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Qualche giorno fa mi trovavo presso l'ipermercato Iperfamila "Il Castello" a S.Angelo Lodigiano (LO) con la famiglia al completo per alcuni acquisti.
Mentre mia moglie concludeva i suoi acquisti nei negozi della galleria dell'ipermercato io e mio figlio Gabriele siamo entrati nell'area supermaket, alla ricerca di un particolare modello di lampadina alogena.
Era la prima volta che andavo scalzo in quell'ipermercato, comunque all'ingresso nessun problema da parte del guardiano presente (anche perchè stava chiacchierando senza badare a chi entrava in quel momento).
Gira e gira finalmente arriviamo alla corsia delle lampadine. Decine di modelli presenti, naturalmente di quella che serviva a me nemmeno l'ombra. Mentre scrutavo lo scaffale passa dietro di me un tizio col carrello, rallenta per cercare qualcosa, poi probabilmente nota che sono a piedi nudi e lo sento dire qualcosa qualcosa a bassa voce - ho capito distintamente "che schifo".
Sul momento ho fatto finta di niente, pensando di aver sentito male. A quel punto lui alza leggermente la voce e commenta di nuovo "che schifo!".
A quel punto ho capito che ce l'aveva con me e sfoderando il mio linguaggio più forbito gli ho risposto piuttosto malamente, dicendogli qualcosa del tipo "Che schifo cosa? C*****ne!".
Lui non ha proferito parole in risposta, a quel punto ho girato i talloni e mi sono allontanato, non mi andava di sprecare ulteriori parole per un simile cafone (non che la mia risposta fosse stata tanto più educata, ma tant'è...). Cafone perchè ci sta benissimo che ti faccia schifo che sono scalzo, ma non vieni vicino a dirmelo in quel modo!
Magari pensava fossi straniero e non capissi, però nel dubbio io eviterei di fare commenti su chicchessia, almeno così mi è stato insegnato.
Non avendo trovato quanto cercato, per uscire ho utilizzato il tornello marcato "Uscita senza acquisti", schiantandomi contro lo stesso in quanto ad apertura NON automatica.
L'apertura avveniva manualmente da parte dell'addetto alla sicurezza che avevo visto entrando, il quale notando che ero scalzo mi ha guardato malissimo, con un espressione del tipo "come diavolo hai fatto a entrare scalzo?!").
Usciti da lì io e mio figlio siamo entrati in un negozio di cosmetici poco distante dove mia moglie stava concludendo i suoi acquisti.
Mentre uscivamo dal negozio di cosmetici abbiamo incrociato sulla porta una ragazza in camicia e giacca, con l'aria di una addetta alla sicurezza o funzionaria della Direzione.
Non era una cliente "normale" perchè non aveva con se cappotto o altro abbigliamento pesante, ho pensato fosse una collega del tizio della sicurezza che mi aveva guardato male poco prima, probabilmente sguinzagliata alle mie calcagna dallo stesso, temendo che fossi un balordo o chissà cosa altro. Ma magari mi sbaglio.
Non abbiatene a male ma probabilmente a uno con le scarpe non sarebbe successo quanto capitato a me. E non ero certamente imbarazzato/timoroso/titubante, agivo in maniera assolutamente "normale" come faccio il più delle volte.
In ogni caso esperienza pessima, dubito che tornerò in quell'ipermercato.
Mentre mia moglie concludeva i suoi acquisti nei negozi della galleria dell'ipermercato io e mio figlio Gabriele siamo entrati nell'area supermaket, alla ricerca di un particolare modello di lampadina alogena.
Era la prima volta che andavo scalzo in quell'ipermercato, comunque all'ingresso nessun problema da parte del guardiano presente (anche perchè stava chiacchierando senza badare a chi entrava in quel momento).
Gira e gira finalmente arriviamo alla corsia delle lampadine. Decine di modelli presenti, naturalmente di quella che serviva a me nemmeno l'ombra. Mentre scrutavo lo scaffale passa dietro di me un tizio col carrello, rallenta per cercare qualcosa, poi probabilmente nota che sono a piedi nudi e lo sento dire qualcosa qualcosa a bassa voce - ho capito distintamente "che schifo".
Sul momento ho fatto finta di niente, pensando di aver sentito male. A quel punto lui alza leggermente la voce e commenta di nuovo "che schifo!".
A quel punto ho capito che ce l'aveva con me e sfoderando il mio linguaggio più forbito gli ho risposto piuttosto malamente, dicendogli qualcosa del tipo "Che schifo cosa? C*****ne!".
Lui non ha proferito parole in risposta, a quel punto ho girato i talloni e mi sono allontanato, non mi andava di sprecare ulteriori parole per un simile cafone (non che la mia risposta fosse stata tanto più educata, ma tant'è...). Cafone perchè ci sta benissimo che ti faccia schifo che sono scalzo, ma non vieni vicino a dirmelo in quel modo!
Magari pensava fossi straniero e non capissi, però nel dubbio io eviterei di fare commenti su chicchessia, almeno così mi è stato insegnato.
Non avendo trovato quanto cercato, per uscire ho utilizzato il tornello marcato "Uscita senza acquisti", schiantandomi contro lo stesso in quanto ad apertura NON automatica.
L'apertura avveniva manualmente da parte dell'addetto alla sicurezza che avevo visto entrando, il quale notando che ero scalzo mi ha guardato malissimo, con un espressione del tipo "come diavolo hai fatto a entrare scalzo?!").
Usciti da lì io e mio figlio siamo entrati in un negozio di cosmetici poco distante dove mia moglie stava concludendo i suoi acquisti.
Mentre uscivamo dal negozio di cosmetici abbiamo incrociato sulla porta una ragazza in camicia e giacca, con l'aria di una addetta alla sicurezza o funzionaria della Direzione.
Non era una cliente "normale" perchè non aveva con se cappotto o altro abbigliamento pesante, ho pensato fosse una collega del tizio della sicurezza che mi aveva guardato male poco prima, probabilmente sguinzagliata alle mie calcagna dallo stesso, temendo che fossi un balordo o chissà cosa altro. Ma magari mi sbaglio.
Non abbiatene a male ma probabilmente a uno con le scarpe non sarebbe successo quanto capitato a me. E non ero certamente imbarazzato/timoroso/titubante, agivo in maniera assolutamente "normale" come faccio il più delle volte.
In ogni caso esperienza pessima, dubito che tornerò in quell'ipermercato.
Young_barefooter- Segretario Club NatiScalzi
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Re: Commento negativo
Young_barefooter ha scritto:Qualche giorno fa mi trovavo presso l'ipermercato Iperfamila "Il Castello" a S.Angelo Lodigiano (LO) con la famiglia al completo per alcuni acquisti.
