Cognata scalzofobica
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Cognata scalzofobica
Ieri mattina sono stato con i miei figli al parco e ho portato anche la mia nipotina Rebecca (4 anni). Purtroppo i suoi genitori (miei cognati) sono mediamente scalzofobici - del tipo lei fissata con l'igiene e la pulizia e lui che non farebbe manco mezzo passo senza scarpe.
Ebbene, arriviamo al parco e la scena è la seguente: i miei figli entrambi scalzi as usual e in maglietta che scorrazzano felici qua e la povera Rebecca infagottata con giubbino e foulard (si sono raccomandati di tenerla coperta per non farle prendere freddo). Al che non ho resistito e le ho tolto giubbino, calze e scarpe. Lei mi ha detto che "la mamma si arrabbia" ma io le ho spiegato che non le avremmo detto nulla.
Lei ha gradito molto la mia iniziativa e ha giocato spensierata per due ore abbondanti correndo scalza dappertutto senza alcun problema (solamente ogni tanto si guardava i piedi temendo di sporcarsi - l'influenza di mammà si fa sentire!) apprezzando in particolare l'erba umida di rugiada.
Al momento di tornare a casa ho preferito farle indossare le scarpe (non è abituata a camminare a lungo scalza come i miei figli) e sulla via del ritorno ho pensato di farla ancora più felice dopo la bella mattinata invitandola a casa mia per il pranzo. Così si è fermata a pranzo e ovviamente si è fatta un'altra oretta abbondante scalza sul terrazzo di casa mia.
Nel primo pomeriggio è passato il padre a prenderla e mia moglie gli ha consigliato di lavarle i piedi una volta tornata a casa perchè era stata a lungo a piedi nudi. Lui non ha detto nulla, ma un'oretta dopo telefona mia cognata che, in modo gentile ma deciso, ha detto chiaramente che non gradisce che la figlia giri a piedi nudi e mi ha chiesto di evitare la prossima volta che la porto al parco.
Non ho potuto ribattere perchè ha risposto mia moglie.
Questa telefonata mi ha abbastanza seccato: è vero che quando ci sono di mezzo i figli degli altri la questione è più delicata, ma non penso di avere messo mia nipote in pericolo o agito in modo irresponsabile. In fondo non ha avuto danni a parte i piedi un po' sporchi, anzi si è divertita da matti. Magari la cosa l'ha scocciata ma chiamare apposta per quello mi è sembrato abbastanza offensivo: io non mi permetterei mai di chiamare mia cognata per cazziarla invitandola a fare o non fare questo o quello coi miei figli quando sono da lei (e di cose su cui non essere d'accordo volendo potrei trovarle eccome).
Oltre comunque al fattore igiene qua c'è sotto un'altra questione: mia cognata ha visto la sua autorità venir messa in discussione.
Infatti la piccola Rebecca di suo ha sempre gradito stare scalza e appena può in casa resta a piedi nudi, suscitando le ire della madre (e hanno anche il riscaldamento a pavimento!), la quale chussà che terrorismo psicologico deve fare per tentare di rendere anche lei fobica e convincerla a non scalzarsi.
Poi arrivo io che dimostro che non solo andare scalzi è piacevole, ma soprattutto si può fare anche fuori casa senza correre alcun rischio.
A questo punto Rebecca ha un motivo in più per disobbedire alla madre e questo non può essere tollerato...
Ebbene, arriviamo al parco e la scena è la seguente: i miei figli entrambi scalzi as usual e in maglietta che scorrazzano felici qua e la povera Rebecca infagottata con giubbino e foulard (si sono raccomandati di tenerla coperta per non farle prendere freddo). Al che non ho resistito e le ho tolto giubbino, calze e scarpe. Lei mi ha detto che "la mamma si arrabbia" ma io le ho spiegato che non le avremmo detto nulla.
Lei ha gradito molto la mia iniziativa e ha giocato spensierata per due ore abbondanti correndo scalza dappertutto senza alcun problema (solamente ogni tanto si guardava i piedi temendo di sporcarsi - l'influenza di mammà si fa sentire!) apprezzando in particolare l'erba umida di rugiada.
Al momento di tornare a casa ho preferito farle indossare le scarpe (non è abituata a camminare a lungo scalza come i miei figli) e sulla via del ritorno ho pensato di farla ancora più felice dopo la bella mattinata invitandola a casa mia per il pranzo. Così si è fermata a pranzo e ovviamente si è fatta un'altra oretta abbondante scalza sul terrazzo di casa mia.
Nel primo pomeriggio è passato il padre a prenderla e mia moglie gli ha consigliato di lavarle i piedi una volta tornata a casa perchè era stata a lungo a piedi nudi. Lui non ha detto nulla, ma un'oretta dopo telefona mia cognata che, in modo gentile ma deciso, ha detto chiaramente che non gradisce che la figlia giri a piedi nudi e mi ha chiesto di evitare la prossima volta che la porto al parco.
Non ho potuto ribattere perchè ha risposto mia moglie.
Questa telefonata mi ha abbastanza seccato: è vero che quando ci sono di mezzo i figli degli altri la questione è più delicata, ma non penso di avere messo mia nipote in pericolo o agito in modo irresponsabile. In fondo non ha avuto danni a parte i piedi un po' sporchi, anzi si è divertita da matti. Magari la cosa l'ha scocciata ma chiamare apposta per quello mi è sembrato abbastanza offensivo: io non mi permetterei mai di chiamare mia cognata per cazziarla invitandola a fare o non fare questo o quello coi miei figli quando sono da lei (e di cose su cui non essere d'accordo volendo potrei trovarle eccome).
Oltre comunque al fattore igiene qua c'è sotto un'altra questione: mia cognata ha visto la sua autorità venir messa in discussione.
Infatti la piccola Rebecca di suo ha sempre gradito stare scalza e appena può in casa resta a piedi nudi, suscitando le ire della madre (e hanno anche il riscaldamento a pavimento!), la quale chussà che terrorismo psicologico deve fare per tentare di rendere anche lei fobica e convincerla a non scalzarsi.
Poi arrivo io che dimostro che non solo andare scalzi è piacevole, ma soprattutto si può fare anche fuori casa senza correre alcun rischio.
A questo punto Rebecca ha un motivo in più per disobbedire alla madre e questo non può essere tollerato...
Young_barefooter- Numero di messaggi : 1583
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Cognata scalzofobica
Certo non potrà mai condividere le tue scelte,perchè sei un elemento ''destabilizzante'' e come tale sei ''pericoloso'' per la educazione di sua figlia!
