Cinque alieni sbarcano sul pianeta Padova - prima parte
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Cinque alieni sbarcano sul pianeta Padova - prima parte
Promemoria primo messaggio :
Da tempo se ne parlava, sembrava uno di quei miraggi che appaiono all’orizzonte, cammina cammina e la magica visione è sempre li alla stessa distanza, finché impallidisce e ci lascia il solito orizzonte vuoto.
Invece il sogno si è avverato: una giornata e mezza in totale libertà scalza, cinque pionieri alla conquista di una fettina di veneto.
Vi sembrerà strano, ma è una settimana che l’emozione mi attanaglia, pregusto il momento e le ore sembrano ristagnare.
Un ultimo appello negli ultimi istanti: Ares, Paolo F., Stefano, Lucignolo e la new entry Lucina, i primi tre partiranno da Milano, io e mia moglie saliremo a bordo dell’Eurostar a Brescia.
Il convoglio è puntualissimo, abbracciamo con piacere i tre amici e prendiamo posto vicino a loro.
Tutti scalzi, naturalmente; fra un paio d’ore cominceremo ad accarezzare il suolo di una città che mi ha ospitato per alcuni anni, durante gli studi universitari.
Di tempo ne è passato, allora c’era ancora qualche orma di T Rex , adesso toccherà a noi lasciare qualche impronta scalza.
Eh, quante immagini scorrono nella mia mente, quel tratto percorso decine di volte: lo sto rifacendo senza scarpe….quasi non ci credo!
Sono da poco trascorse le ore diciassette e cinque alieni sbarcano sul pianeta patavino.
Almeno questa è la prima sensazione, perché molte teorie qui non sono più valide.
Vediamo un po’.
La maggior parte delle persone non se ne accorge nemmeno: caspita, qui hanno un radar incorporato, ci sono decine di occhi incollati ai nostri piedi.
Mi viene quasi un sospetto: vuoi vedere che ho dimenticato i pantaloni a casa? No, no, ci sono.
Usciamo e percorriamo Corso del Popolo.
Se anche si accorgono fanno finta di nulla: al posto delle vertebre cervicali ci devono essere delle molle, perché le teste si agitano e si scuotono (ma dove andremo a finire?).
Ti guardano perché vorrebbero, ma non possono: oh, cavolo! Allora perché quelle espressioni disgustate, nemmeno si fossero trovati davanti cinque Zulù nudi e sporchi di fango?
O ci ricalziamo o ce ne infischiamo: optiamo per la seconda soluzione, continuando a mostrare le nostre suole nere.
Siamo di fronte all’hotel; decidiamo di entrare con le infradito, espletare le operazioni di ingresso, alleggerire gli zaini ed uscire scalzi.
Bene, non accade nulla.
Sempre sotto decine di sguardi attoniti, ci fermiamo in Piazza dei Frutti a fare uno spuntino a base di deliziose ciliegie appena comprate su una bancarella, all’ombra del Palazzo della Ragione.
La temperatura è ideale, ma lunghi tratti lastricati dal porfido stimolano intensamente le nostre suole nude.
L’asfalto è ruvido in certi tratti, ma i lunghi percorsi porticati danno un sollievo non indifferente.
Ecco la sede centrale dell’Università, avevo diciannove anni quando ne varcai la soglia la prima volta, fa un certo effetto passarci davanti scalzo in un contesto così poco convenzionale per una simile attività.
Ares è scatenato, ma il redivivo dio della guerra al posto della spada fa mulinare una bella macchina fotografica.
Facciamo una piccola sosta presso la tomba di Antenore, poi ci dirigiamo decisamente verso la Basilica del Santo.
Qualche fotografia di rito, poi entriamo nella Basilica.
Nessun problema per i nostri piedi, anzi, mentre leggiamo una preghiera davanti alle spoglie di Sant Antonio un frate ci si avvicina, ci stringe la mano e ci mormora una sola parola: Pace.
Prossima meta: Prato della Valle, isola verde dove centinaia di giovani si fermano a dialogare…..e vi garantisco che se ne vedono di tutti i colori, ma di piedi rosa nemmeno uno, a parte i nostri.
Fissiamo il nostro punto d’incontro con Alex65 in centro città.
Siamo al crepuscolo ed il Palazzo della Ragione (che noi abbiamo smarrito ripudiando le scarpe) ci ispira con la sua illuminazione serale; li di fronte c’è una pizzeria, siamo tutti affamati e lo scenario infonde tranquillità.
Aspettiamo con pazienza che si liberi qualche posto; il cameriere ci garantisce che di li a pochi minuti molta gente se ne andrà, ma appare un po’ contrariato dal dover unire dei tavoli (o perché eravamo scalzi?).
Arrivano Alex65 e la moglie, parliamo un po’, ma il mio sguardo ricorre spesso ai tavoli: c’è qualcosa che non mi convince.
Mentre alcuni ragazzi non fanno mancare frizzi e lazzi per i nostri piedi scalzati (facciamo finta di nulla), per ben due volte faccio cenno al cameriere che siamo in sette.
Vengono uniti dei tavoli, poi il colpo di scena: si siedono alcuni anziani e, come per incanto, tutti i posti liberi scompaiono.
Ares perde decisamente la pazienza, ma non c’è niente da fare.
Attraversiamo Piazza delle Erbe (sperando di trovarne qualcuna velenosa) e cerchiamo un altro posto, consigliatoci da Alex65; niente da fare, tutto esaurito.
Con gli sguardi cupi continuiamo a camminare fino a raggiungere un posticino frequentato da studenti e turisti.
Anche qui c’è qualche difficoltà, vedo Nancy (Lucina) parlare con il cameriere; mi avvicino e chiedo quale sia il problema.
C’è un tavolo grande, ma è riservato.
Non si possono unire due tavoli, perché così facendo sarebbero costretti a mettere delle sedie sul passaggio pedonale ed il comune non lo permette (ai gran dottori non manca la fantasia, vero?).
Se vogliamo, possiamo accomodarci all’interno, ma non senza scarpe (esplicitamente dichiarato!!), per ragioni igienico-sanitarie.
Sono ormai le dieci passate e siamo tutti stanchi ed affamati: inghiottiamo il rospo e ci infiliamo un paio di infradito.
Però non era male il cibo ed il beveraggio.
Ragazzi! C’è un affiatamento unico in questo gruppo ed è bellissimo trovarsi insieme.
È abbondantemente passata la mezzanotte, usciamo dal locale, dopo aver lasciato una minimancia (siamo scalzi, ma non barboni) e ci dirigiamo verso Piazza Garibaldi, passando davanti al bar Pedrocchi (come vorrei essere un miliardario per poterci entrare scalzo…..e zitti).
Pieghiamo verso Corso Milano e rientriamo nell’hotel rigorosamente scalzi.
Nessuno si accorge che siamo a piedi nudi, io e Stefano insceniamo nei corridoi qualche gag, poi tutti a nanna.
Domani ci aspetta la regina veneta.
Conclusione: Padova è una città bellissima ed il suo successo turistico è pienamente giustificato.
Se consideriamo le superfici tastate, ebbene, è stato come aver amoreggiato con una donna di classe, dai lineamenti fini.
Se consideriamo la gente….che delusione!
Ero convinto che i cittadini patavini, proprio per la presenza del turismo e, soprattutto, del popolo variegato studentesco, fosse meno provinciale nei confronti di fenomeni di minoranza come il nostro.
Non facciamoci sciocche illusioni: c’è ancora molto da lavorare.
Senza rancore.
Da tempo se ne parlava, sembrava uno di quei miraggi che appaiono all’orizzonte, cammina cammina e la magica visione è sempre li alla stessa distanza, finché impallidisce e ci lascia il solito orizzonte vuoto.
Invece il sogno si è avverato: una giornata e mezza in totale libertà scalza, cinque pionieri alla conquista di una fettina di veneto.
Vi sembrerà strano, ma è una settimana che l’emozione mi attanaglia, pregusto il momento e le ore sembrano ristagnare.
Un ultimo appello negli ultimi istanti: Ares, Paolo F., Stefano, Lucignolo e la new entry Lucina, i primi tre partiranno da Milano, io e mia moglie saliremo a bordo dell’Eurostar a Brescia.
Il convoglio è puntualissimo, abbracciamo con piacere i tre amici e prendiamo posto vicino a loro.
Tutti scalzi, naturalmente; fra un paio d’ore cominceremo ad accarezzare il suolo di una città che mi ha ospitato per alcuni anni, durante gli studi universitari.
Di tempo ne è passato, allora c’era ancora qualche orma di T Rex , adesso toccherà a noi lasciare qualche impronta scalza.
Eh, quante immagini scorrono nella mia mente, quel tratto percorso decine di volte: lo sto rifacendo senza scarpe….quasi non ci credo!
Sono da poco trascorse le ore diciassette e cinque alieni sbarcano sul pianeta patavino.
Almeno questa è la prima sensazione, perché molte teorie qui non sono più valide.
Vediamo un po’.
La maggior parte delle persone non se ne accorge nemmeno: caspita, qui hanno un radar incorporato, ci sono decine di occhi incollati ai nostri piedi.
Mi viene quasi un sospetto: vuoi vedere che ho dimenticato i pantaloni a casa? No, no, ci sono.
Usciamo e percorriamo Corso del Popolo.
Se anche si accorgono fanno finta di nulla: al posto delle vertebre cervicali ci devono essere delle molle, perché le teste si agitano e si scuotono (ma dove andremo a finire?).
Ti guardano perché vorrebbero, ma non possono: oh, cavolo! Allora perché quelle espressioni disgustate, nemmeno si fossero trovati davanti cinque Zulù nudi e sporchi di fango?
O ci ricalziamo o ce ne infischiamo: optiamo per la seconda soluzione, continuando a mostrare le nostre suole nere.
Siamo di fronte all’hotel; decidiamo di entrare con le infradito, espletare le operazioni di ingresso, alleggerire gli zaini ed uscire scalzi.
