La rivolta comincia...
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La rivolta comincia...
Link: Su o giù dai tacchi come ci pare (e piace?) | La ventisettesima ora
Ci sono eventi che, con il senno di poi, mostravano i sintomi dei cambiamenti che sarebbero arrivati dopo.
Visti nella prospettiva della storia mostrano come quei cambiamenti fossero inevitabili e spesso i non addetti ai lavori si stupiscono del fatto che i contemporanei non abbiano colto questi sintomi.
Ma i contemporanei non potevano coglierli, perché solo il tempo e gli eventi futuri avrebbero mostrato come quegli eventi fossero apripista del cambiamento.
Solo pochi eletti, per studi, esperienza, campo di lavoro e, ovviamente, doti personali, possono cogliere questi segnali nel momento in cui avvengono, anche se anche loro, per l'imprevedibilità della storia, non possono essere sicuri di come questi cambiamenti avverranno.
Io sono un addetto ai lavori.
Fatevi un appunto mentale e fra 5 / 10 anni riparliamone.
Ci sono eventi che, con il senno di poi, mostravano i sintomi dei cambiamenti che sarebbero arrivati dopo.
Visti nella prospettiva della storia mostrano come quei cambiamenti fossero inevitabili e spesso i non addetti ai lavori si stupiscono del fatto che i contemporanei non abbiano colto questi sintomi.
Ma i contemporanei non potevano coglierli, perché solo il tempo e gli eventi futuri avrebbero mostrato come quegli eventi fossero apripista del cambiamento.
Solo pochi eletti, per studi, esperienza, campo di lavoro e, ovviamente, doti personali, possono cogliere questi segnali nel momento in cui avvengono, anche se anche loro, per l'imprevedibilità della storia, non possono essere sicuri di come questi cambiamenti avverranno.
Io sono un addetto ai lavori.
Fatevi un appunto mentale e fra 5 / 10 anni riparliamone.
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: La rivolta comincia...
Colgo volentieri il cambiamento, Rei. Va avanti già da tempo e i segnali sono sempre più frequenti, sebbene penso che ci vorranno parecchi anni ancora prima di giungere a risultati visibili.
Tuttavia, e si evince benissimo anche dai commenti sotto, le donne portano i tacchi principalmente per competere con le altre donne, non per piacere agli uomini. Questo articolo presenta comunque delle falle sull'analisi comportamentale.
"Litigare tra loro le femministe"???? Ma che cavolo?!? Questo dimostra la chiara ignoranza (o malafede) di chi scrive.
I tacchi non vengono certo indossati per compiacere gli uomini. Vengono indossati per l'autocompiacimento, la fiducia in se' stesse, la spavalderia, chiamatela come volete...ma l'articolo è sbagliato in principio: diamo per scontato che le donne si autoinfliggano danni permanenti all'intera struttura scheletrica tramite quei cosi infernali solo per compiacere l'altro sesso ma le cose stanno all'esatto opposto: i tacchi alti non sono altro che una delle tante sfaccettature dell'eterna competizione tra donne (dicono che gli uomini sono i peggiori nemici delle donne...mai frase fu più falsa: i peggiori nemici delle donne sono le altre donne, con buona pace del misandrico "femminismo" moderno, volutamente tra virgolette).
Qui si parrà la vostra nobilitate, o donne: potete decidere se continuare a procurarvi ad autoinfliggervi danni permanenti solo per fare le pavonesse di turno oppure salvare il vostro corpo da tale gramo destino...perchè tanto agli uomini piacete ugualmente.
Tuttavia, e si evince benissimo anche dai commenti sotto, le donne portano i tacchi principalmente per competere con le altre donne, non per piacere agli uomini. Questo articolo presenta comunque delle falle sull'analisi comportamentale.
"Litigare tra loro le femministe"???? Ma che cavolo?!? Questo dimostra la chiara ignoranza (o malafede) di chi scrive.
I tacchi non vengono certo indossati per compiacere gli uomini. Vengono indossati per l'autocompiacimento, la fiducia in se' stesse, la spavalderia, chiamatela come volete...ma l'articolo è sbagliato in principio: diamo per scontato che le donne si autoinfliggano danni permanenti all'intera struttura scheletrica tramite quei cosi infernali solo per compiacere l'altro sesso ma le cose stanno all'esatto opposto: i tacchi alti non sono altro che una delle tante sfaccettature dell'eterna competizione tra donne (dicono che gli uomini sono i peggiori nemici delle donne...mai frase fu più falsa: i peggiori nemici delle donne sono le altre donne, con buona pace del misandrico "femminismo" moderno, volutamente tra virgolette).
Qui si parrà la vostra nobilitate, o donne: potete decidere se continuare a procurarvi ad autoinfliggervi danni permanenti solo per fare le pavonesse di turno oppure salvare il vostro corpo da tale gramo destino...perchè tanto agli uomini piacete ugualmente.