Mentre mia moglie concludeva i suoi acquisti nei negozi della galleria dell'ipermercato io e mio figlio Gabriele siamo entrati nell'area supermaket, alla ricerca di un particolare modello di lampadina alogena.
Era la prima volta che andavo scalzo in quell'ipermercato, comunque all'ingresso nessun problema da parte del guardiano presente (anche perchè stava chiacchierando senza badare a chi entrava in quel momento).
Gira e gira finalmente arriviamo alla corsia delle lampadine. Decine di modelli presenti, naturalmente di quella che serviva a me nemmeno l'ombra. Mentre scrutavo lo scaffale passa dietro di me un tizio col carrello, rallenta per cercare qualcosa, poi probabilmente nota che sono a piedi nudi e lo sento dire qualcosa qualcosa a bassa voce - ho capito distintamente "che schifo".
Sul momento ho fatto finta di niente, pensando di aver sentito male. A quel punto lui alza leggermente la voce e commenta di nuovo "che schifo!".
A quel punto ho capito che ce l'aveva con me e sfoderando il mio linguaggio più forbito gli ho risposto piuttosto malamente, dicendogli qualcosa del tipo "Che schifo cosa? C*****ne!".
Lui non ha proferito parole in risposta, a quel punto ho girato i talloni e mi sono allontanato, non mi andava di sprecare ulteriori parole per un simile cafone (non che la mia risposta fosse stata tanto più educata, ma tant'è...). Cafone perchè ci sta benissimo che ti faccia schifo che sono scalzo, ma non vieni vicino a dirmelo in quel modo!
Magari pensava fossi straniero e non capissi, però nel dubbio io eviterei di fare commenti su chicchessia, almeno così mi è stato insegnato.
Non avendo trovato quanto cercato, per uscire ho utilizzato il tornello marcato "Uscita senza acquisti", schiantandomi contro lo stesso in quanto ad apertura NON automatica.
L'apertura avveniva manualmente da parte dell'addetto alla sicurezza che avevo visto entrando, il quale notando che ero scalzo mi ha guardato malissimo, con un espressione del tipo "come diavolo hai fatto a entrare scalzo?!").
Usciti da lì io e mio figlio siamo entrati in un negozio di cosmetici poco distante dove mia moglie stava concludendo i suoi acquisti.
Mentre uscivamo dal negozio di cosmetici abbiamo incrociato sulla porta una ragazza in camicia e giacca, con l'aria di una addetta alla sicurezza o funzionaria della Direzione.
Non era una cliente "normale" perchè non aveva con se cappotto o altro abbigliamento pesante, ho pensato fosse una collega del tizio della sicurezza che mi aveva guardato male poco prima, probabilmente sguinzagliata alle mie calcagna dallo stesso, temendo che fossi un balordo o chissà cosa altro. Ma magari mi sbaglio.
Non abbiatene a male ma probabilmente a uno con le scarpe non sarebbe successo quanto capitato a me. E non ero certamente imbarazzato/timoroso/titubante, agivo in maniera assolutamente "normale" come faccio il più delle volte.
In ogni caso esperienza pessima, dubito che tornerò in quell'ipermercato.
Io invece ci tornerei un giorno che non avessi niente da fare.
Perché se mi capitasse qualcosa di analogo, se la dovrebbero vedere con i carabinieri, credimi.
Mi dispiacerebbe disturbare i Carabinieri, ma mi dispiace anche di più se mi disturbano i miei diritti e il loro esercizio.
E, comunque, tutte le volte che dovessi servirmi di un esercizio che ha quello che cerco.
bfpaul
Perché se mi capitasse qualcosa di analogo, se la dovrebbero vedere con i carabinieri, credimi.
Mi dispiacerebbe disturbare i Carabinieri, ma mi dispiace anche di più se mi disturbano i miei diritti e il loro esercizio.
E, comunque, tutte le volte che dovessi servirmi di un esercizio che ha quello che cerco.
bfpaul
Re: Commento negativo
A quel punto ho capito che ce l'aveva con me e sfoderando il mio linguaggio più forbito gli ho risposto piuttosto malamente, dicendogli qualcosa del tipo "Che schifo cosa? C*****ne!".
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Battuta fulminante: "ma un cartoccetto di cazzi tuoi no, eh?"
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Battuta fulminante: "ma un cartoccetto di cazzi tuoi no, eh?"
John & Jane- Numero di messaggi : 476
Età : 76
Data d'iscrizione : 27.09.11
Re: Commento negativo
Scommetto che se il c*****e si trovasse in presenza delle borseggiatrici delle stazioni, o di un teppistello che vandalizza i beni pubblici, se ne starebbe ben zitto
-per paura di buscarle-.
CIAOOOOO!!!!!
A-N-D--Y.
-per paura di buscarle-.
CIAOOOOO!!!!!
A-N-D--Y.
Andy- Numero di messaggi : 301
Data d'iscrizione : 02.01.08
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bfpaul ha scritto:Io invece ci tornerei un giorno che non avessi niente da fare.
Perché se mi capitasse qualcosa di analogo, se la dovrebbero vedere con i carabinieri, credimi.
Mi dispiacerebbe disturbare i Carabinieri, ma mi dispiace anche di più se mi disturbano i miei diritti e il loro esercizio.
E, comunque, tutte le volte che dovessi servirmi di un esercizio che ha quello che cerco.
bfpaul
Tutto sommato complessivamente stavolta non è andata nemmeno malaccio: in fin dei conti il tizio della sicurezza non mi ha impedito di entrare (come invece capitò al Gigante, qualche anno fa) limitandosi a un'occhiataccia quando si è accorto che ero scalzo mentre uscivo. E la tipa che ritenevo mi avesse seguito alla fine non ha proferito parola, magari era entrata in quel negozio per fatti propri. Magari non era neppure della Direzione o della security...
Non nascondo che qualche volta sono io stesso prevenuto nei miei stessi confronti: do per scontato che recandomi scalzo in un posto qualcuno verrà a rompermi le scatole o ci sarà qualche fraintendimento sulla mia persona (leggasi mi scambieranno per un fuori di testa o un poveraccio).
Come ho detto tante volte, il primo nemico del barefooter è se stesso. Inutile sperare di sentirmi a posto e "normale" quando sono scalzo in mezzo alla gente, quando io stesso sono in realtà pieno di pregiudizi riguardo i piedi scalzi, pregiudizi che semplicemente proietto sugli altri, accusandoli di essere prevenuti e intolleranti verso di me.
