Gli scalzi fanno paura?
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Gli scalzi fanno paura?
Mi sto tutt'ora interrogando su un fatto singolare (ma non troppo pensandoci bene) che mi è capitato ieri mentre facevo il mio consueto viaggio scalzo in treno per tornare a casa dopo il lavoro:
il vagone era quasi vuoto ed ero seduto vicino al finestrino. A una stazione intermedia diverse persone salgono in treno, cercando un posto a sedere. In 5 o 6 mi passano vicino, ma nonostante ben 3 posti liberi accanto a me non si siede nessuno. Partiamo, poco dopo un signore si avvicina per sedersi, intuisco che sta per chiedermi se può sedersi, io sorrido e sto per dirgli di sedersi pure ma è come se le parole gli si fossero bloccate sulla lingua, mi squadra da capo a piedi e si siede senza dire nulla. Due minuti dopo, si alza e se ne va.
Arriva una signora sui 40 anni piuttosto accaldata. Si siede accanto a me, si stiracchia, si rilassa, non faccio caso se mi guarda o meno ma dopo un paio di minuti pure lei si alza e se ne va.
Alla fine il vagone era tutto pieno tranne i 3 posti accanto a me.
Al che sono scattate le consuete paranoie: forse si sono accorti che non indossavo scarpe?
Faccio notare che ero tranquillo, non ero agitato o in panico come al solito.
Ero vestito "normale" (polo bianca e jeans alla moda), seduto composto (non amo stravaccarmi sui sedili o mettere in bella vista i miei piedi neri appoggiandoli sul sedile di fronte), non emanavo cattivi odori e per di più ero intento a fare i cavoli miei scambiano sms con mia moglie col mio smartphone - poi un vezzo personale: visto che giro spesso scalzo mi piace curare l'aspetto dei piedi, tengo sempre le unghie perfettamente pulite e tagliate e in ogni caso dopo anni di camminate scalze posso dire che i miei piedi hanno un'aspetto decisamente sano e tonico - senza contare la perfetta abbronzatura senza i consueti segni bianchi lasciati da infradito/sandali.
Quindi non facevo o avevo nulla che potesse destare allarme/sospetto/timore/schifo o altro - possibile che la sola assenza di scarpe ai miei piedi sia bastata a far fuggire la gente?
Spero con tutto il cuore di no!
Magari era il caldo (ero sul lato del vagone in pieno sole), magari era il finestrino spalancato che faceva entrare troppa aria... Il mio ottimismo mi fa sperare che la gente non sia così del tutto ottusa... o forse lo è per davvero?
Devo credere che il consueto stereotipo scalzo = barbone/pazzo/poveraccio/extracomunitario (grrr odio visceralmente questo termine e l'uso distorto che se ne fa comunemente) ecc. ecc. sia così diffuso come temo?
Purtroppo sono queste le cose che mi scoraggiano di più. E' vero, io ci metto del mio per complicarmi la vita e farmi mille paturnie, però la gente a volte non è certo d'aiuto!
Ma è possibile che chi non è inquadrato al millimetro nei canoni del "branco" desti quasi sempre paura e rifiuto?!
Perchè si vuole evitare a tutti i costi di accettare chi è in qualche modo diverso o la pensa diversamente da noi?
E attenzione che non intendo dire che devono tutti attaccare discorso e dirmi quanto sono figo a piedi nudi, basterebbe una cosa banale come viaggiare accanto a me senza parlare ma allo stesso tempo senza fuggire come da un appestato!
il vagone era quasi vuoto ed ero seduto vicino al finestrino. A una stazione intermedia diverse persone salgono in treno, cercando un posto a sedere. In 5 o 6 mi passano vicino, ma nonostante ben 3 posti liberi accanto a me non si siede nessuno. Partiamo, poco dopo un signore si avvicina per sedersi, intuisco che sta per chiedermi se può sedersi, io sorrido e sto per dirgli di sedersi pure ma è come se le parole gli si fossero bloccate sulla lingua, mi squadra da capo a piedi e si siede senza dire nulla. Due minuti dopo, si alza e se ne va.
Arriva una signora sui 40 anni piuttosto accaldata. Si siede accanto a me, si stiracchia, si rilassa, non faccio caso se mi guarda o meno ma dopo un paio di minuti pure lei si alza e se ne va.
Alla fine il vagone era tutto pieno tranne i 3 posti accanto a me.
Al che sono scattate le consuete paranoie: forse si sono accorti che non indossavo scarpe?
Faccio notare che ero tranquillo, non ero agitato o in panico come al solito.
Ero vestito "normale" (polo bianca e jeans alla moda), seduto composto (non amo stravaccarmi sui sedili o mettere in bella vista i miei piedi neri appoggiandoli sul sedile di fronte), non emanavo cattivi odori e per di più ero intento a fare i cavoli miei scambiano sms con mia moglie col mio smartphone - poi un vezzo personale: visto che giro spesso scalzo mi piace curare l'aspetto dei piedi, tengo sempre le unghie perfettamente pulite e tagliate e in ogni caso dopo anni di camminate scalze posso dire che i miei piedi hanno un'aspetto decisamente sano e tonico - senza contare la perfetta abbronzatura senza i consueti segni bianchi lasciati da infradito/sandali.
Quindi non facevo o avevo nulla che potesse destare allarme/sospetto/timore/schifo o altro - possibile che la sola assenza di scarpe ai miei piedi sia bastata a far fuggire la gente?
Spero con tutto il cuore di no!
Magari era il caldo (ero sul lato del vagone in pieno sole), magari era il finestrino spalancato che faceva entrare troppa aria... Il mio ottimismo mi fa sperare che la gente non sia così del tutto ottusa... o forse lo è per davvero?
Devo credere che il consueto stereotipo scalzo = barbone/pazzo/poveraccio/extracomunitario (grrr odio visceralmente questo termine e l'uso distorto che se ne fa comunemente) ecc. ecc. sia così diffuso come temo?
Purtroppo sono queste le cose che mi scoraggiano di più. E' vero, io ci metto del mio per complicarmi la vita e farmi mille paturnie, però la gente a volte non è certo d'aiuto!
Ma è possibile che chi non è inquadrato al millimetro nei canoni del "branco" desti quasi sempre paura e rifiuto?!
Perchè si vuole evitare a tutti i costi di accettare chi è in qualche modo diverso o la pensa diversamente da noi?
E attenzione che non intendo dire che devono tutti attaccare discorso e dirmi quanto sono figo a piedi nudi, basterebbe una cosa banale come viaggiare accanto a me senza parlare ma allo stesso tempo senza fuggire come da un appestato!
Young_barefooter- Segretario Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 1601
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Gli scalzi fanno paura?
Perché la tue paranoie?young_barefooter ha scritto:Mi sto tutt'ora interrogando su un fatto singolare (ma non troppo pensandoci bene) che mi è capitato ieri mentre facevo il mio consueto viaggio scalzo in treno per tornare a casa dopo il lavoro:
.......................................................................................................i
Al che sono scattate le consuete paranoie: forse si sono accorti che non indossavo scarpe?
