Saluti da Parigi.
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lucignolo
guidoscalzo
6 partecipanti
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Saluti da Parigi.
Saluti da Parigi, naturalmentr scalzi.
Oggi penso di avere superato me stesso, mai prima avevo osato girare scalzo con 4 gradi, ma ce la sto facendo senza alcuna sofferenza; stamattina son uscito timidamente dall' hotel, un passo, due e via.
Sono rientrato dopo una mezzora per prendere non le scarpe di cui non avevo proprio bisogno, ma i guanti, avevo le mani ghiacciate. E di nuovo via, certo devo essere proprio uno strano tipo: berretto di lana, guanti, pile wind stopper e pieds nus; nessuno sembra farci caso, si sono voltati veramente pochissimi.
Guido
Oggi penso di avere superato me stesso, mai prima avevo osato girare scalzo con 4 gradi, ma ce la sto facendo senza alcuna sofferenza; stamattina son uscito timidamente dall' hotel, un passo, due e via.
Sono rientrato dopo una mezzora per prendere non le scarpe di cui non avevo proprio bisogno, ma i guanti, avevo le mani ghiacciate. E di nuovo via, certo devo essere proprio uno strano tipo: berretto di lana, guanti, pile wind stopper e pieds nus; nessuno sembra farci caso, si sono voltati veramente pochissimi.
Guido
guidoscalzo- Numero di messaggi : 119
Età : 66
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Saluti da Parigi.
Ciao, caro Guido.guidoscalzo ha scritto:Saluti da Parigi, naturalmentr scalzi.
Oggi penso di avere superato me stesso, mai prima avevo osato girare scalzo con 4 gradi, ma ce la sto facendo senza alcuna sofferenza; stamattina son uscito timidamente dall' hotel, un passo, due e via.
Sono rientrato dopo una mezzora per prendere non le scarpe di cui non avevo proprio bisogno, ma i guanti, avevo le mani ghiacciate. E di nuovo via, certo devo essere proprio uno strano tipo: berretto di lana, guanti, pile wind stopper e pieds nus; nessuno sembra farci caso, si sono voltati veramente pochissimi.
Qualcuno dipinge la Francia come piuttosto nemica del barefooting, altri la raccontano come molto tollerante in fatto di costume.
Puoi dirci qualcosa di più?
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Saluti da Parigi.
Penso che in una grande città come Parigi vadano tutti di fretta e non han tempo di badare ai miei piedi e sono abituati a vedere un po' di tutto.
Non mi han detto alcunchè sul metrò, in piccoli ristoranti economici nè in negozietti, piccoli supermercati e bar; ho però evitato di entrare scalzo in musei e mostre e nei magazzini di tono tipo La Fayette e Printemp.
Per la mia esperienza il Paese in cui ho avuto più problemi è la Spagna.
Circa il freddo ai piedi proprio nulla, certo anche per il mio passo veloce; cominciavo a sentire un po' freddino solo se mi dovevo fermare ad un semaforo e il verde tardava ad arrivare.
Guido
Non mi han detto alcunchè sul metrò, in piccoli ristoranti economici nè in negozietti, piccoli supermercati e bar; ho però evitato di entrare scalzo in musei e mostre e nei magazzini di tono tipo La Fayette e Printemp.
Per la mia esperienza il Paese in cui ho avuto più problemi è la Spagna.
Circa il freddo ai piedi proprio nulla, certo anche per il mio passo veloce; cominciavo a sentire un po' freddino solo se mi dovevo fermare ad un semaforo e il verde tardava ad arrivare.
Guido
guidoscalzo- Numero di messaggi : 119
Età : 66
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Saluti da Parigi.
Ho sentito che altri amici internazionali hanno avuto problemi in Spagna, qualcun'altro qui ha qualche esperienza iberica?
Alexey- Numero di messaggi : 1416
Età : 44
Data d'iscrizione : 11.04.11
Re: Saluti da Parigi.
Sinceramente devo dire che in Spagna non ho havuto alcun problema, anzi il contrario. Sarà perchè è un paese abbastanza aperto di mentalità (sicuramente più dell'Italia) dal clima decisamente caldo e frequentato da moltissimi turisti stranieri per cui il fatto di vedere persone scalze in giro non turba certamente più di tanto la reazione della gente, A Madrid qualche anno fa, insieme ad un mio amico spagnolo e pure lui barefooter, abbiamo girato in lungo e in largo tutta la città rimanendo sempre scalzi e senza nessun problema (ristoranti, grandi magazzini, stazioni etc) e senza nemmeno attirare e stupire più di tanto gli sguardi altrui. Certamente faceva molto caldo (mese di agosto) e l'unico posto in cui non ci siamo sentiti di entrare scalzi ma abbiamo preferito infilare le infradito è stato il museo del Prado. Stressa cosa per Barcellona, città di mare ancora più aperta di mentalità e frequentatissima da turisti di età molto giovane. Anzi qui avvistati moltissimi barefooters anche lungo le ramblas ma soprattotto lungo i viali adiacenti il mare, ma qui forse il barefooting è più naturale e giustificato per chi torna dalle spiagge e non ha nessuna voglia di ricalzarsi subito! saluti a tutti.
