Andy a Padova
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Andy a Padova
Ciao a tuttiiii!!!!!!!!!!!!!!!!
Finalmente un po' di ferie. Sono stato 8 giorni completi a Padova & dintorni. Albergo nel pieno centro, addossato alla basilica.
Visitate la ville Palladiane (Barbaro, Cornaro, Piovene, Foscari, Emo, La Rotonda, I nani, Malinverni - una montagna di chilometri -);
dentro a Padova, Cappella degli Scrovegni -Giotto-, Basilica, le altre chiesone importanti, musei civici, planetarium, Palazzo della Ragione, museo del precinema (la lanterna magica), mostra su Galileo; pranzo in 5 diversi ristoranti.
In tutto il periodo ho indossato le infradito 3 minuti alla registrazione all' hotel (mi sentivo "svaccato" per il viaggio lunghino e mi sembrava di dare già una immagine mediocre da calzato. Ho preferito rimandare il mio "biglietto da visita"... ). Poi 20 minuti alla Villa Foscari -la Malcontenta, vicino a Venezia-: pioveva a dirotto e non mi sembrava carino lasciare le zampate umide sui pavimenti antichi... .
Infine 3 minuti per via dell'asfalto assolutamente proibitivo per la temperatura. Per il resto s-e-m-p-r-e- scalzo.
Divieti, rogne, contestazioni: ZERO .
Devo comunque dire che i Padovani si sono dimostrati molto loquaci ed incuriositi: complessivamente mi hanno posto la classica domanda
nove volte su 14 luoghi visitati a pagamento. Sempre custodi o bigliettai, in maniera gentilissima, incuriosita e decisamente gioviale.
Complice il caldo tremendo? La forte presenza di turisti stranieri e di pellegrini al Sant'Antonio con i loro voti a volte un po' bizzarri?
Bho?
Tengo a ricordare che l'abito FA il monaco. Per una mia precisa scelta (già prima di andare scalzo) non mi va di fare il turista "cafonal".
Niente bermuda a fiorelloni, maglietta sudaticcia, berretto NJ girato al contrario, zaino...
Solamente camicia candida, pantaloni chiarissimi, berretto intonato con i pantaloni e... basta. Anzi, e due suole nerissime...
Il più delle volte sono io che salto addosso ai custodi appena "realizzano": tentando una dizione supercorretta, con padronanza di congiuntivi, rivolgo loro delle domande particolarmente tecniche, facendo uso delle terminologie tipiche (storia dell'arte di solito). Sempre con l'immancabile blocco degli appunti in mano.
La faccenda dei piedi nudi sembra venire accantonata per un po'. Poi, chissà, si rendono conto di non aver a che fare con un pericoloso squilibrato e riescono a rompere il ghiaccio con il loro "Mi scusi, ma perchè lei va scalzo?" .
A Padova ho incontrato 2 volte il simpatico Alex 65 ed abbiamo trascorso due piacevolissime serate -manderò foto-.
Mi sarà andato tutto bene per caso? O sono i Padovani ad avere quel tipo di carattere piuttosto gioviale?
Ciaoooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!
- A - N - D - Y -
Finalmente un po' di ferie. Sono stato 8 giorni completi a Padova & dintorni. Albergo nel pieno centro, addossato alla basilica.
Visitate la ville Palladiane (Barbaro, Cornaro, Piovene, Foscari, Emo, La Rotonda, I nani, Malinverni - una montagna di chilometri -);
dentro a Padova, Cappella degli Scrovegni -Giotto-, Basilica, le altre chiesone importanti, musei civici, planetarium, Palazzo della Ragione, museo del precinema (la lanterna magica), mostra su Galileo; pranzo in 5 diversi ristoranti.
In tutto il periodo ho indossato le infradito 3 minuti alla registrazione all' hotel (mi sentivo "svaccato" per il viaggio lunghino e mi sembrava di dare già una immagine mediocre da calzato. Ho preferito rimandare il mio "biglietto da visita"... ). Poi 20 minuti alla Villa Foscari -la Malcontenta, vicino a Venezia-: pioveva a dirotto e non mi sembrava carino lasciare le zampate umide sui pavimenti antichi... .