Bene, non accade nulla.
Sempre sotto decine di sguardi attoniti, ci fermiamo in Piazza dei Frutti a fare uno spuntino a base di deliziose ciliegie appena comprate su una bancarella, all’ombra del Palazzo della Ragione.
La temperatura è ideale, ma lunghi tratti lastricati dal porfido stimolano intensamente le nostre suole nude.
L’asfalto è ruvido in certi tratti, ma i lunghi percorsi porticati danno un sollievo non indifferente.
Ecco la sede centrale dell’Università, avevo diciannove anni quando ne varcai la soglia la prima volta, fa un certo effetto passarci davanti scalzo in un contesto così poco convenzionale per una simile attività.
Ares è scatenato, ma il redivivo dio della guerra al posto della spada fa mulinare una bella macchina fotografica.
Facciamo una piccola sosta presso la tomba di Antenore, poi ci dirigiamo decisamente verso la Basilica del Santo.
Qualche fotografia di rito, poi entriamo nella Basilica.
Nessun problema per i nostri piedi, anzi, mentre leggiamo una preghiera davanti alle spoglie di Sant Antonio un frate ci si avvicina, ci stringe la mano e ci mormora una sola parola: Pace.
Prossima meta: Prato della Valle, isola verde dove centinaia di giovani si fermano a dialogare…..e vi garantisco che se ne vedono di tutti i colori, ma di piedi rosa nemmeno uno, a parte i nostri.
Fissiamo il nostro punto d’incontro con Alex65 in centro città.
Siamo al crepuscolo ed il Palazzo della Ragione (che noi abbiamo smarrito ripudiando le scarpe) ci ispira con la sua illuminazione serale; li di fronte c’è una pizzeria, siamo tutti affamati e lo scenario infonde tranquillità.
Aspettiamo con pazienza che si liberi qualche posto; il cameriere ci garantisce che di li a pochi minuti molta gente se ne andrà, ma appare un po’ contrariato dal dover unire dei tavoli (o perché eravamo scalzi?).
Arrivano Alex65 e la moglie, parliamo un po’, ma il mio sguardo ricorre spesso ai tavoli: c’è qualcosa che non mi convince.
Mentre alcuni ragazzi non fanno mancare frizzi e lazzi per i nostri piedi scalzati (facciamo finta di nulla), per ben due volte faccio cenno al cameriere che siamo in sette.
Vengono uniti dei tavoli, poi il colpo di scena: si siedono alcuni anziani e, come per incanto, tutti i posti liberi scompaiono.
Ares perde decisamente la pazienza, ma non c’è niente da fare.
Attraversiamo Piazza delle Erbe (sperando di trovarne qualcuna velenosa) e cerchiamo un altro posto, consigliatoci da Alex65; niente da fare, tutto esaurito.
Con gli sguardi cupi continuiamo a camminare fino a raggiungere un posticino frequentato da studenti e turisti.
Anche qui c’è qualche difficoltà, vedo Nancy (Lucina) parlare con il cameriere; mi avvicino e chiedo quale sia il problema.
C’è un tavolo grande, ma è riservato.
Non si possono unire due tavoli, perché così facendo sarebbero costretti a mettere delle sedie sul passaggio pedonale ed il comune non lo permette (ai gran dottori non manca la fantasia, vero?).
Se vogliamo, possiamo accomodarci all’interno, ma non senza scarpe (esplicitamente dichiarato!!), per ragioni igienico-sanitarie.
Sono ormai le dieci passate e siamo tutti stanchi ed affamati: inghiottiamo il rospo e ci infiliamo un paio di infradito.
Però non era male il cibo ed il beveraggio.
Ragazzi! C’è un affiatamento unico in questo gruppo ed è bellissimo trovarsi insieme.
È abbondantemente passata la mezzanotte, usciamo dal locale, dopo aver lasciato una minimancia (siamo scalzi, ma non barboni) e ci dirigiamo verso Piazza Garibaldi, passando davanti al bar Pedrocchi (come vorrei essere un miliardario per poterci entrare scalzo…..e zitti).
Pieghiamo verso Corso Milano e rientriamo nell’hotel rigorosamente scalzi.
Nessuno si accorge che siamo a piedi nudi, io e Stefano insceniamo nei corridoi qualche gag, poi tutti a nanna.
Domani ci aspetta la regina veneta.
Conclusione: Padova è una città bellissima ed il suo successo turistico è pienamente giustificato.
Se consideriamo le superfici tastate, ebbene, è stato come aver amoreggiato con una donna di classe, dai lineamenti fini.
Se consideriamo la gente….che delusione!
Ero convinto che i cittadini patavini, proprio per la presenza del turismo e, soprattutto, del popolo variegato studentesco, fosse meno provinciale nei confronti di fenomeni di minoranza come il nostro.
Non facciamoci sciocche illusioni: c’è ancora molto da lavorare.
Senza rancore.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Cinque alieni sbarcano sul pianeta Padova - prima parte
Sì, infatti! L'avevo capito benissimo anch'io che il nuovo epiteto sgarbato era riferito naturalmente a me e a "quelli come me".Lucignolo ha scritto: Paolo, mi meraviglio di te per certi fraintendimenti!
Non capisco perché tutto questo interesse quasi morboso a pregare chiunque ad unirsi ai vostri raduni. E non capisco perché debba assumere tanto significato e tanta gravità il fatto che qualche membro del forum non abbia in animo di unirvisi, tanto più quando si abita all'estero, a centinaia di chilometri di distanza da essi, quando si è spiegato in tutte le salse il perché di questa preferenza e quando ci si è per il resto sempre comportati bene. Tra l'altro non vedo cosa un raduno debba "dimostrare": si può benissimo farsi vedere scalzi ad un raduno collettivo e poi portare le scarpe per tutto il resto della vita.Lucignolo ha scritto:persone adulte che dovrebbero saper soppesare le parole indirizzate a chi si fa pregare e strapregare per un incontro, anche uno soltanto in un anno
Si vede che sono un bambino piccolo, ma sinceramente tutte queste perplessità, ironie, sospetti e atmosfera poliziesca - di chi insinua a giorni alterni che gli altri raccontino "favolette" - mi hanno un po' stufato.Lucignolo ha scritto:ma da parte di un gimnopodista consolidato......beh, la cosa mi lascia un poco perplesso
Federico- Numero di messaggi : 57
Data d'iscrizione : 21.01.08
Re: Cinque alieni sbarcano sul pianeta Padova - prima parte
Si capiva benissimo?…..bfpaul ha scritto:Beh, era chiaro che non parlavi di me.
Certo che sei un bel furbacchione!
Il discorso è generale e rivolto ai più timorosi, ma si ispira all’esperienza di qualcuno e questo è il motivo di qualche fraintendimento.
Il tutto mira a contestare un pochino quelli che, a mio avviso, sono semplicemente dei pregiudizi:
se sei in gruppo la gente ti nota di più: in parte è vero, ma spero che i più timidi si rendano conto che camminare in solitaria non li rende meno criticabili e nemmeno più mimetizzati.
Dipende dal contesto, dall’abbigliamento e dalla diversa estroversione di un popolo.
Ho citato le marce della pace perché sono fra le manifestazioni in cui è più probabile fare qualche avvistamento; si è invogliati a fare altrettanto, ma ci si illude che sia facile.
Non è così in contesti più generali e di sicuro risulta più sopportabile subire sgradevoli situazioni se si è in compagnia.
L’abbigliamento ha la sua importanza, come ho già spiegato: trovarsi di fronte ad una persona scalza con un paio di pantaloni corti od a tre quarti di gamba fa percepire immediatamente qualsiasi anomalia degli arti inferiori; un paio di pantaloni lunghi e coprenti potrebbe indurre i distratti (e sono i più) che state indossando un paio di infradito.
Chi ha quest’ultima abitudine può essere indotto a pensare che la gente non veda, ma non ci si facciano troppe illusioni.
Il mondo è pieno di clamorosi esempi: vi demoliscono la porta di casa e nessuno ha sentito qualcosa, ma se vi portate a casa una donna di nascosto in piena notte, camminando in punta di piedi state pur certi che il giorno dopo lo saprà tutto il quartiere.
Hanno occhi e orecchie perfino i muri, perciò tanto vale agire allo scoperto: vi assicuro che vi sentirete meglio e parlo per esperienza personale (mi riferivo ai piedi nudi, non fraintendiamo).
Città ostili e amichevoli: non ci credo.
Cito CS, Federico, Andrea Grasselli, tanto per fare un esempio: loro hanno la fortuna di vivere in paesi che definirei amichevoli (o, perlomeno, indifferenti) verso i gimnopodisti.
Qui da noi la realtà è sostanzialmente diversa e credo che tutto “il mondo” italiano sia paese: forse il veneto esterna di più, forse il lombardo tace ed è meglio ignorare ciò che pensa realmente…..non saprei.
Ecco, quello che voglio dire è che credo di più ad un barefooter umile, che non esordisce con presentazioni enfatiche, ma che dice onestamente ciò che prova.
Non è una vergogna andare a piedi nudi, ma non è nemmeno una vergogna calzarsi se non ci si sente.
Ci sono passato anch’io e sono ancora lontano dalla libertà interiore.
Forse si tace perché si ha paura di fare brutta figura denunciando i propri timori, forse perché quando qualcuno vi spinge sull’orlo di quel trampolino così alto si prova una morsa di panico allo stomaco o semplicemente perché non si è poi così motivati.
Speravo che qualche scossone servisse a svegliare chi è paralizzato dall’uscire realmente allo scoperto, evitando di strisciare di notte lungo i muri o pensando di aver superato chissà quale traguardo uscendo scalzo quei tre minuti, magari nelle ore più deserte, a buttare il pattume.
E’ ben diverso camminare tra una folla di persone calzate che ti notano, le prime volte senti un brivido scorrerti lungo la schiena, poi tutto va meglio e ti senti molto più libero.
