Giudizio e pregiudizio

Riagganciandomi all'altro topic, volevo fare una riflessione. Tutti noi, inevitabilmente, abbiamo stereotipi e pregiudizi, che scattano subito quando vediamo o ascoltiamo una persona sul forum. Però, se analizziamo le cose attenendoci meramente a quello che si legge e non arrivando a trarre conclusioni che derivano dal nostro pregiudizio più che dal giudizio,respirando anche 10 volte prima di scrivere, il forum può diventare molto più coinvolgente e stimolante anche per i nuovi.
Correggetemi se sbaglio: nessuno fino ad ora mi pare sia venuto a dire agli altri di non vaccinarsi o non curarsi, nessuno ha consigliato di andare dal mago invece che dal medico, nessuno ha cercato di vendere qualcosa o di fregare gli altri utenti... ecc... Perlomeno da quanto ho letto io, se mi è sfuggito qualcosa mi si faccia sapere. Eppure, lo stereotipo ci fa vedere quello che vogliamo vedere, magari a volte è così e a volte no, è lo stesso stereotipo e radicamento culturale che ci fa vedere come strani individui che si aggirano a piedi nudi, è lo stesso che ci associa al veganesimo, hippie, new age ecc..
Questo per dire che se vogliamo rispetto e tolleranza da parte del mondo, dobbiamo essere i primi a darlo, prima di accusare le persone, come del resto prima di condannarle in tribunale, dobbiamo avere prove certe, altrimenti possiamo dare la nostra umile opinione e stop. Questo lavoro dovrebbe partire da tutti per avere veramente il forum dei nati scalzi e non quello dei nati estinti.

Partecipando anche a forum internazionali, sono spesso venuti fuori discorsi sul chi, earthing, ecc, che sono inevitabili perché tra chi va scalzo ci sono persone che credono a queste ipotesi, però ognuno ha dato la sua opinione e amici come prima, l'obiettivo comune è quello di godere dell'andar scalzi, del resto, nessuno di noi penso vada davanti alle chiese ad attaccare chi crede in Dio, eppure dio non è scienza...
Se uno crede che scorra l'energia vitale dai piedi ecc.., finché non ci viene a vendere qualcosa, saranno fatti suoi. Scusate la noiosità ma lo ritengo un punto importante, anzi, fondamentale per migliorare il clima del forum, e quindi anche i più timidi a scrivere senza la paura di essere impalati pubblicamente.

Bravo Alexey!
Come avevo già replicato all' intervento di Marcello mi dichiaro d' accordo al 200% con ció che hai scritto, non aggiungo neppure una parola, riuscerei solo ad ingarbugliare i concetti, per me essenziali, che tu chiaramente hai esposto.
Ciao
Valerio

Alexey ha scritto:Partecipando anche a forum internazionali, sono spesso venuti fuori discorsi sul chi, earthing, ecc, che sono inevitabili perché tra chi va scalzo ci sono persone che credono a queste ipotesi, però ognuno ha dato la sua opinione e amici come prima, l'obiettivo comune è quello di godere dell'andar scalzi, del resto, nessuno di noi penso vada davanti alle chiese ad attaccare chi crede in Dio, eppure dio non è scienza...
Se uno crede che scorra l'energia vitale dai piedi ecc.., finché non ci viene a vendere qualcosa, saranno fatti suoi. Scusate la noiosità ma lo ritengo un punto importante, anzi, fondamentale per migliorare il clima del forum, e quindi anche i più timidi a scrivere senza la paura di essere impalati pubblicamente.

Come sempre Alexey ha centrato con calma e correttezza l' argomento. E' un Forum sullo scalzismo, già così non è poco, in questa società e con la gente che ci circonda. Non impegoliamoci in discussioni inutili. E poi... siamo così sicuri che a volte non si tratti solo di un modo differente di vedere le cose ? Io dico che stare scalzo mi fa piacere, un altro dice che avverte l' energia della terra, il terzo dice che riprova sensazioni ancestrali, il quarto che non ha più mal di schiena... ma alla fine il fatto è uno. E posso assicurare che penso e mi comporto così anche sul lavoro, dove le cose vanno ben oltre discussioni da tastiera.