Non saranno scattate le loro paranoie?
E se anche fosse?young_barefooter ha scritto:Quindi non facevo o avevo nulla che potesse destare allarme/sospetto/timore/schifo o altro - possibile che la sola assenza di scarpe ai miei piedi sia bastata a far fuggire la gente?
Spero con tutto il cuore di no!
La gente è stupida, e questa sarebbe una ulteriore prova.
Può anche essere: la prossima volta siediti dall'altro lato e vedi se la reazione sarà la stessa; probabilmente è proprio così e avrai prova provata delle paranoie degli altri.young_barefooter ha scritto:Magari era il caldo (ero sul lato del vagone in pieno sole), magari era il finestrino spalancato che faceva entrare troppa aria... Il mio ottimismo mi fa sperare che la gente non sia così del tutto ottusa... o forse lo è per davvero?
Credi pure, anzi forse è anche più diffuso.young_barefooter ha scritto:Devo credere che il consueto stereotipo scalzo = barbone/pazzo/poveraccio/extracomunitario (grrr odio visceralmente questo termine e l'uso distorto che se ne fa comunemente) ecc. ecc. sia così diffuso come temo?
Aiuto dalla gente? Mmmhhh...young_barefooter ha scritto:Purtroppo sono queste le cose che mi scoraggiano di più. E' vero, io ci metto del mio per complicarmi la vita e farmi mille paturnie, però la gente a volte non è certo d'aiuto!
SI!young_barefooter ha scritto:Ma è possibile che chi non è inquadrato al millimetro nei canoni del "branco" desti quasi sempre paura e rifiuto?!
Non siamo ancora abitati a convivere con i diversi. E' una grave carenza culturale e sociale.young_barefooter ha scritto:Perchè si vuole evitare a tutti i costi di accettare chi è in qualche modo diverso o la pensa diversamente da noi?
young_barefooter ha scritto:E attenzione che non intendo dire che devono tutti attaccare discorso e dirmi quanto sono figo a piedi nudi, basterebbe una cosa banale come viaggiare accanto a me senza parlare ma allo stesso tempo senza fuggire come da un appestato!
E' chiaro.
In un ambiente dove non si ha voglia di confrontarsi con nessuno, come è il treno, la cosa migliore è non essere solo. Se riesci a trovare una compagnia, diminuisce il tuo stress e quello di chi ti vede.
Dovresti trovare qualcuno con cui condividere il viaggio.
bfpaul
In un ambiente dove non si ha voglia di confrontarsi con nessuno, come è il treno, la cosa migliore è non essere solo. Se riesci a trovare una compagnia, diminuisce il tuo stress e quello di chi ti vede.
Dovresti trovare qualcuno con cui condividere il viaggio.
bfpaul
Re: Gli scalzi fanno paura?
Non è che mi aspetto aiuto dalla gente, intendevo dire che anche la semplice indifferenza da parte di chi mi circonda sarebbe d'aiuto. Gli sguardi storti e la fuga delle persone mi mettono ancora più a disagio, pur essendo pienamente consapevole che a sbagliare, a essere cafoni e paranoici sono solamente loro!
Degli abituali compagni di viaggio in treno li ho anche avuti (casualmente tra l'altro ho incontrato due di loro un mesetto fa mentre facevo una camminata con mio figlio in un parco dalle mie parti - eravamo entrambi scalzi e loro non hanno assolutamente storto nemmeno un sopracciglio riguardo la cosa) MA ovviamente non ho mai osato viaggiare scalzo con loro.
Ero anche riuscito a costruirmi una certa fama di "personaggio" (in senso positivo) anticonformista, alternativo e un po' folle (sempre in senso buono) ma il presentarmi scalzo è sempre stato un obiettivo troppo difficile per me, più che altro per il timore delle consuete reazioni e per il prevedibile imbarazzo da parte mia che avrebbe reso più difficile fornire spiegazioni credibili.
Poi per vari motivi ci siamo persi di vista e ho trovato che viaggiare in solitaria facilitava il mio essere scalzo senza (troppe) paturnie.
Forse dovrei sentirmi meno in imbarazzo e provare io a fare il primo passo verso chi mi circonda, ma se la gente fugge o mi guarda con sospetto non è facile.
Degli abituali compagni di viaggio in treno li ho anche avuti (casualmente tra l'altro ho incontrato due di loro un mesetto fa mentre facevo una camminata con mio figlio in un parco dalle mie parti - eravamo entrambi scalzi e loro non hanno assolutamente storto nemmeno un sopracciglio riguardo la cosa) MA ovviamente non ho mai osato viaggiare scalzo con loro.
Ero anche riuscito a costruirmi una certa fama di "personaggio" (in senso positivo) anticonformista, alternativo e un po' folle (sempre in senso buono) ma il presentarmi scalzo è sempre stato un obiettivo troppo difficile per me, più che altro per il timore delle consuete reazioni e per il prevedibile imbarazzo da parte mia che avrebbe reso più difficile fornire spiegazioni credibili.
Poi per vari motivi ci siamo persi di vista e ho trovato che viaggiare in solitaria facilitava il mio essere scalzo senza (troppe) paturnie.
Forse dovrei sentirmi meno in imbarazzo e provare io a fare il primo passo verso chi mi circonda, ma se la gente fugge o mi guarda con sospetto non è facile.
Young_barefooter- Segretario Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 1601
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Gli scalzi fanno paura?
Viaggio poche volte in treno, ma anche viaggiando scalzo non ho mai notato persone che si sono allontanate perchè ero scalzo, sarà un caso?
Ti hanno lasciato solo? così hai viaggiato più libero!!!!!!!!
Ti hanno lasciato solo? così hai viaggiato più libero!!!!!!!!
ALEBO- Numero di messaggi : 527
Data d'iscrizione : 26.01.09
Re: Gli scalzi fanno paura?
ALEBO ha scritto:Viaggio poche volte in treno, ma anche viaggiando scalzo non ho mai notato persone che si sono allontanate perchè ero scalzo, sarà un caso?
Ti hanno lasciato solo? così hai viaggiato più libero!!!!!!!!
Sì in effetti ho viaggiato davvero comodo, avevo 4 posti tutti per me!
E confermo che in passato, nonostante tutto, non è mai fuggito nessuno come invece è capitato ieri.
Spero solamente di non aver frainteso il comportamento dei viaggiatori "in fuga"!
Magari erano semplicemente infastiditi da sole/aria - lo scomparto davanti al mio aveva il finestrino spalancato e il primo fuggiasco era effettivamente girato di spalle e si beccava tutta l'aria nel coppino. La signora invece magari era semplicemente stufa di stare al sole in quanto il treno è stato fermo in stazione qualche minuto prima di chiudere le porte e ripartire...
Concludo dicendo una cosa che mi renderà sicuramente colpevole di ipocrisia: ammetto che prediligo il lato al sole delle carrozze in quanto d'estate è tendenzialmente preso meno d'assalto dai viaggiatori, questo mi garantisce maggiore tranquillità psicologica perchè meno gente = meno ansia.