Che poi a sua figlia tutto ciò faccia solo bene,non ha importanza,perchè per gli scalzofobici l'importante è avere ragione a tutti i costi......!
Che poi a sua figlia tutto ciò faccia solo bene,non ha importanza,perchè per gli scalzofobici l'importante è avere ragione a tutti i costi......!
Giangiò- Numero di messaggi : 177
Età : 72
Data d'iscrizione : 25.03.15
Re: Cognata scalzofobica
Regala tua cognata "A piedi nudi"; se mai lo leggerà, imparerà qualcosa ....young_barefooter ha scritto:
.........................
Oltre comunque al fattore igiene qua c'è sotto un'altra questione: mia cognata ha visto la sua autorità venir messa in discussione.
Infatti la piccola Rebecca di suo ha sempre gradito stare scalza e appena può in casa resta a piedi nudi, suscitando le ire della madre (e hanno anche il riscaldamento a pavimento!), la quale chussà che terrorismo psicologico deve fare per tentare di rendere anche lei fobica e convincerla a non scalzarsi.
Poi arrivo io che dimostro che non solo andare scalzi è piacevole, ma soprattutto si può fare anche fuori casa senza correre alcun rischio.
A questo punto Rebecca ha un motivo in più per disobbedire alla madre e questo non può essere tollerato...
Io ne ho regalato già 10 copie.
bfpaul
Re: Cognata scalzofobica
Sicuramente hai seminato sul terreno fertile! I bambini hanno il grande pregio di non essere schiavi di precondizionamenti. Probabilmente non ha molto senso avviare una guerra con sua madre, ma la piccola sa bene quello che prova se cammina scalza, e con l'esempio tuo e dei tuoi figli non potrà certo dimenticarlo! Avrà sempre qualcuno che le dimostrerà l'inutilità del divieto impostale e, appena avrà qualche anno in più, sarà del tutto libera di scegliere per se stessa, madre o meno che sia
albimat90- Numero di messaggi : 57
Età : 33
Data d'iscrizione : 13.12.10
Re: Cognata scalzofobica
E pensare che da bambino giocavo per terra, nei campi presso i miei vicini e tutto quando. E sono cresciuto sano. Ora c'è una vera e propria isteria su qualsiasi cosa. Capisco l'igiene (quella sempre). Ma se per quello ogni volta che torna a casa dovrebbe farsi una doccia decontaminazione per certi modi di fare.
Coperta che non prenda freddo.... la cosa PEGGIORE che si possa fare. E' così che ci si ammala. E pensare che oggi, almeno da me, c'erano ben 20 gradi, un sole piacevole. Se tua cognata mi avrebbe visto oggi (capellino, pantaloncini, polo e scalzo) mi avrebbe interinato temo
PS: nessun attacco nei confronti della cognata ci mancherebbe, si scherza
young_barefooter ha scritto:Ieri mattina sono stato con i miei figli al parco e ho portato anche la mia nipotina Rebecca (4 anni). Purtroppo i suoi genitori (miei cognati) sono mediamente scalzofobici - del tipo lei fissata con l'igiene e la pulizia e lui che non farebbe manco mezzo passo senza scarpe.
Ebbene, arriviamo al parco e la scena è la seguente: i miei figli entrambi scalzi as usual e in maglietta che scorrazzano felici qua e la povera Rebecca infagottata con giubbino e foulard (si sono raccomandati di tenerla coperta per non farle prendere freddo). Al che non ho resistito e le ho tolto giubbino, calze e scarpe. Lei mi ha detto che "la mamma si arrabbia" ma io le ho spiegato che non le avremmo detto nulla.
Lei ha gradito molto la mia iniziativa e ha giocato spensierata per due ore abbondanti correndo scalza dappertutto senza alcun problema (solamente ogni tanto si guardava i piedi temendo di sporcarsi - l'influenza di mammà si fa sentire!) apprezzando in particolare l'erba umida di rugiada.
Al momento di tornare a casa ho preferito farle indossare le scarpe (non è abituata a camminare a lungo scalza come i miei figli) e sulla via del ritorno ho pensato di farla ancora più felice dopo la bella mattinata invitandola a casa mia per il pranzo. Così si è fermata a pranzo e ovviamente si è fatta un'altra oretta abbondante scalza sul terrazzo di casa mia.
Nel primo pomeriggio è passato il padre a prenderla e mia moglie gli ha consigliato di lavarle i piedi una volta tornata a casa perchè era stata a lungo a piedi nudi. Lui non ha detto nulla, ma un'oretta dopo telefona mia cognata che, in modo gentile ma deciso, ha detto chiaramente che non gradisce che la figlia giri a piedi nudi e mi ha chiesto di evitare la prossima volta che la porto al parco.
Non ho potuto ribattere perchè ha risposto mia moglie.
Questa telefonata mi ha abbastanza seccato: è vero che quando ci sono di mezzo i figli degli altri la questione è più delicata, ma non penso di avere messo mia nipote in pericolo o agito in modo irresponsabile. In fondo non ha avuto danni a parte i piedi un po' sporchi, anzi si è divertita da matti. Magari la cosa l'ha scocciata ma chiamare apposta per quello mi è sembrato abbastanza offensivo: io non mi permetterei mai di chiamare mia cognata per cazziarla invitandola a fare o non fare questo o quello coi miei figli quando sono da lei (e di cose su cui non essere d'accordo volendo potrei trovarle eccome).
Oltre comunque al fattore igiene qua c'è sotto un'altra questione: mia cognata ha visto la sua autorità venir messa in discussione.
Infatti la piccola Rebecca di suo ha sempre gradito stare scalza e appena può in casa resta a piedi nudi, suscitando le ire della madre (e hanno anche il riscaldamento a pavimento!), la quale chussà che terrorismo psicologico deve fare per tentare di rendere anche lei fobica e convincerla a non scalzarsi.
Poi arrivo io che dimostro che non solo andare scalzi è piacevole, ma soprattutto si può fare anche fuori casa senza correre alcun rischio.
A questo punto Rebecca ha un motivo in più per disobbedire alla madre e questo non può essere tollerato...