Laurentius- Numero di messaggi : 383
Età : 41
Data d'iscrizione : 11.09.13
Re: La rivolta comincia...
Una volta, ad una cena, il mio vicino era uno psichiatra e stavamo parlando di alcuni comportamenti per me inspiegabili.
Lui fu lapidario: "Mai sottovalutare la capacità femminile di farsi del male."
Poi mi ha spiegato che il masochismo femminile è un prodotto culturale, non innato, ma così interiorizzato che non tutte, anzi direi poche, riescono a scrollarsi di dosso completamente.
Lui riteneva un buon risultato riuscire ad impedire loro i danni più grossi, quelli che rovinano la vita.
Quanto ai tacchi non ci provava nemmeno, troppo forte il condizionamento.
Speriamo che questi sintomi di ribellione riescano ad indebolirlo al punto da poter essere combattuto.
Lui fu lapidario: "Mai sottovalutare la capacità femminile di farsi del male."
Poi mi ha spiegato che il masochismo femminile è un prodotto culturale, non innato, ma così interiorizzato che non tutte, anzi direi poche, riescono a scrollarsi di dosso completamente.
Lui riteneva un buon risultato riuscire ad impedire loro i danni più grossi, quelli che rovinano la vita.
Quanto ai tacchi non ci provava nemmeno, troppo forte il condizionamento.
Speriamo che questi sintomi di ribellione riescano ad indebolirlo al punto da poter essere combattuto.
Ultima modifica di Rei il Lun Nov 16 2015, 08:01 - modificato 1 volta.
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: La rivolta comincia...
Verissimo, e' quasi tutto un fattore culturale, purtroppo abbiamo talmente stravolto quelli naturali che sono diventati loro quelli strani...
Alexey- Numero di messaggi : 1416
Età : 44
Data d'iscrizione : 11.04.11
Re: La rivolta comincia...
Se un ignaro passante fosse transitato dopo il tramonto di un giorno di inizio primavera del 1968 in una certa strada di Parigi, avrebbe notato un fatto curioso: un gruppo di universitari (maschi) aveva occupato più che simbolicamente un pensionato universitario femminile, con il beneplacito e la complicità delle studentesse ivi pensionate.
Il nostro non più ignaro passante, spinto dalla curiosità, avrebbe scoperto che la protesta nasceva dalla richiesta non esaudita delle fanciulle, legalmente maggiorenni, di poter ricevere nelle proprie stanze i colleghi di sesso maschile.
Per studiare insieme, ovviamente.
All’incomprensibile (per gli studenti, per il nostro passante un po’ meno) rifiuto della direzione, era scattata la protesta culminata nell’occupazione.
Nell’allontanarsi sconcertato da quella certa strada di Parigi, il nostro amico (perché ormai lo abbiamo conosciuto un po’) non avrebbe mai pensato di aver assistito ad un fatto storico: quella notte, quella piccola protesta un po’ osé fu la miccia che nei mesi seguenti scatenò quello che è passato alla storia come “Il Maggio Francese” o più prosaicamente “Il ’68”.
A distanza di anni, gli storici hanno individuato perfettamente tutti i piccoli e grandi avvenimenti e mutamenti culturali che avevano preparato la grande esplosione sessantottesca, partendo dalla fine della Seconda Guerra Mondiale fino ad arrivare al momento in cui una piccola, banale scintilla avrebbe fatto esplodere tutto.
Ma allora la deflagrazione colse tutti di sorpresa. Con il senno di poi, a distanza anche di anni, molti si chiesero come mai non avevano colto quei segnali, chiarissimi, di ciò che si stava preparando.
Semplicemente perché quei segnali diventarono chiarissimi DOPO.
PRIMA, la quasi totalità delle persone non aveva i mezzi tecnici e culturali per cogliere quei segnali.
Ci sono persone (psicologi, sociologi, statistici, storici, ecc.) che, grazie anche ad un certo talento naturale ed ovviamente ad una formazione adeguata, sono in grado di cogliere questi segnali di cambiamento in tempo reale ed azzardare ipotesi su come si evolverà in futuro la società.
Non sono infallibili, ma ci azzeccano abbastanza, sufficientemente bene da essere profumatamente pagati per questo.
Fermo restando che anche per loro vale la metafora che la Storia, mentre la aspetti in una direzione, ti arriva alle spalle con un ombrello e ne fa un uso improprio su di te come un noto personaggio di Altan.
Tutto questo per dire che, avendo la fortuna di lavorare con alcune di queste persone, ogni tanto, come esercizio mentale (leggi gratis), ci troviamo a parlare di scalzismo e società.