Ieri invece ero particolarmente tranquillo e rilassato e l'idea di avere gente attorno non costituiva una grande fonte di agitazione, pertanto sono rimasto deluso quando sono scappati tutti e le paranoie hanno fatto il resto!
P.S Un aneddoto simpatico: un pomeriggio sale una signora (che avevo visto altre volte in treno) e si siede di fronte a me senza fare commenti. Arriviamo alla mia stazione di destinazione, io mi alzo e faccio per uscire dallo scomparto, lei fa un cenno come per fermarmi e dire qualcosa, ma poi guarda a terra dove ero seduto e si blocca mostrando un espressione stupita... Credeva forse che mi fossi tolto le scarpe per il gran caldo e temeva che le potessi dimenticare in treno?
Non sarebbe stata per me una grande perdita, se fosse stato così!
Young_barefooter- Segretario Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 1601
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Gli scalzi fanno paura?
recentemente su facebook mi è capitata una discussione iniziata da un conoscente che si lamentava della cattiva abitudine dei tedeschi che, a suo dire, amano togliersi le scarpe in treno o in altri luoghi pubblici incuranti del fastidio che possono arrecare agli altri. Ho approfittato per fargli osservare che c'èuna enorme differenza tra chi maleducatamente si tolgie le scarpe in luoghi pubblici come treni o aerei e chi invece ci sale già scalzo, dato che questi ultimi, cosiddetti scalzisti, non sono portatori di cattivi odori (perlomeno originati dai piedi). Ho aggiunto di essere uno di quelli che amano stare scalzi e che spesso ho viagiato a piedi nudi, ma che anche io non apprezzo chi si toglie le scarpe spargendo olezzi , cosa che purtroppo fanno in ugual misura perosne di varie nazionalità tra cui anche molti itialiani.
Elan- Numero di messaggi : 1087
Età : 72
Data d'iscrizione : 06.10.10
Re: Gli scalzi fanno paura?
Diverse volte mi è capitato di andare scalzo in Metro a Roma (un paio di volte anche a Milano) e sinceramente non si è mai scostato nessuno, ne in piedi e tanto meno seduto (figuriamoci ...).
Magari fosse, un effetto tipo la Fiamma di Anor usata da Gandalf , figo !!!!
Tu sali scalzo su una metro anche bella piena e tutti si scansano per farti posto.
Il sogno di tutti i pendolari
E in molti di più andrebbero scalzi.
cyberteam- Numero di messaggi : 807
Data d'iscrizione : 16.04.09
Re: Gli scalzi fanno paura?
Elan ha scritto:anche io non apprezzo chi si toglie le scarpe spargendo olezzi , cosa che purtroppo fanno in ugual misura perosne di varie nazionalità tra cui anche molti itialiani.
Concordo, mi danno una sensazione di sporco e trasandatezza.
Se non sopportano le scarpe, perché se le mettono ?
cyberteam- Numero di messaggi : 807
Data d'iscrizione : 16.04.09
Re: Gli scalzi fanno paura?
cyberteam ha scritto:
Diverse volte mi è capitato di andare scalzo in Metro a Roma (un paio di volte anche a Milano) e sinceramente non si è mai scostato nessuno, ne in piedi e tanto meno seduto (figuriamoci ...).
Purtroppo quello che ancora mi frega è l'imbarazzo che provo quando sono scalzo in mezzo alla gente.
Se poi mi trovo in uno spazio relativamente ristretto e a contatto con molte persone (come oggettivamente avviene quasi sempre in treno) l'ansia raggiunge livelli poco gestibili e inevitabilmente il mio corpo inizia a dare segni segni di disagio e di stress, che gli altri percepiscono e conseguentemente vanno "in allarme" pensando di avere a che fare con una persona con qualche problema (mentale). La questione è molto semplice!
E faccio notare che non sono solamente i piedi scalzi a mandarmi in panico, come carattere sono piuttosto timido e introverso e mi agito ogni qual volta ritengo di trovarmi al centro dell'attenzione, banalmente quando ad esempio qualcuno mi nota per quello che sto dicendo o per i vestiti che indosso (se mi ritengo trasandato o eccessivamente elegante). O anche quando, ai tempi in cui ero ancora uno scapolo giovane e scapestrato e mi capitava di viaggiare in treno di fronte a una bella ragazza: sudorazione copiosa, salivazione azzerata, mani gelate, guai a incontrare lo sguardo di lei, pensieri tipo "oddio e se lei pensa che la sto guardando morbosamente?"...
Inoltre non amo troppo rivolgere la parola a chi non conosco (anche quando indosso le scarpe!), e questo è un male perchè potrebbe rivelarsi un sistema utile a dare conferma della mia sanità mentale o a sviare altrove l'attenzione dei presenti.
Per il resto credo tuttavia di essere come tutti gli altri, anzi per certi versi ritengo di possedere una sensibilità e apertura mentale superiore all'italiota medio. E penso che non serva scomodare uno psicologo per un po' di timidezza e insicurezza.
E comunque se non avessi scoperto la piacevole "mania" dei piedi scalzi la mia insicurezza non sarebbe così tanto rilevante nella mia vita quotidiana: tutto sommato ho un lavoro decente, una bella famiglia e in generale sono molto soddisfatto di quello che sono!
Young_barefooter- Segretario Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 1601
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Gli scalzi fanno paura?
young_barefooter ha scritto:
Purtroppo quello che ancora mi frega è l'imbarazzo che provo quando sono scalzo in mezzo alla gente.
Se poi mi trovo in uno spazio relativamente ristretto e a contatto con molte persone (come oggettivamente avviene quasi sempre in treno) l'ansia raggiunge livelli poco gestibili e inevitabilmente il mio corpo inizia a dare segni segni di disagio e di stress, che gli altri percepiscono e conseguentemente vanno "in allarme" pensando di avere a che fare con una persona con qualche problema (mentale). La questione è molto semplice!
E faccio notare che non sono solamente i piedi scalzi a mandarmi in panico, come carattere sono piuttosto timido e introverso e mi agito ogni qual volta ritengo di trovarmi al centro dell'attenzione, banalmente quando ad esempio qualcuno mi nota per quello che sto dicendo o per i vestiti che indosso (se mi ritengo trasandato o eccessivamente elegante). O anche quando, ai tempi in cui ero ancora uno scapolo giovane e scapestrato e mi capitava di viaggiare in treno di fronte a una bella ragazza: sudorazione copiosa, salivazione azzerata, mani gelate, guai a incontrare lo sguardo di lei, pensieri tipo "oddio e se lei pensa che la sto guardando morbosamente?"...
Inoltre non amo troppo rivolgere la parola a chi non conosco (anche quando indosso le scarpe!), e questo è un male perchè potrebbe rivelarsi un sistema utile a dare conferma della mia sanità mentale o a sviare altrove l'attenzione dei presenti.