Coperta che non prenda freddo.... la cosa PEGGIORE che si possa fare. E' così che ci si ammala. E pensare che oggi, almeno da me, c'erano ben 20 gradi, un sole piacevole. Se tua cognata mi avrebbe visto oggi (capellino, pantaloncini, polo e scalzo) mi avrebbe interinato temo
PS: nessun attacco nei confronti della cognata ci mancherebbe, si scherza
FrancoR18- Numero di messaggi : 483
Età : 36
Data d'iscrizione : 20.09.15
Re: Cognata scalzofobica
albimat90 ha scritto:Sicuramente hai seminato sul terreno fertile! I bambini hanno il grande pregio di non essere schiavi di precondizionamenti. Probabilmente non ha molto senso avviare una guerra con sua madre, ma la piccola sa bene quello che prova se cammina scalza, e con l'esempio tuo e dei tuoi figli non potrà certo dimenticarlo! Avrà sempre qualcuno che le dimostrerà l'inutilità del divieto impostale e, appena avrà qualche anno in più, sarà del tutto libera di scegliere per se stessa, madre o meno che sia
Direi proprio di sì: la piccola ha sempre mostrato grande curiosità e interesse riguardo il fatto che io e i miei figli siamo quasi sempre scalzi. E ben presto ha iniziato a tentare di imitarci venendo però fortemente ostacolata dai genitori e le loro fobie.
Alla fine le hanno concesso di stare scalza almeno in casa (ma mai senza calzini - e vi ricordo ancora che hanno il riscaldamento a pavimento!). Ma fuori - e intendo anche nel loro giardinetto di casa - ovviamente non se ne parla!
Riguardo i genitori devo dire che fino ad'ora i rapporti sono stati buoni, la madre è una ragazza di una certa cultura e sensibilità e - cosa non da poco - nei confronti del mio scalzismo si è sempre mostrata tollerante. Ultimamente sono stato spesso a casa loro senza portare con me calzature e mai nemmeno un'occhiata storta da parte loro.
Perciò direi che non mi conviene arrivare allo scontro per questa cosa, in fondo la figlia è la loro.
Tanto credo che nella testa della bambina sia scattata la molla dello scalzismo e non è cosa facile da debellare. A tempo debito si prenderà la sua rivincita!
Young_barefooter- Numero di messaggi : 1583
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Cognata scalzofobica
Giangiò ha scritto:Certo non potrà mai condividere le tue scelte,perchè sei un elemento ''destabilizzante'' e come tale sei ''pericoloso'' per la educazione di sua figlia!
Che poi a sua figlia tutto ciò faccia solo bene,non ha importanza,perchè per gli scalzofobici l'importante è avere ragione a tutti i costi......!
Infatti una delle situazioni tipiche che si verificano quando vado con i miei figli in parchi o altri luoghi con tanti bambini è la seguente: i bambini presenti osservano attentamente me e i miei figli come se fossimo dei marziani, poi alcuni si fanno avanti e ci chiedono il motivo del nostro scalzismo. Io sorrido e rispondo che ci piace molto e siamo abituati ad andare sempre scalzi.
A quel punto tanti fanno una faccia tipo "vorrei ma non posso", altri invece decidono di imitarci per davvero, scatenando però la repressione da parte dei genitori che molto spesso appaiono in difficoltà nel motivare l'impedimento a stare scalzi.
Credo sia dura negare l'evidenza quando si hanno davanti due bambini che giocano spensierati e scalzi senza che gli capiti chissà cosa e il padre che fa altrettanto e ti dice pure che è molto piacevole. Questo credo che dia molto fastidio ai genitori fobici che hanno mentito spudoratamente paventando chissà quali rischi per impedire ai figli di stare scalzi.
Un'ultima osservazione: tra i bambini del "vorrei ma non posso" di cui sopra, quasi tutti mi dicono "la mamma mi sgrida se sto a piedi nudi" o "la mamma non vuole perchè dice che mi sporco". Questo dimostra quanto i genitori li condizionino negativamente!
Young_barefooter- Numero di messaggi : 1583
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Cognata scalzofobica
Devo confessare che invidio la vostra pazienza: mi rendo conto che è necessario essere sempre educati, cortesi e rispondere pacatamente, ma a me qualche volta la rispostaccia parte in automatico (non mi riferisco ai piedi nudi, ma a tante altre piccole cose della vita quotidiana).
Di certo aiuta essere, per il resto del vestiario, sempre puliti e in ordine.
Vi faccio un esempio:
qualche anno fa, in luglio, ero alla stazione di Milano Centrale, in attesa di prendere un treno per la Toscana. Nel salone, in attesa, c'era una donna di circa 35-40 anni, a piedi nudi, con una bambina di circa 4-5 anni, anche lei scalza. Nessuna delle due mostrava di avere alcun tipo di calzature. La donna aveva varie borse e valigie, e non si presentava benissimo: i vestiti erano indefinibili, non stracci ma nemmeno seri, non sporchi ma nemmeno pulitissimi, e così quelli della bambina. Non ho capito e mi chiedo ancora adesso se erano povere o se semplicemente andavano in giro scalze per scelta. Non so nemmeno se fossero italiane o meno (di pelle bianca sì, di certo non erano nordiche). Ovviamente non ho osato attaccare discorso, forse avrei potuto farlo, ma come al solito la mia timidezza mi ha frenato.
Comunque né la donna né la bambina parevano farsi problemi: la donna era seduta per terra tranquilla e pacata come se avesse delle calzature, e la bambina giocava felice in giro per la stazione (ma senza allontanarsi mai troppo).
Peraltro nessuna delle migliaia di persone presenti in stazione si è avvicinato alla donna per farle rimostranze su di lei o sulla bambina. A dimostrazione del fatto che spesso ci preoccupiamo del giudizio degli altri e in realtà "gli altri" manco ci considerano.
Di certo aiuta essere, per il resto del vestiario, sempre puliti e in ordine.
Vi faccio un esempio:
qualche anno fa, in luglio, ero alla stazione di Milano Centrale, in attesa di prendere un treno per la Toscana. Nel salone, in attesa, c'era una donna di circa 35-40 anni, a piedi nudi, con una bambina di circa 4-5 anni, anche lei scalza. Nessuna delle due mostrava di avere alcun tipo di calzature. La donna aveva varie borse e valigie, e non si presentava benissimo: i vestiti erano indefinibili, non stracci ma nemmeno seri, non sporchi ma nemmeno pulitissimi, e così quelli della bambina. Non ho capito e mi chiedo ancora adesso se erano povere o se semplicemente andavano in giro scalze per scelta. Non so nemmeno se fossero italiane o meno (di pelle bianca sì, di certo non erano nordiche). Ovviamente non ho osato attaccare discorso, forse avrei potuto farlo, ma come al solito la mia timidezza mi ha frenato.
Comunque né la donna né la bambina parevano farsi problemi: la donna era seduta per terra tranquilla e pacata come se avesse delle calzature, e la bambina giocava felice in giro per la stazione (ma senza allontanarsi mai troppo).
