TORINO scalza
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TORINO scalza
Questo incontro di due giorni mi ha messo alla prova. Torino è bella e sicuramente è possibile andare scalzi dappertutto. Ma lo sarà davvero? Non mi è mica capitato molto di visitare i posti che abbiamo visto, perché tanti li avevo visitati in ere geologiche scarpate precedenti, perciò non ero sicuro che si potesse andare scalzi senza che nessuno venisse a rompere gli zebedei.
Eppure la sabauda Torino ha saputo accoglierci così com'eravamo. Dato per scontato che nelle chiese si potesse entrare scalzi senza problemi, e che nessuna nota del regolamento GTT (mezzi pubblici) neghi l'accesso agli autobus/tram, avremmo trovato qualche rompiglione al di sopra dei regolamenti che se ne sarebbe inventato uno tutto suo?
E' filato tutto liscio.
a cominciare dal punto d'incontro scelto per trovarci, il tranquillo ammezzato di Porta Nuova, la stazione.
Prima di proseguire una nota sul tempo. Ci sarebbe da dire e ridire sulle previsioni. Ognuno, guardando il suo telefono, le aveva diverse da quelle degli altri e in contrasto con quello che è stato detto al TG3 Piemonte. Questo influisce anche sulle scelte e in particolare una non è andata benissimo.
Infatti alle piogge annunciate si è andato gradualmente sostituendo un discreto sole, persino caldo. Ma andiamo con ordine.
Intanto la visita al negozio Lego in via Roma. Qui proprio nessuno (a parte i bambini) si è occupato dei nostri piedi.
Poi abbiamo attraversato Piazza San Carlo, quello che da noi viene chiamato "il salotto di Torino"
Quindi ci siamo diretti in Piazza Castello, il vero centro della città, quello da cui vengono calcolate le distanze sulle carte geografiche.
Nel frattempo l'ora di pranzo si avvicinava, perciò da Piazza Castello ho diretto il gruppetto alle Porte Palatine, dove finiva la città romana, e quindi, seguendo Corso Regina Margherita, all'ospitale ristorante cinese "La Trottola", proprio di fronte a dove abito, e dove i piedi scalzi sono accettati col sorriso.
Il programma era dunque variabile in funzione delle probabilità di pioggia, e visto che c'era il sole abbiamo optato per l'escursione con la tramvia a cremagliera (la "dentiera di Superga") che sale in collina. Peccato che ci fosse già molta gente (portata massima 80 persone) e - più che altro - l'unica macchinetta emettitrice di biglietti abbia cessato di funzionare. Ci siamo un po' dispersi e quando ha ripreso ad andare altri, più fiduciosi che erano rimasti in coda, hanno preso gli ultimi biglietti per il tram delle 16.30. Nel mentre che aspettavamo la corsa successiva è arrivato un forte temporale. Diciamo che 3/4 lo abbiamo preso stando dentro la stazioncina e 1/4 sulla tramvia mentre si saliva.
Giunti a Superga piovigginava, ma noi avevamo tutti delle ottime scarpe da pioggia . Solo il panorama non era ovviamente terso, ma con un po' di buona volontà si potevano osservare alcuni punti tipici di Torino, come la Mole.
Al ritorno era già un po' tardi e io mi sono "sganciato" dal gruppo dopo aver dato indicazioni di come arrivare fino a Porta Nuova per incontrare l'altro Marco e Claudia che - mi spiace - non ho potuto conoscere e che sono andati a cena con gli altri (pensavo che ci saremmo visti il giorno dopo ma sbagliavo).
Domenica previsioni del tempo pessime: pioggia al mattino e pomeriggio. E invece no. Allora incontro a Porta Nuova e visita al Valentino.
Qui, vicino al Castello settecentesco, c'é l'Orto Botanico. Per un disguido ci siamo persi Carlo che non aveva preso il tram e che ha incontrato Davide Darwin il quale dava priorità al mercatino dei libri d'epoca che si teneva sotto i portici antistanti Porta Nuova. Noi abbiamo visitato l'Orto Botanico.