Nel primo post di questo topic ho scritto che secondo me, sul lungo periodo la società si evolverà verso uno scalzismo più socialmente accettato ed anche un po’ (non tanto, un pochino) più diffuso.
I segnali si vedono già, basta saperli leggere.
Eccone qualcuno:
1) Le attrici scalze ai festival ed alle prime cinematografiche: qualche anno fa nessuna si sarebbe mai sognata di togliersi le scarpe tacco 2 metri (profumatamente pagate dallo sponsor calzaturiero) al primo accenno di dolore. Meglio qualche vescica ed una serata di sofferenza che infrangere il protocollo.
Al limite, ma si trattava di una trasgressione da tenere accuratamente nascosta, se le sfilava durante la proiezione, al buio, attente a farsele ritrovare ai piedi al riaccendersi delle luci. Oggi le scarpe (sempre sponsorizzate) spesso durano il tempo delle foto pubblicitarie.
Shailene Woodley arriva alle prime dei suoi film scalza, si mette le scarpe tacco 2 metri per le foto di rito, dopodiché se le toglie e fa tutto il resto scalza.
Tea Falco a Cannes un paio di anni fa, visto che le facevano male e con il vestito lungo non si sarebbe neppure viste, si è presentata al red carpet direttamente scalza.
Anche in sala il piede nudo (con le scarpe buttate sotto il sedile) è sdoganato. Questa è Kristen Stewart a Venezia 2015:
(Per chi avesse visto solo la saga di Twilight, dove doveva fare la statua inespressiva, sappia che Kristen Stewart è una attrice molto brava… negli altri film che ha fatto.)
2) “La marcia delle donne e degli uomini scalzi”. Solo un anno fa la marcia a favore dei rifugiati (“Non chiamateli migranti.” Bono) sarebbe stata fatta da persone calzate e a nessuno degli organizzatori sarebbe venuto in mente di chiedere ai manifestanti di marciare scalzi.
I tempi stanno cambiando (© Bob Dylan) e qualcosa nell’inconscio degli organizzatori ha fatto nascere l’idea di scalzare la gente e POI fornire loro una “scusa” per farlo.
Scalzarsi, se ci pensate, non aggiunge assolutamente nulla alla manifestazione, ma fornisce il pretesto perfetto ai tanti “vorrei ma non posso” per farsi finalmente un giretto scalzi in città.
La maggior parte la chiuderà lì, ma a qualcuno il tarlo comincerà a rodere e a primavera del prossimo anno (forse prima, forse dopo) qualcuno si presenterà qui dicendo di aver avuto “l’illuminazione” alla Marcia.
3) Quando un fenomeno comincia ad affermarsi, i “conservazionisti” (i conservatori sono un’altra cosa, sono persone serie) cominciano a fare la voce grossa.
Vedi la pagliacciata dell'obbligo dei tacchi alti a Cannes 2015.
Aspettiamoci nei prossimi mesi e anni altre sparate alla Andrea Scanzi.
Andrea Scanzi: pensatelo come l’avanguardia del (non) pensiero conservazionista e quindi la prova più sostanziosa che lo scalzismo avanza, non dico verso la "Vittoria", ma verso una simpatica accettazione.
Il nostro non più ignaro passante, spinto dalla curiosità, avrebbe scoperto che la protesta nasceva dalla richiesta non esaudita delle fanciulle, legalmente maggiorenni, di poter ricevere nelle proprie stanze i colleghi di sesso maschile.
Per studiare insieme, ovviamente.
All’incomprensibile (per gli studenti, per il nostro passante un po’ meno) rifiuto della direzione, era scattata la protesta culminata nell’occupazione.
Nell’allontanarsi sconcertato da quella certa strada di Parigi, il nostro amico (perché ormai lo abbiamo conosciuto un po’) non avrebbe mai pensato di aver assistito ad un fatto storico: quella notte, quella piccola protesta un po’ osé fu la miccia che nei mesi seguenti scatenò quello che è passato alla storia come “Il Maggio Francese” o più prosaicamente “Il ’68”.
A distanza di anni, gli storici hanno individuato perfettamente tutti i piccoli e grandi avvenimenti e mutamenti culturali che avevano preparato la grande esplosione sessantottesca, partendo dalla fine della Seconda Guerra Mondiale fino ad arrivare al momento in cui una piccola, banale scintilla avrebbe fatto esplodere tutto.
Ma allora la deflagrazione colse tutti di sorpresa. Con il senno di poi, a distanza anche di anni, molti si chiesero come mai non avevano colto quei segnali, chiarissimi, di ciò che si stava preparando.
Semplicemente perché quei segnali diventarono chiarissimi DOPO.
PRIMA, la quasi totalità delle persone non aveva i mezzi tecnici e culturali per cogliere quei segnali.
