Verso il letargo...
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Verso il letargo...
Oggi credo che sia stato l'ultimo giorno quasi intero in cui la temperatura mi ha permesso di andare in giro scalzo.
Da domani è previsto un brusco abbassamento delle temperature, con piogge.
Per quanto mi riguarda mi preparo al letargo, anche se solo con le estremità inferiori (potessi farlo con tutto il corpo...nella prossima vita voglio rinascere marmotta !).
Non escludo che, in caso di belle giornate con temperatura accettabile, possa fare qualche altra uscita. Ma generalmente non mi piace quando ho poco tempo, non ho voglia di cercare un posto appartato e fare tutta la trafila del metti e togli per magari solo un'ora o poco più.
Oggi il sole scaldava ancora, certo non come in agosto, e infatti anche i tratti che fino al mese scorso dovevo evitare per eccessiva bollitura oggi li ho percorsi senza problemi (se camminavo, però, se stavo fermo, tipo ai semafori, un po' di fastidio si sentiva).
Ah, siccome sono sicuro che il buon Paolo ci starà pensando, quest'inverno mi sforzerò di non coprirmi come se dovessi andare in Siberia !
Da domani è previsto un brusco abbassamento delle temperature, con piogge.
Per quanto mi riguarda mi preparo al letargo, anche se solo con le estremità inferiori (potessi farlo con tutto il corpo...nella prossima vita voglio rinascere marmotta !).
Non escludo che, in caso di belle giornate con temperatura accettabile, possa fare qualche altra uscita. Ma generalmente non mi piace quando ho poco tempo, non ho voglia di cercare un posto appartato e fare tutta la trafila del metti e togli per magari solo un'ora o poco più.
Oggi il sole scaldava ancora, certo non come in agosto, e infatti anche i tratti che fino al mese scorso dovevo evitare per eccessiva bollitura oggi li ho percorsi senza problemi (se camminavo, però, se stavo fermo, tipo ai semafori, un po' di fastidio si sentiva).
Ah, siccome sono sicuro che il buon Paolo ci starà pensando, quest'inverno mi sforzerò di non coprirmi come se dovessi andare in Siberia !
BarefootSoul- Numero di messaggi : 409
Età : 43
Data d'iscrizione : 07.03.16
Re: Verso il letargo...
Mi sembra un po' presto per andare in letargo...
Fino a qualche giorno fa ci lamentavamo che l'asfalto era troppo caldo e si consigliava di uscire nelle ore più fresche. D'ora in avanti direi di andare in giro in quelle più calde... Anche se per me al momento le temperature sono ideali non troppo caldo e non troppo freddo. Come per il caldo anche per il freddo uno si deve allenare e a poco a poco vedrai che riuscirai a stare scalzo anche con temperature più fredde.
Fino a qualche giorno fa ci lamentavamo che l'asfalto era troppo caldo e si consigliava di uscire nelle ore più fresche. D'ora in avanti direi di andare in giro in quelle più calde... Anche se per me al momento le temperature sono ideali non troppo caldo e non troppo freddo. Come per il caldo anche per il freddo uno si deve allenare e a poco a poco vedrai che riuscirai a stare scalzo anche con temperature più fredde.
GECO- Numero di messaggi : 1082
Data d'iscrizione : 25.05.16
Re: Verso il letargo...
BarefootSoul ha scritto:Oggi credo che sia stato l'ultimo giorno quasi intero in cui la temperatura mi ha permesso di andare in giro scalzo.
Da domani è previsto un brusco abbassamento delle temperature, con piogge.
Per quanto mi riguarda mi preparo al letargo, anche se solo con le estremità inferiori (potessi farlo con tutto il corpo...nella prossima vita voglio rinascere marmotta !).
Non escludo che, in caso di belle giornate con temperatura accettabile, possa fare qualche altra uscita. Ma generalmente non mi piace quando ho poco tempo, non ho voglia di cercare un posto appartato e fare tutta la trafila del metti e togli per magari solo un'ora o poco più.
Oggi il sole scaldava ancora, certo non come in agosto, e infatti anche i tratti che fino al mese scorso dovevo evitare per eccessiva bollitura oggi li ho percorsi senza problemi (se camminavo, però, se stavo fermo, tipo ai semafori, un po' di fastidio si sentiva).
Ah, siccome sono sicuro che il buon Paolo ci starà pensando, quest'inverno mi sforzerò di non coprirmi come se dovessi andare in Siberia !
Amico mio, se tu non vai scalzo in modo continuativo non riuscirai mai ad "addestrare" il tuo corpo a sentire meno freddo.
E' pur vero che ciascuno sente più o meno il freddo, ma se lo si abitua a sopportarlo gradatamente si può fare tanto. E si comincia dai piedi ...
bfpaul
E' pur vero che ciascuno sente più o meno il freddo, ma se lo si abitua a sopportarlo gradatamente si può fare tanto. E si comincia dai piedi ...
bfpaul
Re: Verso il letargo...
Ma siamo sicuri che a metà settembre si tratti realmente di "freddo"? Personalmente chiamarlo così mi sembra un tantino esagerato!
Vero che ho una termoregolazione tutta mia, però a sud di Milano (Lodi) alla mattina verso le 7:00 siamo a circa 13-14 °C, personalmente sto continuando a uscire di casa come sempre, ovvero in maglietta di cotone. Ovviamente ci sto benissimo e quando arrivo in ufficio sono quasi sudato dato che mi faccio il tratto milanese dalla stazione a piedi a passo svelto...
E attenzione: al mattino viaggio con le scarpe, quindi la termoregolazione non funziona nemmeno al massimo!
Naturalmente, al contrario di me, la quasi-maggioranza di chi vedo viaggiare al mattino è già equipaggiata con giacche e giacconi vari! Roba da non crederci.