Infine 3 minuti per via dell'asfalto assolutamente proibitivo per la temperatura. Per il resto s-e-m-p-r-e- scalzo.
Divieti, rogne, contestazioni: ZERO .
Devo comunque dire che i Padovani si sono dimostrati molto loquaci ed incuriositi: complessivamente mi hanno posto la classica domanda
nove volte su 14 luoghi visitati a pagamento. Sempre custodi o bigliettai, in maniera gentilissima, incuriosita e decisamente gioviale.
Complice il caldo tremendo? La forte presenza di turisti stranieri e di pellegrini al Sant'Antonio con i loro voti a volte un po' bizzarri?
Bho?
Tengo a ricordare che l'abito FA il monaco. Per una mia precisa scelta (già prima di andare scalzo) non mi va di fare il turista "cafonal".
Niente bermuda a fiorelloni, maglietta sudaticcia, berretto NJ girato al contrario, zaino...
Solamente camicia candida, pantaloni chiarissimi, berretto intonato con i pantaloni e... basta. Anzi, e due suole nerissime...
Il più delle volte sono io che salto addosso ai custodi appena "realizzano": tentando una dizione supercorretta, con padronanza di congiuntivi, rivolgo loro delle domande particolarmente tecniche, facendo uso delle terminologie tipiche (storia dell'arte di solito). Sempre con l'immancabile blocco degli appunti in mano.
La faccenda dei piedi nudi sembra venire accantonata per un po'. Poi, chissà, si rendono conto di non aver a che fare con un pericoloso squilibrato e riescono a rompere il ghiaccio con il loro "Mi scusi, ma perchè lei va scalzo?" .
A Padova ho incontrato 2 volte il simpatico Alex 65 ed abbiamo trascorso due piacevolissime serate -manderò foto-.
Mi sarà andato tutto bene per caso? O sono i Padovani ad avere quel tipo di carattere piuttosto gioviale?
Ciaoooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!
- A - N - D - Y -
Andy- Numero di messaggi : 301
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Andy a Padova
È probabile che io, Stefano, Nancy, Alessandro e Paolo F. ci siamo sbagliati, però, sai, se non voglio avere la maglietta sudaticcia devo avere un ricambio.Andy ha scritto:Tengo a ricordare che l'abito FA il monaco. Per una mia precisa scelta (già prima di andare scalzo) non mi va di fare il turista "cafonal".
Niente bermuda a fiorelloni, maglietta sudaticcia, berretto NJ girato al contrario, zaino...
Solamente camicia candida, pantaloni chiarissimi, berretto intonato con i pantaloni e... basta. Anzi, e due suole nerissime...
Magari non guastano un paio di infradito d'emergenza per me e mia moglie.
Per carità, posso bere l'acqua in un bar, visto che è indecoroso persino portarsi dietro una bottiglia, ma serve anche un ombrellino in caso di pioggia.
O uso un elegante trolley oppure è il caso di avere uno zainetto.
Cafonal per questo?
Premesso che non mi sembra di non possedere la padronanza dei congiuntivi e che non mi va di rivolgere domande particolarmente tecniche inutili a zonzo per la città, non vedo perché non si debba rispettare una persona in quanto tale, senza esibire per forza diplomi di laurea, parole forbite, camicie candide, pantaloni chiarissimi e berretto intonato con i pantaloni.Il più delle volte sono io che salto addosso ai custodi appena "realizzano": tentando una dizione supercorretta, con padronanza di congiuntivi, rivolgo loro delle domande particolarmente tecniche, facendo uso delle terminologie tipiche (storia dell'arte di solito). Sempre con l'immancabile blocco degli appunti in mano.
Ti ripeto: le nostre fotografie di Padova sono a disposizione di tutti.
Zainetti a parte, se ti siamo sembrati "cafonals", faccelo sapere.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Andy a Padova
Eccomi di ritorno dopo un weekend "scivolato" di un giorno.