Ciò non toglie che quando ci troviamo di fronte a palese intolleranza o discriminazione nei nostri confronti sarebbe molto utile investire del tempo chiedendo l'intervento dei Carabinieri, per mettere in riga chi pensa di avere il diritto di discriminarci. Purtroppo è proprio la mancanza di tempo che ci frega. Il tempo è sempre poco, dovrei prendere ferie appositamente, se volessi davvero andare in fondo alla faccenda.
Riguardo l'imbecille che commentava ad altra voce è scontato che si trattava di un gran cafone e maleducato. E anche stupido, se pensava che io non capissi o non sentissi i suoi commenti!
Young_barefooter- Segretario Club NatiScalzi
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Re: Commento negativo
bfpaul ha scritto:Young_barefooter ha scritto:Qualche giorno fa mi trovavo presso l'ipermercato Iperfamila "Il Castello" a S.Angelo Lodigiano (LO) con la famiglia al completo per alcuni acquisti.
Mentre mia moglie concludeva i suoi acquisti nei negozi della galleria dell'ipermercato io e mio figlio Gabriele siamo entrati nell'area supermaket, alla ricerca di un particolare modello di lampadina alogena.
Era la prima volta che andavo scalzo in quell'ipermercato, comunque all'ingresso nessun problema da parte del guardiano presente (anche perchè stava chiacchierando senza badare a chi entrava in quel momento).
Gira e gira finalmente arriviamo alla corsia delle lampadine. Decine di modelli presenti, naturalmente di quella che serviva a me nemmeno l'ombra. Mentre scrutavo lo scaffale passa dietro di me un tizio col carrello, rallenta per cercare qualcosa, poi probabilmente nota che sono a piedi nudi e lo sento dire qualcosa qualcosa a bassa voce - ho capito distintamente "che schifo".
Sul momento ho fatto finta di niente, pensando di aver sentito male. A quel punto lui alza leggermente la voce e commenta di nuovo "che schifo!".
A quel punto ho capito che ce l'aveva con me e sfoderando il mio linguaggio più forbito gli ho risposto piuttosto malamente, dicendogli qualcosa del tipo "Che schifo cosa? C*****ne!".
Lui non ha proferito parole in risposta, a quel punto ho girato i talloni e mi sono allontanato, non mi andava di sprecare ulteriori parole per un simile cafone (non che la mia risposta fosse stata tanto più educata, ma tant'è...). Cafone perchè ci sta benissimo che ti faccia schifo che sono scalzo, ma non vieni vicino a dirmelo in quel modo!
Magari pensava fossi straniero e non capissi, però nel dubbio io eviterei di fare commenti su chicchessia, almeno così mi è stato insegnato.
Non avendo trovato quanto cercato, per uscire ho utilizzato il tornello marcato "Uscita senza acquisti", schiantandomi contro lo stesso in quanto ad apertura NON automatica.
L'apertura avveniva manualmente da parte dell'addetto alla sicurezza che avevo visto entrando, il quale notando che ero scalzo mi ha guardato malissimo, con un espressione del tipo "come diavolo hai fatto a entrare scalzo?!").
Usciti da lì io e mio figlio siamo entrati in un negozio di cosmetici poco distante dove mia moglie stava concludendo i suoi acquisti.
Mentre uscivamo dal negozio di cosmetici abbiamo incrociato sulla porta una ragazza in camicia e giacca, con l'aria di una addetta alla sicurezza o funzionaria della Direzione.
Non era una cliente "normale" perchè non aveva con se cappotto o altro abbigliamento pesante, ho pensato fosse una collega del tizio della sicurezza che mi aveva guardato male poco prima, probabilmente sguinzagliata alle mie calcagna dallo stesso, temendo che fossi un balordo o chissà cosa altro. Ma magari mi sbaglio.
Non abbiatene a male ma probabilmente a uno con le scarpe non sarebbe successo quanto capitato a me. E non ero certamente imbarazzato/timoroso/titubante, agivo in maniera assolutamente "normale" come faccio il più delle volte.
In ogni caso esperienza pessima, dubito che tornerò in quell'ipermercato.Io invece ci tornerei un giorno che non avessi niente da fare.
Perché se mi capitasse qualcosa di analogo, se la dovrebbero vedere con i carabinieri, credimi.
Mi dispiacerebbe disturbare i Carabinieri, ma mi dispiace anche di più se mi disturbano i miei diritti e il loro esercizio.
E, comunque, tutte le volte che dovessi servirmi di un esercizio che ha quello che cerco.
bfpaul
Scusa Paolo ma nel caso specifico per quale motivo avrebbe dovuto chiamare i Carabinieri? Sergio è entrato nel supermercato, ha cercato quello che voleva, non lo ha trovato ed è uscito. Il tizio della sicurezza all'entrata non l'ha visto all'uscita l ha visto per forza dovendolo fare uscire senza acquisti. Ok l'avrà guardato male ma non chiami i Carabinieri perché ti guarda male. L'altra tizia non si sa neppure se controllasse lui o altro e anche se controllava lui non gli ha detto nulla evidentemente vedendo che non faceva nulla di illegale.
A meno che tu non dai per scontato che tornando una seconda volta la guardia lo vede all'ingresso e lo blocca ma non è detto. Magari se la guardia è la stessa lo vede e pensa questo è il tipo strano che ho già visto va scalzo ma non è un poco di buono quindi può entrare.
Quello che disorienta è la sorpresa. Parlavo tempo fa con un amico che per sfortuna si è trovato senza lavoro a 50 anni e non trovando di meglio fa il vigilante nei supermercati. Mi diceva che ne vede di tutti i colori e che per mestiere deve per forza di cose stare all'erta se vede qualcosa di strano. Ha aggiunto che molti che fanno quel lavoro non spiccano per intelligenza per usare un eufemismo quindi il processo mentale elementare sarebbe 'tizio strano' = da fermare. Se fosse un po' più furbo 'tizio strano' = da tenere d'occhio
Per quanto riguarda il tizio che ha fatto il commento anche qui non puoi pensare di chiamare i Carabinieri perché uno ti dice che schifo se pur cafone è pur sempre libertà di parola.