Per il resto credo tuttavia di essere come tutti gli altri, anzi per certi versi ritengo di possedere una sensibilità e apertura mentale superiore all'italiota medio. E penso che non serva scomodare uno psicologo per un po' di timidezza e insicurezza.
E comunque se non avessi scoperto la piacevole "mania" dei piedi scalzi la mia insicurezza non sarebbe così tanto rilevante nella mia vita quotidiana: tutto sommato ho un lavoro decente, una bella famiglia e in generale sono molto soddisfatto di quello che sono!
Ma certo.
Come puoi vedere, qui accettiamo che una persona come te (e altri, mica sei il solo ...) ci raccontiate le vostre emozioni e le vostre paure, perché nessuno è una roccia priva di sentimenti.
Diamo suggerimenti, facciamo coraggio perché qualcuno ha fatto così con noi e ci pare giusto condividere i buoni insegnamenti.
Mi piacerebbe però fermarmi un momento su alcuni concetti.
Prima di tutto è necessario "ridurre il conflitto interiore" se così posso dire, cioé accettarsi per come si è: scalzisti, cioé amanti dell'andare scalzi (e non si misura a metri o a tempo), e quindi andare scalzi.
In seguito viene il "fare accettare agli altri" di essere scalzisti, a cominciare da chi ci è più vicino (familiari, intendo) perché è meglio avere un supporto morale anche se limitato nei primi tempi, piuttosto che "essere soli" e nascondersi una vita.
Per ultimo resta da "vivere tranquillamente con gli altri", dando loro lo stesso rispetto che esigiamo - giustamente - per noi.
E' molto probabile che la maggior parte di noi abbia percorso un cammino diverso ma si è sempre in tempo a tornare sui propri passi ed a imboccare la strada giusta.
Spero di non aver fatto lo psicologo a buon mercato, non è il mio mestiere; ho fatto come sempre alcune riflessioni in "nero su bianco".
Se saranno utili a qualcuno ne sarò felice.
bfpaul
Come puoi vedere, qui accettiamo che una persona come te (e altri, mica sei il solo ...) ci raccontiate le vostre emozioni e le vostre paure, perché nessuno è una roccia priva di sentimenti.
Diamo suggerimenti, facciamo coraggio perché qualcuno ha fatto così con noi e ci pare giusto condividere i buoni insegnamenti.
Mi piacerebbe però fermarmi un momento su alcuni concetti.
Prima di tutto è necessario "ridurre il conflitto interiore" se così posso dire, cioé accettarsi per come si è: scalzisti, cioé amanti dell'andare scalzi (e non si misura a metri o a tempo), e quindi andare scalzi.
In seguito viene il "fare accettare agli altri" di essere scalzisti, a cominciare da chi ci è più vicino (familiari, intendo) perché è meglio avere un supporto morale anche se limitato nei primi tempi, piuttosto che "essere soli" e nascondersi una vita.
Per ultimo resta da "vivere tranquillamente con gli altri", dando loro lo stesso rispetto che esigiamo - giustamente - per noi.
E' molto probabile che la maggior parte di noi abbia percorso un cammino diverso ma si è sempre in tempo a tornare sui propri passi ed a imboccare la strada giusta.
Spero di non aver fatto lo psicologo a buon mercato, non è il mio mestiere; ho fatto come sempre alcune riflessioni in "nero su bianco".
Se saranno utili a qualcuno ne sarò felice.
bfpaul
Re: Gli scalzi fanno paura?
Sai a me del giudizio degli altri poco me ne importa... M'interessa solo quello che penso io e pure tu dovresti fare lo stesso..
Poi se ti accettano bene, senno' pazienza....... a me la compagnia di chi non capisce non mi fa ne caldo e ne freddo
Poi se ti accettano bene, senno' pazienza....... a me la compagnia di chi non capisce non mi fa ne caldo e ne freddo
romano76- Numero di messaggi : 103
Età : 48
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Gli scalzi fanno paura?
Purtroppo però l'ignoranza fa pensare alla gente comune, alla gente somara, che i piedi emanino comunque cattivo odore e, più sono scoperti, (secondo loro) più ne emanano.
Non mi siedo vicino a quel tizio scalzo perché : " .. chissà che puzza...!!"
Poi, magari, vado a sedermi a fianco di una bella ragazza, che ha il solo difetto di non conoscere sapone, deodoranti, e che magari ha "le sue cose" ... scusate .. ma è così che ragiona l'asineria umana .... luoghi comuni troppi e logica pari a zero.
Non mi siedo vicino a quel tizio scalzo perché : " .. chissà che puzza...!!"
Poi, magari, vado a sedermi a fianco di una bella ragazza, che ha il solo difetto di non conoscere sapone, deodoranti, e che magari ha "le sue cose" ... scusate .. ma è così che ragiona l'asineria umana .... luoghi comuni troppi e logica pari a zero.
Re: Gli scalzi fanno paura?
Marc_63 ha scritto:Purtroppo però l'ignoranza fa pensare alla gente comune, alla gente somara, che i piedi emanino comunque cattivo odore e, più sono scoperti, (secondo loro) più ne emanano.
Non mi siedo vicino a quel tizio scalzo perché : " .. chissà che puzza...!!"
Poi, magari, vado a sedermi a fianco di una bella ragazza, che ha il solo difetto di non conoscere sapone, deodoranti, e che magari ha "le sue cose" ... scusate .. ma è così che ragiona l'asineria umana .... luoghi comuni troppi e logica pari a zero.
Tutto vero purtroppo!
L'idea (distorta) che i piedi siano da nascondere perchè brutti e maleodoranti credo sia condivisa dalla maggioranza della popolazione.
Tra l'altro molti nemmeno arrivano a pensare che i piedi puzzano a causa delle scarpe, credono che il cattivo odore sia una loro prerogativa "naturale" (una volte ho litigato con dei colleghi che sostengono tutt'ora questa tesi senza la minima incertezza).
Credo inoltre che esista una sorta di pregiudizio "di genere" sui piedi: quelli delle donne solitamente sono di aspetto più gradevole e possono pertanto essere mostrati indossando calzature aperte senza alcun problema, quelli maschili invece sono "brutti" e una sorta di pudore ossessivo obbliga a nasconderli in trappole scomode e maleodoranti. Chissà perchè una donna in sandali è elegante mentre un uomo in sandali NON è altrettanto elegante se non ridicolo e fuori luogo (in determinate situazioni)?
E' chiaro che con questi pregiudizi così diffusi è difficile che il piede nudo sia accettato senza problemi, e anche chi apparentemente si mostra tollerante magari lo fa solo per educazione, i più cafoni invece si alzano e se ne vanno o fanno la faccia schifata e commentano.
Personalmente, pur cercando di fregarmene il più possibile e facendo lo "snob" considerandomi superiore a chi critica, mi trovo imbarazzato e in difficoltà di fronte a queste manifestazioni di intolleranza, e tendo a nascondermi come se fossi colpevole di chissà quale nefandezza.
Young_barefooter- Segretario Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 1601
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Gli scalzi fanno paura?