Volevo ringraziare Andy che mi ha dato l'occasione di passeggiare per Padova by night. Da buon padovano acquisito infatti mi muovo sempre in bici e generalmente di giorno. La sera a piedi succede solo poche volte quando capita l'occasione. Con la famiglia al mare e Andy a Padova... l'occasione c'era ed era ghiotta.
...E ho anche imparato qualcosa sulle ville Palladiane.
saluti
Alessandro
Volevo ringraziare Andy che mi ha dato l'occasione di passeggiare per Padova by night. Da buon padovano acquisito infatti mi muovo sempre in bici e generalmente di giorno. La sera a piedi succede solo poche volte quando capita l'occasione. Con la famiglia al mare e Andy a Padova... l'occasione c'era ed era ghiotta.
...E ho anche imparato qualcosa sulle ville Palladiane.
saluti
Alessandro
alex65- Numero di messaggi : 303
Età : 59
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Andy a Padova
----------------------------------------lucignolo ha scritto:È probabile che io, Stefano, Nancy, Alessandro e Paolo F. ci siamo sbagliati, però, sai, se non voglio avere la maglietta sudaticcia devo avere un ricambio.Andy ha scritto:Tengo a ricordare che l'abito FA il monaco. Per una mia precisa scelta (già prima di andare scalzo) non mi va di fare il turista "cafonal".
Niente bermuda a fiorelloni, maglietta sudaticcia, berretto NJ girato al contrario, zaino...
Solamente camicia candida, pantaloni chiarissimi, berretto intonato con i pantaloni e... basta. Anzi, e due suole nerissime...
Magari non guastano un paio di infradito d'emergenza per me e mia moglie.
Per carità, posso bere l'acqua in un bar, visto che è indecoroso persino portarsi dietro una bottiglia, ma serve anche un ombrellino in caso di pioggia.
O uso un elegante trolley oppure è il caso di avere uno zainetto.
Cafonal per questo?Premesso che non mi sembra di non possedere la padronanza dei congiuntivi e che non mi va di rivolgere domande particolarmente tecniche inutili a zonzo per la città, non vedo perché non si debba rispettare una persona in quanto tale, senza esibire per forza diplomi di laurea, parole forbite, camicie candide, pantaloni chiarissimi e berretto intonato con i pantaloni.Il più delle volte sono io che salto addosso ai custodi appena "realizzano": tentando una dizione supercorretta, con padronanza di congiuntivi, rivolgo loro delle domande particolarmente tecniche, facendo uso delle terminologie tipiche (storia dell'arte di solito). Sempre con l'immancabile blocco degli appunti in mano.
Ti ripeto: le nostre fotografie di Padova sono a disposizione di tutti.
Zainetti a parte, se ti siamo sembrati "cafonals", faccelo sapere.
Ciaooooooooo!!!!!!!!!
Il discorso è riferito solo alle visite a mostre e musei.
Dentro ai musei, non piove. Ombrelli ed impermeabili possono quindi essere lasciati con le borse al guardaroba. Anzi, sovente è obbligatorio.
Girare dentro ad un museo affollato con lo zaino? E' come girare fra la gente con una scala a pioli sulla spalla: personalmente lo considero un obbrobrio.
Bere dalla bottiglia "a canna" dentro alle sale museali?? DUE obbrobri! Solitamente c'è la buvette. In assenza, piuttosto mi tengo la sete.
Sovente richiedo specifiche informazioni riguardo le opere esposte. Molti custodi, stranamente sono assai preparati. Alcuni persino più di certe guide...
Domande inutili a zonzo per la città?? e a chi? Ma cosa c'entra? Forse non ci siamo capiti.
Il nocciolo è questo: i custodi svolgono pur sempre una professione. Osservano decine di migliaia di persone con i loro comportamenti. Acquisiscono un occhio particolare, si scambiano le loro esperienze ed informazioni... tutto un ambiente a noi poco noto.
Ad un certo punto... trakkete! Ti arriva quello scalzo!
Panico E questo qui? Una frazione di secondo dopo, parte lo scanner.