Paolo F.
Paolo F.
paolo fratter- Numero di messaggi : 434
Data d'iscrizione : 27.12.07
Re: Saluti da Parigi.
Idem per Barcellona, e si trattava del 25 aprile, non di piena estate, lo scorso anno. Per il resto ho conosciuto bene la Spagna ma in epoca pre-scalzista.
aldo1953- Numero di messaggi : 1171
Età : 71
Data d'iscrizione : 08.11.11
Re: Saluti da Parigi.
Invece io, come già detto, in Spagna ho avuto problemi: no a Barcellona ma a Madrid, dove sono stato invitato bruscamente da un anziano custode ad uscire dalla Cattedrale perchè scalzo, e a Tenerife, in un centro commerciale da parte di due vigilantes che mi han trattato quasi come un delinquente, scortandomi sino all' uscita, permettendomi però prima, bontà loro, di passare dal bagno a fare pipì.
Guido
Guido
guidoscalzo- Numero di messaggi : 119
Età : 66
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Saluti da Parigi.
In entrambi i casi, soprattutto nella Cattedrale, se tu avessi potuto rivolgerti ai superiori dei rompiscalzi, avresti assistito ad una cazziata megagalattica.guidoscalzo ha scritto:Invece io, come già detto, in Spagna ho avuto problemi: no a Barcellona ma a Madrid, dove sono stato invitato bruscamente da un anziano custode ad uscire dalla Cattedrale perchè scalzo, e a Tenerife, in un centro commerciale da parte di due vigilantes che mi han trattato quasi come un delinquente, scortandomi sino all' uscita, permettendomi però prima, bontà loro, di passare dal bagno a fare pipì.
Guido
Ma questo prevede una buona padronanza della lingua e conoscenza dell'organizzazione delle gerarchie locali, cose che, la seconda soprattuto, mancano al normale turista.
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Saluti da Parigi.
L'unico dubbio che mi rimane è che potrebbero non avere le stesse regole che valgono da noi.Rei ha scritto:In entrambi i casi, soprattutto nella Cattedrale, se tu avessi potuto rivolgerti ai superiori dei rompiscalzi, avresti assistito ad una cazziata megagalattica.
Ma questo prevede una buona padronanza della lingua e conoscenza dell'organizzazione delle gerarchie locali, cose che, la seconda soprattuto, mancano al normale turista.
Hanno, ad esempio, un equivalente dell' articolo 187 del Regolamento esecutivo del T.U.L.P. ?
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Saluti da Parigi.
Distinguiamo: per le chiese ci sono le stesse regole dettate dalla Chiesa Cattolica e stare scalzi in un luogo sacro è prescritto pure dalla Bibbia.lucignolo ha scritto:L'unico dubbio che mi rimane è che potrebbero non avere le stesse regole che valgono da noi.
Hanno, ad esempio, un equivalente dell' articolo 187 del Regolamento esecutivo del T.U.L.P. ?
Per centri commerciali ed altri luoghi pubblici non lo so, ma fuori dall'Italia, di solito (salvo rare eccezioni, subito sbertucciate dalla stampa locale) chi fa i regolamenti è una persona intelligente e visto che praticamente tutte le testimonianze raccolte parlano di tolleranza, sono portato a credere, salvo prova contraria, che non esista alcun divieto, salvo nella testa dei rompiscalzi (come al solito dei dipendenti troppo zelanti, mai parroci o titolari di esercizio) incontrati da Guidoscalzo.
A Tenerife poi! In un luogo di mare e vacanze!
Tra l'altro, cercando su Internet ho trovato frasi come:
"Fino al 20° secolo, mungitrici e donne chiamate gangocheras (venditrici) hanno camminato per i sentieri di Tenerife a piedi nudi, mettendo le scarpe solo quando arrivavano in città..."
"È da notare che le gangocheras mettevano le scarpe, che tenevano nel paniere, solo al loro ingresso nei villaggi, per poi togliersele per il ritorno a Puerto. Le scarpe erano quindi un semplice ornamento. Le ragazze andavano in giro a piedi nudi, avendo loro suole robuste abbastanza da sfidare terreni anche rocciosi".
Un sospetto che siano abituati a vedere persone scalze mi è venuto.
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
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