Young Barefooter ha scritto:L'idea (distorta) che i piedi siano da nascondere perchè brutti e maleodoranti credo sia condivisa dalla maggioranza della popolazione.
Tra l'altro molti nemmeno arrivano a pensare che i piedi puzzano a causa delle scarpe, credono che il cattivo odore sia una loro prerogativa "naturale" (una volte ho litigato con dei colleghi che sostengono tutt'ora questa tesi senza la minima incertezza).
Credo inoltre che esista una sorta di pregiudizio "di genere" sui piedi: quelli delle donne solitamente sono di aspetto più gradevole e possono pertanto essere mostrati indossando calzature aperte senza alcun problema, quelli maschili invece sono "brutti" e una sorta di pudore ossessivo obbliga a nasconderli in trappole scomode e maleodoranti. Chissà perchè una donna in sandali è elegante mentre un uomo in sandali NON è altrettanto elegante se non ridicolo e fuori luogo (in determinate situazioni)?
E' chiaro che con questi pregiudizi così diffusi è difficile che il piede nudo sia accettato senza problemi, e anche chi apparentemente si mostra tollerante magari lo fa solo per educazione, i più cafoni invece si alzano e se ne vanno o fanno la faccia schifata e commentano.
Personalmente, pur cercando di fregarmene il più possibile e facendo lo "snob" considerandomi superiore a chi critica, mi trovo imbarazzato e in difficoltà di fronte a queste manifestazioni di intolleranza, e tendo a nascondermi come se fossi colpevole di chissà quale nefandezza.
Infatti .... se molti di noi signori uomini vedono una ragazza che cammina scalza, le "sbavano dietro", se vedono uno di noi, o fan finta di nulla oppure ci dan degli zotici o dei pazzi.
Nell'arco di questi ultimi 20 anni l'uomo, che una volta era definito "maschio", ha finito col calarsi le brache davanti alle donne, (e non per mostrare il davanti, ma il di dietro, purtroppo), in certi casi a prostituirsi all'essere femminile; cosicché tutto ciò che è della donna, che viene dalla donna, che viene compiuto da una donna, è buono ed è ben fatto, quello che facciamo noi altri uomini, è sempre criticabile se non deprecabile (ho estremizzato, naturalmente).
Il feticismo nei confronti dei piedi femminili è diffusissimo tra gli uomini, e quanti forse si sono allontanati, delusi, dal nostro Club perché all'inizio pensavano che fossimo una manica di feticisti a caccia di immagini e occasioni di incontro .... ma dai, siamo realisti ! La tolleranza (forse anche eccessiva) del piede nudo femminile trova la ragione in quel mal celato feticismo maschile; e questo avviene con la complicità della donna, ben consapevole del fatto che indossando un paio di sandali ha un'arma in più di "seduzione" (o quanto meno ha maggiore possibilità di farsi notare).
Alla donna, invece, del piede nudo maschile non gliene può importare di meno .... sono altre le cose che la donna vorrebbe mettere a nudo, dell'uomo (portafogli compreso)
L'ignoranza poi degli uomini, che spesso e volentieri, come ha detto giustamente il nostro amico Young Barefooter, fanno affermazioni del tutto errate in "piena certezza", dipende, in larga misura, dall'ottusità mentale nella quale buona parte dei "mariti" (soprattutto in coppie più giovani) sono racchiusi dalle signore mogli.
Un'affermazione della moglie per molti è "legge", ne' si preoccupano assolutamente di verificarla; così come l'hanno sentita, come dei pappagalli ammaestrati la ripetono; fossero anche affermazioni demenziali o, quanto meno scorrette.
La moglie del collega di Young Barefooter ha detto al marito che i piedi puzzano sempre, ed il marito, che non è che uno fra miriadi, lo ha ripetuto impunemente in ufficio.
Il poveretto non ha sicuramente neppure provato a informarsi per controbattere .... sarebbe successo il finimondo .....
Del resto noi italiani, a differenza di altre nazioni (più) progredite, passiamo dalla gonnella (e dalle imposizioni ) di mamma alla gonnella e alle imposizioni (e proibizioni) della moglie.
Quanti di noi hanno difficoltà nell'andare scalzi in pubblico ? Quanti hanno espresso disapprovazione nei confronti della gente che mal reagisce vedendo uno scalzo ?! Ma spesso la peggiore nemica del barefooter è la moglie, (o la mamma), e , se l'inibizione, la paura, parte da casa, .... amici miei, non facciamoci illusioni, ce la portiamo dietro per tutta la "passeggiata" a piedi nudi .... a testa bassa ecc...
Re: Gli scalzi fanno paura?
young_barefooter ha scritto:cyberteam ha scritto:
Diverse volte mi è capitato di andare scalzo in Metro a Roma (un paio di volte anche a Milano) e sinceramente non si è mai scostato nessuno, ne in piedi e tanto meno seduto (figuriamoci ...).
Purtroppo quello che ancora mi frega è l'imbarazzo che provo quando sono scalzo in mezzo alla gente.
Se poi mi trovo in uno spazio relativamente ristretto e a contatto con molte persone (come oggettivamente avviene quasi sempre in treno) l'ansia raggiunge livelli poco gestibili e inevitabilmente il mio corpo inizia a dare segni segni di disagio e di stress, che gli altri percepiscono e conseguentemente vanno "in allarme" pensando di avere a che fare con una persona con qualche problema (mentale). La questione è molto semplice!
E faccio notare che non sono solamente i piedi scalzi a mandarmi in panico, come carattere sono piuttosto timido e introverso e mi agito ogni qual volta ritengo di trovarmi al centro dell'attenzione, banalmente quando ad esempio qualcuno mi nota per quello che sto dicendo o per i vestiti che indosso (se mi ritengo trasandato o eccessivamente elegante). O anche quando, ai tempi in cui ero ancora uno scapolo giovane e scapestrato e mi capitava di viaggiare in treno di fronte a una bella ragazza: sudorazione copiosa, salivazione azzerata, mani gelate, guai a incontrare lo sguardo di lei, pensieri tipo "oddio e se lei pensa che la sto guardando morbosamente?"...
Inoltre non amo troppo rivolgere la parola a chi non conosco (anche quando indosso le scarpe!), e questo è un male perchè potrebbe rivelarsi un sistema utile a dare conferma della mia sanità mentale o a sviare altrove l'attenzione dei presenti.
Per il resto credo tuttavia di essere come tutti gli altri, anzi per certi versi ritengo di possedere una sensibilità e apertura mentale superiore all'italiota medio. E penso che non serva scomodare uno psicologo per un po' di timidezza e insicurezza.
E comunque se non avessi scoperto la piacevole "mania" dei piedi scalzi la mia insicurezza non sarebbe così tanto rilevante nella mia vita quotidiana: tutto sommato ho un lavoro decente, una bella famiglia e in generale sono molto soddisfatto di quello che sono!
Ottima, soprattutto la tua ultima precisazione: hai una bella famiglia, un buon lavoro e, sei soddisfatto di te stesso! Ci sono tutti i presupposti per vivere un'esistenza molto serena!