In compagnia, credetemi, è tutto più facile.
La gita non è un rito e non lo deve diventare; noi del gruppo lombardo abbiamo scoperto un affiatamento insperato, ma avrebbe potuto accadere anche se non fossimo stati scalzisti.
Concludo: vi invito almeno una volta a provarci.
Nessuno vi manderà dei picchiatori a casa se non vorrete ripetere l’esperienza.
Non è un caso che chi ha già provato, prima o poi ci riprova.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Cinque alieni sbarcano sul pianeta Padova - prima parte
Non me ne volere, ma non sono professionalmente qualificato per problemi di questo genere.Federico ha scritto:Sì, infatti! L'avevo capito benissimo anch'io che il nuovo epiteto sgarbato era riferito naturalmente a me e a "quelli come me".
Eh, appunto, signor "so tutto io".Federico ha scritto:Non capisco perché tutto questo interesse quasi morboso a pregare chiunque ad unirsi ai vostri raduni. E non capisco perché debba assumere tanto significato e tanta gravità il fatto che qualche membro del forum non abbia in animo di unirvisi, tanto più quando si abita all'estero
Spiegamelo tu, visto che ti sei tirato in ballo senza che nessuno te lo avesse chiesto.
Sappiamo benissimo dei problemi legati alla distanza, tanto è vero che nessuno pretende che un romano venga in Lombardia, ma nemmeno viceversa.
Aspettiamo volentieri Contessa Scalza, quando potrà e se verrà.
Jessica è venuta da Atlanta e mi dispiace di non averla potuta incontrare, però l'ammiro tantissimo.
Non fare il sofista con me.Federico ha scritto:si può benissimo farsi vedere scalzi ad un raduno collettivo e poi portare le scarpe per tutto il resto della vita.
Tutto è opinabile.
Se dicessi che sei un fake, puoi addurmi prove contrarie?
Ti ha visto Daniela, ebbene potresti andare calzato per il resto dell'anno.
Mi dispiace.Federico ha scritto:Si vede che sono un bambino piccolo, ma sinceramente tutte queste perplessità, ironie, sospetti e atmosfera poliziesca - di chi insinua a giorni alterni che gli altri raccontino "favolette" - mi hanno un po' stufato.
Beviti una camomilla.
Purtroppo non sono, lo ripeto, qualificato per questo tipo di problemi.
Ah, dimenticavo: non sentirti poi così offeso, dal momento che tu, per primo, nero su bianco, hai lanciato accuse di morbosità.
Poi Paolo Selis si arrabbierà, ma, con tutti i rispetti per lui, che è un grande, è bene che il popolo di internet si renda conto che siamo uomini fallibili, andiamo scalzi, non ci crediamo migliori degli altri e, talvolta, si possono vedere le cose sotto punti di vista diversi, senza contorcersi in preda alle convulsioni paranoiche.
Vuoi sapere come la penso, spassionatamente? Tu non conti un c...o, io (sottoscrivo) non conto un c...o.
Vuoi continuare o preferisci la pace?
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Cinque alieni sbarcano sul pianeta Padova - prima parte
lucignolo ha scritto:Si capiva benissimo?…..bfpaul ha scritto:Beh, era chiaro che non parlavi di me.
Certo che sei un bel furbacchione!
Il discorso è generale e rivolto ai più timorosi, ma si ispira all’esperienza di qualcuno e questo è il motivo di qualche fraintendimento.
Il tutto mira a contestare un pochino quelli che, a mio avviso, sono semplicemente dei pregiudizi:
Come vedi hanno risposto Andrea e Federico che scalzi ci vanno, quindi qualche dubbio poteva esserci.
lucignolo ha scritto:se sei in gruppo la gente ti nota di più: in parte è vero, ma spero che i più timidi si rendano conto che camminare in solitaria non li rende meno criticabili e nemmeno più mimetizzati.
Dipende dal contesto, dall’abbigliamento e dalla diversa estroversione di un popolo.
Ho citato le marce della pace perché sono fra le manifestazioni in cui è più probabile fare qualche avvistamento; si è invogliati a fare altrettanto, ma ci si illude che sia facile.
Non è così in contesti più generali e di sicuro risulta più sopportabile subire sgradevoli situazioni se si è in compagnia.
L’abbigliamento ha la sua importanza, come ho già spiegato: trovarsi di fronte ad una persona scalza con un paio di pantaloni corti od a tre quarti di gamba fa percepire immediatamente qualsiasi anomalia degli arti inferiori; un paio di pantaloni lunghi e coprenti potrebbe indurre i distratti (e sono i più) che state indossando un paio di infradito.
Chi ha quest’ultima abitudine può essere indotto a pensare che la gente non veda, ma non ci si facciano troppe illusioni.
Il mondo è pieno di clamorosi esempi: vi demoliscono la porta di casa e nessuno ha sentito qualcosa, ma se vi portate a casa una donna di nascosto in piena notte, camminando in punta di piedi state pur certi che il giorno dopo lo saprà tutto il quartiere.
Hanno occhi e orecchie perfino i muri, perciò tanto vale agire allo scoperto: vi assicuro che vi sentirete meglio e parlo per esperienza personale (mi riferivo ai piedi nudi, non fraintendiamo).
Ho detto più volte le frasi che hai citato nel topic dove raccontavi.
Quando dicevo quelle cose non avevo intenzione di fare un discorso "statistico" ma "psicologico"; sono convinto che sia utile dire che non siamo l'ombelico del mondo perchè tutti stiano a guardare noi e che il più delle volte se si è da soli non si viene notati.
Trovo utile dire che non possiamo pensare di essere messi a disagio dagli altri quando NOI mettiamo gli altri a disagio; infatti, chi è pronto ad uscire di casa ed a trovarsi davanti uno che va scalzo? E allora capisco la sorpresa e anche la disapprovazione immediata; poi chi è riflessivo penserà che in fondo non facciamo niente di male e si chiederà le ragioni.
Per questo, quando racconto di essere andato in banca, non lo faccio per raccontare la "prodezza" - di cui non frega niente a nessuno - ma per far capire che anche in un ambiente dove la forma trova ancora credito, quando il cliente entra è solo un cliente anche se è scalzo. Punto.
Ovviamente, altro è essere in gruppo o avere i pantaloni "a pinocchietto"; però vorrei chiedere se si vada in gruppo per essere in compagnia, per fare una cosa che altrimenti non si farebbe, o per farci notare.
Nonricordo di aver letto un racconto dove essendo in gruppo ci sia sia fermati su richiesta a spiegare con pazienza e chiaramente chi siamo e cosa facciamo, e secondo me questa dovrebbe essere la cosa più importante ....
lucignolo ha scritto:Città ostili e amichevoli: non ci credo.
Cito CS, Federico, Andrea Grasselli, tanto per fare un esempio: loro hanno la fortuna di vivere in paesi che definirei amichevoli (o, perlomeno, indifferenti) verso i gimnopodisti.
Qui da noi la realtà è sostanzialmente diversa e credo che tutto “il mondo” italiano sia paese: forse il veneto esterna di più, forse il lombardo tace ed è meglio ignorare ciò che pensa realmente…..non saprei.
Qui ho qualche perplessità; a mio avviso gli ambienti possono essere molto diversi; in una città a vocazione fortemente turistica, probabilmente si è abbastanza indifferenti a cose come il barefoting.
lucignolo ha scritto:Ecco, quello che voglio dire è che credo di più ad un barefooter umile, che non esordisce con presentazioni enfatiche, ma che dice onestamente ciò che prova.
Non è una vergogna andare a piedi nudi, ma non è nemmeno una vergogna calzarsi se non ci si sente.
Ci sono passato anch’io e sono ancora lontano dalla libertà interiore.
Forse si tace perché si ha paura di fare brutta figura denunciando i propri timori, forse perché quando qualcuno vi spinge sull’orlo di quel trampolino così alto si prova una morsa di panico allo stomaco o semplicemente perché non si è poi così motivati.
Speravo che qualche scossone servisse a svegliare chi è paralizzato dall’uscire realmente allo scoperto, evitando di strisciare di notte lungo i muri o pensando di aver superato chissà quale traguardo uscendo scalzo quei tre minuti, magari nelle ore più deserte, a buttare il pattume.
E’ ben diverso camminare tra una folla di persone calzate che ti notano, le prime volte senti un brivido scorrerti lungo la schiena, poi tutto va meglio e ti senti molto più libero.
In compagnia, credetemi, è tutto più facile.
La gita non è un rito e non lo deve diventare; noi del gruppo lombardo abbiamo scoperto un affiatamento insperato, ma avrebbe potuto accadere anche se non fossimo stati scalzisti.
Temo che noi per primi, così entusiasti, possiamo mettere in difficoltà chi si avvicina; cenrto facciamo una bella accoglienza, però poi siamo qui a scrivere sempre gli stessi, forse induciamo a credere che se non si fanno certe cose non si venga neppure presi in considerazione.
Ecco, a questo tengo molto e lo scriverò in qualche nuovo topic: noi non ci diamo arie, non abbiamo la puzza sotto il naso, siamo sempre disponibili a supportare che entra nel forum! Non siate timidi, siete fra amici.
lucignolo ha scritto:Concludo: vi invito almeno una volta a provarci.
Nessuno vi manderà dei picchiatori a casa se non vorrete ripetere l’esperienza.
Non è un caso che chi ha già provato, prima o poi ci riprova.
Qui sono d'accordo: scriveteci per farvi dare consiglie vi daremo tutto l'aiuto possibile, ma andate scalzi da soli o in compagnia!
bfpaul
Re: Cinque alieni sbarcano sul pianeta Padova - prima parte
Ciao Lucignolo,
purtroppo e' molto difficile capire se quanto tu scrivi sia da intendersi in senso ironico/provocativo o piuttosto in senso letterale. A tratti mi sembra infatti che tu stia esagerando un po' e immagino che tutto sarebbe piu' chiaro se questa discussione venisse fatta guardandosi in faccia. Sicuramente il mio senso dell'ironia si e' ridotto considerevolmente dopo quasi 10 vissuti in una cultura -quella tedesca- quasi completamente priva di ironia, ma a giudicare dalle reazioni non sono l'unico ad avere questo problema...