Ovviamente, se ci sono i bermuda a fiorelloni, lo zainone sbattuto addosso a chi li segue, la bottiglia tracannata, magari con rutto libero
ovviamente gli addetti storcono il naso...
In alternativa, la domanda che si pongono è: "Questo, CHI è?" e non "questo cosa fa?". Un artista? (guarda come si conciano molti pittori di professione: sembrano tutto meno che turisti), uno stravagante critico? Chi altro? Prima di farsi delle rupie è meglio chiedere al collega...
Questa scena mi si è presentata più volte a Palazzo Reale a Milano e anche a Padova, ai musei civici. L'unico brutto ceffo con sopracciglia aggrottate vedendomi scalzo è sobbalzato, mi si è avvicinato, attimo di incertezza, dietro front ed è sparito veloce. Dopo un minuto, arriva col collega. Confabulano e se ne vanno. FINE.
Per la gran carità, non dico di travestirsi apposta, è solo che io ci godo un sacco in queste cose. Per me è uno spasso vedere le reazioni delle persone dinnanzi ad una situazione anomala. E' come fare una candid camera...
----------------------------------
Cosa centrano le vostre foto? Siete entrati in qualche museo? Volevate studiare i comportamenti di una specifica categoria di sorveglianti?
Non mi pare. Non ha senso paragonare due visite alla città in circostanze estremamente diverse, per numero di partecipanti, luoghi visitati,
tempo a disposizione... E mi auguro che tu non pensi addirittura ad una "competizione"... sarebbe una cosa completamente priva di senso.
Ciaooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!
Andy
Andy- Numero di messaggi : 301
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Andy a Padova
---------------------------------------------alex65 ha scritto:Eccomi di ritorno dopo un weekend "scivolato" di un giorno.
Volevo ringraziare Andy che mi ha dato l'occasione di passeggiare per Padova by night. Da buon padovano acquisito infatti mi muovo sempre in bici e generalmente di giorno. La sera a piedi succede solo poche volte quando capita l'occasione. Con la famiglia al mare e Andy a Padova... l'occasione c'era ed era ghiotta.
...E ho anche imparato qualcosa sulle ville Palladiane.
saluti
Alessandro
+ * + ** ++ *+*** ++ ***Ciaooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! -Sotto alle stelle-
O
e alla Luna
***
e alla cintura di Orione
Grazie a te per le due piacevolissime serate.
Ciaooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Andy
Andy- Numero di messaggi : 301
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Andy a Padova
AndY, tranquillo che non è successo nulla!Andy ha scritto:Cosa centrano le vostre foto? Siete entrati in qualche museo? Volevate studiare i comportamenti di una specifica categoria di sorveglianti?
Non mi pare. Non ha senso paragonare due visite alla città in circostanze estremamente diverse, per numero di partecipanti, luoghi visitati,
tempo a disposizione... E mi auguro che tu non pensi addirittura ad una "competizione"... sarebbe una cosa completamente priva di senso.
Ci conosciamo di persona e questo è positivo, per cui ritengo che la tua stima nei miei confronti non venga a meno se la penso diversamente o se ti faccio il contraddittorio.
Se ti riferisci solo ai musei, per favore dillo.
Devi considerare che il tuo messaggio suona come un elogio all'espansività dei Padovani e su questo non posso che essere d'accordo.
Poi sottolinei il fatto che c'è stata molta curiosità sul tuo scalzismo: bene, è una bella cosa, ma permettimi di ribadire che il gruppo lombardo è stato accolto con molta freddezza e provincialità.
Forse eravamo i primi?
Abbiamo contribuito a risvegliare punti interrogativi? Bene.
Però non siamo seduti a discutere ad un tavolo, non ci sono messaggi addizionali e resta solo nero su bianco.
Allora (guarda che non sto polemizzando, anzi, forse questo post può essere utile per capire i problemi inerenti ai contatti puramente informatici), tu parli di moda cafonal e metti tre parlando di zainetto.
Poi parli di un certo tipo di abbigliamento (sempre cafonal).