Sono d'accordo con Alexey.
Mi permetto solo di aggiungere che, se è perfettamente lecito mettere in discussione le teorie discutibili di chi scrive sul forum (altrimenti che forum sarebbe?), gli attacchi personali sono da evitare. I pregiudizi, lo spirito di fazione, la difesa dei sacri (?) confini dalle incursioni nemiche ... lasciamoli fuori dal forum (assieme alle scarpe).

Ho letto con molta attenzione tutti i vostri interventi e vi ringrazio. Si, sento di dovervi ringraziare tutti perché le posizioni che avete espresso mi incoraggiano a continuare per la strada che abbiamo intrapreso. Forse è la prima volta che si discute (pubblicamente) di un aspetto così importante e decisivo per la nostra Associazione. Forse era venuto il momento di dire "basta" a certe posizioni di chiusura e di rilanciare l'aspetto umano e sociale del nostro Forum e della nostra Associazione. Ciò che avete espresso rappresenta la nuova linea che intendiamo seguire, sia come Associazione (quindi soci ordinari e aggregati, sia come Direttivo).
Sin dal primo giorno della mia presenza nel Forum (allora non eravamo ancora "Associazione"), ho trovato questo nostro strumento estremamente interessante e stimolante, e non solo per gli argomenti che venivano trattati, per le esperienze che venivano narrate, ma soprattutto per l'aspetto umano; prima infatti viene "la persona", poi vengono le idee.
In diverse occasioni, però, vi confesso che ho avuto molta difficoltà a capire ... Forse farà parte delle contraddizioni della vita, ma mi sono spesso domandato come si può "esigere" la tolleranza e il rispetto per noi che andiamo scalzi, e poi essere i primi ad esprimere intolleranza totale nei confronti di altri, solo perché vanno scalzi per un motivo magri diverso dal nostro. Vedete, la "credibilità" di una certa organizzazione, non dipende da quanto in essa si dice, ma da quanto essa è capace di essere coerente con il fine che si prefige. Se tra i nostri fini c'è per primo l'esigenza della tolleranza (nei nostri confronti), allora penso che per primi dobbiamo "testimoniare", con coerenza, la tolleranza nei confronti di tutti coloro che si uniscono alla nostra "causa" e che entrano a far parte della nostra community.
Avevo poi sempre pensato che chi va scalzo fosse un "uomo di pace" (sul modello ad esempio di un Francesco D'Assisi o di altri), e invece mi sono trovato a constatare che anche su ciò che per me è simbolo di sintonia, di pace, di umiltà, si sono imbastite le peggiori diatribe votate al disprezzo, al rifiuto dell'altro, al "gusto" del tutto arbitrario di ricorrere agli insulti e alla mancanza di rispetto.
Ora, finalmente, sto vedendo uno spiraglio di luce che mi fa acquisire un certo ottimismo; ma devo anche ribadire che non potranno essere solo le parole espresse nei topic di questi giorni, né le iniziative che l' Associazione sta adottando per evitare il più possibile che episodi spiacevoli abbiano a ripetersi in futuro; dovrà essere un lavoro comune, minuzioso, costante, portato avanti con la massima semplicità ma con altrettanta fermezza e in spirito di collaborazione reciproca (nel rispetto, si intende, del ruolo che ciascuno ricopre).
Spero davvero che ci troviamo di fronte ad una svolta; perché vedete, la coesione, il gioco di squadra, il rispetto reciproco, la tolleranza, sono elementi senza i quali, e lo dico con totale realismo, non ci sarà un futuro sereno e soddisfacente, né per noi barefooter né per la nostra Associazione.

Sono completamente d'accordo anch'io su quanto sopra espoto......un po' più di tolleranza, serenità e meno polemiche accresceranno e miglioreranno certamente il nostro forum! Saluti a tutti e buona pasqua scalza.
Paolo F.

Può essere che la Pasqua significhi un inizio di un anno migliore per il nostro Forum ? Me lo auguro con tutto il cuore, un club che mi ha cambiato la vita in meglio (davvero , non sto scherzando, a 57 anni - allora - ho scoperto tutta un' altra visione del mondo) non deve scivolare su certe bucce di banana !
Dài che ce la facciamo !