Ci sono persone (psicologi, sociologi, statistici, storici, ecc.) che, grazie anche ad un certo talento naturale ed ovviamente ad una formazione adeguata, sono in grado di cogliere questi segnali di cambiamento in tempo reale ed azzardare ipotesi su come si evolverà in futuro la società.
Non sono infallibili, ma ci azzeccano abbastanza, sufficientemente bene da essere profumatamente pagati per questo.
Fermo restando che anche per loro vale la metafora che la Storia, mentre la aspetti in una direzione, ti arriva alle spalle con un ombrello e ne fa un uso improprio su di te come un noto personaggio di Altan.
Tutto questo per dire che, avendo la fortuna di lavorare con alcune di queste persone, ogni tanto, come esercizio mentale (leggi gratis), ci troviamo a parlare di scalzismo e società.
Nel primo post di questo topic ho scritto che secondo me, sul lungo periodo la società si evolverà verso uno scalzismo più socialmente accettato ed anche un po’ (non tanto, un pochino) più diffuso.
I segnali si vedono già, basta saperli leggere.
Eccone qualcuno:
1) Le attrici scalze ai festival ed alle prime cinematografiche: qualche anno fa nessuna si sarebbe mai sognata di togliersi le scarpe tacco 2 metri (profumatamente pagate dallo sponsor calzaturiero) al primo accenno di dolore. Meglio qualche vescica ed una serata di sofferenza che infrangere il protocollo.
Al limite, ma si trattava di una trasgressione da tenere accuratamente nascosta, se le sfilava durante la proiezione, al buio, attente a farsele ritrovare ai piedi al riaccendersi delle luci. Oggi le scarpe (sempre sponsorizzate) spesso durano il tempo delle foto pubblicitarie.
Shailene Woodley arriva alle prime dei suoi film scalza, si mette le scarpe tacco 2 metri per le foto di rito, dopodiché se le toglie e fa tutto il resto scalza.
Tea Falco a Cannes un paio di anni fa, visto che le facevano male e con il vestito lungo non si sarebbe neppure viste, si è presentata al red carpet direttamente scalza.
Anche in sala il piede nudo (con le scarpe buttate sotto il sedile) è sdoganato. Questa è Kristen Stewart a Venezia 2015:
(Per chi avesse visto solo la saga di Twilight, dove doveva fare la statua inespressiva, sappia che Kristen Stewart è una attrice molto brava… negli altri film che ha fatto.)
2) “La marcia delle donne e degli uomini scalzi”. Solo un anno fa la marcia a favore dei rifugiati (“Non chiamateli migranti.” Bono) sarebbe stata fatta da persone calzate e a nessuno degli organizzatori sarebbe venuto in mente di chiedere ai manifestanti di marciare scalzi.
I tempi stanno cambiando (© Bob Dylan) e qualcosa nell’inconscio degli organizzatori ha fatto nascere l’idea di scalzare la gente e POI fornire loro una “scusa” per farlo.
Scalzarsi, se ci pensate, non aggiunge assolutamente nulla alla manifestazione, ma fornisce il pretesto perfetto ai tanti “vorrei ma non posso” per farsi finalmente un giretto scalzi in città.
La maggior parte la chiuderà lì, ma a qualcuno il tarlo comincerà a rodere e a primavera del prossimo anno (forse prima, forse dopo) qualcuno si presenterà qui dicendo di aver avuto “l’illuminazione” alla Marcia.
3) Quando un fenomeno comincia ad affermarsi, i “conservazionisti” (i conservatori sono un’altra cosa, sono persone serie) cominciano a fare la voce grossa.
Vedi la pagliacciata dell'obbligo dei tacchi alti a Cannes 2015.
Aspettiamoci nei prossimi mesi e anni altre sparate alla Andrea Scanzi.
Andrea Scanzi: pensatelo come l’avanguardia del (non) pensiero conservazionista e quindi la prova più sostanziosa che lo scalzismo avanza, non dico verso la "Vittoria", ma verso una simpatica accettazione.
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: La rivolta comincia...
E pensare che la fanciulla in questione ha abbandonato sotto alla poltroncina nientepopodimenoche un paio di Louboutin del costo approssimativo di 600/700 euro per le quali molte donne darebbero qualsiasi cosa per poterle indossare.
Saluti calzaturieri
Valerio
Saluti calzaturieri
Valerio
tarzone- past President del Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 348
Età : 68
Data d'iscrizione : 05.01.08
Re: La rivolta comincia...
Come si fa a comprare un paio di scarpe che costano quanto un'utilitaria usata?tarzone ha scritto:E pensare che la fanciulla in questione ha abbandonato sotto alla poltroncina nientepopodimenoche un paio di Louboutin del costo approssimativo di 600/700 euro per le quali molte donne darebbero qualsiasi cosa per poterle indossare.