In ogni caso vorrei fare alcuni considerazioni:
1. Personalmente non me ne puo' fregare di meno se qualcuno mi considera un fake e non saprei cosa farmene di un attestato di autenticita' come barefooter ne' tanto meno di una tessera del club dei nati scalzi. Ma quello che mi sorprende di piu' e' che interessi a te la domanda se gli altri sono autentici barefooters o no. Se uno vuole considerarsi un barefooter e cammina scalzo solo 1 settimana al mare che male c'e'?
2. Per quanto riguarda il partecipare a raduni direi che e' fuori discussione che nel bene e nel male si da' molto di piu' nell'occhio. Quello che mi da' ancora piu' fastidio pero' e' che per mia esperienza si finisce troppo spesso a parlare di barefooting. Capisco che uno ne scriva nel forum, ma quando ci si trova di persona di solito ci sono argomenti MOLTO piu' interessanti. Che questo non avvenga e' un segnale abbastanza inquietante... Sara' che non mi sono mai capitate situazioni sgradevoli, ma non riesco proprio a capire come essere in un gruppo di scalzi dovrebbe aiutarmi. Al massimo posso immaginarmi che aiuti essere in un gruppo di non-scalzi ... Aggiungo per chiarezza che se qualcuno dovesse venire a Berlino puo' stare tranquillo che faro' di tutto per organizzare un incontro.
3. La storia dei pantaloni corti mi sembra abbastanza assurda. Non riesco a credere che qualcuno rinunci a mettere i pantaloni corti per meglio mimetizzarsi meglio. Nel tempo libero io metto da marzo a ottobre praticamente solo pantaloni corti (nel mio guardaroba il rapporto shorts:pantaloni lunghi e' di circa 10:1), pertanto il 99% del tempo in cui sono scalzo sono in pantaloni corti. Comunque non mi sembra una cosa cosi' eroica. BTW se dovessi scegliere tra stare scalzo coi pantaloni lunghi o con le scarpe e pantaloni corti opterei decisamente per la seconda opzione...
4. Tu hai l'impressione che alcuni di noi facciano i duri e che insistano sulle proprie imprese piuttosto che sui propri limiti. Hai ragione e io sono il primo a farlo. Non ho problemi a elencare qui i miei limiti: lavoro, famiglia, paese. Non penso che trovero' mai il coraggio di andare in giro scalzo (non a casa si intende) con i miei parenti o con molti miei amici. Ne' tantomeno penso che andro' mai in giro scalzo per il mio paese. Inoltre mi vergogno ad andare scalzo in aeroporto a Berlino perche' ho paura di incontrare colleghi.
Tanti saluti da Amburgo,
Augusto
purtroppo e' molto difficile capire se quanto tu scrivi sia da intendersi in senso ironico/provocativo o piuttosto in senso letterale. A tratti mi sembra infatti che tu stia esagerando un po' e immagino che tutto sarebbe piu' chiaro se questa discussione venisse fatta guardandosi in faccia. Sicuramente il mio senso dell'ironia si e' ridotto considerevolmente dopo quasi 10 vissuti in una cultura -quella tedesca- quasi completamente priva di ironia, ma a giudicare dalle reazioni non sono l'unico ad avere questo problema...
In ogni caso vorrei fare alcuni considerazioni:
1. Personalmente non me ne puo' fregare di meno se qualcuno mi considera un fake e non saprei cosa farmene di un attestato di autenticita' come barefooter ne' tanto meno di una tessera del club dei nati scalzi. Ma quello che mi sorprende di piu' e' che interessi a te la domanda se gli altri sono autentici barefooters o no. Se uno vuole considerarsi un barefooter e cammina scalzo solo 1 settimana al mare che male c'e'?
2. Per quanto riguarda il partecipare a raduni direi che e' fuori discussione che nel bene e nel male si da' molto di piu' nell'occhio. Quello che mi da' ancora piu' fastidio pero' e' che per mia esperienza si finisce troppo spesso a parlare di barefooting. Capisco che uno ne scriva nel forum, ma quando ci si trova di persona di solito ci sono argomenti MOLTO piu' interessanti. Che questo non avvenga e' un segnale abbastanza inquietante... Sara' che non mi sono mai capitate situazioni sgradevoli, ma non riesco proprio a capire come essere in un gruppo di scalzi dovrebbe aiutarmi. Al massimo posso immaginarmi che aiuti essere in un gruppo di non-scalzi ... Aggiungo per chiarezza che se qualcuno dovesse venire a Berlino puo' stare tranquillo che faro' di tutto per organizzare un incontro.
3. La storia dei pantaloni corti mi sembra abbastanza assurda. Non riesco a credere che qualcuno rinunci a mettere i pantaloni corti per meglio mimetizzarsi meglio. Nel tempo libero io metto da marzo a ottobre praticamente solo pantaloni corti (nel mio guardaroba il rapporto shorts:pantaloni lunghi e' di circa 10:1), pertanto il 99% del tempo in cui sono scalzo sono in pantaloni corti. Comunque non mi sembra una cosa cosi' eroica. BTW se dovessi scegliere tra stare scalzo coi pantaloni lunghi o con le scarpe e pantaloni corti opterei decisamente per la seconda opzione...
4. Tu hai l'impressione che alcuni di noi facciano i duri e che insistano sulle proprie imprese piuttosto che sui propri limiti. Hai ragione e io sono il primo a farlo. Non ho problemi a elencare qui i miei limiti: lavoro, famiglia, paese. Non penso che trovero' mai il coraggio di andare in giro scalzo (non a casa si intende) con i miei parenti o con molti miei amici. Ne' tantomeno penso che andro' mai in giro scalzo per il mio paese. Inoltre mi vergogno ad andare scalzo in aeroporto a Berlino perche' ho paura di incontrare colleghi.
Tanti saluti da Amburgo,
Augusto
Ospite- Ospite
Re: Cinque alieni sbarcano sul pianeta Padova - prima parte
Eccone un altro!
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Scusa ma parli di marcia della pace e pellegrinaggi. Tra di noi chi ha fatto ambe due le cose scalze se nn il sottoscritto? Come vedi mi pare evidente che io possa pensare che tu ti riferisca a me.
Ora se nn ti riferivi a me a chi ti riferivi?
Detto questo vorrei far notare due cose che possono sembrare opposte.
Tizio va scalzo tutti i giorni ma x varie ragioni non può o nn vuole partecipare ai raduni e nessuno lo ha mai visto.
Ora ritengo legittimo il dubbio se Tizio sia o meno uno barefooter autentico ma credo che tutto sommato conti poco. Tizio sa che è vero e continua ad andare scalzo ogni giorno alla faccia dei mal pensanti.
Caio invece va pochissimo scalzo x vari motivi xò gli piace partecipare ai raduni. Tutti pensano che Caio sia un vero barefooter mentre in realtà va molto meno scalzo di Tizio.
Caio ha bisogno del raduno e della forza del gruppo x andare scalzo e vede lo scalzismo come un hobby mentre Tizio vive lo scalzismo come uno stile di vita e nn ha bisogno di un raduno xchè va scalzo tutti i giorni e magari deride Caio xchè teme di mostrarsi scalzo da parenti e amici. Caio butta fango su Tizio dicendo che si potrebbe dubitare sull'autenticità di Tizio che nessuno ha mai visto.
Ora io mi chiedo Tizio e Caio possono essere ritenuti entrambi barefooter? Secondo me si anche se hanno due filosofie diverse che magari li porta a litigare.
Posso sperare che Tizio e Caio siano + comprensivi tra di loro ed evitino di litigare che già si è in pochi se poi al posto di unirci ci dividiamo siamo rovinati. In + uno che legge il forum e vede simili liti potrebbe pensare che andare scalzi faccia male al cervello...
Spero di nn scatenare altre polemiche ed incomprensioni.
Ciao
Andrea
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Scusa ma parli di marcia della pace e pellegrinaggi. Tra di noi chi ha fatto ambe due le cose scalze se nn il sottoscritto? Come vedi mi pare evidente che io possa pensare che tu ti riferisca a me.
Ora se nn ti riferivi a me a chi ti riferivi?
Detto questo vorrei far notare due cose che possono sembrare opposte.
Tizio va scalzo tutti i giorni ma x varie ragioni non può o nn vuole partecipare ai raduni e nessuno lo ha mai visto.
Ora ritengo legittimo il dubbio se Tizio sia o meno uno barefooter autentico ma credo che tutto sommato conti poco. Tizio sa che è vero e continua ad andare scalzo ogni giorno alla faccia dei mal pensanti.
Caio invece va pochissimo scalzo x vari motivi xò gli piace partecipare ai raduni. Tutti pensano che Caio sia un vero barefooter mentre in realtà va molto meno scalzo di Tizio.
Caio ha bisogno del raduno e della forza del gruppo x andare scalzo e vede lo scalzismo come un hobby mentre Tizio vive lo scalzismo come uno stile di vita e nn ha bisogno di un raduno xchè va scalzo tutti i giorni e magari deride Caio xchè teme di mostrarsi scalzo da parenti e amici. Caio butta fango su Tizio dicendo che si potrebbe dubitare sull'autenticità di Tizio che nessuno ha mai visto.
Ora io mi chiedo Tizio e Caio possono essere ritenuti entrambi barefooter? Secondo me si anche se hanno due filosofie diverse che magari li porta a litigare.
Posso sperare che Tizio e Caio siano + comprensivi tra di loro ed evitino di litigare che già si è in pochi se poi al posto di unirci ci dividiamo siamo rovinati. In + uno che legge il forum e vede simili liti potrebbe pensare che andare scalzi faccia male al cervello...
