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calzature veg ... x scalzi!

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Messaggio  Giovanni bau Mar Lug 16 2013, 14:58

Care e cari camminatori a piedi nudi, questo post è per riprendere un breve discorso iniziato nel post dove mi sono presentato al forum, poiché si tratta di tutt'altro argomento, ma che forse potrebbe rivestire un interesse generale.

Tutto inizia perché grazie a indicazioni di altri scalzi più esperti, scopro che esistono 'calzature' per scalzi, davvero minimali, i cui marchi vengono citati in alcuni post che ho letto pian piano per capire lo spirito del forum. Grazie ad indicazioni, vado a visitare i siti delle luna e delle vivo (non posso mettere i siti, al momento che scrivo sono iscritto da soli due giorni)

la mia domanda - la mia preoccupazione - è se queste calzature, molto particolari sotto diversi aspetti, siano o meno vegane, cioè cruelty free, cioè senza parti - visibili o nascoste - né componenti, ricavate da corpi animali (pelle, cuoio, ecc).
ho visitato i siti, ma i dubbi mi sono rimasti, così ho scritto direttamente ai due produttorio.
su consiglio di altri più esperti navigatori scalzi del forum, pubblico le domande e le risposte che sono avvenute nel giro di due veloci mail:

la lettera mia di domanda è in inglese (non ridete per gli strafalcioni, please) (rileggendola, ho notato anche errori di battitura e sviste):

Hallo,

I'm writing from Italy.

I found you site from a italian barefoot blog. I like much some of your products, but i have a question very important to me, in order to decide wether buy or NOT.

I'm vegan and so I always make effort to find product WITHOUT animal components, visible or hidden, because I like - as much as possibile - to use 'objects' cruelty free.

So I'm kindly asking to you to explain me if your shoes - and eventually which models -  are ALL and ENTIRELY cruelty free (NO - animals inside). Pleas, if it is possible, let me see which models are right for me.

I thamk you and I expect your kind answer


best greetings

Giovanni S


- - -

le risposte:

di luna s

Hi Giovanni,

Any model with the MGT footbed and ATS laces is entirely free of animal products. Likewise, all our traditional sandal models with the MGT footbed and traditional ribbon laces are vegan.

Cheers,
Dylan



----

e di vivo b

Hello Mr. Savoini,

our collection contains a lot of vegan shoes. All vegan models are clearly marked as "100% vegan" on the upper right side of the article description (next to the colour). These "vegan" shoes contain no animal parts, visible or hidden, and should fit your lifestyle.

Viele Gruesse - Best Regards
Constantin Peter



----

riassumendo: molti prodotti hanno la caratteristica di essere vegan (ma non tutti) e di non riservare sorprese, quindi. alcuni sono indicagti chiaramente (devo verificare), altri rimangono comunque dubbi.

Mi farebbe piacere avere un riscontro di opinioni, grazie! Smile

Giovanni bau

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Messaggio  cyberteam Mar Lug 16 2013, 16:21

Ciao

Un parere personale:
Se sostituiamo tutto il cuoio con gomme e plastiche varie non è che abbiamo fatto chissà che passo avanti nei confronti del mondo in cui viviamo Wink 

cyberteam
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Messaggio  Giovanni bau Mar Lug 16 2013, 16:50

cyberteam ha scritto:Ciao

Un parere personale:
Se sostituiamo tutto il cuoio con gomme e plastiche varie non è che abbiamo fatto chissà che passo avanti nei confronti del mondo in cui viviamo Wink 


per gli animali da cui il cuoio deriva, abbiamo fatto un passo ENORME Wink
cmq la tua risposta è interessante: mi piacerebbe conoscere il ragionamento che ti ha portato a questa convinzione Smile

Giovanni bau

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Messaggio  cyberteam Mer Lug 17 2013, 13:01

Giovanni bau ha scritto:
per gli animali da cui il cuoio deriva, abbiamo fatto un passo ENORME

cmq la tua risposta è interessante: mi piacerebbe conoscere il ragionamento che ti ha portato a questa convinzione Smile

E per quegli animali che si ritrovano a mangiare i nostri rifiuti, anche (ma all'indietro) Wink 

La materia prima per la produzione di cuoio è un prodotto secondario di altre lavorazioni agro-alimentari.
E' dotato di diverse caratteristiche che lo rendono adatto alla fabbricazione di manufatti.