Per il ragazzo del ristorante dove pranzo tutti i giorni sono una specie di alieno! Già oggi mi ha chiesto se non avessi freddo a girare in maglietta. Poi si è sporto dalla sua postazione della cassa per guardare in basso (io avevo le scarpe) e osservandomi bene ha esclamato "Ancora senza calzini? Ma non hai freddo!!!!?". Non sapevo se scherzasse o fosse serio... Chissà se mi vedesse con le mie "non-calzature" che indosso nel tempo libero (anche in inverno, ovviamente) cosa penserebbe?
P.S: Se volessi fare 'outing' scalzista di fronte a tutta la dirigenza dell'università dove lavoro potrei andare scalzo in quel ristorante!
Lì pranza abitualmente la gente che conta: Rettore, Direttore Generale, Capo del personale, dirigenti vari, colleghi miei e di altre strutture.
Peraltro un dirigente che conosco credo mi abbia visto in giro scalzo qualche volta in treno. E mi saluta sempre cordialmente quando ci troviamo a pranzo lì...
Vero che ho una termoregolazione tutta mia, però a sud di Milano (Lodi) alla mattina verso le 7:00 siamo a circa 13-14 °C, personalmente sto continuando a uscire di casa come sempre, ovvero in maglietta di cotone. Ovviamente ci sto benissimo e quando arrivo in ufficio sono quasi sudato dato che mi faccio il tratto milanese dalla stazione a piedi a passo svelto...
E attenzione: al mattino viaggio con le scarpe, quindi la termoregolazione non funziona nemmeno al massimo!
Naturalmente, al contrario di me, la quasi-maggioranza di chi vedo viaggiare al mattino è già equipaggiata con giacche e giacconi vari! Roba da non crederci.
Per il ragazzo del ristorante dove pranzo tutti i giorni sono una specie di alieno! Già oggi mi ha chiesto se non avessi freddo a girare in maglietta. Poi si è sporto dalla sua postazione della cassa per guardare in basso (io avevo le scarpe) e osservandomi bene ha esclamato "Ancora senza calzini? Ma non hai freddo!!!!?". Non sapevo se scherzasse o fosse serio... Chissà se mi vedesse con le mie "non-calzature" che indosso nel tempo libero (anche in inverno, ovviamente) cosa penserebbe?
P.S: Se volessi fare 'outing' scalzista di fronte a tutta la dirigenza dell'università dove lavoro potrei andare scalzo in quel ristorante!
Lì pranza abitualmente la gente che conta: Rettore, Direttore Generale, Capo del personale, dirigenti vari, colleghi miei e di altre strutture.
Peraltro un dirigente che conosco credo mi abbia visto in giro scalzo qualche volta in treno. E mi saluta sempre cordialmente quando ci troviamo a pranzo lì...
Young_barefooter- Segretario Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 1601
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Verso il letargo...
young_barefooter ha scritto:Ma siamo sicuri che a metà settembre si tratti realmente di "freddo"? Personalmente chiamarlo così mi sembra un tantino esagerato!
Vero che ho una termoregolazione tutta mia, però a sud di Milano (Lodi) alla mattina verso le 7:00 siamo a circa 13-14 °C, personalmente sto continuando a uscire di casa come sempre, ovvero in maglietta di cotone. Ovviamente ci sto benissimo e quando arrivo in ufficio sono quasi sudato dato che mi faccio il tratto milanese dalla stazione a piedi a passo svelto...
E attenzione: al mattino viaggio con le scarpe, quindi la termoregolazione non funziona nemmeno al massimo!
Naturalmente, al contrario di me, la quasi-maggioranza di chi vedo viaggiare al mattino è già equipaggiata con giacche e giacconi vari! Roba da non crederci.
Per il ragazzo del ristorante dove pranzo tutti i giorni sono una specie di alieno! Già oggi mi ha chiesto se non avessi freddo a girare in maglietta. Poi si è sporto dalla sua postazione della cassa per guardare in basso (io avevo le scarpe) e osservandomi bene ha esclamato "Ancora senza calzini? Ma non hai freddo!!!!?". Non sapevo se scherzasse o fosse serio... Chissà se mi vedesse con le mie "non-calzature" che indosso nel tempo libero (anche in inverno, ovviamente) cosa penserebbe?
P.S: Se volessi fare 'outing' scalzista di fronte a tutta la dirigenza dell'università dove lavoro potrei andare scalzo in quel ristorante!
Lì pranza abitualmente la gente che conta: Rettore, Direttore Generale, Capo del personale, dirigenti vari, colleghi miei e di altre strutture.
Peraltro un dirigente che conosco credo mi abbia visto in giro scalzo qualche volta in treno. E mi saluta sempre cordialmente quando ci troviamo a pranzo lì...
Concordo.
come ho detto in altre occasioni la percezione "freddo" e "caldo" è molto relativa. Prendiamo anche i 13 gradi che hai citato. Ora ci sembrano "freddi" perchè abituati a temperature ben più alte. D'inverno, invece, li sentiamo "caldi". Proprio per abitudine di temperature ben più fredde.
Ok, queste piogge hanno abbassato le temperature. e forse meglio così. Ricorso lo scorso Settembre che, almeno da me, le prima due settimane c'erano 32 gradi.... Magari metereologicamente parlando è più Settembre ora. Ma ricordiamoci che l'estate finisce tra una settimana circa
PS: a proposito mi hai fatto venire in mente: In questi giorni mi son fatto un fine settimana lungo al mare (da venerdì fino a mercoledì mattina). Certo, il meteo da domenica a martedì non è stato il massimo con le piogge. Però in quei giorni penso d'essere stato l'unico scalzo per il litorale. Sia per strada e sia per il lungomare. Dove è più "normale" scalzi. TUTTI rigorosamente con pantaloni lunghi e giaccone. Ho visto persino scarponi invernali! Io l'unico con giacca a vento da corsa della decathlon (in riva al mare un pò di vento tirava ), pantaloni corti e scalzo. Fine.