  Senza nulla voler togliere al clima della Pasqua, festa di pace per eccellenza; credo che sino a poco tempo fa pochi di noi intendessero "esporsi" sul Forum per denunciare abusi, soprusi, e quant'altro; e questo vuoi per discrezione, vuoi per paura di "ripercussioni", vuoi per evitare di fomentare ulteriori polemiche, vuoi per non inimicarsi personaggi "storici" del Forum che palesemente si erano espressi a favore dell'intolleranza su certe asserzioni (e su certe persone). Sta di fatto che, il post di Bfpaul "I nostri utenti", e gli interventi che ne sono seguiti, ha fatto si che finalmente ci confrontassimo tra noi sul tema più importante e basilare del nostro stare insieme sulla community dei Natiscalzi. Un tema, lasciatemelo dire, che è persino più importante dell'andare scalzi. Vedete: se non si riesce a condividere serenamente una passione tra noi che la viviamo, come possiamo pretendere che gli altri la condividano o semplicemente l'accettino senza scandalizzarsi ? Nella misura in cui, secondo me, riusciremo ad essere tolleranti e credibili tra noi, in sintonia tra noi, in una posizione di dialogo e di confronto tra noi, altrettanto riusciremo ad essere credibili, in sintonia e portare avanti un confronto sereno con gli altri. Del resto, non esistono due mondi: quello dei barefooter e quello dei calzati; esiste un solo mondo col quale dobbiamo confrontarci. Non è forse più logico iniziare a dialogare serenamente, esponendo con calma e con rispetto le nostre idee a coloro che stanno "più vicino" a noi, per poi aprire un dialogo con le stesse modalità, con chi è più "distante" ? Per ascoltare le ragioni (spesso contrarie alle nostre) dei "più lontani", non è il caso di "addestrarci" ad imparare ad ascoltare prima le ragioni di chi abbiamo vicino ? Potrà capitare che, pur condividendo con noi la passione per l'andare scalzi, alcuni barefooter possano porsi in antitesi col nostro modo di vedere e di pensare; ma se erigessimo nei loro confronti delle barricate, come pensiamo di non erigerle con chi non vede di buon occhio lo scalzismo ? E allora che faremo ? Rischiremmo un combattimento ogni volta che dovremmo confrontarci con chi si scandalizza nel vederci scalzi.
Rimbocchiamoci davvero tutti le maniche; sarebbe davvero entusiasmante se dal nostro Club uscisse finalmente la voce di un coro unanime, e non più il chiasso assordante delle polemiche sterili, degli insulti e dell'intolleranza.

Pur non condividendo alcune considerazioni esposte dagli amici qui sopra, mi riconosco nelle regole di netiquette dettate da Paolo, che mi sembrano necessarie e sufficienti.

Scusate, ma non avevo letto l'intervento "netiquette" di Paolo Selis, di cui questa discussione è evidentemente un seguito di commenti.

L'intervento di Paolo risponde compiutamente alla mia domanda e noto che è stata introdotta la moderazione per il gruppo di discussioni su scalzismo e salute .

Ferma restando la mia opinione sulle discussioni precedenti ed il mio dispiacere per l'autosospensione di Flavio, devo dire che mi riconosco in quanto scritto da Paolo, che mi sembra giusto e molto sensato.

Per questo cancellerò il mio post precedente.

Elan ha scritto:L'intervento di Paolo risponde compiutamente alla mia domanda e noto che è stata introdotta la moderazione per il gruppo di discussioni su scalzismo e salute .

Non solo per il post "Scalzi ed in salute" è stata introdotta la moderazione, ma per tutti i post; semmai per il post che hai citato è stata introdotta, e a ben ragione, mi pare, una limitazione d'accesso a coloro che non abbiano pubblicato almeno 10 interventi su altri post.
Questo, ma non lo dico solo a te, Elan, lo ritengo particolarmente giusto, perché prima di consentire ad una "new entry" di cimentarsi su argomenti così delicati, è meglio che si crei quel minimo di esperienza e che possa comprendere il tenore delle discussioni e farsi conoscere un po' da tutti noi che lo abbiamo accolto. Si sa, del resto, che proprio il post di cui parliamo è stato il teatro delle peggiori diatribe scoppiate nel Forum.

non osavo chiederlo ... ma non credo siano degli sconosciuti .... che siano incappucciati come i carnefici?