Essere timidi, non significa nulla, il carattere, nonostante in età adulta si cerchi di modificarlo, rimane quello, e quello sarà... Partendo dal presupposto che ti "appassiona" andare scalzo, e soprattutto, inevitabilmente anche in mezzo alla gente, questo sarà il tuo allenamento quotidiano per lenire la dose di timidezza ed insicurezza.
Poi, già il fatto di esserti aperto con noi che leggiamo i tuoi post, è un passo importante: non tutti hanno (parlo in generale), la volontà di ammettere le proprie debolezze.
ChiccoB- Numero di messaggi : 958
Età : 52
Data d'iscrizione : 05.09.08
Re: Gli scalzi fanno paura?
Nonostante tu prima abbia detto che avevi atteggiamento tranquillo, evidentemente dai post successivi si evince che non lo eri affatto, e da fuori si vede... Fa più paura il comportamento strano del piede nudo in se'. Ovviamente il piede nudo è strano, ma se poi ci comportiamo in modo altrettanto strano, non facciamo altro che confermare l'ipotesi delle persone. Per quanto riguarda il discorso uomini e donne, secondo me, il vedere il piede maschile brutto e rude lo abbiamo inventato noi maschietti stessi. Fino ad oggi le regole le abbiamo fatte noi, le proibizioni pubbliche e lavorative al piede maschile in vista le abbiamo fatte noi maschietti tutte da soli senza suggerimenti femminili. Le donne poi si adeguano all'immagine sociale creata dall'uomo. Non a caso, la maggior parte dei più grandi stilisti di moda sia uomo che donna sono uomini.
Alexey- Numero di messaggi : 1416
Età : 44
Data d'iscrizione : 11.04.11
Re: Gli scalzi fanno paura?
questa tesi senza la minima incertezza).
i. Chissà perchè una donna in sandali è elegante mentre un uomo in sandali NON è altrettanto elegante se non ridicolo e fuori luogo (in determinate situazioni)?
[/quote]
Fatto accaduto veramente : un persona mi vede in in Inverno con le solite Lunasandals (piumino, jeans e Lunasandals)... "Com' è carino, sempre con quei suoi sandaletti !"
Chiaro che di carino, anche a causa della... data di nascita , non è che ho molto.
aldo1953- Numero di messaggi : 1171
Età : 71
Data d'iscrizione : 08.11.11
Re: Gli scalzi fanno paura?
Ma qual'è il modello ispiratore delle costrizioni, delle proibizioni e della moda ... ? Non è forse la donna .... ? La donna che non si espone, .. che lancia la pietra e nasconde la mano ...Alexey ha scritto:Nonostante tu prima abbia detto che avevi atteggiamento tranquillo, evidentemente dai post successivi si evince che non lo eri affatto, e da fuori si vede... Fa più paura il comportamento strano del piede nudo in se'. Ovviamente il piede nudo è strano, ma se poi ci comportiamo in modo altrettanto strano, non facciamo altro che confermare l'ipotesi delle persone. Per quanto riguarda il discorso uomini e donne, secondo me, il vedere il piede maschile brutto e rude lo abbiamo inventato noi maschietti stessi. Fino ad oggi le regole le abbiamo fatte noi, le proibizioni pubbliche e lavorative al piede maschile in vista le abbiamo fatte noi maschietti tutte da soli senza suggerimenti femminili. Le donne poi si adeguano all'immagine sociale creata dall'uomo. Non a caso, la maggior parte dei più grandi stilisti di moda sia uomo che donna sono uomini.
Basta vedere i modelli degli stilisti "uomini" e le sfilate recenti di moda .... cosa esaltano ? La mascolinità dell' uomo ????? Certo no, ma sicuramente il suo aspetto femminile... ! Basta vedere le passerelle di moda maschile, una sfilata di checche ..... trovami un modello che esalti pienamente l'uomo ..... ! Soprattutto nella mosa estiva ....
Re: Gli scalzi fanno paura?
Ciao
Mi pare che si stia andando ampiamente OT, e si rischia di sconfinare anche nel sessismo.
Comunque x young_barefooter : lo scalzismo è una ottima cura per timidezza e fisime mentali, riuscire ad andare in giro scalzi è un'ottima prova di carattere.
Mi pare che si stia andando ampiamente OT, e si rischia di sconfinare anche nel sessismo.
Comunque x young_barefooter : lo scalzismo è una ottima cura per timidezza e fisime mentali, riuscire ad andare in giro scalzi è un'ottima prova di carattere.
cyberteam- Numero di messaggi : 807
Data d'iscrizione : 16.04.09
Re: Gli scalzi fanno paura?
Non ho capito il nesso tra il modello androgino che oggi va per la maggiore e la società maschilista... Il discorso era più sul fatto che sono stati proprio gli uomini a decidere che il piede dell'uomo va coperto, tali regole non le hanno imposte le donne...negli ambienti di lavoro in cui sono stato le contestazioni al piede nudo sono state fatte principalmente dagli uomini. Quando anni fa mi presentai al lavoro in sandali, il "cazziatone" me lo fecero gli uomini, le donne si mostrarono molto più comprensive... Magari le signore fashion victim sono condizionate e ci attaccano, ma sono guidate da un modello impostato prevalentemente dagli uomini. I modelli saranno androgini ma ben calzati!!
Alexey- Numero di messaggi : 1416
Età : 44
Data d'iscrizione : 11.04.11
Re: Gli scalzi fanno paura?
S
e posso dire la mia, credo che nell' argomento c' entri poco il fatto di parlare di donne o uomini. Indiscutibilmente il piede femminile ha una componente erotica, e come tale è più accettato alla vista rispetto a quello maschile. Sfido qualunque uomo a negarlo. Ma penso anche che alla base ci sia proprio il fatto di una visibilità diciamo "controllata". Due begli occhi o due belle mani sono sempre in vista, due piedi curati si espongono solo in certe stagioni ed occasioni, anche a dispetto della situazione atmosferica.
Detto questo il problema è proprio la poca abitudine generale a "vedere" il piede sia maschile che femminile.
In un altro post ho parlato delle chiacchere che si fanno nel mio condominio per la mia mania di uscire scalzo, mania che tra l' altro avrà termine appena il clime peggiorerà perchè alla fine non è che mi piaccia poi tanto essere guardato di sottecchi in un luogo che abito da quasi trent' anni. E anche per le mie infradito invernali so che sono un po' la stranezza del palazzo. Ormai mi sono rassegnato, lo scalzo è sempre un isolato che fa qualcosa a cui gli altri non pensano nemmeno, attenzione sto dicendo che non è che tutti siano contrari, dico che nessuno pensa lontanamente che si possa fare e quindi se ne vede un esempio rimane quanto meno spaesato e a volte attiva delle difese psicologiche che possono andare dalla disapprovazione muta all' invettiva.
