Ora capisco

Leggendo questo ora si dovrebbe capire per quale motivo qualche esercente abbia da ridire sugli scalzi (posto che la signora in questione era calzata ma la logica vale x es. se uno si taglia o se scivola se scalzo).
Certo poi uno potrebbe dire più facile cadere con certe scarpe che scalzo ma nella logica predominante scalzo è facile farsi male:

https://www.ilgazzettino.it/nordest/treviso/si_fa_male_discoteca_risarcimento_casa_caccia-5428948.html

In un mondo normale nessuno farebbe una causa simile e se la facesse dovrebbe trovare SEMPRE un giudice che gli dice 'no signora mi dispiace ma è lei che non sa stare inpiedi'.

Per stare in tema mi ha fatto pensare anche questo articolo segnalatomi da mio fratello:

https://www.ilgiornaledivicenza.it/home/altri/aree-tematiche/motori/auto/alla-guida-in-ciabatte-o-a-piedi-nudi-si-puo-ma-si-rischia-1.8205043?fbclid=IwAR1x_bIG_kTEHA7RboWj_kF9nKagYvAHFKuLJfbBRadNCGIdzIcUJmAstE4

Senza entrare nel merito della cosa si può/non si può alla guida curioso notare la parte "Il piede infatti, magari sporco di sabbia, potrebbe scivolare dal pedale del freno, oppure le ciabatte potrebbero sfilarsi e incastrarsi sotto i pedali, rendendone difficoltoso l'utilizzo." Non vale allora anche per le scarpe o altro tipo di calzatura con la suola bagnata, sporca di fango o altra sostanza sdrucciolevole da rendere i pedali con scarsa presa? Se poi ci si mettono in mezzo le assicurazioni non vedono l'ora di appigliarsi a qualsiasi cavillo pur di non pagare o di passare dalla parte del torto a quella della ragione... Guidavi scalzo? Parte del torto! Magari non succede però.....

Tornando all'articolo mi fa venire in mente la famosa class action alla PhilipMorris perchè il fumo causa il cancro o malattie correlate......  Il problema che molte norme sono ad interpretazione ed il risultato può essere come l'epilogo in questo articolo.

Rimane il fatto che nessuno può impedirti di guidare scalzo. Nessuno può impedirti di entrare scalzo in un locale/negozio/esercizio. Per legge.
Se qualcuno cita motivi di sicurezza non fa altro che confessare le proprie negligenze, che sono perseguibili. Per legge.

Grand Choeur ha scritto:
Se qualcuno cita motivi di sicurezza non fa altro che confessare le proprie negligenze, che sono perseguibili. Per legge.

Non è vero. Per legge.
Ho già detto che sono disponibile privatamente a parlarne.
Però dire che negare l'accesso ad uno scalzo in "certi" locali significhi confessare le proprie negligenze non corrisponde al vero.

Concordo ritengo che intestardirsi a dire non possono per leggere sia miope.
In certi casi purtroppo non è un discorso di negligenza.
E' accaduto anche ad alcuni di noi qualche anno fa. Gita in Liguria sul lungo mare mentre entriamo in un bar cade un bicchiere.
Non è una negligenza di nessuno. La cosa può accadere e se sei scalzo ti puoi far male c'è poco da fare. Questo può succedere anche in un supermercato, ristorante, discoteca, ecc. Può anche accadere che pur pulendo resti un piccolo vetrino.
Ora proprio per evitare che uno faccia una causa dicendo siete stati negligenti qualcuno pensa di vietare l'ingresso agli scalzi.
Il problema sta nel sistema. Quando si mettono in mezzo assicurazioni, avvocati, giustizia non si sa mai come va a finire.
La logica più semplice sarebbe io entro scalzo e se per caso mi faccio male sono c... miei esattamente come accade se vado in strada dove i rischi di farsi mele sono maggiori.
C'è poi un discorso per me più odioso che è il decoro e non vale solo per gli scalzi ma in alcuni casi anche i vestiti. Poi un buzzurro ben vestito entra dove vuole ma resta un buzzurro. Si confonde l'abito con l'educazione. Eppure sappiamo che ci sono persone che a parte il discorso dei piedi scalzi anche vedere uno in infradito calzoni corti e maglietta ti guardano schifato. Per me di norma la cosa non importa più di tanto visto che evito accuratamente locali 'fighetti'. Così come in sede lavorativa uno è più 'professionale' se in giacca e cravatta poi magari è una capra...
Per il discorso di scivolare quello invece può accadere anche con le scarpe.