Spero di nn scatenare altre polemiche ed incomprensioni.
Ciao
Andrea
Andrea77- Numero di messaggi : 1101
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Cinque alieni sbarcano sul pianeta Padova - prima parte
Non ce l'ho con nessuno in particolare, ma è chiaro che come entusiasta di certe esperienze faccia un po' fatica a capire chi non ci vuol provare almeno una volta.Augusto ha scritto:purtroppo e' molto difficile capire se quanto tu scrivi sia da intendersi in senso ironico/provocativo o piuttosto in senso letterale.
Se la cosa non piace, si dovrebbe abolire la sezione incontri, visto che fondamentalmente non è gradita.
Perché raccontarsi di cose che non interessano a nessuno?
Eh, già. Per vedersi in faccia bisogna incontrarsi.Augusto ha scritto:tutto sarebbe piu' chiaro se questa discussione venisse fatta guardandosi in faccia.
O.K. Quaranta milioni di barefooters in Italia allora.Augusto ha scritto:Se uno vuole considerarsi un barefooter e cammina scalzo solo 1 settimana al mare che male c'e'?
Scusami, ma questo è un sito di barefooting e spesso ci si incontra fra barefooters. Sul sito di cosa vuoi parlare?Augusto ha scritto:Quello che mi da' ancora piu' fastidio pero' e' che per mia esperienza si finisce troppo spesso a parlare di barefooting. Capisco che uno ne scriva nel forum, ma quando ci si trova di persona di solito ci sono argomenti MOLTO piu' interessanti.
Poi quando ci si incontra di cosa credi che si parli? Di tutto e di più, lo scrissi più volte anche in qualche altro post, ma se non leggete per motivi vostri non è colpa mia.
Se la ritieni cosa inutile, non farlo.Augusto ha scritto:Aggiungo per chiarezza che se qualcuno dovesse venire a Berlino puo' stare tranquillo che faro' di tutto per organizzare un incontro.
Non ho detto questo, sta di fatto, ma si vede che ciò che esperimento conta poco, che la gente pensa troppo a i cavoli propri per fissare lo sguardo sui piedi e cercare di capire se porti finti sandali, flip flop o se sei scalzo.Augusto ha scritto:Non riesco a credere che qualcuno rinunci a mettere i pantaloni corti per meglio mimetizzarsi meglio.
Ma se la gamba è libera, anche uno quasi cieco coglie al volo la differenza.
Anch'io ho tanti limiti, non è un problema esternarli, è un problema tacerli.Augusto ha scritto:Tu hai l'impressione che alcuni di noi facciano i duri e che insistano sulle proprie imprese piuttosto che sui propri limiti. Hai ragione e io sono il primo a farlo. Non ho problemi a elencare qui i miei limiti: lavoro, famiglia, paese. Non penso che trovero' mai il coraggio di andare in giro scalzo (non a casa si intende) con i miei parenti o con molti miei amici. Ne' tantomeno penso che andro' mai in giro scalzo per il mio paese. Inoltre mi vergogno ad andare scalzo in aeroporto a Berlino perche' ho paura di incontrare colleghi.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Cinque alieni sbarcano sul pianeta Padova - prima parte
L'ho chiaramente spiegato nel post indirizzato a bfpaul.Andrea77 ha scritto:Ora se nn ti riferivi a me a chi ti riferivi?
Sono cose che capitano non appena si parla di scalzismo praticante.Andrea77 ha scritto:Spero di nn scatenare altre polemiche ed incomprensioni.
È evidente che la cosa da fastidio a qualcuno (e, per favore, non chiedetemi più a chi mi riferisco!).
Limitiamoci a parlare di articoli scemi sul corriere e di leggere qualche nuova presentazione di qualche astro nascente che scomparirà nel nulla.
È successo spesso, spero non si voglia dare la colpa ai barefooters più attivi che hanno il ruolo di spaventare.
Ultima modifica di lucignolo il Gio Giu 12 2008, 19:59 - modificato 1 volta.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Cinque alieni sbarcano sul pianeta Padova - prima parte
Augusto ha scritto:
Se uno vuole considerarsi un barefooter e cammina scalzo solo 1 settimana al mare che male c'e'?
Nessuno.
E' questo che non si capisce...
Mi spiace dirlo ma molti interventi mi hanno fatto riflettere, non sempre positivamente, di come qui venga vista questa cosa...
E' un barefooter (che cavolo di parola) vero solo chi da prova di esserlo, tramite incontri o foto o testimonianze di persone fidate...
Ma stiamo scherzando
Io sono approdato qui con l'intento di condividere sensazioni, idee, problemi ed esperienze, con gente che avesse in comune con me questa abitudine "particolare"...
Non sono venuto certo con l'intenzione di dare prova di chissà che cosa...A chi devo dimostrare che mi piace stare scalzo?A nessuno, se permettete...
A me piace, è sempre piaciuto, lo faccio con naturalezza, senza niente di morboso, ogni volta che posso...con i miei limiti ed i miei problemi...
Ed in questo periodo in cui ho scritto pochissimo, nonostante le condizioni climatiche non sempre favorevoli, l'ho fatto molto ma molto spesso...
In diversi ambiti, collezionando nuove esperienze...potrei raccontarlo...ma perchè se poi c'è questo clima di sospetto (e adesso dite pure ciò che vi pare...ma c'è...ed è più che tangibile)??? Dovrei mandare foto per dimostrare che non dico ca...te???Ma nemmeno per sogno...e se permettete ho i miei motivi...
Non credete a quello che dico???problemi vostri, signori, non miei...
L'unica cosa che posso fare per alleviare questi vostri problemi, è smettere di scrivere...dal momemto che non posso dimostrare niente, almeno per adesso...
Non faccio raduni (sempre per motivi miei) anche se partecipo al forum...è un problema?basta dirlo...per adesso non sento l'esigenza di provarci, domani chissà...se capita un incontro, per circostanze logistiche e temporali favorevoli, ben venga...ma questo non significa che senta la necessità di unirmi ai raduni...ad onor del vero, per tanti motivi, non ne faccio di nessun genere (motociclistici, automobilistici e sportivi)..., se non in casi eccezionali, ma nessuno ha mai avuto niente da obiettare...
Come nessuno mi ha mai chiesto, implicitamente o non, di dar prova se effettivamente possiedo quel tipo di auto o di moto o qualsiasi altra cosa...
E questa è una cosa che come da fastidio a me sono certo dia fastidio a tanti altri...
Ci lamentiamo della scarsa affluenza di postanti...bene, continuiamo per questa via...altro che 4 gatti a scrivere...neanche un topo...
Badboy- Numero di messaggi : 114
Data d'iscrizione : 09.01.08
Re: Cinque alieni sbarcano sul pianeta Padova - prima parte
Sono cose che capitano non appena si parla di scalzismo praticante.
&200#; evidente che la cosa da fastidio a qualcuno (e, per favore, non chiedetemi più a chi mi riferisco!).
Limitiamoci a parlare di articoli scemi sul corriere e di leggere qualche nuova presentazione di qualche astro nascente che scomparirà nel nulla.
&200#; successo spesso, spero non si voglia dare la colpa ai barefooters più attivi che hanno il ruolo di spaventare.
Giuro che non capisco cosa stai scrivendo e mi dispiace moltissimo anche perche' direi dal tuo "tono di voce" che la stai prendendo molto sul personale (e.g., quando suggerisci a Federico di rivolgersi a uno psicologo). Sono straconvinto che si tratti solo di un malinteso perche' non riesco a credere che la pensiamo in modo cosi' diverso. In ogni caso mi sembra che ci siano 2 possibili atteggiamenti estremi per un partecipante al forum:
1. Stare scalzo e' la mia scelta; cosa gli altri fanno e/o pensano di me non mi importa; sono qui perche' comunicare con "colleghi" mi aiuta a superare le mie paure
2. Stare scalzo e' oggettivamente meglio; dobbiamo convincere gli altri; sono qui per fare pubblicita'
Nel mio caso si tratta decisamente del primo atteggiamento. Tu come la pensi?
Aug
Ospite- Ospite
Re: Cinque alieni sbarcano sul pianeta Padova - prima parte
Condivido quanto detto da Badboy. Non capisco proprio questa insistenza nel richiedere dimostrazione di essere un barefooter.
Uno lo è o nn lo è a peescindere che gli altri gli credano o meno, a prescindere dal fatto che partecipi o meno ai raduni... Se poi nn lo è e dice di esserlo sono cavoli suoi e nn sa cosa si perde.
Se uno sta scalzo x conto suo nn vedo dove sia il problema.
Personalmente preferisco andare scalzo in compagnia ma ritengo + che legittima la scelta di nn partecipare ai raduni (Anche qui nn sanno cosa si perdono:-)
Ma se si fanno certe polemiche è chiaro che se anche uno avesse la tentazione di venire ad un raduno dice 'ma che ci vado a fare x discutere o litigare?!'
X me gli incontri sono utili e quando mi è possibile partecipo.
X me la cosa è abbastanza semplice. Uno propone un uscita se altri vogliono venire bene altrimenti amen.
Siamo sempre gli stessi? Pazienza! Uno fa l'invito se poi nessuno risponde o rispondono solo quelli amen.
Mi rendo conto che è anche frustrante continuare a proporre raduni e gite raccogliendo sempre le solite adesioni ma alla fine chi se ne frega! Tutto sommato mi pare che ci si diverta anche in pochi e tutto sommato si è + affiatati ci si conosce meglio e ci sono meno problemi.
... sem in du sem in vun le più se che nesun (siamo in due siamo in uno è più che nessuno)
Uno lo è o nn lo è a peescindere che gli altri gli credano o meno, a prescindere dal fatto che partecipi o meno ai raduni... Se poi nn lo è e dice di esserlo sono cavoli suoi e nn sa cosa si perde.