Poi certo il "portamento" dello scalzo di turno è importante, se assume già in partenza un atteggiamento furtivo... allora sono davvero problemi. Ma è certo che un portamento sicuro potrà solo stoppare al momento un atteggiamento direttamente negativo, ma poi alle spallle...
La prova ? Ieri sera rientrando, ad un semaforo ho fatto il primo avvistamento della stagione : due ragazze e un ragazzo che si esibivano in giocoglierie per poi chiedere qualche spicciolo. Bravi, bravissimi, però non è quello l' esempio che toglierà lo scalzo dalla situazione di stranezza sociale, anzi...Detto questo il problema è proprio la poca abitudine generale a "vedere" il piede sia maschile che femminile.
In un altro post ho parlato delle chiacchere che si fanno nel mio condominio per la mia mania di uscire scalzo, mania che tra l' altro avrà termine appena il clime peggiorerà perchè alla fine non è che mi piaccia poi tanto essere guardato di sottecchi in un luogo che abito da quasi trent' anni. E anche per le mie infradito invernali so che sono un po' la stranezza del palazzo. Ormai mi sono rassegnato, lo scalzo è sempre un isolato che fa qualcosa a cui gli altri non pensano nemmeno, attenzione sto dicendo che non è che tutti siano contrari, dico che nessuno pensa lontanamente che si possa fare e quindi se ne vede un esempio rimane quanto meno spaesato e a volte attiva delle difese psicologiche che possono andare dalla disapprovazione muta all' invettiva.
Poi certo il "portamento" dello scalzo di turno è importante, se assume già in partenza un atteggiamento furtivo... allora sono davvero problemi. Ma è certo che un portamento sicuro potrà solo stoppare al momento un atteggiamento direttamente negativo, ma poi alle spallle...
aldo1953- Numero di messaggi : 1171
Età : 71
Data d'iscrizione : 08.11.11
Re: Gli scalzi fanno paura?
Completamente d'accordo 😉😉
Alexey- Numero di messaggi : 1416
Età : 44
Data d'iscrizione : 11.04.11
Re: Gli scalzi fanno paura?
Alexey ha scritto:Completamente d'accordo 😉😉
Condivido anch'io.
Del resto ho scritto e detto un milione di volte che nessuno deve fare o sentirsi costretto a fare ciò che non gli aggrada.
Per cui, se uno scalzista va scalzo SEMPRE e DOVUNQUE lo dichiareremo INTEGRALE e vorrei prprio vederlo ....
Tutti gli altri saranno "stagionali", "hiker", "cittadini" e chi più ne ha più ne metta; nessuna "definizione" toglie niente a nessuno e non ci sono scale di valori.
Ciascuno si senta contento di fare una cosa che gli piace e se la goda per quanto può e gli va.
bfpaul
Del resto ho scritto e detto un milione di volte che nessuno deve fare o sentirsi costretto a fare ciò che non gli aggrada.
Per cui, se uno scalzista va scalzo SEMPRE e DOVUNQUE lo dichiareremo INTEGRALE e vorrei prprio vederlo ....
Tutti gli altri saranno "stagionali", "hiker", "cittadini" e chi più ne ha più ne metta; nessuna "definizione" toglie niente a nessuno e non ci sono scale di valori.
Ciascuno si senta contento di fare una cosa che gli piace e se la goda per quanto può e gli va.
bfpaul
Re: Gli scalzi fanno paura?
Raramente ho narrato su questo forum esperienze dirette della mia quotidianità di barefooter; ma credo che, seppur brevemente, le esperienze che ho vissuto in questi ultimi 4 giorni, meritino davvero di essere condivise.
Premetto che io dal 1990 sono un ministro laico della Chiesa Cattolica e fra i miei compiti c'è quello di organizzare e seguire la liturgia delle celebrazioni oltre ad aiutare il celebrante nella distruzione dell' Eucarestia.
Ebbene, sono un paio d'anni che esercito il mio ministero a piedi nudi, seppur con l' “alba” indosso, e non ho mai avuto problemi di sorta.
Il giorno 26, nella nostra chiesa di S.Agostino ha avuto inizio il “triduo” (tre giorni) di festeggiamenti del nostro Santo Patrono che cadeva appunto giovedì 28 Agosto.
I festeggiamenti si aprono il 26 con una processione che parte dalla chiesa e si reca al Municipio per prelevare un simulacro del Santo, che viene lì costodito, per poi far ritorno in chiesa per le celebrazioni per poi essere ricondotto e riconsegnato la sera del 28. Ebbene : cosa che non avevo mai fatto negli anni precedenti, quest'anno ho deciso di vivere scalzo questa manifestazione per intero. Dalla consegna ufficiale da parte del Comune, del simulacro, alle processioni, alle celebrazioni solenni, alla "riconsegna".
Sapete. una cosa è stare scalzi di fronte ai soliti frequentatori della chiesa che ormai mi conoscono da tempo, altra cosa è stare scalzo di fronte ad una marea di gente che rappresenta non solo la cittadinanza di Cagliari ma anche dell' interland e dipaesi più lontani, attirati dalla festa.
Non ho avuto nessun problema, anzi, abituato a stare scalzo, spesso mi sono persino dimenticato di esserlo. Nessuno tra le persone presenti, assessori compresi, ha avuto da dire, anzi alcuni si sono persino rivolti a me con grande calore umano per manifestarmi il loro aperto apprezzamento.
Un professore universitario, presente alle funzioni dei tre giorni mi si è avvicinato parlandomi addirittura delle processioni che in varie parti d'Italia si svolgono “a piedi nudi” e non sono poche …. e mi ha domandato come mai, in una terra come la Sardegna, a parte due esigue rappresentanze (Cabras e Villaggio Pescatori di Cagliari), alla Sagra di S.Efisio del primo maggio, non vi siano altre processioni che vedano sfilare scalzi i partecipanti.
Durante la cerimonia di “rientro” del simulacro in Comune, diversi fedeli mi si si sono avvicinati, chiamandomi “Padre” e mi hanno chiesto di poterli confessare (cosa che ovviamente non posso fare), pensavano addirittura che fossi dell' Ordine degli Agostiniani Scalzi.
Un'altro fedele mi si è avvicinato, al termine delle cerimonie, per complimentarsi e mi ha detto, indicandomi i piedi, testuali parole :”Bravo ! Questi sono segni veramente efficaci, anche se esteriori, ma importanti, di religiosità …. “
Sono rimasto così colpito da queste, seppur semplici, manifestazioni di stima, che mai avevo avuto negli anni precedenti partecipando sempre con le scarpe alle funzioni della festa, che ho deciso, il giorno 29, ieri, di recarmi scalzo, assieme ad altri amici del gruppo di S.Agostino di Cagliari, compreso il nostro Rettore, ad Alghero, ospiti del Centro Sudi “Giuseppe Tonilo” per una conferenza sulla diffusione della cultura Agostiniana in Sardegna. Ebbene, vi ho partecipato scalzo, senza nessun problema; ho persino parlato con diversi membri del Centro per organizzare eventi in cumune nei prossimi mesi. Anche lì attestati di affetto stima e fiducia... compreso invito a pranzo al ristorante.