Eppure non avevo freddo. Ok, 15 gradi. Ma non è freddo personalmente.
GECO ha scritto:Mi sembra un po' presto per andare in letargo...
Fino a qualche giorno fa ci lamentavamo che l'asfalto era troppo caldo e si consigliava di uscire nelle ore più fresche. D'ora in avanti direi di andare in giro in quelle più calde... Anche se per me al momento le temperature sono ideali non troppo caldo e non troppo freddo. Come per il caldo anche per il freddo uno si deve allenare e a poco a poco vedrai che riuscirai a stare scalzo anche con temperature più fredde.
Vero.
D'estate no perchè al pomeriggio l'asfalto raggiunge temperature proibitive. D'inverno no perchè in certi posti vai anche sottozero. Insomma: mai contenti siamo
FrancoR18- Numero di messaggi : 497
Età : 36
Data d'iscrizione : 20.09.15
Re: Verso il letargo...
Il letargo l'ho già fatto...in estate (sì, perchè io sono un raro caso di animale che va in letargo nel periodo più caldo dell'anno e che è iperattivo nel periodo più freddo ).
Con questo clima autunnale mi sto rifacendo tutte le passeggiate scalze per i campi e in giardino che non mi sono fatto durante l'estate, che è stata troppo calda e lunga quest'anno, per me.
Non tutti sanno che l'autunno meteorologico inizia il primo settembre e quest'anno è arrivato con estrema puntualità. Se il 31 qui c'erano ancora 34 gradi e un sole pieno, il giorno dopo la temperatura è scesa abbondantemente, con pioggia e temporali. Ora con questo fresco e l'erba madida di pioggia e pozzanghere per me è iniziato il più bel periodo per gironzolare scalzo appena posso.
Con questo clima autunnale mi sto rifacendo tutte le passeggiate scalze per i campi e in giardino che non mi sono fatto durante l'estate, che è stata troppo calda e lunga quest'anno, per me.
Non tutti sanno che l'autunno meteorologico inizia il primo settembre e quest'anno è arrivato con estrema puntualità. Se il 31 qui c'erano ancora 34 gradi e un sole pieno, il giorno dopo la temperatura è scesa abbondantemente, con pioggia e temporali. Ora con questo fresco e l'erba madida di pioggia e pozzanghere per me è iniziato il più bel periodo per gironzolare scalzo appena posso.
Spyro- Numero di messaggi : 799
Età : 38
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Verso il letargo...
Spyro ha scritto:Il letargo l'ho già fatto...in estate (sì, perchè io sono un raro caso di animale che va in letargo nel periodo più caldo dell'anno e che è iperattivo nel periodo più freddo ).
Con questo clima autunnale mi sto rifacendo tutte le passeggiate scalze per i campi e in giardino che non mi sono fatto durante l'estate, che è stata troppo calda e lunga quest'anno, per me.
Non tutti sanno che l'autunno meteorologico inizia il primo settembre e quest'anno è arrivato con estrema puntualità. Se il 31 qui c'erano ancora 34 gradi e un sole pieno, il giorno dopo la temperatura è scesa abbondantemente, con pioggia e temporali. Ora con questo fresco e l'erba madida di pioggia e pozzanghere per me è iniziato il più bel periodo per gironzolare scalzo appena posso.
Concordo.
Con questo clima più mite è più piacevole. Poi dipende dalle abitudini: ma con le fiammate che ha fatto ad Agosto; manco uscivo di casa. Figuriamoci stare scalzo al pomeriggio
FrancoR18- Numero di messaggi : 497
Età : 36
Data d'iscrizione : 20.09.15
Re: Verso il letargo...
bfpaul ha scritto:[Amico mio, se tu non vai scalzo in modo continuativo non riuscirai mai ad "addestrare" il tuo corpo a sentire meno freddo.
E' pur vero che ciascuno sente più o meno il freddo, ma se lo si abitua a sopportarlo gradatamente si può fare tanto. E si comincia dai piedi ...
bfpaul
La mia idea per addestrare il corpo è resistere alla tentazione di uscire di casa con indosso due giacche e tre maglie, come facevo fino all'anno scorso.
Ripeto come un mantra "La gente normale ha UNA giacca e UNA maglia sopra la camicia".
Va detto che io non sopporto gli indumenti di lana, tutto ciò che ho è cotone o sintetico.
Inoltre, correggimi se sbaglio, credo che per allenarsi ci si debba muovere.
Mentre io passo le mie giornate in biblioteca, dove il pavimento già adesso è freddo.
Comunque ho notato una cosa: dopo aver passato l'estate scalzo ogni volta che potevo, ho iniziato a provare fastidio nel tenere le scarpe. Sento i piedi troppo caldi, troppo compressi, troppo pesanti.
E anche se non ho mai avuto problemi con gli sguardi della gente (sconosciuti, mentre come ho detto più volte in famiglia e con amici non me la sento di fare "coming out") sento che in qualche modo ho rotto un confine, una barriera.
Mi sono posto in un'altra dimensione rispetto a quella dove vivono tutti.
E' come se avessi accentuato il mio distacco dalla società, che comunque era ben presente già prima.
Forse ricorderete il mio discorso su "diventare clochard per scelta". Mi rendo conto che forse esageravo nella visione romantica, ma il fatto di camminare senza scarpe, sebbene in modo non continuativo, lo vivo come una prima rottura delle convenzioni; è come se avessi deciso di dire basta, di proclamare unilateralmente che, per me, non valgono più.