Peraltro nessuna delle migliaia di persone presenti in stazione si è avvicinato alla donna per farle rimostranze su di lei o sulla bambina. A dimostrazione del fatto che spesso ci preoccupiamo del giudizio degli altri e in realtà "gli altri" manco ci considerano.
BarefootSoul- Numero di messaggi : 406
Età : 42
Data d'iscrizione : 07.03.16
Re: Cognata scalzofobica
Ciao Young
Complimenti per avere "osato", hai preso una responsabilità ed è andato tutto bene. Ciò che conta è che la bimba si è sentita bene con se stessa e con l'ambiente circostante.
Purtroppo, quando un/a bambino/a si ritrova con genitori "castranti", in lui/lei nasce una tensione dovuta a due bisogni contrastanti: da una parte vuole assecondare il suo bisogno di libertà e di benessere personale, dall'altra vuole seguire il suo bisogno di essere accettato/a socialmente (dai suoi genitori). Si ritrova quindi di fronte a un dilemma che crea una tensione interna; questa tensione è all'origine di molti problemi e paranoie inutili.
Ti rinnovo il consiglio di Paolo di regalare a tua cognata una copia del libro "A piedi nudi".
Auguri ancora!
Andrea
Complimenti per avere "osato", hai preso una responsabilità ed è andato tutto bene. Ciò che conta è che la bimba si è sentita bene con se stessa e con l'ambiente circostante.
Purtroppo, quando un/a bambino/a si ritrova con genitori "castranti", in lui/lei nasce una tensione dovuta a due bisogni contrastanti: da una parte vuole assecondare il suo bisogno di libertà e di benessere personale, dall'altra vuole seguire il suo bisogno di essere accettato/a socialmente (dai suoi genitori). Si ritrova quindi di fronte a un dilemma che crea una tensione interna; questa tensione è all'origine di molti problemi e paranoie inutili.
Ti rinnovo il consiglio di Paolo di regalare a tua cognata una copia del libro "A piedi nudi".
Auguri ancora!
Andrea
Andrea Grasselli- Numero di messaggi : 396
Età : 57
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Cognata scalzofobica
Come detto in un altro post, non credo che la scienza abbia effetti sugli scalzofobici. Le persone, pur pensando di essere razionali, sono perlopiu' guidate dall'emotivita' e trovano razionalizzazioni per giustificare il loro disagio psicologico (vetri, chiodi, sporco, ecc..). Pertanto, o si riesce a sbloccare il disagio emotivo, o meglio lasciar perdere. L'ho imparato per esperienza personale, ti posso fare una presentazione scientifica di ore, ma se non colpisco la tua emotivita' non ti smuovo di un cm. Non a caso, fa piu' impatto la foto di un vip scalzo di 100 pagine di studio su pubmed.
Alexey- Numero di messaggi : 1416
Età : 43
Data d'iscrizione : 11.04.11
Re: Cognata scalzofobica
Alexey ha scritto:Come detto in un altro post, non credo che la scienza abbia effetti sugli scalzofobici. Le persone, pur pensando di essere razionali, sono perlopiu' guidate dall'emotivita' e trovano razionalizzazioni per giustificare il loro disagio psicologico (vetri, chiodi, sporco, ecc..). Pertanto, o si riesce a sbloccare il disagio emotivo, o meglio lasciar perdere. L'ho imparato per esperienza personale, ti posso fare una presentazione scientifica di ore, ma se non colpisco la tua emotivita' non ti smuovo di un cm. Non a caso, fa piu' impatto la foto di un vip scalzo di 100 pagine di studio su pubmed.
Quante volte abbiamo discusso su questo argomento, Alex, ..... lo sappiamo come va il mondo; e sino a quando continueremo a cercare di "convincere" gli altri del fatto di essere, noi, dalla parte della ragione, (ammesso poi e non concesso che lo siamo al 100% ), continueremo a fare i Don Chisciotte della situazione e a passare per fanatici.
Io ho smesso da tempo di dare spiegazioni alla gente del perché vado scalzo; semmai ho imparato, se me lo domandano, a rispondere secco "Perché mi danno fastidio le scarpe !"
Non sto più a dare spiegazioni scientifiche o pseudoscientifiche che tanto ... "entrerebbero da un orecchio e uscirebbero dall'altro".
Vado scalzo quando mi va di andare scalzo (estate, inverno, primavera) .... senza mai dire a me stesso quando sono scalzo "Dovrei mettermi le scarpe" e quando ho le scarpe "Dovrei stare scalzo" .... sono io a decidere se, come, quando e dove farlo ..... Non sono schiavo delle scarpe e neppure del dover stare scalzo ..... In un modo o nell'altro non ho nulla da dimostrare a nessuno e nessun "consenso" da chiedere ad alcuno.
Leggevo che le visite al nostro forum hanno raggiunto le 500.000; bene, e ho anche notato che sempre più "barefooter" da ogni parte del mondo mi chiedono l'amicizia su Facebook (cosa che rifiuto regolarmente se non conosco la persona), ma, vivendo, camminando fra la gente, non ho l'impressione che alle nostre latitudini, in questi ultimi anni ci sia stata una evoluzione a nostro favore, anziii.
Lasciamo perdere le mamme con bambini che hanno più la vocazione della "chioccia" che non quella della mamma educatrice, ma da parte della gente comune ho l'impressione che ci sia una corsa al "coprirsi" sempre di più, al proteggersi sempre di più, al "castrarsi" sempre di più, all'arroccarsi sempre di più in quelle poche "fasulle certezze" che possiedono.
L'Italiano, del resto, vive da molti anni in un equilibrio molto precario, dove basta un nulla per far vacillare, per "scandalizzare", per incrinare o rompere quell'equilibrio molto precario che si è raggiunto a suon di sacrifici e di "bocconi amari". La "gente" ha i nervi a fior di pelle, la rispostaccia pronta .... spesso mi rendo conto che anche a rispondere alla richiesta di una banale informazione si fa fatica (quando si supera la diffidenza nei confronti di chi ti avvicina). Ho come l'impressione che tutto faccia paura, tutto quello che non è previsto o programmato ...
che ci appare strano o insolito.
Non c'è niente da fare .... vivere in uno Stato che non da sicurezze, che non da certezze, che non offre speranze o opportunità, con una politica che ha soppiantato il dialogo con la litigiosità, con una sanità che ti rende complicato (oltre che oneroso) poterti anche curare un'escoriazione ad un piede .... non mi meraviglia che si sia portati ad acquisire una mentalità ancora più serrata in certe posizioni intransigenti e ad essere sempre meno possibilisti e sempre più improntati all'autodifesa, alla difesa dei nostri figli e delle persone che comunque dipendono da noi .... anche con posizioni errate, ben inteso...