E qui, badate, non si è trattato di un evento religioso …. ma di una conferenza alla presenza di soli laici …. tra cui anche amministratori locali e politici.
Allora mi domando : ma è poi così vero che la gente ha questa grande repulsione e/o paura degli gli scalzi, così come appare dalla lettura dei post nel forum ? Onestamente dall'esperienza che sto accumulando negli anni, devo dire che, a parte qualche rarissima occasione, e soprattutto all'estero, in Italia mi sono sempre sentito accattato e stimato, anche se scalzo e dovunque. E mi domando ancora : “... Ma è lo scalzo che fa paura o è lo scalzo che ha paura ?”
Premetto che io dal 1990 sono un ministro laico della Chiesa Cattolica e fra i miei compiti c'è quello di organizzare e seguire la liturgia delle celebrazioni oltre ad aiutare il celebrante nella distruzione dell' Eucarestia.
Ebbene, sono un paio d'anni che esercito il mio ministero a piedi nudi, seppur con l' “alba” indosso, e non ho mai avuto problemi di sorta.
Il giorno 26, nella nostra chiesa di S.Agostino ha avuto inizio il “triduo” (tre giorni) di festeggiamenti del nostro Santo Patrono che cadeva appunto giovedì 28 Agosto.
I festeggiamenti si aprono il 26 con una processione che parte dalla chiesa e si reca al Municipio per prelevare un simulacro del Santo, che viene lì costodito, per poi far ritorno in chiesa per le celebrazioni per poi essere ricondotto e riconsegnato la sera del 28. Ebbene : cosa che non avevo mai fatto negli anni precedenti, quest'anno ho deciso di vivere scalzo questa manifestazione per intero. Dalla consegna ufficiale da parte del Comune, del simulacro, alle processioni, alle celebrazioni solenni, alla "riconsegna".
Sapete. una cosa è stare scalzi di fronte ai soliti frequentatori della chiesa che ormai mi conoscono da tempo, altra cosa è stare scalzo di fronte ad una marea di gente che rappresenta non solo la cittadinanza di Cagliari ma anche dell' interland e dipaesi più lontani, attirati dalla festa.
Non ho avuto nessun problema, anzi, abituato a stare scalzo, spesso mi sono persino dimenticato di esserlo. Nessuno tra le persone presenti, assessori compresi, ha avuto da dire, anzi alcuni si sono persino rivolti a me con grande calore umano per manifestarmi il loro aperto apprezzamento.
Un professore universitario, presente alle funzioni dei tre giorni mi si è avvicinato parlandomi addirittura delle processioni che in varie parti d'Italia si svolgono “a piedi nudi” e non sono poche …. e mi ha domandato come mai, in una terra come la Sardegna, a parte due esigue rappresentanze (Cabras e Villaggio Pescatori di Cagliari), alla Sagra di S.Efisio del primo maggio, non vi siano altre processioni che vedano sfilare scalzi i partecipanti.
Durante la cerimonia di “rientro” del simulacro in Comune, diversi fedeli mi si si sono avvicinati, chiamandomi “Padre” e mi hanno chiesto di poterli confessare (cosa che ovviamente non posso fare), pensavano addirittura che fossi dell' Ordine degli Agostiniani Scalzi.
Un'altro fedele mi si è avvicinato, al termine delle cerimonie, per complimentarsi e mi ha detto, indicandomi i piedi, testuali parole :”Bravo ! Questi sono segni veramente efficaci, anche se esteriori, ma importanti, di religiosità …. “
Sono rimasto così colpito da queste, seppur semplici, manifestazioni di stima, che mai avevo avuto negli anni precedenti partecipando sempre con le scarpe alle funzioni della festa, che ho deciso, il giorno 29, ieri, di recarmi scalzo, assieme ad altri amici del gruppo di S.Agostino di Cagliari, compreso il nostro Rettore, ad Alghero, ospiti del Centro Sudi “Giuseppe Tonilo” per una conferenza sulla diffusione della cultura Agostiniana in Sardegna. Ebbene, vi ho partecipato scalzo, senza nessun problema; ho persino parlato con diversi membri del Centro per organizzare eventi in cumune nei prossimi mesi. Anche lì attestati di affetto stima e fiducia... compreso invito a pranzo al ristorante.
E qui, badate, non si è trattato di un evento religioso …. ma di una conferenza alla presenza di soli laici …. tra cui anche amministratori locali e politici.
Allora mi domando : ma è poi così vero che la gente ha questa grande repulsione e/o paura degli gli scalzi, così come appare dalla lettura dei post nel forum ? Onestamente dall'esperienza che sto accumulando negli anni, devo dire che, a parte qualche rarissima occasione, e soprattutto all'estero, in Italia mi sono sempre sentito accattato e stimato, anche se scalzo e dovunque. E mi domando ancora : “... Ma è lo scalzo che fa paura o è lo scalzo che ha paura ?”
Re: Gli scalzi fanno paura?
Marc_63 ha scritto:Ebbene, vi ho partecipato scalzo, senza nessun problema; ho persino parlato con diversi membri del Centro per organizzare eventi in cumune nei prossimi mesi. Anche lì attestati di affetto stima e fiducia... compreso invito a pranzo al ristorante.
E qui, badate, non si è trattato di un evento religioso …. ma di una conferenza alla presenza di soli laici …. tra cui anche amministratori locali e politici.
...
in Italia mi sono sempre sentito accattato e stimato, anche se scalzo e dovunque. E mi domando ancora : “... Ma è lo scalzo che fa paura o è lo scalzo che ha paura ?”
Il cervello umano quando considera una persona raccoglie in una frazione di secondo una serie di indizi e, basandosi sul contesto e sulle passate esperienze (belle, brutte, parziali, fallaci , etc etc) formula un giudizio e decide la linea di comportamento da tenere (amico, nemico, indifferente, pericoloso, innocuo, normale, matto, rispettabile, balordo , etc etc).
Badate bene, questo non è un difetto, è il normale funzionamento.
La capacità di formarsi una idea anche parziale della situazione in pochi istanti, oggi come nei passati milioni di anni, ha consentito la sopravvivenza agli esseri umani.
Avere i piedi scalzi non è considerato normale, per cui è un particolare che colpisce e che va a sommarsi agli altri percepiti. A quel punto subentrano le diverse possibili chiavi di lettura.
Nel contesto in cui ti sei trovato è stato interpretato come un segno di particolare devozione, una indicazione di voti presi o di una testimonianza.
Tutti quelli che ti avranno visto avranno pensato "Che sant'uomo" e di conseguenza ti avranno considerato con particolare rispetto e forse anche ammirazione.
Le stesse persone se ti avessero incrociato di notte in un vicolo male illuminato (oppure in centro a Riccione ;-) ) forse avrebbero pensato "che schifo qui è pieno di balordi, di tizi poco raccomandabili, quello lì addirittura va in giro scalzo".
cyberteam- Numero di messaggi : 807
Data d'iscrizione : 16.04.09
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