Può essere che il tizio fosse convinto che Sergio fosse straniero e non capisse (a me è capitato più volte soprattutto con italiani all'estero e ho fatto finta di nulla oppure mi sono messo a parlare in italiano in modo che capissero che io capivo...). Diciamo che in questi casi mi piacerebbe essere Bud Spencer voglio vedere se avrebbe avuto il coraggio di fargli lo stesso commento alle spalle rischiando di beccarsi un tappone sulla testa
GECO- Numero di messaggi : 1082
Data d'iscrizione : 25.05.16
Re: Commento negativo
GECO ha scritto:Scusa Paolo ma nel caso specifico per quale motivo avrebbe dovuto chiamare i Carabinieri? Sergio è entrato nel supermercato, ha cercato quello che voleva, non lo ha trovato ed è uscito. Il tizio della sicurezza all'entrata non l'ha visto all'uscita l ha visto per forza dovendolo fare uscire senza acquisti. Ok l'avrà guardato male ma non chiami i Carabinieri perché ti guarda male. L'altra tizia non si sa neppure se controllasse lui o altro e anche se controllava lui non gli ha detto nulla evidentemente vedendo che non faceva nulla di illegale.
A meno che tu non dai per scontato che tornando una seconda volta la guardia lo vede all'ingresso e lo blocca ma non è detto. Magari se la guardia è la stessa lo vede e pensa questo è il tipo strano che ho già visto va scalzo ma non è un poco di buono quindi può entrare.
Quello che disorienta è la sorpresa. Parlavo tempo fa con un amico che per sfortuna si è trovato senza lavoro a 50 anni e non trovando di meglio fa il vigilante nei supermercati. Mi diceva che ne vede di tutti i colori e che per mestiere deve per forza di cose stare all'erta se vede qualcosa di strano. Ha aggiunto che molti che fanno quel lavoro non spiccano per intelligenza per usare un eufemismo quindi il processo mentale elementare sarebbe 'tizio strano' = da fermare. Se fosse un po' più furbo 'tizio strano' = da tenere d'occhio
Per quanto riguarda il tizio che ha fatto il commento anche qui non puoi pensare di chiamare i Carabinieri perché uno ti dice che schifo se pur cafone è pur sempre libertà di parola.
Può essere che il tizio fosse convinto che Sergio fosse straniero e non capisse (a me è capitato più volte soprattutto con italiani all'estero e ho fatto finta di nulla oppure mi sono messo a parlare in italiano in modo che capissero che io capivo...). Diciamo che in questi casi mi piacerebbe essere Bud Spencer voglio vedere se avrebbe avuto il coraggio di fargli lo stesso commento alle spalle rischiando di beccarsi un tappone sulla testa
Presumo Paolo intendesse di provare a ritornare nello stesso posto e vedere le reazioni dell'addetto alla sicurezza.
Se mi facesse storie a quel punto sarebbero confermati i miei sospetti rispetto a quanto capitato la volta scorsa e a quel punto potrei fare la chiamata ai Carabinieri.
Non penso intendesse che avrei dovuto chiamarli la prima volta che ci sono stato.
Comunque quell'ipermercato è fuori dalle mie rotte abituali, ci sono stato per caso seguendo mia moglie che doveva fare degli acquisti in un negozio specifico della galleria.
Mentre aspettavo ho pensato di provare a entrare nell'area supermarket, ma ero già sicuro che avrei faticato a trovare quanto necessario dato che era un prodotto particolare venduto solitamente in negozi specializzati. Peraltro il tizio della sicurezza si è accorto che ero scalzo unicamente perchè sono uscito senza acquisti, avessi comprato qualcosa sarei passato dalla cassa e sarebbe andato tutto alla grande.
Dubito che ci tornerò, ma semplicemente perchè non ho effettivi benefici a tornare lì, al di là dell'esperienza avuta.
Per quanto riguarda i commenti del tizio maleducato: quando ho "captato" il primo commento stavo già parlando (chiaramente in Italiano) con mio figlio, con me presente in quel momento, discutevamo della lampadina che ci serviva e non si trovava. Dopo il primo commento ho sospettato che il tizio non avesse capito che ero italiano e ho continuato a parlare, alzando il tono di voce perchè mi sentisse di sicuro.
Ma lui imperterrito ha proseguito reiterando il suo commento. O era sordo o semplicemente cafone e maleducato...
Young_barefooter- Segretario Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 1601
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Re: Commento negativo
Young_barefooter ha scritto:bfpaul ha scritto:Io invece ci tornerei un giorno che non avessi niente da fare.
Perché se mi capitasse qualcosa di analogo, se la dovrebbero vedere con i carabinieri, credimi.
Mi dispiacerebbe disturbare i Carabinieri, ma mi dispiace anche di più se mi disturbano i miei diritti e il loro esercizio.
E, comunque, tutte le volte che dovessi servirmi di un esercizio che ha quello che cerco.
bfpaul
Tutto sommato complessivamente stavolta non è andata nemmeno malaccio: in fin dei conti il tizio della sicurezza non mi ha impedito di entrare (come invece capitò al Gigante, qualche anno fa) limitandosi a un'occhiataccia quando si è accorto che ero scalzo mentre uscivo. E la tipa che ritenevo mi avesse seguito alla fine non ha proferito parola, magari era entrata in quel negozio per fatti propri. Magari non era neppure della Direzione o della security...
Non nascondo che qualche volta sono io stesso prevenuto nei miei stessi confronti: do per scontato che recandomi scalzo in un posto qualcuno verrà a rompermi le scatole o ci sarà qualche fraintendimento sulla mia persona (leggasi mi scambieranno per un fuori di testa o un poveraccio).
Come ho detto tante volte, il primo nemico del barefooter è se stesso. Inutile sperare di sentirmi a posto e "normale" quando sono scalzo in mezzo alla gente, quando io stesso sono in realtà pieno di pregiudizi riguardo i piedi scalzi, pregiudizi che semplicemente proietto sugli altri, accusandoli di essere prevenuti e intolleranti verso di me.
Ciò non toglie che quando ci troviamo di fronte a palese intolleranza o discriminazione nei nostri confronti sarebbe molto utile investire del tempo chiedendo l'intervento dei Carabinieri, per mettere in riga chi pensa di avere il diritto di discriminarci. Purtroppo è proprio la mancanza di tempo che ci frega. Il tempo è sempre poco, dovrei prendere ferie appositamente, se volessi davvero andare in fondo alla faccenda.
Riguardo l'imbecille che commentava ad altra voce è scontato che si trattava di un gran cafone e maleducato. E anche stupido, se pensava che io non capissi o non sentissi i suoi commenti!
Ovviamente mi riferivo ad eventuali osservazioni da parte degli addetti alla sicurezza o di qualche responsabile dell'esercizio. Spero che ora sia chiaro.
Quanto al "che schifo" era un "libero esercizio del diritto di espressione", come la tua risposta e quindi a meno di non voler litigare di brutto - e nessuno di noi è particolarmente ansioso di farlo - siamo portati a lasciar perdere o a rispondere per le rime.