Per cui, io dico, andiamo scalzi a nostro "rischio e pericolo", ma forse, almeno in una fase storica delicata come questa, sarebbe forse il caso di evitare blitz o sortite che potrebbero compromettere i nostri rapporti, già fragili, con chi ci circonda.
Re: Cognata scalzofobica
Marc_63 ha scritto:.........
..... In un modo o nell'altro non ho nulla da dimostrare a nessuno e nessun "consenso" da chiedere ad alcuno.
Leggevo che le visite al nostro forum hanno raggiunto le 500.000; bene, e ho anche notato che sempre più "barefooter" da ogni parte del mondo mi chiedono l'amicizia su Facebook (cosa che rifiuto regolarmente se non conosco la persona), ma, vivendo, camminando fra la gente, non ho l'impressione che alle nostre latitudini, in questi ultimi anni ci sia stata una evoluzione a nostro favore, anziii.
Lasciamo perdere le mamme con bambini che hanno più la vocazione della "chioccia" che non quella della mamma educatrice, ma da parte della gente comune ho l'impressione che ci sia una corsa al "coprirsi" sempre di più, al proteggersi sempre di più, al "castrarsi" sempre di più, all'arroccarsi sempre di più in quelle poche "fasulle certezze" che possiedono.
La' chi mi ses praxiu deareru, o Marcellu!!
(Ah Marcello mi sei piaciuto davvero, sono d'accordo con te ..)
bfpaul
Re: Cognata scalzofobica
La' chi mi ses praxiu deareru, o Marcellu!!
(Ah Marcello mi sei piaciuto davvero, sono d'accordo con te ..)
bfpaul [/quote]
Deppi d'essi s'aria 'e Sant' Efisi ... Mi sto preparando ad assistere alla sfilata .... scalzo naturalmente .... a costo di essere scambiato per uno di Cabras .. in supporto morale al gruppo ...
http://costumidisardegna.blog.tiscali.it/2008/02/23/il_costume_di_cabras_1863187-shtml/
... o del Villaggio Pescatori di Cagliari ... dove gli adulti sfilano scalzi; i bambini no ..., come si può vedere (Le mamme ? "Cognate scalzofobiche " ! )
http://www.comunecagliarinews.it/reportage.php?pagina=2&sottopagina=10
https://www.youtube.com/watch?v=ObfwZUsCbgE
A si biri ....
(Ah Marcello mi sei piaciuto davvero, sono d'accordo con te ..)
bfpaul [/quote]
Deppi d'essi s'aria 'e Sant' Efisi ... Mi sto preparando ad assistere alla sfilata .... scalzo naturalmente .... a costo di essere scambiato per uno di Cabras .. in supporto morale al gruppo ...
http://costumidisardegna.blog.tiscali.it/2008/02/23/il_costume_di_cabras_1863187-shtml/
... o del Villaggio Pescatori di Cagliari ... dove gli adulti sfilano scalzi; i bambini no ..., come si può vedere (Le mamme ? "Cognate scalzofobiche " ! )
http://www.comunecagliarinews.it/reportage.php?pagina=2&sottopagina=10
https://www.youtube.com/watch?v=ObfwZUsCbgE
A si biri ....
Re: Cognata scalzofobica
Marc_63 ha scritto:
Quante volte abbiamo discusso su questo argomento, Alex, ..... lo sappiamo come va il mondo; e sino a quando continueremo a cercare di "convincere" gli altri del fatto di essere, noi, dalla parte della ragione, (ammesso poi e non concesso che lo siamo al 100% ), continueremo a fare i Don Chisciotte della situazione e a passare per fanatici.
Io ho smesso da tempo di dare spiegazioni alla gente del perché vado scalzo; semmai ho imparato, se me lo domandano, a rispondere secco "Perché mi danno fastidio le scarpe !"
Non sto più a dare spiegazioni scientifiche o pseudoscientifiche che tanto ... "entrerebbero da un orecchio e uscirebbero dall'altro".
Vado scalzo quando mi va di andare scalzo (estate, inverno, primavera) .... senza mai dire a me stesso quando sono scalzo "Dovrei mettermi le scarpe" e quando ho le scarpe "Dovrei stare scalzo" .... sono io a decidere se, come, quando e dove farlo ..... Non sono schiavo delle scarpe e neppure del dover stare scalzo ..... In un modo o nell'altro non ho nulla da dimostrare a nessuno e nessun "consenso" da chiedere ad alcuno.
Leggevo che le visite al nostro forum hanno raggiunto le 500.000; bene, e ho anche notato che sempre più "barefooter" da ogni parte del mondo mi chiedono l'amicizia su Facebook (cosa che rifiuto regolarmente se non conosco la persona), ma, vivendo, camminando fra la gente, non ho l'impressione che alle nostre latitudini, in questi ultimi anni ci sia stata una evoluzione a nostro favore, anziii.
Lasciamo perdere le mamme con bambini che hanno più la vocazione della "chioccia" che non quella della mamma educatrice, ma da parte della gente comune ho l'impressione che ci sia una corsa al "coprirsi" sempre di più, al proteggersi sempre di più, al "castrarsi" sempre di più, all'arroccarsi sempre di più in quelle poche "fasulle certezze" che possiedono.
L'Italiano, del resto, vive da molti anni in un equilibrio molto precario, dove basta un nulla per far vacillare, per "scandalizzare", per incrinare o rompere quell'equilibrio molto precario che si è raggiunto a suon di sacrifici e di "bocconi amari". La "gente" ha i nervi a fior di pelle, la rispostaccia pronta .... spesso mi rendo conto che anche a rispondere alla richiesta di una banale informazione si fa fatica (quando si supera la diffidenza nei confronti di chi ti avvicina). Ho come l'impressione che tutto faccia paura, tutto quello che non è previsto o programmato ...
che ci appare strano o insolito.
Non c'è niente da fare .... vivere in uno Stato che non da sicurezze, che non da certezze, che non offre speranze o opportunità, con una politica che ha soppiantato il dialogo con la litigiosità, con una sanità che ti rende complicato (oltre che oneroso) poterti anche curare un'escoriazione ad un piede .... non mi meraviglia che si sia portati ad acquisire una mentalità ancora più serrata in certe posizioni intransigenti e ad essere sempre meno possibilisti e sempre più improntati all'autodifesa, alla difesa dei nostri figli e delle persone che comunque dipendono da noi .... anche con posizioni errate, ben inteso...