Capisco che i custodi di un museo possano avere un certo tipo di educazione, ma credo (modestissima opinione personale) che la cultura sia patrimonio di tutti e che il rispetto di essa non dipenda dal tipo di abbigliamento e che sia diritto di tutti goderla a prescindere dal livello certificato di istruzione.
Ripeto, ti prego di non volermene se la penso in modo drasticamente diverso dal tuo, ma per me il museo è diritto di tutti senza inutili razzismi formali.
Il rispetto è dettato dal contegno comportamentale: niente urla, flash quando è proibito, niente toccare (legge del taglione, nel senso di amputare le dita), non lordare.
In sostanza, certo che posso lasciare lo zainetto in custodia, ma se vengo da lontano, senza appoggio alberghiero, potrò avere anche la maglia sudaticcia.
Va beh, girerò il cappellino (ma sai che cosa importante?), prenderò lezioni di congiuntivi, pur rimanendo cafonal.
Insomma, musei d'elite come nei teatri? O.K.
Però non dimentichiamo che i musei sono soggetti a visite di massa e sono pure fonte di guadagno per una città.
Se entrare a piedi nudi lede la dignità di quei luoghi e ci dobbiamo adeguare cammuffandoci da persone eleganti, allora stiamo sbagliando tutto.
Sbagliamo nell'illuderci di poter camminare scalzi da persone libere, sbagliamo a pensare di essere liberi, forse sbagliamo anche a pensare.
A parte tutto questo discorso, resta il regolamento di molti musei che ne vieta l'ingresso scalzi per ragioni legate al decoro ed al rispetto della dignità del luogo e dei visitatori.
Quindi, caro mio, ingresso vietato anche agli scalzi eleganti e dotti.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Andy a Padova
.......................................................lucignolo ha scritto:AndY, tranquillo che non è successo nulla!
Ci conosciamo di persona e questo è positivo, per cui ritengo che la tua stima nei miei confronti non venga a meno se la penso diversamente o se ti faccio il contraddittorio.
Se ti riferisci solo ai musei, per favore dillo.
Devi considerare che il tuo messaggio suona come un elogio all'espansività dei Padovani e su questo non posso che essere d'accordo.
Poi sottolinei il fatto che c'è stata molta curiosità sul tuo scalzismo: bene, è una bella cosa, ma permettimi di ribadire che il gruppo lombardo è stato accolto con molta freddezza e provincialità.
Forse eravamo i primi?
Abbiamo contribuito a risvegliare punti interrogativi? Bene.
Però non siamo seduti a discutere ad un tavolo, non ci sono messaggi addizionali e resta solo nero su bianco.
Allora (guarda che non sto polemizzando, anzi, forse questo post può essere utile per capire i problemi inerenti ai contatti puramente informatici), tu parli di moda cafonal e metti tre parlando di zainetto.
Poi parli di un certo tipo di abbigliamento (sempre cafonal).
Capisco che i custodi di un museo possano avere un certo tipo di educazione, ma credo (modestissima opinione personale) che la cultura sia patrimonio di tutti e che il rispetto di essa non dipenda dal tipo di abbigliamento e che sia diritto di tutti goderla a prescindere dal livello certificato di istruzione.
Ripeto, ti prego di non volermene se la penso in modo drasticamente diverso dal tuo, ma per me il museo è diritto di tutti senza inutili razzismi formali.
Il rispetto è dettato dal contegno comportamentale: niente urla, flash quando è proibito, niente toccare (legge del taglione, nel senso di amputare le dita), non lordare.
In sostanza, certo che posso lasciare lo zainetto in custodia, ma se vengo da lontano, senza appoggio alberghiero, potrò avere anche la maglia sudaticcia.
Va beh, girerò il cappellino (ma sai che cosa importante?), prenderò lezioni di congiuntivi, pur rimanendo cafonal.
Insomma, musei d'elite come nei teatri? O.K.
Però non dimentichiamo che i musei sono soggetti a visite di massa e sono pure fonte di guadagno per una città.
Se entrare a piedi nudi lede la dignità di quei luoghi e ci dobbiamo adeguare cammuffandoci da persone eleganti, allora stiamo sbagliando tutto.
