Sul proselitismo
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GECO
Appleseed
Biagio
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Sul proselitismo
Vedo molti di voi entusiasti all’idea di vedere sempre più gente a piedi liberi.
A mio parere, che nel mondo ce ne siano cento o che ce ne siano cento milioni non è importante. Piuttosto vorrei vedere diffondersi la cultura della tolleranza, vorrei che a ciascuno fosse consentito di condurre la propria vita come meglio crede, senza mai incontrare riprovazione o ostacoli di alcun genere.
Se in un ipotetico futuro il 99,9% delle persone andasse a piedi liberi e 0,1% dovesse sentirsi a disagio con le scarpe ai piedi, non sarebbe meglio di oggi.
A mio parere, che nel mondo ce ne siano cento o che ce ne siano cento milioni non è importante. Piuttosto vorrei vedere diffondersi la cultura della tolleranza, vorrei che a ciascuno fosse consentito di condurre la propria vita come meglio crede, senza mai incontrare riprovazione o ostacoli di alcun genere.
Se in un ipotetico futuro il 99,9% delle persone andasse a piedi liberi e 0,1% dovesse sentirsi a disagio con le scarpe ai piedi, non sarebbe meglio di oggi.
Ultima modifica di Biagio il Gio Mag 11 2017, 18:56 - modificato 1 volta.
Biagio- Numero di messaggi : 377
Data d'iscrizione : 19.10.10
Re: Sul proselitismo
Personalmente mi farebbe piacere che già ha voglia di farlo fin da bambino, ma si trattiene e magari ci arriva a cinquant’anni, o magari non ci arriva mai, si possa sentire sempre libero di farlo.Biagio ha scritto:Vedo molti di voi entusiasti all’idea di vedere sempre più gente a piedi liberi.
Vasto programma!Biagio ha scritto:
Piuttosto vorrei vedere diffondersi la cultura della tolleranza, vorrei che a ciascuno fosse consentito di condurre la propria vita come meglio crede, senza mai incontrare riprovazione o ostacoli di alcun genere.
Almeno questo è un rischio che non corriamo .Biagio ha scritto:
Se in un ipotetico futuro il 99,9% delle persone andasse a piedi liberi e 0,1% dovesse sentirsi a disagio con le scarpe ai piedi, non sarebbe meglio di oggi.
Appleseed- Vicepresidente Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 879
Data d'iscrizione : 01.08.13
Re: Sul proselitismo
A mio avviso il discorso numerico ha una sua importanza come ha una sua importanza il nostro carattere.
Se uno è estroverso e se ne frega del giudizio altrui le cose possono anche restare così. In caso contrario almeno io personalmente mi da fastidio apparire come 'strano'.
Da qui il siscorso numerico. Se fossimo più numerosi il nostro scalzismo non verrebbe più visto come una cosa 'strana' o lo sarebbe meno.
Questo si è visto anni fa con i capelloni piuttosto che con chi aveva tatuaggi o piercing ecc. giusto per fare un esempio. Ora la cosa viene vista magari come una cosa particolare ma nessuno si stupisce o a nulla da ridire in merito visto che il loro numero è notevolmente aumentato comprendendo una facia di persone variegata.
Non saremo mai maggioranza ma in altri Paesi soprattutto nella bella stagione è molto probabile che girando per la città in poche ore incontri ogni giorno almeno uno scalzo (contro + di 1000 calzati).
Quindi se ogni giorno uno vedesse 1 scalzo ogni 1000 calzati quello scalzo non verrebbe più visto così strano come da noi ora e chi adesso ha delle remore magari si scalzerebbe più facilmente.
Se uno è estroverso e se ne frega del giudizio altrui le cose possono anche restare così. In caso contrario almeno io personalmente mi da fastidio apparire come 'strano'.
Da qui il siscorso numerico. Se fossimo più numerosi il nostro scalzismo non verrebbe più visto come una cosa 'strana' o lo sarebbe meno.
Questo si è visto anni fa con i capelloni piuttosto che con chi aveva tatuaggi o piercing ecc. giusto per fare un esempio. Ora la cosa viene vista magari come una cosa particolare ma nessuno si stupisce o a nulla da ridire in merito visto che il loro numero è notevolmente aumentato comprendendo una facia di persone variegata.
Non saremo mai maggioranza ma in altri Paesi soprattutto nella bella stagione è molto probabile che girando per la città in poche ore incontri ogni giorno almeno uno scalzo (contro + di 1000 calzati).
