PAOLO G
Chi mi incontra mi darà del matto, ma vi assicuro che il terreno è si freddo, ma non più del pavimento di casa e, comunqe dopo un po' di corsa i piedi sono caldi e non hanno assolutamnte bisogno di scatolette conservative (di puzza)
Buon anno a tutti
PAOLO G
Paolo G- Numero di messaggi : 151
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Passeggiate invernali
Anche io faccio le mie solite passeggiate scalze nella natura come gli anni scorsi. Ho dovuto per un problema all' anca della gamba destra, limitare sia le mie uscite sia le distanze di percorrenza,però le sensazioni sono sempre piacevoli sia sul terreno asciutto che dopo una giornata di pioggia con il fango. Il freddo dopo un po' di camminata passa.
Ultimamente sono riuscito più frequentemente ad entrare in luoghi pubblici scalzo, ieri ero in autostrada tra Alessandria e Livorno, ho giudato sempre scalzo e ad un autogril sono entrato scalzo in un bar con un minimo di apprensione perchè non lo faccio solitamente, ma nessuno ha fatto caso ai miei piedi scalzi.
SALUTI A TUTTI DI UN BUON 2012.
Ultimamente sono riuscito più frequentemente ad entrare in luoghi pubblici scalzo, ieri ero in autostrada tra Alessandria e Livorno, ho giudato sempre scalzo e ad un autogril sono entrato scalzo in un bar con un minimo di apprensione perchè non lo faccio solitamente, ma nessuno ha fatto caso ai miei piedi scalzi.
SALUTI A TUTTI DI UN BUON 2012.
ALEBO- Numero di messaggi : 527
Data d'iscrizione : 26.01.09
Re: Passeggiate invernali
Io racconto una cosa decisamente più "piccola" che però mi ha dato gioia, dopo due giorni di calze e scarpe per motivi di incontri ufficiali in famiglia e non. non ce la facevo più, così questa mattiva venendo al lavoro, sono uscito un po' prima, ho parcheggiato e mi sono fatto un paio di chilometri scalzo sul marciapiede, veniva giù una pioggerella fine fine e fredda, ma io sentivo i piedi caldi. Quando ho ripreso l' auto per non fare tardi, mi ha quasi dato fastidio la moquette calda.
aldo1953- Numero di messaggi : 1171
Età : 71
Data d'iscrizione : 08.11.11
Re: Passeggiate invernali
Qui in Friuli si è passati dall'inverno siberiano di inizio febbraio (niente neve ma tanta Bora con temperature sempre sottozero) a primavera piena. Non mi sono perso l'occasione per provare altre camminate scalze "invernali", metto invernali tra virgolette perchè negli ultimi giorni di febbraio le temperature sono salite così tanto che ho messo via (per fortuna) scarpe chiuse e calzini e ho tirato fuori i sandali estivi. La scorsa settimana ho anche approfittato di alcuni pomeriggi e sono riuscito a farmi tre pomeriggi scalzi nel giro di una settimana. La prima volta sono andato in campagna, dove un temporale di pochi giorni prima ha inumidito un pò il terreno, così ho approfittato di tastare un pò di fango dove ho lasciato le mie impronte scalze alternato a terra ed erba. Due giorni dopo mi sono recato ad un laghetto (ancora ghiacciato) vicino casa mia circondato da un boschetto. Il terreno era disseminato di mud cracks (i poligoni del fango che si rompe) ancora abbastanza umido dove potevo affondare con piacere piante e dita dei piedi, una sensazione magnifica e ho fatto tutto il giro di questo lago. L'altro ieri invece ho fatto più o meno lo stesso percorso che ho descritto nel post precedente e ho provato le stesse magnifiche sensazioni che ho descritto...compresa l'arrampicata sullo stesso albero sì, ormai mi sono affezionato a quel rovere ^^.
E in questi giorni sto già sfogliando le carte geografiche alla ricerca di altri sentieri da calcare con i piedi nudi in mezzo alla Natura. Si vede che la voglia il barefooting mi sta prendendo? ^^
E in questi giorni sto già sfogliando le carte geografiche alla ricerca di altri sentieri da calcare con i piedi nudi in mezzo alla Natura. Si vede che la voglia il barefooting mi sta prendendo? ^^
Spyro- Numero di messaggi : 799
Età : 38
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Passeggiate invernali
Bellissimo studiarsi i percorsi e poi andare in esplorazione. La settimena scorsa così facendo ho trovato due nuovi percorsi molto belli come alternativa ad un giro già collaudato .... Mi ero stampato anche la cartina dal satellite, ma poi sono arrivato un po' tardi e presto non ero più in grado di vedere la cartina e sono andato a memoria. E' stato molto piacevole e divertente.
Vi dirò che nelle mie passeggiate l'unica paura che sento è quella dei cani. Fortunatamente batto zone di caccia o di riserva dove i cani randagi sono malvisti ed abbattuti senza tanti complimenti dalle guardie venatorie.... i fatti tragici di questi ultimi due giorni mi hanno un po' ... scosso.
Questo fine settimana l'ho passato sempre scalzo. Sabato mattina, essendo mia moglie influenzata, sono andato a fare i soliti giri, lavanderia, supermercato, faidate, sempre rigorosamente scalzo. Stamattina sono adnato al mio maneggio, sempre a piedi nudi, salvo indossare gli stivali per montare. Al maneggio mi conoscono da 15 anni e sanno del mio scalzismo, su cui scherzano bonariamente ... ma c'era un sacco di gente che non conoscevo e la cosa mi ha divertito ...
Vi dirò che nelle mie passeggiate l'unica paura che sento è quella dei cani. Fortunatamente batto zone di caccia o di riserva dove i cani randagi sono malvisti ed abbattuti senza tanti complimenti dalle guardie venatorie.... i fatti tragici di questi ultimi due giorni mi hanno un po' ... scosso.
Questo fine settimana l'ho passato sempre scalzo. Sabato mattina, essendo mia moglie influenzata, sono andato a fare i soliti giri, lavanderia, supermercato, faidate, sempre rigorosamente scalzo. Stamattina sono adnato al mio maneggio, sempre a piedi nudi, salvo indossare gli stivali per montare. Al maneggio mi conoscono da 15 anni e sanno del mio scalzismo, su cui scherzano bonariamente ... ma c'era un sacco di gente che non conoscevo e la cosa mi ha divertito ...
Elan- Numero di messaggi : 1087
Età : 72
Data d'iscrizione : 06.10.10
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