Supermercati e paguri

Nel supermercato che frequento abitualmente, causa ferie, è arrivato un po’ di personale nuovo, compreso uno dei due direttori (ne servono due per coprire il 7 giorni su 7).
Ed una nuova guardia giurata.
Entro tranquillo e comincio il mio giro.
Ad un certo punto mi si para davanti la coppia direttore-guardia giurata.
Noto che il direttore rimane un passo indietro e fa parlare l’altro. Registro mentalmente la cosa, che mi dice molto sul coraggio del direttore.
Guardia giurata, con aria severa: “Guardi che non si può!”
Io: “E chi lo dice?”
Guardia giurata: “Beh, la Legge...”
Io: “Sbagliato: si può, lo dice l’articolo 187 del “Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza! Comunque chieda agli altri dipendenti, è una vita che vengo qui...”
La guardia giurata assume un’espressione stupita e quali sollevata: “Ah, beh, allora...”
Il direttore, che invece non vuole mollare la presa, prova a tirare fuori il decoro: “Ma il d...”
Io lo fulmino: “Niente ma! La legge è legge!”
Il direttore assume un’aria terrorizzata (si sa, gli scalzi emettono raggi dagli occhi che posso disintegrare i direttori di supermercato), prende il suo cellulare e balbetta: “adesso mi informo...” e sparisce.
Rimango a parlare con la guardia giurata, un tipo simpatico, napoletano, ottavo di nove figli, un’infanzia da scugnizzo scalzo. Mi fa capire che è contento che non sia vietato, lui simpatizza per gli scalzi ed a casa ed in giardino sta sempre scalzo, ma, se non mi offendo, controllerà con il cugino avvocato le mie affermazioni sulla legge. Lo rassicuro sul fatto che io per primo non solo non mi offendo, ma lo consiglio di controllare.
Parliamo anche del fatto che i suoi datori di lavoro, colpevolmente, non gli hanno dato le informazioni giuste e per questo io non ce l’ho con lui, ma con chi non lo ha preparato a dovere.
Comunque concordiamo che, visto che obbediva agli ordini del direttore, se avesse infranto la legge buttandomi fuori, nei guai ci sarebbe andato solo il direttore.  
Nei giorni seguenti abbiamo fatto altre chiacchierate, parlando della sua passione per la storia, del libro che gli ho suggerito ed altre cose, compreso il perché vado scalzo e perché fa bene.
Tra l’altro, dopo una di quelle piacevoli chiacchierate davanti alla porta del supermercato, sono stato fermato dal direttore dei lavori di un cantiere vicino e dal suo vice, che mi avevano notato altre volte ed erano curiosi di sapere qualcosa sul mio scalzismo.
Alla fine hanno concluso che, secondo loro, faccio bene ad andare scalzo (loro per ora solo in casa), anche perché ho sottolineato che prendo sul serio le leggi antiinfortunistiche e non andrei mai scalzo in un cantiere e nelle altre zone insicure ove la legge 626 prescrive adeguate protezioni, comprese le scale mobili (e qui, se fossi stato Pinocchio, il naso si sarebbe allungato di qualche centinaia di metri  ).
E il direttore? Da allora, appena mi vede si rifugia in ufficio od in magazzino, come un paguro nella conchiglia.

Ho provato ad immaginare cosa si sono detti il paguro ed i suoi superiori. Provate ad immaginarlo anche voi, date queste premesse:
1) Il supermercato, un discount, è sulla direttrice Fori Imperiali - alberghetti a poco prezzo zona Stazione Termini, quindi, soprattutto al pomeriggio, le probabilità di trovarsi un turista (pagante) scalzo causa vesciche o semplice stanchezza da chilometri a piedi è dieci volte superiore che in qualunque altra parte della città.
2) Il supermercato è ai bordi della zona di Piazza Vittorio, la Chinatown romana, e salvo forse il blu della pelle degli alieni di Avatar, si vedono clienti di tutti i colori. Motivo per cui si deve stare dieci volte più attenti che in altri posti a fare qualcosa che abbia anche il minimo sentore di discriminazione.
3) Per fare il direttore di supermercato, PER LEGGE, si devono conoscere a menadito un certo numero di leggi e norme, rispettarle e saperle far rispettare. Il famoso articolo 187, non solo deve essere conosciuto, ma è uno dei più importanti da conoscere, rispettare e far rispettare.
Ed il paguro non lo conosceva.

Non vedete anche voi la prospettiva di una luminosa carriera nel futuro del paguro?
In un altro settore, ovviamente.

E tutto ciò dimostra quanto io e te (contrariamente a qualcun'altro) abbiamo sempre sostenuto: con la gente bisogna parlare, spiegare, magari confutare educatamente. Il risultato è che nel nostro microcosmo siamo accettati, stimati e invidiati, in qualche caso. Ieri sera ho fatto una figuraccia: ho avuto l'ardire di passare davanti al bar in piazzetta in sandali; mi sono giustificato dicendo che avevo appuntamento con un cliente (commento: "Ah, beh, allora..."). Per quanto riguarda il resto dell'universo mondo, ce ne freghiamo beatamente perché per noi è la normalità. Quando l'estate scorsa ti ho fatto visita, nessuno ci ha fatto caso, tanto meno molestato o meravigliato (zingare a parte).

Rei ha scritto:“Guardi che non si può!”

La scorsa settimana sono andato al supermercato per comperare un nuovo cell. Ero in attesa la banco dei telefoni, quando... Arriva una commessa mani sui fianchi aria da vittoria e lo sguardo che diceva: " Brutto bambino cattivo perchè ti sei tolto le scarpe!" Io la guardo. Intanto la segue una collega che conosco e quindi mi saluta. Il gendarme rimane un attimo disorientata e cambia decisamente traiettoria.

Il diverso come detto già altre volte crea confusione all'ordine stabilito. Non so perchè nei supermercati spesso la selezione della clientela è più rigida di un locale alla moda.

Barbabarba ha scritto:Non so perchè nei supermercati spesso la selezione della clientela è più rigida di un locale alla moda.

Perché nei supermercati c'è spesso un dipendente che che sa di essere meno bravo degli altri (non conosce l'art. 187, ad esempio  ) ed allora cerca di mostrare zelo facendo qualcosa che, alla fine, gli/le si ritorce contro.

Nota polemica anti-polemici: quanto espresso sopra è una mia opinione personale frutto esclusivo delle mie esperienze e riflessioni. Non pretende di essere l'unica verità, non pretende di essere l'unica interpretazione valida del fenomeno (che probabilmente, a seconda dei casi può avere spiegazioni diverse, alternative o multiple), ma solo un contributo alla riflessione ed alla comprensione del fenomeno. Ogni altra spiegazione diversa, alternativa o che si aggiunga alla mia, deliri esclusi, ovviamente, va considerata altrettanto valida e benvenuta.

Cavolo non ho ancora beccato nessuno che contestasse o non mi facesse entrare, uffa, volevo provare l'articolo 187 😤 scherzi a parte, speriamo di non averne mai bisogno, però è giusto prepararsi all'eventuale confronto per sicurezza