Quindi se ogni giorno uno vedesse 1 scalzo ogni 1000 calzati quello scalzo non verrebbe più visto così strano come da noi ora e chi adesso ha delle remore magari si scalzerebbe più facilmente.
GECO- Numero di messaggi : 1082
Data d'iscrizione : 25.05.16
Re: Sul proselitismo
Fermo restando che il proselitismo è sempre negativo, quale che sia l'argomento,
nel caso specifico del camminare a piedi nudi non vedo ostacoli insormontabili (in questo senso : non è come per i diversamente abili, le cui carrozzelle trovano spesso le famigerate "barriere architettoniche", e quindi la loro libertà di movimento, e libertà in generale, ne viene gravemente mutilata).
Poi non è necessario fare proselitismo agguerrito: non si tratta di convincere un'altra persona a camminare scalza, ma semplicemente di far presente che questa possibilità esiste. Starà poi al singolo volerla cogliere o meno, decidere di provare o rimanere ancorato alle proprie convinzioni.
Dipende anche dal carattere della persona : c'è chi è più propenso a osare e chi invece ha paura di buttarsi. E questo vale in tutti gli ambiti, dai grandi temi della vita fino ad una piccola cosa come camminare con le scarpe o senza.
nel caso specifico del camminare a piedi nudi non vedo ostacoli insormontabili (in questo senso : non è come per i diversamente abili, le cui carrozzelle trovano spesso le famigerate "barriere architettoniche", e quindi la loro libertà di movimento, e libertà in generale, ne viene gravemente mutilata).
Poi non è necessario fare proselitismo agguerrito: non si tratta di convincere un'altra persona a camminare scalza, ma semplicemente di far presente che questa possibilità esiste. Starà poi al singolo volerla cogliere o meno, decidere di provare o rimanere ancorato alle proprie convinzioni.
Dipende anche dal carattere della persona : c'è chi è più propenso a osare e chi invece ha paura di buttarsi. E questo vale in tutti gli ambiti, dai grandi temi della vita fino ad una piccola cosa come camminare con le scarpe o senza.
BarefootSoul- Numero di messaggi : 409
Età : 43
Data d'iscrizione : 07.03.16
Re: Sul proselitismo
GECO ha scritto:
Quindi se ogni giorno uno vedesse 1 scalzo ogni 1000 calzati quello scalzo non verrebbe più visto così strano come da noi ora e chi adesso ha delle remore magari si scalzerebbe più facilmente.
Quoto al 100%. A quel punto almeno non si verrebbe visti come "strani" se non addirittura "matti".
Poi la gente comunque una qualche idea se la farebbe comunque.
Io quando vedo in giro gente tatuata all'inverosimile (seppur considerando la cosa ormai normale) qualche domanda sull'aspetto caratteriale e sulla propria auto-accettazione me la pongo .
Ultima modifica di cyberteam il Ven Mag 12 2017, 15:36 - modificato 1 volta.
cyberteam- Numero di messaggi : 807
Data d'iscrizione : 16.04.09
Re: Sul proselitismo
Sinceramente ben venga se qualcuno decidesse di imitarmi, ma NON è questa la mia finalità.
Quando mi confronto con persone interessate all'argomento o con semplici curiosi/perpelssi lo scopo è quello di promuovere la conoscenza dello 'stile di vita scalzo' come pratica salutare, piacevole e praticabile facilmente da tutti.
Personalmente mi preme inoltre dimostrare che non sono matto, il confronto col prossimo basato su argomentazioni credibili e 'serie' mi fornisce un valido aiuto in questa direzione.
Nel caso il confronto civile e costruttivo non dovesse dare i frutti sperati, possiamo sempre fregarcene e andare comunque per la nostra strada. Chiaramente se la nostra scelta causasse problemi e/o incomprensioni gravi in famiglia o al lavoro dovremmo anche scendere a compromessi, ma con tutti gli altri dobbiamo cercare di essere il più possibile noi stessi e, lo ripeto, fregarcene!
Per fortuna la società di oggi è abbastanza tollerante verso le varie ed eventuali 'stramberie': ognuno è più o meno libero di fare quel che vuole. A meno di condotte 'estreme', difficilmente il nostro modo di fare o di essere genererà discriminazioni o conseguenze rilevanti, la società per fortuna è (relativamente) meno rigida e 'ingessata' rispetto a un tempo...
