Guida

Buongiorno, è da novembre che pratico lo scalzismo occasionalmente.
Solo nei weekend di bel tempo mi ritaglio qualche passeggiata all'aperto, altrimenti in settimana solo in casa.
Al lavoro sono costretto a scarpe antinfortunistiche, su asfalto proprio non riesco... Sento dei dolori atroci.
Sto usando sempre da quasi 6 mesi scarpe barefoot senza soletta per cercare, una sorta di passaggio verso il totale scalzismo... Purtroppo non riesco ancora bene a trovare il modo corretto di camminare.
Esiste una guida, un tutorial o qualsiasi tipo di aiuto per potermi correggere?
Non è così naturale posare prima la parte anteriore, spesso mi accorgo di caricare ancora molto sui talloni.
Vorrei trovare una guida facile e cercare di convincere anche la mia compagna a provare.
Al momento ha fatto solo pochi passi nell'erba, ma non è stato facile.
Sicuramente una guida, potrebbe semplificare lo scoglio psicologico e soprattutto aiutare a risvegliare i piedi addormentati da anni di fastidiose scarpe con suole spesse che ci hanno rovinato la muscolatura e la nostra natura.
Grazie ad ognuno di voi.

Io seguo su Instagram una pagina che reputo molto utile, si chiama A piedi Neri. Si tengono incontri in live a piedi nudi dove si trattano diverse tematiche a cena relative all'impostazione della camminata, ad esercizi propedeutici ecc... Barbara è molto brava e molto appassionata. Io mi ci trovo bene per quanto riguarda lo stretching e l'equilibrio. Credo potrebbe essere utile a tutte le persone più o meno ad ogni livello.

Grazie mille, Marco53 seguirò il tuo consiglio.
Probabilmente è solo questione di tempo e soprattutto di tanto esercizio.
A questi punti approfitterò della bella stagione in arrivo per scalzarmi in più possibile.
In ambiente urbano, direi quotidianamente mi frega usare le scarpe barefoot.
Riesco a stare scalzo solo nelle passeggiate nel verde che mi regalo nei weekend.
Devo in qualche modo cominciare ad andare scalzo anche nella quotidianità... Ma vivendo in un piccolo paese dove tutti ti conoscono ammetto che è veramente difficile fregarsene...
Spero di riuscire a raggiungere il club in qualche occasione nei vari incontri, per sentirmi un po' meno solo...
Grazie ancora per le parole di incoraggiamento.

Non so non a me viene abbastanza naturale camminare scalzo la cosa più difficile è il fattore psicologico.
L'unica cosa che mi viene di dire è cammina scalzo più che puoi (andando x gradi) stando rilassato in modo che il piede si adatti alle superfici.
Come qualsiasi sport più ti alleni e più vai meglio se esageri ti infortuni.
Ci sono dei libri di Andrea Bianchi che forse possono essere utili.
Ci sono esercizi per rinforzare i piedi non tanto le suole ma la struttura dei piedi.
Questo un esempio:
https://www.youtube.com/watch?v=D0PGx4Sq49E&t=471s

Mauro89 ha scritto:su asfalto proprio non riesco... Sento dei dolori atroci.

Questo è sicuramente un punto sul quale lavorare. L'asfalto è sì ruvido ma non aggressivo come ghiaia o sassi, quindi come hanno scritto la suola dei tuoi piedi evidentemente non è ancora ben allenata ma con il tempo e la pratica lo sarà.
Solo per chiarimento perchè forse fraintendo il messaggio: parli di dolori atroci facendo riferimento all'asfalto, ma i dolori li hai ai piedi, alle suole o ad altre parti delle gambe?

nikytuky94 ha scritto:

Mauro89 ha scritto:su asfalto proprio non riesco... Sento dei dolori atroci.

Questo è sicuramente un punto sul quale lavorare. L'asfalto è sì ruvido ma non aggressivo come ghiaia o sassi, quindi come hanno scritto la suola dei tuoi piedi evidentemente non è ancora ben allenata ma con il tempo e la pratica lo sarà.
Solo per chiarimento perchè forse fraintendo il messaggio: parli di dolori atroci facendo riferimento all'asfalto, ma i dolori li hai ai piedi, alle suole o ad altre parti delle gambe?

Sento un po' di dolore alla pianta e faccio molta fatica a non sbattere i talloni.
Non riesco bene a capire come funziona la camminata "rotonda" che sento spesso menzionare.
Se cerco di camminare senza sbattere i talloni praticamente vado in punta di piedi e cammino in modo imbarazzante
Soprattutto su asfalto molto vecchio e rovinato, sento ogni sassolino e ghiaia...
Il mio problema credo sia trovare questa famosa camminata morbida che non fa caricare troppo peso sui talloni e farla diventare il più naturale possibile.
Spero di riuscire presto a raggiungere il gruppo a qualche evento vicino a me per vedere di persona come funziona

Vai su asfalto liscio e solo dopo potrai andare su quello più rovinato ma come detto è una cosa che viene gradualmente e andando sempre più spesso 1 giorno 5 minuti 2 giorno 10 ecc. Se senti fastidio ti fermi.
Se vai scalzo 1 volta al mese non avrai miglioramenti.