Se uno sta scalzo x conto suo nn vedo dove sia il problema.
Personalmente preferisco andare scalzo in compagnia ma ritengo + che legittima la scelta di nn partecipare ai raduni (Anche qui nn sanno cosa si perdono:-)
Ma se si fanno certe polemiche è chiaro che se anche uno avesse la tentazione di venire ad un raduno dice 'ma che ci vado a fare x discutere o litigare?!'
X me gli incontri sono utili e quando mi è possibile partecipo.
X me la cosa è abbastanza semplice. Uno propone un uscita se altri vogliono venire bene altrimenti amen.
Siamo sempre gli stessi? Pazienza! Uno fa l'invito se poi nessuno risponde o rispondono solo quelli amen.
Mi rendo conto che è anche frustrante continuare a proporre raduni e gite raccogliendo sempre le solite adesioni ma alla fine chi se ne frega! Tutto sommato mi pare che ci si diverta anche in pochi e tutto sommato si è + affiatati ci si conosce meglio e ci sono meno problemi.
... sem in du sem in vun le più se che nesun (siamo in due siamo in uno è più che nessuno)
Andrea77- Numero di messaggi : 1101
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Cinque alieni sbarcano sul pianeta Padova - prima parte
Si, lo so, ma è un po' come se uno ti dicesse che ha una gran bella voce senza averlo mai sentito cantare.Andrea77 ha scritto:Se poi nn lo è e dice di esserlo sono cavoli suoi e nn sa cosa si perde.
Tu gli dici: fammi sentire la tua voce e lui risponde che canta solo da solo.
Rispetterai il suo modo di vedere, ma non si può pretendere di credergli sulla parola.
Come quelli che dicono di essere milionari (di euro, naturalmente) e poi li vedi comperare i vestiti a Spigolandia.
Fatti suoi, è vero, ma ti senti un poco preso in giro.
Perché agire così?
Grazie, Andrea.Andrea77 ha scritto:Personalmente preferisco andare scalzo in compagnia ma ritengo + che legittima la scelta di nn partecipare ai raduni (Anche qui nn sanno cosa si perdono:-)........
X me gli incontri sono utili e quando mi è possibile partecipo
Questo volevo sentire da qualcuno che ci ha provato.
Ci voleva tanto?
Molto frustrante, in effetti.Andrea77 ha scritto:X me la cosa è abbastanza semplice. Uno propone un uscita se altri vogliono venire bene altrimenti amen.
Siamo sempre gli stessi? Pazienza! Uno fa l'invito se poi nessuno risponde o rispondono solo quelli amen.
Mi rendo conto che è anche frustrante continuare a proporre raduni e gite raccogliendo sempre le solite adesioni ma alla fine chi se ne frega! Tutto sommato mi pare che ci si diverta anche in pochi e tutto sommato si è + affiatati ci si conosce meglio e ci sono meno problemi.
C'è un fatto che ha scatenato la mia reazione, ma non posso riferirlo qui.
Ne parlerò con Paolo Selis.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Cinque alieni sbarcano sul pianeta Padova - prima parte
Un po' sì, hai colto nel segno, perché se non lo era ora lo sta diventando.Augusto ha scritto:Giuro che non capisco cosa stai scrivendo e mi dispiace moltissimo anche perche' direi dal tuo "tono di voce" che la stai prendendo molto sul personale (e.g., quando suggerisci a Federico di rivolgersi a uno psicologo).
Se guardi le cose secondo l'ottica soggettiva che segue, forse, ma non offenderti se non ci credo, capirai un po' di più.
C’è un gruppo di persone che si sta dando da fare per svolgere un’attività che al nostro webmaster piace molto, cioè quella di promuovere la conoscenza personale di barefooters e di visitare belle località turistiche, unendo l’utile al dilettevole.
Si tratta di un’attività che presuppone un certo impegno, perché si tratta di studiare un percorso, organizzare i punti e gli orari d’incontro, cercando di soddisfare un po’ tutte le esigenze, scattare fotografie e scrivere una relazione.
La cosa non finisce qui, perché il nostro webmaster, tanto acclamato soltanto a parole, deve vagliare e modificare la documentazione fotografica ricevuta; ha creato perfino una sezione apposita per evitare buchi organizzativi e dare il tempo a tutti di decidere il da farsi; insomma un bel lavoro, fatto per tutti voi.
Come sapete è un’attività fatta davvero con sentimento, del tutto volontaria, ma che esige tempo, rinuncia ad una fetta personale del proprio tempo e, perché no, anche un poco di denaro.
Dal punto di vista personale, criticatemi finché volete, ma sento di aver fatto la mia parte ed anche di più, accogliendo addirittura in casa mia “colleghi” scalzi, come li definisce qualcuno di voi, come se fossero stati amici di vecchia data.
Perciò non tollero da nessuno che si consideri “quasi morbosa” la nostra attività, definizione che, per quanto detto sopra, ritengo personalmente molto offensiva.
Non solo, ma mi si accusa pure di avercela con qualcuno in particolare, dando la cosa per certa e girando clamorosamente i termini del discorso.
Noi del gruppo lombardo siamo fieri del nostro risultato, anche a fronte di certe critiche entusiastiche (a questo punto, false) e mi appare ovvio che si cerchi di stimolare altri a partecipare.
Il risultato lo conosciamo ed è difficile credere al vostro entusiasmo di gimnopodisti, se si considera il vostro atteggiamento e la vostra insofferenza più totale di fronte a qualsiasi tipo di organizzazione.
Il club non ha senso, non sapete cosa farne della tessera dei nati scalzi, non accettate poche domande per venire ammessi al forum, perché vi sentite inquisiti (forse nemmeno vi siete letti il forum storico per vedere cosa succedeva in passato), invocate l’autocertificazione anche per l’attività scalza, se qualcuno vi disturba chiedendovi qualcosa il fronte si spacca in tre.
Da una parte i soliti che caldeggiano per un atteggiamento totalmente “libero”, dall’altra coloro che organizzano, si danno da fare o che hanno già partecipato (non si sa se con piacere o meno) e che tacciono regolarmente (e qui non avevo ancora letto l'intervento del leoncino milanese), in mezzo coloro che non hanno mai scritto e che non scriveranno mai.
Cari signori, temo che il mio torto principale sia quello di essere l’unico ad esternare certi malumori legati alla netta spaccatura fra l’entusiasmo che esternate scrivendo ed il fastidio che mostrate quando si parla di attività condivise, perché quando qualcosa non mi va lo dico e non mugugno di nascosto.
In quanto a Paolo Selis mi dispiace che lui abbia creduto così tanto di raccogliere sempre più consensi, soprattutto a livello di club; ma quest’ultimo non interessa a nessuno, mentre il forum è sempre più costituito da coristi muti, che si arrabbiano pure se domandi loro perché non cantano.
Se vi fa piacere vogliatemene pure, ho detto in tutta sincerità ciò che sentivo dentro.
Giudicatelo pure giusto o sbagliato, fate voi.
Sono un dissidente rompiscatole.
Grazie per avermelo chiesto.Augusto ha scritto:Nel mio caso si tratta decisamente del primo atteggiamento. Tu come la pensi?
L'uno e l'altro.
Ti sembrerà strano, ma sto facendo una cosa che sognavo di fare sin da bambino, non credevo fosse possibile e sento qualcosa dentro che mi spinge a dirlo a tutti.
Si tratta di un sentimento soggettivo, stracolmante; dimentico, a volte, che questo è il mio piccolo segreto, non condiviso dai più, ma vorrei che tutti provassero quello che provo io.
Mi dimostrate che non è possibile, ma ringrazio Dio (esiste?) di avermi messo a fianco una donna che mi capisce e che condivide la mia esperienza interiore.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Cinque alieni sbarcano sul pianeta Padova - prima parte
lucignolo ha scritto:Un po' sì, hai colto nel segno, perché se non lo era ora lo sta diventando.Augusto ha scritto:Giuro che non capisco cosa stai scrivendo e mi dispiace moltissimo anche perche' direi dal tuo "tono di voce" che la stai prendendo molto sul personale (e.g., quando suggerisci a Federico di rivolgersi a uno psicologo).
Se guardi le cose secondo l'ottica soggettiva che segue, forse, ma non offenderti se non ci credo, capirai un po' di più.
C’è un gruppo di persone che si sta dando da fare per svolgere un’attività che al nostro webmaster piace molto, cioè quella di promuovere la conoscenza personale di barefooters e di visitare belle località turistiche, unendo l’utile al dilettevole.
Si tratta di un’attività che presuppone un certo impegno, perché si tratta di studiare un percorso, organizzare i punti e gli orari d’incontro, cercando di soddisfare un po’ tutte le esigenze, scattare fotografie e scrivere una relazione. La cosa non finisce qui, perché il nostro webmaster, tanto acclamato soltanto a parole, deve vagliare e modificare la documentazione fotografica ricevuta; ha creato perfino una sezione apposita per evitare buchi organizzativi e dare il tempo a tutti di decidere il da farsi; insomma un bel lavoro, fatto per tutti voi.
Il vostro webmaster cerca di indicarvi come organizzarvi al meglio e in modo più preciso; in realtà ha faticato alquanto per la presentazione della gita a Venezia ed al momento non ha ancora chiaro se e quando si farà quella a Firenze.
lucignolo ha scritto:
Come sapete è un’attività fatta davvero con sentimento, del tutto volontaria, ma che esige tempo, rinuncia ad una fetta personale del proprio tempo e, perché no, anche un poco di denaro.
Dal punto di vista personale, criticatemi finché volete, ma sento di aver fatto la mia parte ed anche di più, accogliendo addirittura in casa mia “colleghi” scalzi, come li definisce qualcuno di voi, come se fossero stati amici di vecchia data.
Perciò non tollero da nessuno che si consideri “quasi morbosa” la nostra attività, definizione che, per quanto detto sopra, ritengo personalmente molto offensiva.
