Colta al volo
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Colta al volo
Mia moglie sta oarlando al telefono con mia sorella della recente vacanza a Mauritius : "La cosa più difficile ora è rimettersi le scarpe !"
Io non ho questo problema
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aldo1953- Numero di messaggi : 1171
Età : 71
Data d'iscrizione : 08.11.11
Re: Colta al volo
Grand Choeur ha scritto:Dai, che tua moglie è sulla strada buona!
Infatti!
Chi prova il senso di libertà della camminata scalza difficilmente torna indietro.
E, se ci riesce, deve fare i conti con delle pesanti crisi di astinenza o con un irriducibile craving (desiderio compulsivo che diviene fortissimo ed incontrollabile e che, se non soddisfatto, puo' provocare sofferenza psicologica e fisica, ansia, insonnia, aggressivita' ed altri sintomi depressivi).
Allora nasce un problema filosofico: siamo davvero liberi o siamo schiavi dei piedi nudi?
A mio avviso, la chiave della valutazione deve essere il benessere psico-fisico.
Se stiamo bene e non abbiamo problemi di salute, allora va bene.
Per esempio, non dilapidiamo i nostri guadagni, lavoriamo con profitto dalla mattina alla sera, amiamo la nostra (il nostro) compagna/o, insomma, non c'è un pusher per i piedi nudi e rendiamo di più, perché siamo in equilibrio con noi stessi.
Perché, sapete, moltri nostri detrattori ci accusano di essere fondamentalmente schiavi del nostro stile.
Ma, allora, mi domando quali siano i confini che stabiliscono dove inizia e dove finisce la nostra libertà.
Pubblicità, piacere, fame, sete, desiderio di approvazione, fama, denaro, opinione altrui.
Siamo davvero nel libero arbitrio o non siamo, piuttosto, marionette mosse da motivazioni profonde che nemmeno immaginiamo?
E non è forse il caso di accettare questi limiti naturali della nostra libertà, che non può essere illimitata, e puntare al raggiungimento di un benessere psico-fisico troppo spesso svenduto per scendere a patti con regole sociali innaturali?
Chi prova il senso di libertà della camminata scalza difficilmente torna indietro.
E, se ci riesce, deve fare i conti con delle pesanti crisi di astinenza o con un irriducibile craving (desiderio compulsivo che diviene fortissimo ed incontrollabile e che, se non soddisfatto, puo' provocare sofferenza psicologica e fisica, ansia, insonnia, aggressivita' ed altri sintomi depressivi).
Allora nasce un problema filosofico: siamo davvero liberi o siamo schiavi dei piedi nudi?
A mio avviso, la chiave della valutazione deve essere il benessere psico-fisico.
Se stiamo bene e non abbiamo problemi di salute, allora va bene.
Per esempio, non dilapidiamo i nostri guadagni, lavoriamo con profitto dalla mattina alla sera, amiamo la nostra (il nostro) compagna/o, insomma, non c'è un pusher per i piedi nudi e rendiamo di più, perché siamo in equilibrio con noi stessi.
Perché, sapete, moltri nostri detrattori ci accusano di essere fondamentalmente schiavi del nostro stile.
Ma, allora, mi domando quali siano i confini che stabiliscono dove inizia e dove finisce la nostra libertà.
Pubblicità, piacere, fame, sete, desiderio di approvazione, fama, denaro, opinione altrui.
Siamo davvero nel libero arbitrio o non siamo, piuttosto, marionette mosse da motivazioni profonde che nemmeno immaginiamo?
E non è forse il caso di accettare questi limiti naturali della nostra libertà, che non può essere illimitata, e puntare al raggiungimento di un benessere psico-fisico troppo spesso svenduto per scendere a patti con regole sociali innaturali?
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Colta al volo
Anche secondo me, si può parlare di schiavitù o vizio quando non possiamo fare a meno di una cosa inutile, dannosa o innaturale, mentre
quando ricerchiamo di vivere nel modo che è più vicino possibile alla nostra natura, parlerei di ritorno all' "innocenza".
Nel nostro ambito, a mio avviso, la schiavitù è quella indotta dalla scarpa e da altri gadget più o meno utili, non il contrario.
L' indicatore, a mio avviso, deve essere la natura, quando ci si allontana troppo da essa, sorgono i problemi, e a parer mio i lettini degli psicologi sono sempre pieni anche perchè viviamo sempre più distanti dalla nostra vera natura, e questa repressione porta molto spesso problemi o a sfoghi irrazionali e dannosi.
quando ricerchiamo di vivere nel modo che è più vicino possibile alla nostra natura, parlerei di ritorno all' "innocenza".
Nel nostro ambito, a mio avviso, la schiavitù è quella indotta dalla scarpa e da altri gadget più o meno utili, non il contrario.
L' indicatore, a mio avviso, deve essere la natura, quando ci si allontana troppo da essa, sorgono i problemi, e a parer mio i lettini degli psicologi sono sempre pieni anche perchè viviamo sempre più distanti dalla nostra vera natura, e questa repressione porta molto spesso problemi o a sfoghi irrazionali e dannosi.
Alexey- Numero di messaggi : 1416
Età : 44
Data d'iscrizione : 11.04.11
Re: Colta al volo
lucignolo ha scritto:Chi prova il senso di libertà della camminata scalza difficilmente torna indietro.
E, se ci riesce, deve fare i conti con delle pesanti crisi di astinenza o con un irriducibile craving (desiderio compulsivo che diviene fortissimo ed incontrollabile e che, se non soddisfatto, puo' provocare sofferenza psicologica e fisica, ansia, insonnia, aggressivita' ed altri sintomi depressivi).
Allora nasce un problema filosofico: siamo davvero liberi o siamo schiavi dei piedi nudi?
Siamo davvero nel libero arbitrio o non siamo, piuttosto, marionette mosse da motivazioni profonde che nemmeno immaginiamo?
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Bella domanda!
Siamo indubbiamente schiavi. Siamo schiavi della vita e di tutte le cose che potremmo perdere. Siamo schiavi di ogni piccola silenziosa parte del nostro corpo di cui nemmeno ci accorgiamo e che ci tormenta maledettamente quando smette di funzionare a dovere. Siamo schiavi dell'affetto di tutte le persone care che ci circondano. Siamo schiavi di tutte le nostre abitudini piacevoli: del nostro caminetto acceso, dei nostri svaghi, delle nostre passeggiate con i piedi a terra, perfino della nostra scodella di latte con le fette biscottate.
Se provate a pensare alla quantità di cose silenziose di cui non potremmo mai fare a meno vi accorgete di quanti infiniti motivi abbiamo oggi per essere felici.
Felicemente schiavi
Biagio- Numero di messaggi : 377
Data d'iscrizione : 19.10.10
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