Saluti calzaturieri
Valerio
John & Jane- Numero di messaggi : 476
Età : 76
Data d'iscrizione : 27.09.11
Re: La rivolta comincia...
Infatti a lei le danno gratis, così qualche supergenio la vede e le compra.John & Jane ha scritto:Come si fa a comprare un paio di scarpe che costano quanto un'utilitaria usata?
E poi, come Carrie di Sex in the City, quando il supergenio avrà bisogno dei soldi per comprarsi la casa, scoprirà di averli tutti spesi in scarpe che forse ha messo solo una volta.
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: La rivolta comincia...
Anche se completamente OT voglio far sobbalzare sulla sedia John & Jane, ci sono delle Louboutin con cristalli Svarovsky che costano 5000 euro, altro che utilitaria usata, per averle devi anche aspettare causa troppe richieste.......
Non c'è limite alla follia.
Saluti
Valerio
Non c'è limite alla follia.
Saluti
Valerio
tarzone- past President del Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 348
Età : 68
Data d'iscrizione : 05.01.08
Re: La rivolta comincia...
Abominio e anatematarzone ha scritto:Anche se completamente OT voglio far sobbalzare sulla sedia John & Jane, ci sono delle Louboutin con cristalli Svarovsky che costano 5000 euro, altro che utilitaria usata, per averle devi anche aspettare causa troppe richieste.......
Non c'è limite alla follia.
Saluti
Valerio
John & Jane- Numero di messaggi : 476
Età : 76
Data d'iscrizione : 27.09.11
Forse c'entra poco
ma se le scarpe comode cominciano ad essere accettate nel mondo della moda, potrebbe essere un altro passetto piccolo verso una maggiore accettazione dell'andare scalzi (almeno metterà in difficoltà certi "esperti" che rischiano un infarto se vedono dei tacchi piú piccoli del 12...)
http://www.corriere.it/moda/news/15_settembre_16/ciabatte-o-zeppe-nuove-collezioni-accantonano-tacchi-b87b6a88-5c81-11e5-83f0-40cbe9ec401d.shtml
http://www.corriere.it/moda/news/15_settembre_16/ciabatte-o-zeppe-nuove-collezioni-accantonano-tacchi-b87b6a88-5c81-11e5-83f0-40cbe9ec401d.shtml
hadashi- Numero di messaggi : 772
Età : 53
Data d'iscrizione : 08.05.09
Re: La rivolta comincia...
Non mi ricordo che vip ne aveva preso un paio tutto tempestato di pietre da 300 mila euro...a proposito, era uscito sul giornale (mi pare che l'avevamo anche postato) che Sarah Jessica Parker era stata rovinata da anni sul set sul tacco 12 e aveva subito vari interventi e la prescrizione di non indossare tacchi
Alexey- Numero di messaggi : 1416
Età : 44
Data d'iscrizione : 11.04.11
Re: La rivolta comincia...
Già, indovina chi l'ha postato.Alexey ha scritto:a proposito, era uscito sul giornale (mi pare che l'avevamo anche postato) che Sarah Jessica Parker era stata rovinata da anni sul set sul tacco 12 e aveva subito vari interventi e la prescrizione di non indossare tacchi
https://natiscalzi.forumattivo.com/t1684-meglio-scalzi-che-con-i-tacchi
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: La rivolta comincia...
Ok, è addirittura precedente alla sua uscita veneziana, ma ad agosto Kristen Stewart si è presentata così sul red carpet della prima di un suo film:
Link alla notizia:
http://www.mtv.com/news/2245232/kristen-stewart-barefoot-american-ultra/
Link alla notizia:
http://www.mtv.com/news/2245232/kristen-stewart-barefoot-american-ultra/
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: La rivolta comincia...
Per Capodanno in Italia mandano il concerto di Gigi D'Alessio, negli USA la ABC il "Dick Clark's New Year's Rockin' Eve".
Diciamo che i musicisti invitati appartengono ad un genere differente da Gigi D'Alessio.
Chissenefrega direte voi, ma se andate a vedere una delle cronache dell'evento, questa, ad esempio:
http://www.dailymail.co.uk/tvshowbiz/article-3380691/Fergie-wows-gown-prepares-host-New-Year-s-Eve-party-EIGHTH-year-row.html
scoprirete che tra i musicisti saliti sul palco c'era anche Tove Lo (https://it.wikipedia.org/wiki/Tove_Lo) che, visto che si sarebbe esibita scalza, ha pensato bene di arrivare già al red carpet preparata:
per poi esibirsi vestita esattamente come sul red carpet.
Critiche o reazioni negative? ZERO.