Non solo, ma mi si accusa pure di avercela con qualcuno in particolare, dando la cosa per certa e girando clamorosamente i termini del discorso.
Qui tutto è "volontariato", altrimenti sito e forum sarebbero gestiti da un "professionista" ed allora addio alla immediatezza ed alla spontaneità.
La nostra attività non è "quasi morbosa"; se ho capito bene, Federico definiva così la richiesta di parteciparvi.
Su questo ho già detto la mia e se davvero ho il credito di cui parli, lo dico per l'ultima volta e così spero sia chiaro per il seguito: nessuno ha l'obbligo di fare alcunchè, né il Club (che interessa peraltro solo gli iscritti) ha mai preteso niente neppure dai suoi iscritti.
Quindi, attenzione: perchè a forzare la mano facciamo scappare tutti ed inibiamo ulteriormente coloro che stanno timidamente pensando di avvicinarsi.
Già ci sono alcuni paletti per ottenere l'accredito a Forum, se insistiamo a chiedere di partecipare agli incontri si finisce per dare l'impressione che se non lo si fa non si è barefooters o non si è credibili.
E questo non è vero.
lucignolo ha scritto:Noi del gruppo lombardo siamo fieri del nostro risultato, anche a fronte di certe critiche entusiastiche (a questo punto, false) e mi appare ovvio che si cerchi di stimolare altri a partecipare.
Stimolare va bene, mettere in dubbio che chi non partecipa non è un vero barefooter, no.
Ripeto: Nessuno deve dimostrare alcunchè a nessun altro, e aggiungo: nessuno ha mai chiesto ad altri di dimostrare in questo modo di essere un barefooter.
lucignolo ha scritto:Il risultato lo conosciamo ed è difficile credere al vostro entusiasmo di gimnopodisti, se si considera il vostro atteggiamento e la vostra insofferenza più totale di fronte a qualsiasi tipo di organizzazione.
Il club non ha senso, non sapete cosa farne della tessera dei nati scalzi, non accettate poche domande per venire ammessi al forum, perché vi sentite inquisiti (forse nemmeno vi siete letti il forum storico per vedere cosa succedeva in passato), invocate l’autocertificazione anche per l’attività scalza, se qualcuno vi disturba chiedendovi qualcosa il fronte si spacca in tre.
Flavio, abbi pazienza, cosa c'entra il Club? Le discussioni sulle cose del Club vanno fatte nel sito riservato al Club, non qui, dove peraltro siamo in Off-topic da ben due pagine e dove stiamo rompendo le scatole a tutti quelli che sono o vogliono fare i barefooter e che del Club non gliene frega una mazza ...
lucignolo ha scritto:Da una parte i soliti che caldeggiano per un atteggiamento totalmente “libero”, dall’altra coloro che organizzano, si danno da fare o che hanno già partecipato (non si sa se con piacere o meno) e che tacciono regolarmente (e qui non avevo ancora letto l'intervento del leoncino milanese), in mezzo coloro che non hanno mai scritto e che non scriveranno mai.
Cari signori, temo che il mio torto principale sia quello di essere l’unico ad esternare certi malumori legati alla netta spaccatura fra l’entusiasmo che esternate scrivendo ed il fastidio che mostrate quando si parla di attività condivise, perché quando qualcosa non mi va lo dico e non mugugno di nascosto.
Tutti hanno uguale dignità e credibilità in questo Forum, chi è barefooter e non desidera incontrare altri e chi invece è interessato a questo o per lo più a questo. Dai ragionamenti fatti, si potrebbe dedurre che chi lo fa in solitudine (e magari lo fa sempre) sia meno credibile di chi lo fa in compagnia ed ha testimoni di questo; personalmente non lo credo.
lucignolo ha scritto:In quanto a Paolo Selis mi dispiace che lui abbia creduto così tanto di raccogliere sempre più consensi, soprattutto a livello di club; ma quest’ultimo non interessa a nessuno, mentre il forum è sempre più costituito da coristi muti, che si arrabbiano pure se domandi loro perché non cantano.
Ho promosso la creazione del Club (e molto si è discusso se ne valesse la pena) perché ritenevo e ritengo tuttora che sia necessaria una rappresentatività per il fenomeno barefooting, ed il riscontro c'è stato. L'anno scorso eri a Milano e c'era la TV svizzera, giusto per fare un esempio.
Per il resto non credo di essermi mai dato arie di aver conseguito chissà quali successi.....
lucignolo ha scritto:Se vi fa piacere vogliatemene pure, ho detto in tutta sincerità ciò che sentivo dentro.
Giudicatelo pure giusto o sbagliato, fate voi.
Sono un dissidente rompiscatole.
Non ci fa piacere, ma sembra quasi che tu ci tenga ...
Giudicare? Ciascuno o fa, stai pur certo.
bfpaul
Re: Cinque alieni sbarcano sul pianeta Padova - prima parte
lucignolo ha scritto: il forum è sempre più costituito da coristi muti, che si arrabbiano pure se domandi loro perché non cantano.
E in verità va anche bene che qualche corista, anche se muto, ancora ci sia...
Perchè guarda certe cose che leggo, oltre che farmi incazzare (e stavolta i puntini non li metto, scusa Paolo) come una bestia, rispondono alla domanda che sempre mi sono fatto...più di cento iscritti, perchè nessuno parla???
Ecco un motivo...ma ti rendi conto di quello che si è detto?
Questa, signori, è malafede, riallacciandomi ad un ben noto discorso che tu sai...Vengo qui (ora parlo io, ma il discorso è esteso a tutti quelli che purtroppo non hanno la tua stessa idea) per trovare finalmente qualcuno con cui parlare di questa cosa, contento (perchè non è poi così facile), e alla prima occasione mi si da del possibile falso perchè non mi faccio vedere???
Ma ripeto...scherziamo???Ma chi siete???Avete i vostri dubbi?teneteveli...non conoscete me, come non conoscete la maggior parte di quelli che scrivono, o hanno scritto, qui...
Sparare sentenze così, gettare discretido insinuando chissà cosa, oltre che fare incazzare non poco, rende sempre più remota la possibilità di essere coinvolti in qualche "incontro" (quando si parlava dello Stelvio, ricordi, ci pensavo davvero ad un incontro anche se so che non ci crederai, visto che non posso dimostrarlo...naturalmente dopo le varie sentenze sputate la situazione è radicalmente cambiata...ma tranquillo è tutta colpa mia che continuo nella mia strada di bugie...)
Negli ultimi tempi sono emerse tante cose...tante belle parole finchè ci si allinea con certi pensieri...pugnalate quando si ha la "sfortuna" di non pensarla in certi modi...
E questo dovrebbe essere un luogo di crescita???Mah...che illuso sono stato...
Devo dire la verità mi spiace di questa situazione...ma se per rimanere qui, e non essere screditato dal primo signor nessuno che passa, devo fare una radiografia alla mia vita e consegnarla qui pubblicamente, allora signori miei arrivederci...
Con vostra immensa gioia perderete uno dei soliti fake (perchè è vero solo chi partecipa ai raduni, e dimostra tutto ciò che scrive) che non hanno niente di meglio da fare che scrivere stronzate su questo forum...
Meditate gente, meditate...perchè io non sono una gran perdita...ma potreste allontanare (perchè allontanate, credetemi) tanta gente che anche se non la pensa come voi, non è detto che non sia altrettanto, e forse di più, valida...
Badboy- Numero di messaggi : 114
Data d'iscrizione : 09.01.08
Re: Cinque alieni sbarcano sul pianeta Padova - prima parte
Insomma, ho capito che dell'impegno e della frustrazione di chi da anima e corpo per organizzare qualcosa non gliene frega niente a nessuno, inutile discutere.Badboy ha scritto:E questo dovrebbe essere un luogo di crescita???Mah...che illuso sono stato...
Tenetevi pure la vostra arrabbiatura.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Cinque alieni sbarcano sul pianeta Padova - prima parte
Io sono un lombardo (nato e cresciuto a Milano) trapiantato ormai da 27 anni in Piemonte, a Pinerolo per essere precisi.
Nel corso degli anni ho imparato ad apprezzare una qualità tipicamente piemontese che, per fare i "fighi", si chiama understatement, o come è solito dire il sindaco di Torino "esageruma nen".
Nel passato ho avuto scontri violentissimi con alcune persone, una in particolare, Paolo sa di chi parlo, tanto da dovermi quasi autoesiliare per non compromettere la situazione; con l' andare del tempo ho imparato una cosa: quando ti inc......zi che non ne puoi più e ti senti le dita che vogliono pigiare i tasti in modo furioso per ripondere a tizio o caio che, secondo te stannno dicendo bestialità, fatti un giro... scalzo viene meglio, e poi fanne un altro, se poi dopo ancora senti qualcosa scrivi pure, ma sarà depurato dall' ira del momento che serve solo a creare malintesi.
Tutte queste discussioni al limite dell' urlo, seppure informatico, non servono a nessuno; ognuno di noi è libero di fare ciò che meglio crede nel modo che più gli aggrada senza dover per questo essere giudicato.
Io da gennaio ho scritto 2 (diconsi due) messaggi, questo è il secondo, ma non credo che l' opinione di chi mi conosce cambi in meglio o in peggio in funzione dle numero di messaggi o di documentazioni del mio scalzismo.
Un saluto a tutti.
Valerio
Nel corso degli anni ho imparato ad apprezzare una qualità tipicamente piemontese che, per fare i "fighi", si chiama understatement, o come è solito dire il sindaco di Torino "esageruma nen".