Per cui, io dico, andiamo scalzi a nostro "rischio e pericolo", ma forse, almeno in una fase storica delicata come questa, sarebbe forse il caso di evitare blitz o sortite che potrebbero compromettere i nostri rapporti, già fragili, con chi ci circonda.
Credo che la tua analisi sia amaramente corretta. Viviamo in tempi oscuri, cari amici!
O meglio forse è quello che vogliono farci credere ma la realtà di tutti i giorni sembrerebbe confermarlo.
Aggiungo che dalle mie parti, negli ultimi tempi, vanno diffondendosi paranoie legate ad assurdi timori per problematiche di igiene pubblica e salute causate dai migranti...
Young_barefooter- Numero di messaggi : 1583
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Cognata scalzofobica
Se mi vuoi vedere - ovviamente scalzo - con gli amici di Cabras a cui faccio le foto dal 1969, vieni a trovarmi lungo il percorso in città e chiamami che vengo a salutarti.Marc_63 ha scritto:La' chi mi ses praxiu deareru, o Marcellu!!
(Ah Marcello mi sei piaciuto davvero, sono d'accordo con te ..)
bfpaul
Deppi d'essi s'aria 'e Sant' Efisi ... Mi sto preparando ad assistere alla sfilata .... scalzo naturalmente .... a costo di essere scambiato per uno di Cabras .. in supporto morale al gruppo ...
http://costumidisardegna.blog.tiscali.it/2008/02/23/il_costume_di_cabras_1863187-shtml/
... o del Villaggio Pescatori di Cagliari ... dove gli adulti sfilano scalzi; i bambini no ..., come si può vedere (Le mamme ? "Cognate scalzofobiche " ! )
http://www.comunecagliarinews.it/reportage.php?pagina=2&sottopagina=10
https://www.youtube.com/watch?v=ObfwZUsCbgE
A si biri ....
Però, perché sfilata? E' una processione nonostante tutto!
bfpaul
Re: Cognata scalzofobica
young_barefooter ha scritto:Marc_63 ha scritto:
Quante volte abbiamo discusso su questo argomento, Alex, ..... lo sappiamo come va il mondo; e sino a quando continueremo a cercare di "convincere" gli altri del fatto di essere, noi, dalla parte della ragione, (ammesso poi e non concesso che lo siamo al 100% ), continueremo a fare i Don Chisciotte della situazione e a passare per fanatici.
Io ho smesso da tempo di dare spiegazioni alla gente del perché vado scalzo; semmai ho imparato, se me lo domandano, a rispondere secco "Perché mi danno fastidio le scarpe !"
Non sto più a dare spiegazioni scientifiche o pseudoscientifiche che tanto ... "entrerebbero da un orecchio e uscirebbero dall'altro".
Vado scalzo quando mi va di andare scalzo (estate, inverno, primavera) .... senza mai dire a me stesso quando sono scalzo "Dovrei mettermi le scarpe" e quando ho le scarpe "Dovrei stare scalzo" .... sono io a decidere se, come, quando e dove farlo ..... Non sono schiavo delle scarpe e neppure del dover stare scalzo ..... In un modo o nell'altro non ho nulla da dimostrare a nessuno e nessun "consenso" da chiedere ad alcuno.
Leggevo che le visite al nostro forum hanno raggiunto le 500.000; bene, e ho anche notato che sempre più "barefooter" da ogni parte del mondo mi chiedono l'amicizia su Facebook (cosa che rifiuto regolarmente se non conosco la persona), ma, vivendo, camminando fra la gente, non ho l'impressione che alle nostre latitudini, in questi ultimi anni ci sia stata una evoluzione a nostro favore, anziii.
Lasciamo perdere le mamme con bambini che hanno più la vocazione della "chioccia" che non quella della mamma educatrice, ma da parte della gente comune ho l'impressione che ci sia una corsa al "coprirsi" sempre di più, al proteggersi sempre di più, al "castrarsi" sempre di più, all'arroccarsi sempre di più in quelle poche "fasulle certezze" che possiedono.
L'Italiano, del resto, vive da molti anni in un equilibrio molto precario, dove basta un nulla per far vacillare, per "scandalizzare", per incrinare o rompere quell'equilibrio molto precario che si è raggiunto a suon di sacrifici e di "bocconi amari". La "gente" ha i nervi a fior di pelle, la rispostaccia pronta .... spesso mi rendo conto che anche a rispondere alla richiesta di una banale informazione si fa fatica (quando si supera la diffidenza nei confronti di chi ti avvicina). Ho come l'impressione che tutto faccia paura, tutto quello che non è previsto o programmato ...
che ci appare strano o insolito.
Non c'è niente da fare .... vivere in uno Stato che non da sicurezze, che non da certezze, che non offre speranze o opportunità, con una politica che ha soppiantato il dialogo con la litigiosità, con una sanità che ti rende complicato (oltre che oneroso) poterti anche curare un'escoriazione ad un piede .... non mi meraviglia che si sia portati ad acquisire una mentalità ancora più serrata in certe posizioni intransigenti e ad essere sempre meno possibilisti e sempre più improntati all'autodifesa, alla difesa dei nostri figli e delle persone che comunque dipendono da noi .... anche con posizioni errate, ben inteso...
Per cui, io dico, andiamo scalzi a nostro "rischio e pericolo", ma forse, almeno in una fase storica delicata come questa, sarebbe forse il caso di evitare blitz o sortite che potrebbero compromettere i nostri rapporti, già fragili, con chi ci circonda.
Credo che la tua analisi sia amaramente corretta. Viviamo in tempi oscuri, cari amici!
O meglio forse è quello che vogliono farci credere ma la realtà di tutti i giorni sembrerebbe confermarlo.
Aggiungo che dalle mie parti, negli ultimi tempi, vanno diffondendosi paranoie legate ad assurdi timori per problematiche di igiene pubblica e salute causate dai migranti...
Qui da noi, ancora per ora, questo problema non si è ancora posto, anzi .... ormai i migranti fanno parte del nostro "paesaggio" , ma , ti dirò di più ... gli unici "appunti" che ho ricevuto, andando scalzo, li ho ricevuti proprio da extracomunitari e Rom; come fossero realmente infastiditi nel vedermi camminare scalzo; una Rom, una volta, mi ha persino apostrofato in malo modo .... quasi sentendosi offesa ... ma i senegalesi non sono diversi, più volte ho ricevuto rimproveri da parte loro; tanto che mi sono chiesto se, per caso, nella loro cultura musulmana non ci siano indicazioni a tal proposito .... Loro pregano scalzi, ma immediatamente dopo si rimettono le scarpe .... non ho mai visto nessuno di loro circolare scalzo, neppure nelle zone di mare .... se non proprio sulla spiaggia.