Però, sia chiaro: non è permesso a nessuno insultare o rivolgersi ad altri con termini dispregiativi.
Probabilmente quel "signore" ha compiuto un reato, e se - faccio un' ipotesi - fosse andato alla Cassa a protestare o si fosse rivolto alla Sicurezza, allora rivolgersi ai Carabinieri sarebbe potuta diventare un'opzione.
bfpaul
Quanto al "che schifo" era un "libero esercizio del diritto di espressione", come la tua risposta e quindi a meno di non voler litigare di brutto - e nessuno di noi è particolarmente ansioso di farlo - siamo portati a lasciar perdere o a rispondere per le rime.
Però, sia chiaro: non è permesso a nessuno insultare o rivolgersi ad altri con termini dispregiativi.
Probabilmente quel "signore" ha compiuto un reato, e se - faccio un' ipotesi - fosse andato alla Cassa a protestare o si fosse rivolto alla Sicurezza, allora rivolgersi ai Carabinieri sarebbe potuta diventare un'opzione.
bfpaul
Re: Commento negativo
bfpaul ha scritto:
Però, sia chiaro: non è permesso a nessuno insultare o rivolgersi ad altri con termini dispregiativi.
Probabilmente quel "signore" ha compiuto un reato, e se - faccio un' ipotesi - fosse andato alla Cassa a protestare o si fosse rivolto alla Sicurezza, allora rivolgersi ai Carabinieri sarebbe potuta diventare un'opzione.
bfpaul [/b][/color][/justify]
Da questo punto di vista anch'io non mi sono di sicuro espresso da forbito Lord inglese.
Probabilmente siamo in pareggio io e lui.
Purtroppo ho avuto una reazione istintiva, peraltro commenti di questo tipo detti così in faccia non mi erano mai capitati.
Solo qualche frase pronunciata nella folla indistinta alle mie spalle.
Secondo me la vera pandemia è quella della pazzia e stronzaggine dilagante, nessuno è al sicuro o esente.
E i social fanno da enorme cassa di risonanza per il peggio che ultimamente siamo capaci di tirare fuori, in tutti gli ambiti della sfera umana.
Young_barefooter- Segretario Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 1601
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Commento negativo
Mi hai fatto ritornare in mente (già scritto sul forum qualche anno fa') che anche io e Pigreco all'Ikea di Padova siamo stati visti scalzi da una signora che ha esclamato a voce piuttosto alta "che schifo". Quella volta ci è mancato poco che gli rispondessi per bene...
Federico89- Numero di messaggi : 152
Data d'iscrizione : 16.08.14
Re: Commento negativo
Ma se anche non ci facessero entrare chiamiamo i carabinieri per cosa? Per perdere mezza giornata? E poi non è nemmeno detto che diano ragione in toto a noi visto il livello di intelligenza di certe forze dell'ordine. Andare per vie legali, per quanto corretto da fare, è anche la cosa meno conveniente.
Se non ci fanno passare passiamo lo stesso. Nessun vigilante sarà così idiota da mettervi le mani addosso suppongo perché sanno che passerebbero grossi guai. E se anche ce lo impedissero fisicamente e noi reagissimo altrettanto fisicamente (cosa che spero di non dover mai fare) in tribunale c'è la scriminante a nostro vantaggio.
Se non ci fanno passare passiamo lo stesso. Nessun vigilante sarà così idiota da mettervi le mani addosso suppongo perché sanno che passerebbero grossi guai. E se anche ce lo impedissero fisicamente e noi reagissimo altrettanto fisicamente (cosa che spero di non dover mai fare) in tribunale c'è la scriminante a nostro vantaggio.
Pape Satàn Aleppe- Numero di messaggi : 67
Data d'iscrizione : 12.11.22
Re: Commento negativo
Pape Satàn Aleppe ha scritto:
Se non ci fanno passare passiamo lo stesso. Nessun vigilante sarà così idiota da mettervi le mani addosso suppongo perché sanno che passerebbero grossi guai. E se anche ce lo impedissero fisicamente e noi reagissimo altrettanto fisicamente (cosa che spero di non dover mai fare) in tribunale c'è la scriminante a nostro vantaggio.
Effettivamente dal breve articolo che vi riporto https://www.securenews.it/guardia-giurata-cosa-puo-e-non-puo-fare/ gli addetti alla sicurezza NON svolgono il ruolo di Pubblico Ufficiale, quindi non possono fermare una persona, a meno che non si tratti di qualcuno colto in flagranza a rubare o a compiere altri reati penali.
Entrare scalzi non è di sicuro reato penale, quindi effettivamente la sicurezza non può impedirci fisicamente di entrare.
Non ho idea di come potrebbero comportarsi gli addetti alla vigilanza di fronte a una persona in palese stato di alterazione che tenta di entrare. Possono bloccarlo o devono limitarsi ad avvisare le Forze dell'Ordine?
Uno scalzo non è in stato di alterazione, quindi in teoria avrebbe pieno diritto di entrare. Non indossare calzature non è di certo equivalente a compire atti osceni o lesivi del pudore altrui.
La guardia potrebbe cercare di dimostrare che senza calzature una persona non raggiunge un ipotetico "livello minimo di sicurezza" per poter accedere, ma se il luogo in questione non presenta obblighi di calzature di sicurezza è una ipotesi che non vale nulla.
Sarebbe meglio però - se possibile - evitare di arrivare al punto in cui entriamo nonostante ce lo impediscano. La legge è dalla nostra parte ma non ho idea di come possano reagire i vigilanti: come detto non brillano per particolari doti intellettuali, probabilmente è meglio evitare di arrivare a quel punto. Forse non ne vale la pena.
E se fossero i vigilanti ad avvisare le Forze dell'Ordine segnalando magari comportamenti aggressivi da parte nostra?
Vero che ci sarebbero testimoni a nostro favore ma forse non è il caso di evitarle certe rogne?
A questo punto sarebbe meglio che le Forze dell'Ordine le chiamassimo direttamente noi, almeno saremmo noi la "parte offesa" e non il contrario.
Young_barefooter- Segretario Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 1601
Data d'iscrizione : 02.01.08
A John & Jane e Grand Choeur piace questo messaggio.
Re: Commento negativo
La questione è complessa. I vigilanti non possono fermare nessuno. Il mio amico mi diceva che pure di fronte ad uno che ruba possono intimargli di fermarsi ma non possono mettergli le mani addosso altrimenti passerebbero dalla parte del torto.
Considerando che il più delle volte sono uomini con una certa prestanza fisica (e poco cervello) non so quando possa convenire provare che effettivamente rispettino la legge e non ci mettano le mani addosso.