Sbagliamo nell'illuderci di poter camminare scalzi da persone libere, sbagliamo a pensare di essere liberi, forse sbagliamo anche a pensare.
A parte tutto questo discorso, resta il regolamento di molti musei che ne vieta l'ingresso scalzi per ragioni legate al decoro ed al rispetto della dignità del luogo e dei visitatori.
Quindi, caro mio, ingresso vietato anche agli scalzi eleganti e dotti.[/color]
Ciaooooooooooooo!!!!!!!!!!!
Che casino!
Io tendo un po' a semplificare (finendo ahimè per essere superficiale...).
-Tengo un certo comportamento.
-Provoco delle reazioni e le osservo.
-Su un gran numero, possono esserci reazioni "standard" e le classifico.
Anche se sono reduce fresco fresco della mostra su Galileo, non mi metto a fare dei veri e propri enunciati, teoremi, corollari, tesi, ipotesi, postulati -dimenticato nessuno? - :non è una scienza esatta...
Mi spiace moltissimo che il gruppo milanese abbia trovato un'accoglienza freddina a Padova Chissà, essendo rimasti per pochissimo tempo forse vi siete beccati la classica nuvoletta di Fantozzi...
Fra le varie persone che attaccavano bottone partendo dai piedi, alcune avevano molto tempo libero (ad esempio le custodi delle sezioni archeologiche museali: lì non c'è mai NESSUNO e si annoiano a morte). Quindi i discorsi filavano lisci per le lunghe. E toccavo apposta il tasto dei divieti nominando il regolamento comunale di Pavia. Reazione: "Dico, ma sta scherzando???? Vietare??? E perchè mai?? Io mi ricordo che da bambina ecc. ecc... Idem per il divieto in alcuni musei (pochi): "e che male c'è??".
Dolente nota: lo zaino. Ah, già, dimenticavo:
Che vuoi farci... ognuno ha le proprie fobie. Se non sbaglio a te urta vedere una donna che si trucca in pubblico. A me pare solo una cosa un po' buffa
La mia idiosincrasia per gli zaini - aridagli: - vale per i locali piccoli e affollati. Chi lo porta, non si accorge di quanto sporge il suo carico posteriore e lo sbatte addosso a chi segue senza accorgersene. Una volta mi hanno fatto partire via gli occhiali, , un'altra mi son beccato lo zainone sul nasone Fuori, per strada, che diamine, ci mancherebbe! e nessun
Ciaooooooooo!!!!!!!!!!!!
-tuo caro- - A - N - D - Y -
Andy- Numero di messaggi : 301
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Andy a Padova
Forse siamo stati un po' degli apri-pista. Scalzi? Ma chi sono questi?Andy ha scritto:Mi spiace moltissimo che il gruppo milanese abbia trovato un'accoglienza freddina a Padova Chissà, essendo rimasti per pochissimo tempo forse vi siete beccati la classica nuvoletta di Fantozzi...
Quando ci si riprende dalla sorpresa e si vorrebbe chiedere è già troppo tardi: quegli scalzi se ne sono già andati.
Fino alla prossima occasione.
Però non si dimenticano facilmente le risate dei ragazzi alla stazione ferroviaria e le loro battute piuttosto pesanti: davvero maleducati.
Questo è davvero interessante e meriterebbe un approfondimento, ma non è che sei tu che emani troppo fascino?E toccavo apposta il tasto dei divieti nominando il regolamento comunale di Pavia. Reazione: "Dico, ma sta scherzando???? Vietare??? E perchè mai?? Io mi ricordo che da bambina ecc. ecc... Idem per il divieto in alcuni musei (pochi): "e che male c'è??".
Acc...ti sei dimenticato di chiedere cosa ne pensavano dei divieti sui battelli!
No, mi urta moltissimo quando lo fa mentre guida, utilizzando lo specchietto retrovisore in modo improprio.Se non sbaglio a te urta vedere una donna che si trucca in pubblico.