E come abbiamo sempre detto, finché mi mostro rispettoso delle leggi e curato nella persona e nell'aspetto, chi può dirmi nulla ?
Non solo se cammino scalzo, ma se mi stendo a dormire sul prato di un giardino pubblico, se bevo alle fontanelle invece che comprare l'acqua in qualche negozio o bar, se per andare in bagno utilizzo le toilettes dei centri commerciali e degli ospedali.
Certo non devo esagerare: qualche giorno fa mi sono addormentato in biblioteca (nella sala dei giornali, dove stazionano spesso i clochard) e un poliziotto che stava facendo il suo solito giro mi ha scosso chiedendomi se stavo bene. E non solo ero vestito come al solito e normalmente pulito, ma non ero nemmeno scalzo (cosa che comunque non si sarebbe notata, essendo seduto a un tavolo con i piedi sotto).
BarefootSoul- Numero di messaggi : 409
Età : 43
Data d'iscrizione : 07.03.16
Re: Verso il letargo...
BarefootSoul ha scritto:bfpaul ha scritto:Amico mio, se tu non vai scalzo in modo continuativo non riuscirai mai ad "addestrare" il tuo corpo a sentire meno freddo.
E' pur vero che ciascuno sente più o meno il freddo, ma se lo si abitua a sopportarlo gradatamente si può fare tanto. E si comincia dai piedi ...
bfpaul
La mia idea per addestrare il corpo è resistere alla tentazione di uscire di casa con indosso due giacche e tre maglie, come facevo fino all'anno scorso.
Ripeto come un mantra "La gente normale ha UNA giacca e UNA maglia sopra la camicia".
Va detto che io non sopporto gli indumenti di lana, tutto ciò che ho è cotone o sintetico.
Inoltre, correggimi se sbaglio, credo che per allenarsi ci si debba muovere.
Mentre io passo le mie giornate in biblioteca, dove il pavimento già adesso è freddo.
Comunque ho notato una cosa: dopo aver passato l'estate scalzo ogni volta che potevo, ho iniziato a provare fastidio nel tenere le scarpe. Sento i piedi troppo caldi, troppo compressi, troppo pesanti.
E anche se non ho mai avuto problemi con gli sguardi della gente (sconosciuti, mentre come ho detto più volte in famiglia e con amici non me la sento di fare "coming out") sento che in qualche modo ho rotto un confine, una barriera.
Mi sono posto in un'altra dimensione rispetto a quella dove vivono tutti.
E' come se avessi accentuato il mio distacco dalla società, che comunque era ben presente già prima.
Forse ricorderete il mio discorso su "diventare clochard per scelta". Mi rendo conto che forse esageravo nella visione romantica, ma il fatto di camminare senza scarpe, sebbene in modo non continuativo, lo vivo come una prima rottura delle convenzioni; è come se avessi deciso di dire basta, di proclamare unilateralmente che, per me, non valgono più.
E come abbiamo sempre detto, finché mi mostro rispettoso delle leggi e curato nella persona e nell'aspetto, chi può dirmi nulla ?
Non solo se cammino scalzo, ma se mi stendo a dormire sul prato di un giardino pubblico, se bevo alle fontanelle invece che comprare l'acqua in qualche negozio o bar, se per andare in bagno utilizzo le toilettes dei centri commerciali e degli ospedali.
Certo non devo esagerare: qualche giorno fa mi sono addormentato in biblioteca (nella sala dei giornali, dove stazionano spesso i clochard) e un poliziotto che stava facendo il suo solito giro mi ha scosso chiedendomi se stavo bene. E non solo ero vestito come al solito e normalmente pulito, ma non ero nemmeno scalzo (cosa che comunque non si sarebbe notata, essendo seduto a un tavolo con i piedi sotto).
Come ho già detto, è importante allenare i piedi ma ancora più il cervello.
Allenare il cervello può significare "ripetere come un mantra qualcosa di cui lo vogliamo convincere" ma a mio avviso è più utile "fargli pervenire sensazioni di per sè convincenti" come quelle che proviamo andando scalzi.
E' proprio questo che ci fa andare scalzi, il fatto di percepire sensazioni che altrimenti sarebbero negate ma facendolo costringiamo il cervello a reagire facendo in modo che l'organismo senta meno freddo oppure meno caldo.
Inoltre la pelle dei piedi diventa più spessa e più capace di sopportare le abrasioni in modo che ciò che si percepisce come "fastidioso" o "doloroso" quando si comincia ad andare scalzi diventa una sensazione di piacere nel "gustare" le varie superfici. Il risultato - anche inconsapevole - è che superando questi ostacoli il cervello comincia ad avere stimoli piacevoli e questo aumenta le endorfine, vale a dire "stiamo meglio".
Quindi l'allenamento, come per qualunque disciplina sportiva, è fonte di benessere e non va interrotto perché se ne perdono i benefici.
Insomma, sei freddoloso? Il rimedio non è mettersi 12 strati addosso ma solo quelli che ti permettono di non soffrire troppo il freddo lasciando all'organismo il compito di reagire ed abituandosi gradualmente al freddo. La reazione dell'organismo è allenamento e pian piano il corpo si addestra ad avere meno freddo.
Il ragionamento vale per il freddo ma anche per qualaunque altra sensazione che si provi andando scalzi.
bfpaul
Allenare il cervello può significare "ripetere come un mantra qualcosa di cui lo vogliamo convincere" ma a mio avviso è più utile "fargli pervenire sensazioni di per sè convincenti" come quelle che proviamo andando scalzi.
E' proprio questo che ci fa andare scalzi, il fatto di percepire sensazioni che altrimenti sarebbero negate ma facendolo costringiamo il cervello a reagire facendo in modo che l'organismo senta meno freddo oppure meno caldo.
