Domenica in montagna
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Domenica in montagna
Oggi sono stato in montagna, ospite di parenti.
Sono andato in infradito (le tipiche calzature alpine ), guidando scalzo come sempre.
Dopo pranzo abbiamo fatto una bella passeggiata nel bosco, lungo una strada sterrata relativamente ripida sotto un bosco fitto con parecchi castagni. Ultimamente appena mi trovo in un ambiente naturale le calzature diventano una costrizione insopportabile. Dopo una decina di minuti non ce l’ho più fatta e mi sono liberato delle ciabatte.
Il terreno era piuttosto impervio, dal ghiaioso al sassoso, con tratti più soffici ma minati di ciuffi di ricci rotti. Non ho avuto grosse difficoltà e me la sono cavata solo con un paio di piccole spine sotto un dito, ma non ho potuto alzare molto lo sguardo per ammirare la volta verde, se non nelle soste.
Vedo che i miei piedi si stanno irrobustendo sempre più e che la mia disinvoltura inaspettatamente cresce di pari passo. Il fatto di avere un buon allenamento e di poter avanzare agevolmente mi mette al riparo da quell'andatura zoppicante che tanto facilita i sorrisi ironici di chi ci osserva e qualche volta mi fa anche guadagnare qualche sguardo ammirato o perlomeno sorpreso – insomma, un minimo di rispetto.
Sono andato in infradito (le tipiche calzature alpine ), guidando scalzo come sempre.
Dopo pranzo abbiamo fatto una bella passeggiata nel bosco, lungo una strada sterrata relativamente ripida sotto un bosco fitto con parecchi castagni. Ultimamente appena mi trovo in un ambiente naturale le calzature diventano una costrizione insopportabile. Dopo una decina di minuti non ce l’ho più fatta e mi sono liberato delle ciabatte.
Il terreno era piuttosto impervio, dal ghiaioso al sassoso, con tratti più soffici ma minati di ciuffi di ricci rotti. Non ho avuto grosse difficoltà e me la sono cavata solo con un paio di piccole spine sotto un dito, ma non ho potuto alzare molto lo sguardo per ammirare la volta verde, se non nelle soste.
Vedo che i miei piedi si stanno irrobustendo sempre più e che la mia disinvoltura inaspettatamente cresce di pari passo. Il fatto di avere un buon allenamento e di poter avanzare agevolmente mi mette al riparo da quell'andatura zoppicante che tanto facilita i sorrisi ironici di chi ci osserva e qualche volta mi fa anche guadagnare qualche sguardo ammirato o perlomeno sorpreso – insomma, un minimo di rispetto.
Biagio- Numero di messaggi : 377
Data d'iscrizione : 19.10.10
Re: Domenica in montagna
Bravissimo!Biagio ha scritto:Oggi sono stato in montagna, ospite di parenti.
Sono andato in infradito (le tipiche calzature alpine ), guidando scalzo come sempre.
Dopo pranzo abbiamo fatto una bella passeggiata nel bosco, lungo una strada sterrata relativamente ripida sotto un bosco fitto con parecchi castagni. Ultimamente appena mi trovo in un ambiente naturale le calzature diventano una costrizione insopportabile. Dopo una decina di minuti non ce l’ho più fatta e mi sono liberato delle ciabatte.
Il terreno era piuttosto impervio, dal ghiaioso al sassoso, con tratti più soffici ma minati di ciuffi di ricci rotti. Non ho avuto grosse difficoltà e me la sono cavata solo con un paio di piccole spine sotto un dito, ma non ho potuto alzare molto lo sguardo per ammirare la volta verde, se non nelle soste.
Vedo che i miei piedi si stanno irrobustendo sempre più e che la mia disinvoltura inaspettatamente cresce di pari passo. Il fatto di avere un buon allenamento e di poter avanzare agevolmente mi mette al riparo da quell'andatura zoppicante che tanto facilita i sorrisi ironici di chi ci osserva e qualche volta mi fa anche guadagnare qualche sguardo ammirato o perlomeno sorpreso – insomma, un minimo di rispetto.
E' così che si fa!!!
bfpaul
Re: Domenica in montagna
bfpaul ha scritto:Bravissimo!Biagio ha scritto:Oggi sono stato in montagna, ospite di parenti.
Sono andato in infradito (le tipiche calzature alpine ), guidando scalzo come sempre.
Dopo pranzo abbiamo fatto una bella passeggiata nel bosco, lungo una strada sterrata relativamente ripida sotto un bosco fitto con parecchi castagni. Ultimamente appena mi trovo in un ambiente naturale le calzature diventano una costrizione insopportabile. Dopo una decina di minuti non ce l’ho più fatta e mi sono liberato delle ciabatte.
Il terreno era piuttosto impervio, dal ghiaioso al sassoso, con tratti più soffici ma minati di ciuffi di ricci rotti. Non ho avuto grosse difficoltà e me la sono cavata solo con un paio di piccole spine sotto un dito, ma non ho potuto alzare molto lo sguardo per ammirare la volta verde, se non nelle soste.
Vedo che i miei piedi si stanno irrobustendo sempre più e che la mia disinvoltura inaspettatamente cresce di pari passo. Il fatto di avere un buon allenamento e di poter avanzare agevolmente mi mette al riparo da quell'andatura zoppicante che tanto facilita i sorrisi ironici di chi ci osserva e qualche volta mi fa anche guadagnare qualche sguardo ammirato o perlomeno sorpreso – insomma, un minimo di rispetto.
E' così che si fa!!! bravo!!! si parte dal poco e si con impegno si ottiene sempre di più
bfpaul
mela- Numero di messaggi : 47
Età : 51
Data d'iscrizione : 20.07.11
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