Ritiro montano in val di Fiemme
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Ritiro montano in val di Fiemme
Un saluto a tutti voi, sono reduce dal mio fantastico ritiro montano in quel di Predazzo, nella fantastica val di Fiemme, in Trentino-Alto Adige.
Lo chiamo ritiro e non vacanza, perchè per me è stato davvero un ritiro in pace, in mezzo alla Natura che mi ha fatto stare bene fuori e dentro .
Come sistemazione? Niente albergo, ma in tenda in un camping che si trova a Bellamonte, una frazione che dista circa 6 km da Predazzo, ad un'altitudine di 1370 metri. Oltre a questo, mi sono accampato nella zona più wild e boscosa del camping, dove grossi e possenti esemplari di larici e abeti mi tenevano la tenda in ombra e al fresco dall'alba al tramonto. Ovviamente, mi sono trovato benissimo in mezzo a questa esplosione di verde e ho cercato di stare scalzo il più possibile. Il mio amico che era con me, non aveva nessun problema che io fossi scalzo.
Ogni mattina mi alzavo al sorgere del sole (in montagna ci si alza presto ) e, appena uscito dalla tenda,e con una temperatura sui 15 gradi, percorrevo a piedi nudi un sentiero bellissimo immerso nel bosco fittissimo di abeti che conduceva ad un belvedere affacciato sulle bellissime Pale di San Martino (no. non sono dipinti ma un bellissimo gruppo montuoso delle Dolomiti), godendomi i primi raggi del sole che filtravano tra le fronde, il profumo degli abeti e il fruscio del vento. Questo sentiero è bellissimo. Largo, con lievi pendenze e quasi totalmente composto da un morbido e fresco tappeto di aghi di abete e larice (che non pungono).
Una mattina, mentre percorrevo questo sentiero, una tizia mi fa "scalzo?" e io "sì, è bellissimo" e lei, sorridendomi "Sì vede che sei abiutuato", mentre la mattina seguente due escursionisti scarponati mi hanno salutato ma non hanno detto nulla sul fatto che fossi scalzo (non so nemmeno se manco se ne sono accorti).
A Predazzo poi, ho camminato scalzo lungo il sentiero dei Rododendri, un sentiero che corre parallelo al torrente Travignolo, ai piedi della Malgola. Lungo questo percorso se si cammina a piedi nudi si può provare una cosa curiosa: ad altezza delle caviglie si sentono dei deliziosi soffi di aria freschissima che esce dai pertugi delle rocce e, cosa curiosa, un sentierino conduce ad una roccia con scritto "frigorifero naturale" dove ci si può adagiare alla roccia per assaporare questa frescura deliziosa (quanto vorrei una cosa simile da me per combattere questa calura opprimente), ovviamente le rocce li attorno erano deliziosamente fredde.
Ho scoperto che diversi sentieri CAI nei dintorni che si sviluppano nel bosco dove non ci sono ghiaioni pericolosi, hanno un terreno così soffice che è una goduria da andarci scalzo.
Ho passato una settimana fantastica, ho già pensato di tornarci il prossimo anno, magari per più giorni e stando ancora di più a piedi nudi.
Alcune foto:
Il bosco dove zampettavo scalzo ogni mattina:
Il frigo naturale di Predazzo (lo vogliooooo).
Alcuni passi sul percorso sensoriale di Gardonè:
E se Lucignolo se lo chiede (visto che ne abbiamo parlato a Polcenigo): sì, ho visto anche il sentiero dedicato ai Draghi e devo dire che è fantastico. A Predazzo ho comprato statuette di bellissimi draghi colorati....quindi ho tutti i miei ottimi motivi per tornarci il prossimo anno.
Lo chiamo ritiro e non vacanza, perchè per me è stato davvero un ritiro in pace, in mezzo alla Natura che mi ha fatto stare bene fuori e dentro .
Come sistemazione? Niente albergo, ma in tenda in un camping che si trova a Bellamonte, una frazione che dista circa 6 km da Predazzo, ad un'altitudine di 1370 metri. Oltre a questo, mi sono accampato nella zona più wild e boscosa del camping, dove grossi e possenti esemplari di larici e abeti mi tenevano la tenda in ombra e al fresco dall'alba al tramonto. Ovviamente, mi sono trovato benissimo in mezzo a questa esplosione di verde e ho cercato di stare scalzo il più possibile. Il mio amico che era con me, non aveva nessun problema che io fossi scalzo.
Ogni mattina mi alzavo al sorgere del sole (in montagna ci si alza presto ) e, appena uscito dalla tenda,e con una temperatura sui 15 gradi, percorrevo a piedi nudi un sentiero bellissimo immerso nel bosco fittissimo di abeti che conduceva ad un belvedere affacciato sulle bellissime Pale di San Martino (no. non sono dipinti ma un bellissimo gruppo montuoso delle Dolomiti), godendomi i primi raggi del sole che filtravano tra le fronde, il profumo degli abeti e il fruscio del vento. Questo sentiero è bellissimo. Largo, con lievi pendenze e quasi totalmente composto da un morbido e fresco tappeto di aghi di abete e larice (che non pungono).
Una mattina, mentre percorrevo questo sentiero, una tizia mi fa "scalzo?" e io "sì, è bellissimo" e lei, sorridendomi "Sì vede che sei abiutuato", mentre la mattina seguente due escursionisti scarponati mi hanno salutato ma non hanno detto nulla sul fatto che fossi scalzo (non so nemmeno se manco se ne sono accorti).
A Predazzo poi, ho camminato scalzo lungo il sentiero dei Rododendri, un sentiero che corre parallelo al torrente Travignolo, ai piedi della Malgola. Lungo questo percorso se si cammina a piedi nudi si può provare una cosa curiosa: ad altezza delle caviglie si sentono dei deliziosi soffi di aria freschissima che esce dai pertugi delle rocce e, cosa curiosa, un sentierino conduce ad una roccia con scritto "frigorifero naturale" dove ci si può adagiare alla roccia per assaporare questa frescura deliziosa (quanto vorrei una cosa simile da me per combattere questa calura opprimente), ovviamente le rocce li attorno erano deliziosamente fredde.
Ho scoperto che diversi sentieri CAI nei dintorni che si sviluppano nel bosco dove non ci sono ghiaioni pericolosi, hanno un terreno così soffice che è una goduria da andarci scalzo.
Ho passato una settimana fantastica, ho già pensato di tornarci il prossimo anno, magari per più giorni e stando ancora di più a piedi nudi.
Alcune foto:
Il bosco dove zampettavo scalzo ogni mattina:
Il frigo naturale di Predazzo (lo vogliooooo).
Alcuni passi sul percorso sensoriale di Gardonè:
E se Lucignolo se lo chiede (visto che ne abbiamo parlato a Polcenigo): sì, ho visto anche il sentiero dedicato ai Draghi e devo dire che è fantastico. A Predazzo ho comprato statuette di bellissimi draghi colorati....quindi ho tutti i miei ottimi motivi per tornarci il prossimo anno.
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