Il quale è ora visibile, ben sistemato e abitato da stupendi germani reali e da qualche scoiattolo grigio, infestante animale d'importazione, che sta scacciando la suo areale lo scoiattolo rosso tipico della nostra fauna, ma simpatico lo stesso.
Dopo Siamo andati a vedere il Borgo medievale, messinscena per l'esposizione universale del 1884 ma molto ben fatta e così curata da sembrare vera e perciò rimasta in buone condizioni fino ai giorni nostri.
Pranzo in uno dei chioschi del Valentino e poi sgambata fino a Piazza Vittorio per ricongiungerci con Carlo e Davide.
Da qui, per via Po, fino alla Mole e in via Gaudenzio Ferraris, una via stretta poco distante, da dove è possibile ammirare il monumento nella sua quasi interezza senza perdere le cervicali con il naso all'insù.
A questo punto mi trovavo a circa 500 metri da casa ed ero piuttosto stanco. Al punto da dimenticarmi che si era parlato di visitare (in caso di pioggia o comunque) il vicino museo Rai, gratuito tra l'altro.
Peccato. I miei neuroni erano già in corto circuito. Per fortuna se ne sono ricordati gli altri e abbiamo anche potuto appurare che si può andare tranquillamente a piedi nudi senza nessuna discussione.
Ecco l'ingresso e Mattia che sta fotografando un personaggio della TV dei ragazzi.
La giornata per me era già conclusa ma loro, nel ritorno a Porta Nuova, hanno ancora visitato la Real Chiesa di San Lorenzo (avremmo dovuto vederla sabato ma era chiusa nell'intervallo pranzo fin dopo le 16) e si sono anche azzardati sullo scalone di Palazzo Carignano.
Direi quindi un piccolo successo, piccolo perchè non eravamo tantissimi, ma tutto sommato un successo perché Torino non ha fatto la schizzinosa riguardo qualche coppia di piedi scalzi.
Ho cercato di fare del mio meglio, specialmente nei confronti di Gabriele, il figlio di Sergio, al quale ho cercato di raccontare qualche cosa sulla storia della città e sulla Sindone (ah, sì, sabato siamo anche passati in Duomo). Lo avrò stordito, povero ragazzo.
Saluti sabaudi, neh?
Marco53
Eppure la sabauda Torino ha saputo accoglierci così com'eravamo. Dato per scontato che nelle chiese si potesse entrare scalzi senza problemi, e che nessuna nota del regolamento GTT (mezzi pubblici) neghi l'accesso agli autobus/tram, avremmo trovato qualche rompiglione al di sopra dei regolamenti che se ne sarebbe inventato uno tutto suo?
E' filato tutto liscio.
a cominciare dal punto d'incontro scelto per trovarci, il tranquillo ammezzato di Porta Nuova, la stazione.
Prima di proseguire una nota sul tempo. Ci sarebbe da dire e ridire sulle previsioni. Ognuno, guardando il suo telefono, le aveva diverse da quelle degli altri e in contrasto con quello che è stato detto al TG3 Piemonte. Questo influisce anche sulle scelte e in particolare una non è andata benissimo.
Infatti alle piogge annunciate si è andato gradualmente sostituendo un discreto sole, persino caldo. Ma andiamo con ordine.
Intanto la visita al negozio Lego in via Roma. Qui proprio nessuno (a parte i bambini) si è occupato dei nostri piedi.
Poi abbiamo attraversato Piazza San Carlo, quello che da noi viene chiamato "il salotto di Torino"
Quindi ci siamo diretti in Piazza Castello, il vero centro della città, quello da cui vengono calcolate le distanze sulle carte geografiche.
Nel frattempo l'ora di pranzo si avvicinava, perciò da Piazza Castello ho diretto il gruppetto alle Porte Palatine, dove finiva la città romana, e quindi, seguendo Corso Regina Margherita, all'ospitale ristorante cinese "La Trottola", proprio di fronte a dove abito, e dove i piedi scalzi sono accettati col sorriso.