Certo che tra le tante 'stramberie' il non indossare scarpe è tra le cose che generano più sorpresa/perplessità.
Forse perchè nella società basata sui consumi la gente ambisce a realizzare la propria soddisfazione personale mediante il possesso e l'ostentazione della 'roba' (denaro, vestiti, scarpe, auto, smartphone e così via).
In questo scenario, realizzare la propria felicità e benessere FACENDO A MENO di qualcosa (le scarpe nel caso degli scalzisti) appare incomprensibile ai più. Ancora di più a causa del fatto che l'economia dei consumi spinge ogni giorno a nuove false necessità e noi ne siamo talmente condizionati da non riuscire nemmeno a immaginare di poter fare a meno di tante cose che riteniamo indispensabili.
Quando mi confronto con persone interessate all'argomento o con semplici curiosi/perpelssi lo scopo è quello di promuovere la conoscenza dello 'stile di vita scalzo' come pratica salutare, piacevole e praticabile facilmente da tutti.
Personalmente mi preme inoltre dimostrare che non sono matto, il confronto col prossimo basato su argomentazioni credibili e 'serie' mi fornisce un valido aiuto in questa direzione.
Nel caso il confronto civile e costruttivo non dovesse dare i frutti sperati, possiamo sempre fregarcene e andare comunque per la nostra strada. Chiaramente se la nostra scelta causasse problemi e/o incomprensioni gravi in famiglia o al lavoro dovremmo anche scendere a compromessi, ma con tutti gli altri dobbiamo cercare di essere il più possibile noi stessi e, lo ripeto, fregarcene!
Per fortuna la società di oggi è abbastanza tollerante verso le varie ed eventuali 'stramberie': ognuno è più o meno libero di fare quel che vuole. A meno di condotte 'estreme', difficilmente il nostro modo di fare o di essere genererà discriminazioni o conseguenze rilevanti, la società per fortuna è (relativamente) meno rigida e 'ingessata' rispetto a un tempo...
Certo che tra le tante 'stramberie' il non indossare scarpe è tra le cose che generano più sorpresa/perplessità.
Forse perchè nella società basata sui consumi la gente ambisce a realizzare la propria soddisfazione personale mediante il possesso e l'ostentazione della 'roba' (denaro, vestiti, scarpe, auto, smartphone e così via).
In questo scenario, realizzare la propria felicità e benessere FACENDO A MENO di qualcosa (le scarpe nel caso degli scalzisti) appare incomprensibile ai più. Ancora di più a causa del fatto che l'economia dei consumi spinge ogni giorno a nuove false necessità e noi ne siamo talmente condizionati da non riuscire nemmeno a immaginare di poter fare a meno di tante cose che riteniamo indispensabili.
Young_barefooter- Segretario Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 1601
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Sul proselitismo
Visto che parliamo di proselitismo, mi permetto di ricopiare qui sotto l'Art. 3 dello Statuto del Club dei NatiScalzi, così non lo si deve andare a cercare.
Come vedete, in nessun modo si configura l'ipotesi del proselitismo ma solo la volontà di far conoscere il fenomeno e far rispettare i diritti di chi pratica questo stile di vita. Molto semplice anche se espresso con ampiezza illustrativa.