Uno dovrebbe mantenere la calma chiamare il direttore il quale potrebbe dire che c'è un regolamento. Noi dovremmo chiedere di vederlo e la cosa diventa infinita.
In linea di principio uno dovrebbe insiste chiamare i carabinieri che come dice qualcuno non sarei poi così sicuro che ci diano ragione e si perderebbe un sacco di tempo oltre a farci il sangue amaro.
Personalmente non ho problemi onde evitare seccature e perdite di tempo a mettermi un paio di infradito e ovviamente una volta fatto l'acquisto non tornare mai più in quel posto. Se ho tempo non entro a fare acquisti e vado altrove dove non mi fanno storie.
Certo in questo modo l'avrebbero vinta loro ma x come la vedo io non sono queste le cose x cui valga la pena lottare e perdere tempo.
Se poi uno ha tempo da perdere può scrivere a qualche giornale o recensioni negative. Questa cosa potrebbe essere efficace anche solo a dirla al direttore magari dicendo che gli si denuncia ecc. Ricordo sempre anni fa all'ingresso di Santa Croce a Firenze quando il responsabile della sicurezza disse chiamo i carabinieri e uno di noi che era avvocato rispose gli chiami io sono avvocato e vediamo chi ha ragione.
Non ha finito di dire la parola avvocato che subito l'atteggiamento è cambiato e ci ha fatto entrare...
Molto dipende da noi da quanto abbiamo voglia di sbatterci
Considerando che il più delle volte sono uomini con una certa prestanza fisica (e poco cervello) non so quando possa convenire provare che effettivamente rispettino la legge e non ci mettano le mani addosso.
Uno dovrebbe mantenere la calma chiamare il direttore il quale potrebbe dire che c'è un regolamento. Noi dovremmo chiedere di vederlo e la cosa diventa infinita.
In linea di principio uno dovrebbe insiste chiamare i carabinieri che come dice qualcuno non sarei poi così sicuro che ci diano ragione e si perderebbe un sacco di tempo oltre a farci il sangue amaro.
Personalmente non ho problemi onde evitare seccature e perdite di tempo a mettermi un paio di infradito e ovviamente una volta fatto l'acquisto non tornare mai più in quel posto. Se ho tempo non entro a fare acquisti e vado altrove dove non mi fanno storie.
Certo in questo modo l'avrebbero vinta loro ma x come la vedo io non sono queste le cose x cui valga la pena lottare e perdere tempo.
Se poi uno ha tempo da perdere può scrivere a qualche giornale o recensioni negative. Questa cosa potrebbe essere efficace anche solo a dirla al direttore magari dicendo che gli si denuncia ecc. Ricordo sempre anni fa all'ingresso di Santa Croce a Firenze quando il responsabile della sicurezza disse chiamo i carabinieri e uno di noi che era avvocato rispose gli chiami io sono avvocato e vediamo chi ha ragione.
Non ha finito di dire la parola avvocato che subito l'atteggiamento è cambiato e ci ha fatto entrare...
Molto dipende da noi da quanto abbiamo voglia di sbatterci
GECO- Numero di messaggi : 1082
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Re: Commento negativo
Beh il tizio con il carrello che ha commentato in quel modo per ben 2 volte aveva sicuramente qualche problema. Ognuno può pensarla come vuole ma andare da una persona e dirglielo così spudoratamente mi sembra da disagiato mentale. Credo che praticamente nessuno normale lo farebbe mai. Alla fine mica gli hai messo i piedi in faccia o cose simili… Non bisogna mai dimenticarsi che al mondo ci sono un sacco di matti.
Shamelessblonde91- Numero di messaggi : 148
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Re: Commento negativo
Shamelessblonde91 ha scritto:Beh il tizio con il carrello che ha commentato in quel modo per ben 2 volte aveva sicuramente qualche problema. Ognuno può pensarla come vuole ma andare da una persona e dirglielo così spudoratamente mi sembra da disagiato mentale. Credo che praticamente nessuno normale lo farebbe mai. Alla fine mica gli hai messo i piedi in faccia o cose simili… Non bisogna mai dimenticarsi che al mondo ci sono un sacco di matti.
Devo dire, a Roma mi hanno detto la stessa cosa, "che schifo", piu' di una volta. Definire queste persone "matte", secondo me, non afferra un fenomeno che purtroppo è molto piu' importante di qualche individuo isolato: e' intolleranza per tutto cio' che è diverso dalla norma. Puo' essere un abbigliamento hippie, i dreads, i tatuaggi, un corpo piu' grosso di quanto la società consideri "sano" e cosi' via.
gcc-antonio- Numero di messaggi : 36
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gcc-antonio ha scritto:Shamelessblonde91 ha scritto:Beh il tizio con il carrello che ha commentato in quel modo per ben 2 volte aveva sicuramente qualche problema. Ognuno può pensarla come vuole ma andare da una persona e dirglielo così spudoratamente mi sembra da disagiato mentale. Credo che praticamente nessuno normale lo farebbe mai. Alla fine mica gli hai messo i piedi in faccia o cose simili… Non bisogna mai dimenticarsi che al mondo ci sono un sacco di matti.
Devo dire, a Roma mi hanno detto la stessa cosa, "che schifo", piu' di una volta. Definire queste persone "matte", secondo me, non afferra un fenomeno che purtroppo è molto piu' importante di qualche individuo isolato: e' intolleranza per tutto cio' che è diverso dalla norma. Puo' essere un abbigliamento hippie, i dreads, i tatuaggi, un corpo piu' grosso di quanto la società consideri "sano" e cosi' via.
Prima di tutto: usare i termini "normale" e "normalità" presupporrebbe che si sappia cosa siano e non è così perché ciò che oggi diciamo "normale" non lo era appena dieci anni fa. E non mi perdo a fare esempi, basta avere memoria.
Usiamo un altro termine, diciamo "inusuale".
Andare scalzi è inusuale e non possiamo pensare che sia percepito in modo diverso.
Solo che davanti ad un certo stimolo visivo, ad un suono etc. le persone reagiscono in modo diverso a seconda della sensibilità dell'educazione e del proprio (buon)gusto.
Se vogliamo essere accettati degli altri, prima di tutto dobbiamo accettare che ci percepiscono come diversi da loro e che ci siano persone di ogni tipo e reazioni diverse.
A noi spetta di far capire che non siamo matti, o chissà cosa; quando ci si riesce le reazioni sono quasi sempre molto positive.