Il programma era dunque variabile in funzione delle probabilità di pioggia, e visto che c'era il sole abbiamo optato per l'escursione con la tramvia a cremagliera (la "dentiera di Superga") che sale in collina. Peccato che ci fosse già molta gente (portata massima 80 persone) e - più che altro - l'unica macchinetta emettitrice di biglietti abbia cessato di funzionare. Ci siamo un po' dispersi e quando ha ripreso ad andare altri, più fiduciosi che erano rimasti in coda, hanno preso gli ultimi biglietti per il tram delle 16.30. Nel mentre che aspettavamo la corsa successiva è arrivato un forte temporale. Diciamo che 3/4 lo abbiamo preso stando dentro la stazioncina e 1/4 sulla tramvia mentre si saliva.
Giunti a Superga piovigginava, ma noi avevamo tutti delle ottime scarpe da pioggia . Solo il panorama non era ovviamente terso, ma con un po' di buona volontà si potevano osservare alcuni punti tipici di Torino, come la Mole.
Al ritorno era già un po' tardi e io mi sono "sganciato" dal gruppo dopo aver dato indicazioni di come arrivare fino a Porta Nuova per incontrare l'altro Marco e Claudia che - mi spiace - non ho potuto conoscere e che sono andati a cena con gli altri (pensavo che ci saremmo visti il giorno dopo ma sbagliavo).
Domenica previsioni del tempo pessime: pioggia al mattino e pomeriggio. E invece no. Allora incontro a Porta Nuova e visita al Valentino.
Qui, vicino al Castello settecentesco, c'é l'Orto Botanico. Per un disguido ci siamo persi Carlo che non aveva preso il tram e che ha incontrato Davide Darwin il quale dava priorità al mercatino dei libri d'epoca che si teneva sotto i portici antistanti Porta Nuova. Noi abbiamo visitato l'Orto Botanico.
Il quale è ora visibile, ben sistemato e abitato da stupendi germani reali e da qualche scoiattolo grigio, infestante animale d'importazione, che sta scacciando la suo areale lo scoiattolo rosso tipico della nostra fauna, ma simpatico lo stesso.
Dopo Siamo andati a vedere il Borgo medievale, messinscena per l'esposizione universale del 1884 ma molto ben fatta e così curata da sembrare vera e perciò rimasta in buone condizioni fino ai giorni nostri.
Pranzo in uno dei chioschi del Valentino e poi sgambata fino a Piazza Vittorio per ricongiungerci con Carlo e Davide.
Da qui, per via Po, fino alla Mole e in via Gaudenzio Ferraris, una via stretta poco distante, da dove è possibile ammirare il monumento nella sua quasi interezza senza perdere le cervicali con il naso all'insù.
A questo punto mi trovavo a circa 500 metri da casa ed ero piuttosto stanco. Al punto da dimenticarmi che si era parlato di visitare (in caso di pioggia o comunque) il vicino museo Rai, gratuito tra l'altro.
Peccato. I miei neuroni erano già in corto circuito. Per fortuna se ne sono ricordati gli altri e abbiamo anche potuto appurare che si può andare tranquillamente a piedi nudi senza nessuna discussione.
Ecco l'ingresso e Mattia che sta fotografando un personaggio della TV dei ragazzi.
La giornata per me era già conclusa ma loro, nel ritorno a Porta Nuova, hanno ancora visitato la Real Chiesa di San Lorenzo (avremmo dovuto vederla sabato ma era chiusa nell'intervallo pranzo fin dopo le 16) e si sono anche azzardati sullo scalone di Palazzo Carignano.
Direi quindi un piccolo successo, piccolo perchè non eravamo tantissimi, ma tutto sommato un successo perché Torino non ha fatto la schizzinosa riguardo qualche coppia di piedi scalzi.
Ho cercato di fare del mio meglio, specialmente nei confronti di Gabriele, il figlio di Sergio, al quale ho cercato di raccontare qualche cosa sulla storia della città e sulla Sindone (ah, sì, sabato siamo anche passati in Duomo). Lo avrò stordito, povero ragazzo.
Saluti sabaudi, neh?
Marco53
Marco53- Numero di messaggi : 1116
Data d'iscrizione : 02.01.08
A Grand Choeur, Appleseed, GECO e Darwin piace questo messaggio.
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