bfpaul
___________________
TITOLO II – SCOPI
Articolo 3
L'associazione si propone di:
- affermare il diritto del cittadino di essere scalzo (barefooter) quando i contesti socio-ambientali e le circostanze lo consentano;
- promuovere la pratica dell'andare scalzi, denominata “barefooting”, nelle modalità e nei limiti previsti dalla legge; sia nel camminare che nella pratica di sport e di attività fisica;
- promuovere la diffusione e l’approfondimento della cultura “barefooting”, sia nei suoi aspetti pratici, che in quelli sociali, morali e spirituali di solidarietà tra persone e di superamento di pregiudizi e delle barriere geografiche, architettoniche, politiche, nazionalistiche, religiose e razziali che permangono nell’umanità;
- promuovere l’organizzazione di iniziative didattiche per l’approfondimento delle nozioni basilari e avanzate relative alla pratica del “barefooting” e alla sua applicazione sia nel camminare che nello svolgimento di sport e/o attività fisica;
- promuovere iniziative speciali utili per supportare, pubblicizzare, finanziare le attività associative ivi compresa la gestione dei beni strumentali e/o patrimoniali dell'associazione;
- collaborare, creando all’occorrenza, interazioni e sinergie, con altre associazioni e/o altri gruppi organizzati, i cui scopi siano analoghi a quelli dell'associazione o comunque attinenti alle sue finalità sociali;
- intraprendere attività editoriali ed informative relative all’attività ed all’oggetto associativo e/o ad essi correlate;
- ottenere e diffondere, a favore degli associati, tutte le facilitazioni e informazioni connesse con gli scopi e le attività sociali;
- organizzare dibattiti, manifestazioni, conferenze, convegni, corsi, nei settori compresi e/o correlati all’oggetto dell'associazione;
- organizzare, anche a livello locale, manifestazioni, gare e tornei a scopo ludico e ricreativo, a titolo esclusivamente dilettantistico, che possano coinvolgere anche non associati e al fine di favorire, attraverso il gioco e la sana competizione, l’integrazione dei barefooters tra di loro e di questi ultimi con la società civile;
- pubblicare bollettini stampati, riviste, giornali, eventualmente partecipando e/o concorrendo attivamente ad iniziative analoghe e/o connesse, anche col ricorso a mezzi informatici e/o telematici;
- istituire, sia in Italia che all’estero, sezioni periferiche e decentrate, nonché rappresentanze dell’associazione, che operino secondo le modalità e le limitazioni previste dal presente Statuto e dal regolamento emanato dal Consiglio Direttivo;
- curare i collegamenti con Enti, Associazioni ed Istituzioni, pubbliche e/o private, nazionali e/o internazionali che possano facilitare l'associazione nel raggiungimento delle finalità sociali e nello svolgimento delle attività che si prefigge di svolgere;
- agire per il conseguimento degli scopi associativi improntando tutte le attività sul principio di pari opportunità tra uomini e donne e sul rispetto dei diritti inviolabili della persona, fatti salvi i diversi ruoli che ciascuno ricopre all’interno dell'associazione;
- gestire strumenti informatici e/o canali telematici, i cui contenuti siano attinenti all’oggetto associativo, pur non trascurando la gestione di appositi spazi a tema libero che possano favorire la reciproca conoscenza e il reciproco affiatamento fra gli associati, e comunque tutto ciò nel rispetto dei limiti di privacy richiesto dagli associati stessi e in linea con le vigenti norme di legge e successive eventuali modificazioni.
Come vedete, in nessun modo si configura l'ipotesi del proselitismo ma solo la volontà di far conoscere il fenomeno e far rispettare i diritti di chi pratica questo stile di vita. Molto semplice anche se espresso con ampiezza illustrativa.
bfpaul
___________________
TITOLO II – SCOPI
Articolo 3
L'associazione si propone di:
- affermare il diritto del cittadino di essere scalzo (barefooter) quando i contesti socio-ambientali e le circostanze lo consentano;
- promuovere la pratica dell'andare scalzi, denominata “barefooting”, nelle modalità e nei limiti previsti dalla legge; sia nel camminare che nella pratica di sport e di attività fisica;
- promuovere la diffusione e l’approfondimento della cultura “barefooting”, sia nei suoi aspetti pratici, che in quelli sociali, morali e spirituali di solidarietà tra persone e di superamento di pregiudizi e delle barriere geografiche, architettoniche, politiche, nazionalistiche, religiose e razziali che permangono nell’umanità;
- promuovere l’organizzazione di iniziative didattiche per l’approfondimento delle nozioni basilari e avanzate relative alla pratica del “barefooting” e alla sua applicazione sia nel camminare che nello svolgimento di sport e/o attività fisica;
- promuovere iniziative speciali utili per supportare, pubblicizzare, finanziare le attività associative ivi compresa la gestione dei beni strumentali e/o patrimoniali dell'associazione;
