Tallonite
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Tallonite
Da qualche mese (ormai da giugno) mi trovo con una fastidiosa tallonite che mi limita molto.
Sono andato da un fisioterapista che mi ha fatto un ciclo di Tecar, ottenendo miglioramento ma senza risolvere. Mi ha consigliato di fare una lastra per vedere se c'è uno sperone (ma ci credo poco), che non ho ancora fatto. Mi ha anche detto di stare a riposo.
Consigliandomi al volo con un'altra fisioterapista che conosco, mi ha detto che ho la muscolatura di tutto il corpo troppo rigida e che dovrei fare spesso degli allungamenti. In effetti, quando li faccio sto meglio. E sono un pelandrone perché dovrei farli più spesso.
La cosa negativa è che ho dovuto smettere di andare a piedi su lunghe distanze, ma ho ricominciato ad andare in bicicletta (naturalmente scalzo, che credete? ) e sento che anche questo mi fa bene.
Come dicevo prima, non credo ci sia uno sperone perché non ho un appoggio violento del tallone. Ho sempre notato che tendo a caricare più sul piede destro che sul sinistro. Abbiamo fatto la prova e, anche da fermo, è così. Ma il piede che sta peggio è il sinistro!
Ho notato che incide molto sul dolore il modo in cui tengo la schiena. Di solito tendo a camminare un po' rincalcato (ma sempre meno di quando non andavo scalzo) e con lo sguardo in basso. Quando alzo la testa e mi raddrizzo sento subito meno dolore.
Un'altra cosa che ho notato è che quando cammino su terreni difficili l'infiammazione ne risente meno rispetto a terreni più facili, forse perché la muscolatura non è sollecitata sempre nello stesso modo e negli stessi punti.
Comunque, riassumendo, sto adottando questa strategia: riposo più che posso, cercando di lavorare seduto il più possibile, mi sposto in bicicletta, in casa mia porto dei sandali molto comodi per riposare i talloni, mentre fuori sono sempre scalzo, faccio degli allungamenti (da intensificare), cerco di avere una stazione più eretta possibile.
Altre esperienze?
Altri consigli?
Sono andato da un fisioterapista che mi ha fatto un ciclo di Tecar, ottenendo miglioramento ma senza risolvere. Mi ha consigliato di fare una lastra per vedere se c'è uno sperone (ma ci credo poco), che non ho ancora fatto. Mi ha anche detto di stare a riposo.
Consigliandomi al volo con un'altra fisioterapista che conosco, mi ha detto che ho la muscolatura di tutto il corpo troppo rigida e che dovrei fare spesso degli allungamenti. In effetti, quando li faccio sto meglio. E sono un pelandrone perché dovrei farli più spesso.
La cosa negativa è che ho dovuto smettere di andare a piedi su lunghe distanze, ma ho ricominciato ad andare in bicicletta (naturalmente scalzo, che credete? ) e sento che anche questo mi fa bene.
Come dicevo prima, non credo ci sia uno sperone perché non ho un appoggio violento del tallone. Ho sempre notato che tendo a caricare più sul piede destro che sul sinistro. Abbiamo fatto la prova e, anche da fermo, è così. Ma il piede che sta peggio è il sinistro!
Ho notato che incide molto sul dolore il modo in cui tengo la schiena. Di solito tendo a camminare un po' rincalcato (ma sempre meno di quando non andavo scalzo) e con lo sguardo in basso. Quando alzo la testa e mi raddrizzo sento subito meno dolore.
Un'altra cosa che ho notato è che quando cammino su terreni difficili l'infiammazione ne risente meno rispetto a terreni più facili, forse perché la muscolatura non è sollecitata sempre nello stesso modo e negli stessi punti.
Comunque, riassumendo, sto adottando questa strategia: riposo più che posso, cercando di lavorare seduto il più possibile, mi sposto in bicicletta, in casa mia porto dei sandali molto comodi per riposare i talloni, mentre fuori sono sempre scalzo, faccio degli allungamenti (da intensificare), cerco di avere una stazione più eretta possibile.
Altre esperienze?
Altri consigli?
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L'impossibile non esiste.
Re: Tallonite
Affrontando lo stesso problema (io insisto che è un po' colpa del ritorno alle scarpe perchè questo inverno è stato tre-quattro volte più rigido del precedente) ti copincollo ciò che mi ha scritto il mio contatto (fisioterapista di mestiere, immagino ci si possa fidare):
Manipolazione fasciale, osteopatia, terapia strumentale, autotrattamento + ovviamente riposo
Ho iniziato di recente a praticare allungamenti stirando indietro le dita usando una fascia di tessuto, tenendo le gambe dritte. Ammetto che data la mia perenne pigrizia che mi ha fatto prendere lo stretching (e la mobilità articolare passiva in genere) con troppa leggerezza ultimamente (ebbene sì, lo confesso!), mi sa che potrebbe apportare benefici anche a livello sportivo.
Ma questo, ovviamente, in seguito: non oso eseguire sforzi ora come ora.
Manipolazione fasciale, osteopatia, terapia strumentale, autotrattamento + ovviamente riposo
Ho iniziato di recente a praticare allungamenti stirando indietro le dita usando una fascia di tessuto, tenendo le gambe dritte. Ammetto che data la mia perenne pigrizia che mi ha fatto prendere lo stretching (e la mobilità articolare passiva in genere) con troppa leggerezza ultimamente (ebbene sì, lo confesso!), mi sa che potrebbe apportare benefici anche a livello sportivo.
Ma questo, ovviamente, in seguito: non oso eseguire sforzi ora come ora.
Laurentius- Numero di messaggi : 383
Età : 41
Data d'iscrizione : 11.09.13
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