Ecco, qui hai ragione.La mia idiosincrasia per gli zaini - aridagli: - vale per i locali piccoli e affollati. Chi lo porta, non si accorge di quanto sporge il suo carico posteriore e lo sbatte addosso a chi segue senza accorgersene. Una volta mi hanno fatto partire via gli occhiali, , un'altra mi son beccato lo zainone sul nasone.
Infatti negli spazi limitati tolgo lo zaino e lo tengo per le cinghie con una mano, cercando di non dare fastidio.
Però, al di la di tutto, è quel gratuito termine di cafonal, legato all'abbigliamento e non al comportamento individuale, che mi da un po' fastidio.
Termine che non hai certo inventato tu, ma che, se usato incautamente, può risultare piuttosto offensivo.
Ma ora è tutto più chiaro, no?
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Andy a Padova
Credo che ci siano alcune 'regole' dettate dal 'buon senso'.
Personalmente trovo molto comodo lo zainetto dove ripongo le infradito, acqua, ombrellino ed altro.
E' chiaro che quando entro in un museo lo lascio normalmente nel guardaroba xchè mi impicciano ed eventualmente potrebero dar fastidio ad altri.
Credo xò che sia abbastanza ridicolo voler andare in giro scalzi e parlare di libertà di costume e poi infastidirsi se uno va in giro con dei pantaloni corti al museo.
Il nocciolo della questione è sempre quello, la sorpresa da parte dei guardiani nel trovarsi di fronte uno scalzo.
Tranne rare ocasioni è una cosa x loro nuova e mai vista e quindi non sanno come comportarsi.
Credo che sia assurdo pensare che un barbone o simile sia entrato, pagando il biglietto, in un museo, di conseguenza il tizio stravagante è un turista.
In + se all'entrata lo hanno fatto entrare come potrà il guardiano dell'ennesima sala cacciarmi?
A meno che non pensi che mi sia appena scalzato. A quel punto ritengo che possa chiedere lumi ad un collega.
Diciamo che qui si viaggia nell'incerto + assoluto a seconda del buon senso del guardiano.
A questo punto o fa finta di nulla vedendo che tutto sommato non stiamo facendo nulla di male, magari tenendoci d'occhio, oppure, se è ottuso parte all'attacco. A questo punto sta a noi vedere come comportarci.
Se lasciar perdere e ricalzarci o se invece vogliamo insistere nel far valere i nostri diritti e dire che non c'è esposto alcun regolamento che vieti di andare scalzo e se ci fosse qualche divieto scritto di mostrarlo altrimenti non può mandarci via e se insiste pretendere di parlare con un superiore. Far capire che conosciamo i nostri diritti e che non siamo scalzi x caso. Magari all'estero potrebbe essere + difficile argomentare x via della lingua.
In fine vorrei far notare che probabilmente le diverse reazioni avute a PAdova potrebbero anche dipendere dal fatto di muoversi in gruppo piuttosto che soli.
Poi come sempre dipendi chi incontri.
Ciao
Andrea
Personalmente trovo molto comodo lo zainetto dove ripongo le infradito, acqua, ombrellino ed altro.
E' chiaro che quando entro in un museo lo lascio normalmente nel guardaroba xchè mi impicciano ed eventualmente potrebero dar fastidio ad altri.
Credo xò che sia abbastanza ridicolo voler andare in giro scalzi e parlare di libertà di costume e poi infastidirsi se uno va in giro con dei pantaloni corti al museo.
Il nocciolo della questione è sempre quello, la sorpresa da parte dei guardiani nel trovarsi di fronte uno scalzo.
Tranne rare ocasioni è una cosa x loro nuova e mai vista e quindi non sanno come comportarsi.
Credo che sia assurdo pensare che un barbone o simile sia entrato, pagando il biglietto, in un museo, di conseguenza il tizio stravagante è un turista.
In + se all'entrata lo hanno fatto entrare come potrà il guardiano dell'ennesima sala cacciarmi?
A meno che non pensi che mi sia appena scalzato. A quel punto ritengo che possa chiedere lumi ad un collega.
Diciamo che qui si viaggia nell'incerto + assoluto a seconda del buon senso del guardiano.