Non è facile spiegare a parole cosa voglia dire appoggiare rilassato. Forse questo breve video?

https://www.youtube.com/shorts/jGrA7zwvA3s

Grazie mille per i consigli, sicuramente il punto cardine è proprio l'allenamento... Piano piano vista la bella stagione appena arrivata mi ci metterò dietro.
In tutto l'inverno sono riuscito a fare poche uscite fuori, ma sicuramente tra primavera e estate mi ci voglio mettere di impegno.
Grazie per ogni consiglio e per il vostro supporto.

Credo che camminando i tuoi piedi ti suggeriranno da soli il modo giusto senza troppe elucubrazioni: camminare è un movimento naturale che non richiede interventi cerebrali complessi.
Volendo fare comunque un po' di teoria: è normale che camminando su una superficie piana il tallone arrivi una frazione di secondo prima della pianta. Il lavoro del tallone però è solo quello di allarmare il resto del piede (arco plantare, in particolare) perché si prepari all'atterraggio. Il tallone non è fatto per sopportare urti e portare pesi perché è piccolo e rigido. Perché tutta la pianta entri subito in azione il baricentro del corpo non deve essere troppo indietro. In altre parole: non devi fare il passo più lungo della gamba. Soprattutto all'inizio non avere fretta di andare ma accorcia il passo fino a che non sentirai più urti sul tallone. Buon proseguimento!

Secondo il mio modesto parere non servono guide o tutorial per imparare a camminare scalzi: ognuno di noi è fatto a modo suo, con la propria sensibilità, il proprio fisico, il proprio contesto sociale, credo sia difficile stabilire delle linee guida universalmente applicabili.
Altro aspetto fondamentale: dopo anni trascorsi con le scarpe, non è facile farne a meno da un giorno all'altro, è un po' come se dovessimo imparare nuovamente a camminare, da zero!

Il modo in cui piedi e gambe lavorano con le scarpe è molto diverso da come lo fanno senza, per giunta spesso le calzature inducono posture errate o anomale durante la camminata.
Personalmente consumavo tantissimo le scarpe sui talloni, quando ho iniziato a camminare scalzo appunto sui talloni mi venivano delle terribili vesciche (a volte anche piene di sangue).
Segno che evidentemente "caricavo" in modo eccessivo i talloni, producendo attriti anomali sugli stessi, la pelle delicata e poco allenata faceva il resto.
Camminando frequentemente scalzo piano piano ho corretto questo difetto di postura, piedi e gambe hanno ripreso a lavorare come originariamente progettato e la pelle si è irrobustita.
Il problema è che ora per me l'anomalia è indossare le scarpe, che sono diventate insopportabili e mi rendono difficile camminare a lungo senza fastidi e doloretti vari a piedi e gambe.
Personalmente a parte al lavoro in ufficio, la domenica in chiesa (mia moglie mi obbliga a indossare le calzature durante la Messa) e le giornate molto umide e fredde durante l'inverno, solitamente per il resto sto sempre scalzo. Per me stare scalzo non è un hobby o l'equivalente di una attività sportiva, olistica o altro. E' un vero e proprio "stile di vita", che cerco di praticare tutti i giorni e in tutti i contesti della mia vita quotidiana. Anche perchè le calzature proprio non le sopporto, sarebbe difficile tornare indietro ormai.

Venendo a te: per iniziare dovresti fare il più possibile a meno delle scarpe.
Senza strafare ma stare scalzo deve diventare la norma, quando ovviamente te lo puoi permettere.
Chiaramente ciò dipende molto dal contesto sociale in cui vivi, non tutti possono fare tutto e subito.
Intanto dovresti abolire ciabatte/babbucce o altre calzature "da casa", estendendo poi il tuo raggio di azione a giardino/pianerottolo/garage ecc. o eventuali altri spazi condominiali comuni (di modo da allenarti e allo stesso tempo abituare eventuali vicini e conoscenti a vederti scalzo).
Poi con gradualità inizia fuori casa, cercando sì di privilegiare le superfici confortevoli ma ogni tanto affrontando brevi tratti più impegnativi. Come detto senza strafare, ogni giorno cerca di conquistare un pezzetto in più, lavora per piccoli passi. Magari porta con te delle infradito per emergenza o qualora ti accorgessi di esserti spinto troppo lontano o su superfici eccessivamente impegnative.

In definitiva lascia che piedi lavorino per come sono stati progettati e vedrai che poco per volta sarà il tuo corpo a capire come meglio adattarsi alla nuova condizione.