Solo la presa d'atto che sul red carpet era scalza, dettaglio considerato alla pari del vestito trasparente di Fergie o di qualunque altra mise (outfit per gli anglofoni) passata sul red carpet.
Diciamo che i musicisti invitati appartengono ad un genere differente da Gigi D'Alessio.
Chissenefrega direte voi, ma se andate a vedere una delle cronache dell'evento, questa, ad esempio:
http://www.dailymail.co.uk/tvshowbiz/article-3380691/Fergie-wows-gown-prepares-host-New-Year-s-Eve-party-EIGHTH-year-row.html
scoprirete che tra i musicisti saliti sul palco c'era anche Tove Lo (https://it.wikipedia.org/wiki/Tove_Lo) che, visto che si sarebbe esibita scalza, ha pensato bene di arrivare già al red carpet preparata:
per poi esibirsi vestita esattamente come sul red carpet.
Critiche o reazioni negative? ZERO.
Solo la presa d'atto che sul red carpet era scalza, dettaglio considerato alla pari del vestito trasparente di Fergie o di qualunque altra mise (outfit per gli anglofoni) passata sul red carpet.
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: La rivolta comincia...
E' pur vero che si tratta di una donna e in questo caso è un comportamento socialmente accettato, seppur "strano". Un uomo che si presenta scalzo farebbe, invece, inorridire il pubblico.
Tuttavia c'è da dire che:
Questi sono i Folkstone, una band folk metal che ho avuto il piacere di vedere dal vivo. Non che mi piacciano particolarmente ma sono carini e si fanno ascoltare volentieri. Come vedete uno di loro è scalzo e così si presenta sempre ai live e in quasi tutti i servizi fotografici. E' seppur vero che si tratta questo di un ambiente in cui si è molto meno presi dalle formalità e in cui di gente stravagante se ne vede a iosa ma...possiamo interpretarlo comunque come un segno di questa evoluzione, considerando che nessuno in interviste e reportage ha mai fatto il minimo accenno a questa sua abitudine (considerandola una cosa normale, come in effetti è)?
Tuttavia c'è da dire che:
Questi sono i Folkstone, una band folk metal che ho avuto il piacere di vedere dal vivo. Non che mi piacciano particolarmente ma sono carini e si fanno ascoltare volentieri. Come vedete uno di loro è scalzo e così si presenta sempre ai live e in quasi tutti i servizi fotografici. E' seppur vero che si tratta questo di un ambiente in cui si è molto meno presi dalle formalità e in cui di gente stravagante se ne vede a iosa ma...possiamo interpretarlo comunque come un segno di questa evoluzione, considerando che nessuno in interviste e reportage ha mai fatto il minimo accenno a questa sua abitudine (considerandola una cosa normale, come in effetti è)?
Angelica- Numero di messaggi : 379
Età : 36
Data d'iscrizione : 17.09.10
Re: La rivolta comincia...
Io credo di sì, ma è determinante anche il contributo di ognuno di noi: se andiamo in giro scalzi serenamente e, quindi, facendone trasparire il benessere, la cosa avviene, piano piano, per "contagio".
Re: La rivolta comincia...
E intanto Valentino (lo stilista, non il motociclista) per la sua collezione estate 2016 propone le modelle scalze, ovvero vestisti che si consiglia di portare scalze.
Articoli a iosa sulla stampa italiana ed estera, io ho scelto questo perché la galleria di foto è fatta bene:
http://www.quotidiano.net/valentino-parigi-1.1681543
Articoli a iosa sulla stampa italiana ed estera, io ho scelto questo perché la galleria di foto è fatta bene:
http://www.quotidiano.net/valentino-parigi-1.1681543
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: La rivolta comincia...
Rei ha scritto:E intanto Valentino (lo stilista, non il motociclista) per la sua collezione estate 2016 propone le modelle scalze, ovvero vestisti che si consiglia di portare scalze.
Articoli a iosa sulla stampa italiana ed estera, io ho scelto questo perché la galleria di foto è fatta bene:
http://www.quotidiano.net/valentino-parigi-1.1681543
Saranno state contente le modelle: niente sofferenze!
La mia ragazza ha apprezzato il design, malgrado come me non sia una che segue la moda...eppure anche la barefootedness abbinata ai giusti vestiti ha un suo stile secondo me.
Laurentius- Numero di messaggi : 383
Età : 41
Data d'iscrizione : 11.09.13
Re: La rivolta comincia...
Laurentius ha scritto:Rei ha scritto:E intanto Valentino (lo stilista, non il motociclista) per la sua collezione estate 2016 propone le modelle scalze, ovvero vestisti che si consiglia di portare scalze.
Articoli a iosa sulla stampa italiana ed estera, io ho scelto questo perché la galleria di foto è fatta bene:
http://www.quotidiano.net/valentino-parigi-1.1681543
Saranno state contente le modelle: niente sofferenze!