Inoltre la pelle dei piedi diventa più spessa e più capace di sopportare le abrasioni in modo che ciò che si percepisce come "fastidioso" o "doloroso" quando si comincia ad andare scalzi diventa una sensazione di piacere nel "gustare" le varie superfici. Il risultato - anche inconsapevole - è che superando questi ostacoli il cervello comincia ad avere stimoli piacevoli e questo aumenta le endorfine, vale a dire "stiamo meglio".
Quindi l'allenamento, come per qualunque disciplina sportiva, è fonte di benessere e non va interrotto perché se ne perdono i benefici.
Insomma, sei freddoloso? Il rimedio non è mettersi 12 strati addosso ma solo quelli che ti permettono di non soffrire troppo il freddo lasciando all'organismo il compito di reagire ed abituandosi gradualmente al freddo. La reazione dell'organismo è allenamento e pian piano il corpo si addestra ad avere meno freddo.
Il ragionamento vale per il freddo ma anche per qualaunque altra sensazione che si provi andando scalzi.
bfpaul
Re: Verso il letargo...
Ehm, ora vi farò ridere...
Oggi siamo a 15 gradi a Genova è anche piovuto ma ad un certo punto me ne sono fregato: sono uscito per fare commissioni in maglietta a maniche corte, pantaloncini corti e ... ehm, in infradito. Ovviamente quasi tutti avevano indumenti più o meno pesanti ma io me ne sono fregato altamente di quello che potevano pensare... :-P
Volevo chiedervi? Anche uscendo in infradito, si fa si che il corpo pian piano si abitui al freddo?
Oggi siamo a 15 gradi a Genova è anche piovuto ma ad un certo punto me ne sono fregato: sono uscito per fare commissioni in maglietta a maniche corte, pantaloncini corti e ... ehm, in infradito. Ovviamente quasi tutti avevano indumenti più o meno pesanti ma io me ne sono fregato altamente di quello che potevano pensare... :-P
Volevo chiedervi? Anche uscendo in infradito, si fa si che il corpo pian piano si abitui al freddo?
scalzoforever- Numero di messaggi : 712
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Verso il letargo...
scalzoforever ha scritto:Ehm, ora vi farò ridere...
Oggi siamo a 15 gradi a Genova è anche piovuto ma ad un certo punto me ne sono fregato: sono uscito per fare commissioni in maglietta a maniche corte, pantaloncini corti e ... ehm, in infradito. Ovviamente quasi tutti avevano indumenti più o meno pesanti ma io me ne sono fregato altamente di quello che potevano pensare... :-P
Volevo chiedervi? Anche uscendo in infradito, si fa si che il corpo pian piano si abitui al freddo?
Domanda da un milione.
In linea di massima, per abituarsi a qualsiasi cosa, la si deve fare o subire, in qualche modo.
Se voglio soffrire meno il freddo, poniamo, due sono le cose: o mi intabarro come fanno più o meno tutti seguendo la logica del "mi devo difendere da .." oppure gradualmente mi impegno a soffrire un po' il freddo seguendo la logica opposta del "mi posso abituare a..."
La prima scelta è più facile e istintiva ma "addormenta" le capacità di reazione dell'organismo ed è per questo che abbiamo una umanità di gente pigra con sistemi immunitari incapaci di reagire a qualunque cosa.
bfpaul
In linea di massima, per abituarsi a qualsiasi cosa, la si deve fare o subire, in qualche modo.
Se voglio soffrire meno il freddo, poniamo, due sono le cose: o mi intabarro come fanno più o meno tutti seguendo la logica del "mi devo difendere da .." oppure gradualmente mi impegno a soffrire un po' il freddo seguendo la logica opposta del "mi posso abituare a..."
La prima scelta è più facile e istintiva ma "addormenta" le capacità di reazione dell'organismo ed è per questo che abbiamo una umanità di gente pigra con sistemi immunitari incapaci di reagire a qualunque cosa.
bfpaul
Re: Verso il letargo...
scalzoforever ha scritto:Ehm, ora vi farò ridere...
Oggi siamo a 15 gradi a Genova è anche piovuto ma ad un certo punto me ne sono fregato: sono uscito per fare commissioni in maglietta a maniche corte, pantaloncini corti e ... ehm, in infradito. Ovviamente quasi tutti avevano indumenti più o meno pesanti ma io me ne sono fregato altamente di quello che potevano pensare... :-P
Volevo chiedervi? Anche uscendo in infradito, si fa si che il corpo pian piano si abitui al freddo?
Per esperienza personale trovo che la termoregolazione funziona meglio se la pianta del piede si trova direttamente a contatto col suolo.
Calzature "minimali" (rispetto alle scarpe) come le infradito lasciano scoperta la parte superiore del piede, che in questo modo riesce a percepisce correttamente la temperatura dell'aria.
MA la "lettura" della sola temperatura dell'aria può NON essere sufficiente a impostare correttamente il "termostato" del corpo.
E' fondamentale infatti percepire anche la temperatura del suolo, che in caso di forte umidità o pioggia può essere anche molto inferiore rispetto a quella dell'aria (l'acqua è più "densa" dell'aria e quindi assorbe più calore rispetto all'aria).
Le infradito purtroppo "isolano" i "sensori di temperatura" posizionati sulle piante dei piedi dal suolo, rendendo pertanto incompleta la lettura delle temperature. E il sistema di termoregolazione agisce in modo meno efficiente del previsto.
Young_barefooter- Segretario Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 1601
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Verso il letargo...
young_barefooter ha scritto:scalzoforever ha scritto:Ehm, ora vi farò ridere...