- collaborare, creando all’occorrenza, interazioni e sinergie, con altre associazioni e/o altri gruppi organizzati, i cui scopi siano analoghi a quelli dell'associazione o comunque attinenti alle sue finalità sociali;
- intraprendere attività editoriali ed informative relative all’attività ed all’oggetto associativo e/o ad essi correlate;
- ottenere e diffondere, a favore degli associati, tutte le facilitazioni e informazioni connesse con gli scopi e le attività sociali;
- organizzare dibattiti, manifestazioni, conferenze, convegni, corsi, nei settori compresi e/o correlati all’oggetto dell'associazione;
- organizzare, anche a livello locale, manifestazioni, gare e tornei a scopo ludico e ricreativo, a titolo esclusivamente dilettantistico, che possano coinvolgere anche non associati e al fine di favorire, attraverso il gioco e la sana competizione, l’integrazione dei barefooters tra di loro e di questi ultimi con la società civile;
- pubblicare bollettini stampati, riviste, giornali, eventualmente partecipando e/o concorrendo attivamente ad iniziative analoghe e/o connesse, anche col ricorso a mezzi informatici e/o telematici;
- istituire, sia in Italia che all’estero, sezioni periferiche e decentrate, nonché rappresentanze dell’associazione, che operino secondo le modalità e le limitazioni previste dal presente Statuto e dal regolamento emanato dal Consiglio Direttivo;
- curare i collegamenti con Enti, Associazioni ed Istituzioni, pubbliche e/o private, nazionali e/o internazionali che possano facilitare l'associazione nel raggiungimento delle finalità sociali e nello svolgimento delle attività che si prefigge di svolgere;
- agire per il conseguimento degli scopi associativi improntando tutte le attività sul principio di pari opportunità tra uomini e donne e sul rispetto dei diritti inviolabili della persona, fatti salvi i diversi ruoli che ciascuno ricopre all’interno dell'associazione;
- gestire strumenti informatici e/o canali telematici, i cui contenuti siano attinenti all’oggetto associativo, pur non trascurando la gestione di appositi spazi a tema libero che possano favorire la reciproca conoscenza e il reciproco affiatamento fra gli associati, e comunque tutto ciò nel rispetto dei limiti di privacy richiesto dagli associati stessi e in linea con le vigenti norme di legge e successive eventuali modificazioni.
Re: Sul proselitismo
Sinceramente non ho capito quest'accezione così negativa che viene data al discorso di far proseliti (ovviamente se fatto in modo lecito e rispettoso).
Oltretutto nello statuto è inserito chiaramente tra le finalità dell'associazione, in quanto il
significa operare in modo che altri si accostino a tale pratica, non semplicemente "informare su".
Corrisponde a far proseliti in modo "lecito".
Oltretutto nello statuto è inserito chiaramente tra le finalità dell'associazione, in quanto il
bfpaul ha scritto:
- promuovere la pratica dell'andare scalzi, denominata “barefooting”, nelle modalità e nei limiti previsti dalla legge; sia nel camminare che nella pratica di sport e di attività fisica;
significa operare in modo che altri si accostino a tale pratica, non semplicemente "informare su".
Corrisponde a far proseliti in modo "lecito".
cyberteam- Numero di messaggi : 807
Data d'iscrizione : 16.04.09
Re: Sul proselitismo
cyberteam ha scritto:Sinceramente non ho capito quest'accezione così negativa che viene data al discorso di far proseliti (ovviamente se fatto in modo lecito e rispettoso).
Oltretutto nello statuto è inserito chiaramente tra le finalità dell'associazione, in quanto ilbfpaul ha scritto:
- promuovere la pratica dell'andare scalzi, denominata “barefooting”, nelle modalità e nei limiti previsti dalla legge; sia nel camminare che nella pratica di sport e di attività fisica;
significa operare in modo che altri si accostino a tale pratica, non semplicemente "informare su".
Corrisponde a far proseliti in modo "lecito".
Beh, mi pare che quest'accezione negativa non sia la visione di chi stese lo Statuto e di conseguenza di tutti noi Soci Ordinari che abbiamo scelto di adeguarci ad esso.
Diciamo allora che "promuovere la pratica dell'andare scalzi" può essere fatto in tutte le maniere indicate dallo Statuto, ma che c'è modo e modo di farlo; noi lo facciamo con un sito web, due Forum, una pagina Facebook ed un canale Youtube. Non lo facciamo vendendo le T-shirt o altri gadget, non mettiamo volantini o altro nelle buche delle lettere e così via.
Insomma il nostro proselitismo è molto "sui generis", non vogliamo essere certo petulanti o invasivi.
bfpaul
Diciamo allora che "promuovere la pratica dell'andare scalzi" può essere fatto in tutte le maniere indicate dallo Statuto, ma che c'è modo e modo di farlo; noi lo facciamo con un sito web, due Forum, una pagina Facebook ed un canale Youtube. Non lo facciamo vendendo le T-shirt o altri gadget, non mettiamo volantini o altro nelle buche delle lettere e così via.
Insomma il nostro proselitismo è molto "sui generis", non vogliamo essere certo petulanti o invasivi.
bfpaul
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