Colgo l'occasione della tua affermazione per approfondire l'argomento...
Re: Cognata scalzofobica
Se mi vuoi vedere - ovviamente scalzo - con gli amici di Cabras a cui faccio le foto dal 1969, vieni a trovarmi lungo il percorso in città e chiamami che vengo a salutarti.
Però, perché sfilata? E' una processione nonostante tutto!
bfpaul
Ottimo, porto anch'io la macchina fotografica ... ci sentiamo Sabato per telefono per accordarci.
Ci sono anche quelli di Villaggio Pescatori da fotografare.
Così, se vuoi, possiamo mettere qualche foto anche sul nostro sito ....
Re: Cognata scalzofobica
Beh, ma anche se cosí fosse, non credo gli dia il diritto di ... non farsi gli affari loroMarc_63 ha scritto:tanto che mi sono chiesto se, per caso, nella loro cultura musulmana non ci siano indicazioni a tal proposito ....
hadashi- Numero di messaggi : 772
Età : 52
Data d'iscrizione : 08.05.09
Re: Cognata scalzofobica
hadashi ha scritto:Beh, ma anche se cosí fosse, non credo gli dia il diritto di ... non farsi gli affari loroMarc_63 ha scritto:tanto che mi sono chiesto se, per caso, nella loro cultura musulmana non ci siano indicazioni a tal proposito ....
Ho fatto nel frattempo una ricerca veloce, ma non ho trovato nulla in merito ..... (veramente ... su Internet di scalzismo se ne parla pochissimo).
Guarda, io sono anche favorevole all'accoglienza nei giusti modi, però ho notato che tendono ad "impadronirsi" della vita degli altri .... e l'ho notato anche in altre cose .... forse loro accettano meno noi di quanto noi non accettiamo loro ....
Ci sono cose che per noi risultano normalissime o possibili, che loro però non accettano assolutamente, e non si rassegnano a "voltarsi dall'altra parte", te le fanno notare e spesso anche con un certo astio e/o disgusto.
Prima di "fuggire a gambe levate" ho fatto un po' di volontariato in una piccola Casa Famiglia che ospita italiani e qualche extracomunitario musulmano; un giorno abbiamo preparato degli Hamburger di pollo e tacchino per loro e un po' di salsiccia sarda per gli italiani; ebbene, non hai idea della scenata che ci hanno fatto, dicendoci che mancavamo di rispetto nei loro confronti e che il maiale, con loro in casa, non doveva neppure varcare la soglia, neppure per essere cucinato e mangiato da noi.... Risultato : la direzione della casa ci ha impedito di cucinare carne di maiale, così come aveva proibito il consumo di birra all'interno della casa .... morale ? Gli italiani la birra, se la volevano la prendevano al bar e gli extracomunitari, che non possono bere alcolici, se la compravano ai discount e la bevevano regolarmente in casa .... La direzione lo sapeva benissimo, ma a loro lo concedeva, a noi italiani (ospiti e volontari) no ... per dare il buon esempio ....
Se non le avessi vissute sulla mia pelle, queste cose, non le avrei mai credute; altro che andare scalzi in quella casa ... me ne sono guardato bene ....
Re: Cognata scalzofobica
Marc_63 ha scritto:Io ho smesso da tempo di dare spiegazioni alla gente del perché vado scalzo; semmai ho imparato, se me lo domandano, a rispondere secco "Perché mi danno fastidio le scarpe !"
Non sto più a dare spiegazioni scientifiche o pseudoscientifiche che tanto ... "entrerebbero da un orecchio e uscirebbero dall'altro".
Vado scalzo quando mi va di andare scalzo (estate, inverno, primavera) .... senza mai dire a me stesso quando sono scalzo "Dovrei mettermi le scarpe" e quando ho le scarpe "Dovrei stare scalzo" .... sono io a decidere se, come, quando e dove farlo ..... Non sono schiavo delle scarpe e neppure del dover stare scalzo
Sottoscrivo pienamente quanto dici.
Io non sono un predicatore e non voglio convincere nessuno. Ognuno faccia cosa gli pare e come gli pare. Il limite della nostra libertà dovrebbe essere solamente l'inizio di quella altrui.
Se una persona mi rivolge la parola cordialmente le rispondo altrettanto cordialmente, ma lo stretto necessario, tipo: "perché cammina scalzo?" "perché mi piace"; "ma non ti fanno male i piedi?" "No, sono abituato"; "lo farei anch'io..." "fallo!". Non vado oltre perché mi infastidisce.
Ma perchè cercare sempre grandi spiegazioni? Se mi mangio un branzino, mica devo giustificarmi spiegando che salvo i vitelli, che riduco il colesterolo, che incentivo la pesca locale, che riduco l'effetto serra o realizzo uno speciale contatto con l'universo?
Me lo mangio perché mi va. Perché mi piace. Perché sono io e sono così. Punto.
Biagio- Numero di messaggi : 369
Data d'iscrizione : 19.10.10
Re: Cognata scalzofobica
Qualcosa si muove!
Vi racconto cosa è successo ieri pomeriggio: ero al parco con Gabriele e Camilla, entrambi scalzi come al solito.
C'era anche mia cognata "scalzofobica" coi suoi bambini (Rebecca e Riccardo) ovviamente scarpati.
A un certo punto Rebecca (vi ricordo che ero stato cazziato da mia cognata per averla fatta giocare scalza al parco) prende coraggio e chiede alla madre se può togliersi le scarpe.
Dando per scontata la reazione negativa della madre mi allontano con un pretesto per non sorbirmi l'ennesima scenata.
Pochi attimi dopo vedo arrivare Rebecca di corsa tutta felice, sorridente e... senza scarpe!
Tutta trionfante è venuta a dirmi che anche lei era a piedi nudi.
Nudi solo in parte in quanto indossava i calzini, ma mi sembra già un buon inizio!
La cosa mi ha sorpreso positivamente e mi è venuta quasi voglia di cogliere quel momento di relativa "apertura" allo scalzismo per attaccare discorso con mia cognata e spiegarle i benefici di tale pratica riguardo soprattutto i bambini.
Nel frattempo è scoppiato un mega temporale e siamo dovuti scappare - ho dovuto rimandare il discorso ma alla prossima occasione non mancherò di provare a spiegarle qualcosa (punterei a darle anche un bigliettino dei Natiscalzi - ma prima ho qualche post da editare ).
Vi farò sapere come va a finire.