Wikipedia ha scritto:
Il cuoio ha caratteristiche di resistenza e soprattutto igieniche molto elevate che lo rendono particolarmente adatto alla produzione di molti manufatti di uso comune. È noto, ad esempio, che le calzature in cuoio favoriscono l'eliminazione della traspirazione e quindi evitano lo sviluppo di funghi, muffe ed altre patologie della pelle e del piede prodotte dal ristagno di umidità all'interno della calzatura. Analogamente per altri manufatti destinati all'abbigliamento umano. Si dice, infatti, che il cuoio "respira" in quanto si lascia attraversare dal vapor d'acqua emanato dal corpo umano.
La particolare struttura del cuoio, costituito da un intreccio tridimensionale di fibre di collagene, una proteina, fa sì che il cuoio abbia anche proprietà termoisolanti, particolarmente utili nella stagione invernale. Viceversa, ha una buona conduttività elettrica e quindi, ad esempio, l'uso di calzature in cuoio evita la sgradevole sensazione di "scossa elettrica" proprio perché viene garantito l'equilibrio elettrico dell'organismo.

Inoltre essendo un materiale biologico è completamente biodegradabile nell'ambiente naturale.
Visto che viene utilizzato da decine di migliaia di anni possiamo dire che la sostenibilità dell'utilizzo di manufatti in cuoio sia stata ampiamente dimostrata.

Le gomme e le plastiche sono prodotti di sintesi ricavati dal petrolio, la cui filiera sta causando danni enormi all'ambiente in cui viviamo.
La degradabilità di questi materiali è molto bassa. Inoltre essa è spesso ottenuta mediante l'aggiunta di additivi che sono efficaci solo quando la plastica è esposta alla luce solare.
Materiale plastico che finisca sottoterra o peggio sul fondale marino ha una vita stimabile in decine di migliaia di anni.
La plastica è estremamente tossica per la vita acquatica e per gli uccelli.
Se ingerita conduce spesso alla morte dell'animale, per inedia o soffocamento.

Il fatto che si ricavi per la maggior parte da una risorsa limitata e la sua bassissima degradabilità fanno si che la sostenibilità dell'utilizzo di manufatti in plastica sia estremamente bassa.

Quindi:

Se per un determinato utilizzo le caratteristiche fisiche, chimiche o meccaniche del cuoio sono adatte, esso è da preferire ad un suo equivalente sintetico.
cyberteam
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Messaggio  Giovanni bau Mer Lug 17 2013, 15:04

cyberteam ha scritto:
Giovanni bau ha scritto:
per gli animali da cui il cuoio deriva, abbiamo fatto un passo ENORME

cmq la tua risposta è interessante: mi piacerebbe conoscere il ragionamento che ti ha portato a questa convinzione Smile

E per quegli animali che si ritrovano a mangiare i nostri rifiuti, anche (ma all'indietro) Wink 

La materia prima per la produzione di cuoio è un prodotto secondario di altre lavorazioni agro-alimentari.
E' dotato di diverse caratteristiche che lo rendono adatto alla fabbricazione di manufatti.

Wikipedia ha scritto:
Il cuoio ha caratteristiche di resistenza e soprattutto igieniche molto elevate che lo rendono particolarmente adatto alla produzione di molti manufatti di uso comune. È noto, ad esempio, che le calzature in cuoio favoriscono l'eliminazione della traspirazione e quindi evitano lo sviluppo di funghi, muffe ed altre patologie della pelle e del piede prodotte dal ristagno di umidità all'interno della calzatura. Analogamente per altri manufatti destinati all'abbigliamento umano. Si dice, infatti, che il cuoio "respira" in quanto si lascia attraversare dal vapor d'acqua emanato dal corpo umano.
La particolare struttura del cuoio, costituito da un intreccio tridimensionale di fibre di collagene, una proteina, fa sì che il cuoio abbia anche proprietà termoisolanti, particolarmente utili nella stagione invernale. Viceversa, ha una buona conduttività elettrica e quindi, ad esempio, l'uso di calzature in cuoio evita la sgradevole sensazione di "scossa elettrica" proprio perché viene garantito l'equilibrio elettrico dell'organismo.

Inoltre essendo un materiale biologico è completamente biodegradabile nell'ambiente naturale.
Visto che viene utilizzato da decine di migliaia di anni possiamo dire che la sostenibilità dell'utilizzo di manufatti in cuoio sia stata ampiamente dimostrata.