Oggi siamo a 15 gradi a Genova è anche piovuto ma ad un certo punto me ne sono fregato: sono uscito per fare commissioni in maglietta a maniche corte, pantaloncini corti e ... ehm, in infradito. Ovviamente quasi tutti avevano indumenti più o meno pesanti ma io me ne sono fregato altamente di quello che potevano pensare... :-P
Volevo chiedervi? Anche uscendo in infradito, si fa si che il corpo pian piano si abitui al freddo?
Per esperienza personale trovo che la termoregolazione funziona meglio se la pianta del piede si trova direttamente a contatto col suolo.
Calzature "minimali" (rispetto alle scarpe) come le infradito lasciano scoperta la parte superiore del piede, che in questo modo riesce a percepisce correttamente la temperatura dell'aria.
MA la "lettura" della sola temperatura dell'aria può NON essere sufficiente a impostare correttamente il "termostato" del corpo.
E' fondamentale infatti percepire anche la temperatura del suolo, che in caso di forte umidità o pioggia può essere anche molto inferiore rispetto a quella dell'aria (l'acqua è più "densa" dell'aria e quindi assorbe più calore rispetto all'aria).
Le infradito purtroppo "isolano" i "sensori di temperatura" posizionati sulle piante dei piedi dal suolo, rendendo pertanto incompleta la lettura delle temperature. E il sistema di termoregolazione agisce in modo meno efficiente del previsto.
Compreso... 👍
scalzoforever- Numero di messaggi : 712
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Verso il letargo...
scalzoforever ha scritto:Ehm, ora vi farò ridere...
Oggi siamo a 15 gradi a Genova è anche piovuto ma ad un certo punto me ne sono fregato: sono uscito per fare commissioni in maglietta a maniche corte, pantaloncini corti e ... ehm, in infradito. Ovviamente quasi tutti avevano indumenti più o meno pesanti ma io me ne sono fregato altamente di quello che potevano pensare... :-P
Volevo chiedervi? Anche uscendo in infradito, si fa si che il corpo pian piano si abitui al freddo?
Bene mi sembra un buon inizio! Per me con le infradito ti abitui comunque al freddo ma non è la stessa cosa che stare scalzi perché la suola ti isola e ti protegge un minimo dal freddo.
In più ovviamente se stai in infradito non fai nessun allenamento alle suole. Quindi io tenterei di stare scalzo e se proprio hai freddo allora metti le infradito. Se poi il freddo è ancora maggiore metti le scarpe. Io sino a +5° riesco a stare scalzo senza problemi. Sono stato scalzo anche con temperature un po' più basse ma diventava uno sforzo.
Fai quello che ti senti tenendo conto che più fai meglio è.
GECO- Numero di messaggi : 1082
Data d'iscrizione : 25.05.16
Re: Verso il letargo...
GECO ha scritto:scalzoforever ha scritto:Ehm, ora vi farò ridere...
Oggi siamo a 15 gradi a Genova è anche piovuto ma ad un certo punto me ne sono fregato: sono uscito per fare commissioni in maglietta a maniche corte, pantaloncini corti e ... ehm, in infradito. Ovviamente quasi tutti avevano indumenti più o meno pesanti ma io me ne sono fregato altamente di quello che potevano pensare... :-P
Volevo chiedervi? Anche uscendo in infradito, si fa si che il corpo pian piano si abitui al freddo?
Bene mi sembra un buon inizio! Per me con le infradito ti abitui comunque al freddo ma non è la stessa cosa che stare scalzi perché la suola ti isola e ti protegge un minimo dal freddo.
In più ovviamente se stai in infradito non fai nessun allenamento alle suole. Quindi io tenterei di stare scalzo e se proprio hai freddo allora metti le infradito. Se poi il freddo è ancora maggiore metti le scarpe. Io sino a +5° riesco a stare scalzo senza problemi. Sono stato scalzo anche con temperature un po' più basse ma diventava uno sforzo.
Fai quello che ti senti tenendo conto che più fai meglio è.
Oggi pomeriggio stavo facendo il solito percorso che di solito faccio scalzo ma ero in infradito. Ad un certo punto, vedo due "ragazzi" (avranno avuto circa 30 anni) camminare beatamente scalzi senza nessuna scarpa o simili per le mani e soprattutto con disinvoltura. Ho voluto guardare anche come sarebbero passati vicini ai bidoni della spazzatura: anche lì con disinvoltura. Beh, a quel punto (appurato che non fosse una visione: non è roba da tutti i giorni vedere due persone scalze a Genova! ), via le infradito e vai scalzo!
scalzoforever- Numero di messaggi : 712
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Verso il letargo...
Forza e coraggio! Vedi che con un po' d'impegno si può fare
Perché non provi ad incontrarti con Franco che anche lui vive a Genova?
Perché non provi ad incontrarti con Franco che anche lui vive a Genova?
GECO- Numero di messaggi : 1082
Data d'iscrizione : 25.05.16
Re: Verso il letargo...
GECO ha scritto:Forza e coraggio! Vedi che con un po' d'impegno si può fare
Perché non provi ad incontrarti con Franco che anche lui vive a Genova?
💪
Fosse così facile incontrarsi con lui... 😅
scalzoforever- Numero di messaggi : 712
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Verso il letargo...
La difficoltà dell andare a piedi nudi, sembra sia più soggettiva che altro.
La paura di tagliarsi vicino ai Bidoni con dei vetri, la trovo una possibilità molto remota, e se anche succedesse non sarebbe poi così grave.
Ogni zona che si intende percorrere viene ispezionata dallo sguardo che ci allerta in caso di pericolo o di pavimentazione anomala, teoricamente se siamo distratti magari a guardare lo smartphone per vedere il forum di natiscalzi, beh allora è valsa la pena di subire un taglietto.
Il problema sociale invece molte volte è un limite che ci mettiamo noi, come ha detto più volte qualcuno nel forum le persone sono prese a guardare altro o assorti nei loro pensieri.