In ogni caso, gli intolleranti ci saranno sempre e per ogni cosa. Di questi tempi, poi!!
bfpaul
Usiamo un altro termine, diciamo "inusuale".
Andare scalzi è inusuale e non possiamo pensare che sia percepito in modo diverso.
Solo che davanti ad un certo stimolo visivo, ad un suono etc. le persone reagiscono in modo diverso a seconda della sensibilità dell'educazione e del proprio (buon)gusto.
Se vogliamo essere accettati degli altri, prima di tutto dobbiamo accettare che ci percepiscono come diversi da loro e che ci siano persone di ogni tipo e reazioni diverse.
A noi spetta di far capire che non siamo matti, o chissà cosa; quando ci si riesce le reazioni sono quasi sempre molto positive.
In ogni caso, gli intolleranti ci saranno sempre e per ogni cosa. Di questi tempi, poi!!
bfpaul
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‐---------------------------------------------gcc-antonio ha scritto:Shamelessblonde91 ha scritto:
Devo dire, a Roma mi hanno detto la stessa cosa, "che schifo", piu' di una volta. Puo' essere un abbigliamento hippie, i dreads, i tatuaggi, un corpo piu' grosso di quanto la società consideri "sano" e cosi' via.
CIAOOOO!!!!
Schifo? Per essere scalzi sulla strada? Bhé, certo, immedesimandosi loro al nostro posto, avrebbero schifo di toccare il suolo scalzi...
Certo però che quelli che non hanno più un centimetro quadro di pelle senza tatuaggi, la spilla da balia conficcata sulla guancia, l'anello al naso, l'anellino o la pallina o il krik idraulico per camion crimpato sulla lingua, 32 Kg di orecchini per ogni lobo, il piercing all'ombellico, ai capezzoli, e tra un po' magari sulle cornee, non dovrebbero fare anche loro UN PO' schifo??? (a volte li scambio per dei negozi di ferramenta). Invece nessuno dice loro ad alta voce "che schifo", o, se detto da una donna "mi chi schifu!".
CIAOOOOO!!!!
- A - N - D - Y -
Andy- Numero di messaggi : 301
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Andy ha scritto:
[color=#003333]Schifo? Per essere scalzi sulla strada? Bhé, certo, immedesimandosi loro al nostro posto, avrebbero schifo di toccare il suolo scalzi...
Certo però che quelli che non hanno più un centimetro quadro di pelle senza tatuaggi, la spilla da balia conficcata sulla guancia, l'anello al naso, l'anellino o la pallina o il krik idraulico per camion crimpato sulla lingua, 32 Kg di orecchini per ogni lobo, il piercing all'ombellico, ai capezzoli, e tra un po' magari sulle cornee, non dovrebbero fare anche loro UN PO' schifo??? (a volte li scambio per dei negozi di ferramenta). Invece nessuno dice loro ad alta voce "che schifo", o, se detto da una donna "mi chi schifu!
Al giorno d'oggi tatuaggi, piercing, anelli, orecchini e altri elementi di ferramenta sono oramai sdoganati quasi ovunque.
Da elemento di trasgressione sono diventati elemento di omologazione ai dettami estetici del tempo in cui viviamo, "trofei" di cui fare magari sfoggio sui social.
Nuovi simboli "tribali" dei moderni anni bui.
I piedi scalzi - ahimè - invece sono invece "di nicchia" e addirittura fanno schifo ai più.
La mia teoria: tutte le cosiddette "mode" sono comunque asservite al mero consumismo, a spingere cioè la gente all'acquisto compulsivo di cose, quasi sempre inutili, per apparire "alla moda".
Il barefooting volendo può essere anch'esso una moda MA si basa sul NON indossare qualcosa, quindi sul NON comprare.
Nel mondo occidentale schiavo del consumismo una moda basata sul non acquisto di qualcosa non potrà mai funzionare, nemmeno se garantisse i più meravigliosi benefici per la salute (e il bello è che noi che lo pratichiamo lo sappiamo eccome quanto faccia bene!).
Volendo non seguire le mode, al limite le scarpe sono viste come uno dei tanti "mali necessari" del nostro tempo. Vorrete mica camminare scalzi, come i nostri antenati?
Young_barefooter- Segretario Club NatiScalzi
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Young_barefooter ha scritto:Andy ha scritto:
[color=#003333]Schifo? Per essere scalzi sulla strada? Bhé, certo, immedesimandosi loro al nostro posto, avrebbero schifo di toccare il suolo scalzi...
Certo però che quelli che non hanno più un centimetro quadro di pelle senza tatuaggi, la spilla da balia conficcata sulla guancia, l'anello al naso, l'anellino o la pallina o il krik idraulico per camion crimpato sulla lingua, 32 Kg di orecchini per ogni lobo, il piercing all'ombellico, ai capezzoli, e tra un po' magari sulle cornee, non dovrebbero fare anche loro UN PO' schifo??? (a volte li scambio per dei negozi di ferramenta). Invece nessuno dice loro ad alta voce "che schifo", o, se detto da una donna "mi chi schifu!
Al giorno d'oggi tatuaggi, piercing, anelli, orecchini e altri elementi di ferramenta sono oramai sdoganati quasi ovunque.
Da elemento di trasgressione sono diventati elemento di omologazione ai dettami estetici del tempo in cui viviamo, "trofei" di cui fare magari sfoggio sui social.
Nuovi simboli "tribali" dei moderni anni bui.
I piedi scalzi - ahimè - invece sono invece "di nicchia" e addirittura fanno schifo ai più.
La mia teoria: tutte le cosiddette "mode" sono comunque asservite al mero consumismo, a spingere cioè la gente all'acquisto compulsivo di cose, quasi sempre inutili, per apparire "alla moda".
Il barefooting volendo può essere anch'esso una moda MA si basa sul NON indossare qualcosa, quindi sul NON comprare.
Nel mondo occidentale schiavo del consumismo una moda basata sul non acquisto di qualcosa non potrà mai funzionare, nemmeno se garantisse i più meravigliosi benefici per la salute (e il bello è che noi che lo pratichiamo lo sappiamo eccome quanto faccia bene!).
Volendo non seguire le mode, al limite le scarpe sono viste come uno dei tanti "mali necessari" del nostro tempo. Vorrete mica camminare scalzi, come i nostri antenati?
Concordo sulla prima parte del discorso. Piercing e tatuaggi li noti ancora soprattutto se sono molto evidenti magari in alcuni casi dove si esagera si pensa ancora che schifo ma normalmente nessuno palesa questo al diretto interessato per educazione o per timore di una reazione. Il più delle volte se non sono eccessivi li si nota come una cosa ormai molto comune e per certi versi di moda
E' vero che lo stare scalzi non costa nulla anche se esistono scarpe barefoot, sandali barefoot ecc che sono una contraddizione in termini ma diciamo scarpe o sandali minimali che bene o male tutti noi compriamo visto che per varie ragioni non possiamo sempre stare scalzi quindi anche in questo caso c'è un mercato.
