Calzarsı per entrare ın moschea

Cıao a tuttı.

Sono ad Istanbul, un vıaggetto dı pochı gıornı che stanno trascorrendo quası totalmente scalzı, salvo una sera per un paıo dı ore.

Assolutamente fantastıco. nessun problema ın palazzı, museı, tram, pıccolı rıstorantı e bar.
Un epısodıo curıoso: nella Moschea Blu non volevano farmı entrare perche' avevo le suole nero pece, allora ıl gıorno dopo ho ınfılato ın tasca un paıo dı calzıni che avevo portato non so come e sono entrato ınfılandomelı all'ıngresso.
Poı ho ımparato a lavarmı ı pıedı nelle fontane apposta nel cortıle portıcato delle moschee.

Sguardı ıncurıosıtı, parole scherzose e dı meravıglıa da parte dı moltı.

Poı a gustare la festa ı solıtı ıtalıanı dı cacca!
Prımo epısodıo: ıncrocıo due turıstı anglosassonı e leı fa: ''wow, he ıs barefoot!'' e lui: ''great!''; poı altrı due e leı fa: ''mamma e' scalzo'' e luı ''che schıfo''.

Dopodomanı purtroppo casa e scarpe!

Bye.

Guıdo

Il lavaggio dei piedi prima di entrare nella moschea è un importante atto di rispetto e devozione. Del resto anche nel chiostro della basilisca di S.Paolo fuori dalla mura, a Roma, c'è una fontana, che, mi fu detto, serviva allo stesso scopo.

Riprendo il lavoro, e delle scarpe purtroppo non posso proprio fare a meno.
Tornato a casa non posso che ripensare ai giorni appena trascorsi; che bello e che senso di libertà girare scalzo in ogni dove, per le viuzze brulicanti di commercio, nel Gran Bazar, sedersi in un localino non per turisti a mangiar qualcosa od a bere un tè od un caffè, scambiando due parole con gestori ed avventori e con i tantissimi bottegai. Tanta curiosità per i miei piedi scalzi, commenti solo benevoli tipo "big, good, strong".

Un giorno un giovane turista penso dal Nord Europa mi ha visto scalzo e mi ha detto: "buona idea! grazie molte per il suggerimento" e si è tolto le spesse scarpe da ginnastica e le ha infilate nello zaino; l'ho incrociato di nuovo più tardi, era ancora scalzo e mi ha di nuovo ringraziato.

Un' altra volta un lustrascarpe insisteva ad offrirmi il suo servizio ed mi diceva: "shoes, shoes in bag"; gli ho mostrato che non potevo avere delle scarpe nella minuscola tracolla che portavo, ed allora si è messo a ridere.

Ora mi sa che dovrò attendere la primavera prima di fare un nuovo viaggetto no-shoes no-news.

Guido