La mia ragazza ha apprezzato il design, malgrado come me non sia una che segue la moda...eppure anche la barefootedness abbinata ai giusti vestiti ha un suo stile secondo me.
In effetti, stavo ragionando sulla stagione estiva passata e pensavo che l' abbigliamento maschile non è sempre il più adatto al barefoot(esteticamente parlando), mentre quello femminile quasi sempre lo è.
aldo1953- Numero di messaggi : 1171
Età : 71
Data d'iscrizione : 08.11.11
Re: La rivolta comincia...
aldo1953 ha scritto:Laurentius ha scritto:Rei ha scritto:E intanto Valentino (lo stilista, non il motociclista) per la sua collezione estate 2016 propone le modelle scalze, ovvero vestisti che si consiglia di portare scalze.
Articoli a iosa sulla stampa italiana ed estera, io ho scelto questo perché la galleria di foto è fatta bene:
http://www.quotidiano.net/valentino-parigi-1.1681543
Saranno state contente le modelle: niente sofferenze!
La mia ragazza ha apprezzato il design, malgrado come me non sia una che segue la moda...eppure anche la barefootedness abbinata ai giusti vestiti ha un suo stile secondo me.
In effetti, stavo ragionando sulla stagione estiva passata e pensavo che l' abbigliamento maschile non è sempre il più adatto al barefoot(esteticamente parlando), mentre quello femminile quasi sempre lo è.
Non sono per nulla d'accordo. Io mi trovo assolutamente alla grande con jeans, maglione e piedi nudi, così come in pantaloni eleganti, camicia dentro i pantaloni con cintura annessa e sempre barefoot. E in pantaloncini corti e t-shirt idem.
Molti modelli maschili sulle riviste di moda ultimamente sono scalzi e con barba incolta, non l'hai mai notato?
Ho un amico che fa lo stilista di mestiere e mi ha detto: "La moda cambia ogni 10 anni. Fino a qualche tempo fa andava di moda l'uomo senza barba e curato all'estremo. Oggi va molto di moda invece l'uomo un po' selvaggio con la barbetta incolta...ecco perchè all'oggi la scalzitudine (SIC!) è positiva da un punto di vista estetico, secondo me"
Poi io anche tra 30 anni sarò ancora scalzo, se avrò ancora i piedi (e la testa) al loro posto e senza paturnie, moda o non moda.
Laurentius- Numero di messaggi : 383
Età : 41
Data d'iscrizione : 11.09.13
Re: La rivolta comincia...
Mercoledì 10 febbraio, inaugurazione di una mostra importante organizzata dall'associazione culturale della mia "gemella" scultrice.
Ci saranno tutti (critici, artisti, sovrintendenti ai beni culturali, ecc.)
Ovviamente sono invitato.
"Scalzo!" ha ordinato la "gemella".
"Ma farà freddo!"
"Scalzo!"
Ok, scalzo.
Ci saranno tutti (critici, artisti, sovrintendenti ai beni culturali, ecc.)
Ovviamente sono invitato.
"Scalzo!" ha ordinato la "gemella".
"Ma farà freddo!"
"Scalzo!"
Ok, scalzo.
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: La rivolta comincia...
Rei ha scritto:Mercoledì 10 febbraio, inaugurazione di una mostra importante organizzata dall'associazione culturale della mia "gemella" scultrice.
Ci saranno tutti (critici, artisti, sovrintendenti ai beni culturali, ecc.)
Ovviamente sono invitato.
"Scalzo!" ha ordinato la "gemella".
"Ma farà freddo!"
"Scalzo!"
Ok, scalzo.
Fantastico! Che invidia, inviti del genere a me non ne capitano mai.
Però pensandoci bene una volta ho avuto anch'io il mio momento di notorietà:
la scorsa primavera ero invitato alla festa per la cresima della figlia di una cara amica di mia moglie, che casualmente pochi giorni prima aveva saputo del mio scalzismo dimostrando grande entusiasmo, curiosità e interesse.
Voleva provare lei stessa a fare qualche passeggiata scalza ma purtroppo quella volta era reduce da una brutta frattura al piede che l'aveva costretta all'uso di stampelle e sedia a rotelle e non se ne è più fatto nulla.
Naturalmente poi è guarita ma nel frattempo è passata l'intera estate e io sinceramente non ho voluto ossessionarla con la storia dello scalzismo e non ho più organizzato nulla, vedremo più avanti se capiterà l'occasione.
Comunque tornando alla festa ricordo che l'amica di mia moglie mi ha ufficialmente presentato a tutti come "camminatore scalzo", in tanti hanno voluto sapere di più di questa mia curiosa abitudine. Peccato che data l'occasione piuttosto formale non ebbi il coraggio di presentarmi senza scarpe. Curioso! Un camminatore scalzo con le scarpe... mah!