Il nocciolo della questione insisto è di tipo meramente numerico. Se uno abitasse in altri Paesi dove magari nella bella stagione vedi almeno 1 persona scalza quasi ogni giorno vedi che la cosa diventa meno strana, più consueta e quindi avrai meno commenti tipo che schifo ecc (come avevi magari 20 o 30 anni fa per i primi che facevano dei piercing o tatuaggi).
Credo che la maggior parte dei calzati non si renda conto della difficoltà psicologica dell'andare scalzi mentre esageri notevolmente i rischi di farsi male o prendere malattie che nella realtà sono ridicoli se uno presta solo un minimo di attenzione. Secondo me è questo che rende così inconcepibile solo l'idea di andare scalzi.
GECO- Numero di messaggi : 1082
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Re: Commento negativo
GECO ha scritto:
Credo che la maggior parte dei calzati non si renda conto della difficoltà psicologica dell'andare scalzi mentre esageri notevolmente i rischi di farsi male o prendere malattie che nella realtà sono ridicoli se uno presta solo un minimo di attenzione. Secondo me è questo che rende così inconcepibile solo l'idea di andare scalzi.
Effettivamente parecchi dei calzati ai quali ho avuto modo di raccontare le mie esperienze di barefooter affermano di essere consapevoli che camminare scalzi faccia bene e sia piacevole MA loro stessi non lo farebbero mai a causa della sporcizia, del freddo, del timore di prendere malatie o di farsi male pestando chissà cosa. Qualcuno ha avuto anche sporadiche e brevi esperienze di camminata a piedi nudi e quasi tutti ne hanno un ricordo doloroso e spiacevole, suffragando quindi l'idea che sia impossibile fare a meno delle calzature.
Tendono invece a liquidare gli aspetti psicologici e sociali come secondari, quasi non fossero rilevanti, restando addirittura sorpresi quando racconto delle mie prime difficoltà e imbarazzi a stare scalzo tra la gente. Secondo me ragionano così perchè non hanno mai provato a stare scalzi tra la gente e non hanno idea delle pressioni psicologiche e sociali che una scelta tanto controcorrente può scatenare.
Young_barefooter- Segretario Club NatiScalzi
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Andy ha scritto:‐---------------------------------------------gcc-antonio ha scritto:Shamelessblonde91 ha scritto:
Devo dire, a Roma mi hanno detto la stessa cosa, "che schifo", piu' di una volta. Puo' essere un abbigliamento hippie, i dreads, i tatuaggi, un corpo piu' grosso di quanto la società consideri "sano" e cosi' via.
CIAOOOO!!!!
Schifo? Per essere scalzi sulla strada? Bhé, certo, immedesimandosi loro al nostro posto, avrebbero schifo di toccare il suolo scalzi...
Certo però che quelli che non hanno più un centimetro quadro di pelle senza tatuaggi, la spilla da balia conficcata sulla guancia, l'anello al naso, l'anellino o la pallina o il krik idraulico per camion crimpato sulla lingua, 32 Kg di orecchini per ogni lobo, il piercing all'ombellico, ai capezzoli, e tra un po' magari sulle cornee, non dovrebbero fare anche loro UN PO' schifo??? (a volte li scambio per dei negozi di ferramenta). Invece nessuno dice loro ad alta voce "che schifo", o, se detto da una donna "mi chi schifu!".
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Condivido appieno. Se solo la gente non prendesse il nostro modo di fare come un'offesa personale e non ci desse peso.. Ah quanto meglio staremmo tutti.
Shamelessblonde91- Numero di messaggi : 148
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Re: Commento negativo
bfpaul ha scritto:gcc-antonio ha scritto:Shamelessblonde91 ha scritto:Beh il tizio con il carrello che ha commentato in quel modo per ben 2 volte aveva sicuramente qualche problema. Ognuno può pensarla come vuole ma andare da una persona e dirglielo così spudoratamente mi sembra da disagiato mentale. Credo che praticamente nessuno normale lo farebbe mai. Alla fine mica gli hai messo i piedi in faccia o cose simili… Non bisogna mai dimenticarsi che al mondo ci sono un sacco di matti.
Devo dire, a Roma mi hanno detto la stessa cosa, "che schifo", piu' di una volta. Definire queste persone "matte", secondo me, non afferra un fenomeno che purtroppo è molto piu' importante di qualche individuo isolato: e' intolleranza per tutto cio' che è diverso dalla norma. Puo' essere un abbigliamento hippie, i dreads, i tatuaggi, un corpo piu' grosso di quanto la società consideri "sano" e cosi' via.Prima di tutto: usare i termini "normale" e "normalità" presupporrebbe che si sappia cosa siano e non è così perché ciò che oggi diciamo "normale" non lo era appena dieci anni fa. E non mi perdo a fare esempi, basta avere memoria.
Usiamo un altro termine, diciamo "inusuale".
Andare scalzi è inusuale e non possiamo pensare che sia percepito in modo diverso.
Solo che davanti ad un certo stimolo visivo, ad un suono etc. le persone reagiscono in modo diverso a seconda della sensibilità dell'educazione e del proprio (buon)gusto.
Se vogliamo essere accettati degli altri, prima di tutto dobbiamo accettare che ci percepiscono come diversi da loro e che ci siano persone di ogni tipo e reazioni diverse.
A noi spetta di far capire che non siamo matti, o chissà cosa; quando ci si riesce le reazioni sono quasi sempre molto positive.
In ogni caso, gli intolleranti ci saranno sempre e per ogni cosa. Di questi tempi, poi!!
bfpaul
Si su questo sono d'accordo, però io per natura sono estremamente intollerante alla cattiva educazione. A me non è mai capitato nulla di simile per fortuna, e mai e poi mai mi sognerei di fare una cosa simile. Io vedo ogni giorno gente vestita in maniera veramente stravagante, o poco pulita, o caratterizzata da altri dettagli che non mi sono gradevoli e a volte perfino antipatici, però mai e poi mai oserei fare loro la minima osservazione. E non per politicamente corretto o cose simili, perchè io credo di essere una delle persone meno politicamente corrette che ci siano in circolazione. Buona educazione ed intelligenza pragmatica. Probabilmente si, mi sono espresso male, più che anormale si è trattato solo di un gran maleducato.
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