Nel passato ho avuto scontri violentissimi con alcune persone, una in particolare, Paolo sa di chi parlo, tanto da dovermi quasi autoesiliare per non compromettere la situazione; con l' andare del tempo ho imparato una cosa: quando ti inc......zi che non ne puoi più e ti senti le dita che vogliono pigiare i tasti in modo furioso per ripondere a tizio o caio che, secondo te stannno dicendo bestialità, fatti un giro... scalzo viene meglio, e poi fanne un altro, se poi dopo ancora senti qualcosa scrivi pure, ma sarà depurato dall' ira del momento che serve solo a creare malintesi.
Tutte queste discussioni al limite dell' urlo, seppure informatico, non servono a nessuno; ognuno di noi è libero di fare ciò che meglio crede nel modo che più gli aggrada senza dover per questo essere giudicato.
Io da gennaio ho scritto 2 (diconsi due) messaggi, questo è il secondo, ma non credo che l' opinione di chi mi conosce cambi in meglio o in peggio in funzione dle numero di messaggi o di documentazioni del mio scalzismo.
Un saluto a tutti.
Valerio
tarzone- past President del Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 348
Età : 68
Data d'iscrizione : 05.01.08
Re: Cinque alieni sbarcano sul pianeta Padova - prima parte
Sono stufa di tiritere di questo tipo, tuttavia ci tengo a precisare alcune cose a proposito di alcuni amici del cui scalzismo (nei modi e nelle circostanze che ci hanno negli anni raccontato) sono assolutamente certa senza alcuna riserva
- non ho mai incontrato di persona Federico, perche' anche io non ho una particolare passione per i raduni scalzi (mentre vedo molto volentieri gli amici scalzi - e quelli calzati che conosco gia') anche se, coi bambini, questo e' un po' cambiato e ho partecipato a parecchi incontri perche' ci tenevo che vedessero altri scalzi
- ho incontrato molte volte di persona Andrea77, la prima in occasione di un raduno organizzato da Franco, e poi parecchie altre volte, anche perche' lui con molta pazienza si e' piu' volte fatto carico di organizzare il tutto
- Tiziana ha alle spalle decenni di scalzismo e il fatto che si sia allontanata perche' alcuni stupidi pseudoscalzi hanno avanzato dei dubbi sul suo scalzismo, dubbi che potevano venire solo a chi scalzo non va, la dice lunga
- Franco (al quale qualcuno si e' riferito come "il compagno di Tiziana") ha alle spalle anche lui ormai una decina d'anni di scalzismo intenso e anche lui si e' allontanato dal forum - perche', e non e' il solo, ne ha le scatole piene di questo parlarsi addosso
- chiunque e' benvenuto ad acquistare e a indossare le T-shirt del sito, anche chi scalzo non va mai, ma come noi ritiene che andare scalzi e' una possibilita', che rientra nella sfera dell'abbigliamento, dell'aspetto, e quindi di un tipo di scelte personali che oggigiorno sono tutte guardate con simpatia e comunque con tolleranza, indipendentemente da quelle che facciamo in prima persona; questa e' sempre stata la posizione del sito prima del club, se e' cambiata vi prego di avvertirmi
- personalmente (e ripeto parlo a titolo personale) il continuo utilizzo con connotazione negativa di termini derogatori verso certe minoranze, quali "zingari", "barboni", "extracomunitari" "mendicanti" eccetera, ai quali si sostiene che qualche "razzista calzato" provi ad accomunarci, mi fa ribrezzo e schifo, cosi' come, per fortuna, fa ribrezzo e schifo a molti calzati col cervello acceso; cosi' come mi sono un po' stufata dei continui riferimenti ad una presunta lobby dei produttori di scarpe la quale prenderebbe il controllo dei nostri cervelli e dei cervelli dei nostri bimbi fin dalla piu' tenera eta'.
- non ho mai incontrato di persona Federico, perche' anche io non ho una particolare passione per i raduni scalzi (mentre vedo molto volentieri gli amici scalzi - e quelli calzati che conosco gia') anche se, coi bambini, questo e' un po' cambiato e ho partecipato a parecchi incontri perche' ci tenevo che vedessero altri scalzi
- ho incontrato molte volte di persona Andrea77, la prima in occasione di un raduno organizzato da Franco, e poi parecchie altre volte, anche perche' lui con molta pazienza si e' piu' volte fatto carico di organizzare il tutto
- Tiziana ha alle spalle decenni di scalzismo e il fatto che si sia allontanata perche' alcuni stupidi pseudoscalzi hanno avanzato dei dubbi sul suo scalzismo, dubbi che potevano venire solo a chi scalzo non va, la dice lunga
- Franco (al quale qualcuno si e' riferito come "il compagno di Tiziana") ha alle spalle anche lui ormai una decina d'anni di scalzismo intenso e anche lui si e' allontanato dal forum - perche', e non e' il solo, ne ha le scatole piene di questo parlarsi addosso
- chiunque e' benvenuto ad acquistare e a indossare le T-shirt del sito, anche chi scalzo non va mai, ma come noi ritiene che andare scalzi e' una possibilita', che rientra nella sfera dell'abbigliamento, dell'aspetto, e quindi di un tipo di scelte personali che oggigiorno sono tutte guardate con simpatia e comunque con tolleranza, indipendentemente da quelle che facciamo in prima persona; questa e' sempre stata la posizione del sito prima del club, se e' cambiata vi prego di avvertirmi
- personalmente (e ripeto parlo a titolo personale) il continuo utilizzo con connotazione negativa di termini derogatori verso certe minoranze, quali "zingari", "barboni", "extracomunitari" "mendicanti" eccetera, ai quali si sostiene che qualche "razzista calzato" provi ad accomunarci, mi fa ribrezzo e schifo, cosi' come, per fortuna, fa ribrezzo e schifo a molti calzati col cervello acceso; cosi' come mi sono un po' stufata dei continui riferimenti ad una presunta lobby dei produttori di scarpe la quale prenderebbe il controllo dei nostri cervelli e dei cervelli dei nostri bimbi fin dalla piu' tenera eta'.
Daniela- Numero di messaggi : 127
Data d'iscrizione : 01.01.08
Re: Cinque alieni sbarcano sul pianeta Padova - prima parte
A Valerio, che saluto, vorrei dire che siamo tanti, siamo tutti diversi, e mica dobbiamo andare tutti d'accordo. C'e' una persona con cui avete fatto scintille, e questo "ci sta", sarebbe probabilmente avvenuto lo stesso se vi foste incontrati in circostanze diverse dai natiscalzi. Mica si e' obbligati ad avere visioni del mondo simili e/o ad andare d'accordo con tutti gli iscritti al sito. Dopodiche' tu vai scalzo nella tua citta' e lui va scalzo nella sua - lui ha piacere che tu vada scalzo e sono certa che anche tu hai piacere che vada scalzo lui, chiunque e' una persona in piu' che oltre a camminare scalzo viene visto da tanti tanti tanti occhi. Le divergenze sarebbero state le stesse anche se uno o entrambi non foste scalzi e l'incontro di due caratteri in rotta di collisione si fosse verificato altrove.
Daniela- Numero di messaggi : 127
Data d'iscrizione : 01.01.08
Re: Cinque alieni sbarcano sul pianeta Padova - prima parte
lucignolo ha scritto: il forum è sempre più costituito da coristi muti, che si arrabbiano pure se domandi loro perché non cantano.
Vorrei precisare che nè il Club, né il moderatore di questo forum ha mai espresso dubbi su chicchessia.Badboy ha scritto:Ma ripeto...scherziamo???Ma chi siete???Avete i vostri dubbi?teneteveli...non conoscete me, come non conoscete la maggior parte di quelli che scrivono, o hanno scritto, qui...
Caro Badboy perchè usi il plurale?Badboy ha scritto:Sparare sentenze così, gettare discretido insinuando chissà cosa, oltre che fare incazzare non poco, rende sempre più remota la possibilità di essere coinvolti in qualche "incontro" (quando si parlava dello Stelvio, ricordi, ci pensavo davvero ad un incontro anche se so che non ci crederai, visto che non posso dimostrarlo...naturalmente dopo le varie sentenze sputate la situazione è radicalmente cambiata...ma tranquillo è tutta colpa mia che continuo nella mia strada di bugie...)
Negli ultimi tempi sono emerse tante cose...tante belle parole finchè ci si allinea con certi pensieri...pugnalate quando si ha la "sfortuna" di non pensarla in certi modi...
E questo dovrebbe essere un luogo di crescita???Mah...che illuso sono stato...
Devo dire la verità mi spiace di questa situazione...ma se per rimanere qui, e non essere screditato dal primo signor nessuno che passa, devo fare una radiografia alla mia vita e consegnarla qui pubblicamente, allora signori miei arrivederci...
Con vostra immensa gioia perderete uno dei soliti fake (perchè è vero solo chi partecipa ai raduni, e dimostra tutto ciò che scrive) che non hanno niente di meglio da fare che scrivere stronzate su questo forum...
Meditate gente, meditate...perchè io non sono una gran perdita...ma potreste allontanare (perchè allontanate, credetemi) tanta gente che anche se non la pensa come voi, non è detto che non sia altrettanto, e forse di più, valida...
Il parere del "dissidente" Flavio è un parere personale e né il Club, né il moderatore del Forum hanno mai sostenuto che per essere riconosciuti barefooters si debba partecipare ai raduno o incontri che siano.
Personalmente ho già scritto che questi discorsi possono solo "allontanare" qualcuno.
bfpaul
Re: Cinque alieni sbarcano sul pianeta Padova - prima parte
bfpaul ha scritto:
Caro Badboy perchè usi il plurale?
Perchè ho scritto in un momento in cui avevo poco tempo e soprattutto ero molto inca...to...quindi non devo esser stato molto chiaro...
Le mie parole erano riferite a Lucignolo perchè era stato quello che aveva tirato fuori l'argomento...poi con il plurale intendevo rivolgermi a chi la pensasse in egual modo, permettendosi, oltre che di mancare di rispetto, di giudicare e screditare altri, che nemmeno conoscono...
Badboy- Numero di messaggi : 114
Data d'iscrizione : 09.01.08
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