Le gomme e le plastiche sono prodotti di sintesi ricavati dal petrolio, la cui filiera sta causando danni enormi all'ambiente in cui viviamo.
La degradabilità di questi materiali è molto bassa. Inoltre essa è spesso ottenuta mediante l'aggiunta di additivi che sono efficaci solo quando la plastica è esposta alla luce solare.
Materiale plastico che finisca sottoterra o peggio sul fondale marino ha una vita stimabile in decine di migliaia di anni.
La plastica è estremamente tossica per la vita acquatica e per gli uccelli.
Se ingerita conduce spesso alla morte dell'animale, per inedia o soffocamento.

Il fatto che si ricavi per la maggior parte da una risorsa limitata e la sua bassissima degradabilità fanno si che la sostenibilità dell'utilizzo di manufatti in plastica sia estremamente bassa.

Quindi:

Se per un determinato utilizzo le caratteristiche fisiche, chimiche o meccaniche del cuoio sono adatte, esso è da preferire ad un suo equivalente sintetico.


mi scuso se quoto tutto il blocco, ma nemmeno io sono capace di estrarre solo dei pezzi. ho letto con interesse la tua spiegazione, che è tecnicamente ineccepibile. inoltre tocchi alcuni aspetti (come la plastica mangiata da tartarughe che la scambiano per meduse, o per gli uccelli, che rimangono impigliati nei sacchetti svolazzanti persino alle latitudini settentrionali pià estreme) - pericolosissimi sono, ad esempio, i laccetti per legare i sacchi della spazzatura, che io infatti stacco e butto sempre all'interno del sacco medesimo, preferendo un bel nodo - verso i quali sono particolarmente sensibile e attento, già da diversi anni. quando ho scoperto che al largo del pacifico esistono vere e proprie isole di plastica, sono rimasto esterrefatto.

per rimanere sul pianto tecnico, tuttavia, faccio alcune considerazioni: la lavorazione del cuoio è estremamente inquinante (dato storico, anche questo); per non parlare dell'inquinamento (ormai ampiamente noto e ammesso persino dai media mainstream) degli allevamenti zootecnici, uno dei cui "sottoprodotti" (per usare un gergo meramente tecnico e reificante) è il cuoio, derivato dalla pelle delle mucche, opportunamente scuoiate dopo essere state appese a testa in giù. di certo esistono metodologie di lavorazione del cuoio meno inquinanti (la tecnologia in questo senso è stata sicuramente ricercata e implementata). allo stesso modo, però, di sicuro, esistono metodi di lavorazione a basso impatto ambientale per fibre tech di varia plastica (o anche tessuti vegetali, come lino, canapa, ecc).

il punto - uno dei punti - interessante è proprio la tecnologia: quanta tecnologia ci piace? se vogliamo eliminare le fibre nei laccetti dei sandali, allora perché non toglierla anche da tutto l'abbigliamento sportivo o casual (t-shirt, zaini, occhiali). tutta la tecnologia ha aspetti di pro e contro, legati - per rimanere alla questione di partenza - all'impatto ambientale e al reperimento di risorse. anche la tecnologia di 10.000 anni fa, quando gli umani iniziarono a coltivare le piante (modificandole) e catturare animali docili per allevarli (modificandoli).

il problema, allora, non risiede nella tecnologia, ma nella mentalità di chi la adopera: possiamo considerare il pianeta come un gigantesco centro commerciale a nostra esclusiva disposizione (e finora non abbiamo fatto diversamente), oppure possiamo considerarlo come l'UNICO luogo dove noi e gli altri animali insieme a noi possiamo vivere. credo che se scegliamo il secondo tipo di pensiero, allora cominciamo a essere più disposti a porci domande, a notare problemi e cercare soluzioni - esattamente come abbiamo sempre fatto, sotto tutta una infinita serie di motivazioni NON naturali. per quel che mi riguarda, se le soluzioni ai grossi problemi richiedono menti preparate ed esperte, volontà politiche lungimiranti, per i piccoli problemi (che poi, presto o tardi arriveranno a influire su quelli grandi) ci posso già pensare io, individuo, in prima persona, tutti i giorni e ogni giorno. questi piccoli sforsi non sono la panacea istantanea e immdiata, ma è dimostrato che possono portare a risultati - uno di quei risultati è proprio questa interessante discussione! Smile . infine, ci aggiungo un pizzico di empatia, che se è assente verso gli altri animali, e pochissima anche tra noi animali umani: se volessimo averne di più, probabilmente saremmo anche capaci e invogliati a decidere di impiegare le nostre capacità e tecnologie in modi meno distruttivi e crudeli,

Giovanni bau

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