Young_barefooter- Segretario Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 1601
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: La rivolta comincia...
[quote="Laurentius"]
Beh, è possibile cge la mia impressione sia un poco maschile. E' però un dato di fatto che una signora in grande abito ma scalza alla fine ci guadagna come estetica, mentre un uomo nel classino abito scuro con tanto di cravatta, scalzo....
Per fortuna però anch' io posso evitare certe gabbie modaiole o abiti formali e così va tutto bene,
Quanto ai modelli degli stilisti trovo che da quelle immagini alla realtà che si vede per strada ci sia sempre molta differenza.
aldo1953 ha scritto:Laurentius ha scritto:Rei ha scritto:E intanto Valentino (lo stilista, non il motociclista) per la sua collezione estate 2016 propone le modelle scalze, ovvero vestisti che si consiglia di portare scalze.
Articoli a iosa sulla stampa italiana ed estera, io ho scelto questo perché la galleria di foto è fatta bene:
http://www.quotidiano.net/valentino-parigi-1.1681543
Saranno state contente le modelle: niente sofferenze!
La mia ragazza ha apprezzato il design, malgrado come me non sia una che segue la moda...eppure anche la barefootedness abbinata ai giusti vestiti ha un suo stile secondo me.
Molti modelli maschili sulle riviste di moda ultimamente sono scalzi e con barba incolta, non l'hai mai notato?
Ho un amico che fa lo stilista di mestiere e mi ha detto: "La moda cambia ogni 10 anni. Fino a qualche tempo fa andava di moda l'uomo senza barba e curato all'estremo. Oggi va molto di moda invece l'uomo un po' selvaggio con la barbetta incolta...ecco perchè all'oggi la scalzitudine (SIC!) è positiva da un punto di vista estetico, secondo me"
.
Beh, è possibile cge la mia impressione sia un poco maschile. E' però un dato di fatto che una signora in grande abito ma scalza alla fine ci guadagna come estetica, mentre un uomo nel classino abito scuro con tanto di cravatta, scalzo....
Per fortuna però anch' io posso evitare certe gabbie modaiole o abiti formali e così va tutto bene,
Quanto ai modelli degli stilisti trovo che da quelle immagini alla realtà che si vede per strada ci sia sempre molta differenza.
aldo1953- Numero di messaggi : 1171
Età : 71
Data d'iscrizione : 08.11.11
Re: La rivolta comincia...
young_barefooter ha scritto:
...Curioso! Un camminatore scalzo con le scarpe... mah!
Ma anche no...ci sono luoghi, tempi, modi, culture che impongono l'uso di calzature, o di certi abiti, anche quando non vorresti.
Ti faccio un esempio. Partendo però da un discorso a monte.
Io scrivo molto poco sul forum, perché di fondo non ho tempo materiale per farlo, anche se a volte mi piacerebbe intervenire su alcuni temi. Questo però non significa che non "pratichi", anzi...Vado sempre più scalzo, in situazioni e luoghi dove fino a due anni fa neanche l'avrei immaginato. Questo per un motivo ben preciso; sempre più me ne sbatto altamente dell'altrui giudizio, partendo dal presupposto che l'uomo, per sua natura, è portato a giudicare il suo prossimo, per qualsiasi cosa...quindi che sia un certo pantalone, un'auto, un orologio o un piede scalzo, alla fine, che cambia? nulla.
Tornando all'esempio.
Ora sto seduto in ufficio, ma fino all'altro giorno stavo a Dubai, per lavoro. una settimana di giacca, cravatta e scarpe di cuoio. Alloggiando nel famoso hotel sulla spiaggia, spesso nei momenti di stacco uscivo, direttamente scalzo, per godermi un po' la sabbia o per passeggiare sul villaggio costruito tutto attorno al Burj al Arab, appunto.
Quindi, anche se ero l'unico scalzo per strada, me ne fregavo altamente, e giravo in piena libertà in ogni dove. Ma, ogni volta che dovevo entrare in un negozio e/o ristorante/bar che non fosse all'interno di uno degli hotel del complesso, ero costretto a ricalzarmi, perché il costume (vagamente estremo) arabo impone un abbigliamento consono in questi luoghi, che nello specifico significa non mostrare niente al di sotto del ginocchio (e va beh, naturalmente anche le spalle devono essere coperte). E non credete riguardi solo le donne...un uomo in bermuda e scalzo dentro ad un negozio o ristorante è da evitare, totalmente.
Per dire che scalzo si, ma quando possibile. Incontri incravattato e calzato, relax scalzo, ma con dei limiti, vista la situazione.
Dov'è la stranezza?
Arky- Numero di messaggi : 220
Data d'iscrizione : 21.02.12
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