Vi racconto cosa è successo ieri pomeriggio: ero al parco con Gabriele e Camilla, entrambi scalzi come al solito.
C'era anche mia cognata "scalzofobica" coi suoi bambini (Rebecca e Riccardo) ovviamente scarpati.
A un certo punto Rebecca (vi ricordo che ero stato cazziato da mia cognata per averla fatta giocare scalza al parco) prende coraggio e chiede alla madre se può togliersi le scarpe.
Dando per scontata la reazione negativa della madre mi allontano con un pretesto per non sorbirmi l'ennesima scenata.
Pochi attimi dopo vedo arrivare Rebecca di corsa tutta felice, sorridente e... senza scarpe!
Tutta trionfante è venuta a dirmi che anche lei era a piedi nudi.
Nudi solo in parte in quanto indossava i calzini, ma mi sembra già un buon inizio!
La cosa mi ha sorpreso positivamente e mi è venuta quasi voglia di cogliere quel momento di relativa "apertura" allo scalzismo per attaccare discorso con mia cognata e spiegarle i benefici di tale pratica riguardo soprattutto i bambini.
Nel frattempo è scoppiato un mega temporale e siamo dovuti scappare - ho dovuto rimandare il discorso ma alla prossima occasione non mancherò di provare a spiegarle qualcosa (punterei a darle anche un bigliettino dei Natiscalzi - ma prima ho qualche post da editare ).
Vi farò sapere come va a finire.
Young_barefooter- Numero di messaggi : 1583
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Cognata scalzofobica
Stai facendo coniscere e apprezzare (o almeno accettare) lo scalzismo a tantissime persone, complimenti!!
Pigreco- Vicepresidente Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 173
Età : 27
Data d'iscrizione : 24.03.16
Re: Cognata scalzofobica
Pigreco ha scritto:
Stai facendo coniscere e apprezzare (o almeno accettare) lo scalzismo a tantissime persone, complimenti!!
Grazie per i complimenti!
Anche se non mi aspetto di vedere centinaia di scalzi in giro per il mio paesello (tuttavia inconsciamente lo spero!) riuscire a diffondere l'idea che andare scalzi E' POSSIBILE (credo ci siano parecchie persone convinte del contrario) sia già un grande risultato.
Young_barefooter- Numero di messaggi : 1583
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Cognata scalzofobica
Dopo il mio recente intervento riguardo la festa a casa dei cognati scalzofobici (durante la quale ben 7 invitati - me e i miei bambini compresi - erano scalzi) ho assistito a una delle consuete manifestazioni fobiche.
Praticamente una volta finita la festa abbiamo deciso di andare al parco del paese, dove di lì a poco si sarebbe svolta la maxi-tombolata organizzata dal Comune e dalla Pro-loco. La tombolata è iniziata con quasi un'ora di ritardo (praticamente hanno atteso che tutte le cartelle venissero acquistate) e i bambini non ne potevano più di aspettare. Così ho preso Camilla e Rebecca - la figlia della scalzofobica - e le ho portate a giocare nell'area adibita a parco giochi.
Ovviamente la Camilla appena arrivata si è fiondata a giocare sugli scivoli con svariati altri bimbi lì presenti mentre la Rebecca si è seduta da sola, in disparte, su di una panchina.
Nel frattempo è arrivato anche mio cognato e, quando ho chiesto a Rebecca come mai non giocasse, ha risposto lui al suo posto dicendo che non gioca perchè si sporcherebbe il vestito e andando coi sandali nella ghiaia fine della zona giochi se li riempirebbe di sassolini. Contento lui!
Non vi dico lo sguardo di Rebecca! Io ho tentato di far ragionare mio cognato dicendo che il vestito bastava lavarlo ma lui non ha ascoltato ragioni e lei è diligentemente rimasta seduta, col consueto sguardo triste e invidioso.
Mio cognato si illude di aver creato una copia in miniatura di un adulto e di tutte le sue paturnie, ma spero che crescendo la figlia sappia prendersi la sua rivincita ribellandosi alle assurde imposizioni dei genitori. Io sono pronto a sostenerla, anche non prendendo posizioni ufficiali ma mediante opportuna e mirata "propaganda" e sostegno psicologico. O forse è meglio se mi faccio gli affaracci miei?
Praticamente una volta finita la festa abbiamo deciso di andare al parco del paese, dove di lì a poco si sarebbe svolta la maxi-tombolata organizzata dal Comune e dalla Pro-loco. La tombolata è iniziata con quasi un'ora di ritardo (praticamente hanno atteso che tutte le cartelle venissero acquistate) e i bambini non ne potevano più di aspettare. Così ho preso Camilla e Rebecca - la figlia della scalzofobica - e le ho portate a giocare nell'area adibita a parco giochi.
Ovviamente la Camilla appena arrivata si è fiondata a giocare sugli scivoli con svariati altri bimbi lì presenti mentre la Rebecca si è seduta da sola, in disparte, su di una panchina.
Nel frattempo è arrivato anche mio cognato e, quando ho chiesto a Rebecca come mai non giocasse, ha risposto lui al suo posto dicendo che non gioca perchè si sporcherebbe il vestito e andando coi sandali nella ghiaia fine della zona giochi se li riempirebbe di sassolini. Contento lui!
Non vi dico lo sguardo di Rebecca! Io ho tentato di far ragionare mio cognato dicendo che il vestito bastava lavarlo ma lui non ha ascoltato ragioni e lei è diligentemente rimasta seduta, col consueto sguardo triste e invidioso.
Mio cognato si illude di aver creato una copia in miniatura di un adulto e di tutte le sue paturnie, ma spero che crescendo la figlia sappia prendersi la sua rivincita ribellandosi alle assurde imposizioni dei genitori. Io sono pronto a sostenerla, anche non prendendo posizioni ufficiali ma mediante opportuna e mirata "propaganda" e sostegno psicologico. O forse è meglio se mi faccio gli affaracci miei?
Young_barefooter- Numero di messaggi : 1583
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Cognata scalzofobica
Non saprei. Qualche battutina la potresti fare ma con cautela. Dopo tutto spetta ai genitori educare i figli. Del resto se lui si intromettesse perché tu fai andare scalzi i tuoi figli ti darebbe giustamanete fastidio. Quindi al contrario se lui ottusamente vuole che sua filgia sia un soprammobile per quanto ti possa dispiacere non credo sia il caso che ti intrometti. Diciamo che comunque vedendo te e i tuoi figli che giocano felicemente scalzi prima o poi si ribellerà.
GECO- Numero di messaggi : 1053
Data d'iscrizione : 25.05.16
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