Nella società in cui viviamo viene etichettato come anomalo più per il fatto d igiene e dolore nel camminare.
Comunque sia in queste sere la temperatura è ancora piacevole e le passeggiate o le uscite con gli amici in spiaggia o in campagna riesco a godermele appieno, da un paio di settimane ho anche iniziato a correre e piano piano aumento la distanza.
Ho scoperto che i piedi hanno molte più funzioni e sensorialita di quanto avrei potuto immaginare.
La paura di tagliarsi vicino ai Bidoni con dei vetri, la trovo una possibilità molto remota, e se anche succedesse non sarebbe poi così grave.
Ogni zona che si intende percorrere viene ispezionata dallo sguardo che ci allerta in caso di pericolo o di pavimentazione anomala, teoricamente se siamo distratti magari a guardare lo smartphone per vedere il forum di natiscalzi, beh allora è valsa la pena di subire un taglietto.
Il problema sociale invece molte volte è un limite che ci mettiamo noi, come ha detto più volte qualcuno nel forum le persone sono prese a guardare altro o assorti nei loro pensieri.
Nella società in cui viviamo viene etichettato come anomalo più per il fatto d igiene e dolore nel camminare.
Comunque sia in queste sere la temperatura è ancora piacevole e le passeggiate o le uscite con gli amici in spiaggia o in campagna riesco a godermele appieno, da un paio di settimane ho anche iniziato a correre e piano piano aumento la distanza.
Ho scoperto che i piedi hanno molte più funzioni e sensorialita di quanto avrei potuto immaginare.
bubisoft- Numero di messaggi : 42
Data d'iscrizione : 23.08.17
Re: Verso il letargo...
bubisoft ha scritto:da un paio di settimane ho anche iniziato a correre e piano piano aumento la distanza.
Ho provato pure io ma la cosa non mi viene bene dopo poco mi era venuta una spellatura ad un dito per sfregamento.
Forse dovrei riprovare su un asfalto ben messo e non al parco delle cave che è un misto asfalto granuloso e pezzi sterrati con anche un po' di ghiino dove cammino senza problemi ma a correrci è diverso.
Per curiosità con che distanza hai incominciato e come stai incrementando? Su asfalto o altro?
GECO- Numero di messaggi : 1082
Data d'iscrizione : 25.05.16
Re: Verso il letargo...
ciao geco,
Ti rispondo proprio adesso che sto facendo defaticamento dopo una sessione di corsa.
Ho scelto un percorso di 400 metri a circuito con metà gettata di cemento grezzo, 150 metri di asfalto non molto compatto misto ghiaia e 50 metri erba (misure alla buona).
Faccio questo perché non è mai trafficato da macchine e persone (solo lepri o cani) illuminato e perché 400 metri sono la distanza ideale per provare a progredire sia in velocità che in distanza e per fare le ripetute.
Oggi ho fatto 3.2 km a ritmo 7:00 circa 8.5 km orari di media.
avendo 40 anni ed essendo 10 kg sovrappeso non voglio sforzare troppo.
Per iniziare ti consiglio di camminare così scaldi muscolatura e piedi soprattutto utilizzando bene le dita e cercando di sciogliere caviglie e quanto altro.
Poi corri come ti senti puoi fare 500m di corsa e alternare a 500m di camminata per 3 o 4 volte alla prima uscita vedi come reagisce il piede, il fiato, il recupero muscolare.
Secondo me se corri subito 2km che sono comunque pochissimi per chi è mediamente allenato fa danno a meno che tu non abbia 25 anni o meno.
Se ci pensi devi far lavorare il tuo corpo 15 minuti in una condizione di carico che non è abituato, gestire fiato battiti e cercare il ritmo giusto ogni passo non è facile.
Per quanto riguarda i piedi, beh si fa male e ci si gratta sull asfalto e cemento grezzo però è pur vero che si è concentrati sul fiato, braccia, gambe e postura ideale e comunque già ho notato che rispetto alla prima volta anche il ghiaino mi è più amico, questione di allenamento.
Cerco di mantenere la frequenza di allenamento ogni 2 giorni facendo riscaldamento, corsa, defaticamento e stretching e di restare su ritmo dai 6:00 ai 7:00 quando riesco a restare in quel range la volta dopo aumento la distanza.
Credo che venerdì farò 4 km se mi reggono fiato e piedi o sennò ascolterò il mio corpo e pazientero ancora un po'.
L importante è divertirsi e non strafare, comunque le soddisfazioni non mancheranno.
buona corsa
Ti rispondo proprio adesso che sto facendo defaticamento dopo una sessione di corsa.
Ho scelto un percorso di 400 metri a circuito con metà gettata di cemento grezzo, 150 metri di asfalto non molto compatto misto ghiaia e 50 metri erba (misure alla buona).
Faccio questo perché non è mai trafficato da macchine e persone (solo lepri o cani) illuminato e perché 400 metri sono la distanza ideale per provare a progredire sia in velocità che in distanza e per fare le ripetute.
Oggi ho fatto 3.2 km a ritmo 7:00 circa 8.5 km orari di media.
avendo 40 anni ed essendo 10 kg sovrappeso non voglio sforzare troppo.
Per iniziare ti consiglio di camminare così scaldi muscolatura e piedi soprattutto utilizzando bene le dita e cercando di sciogliere caviglie e quanto altro.
Poi corri come ti senti puoi fare 500m di corsa e alternare a 500m di camminata per 3 o 4 volte alla prima uscita vedi come reagisce il piede, il fiato, il recupero muscolare.
Secondo me se corri subito 2km che sono comunque pochissimi per chi è mediamente allenato fa danno a meno che tu non abbia 25 anni o meno.