GECO ha scritto:Concordo ritengo che intestardirsi a dire non possono per leggere sia miope.
In certi casi purtroppo non è un discorso di negligenza.
E' accaduto anche ad alcuni di noi qualche anno fa. Gita in Liguria sul lungo mare mentre entriamo in un bar cade un bicchiere.
Non è una negligenza di nessuno. La cosa può accadere e se sei scalzo ti puoi far male c'è poco da fare. Questo può succedere anche in un supermercato, ristorante, discoteca, ecc. Può anche accadere che pur pulendo resti un piccolo vetrino.
Ora proprio per evitare che uno faccia una causa dicendo siete stati negligenti qualcuno pensa di vietare l'ingresso agli scalzi.
Il problema sta nel sistema. Quando si mettono in mezzo assicurazioni, avvocati, giustizia non si sa mai come va a finire.
La logica più semplice sarebbe io entro scalzo e se per caso mi faccio male sono c... miei esattamente come accade se vado in strada dove i rischi di farsi mele sono maggiori.
C'è poi un discorso per me più odioso che è il decoro e non vale solo per gli scalzi ma in alcuni casi anche i vestiti. Poi un buzzurro ben vestito entra dove vuole ma resta un buzzurro. Si confonde l'abito con l'educazione. Eppure sappiamo che ci sono persone che a parte il discorso dei piedi scalzi anche vedere uno in infradito calzoni corti e maglietta ti guardano schifato. Per me di norma la cosa non importa più di tanto visto che evito accuratamente locali 'fighetti'. Così come in sede lavorativa uno è più 'professionale' se in giacca e cravatta poi magari è una capra...  
Per il discorso di scivolare quello invece può accadere anche con le scarpe.
 

Quoto. Nel mondo reale le cose funzionano così; la nostra visione utopico/bucolica ci si adatta male.

John & Jane ha scritto:

GECO ha scritto:Concordo ritengo che intestardirsi a dire non possono per leggere sia miope.
In certi casi purtroppo non è un discorso di negligenza.
E' accaduto anche ad alcuni di noi qualche anno fa. Gita in Liguria sul lungo mare mentre entriamo in un bar cade un bicchiere.
Non è una negligenza di nessuno. La cosa può accadere e se sei scalzo ti puoi far male c'è poco da fare. Questo può succedere anche in un supermercato, ristorante, discoteca, ecc. Può anche accadere che pur pulendo resti un piccolo vetrino.
Ora proprio per evitare che uno faccia una causa dicendo siete stati negligenti qualcuno pensa di vietare l'ingresso agli scalzi.
Il problema sta nel sistema. Quando si mettono in mezzo assicurazioni, avvocati, giustizia non si sa mai come va a finire.
La logica più semplice sarebbe io entro scalzo e se per caso mi faccio male sono c... miei esattamente come accade se vado in strada dove i rischi di farsi mele sono maggiori.
C'è poi un discorso per me più odioso che è il decoro e non vale solo per gli scalzi ma in alcuni casi anche i vestiti. Poi un buzzurro ben vestito entra dove vuole ma resta un buzzurro. Si confonde l'abito con l'educazione. Eppure sappiamo che ci sono persone che a parte il discorso dei piedi scalzi anche vedere uno in infradito calzoni corti e maglietta ti guardano schifato. Per me di norma la cosa non importa più di tanto visto che evito accuratamente locali 'fighetti'. Così come in sede lavorativa uno è più 'professionale' se in giacca e cravatta poi magari è una capra...  
Per il discorso di scivolare quello invece può accadere anche con le scarpe.
 

Quoto. Nel mondo reale le cose funzionano così; la nostra visione utopico/bucolica ci si adatta male.

In pensione da tre mesi come medico di base ho sempre tenuto alla "divisa" pantaloni e casacca bianchi, massimo ordine nello studio, nessun fonendo all' americana al collo (quando serve bene, altrimenti è solo un peso). Ma ho quasi sempre visitato scalzo enessuno, ma proprio nesuno ha mai avuto da ridire. Non è che il problema sta nell'approccio interpersonale ?