A questo punto o fa finta di nulla vedendo che tutto sommato non stiamo facendo nulla di male, magari tenendoci d'occhio, oppure, se è ottuso parte all'attacco. A questo punto sta a noi vedere come comportarci.
Se lasciar perdere e ricalzarci o se invece vogliamo insistere nel far valere i nostri diritti e dire che non c'è esposto alcun regolamento che vieti di andare scalzo e se ci fosse qualche divieto scritto di mostrarlo altrimenti non può mandarci via e se insiste pretendere di parlare con un superiore. Far capire che conosciamo i nostri diritti e che non siamo scalzi x caso. Magari all'estero potrebbe essere + difficile argomentare x via della lingua.
In fine vorrei far notare che probabilmente le diverse reazioni avute a PAdova potrebbero anche dipendere dal fatto di muoversi in gruppo piuttosto che soli.
Poi come sempre dipendi chi incontri.
Ciao
Andrea
Andrea77- Numero di messaggi : 1101
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Andy a Padova
Andy ha scritto:Anche se sono reduce fresco fresco della mostra su Galileo, non mi metto a fare dei veri e propri enunciati, teoremi, corollari, tesi, ipotesi, postulati -dimenticato nessuno?
Assiomi, proposizioni, lemmi e congetture.
Andrea D- Numero di messaggi : 222
Data d'iscrizione : 09.01.08
Re: Andy a Padova
Questo è davvero interessante e meriterebbe un approfondimento, ma non è che sei tu che emani troppo fascino?lucignolo ha scritto:Però non si dimenticano facilmente le risate dei ragazzi alla stazione ferroviaria e le loro battute piuttosto pesanti: davvero maleducati
.................................................
Si, i gruppetti di ragazzini a volte lo sono. Un po' per spavalderia tra di loro, un po perchè sono di natura "caciaroni"...
.................................................
Reazione: "Dico, ma sta scherzando???? Vietare??? E perchè mai?? Io mi ricordo che da bambina ecc. ecc... Idem per il divieto in alcuni musei (pochi): "e che male c'è??".
..................................................
OIBO'!! Pensandoci, da giovane piacevo tanto alle mamme e decisamente meno alle loro figlie Sara rimasto qualche strascico?
Un momento: le stesse reazioni benevoli le davano anche molti custodi.
Maschietti.
Gulp!
Meglio non approfondire
....................................................
Acc...ti sei dimenticato di chiedere cosa ne pensavano dei divieti sui battelli! [/quote]
....................................................
Battelli: non so, ma credo che molti tirerebbero fuori la questione sicurezza.
Anche quest'anno andrò in Corsica partendo a piedi -nudi- dall'uscio di casa usando solo mezzi pubblici. L' UNICO momento in cui indosso le infradito è all'atto si salire sulle rampe del traghetto. Te lo giuro, mi fa veramente paura camminare affrettatamente tra le auto che vengono caricate in fretta & furia, sulle lamiere metalliche striate, multicolori, con saldature evidenti -magari sbavate, cioè semitaglienti-, porte automatiche pesantissime...
Anche la passerella di un battellino fluviale ondeggiante fa un po' senso. Credo che qualche remora sia diffusa e molti penserebbero che un divieto possa essere legato alle responsabilità sulla sicurezza.
[color=green]Ciaoooooooooooo!!!!!!!!!!!!
A N D Y
Andy- Numero di messaggi : 301
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Andy a Padova
Ciaooooooooooooooooooo!Andrea77 ha scritto:In fine vorrei far notare che probabilmente le diverse reazioni avute a PAdova potrebbero anche dipendere dal fatto di muoversi in gruppo piuttosto che soli.
Poi come sempre dipendi chi incontri.
Ciao
Andrea
Questo si che è un punto interessante.
Il raffronto dei comportamenti provocati dal singolo o dai gruppi.
Da approfondire.
Ciaooooooooooo!!!!!!!!!!!!
A N D Y
Andy- Numero di messaggi : 301
Data d'iscrizione : 02.01.08
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