Se ci pensi devi far lavorare il tuo corpo 15 minuti in una condizione di carico che non è abituato, gestire fiato battiti e cercare il ritmo giusto ogni passo non è facile.
Per quanto riguarda i piedi, beh si fa male e ci si gratta sull asfalto e cemento grezzo però è pur vero che si è concentrati sul fiato, braccia, gambe e postura ideale e comunque già ho notato che rispetto alla prima volta anche il ghiaino mi è più amico, questione di allenamento.
Cerco di mantenere la frequenza di allenamento ogni 2 giorni facendo riscaldamento, corsa, defaticamento e stretching e di restare su ritmo dai 6:00 ai 7:00 quando riesco a restare in quel range la volta dopo aumento la distanza.
Credo che venerdì farò 4 km se mi reggono fiato e piedi o sennò ascolterò il mio corpo e pazientero ancora un po'.
L importante è divertirsi e non strafare, comunque le soddisfazioni non mancheranno.
buona corsa
bubisoft- Numero di messaggi : 42
Data d'iscrizione : 23.08.17
Re: Verso il letargo...
Grazie mille per la precisa spiegazione.
I miei errori sono:
1) aver fatto un percorso troppo lungo per la prima sessione e su terreno troppo impegnativo (il percorso che normalmente faccio corendo con le scarpe è di 5km misto sterrato e asfalto lo stesso percorso lo faccio senza problemi camminando scalzo ma quando l'ho fatto correndo mi è venuta una vescica ad un dito che evidentemente quando cammino scalzo appoggio mentre quando corro sfrego e l'impatto è decisamente maggiore per quanto io sia magro e cerchi un appoggio leggero).
2) non sono costante.
3) non faccio riscaldamento....
4) procedo ad un ritmo troppo veloce respiro, cuore e battiti reggono i piedi no.
I miei errori sono:
1) aver fatto un percorso troppo lungo per la prima sessione e su terreno troppo impegnativo (il percorso che normalmente faccio corendo con le scarpe è di 5km misto sterrato e asfalto lo stesso percorso lo faccio senza problemi camminando scalzo ma quando l'ho fatto correndo mi è venuta una vescica ad un dito che evidentemente quando cammino scalzo appoggio mentre quando corro sfrego e l'impatto è decisamente maggiore per quanto io sia magro e cerchi un appoggio leggero).
2) non sono costante.
3) non faccio riscaldamento....
4) procedo ad un ritmo troppo veloce respiro, cuore e battiti reggono i piedi no.
GECO- Numero di messaggi : 1082
Data d'iscrizione : 25.05.16
Re: Verso il letargo...
BarefootSoul ha scritto:bfpaul ha scritto:[Amico mio, se tu non vai scalzo in modo continuativo non riuscirai mai ad "addestrare" il tuo corpo a sentire meno freddo.
E' pur vero che ciascuno sente più o meno il freddo, ma se lo si abitua a sopportarlo gradatamente si può fare tanto. E si comincia dai piedi ...
bfpaul
La mia idea per addestrare il corpo è resistere alla tentazione di uscire di casa con indosso due giacche e tre maglie, come facevo fino all'anno scorso.
Ripeto come un mantra "La gente normale ha UNA giacca e UNA maglia sopra la camicia".
Come detto in altre situazioni il discorso "normale" è tutto relativo. Solo al pensiero di mettermi maglietta, camicia e maglia mi viene caldo..... Se penso che ieri, come oggi, a quest'ora ci sono 23-24 gradi. Dico solo che ho buttato a lavare camicia e t shirt perchè le ho sudate
FrancoR18- Numero di messaggi : 497
Età : 36
Data d'iscrizione : 20.09.15
Re: Verso il letargo...
GECO sei più andato a correre?
Io ho fatto mezz'ora ieri mattina e mezz'ora stasera.
Mi sono dovuto fermare per un dolore alla schiena e non volevo sforzare, spero che non sia perché corro male e ne soffre la schiena.
Pensavo potesse essere che avendo corso in passato sempre calzato, seppur anni fa, continuo a tenere una postura non idonea alla naturale corsa a piedi nudi.
Oppure il dolore alla schiena può essere dovuto al fatto he oggi ho passato 3 ore in macchina o forse la combinazione dei due.
Fammi sapere a te come procede.
Io ho fatto mezz'ora ieri mattina e mezz'ora stasera.
Mi sono dovuto fermare per un dolore alla schiena e non volevo sforzare, spero che non sia perché corro male e ne soffre la schiena.
Pensavo potesse essere che avendo corso in passato sempre calzato, seppur anni fa, continuo a tenere una postura non idonea alla naturale corsa a piedi nudi.
Oppure il dolore alla schiena può essere dovuto al fatto he oggi ho passato 3 ore in macchina o forse la combinazione dei due.
Fammi sapere a te come procede.
bubisoft- Numero di messaggi : 42
Data d'iscrizione : 23.08.17
Re: Verso il letargo...
Per ora non sono più uscito scalzo causa fortissimo raffreddore.
GECO- Numero di messaggi : 1082
Data d'iscrizione : 25.05.16
Re: Verso il letargo...
Rientro giusto ora da una camminata scalza. 17 gradi, maglia a maniche lunghe ma non pesante (da mezza stagione), pantaloni modello pinocchietto e scalzo. Sguardi? Qualcuno si. Abbigliamento delle persona circostanti molti vario. Dai cappotti invernali a stivali.
Come detto la percezione del freddo è soggettiva. E se la gente "normale" mette già il cappotto il 25 Settembre..
Come detto la percezione del freddo è soggettiva. E se la gente "normale" mette già il cappotto il 25 Settembre..
FrancoR18- Numero di messaggi : 497
Età : 36
Data d'iscrizione : 20.09.15
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