Corriere: le scarpe da footing non funzionano bene
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Enzo
alex65
6 partecipanti
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Corriere: le scarpe da footing non funzionano bene
Ecco il link all'articolo che comunque copio e incollo per comodità
http://www.corriere.it/salute/reumatologia/10_gennaio_25/scarpe-ginnastica-anca-ginocchio_a14f856c-09c9-11df-bcb3-00144f02aabe.shtml
Scarpe da corsa o tacchi a spillo?
Le calzature sportive proteggono bene i piedi, ma «sollecitano» anca e ginocchio anche più di quelle
con un rialzo posteriore significativo
MILANO - Non c'è pace per i nostri poveri piedi. Per le donne si profilano sofferenze fin dalla culla: come la figlia di Tom Cruise insegna, per essere davvero alla moda si comincia a incedere sui tacchi già a tre anni, per poi passare una vita caracollando su scarpe tacco dodici. Si potrebbe pensare che quando ci si infilano un paio di scarpe da jogging il nostro corpo ringrazi. E invece pare di no, almeno secondo uno studio americano pubblicato sul Journal of injury, function and rehabilitation , che sostiente che le scarpe da corsa sono sì comode per i piedi, ma metterebbero a rischio anche, ginocchia e caviglie.
ESPERIMENTO – I dati arrivano da uno studio condotto da Casey Kerrigan e i suoi collaboratori dell'università della Virginia su 68 amanti della corsa: tutti molto allenati (macinavano in media 30 chilometri alla settimana), sono stati fatti correre in laboratorio con una scarpa «neutra», con caratteristiche simili a quelle della maggioranza delle scarpe da corsa. I volontari hanno corso su un tapis roulant con e senza scarpe, mentre un sistema di acquisizione del movimento registrava ogni piccolo moto del corpo. Stando ai risultati, correre con le scarpe introdurrebbe una torsione sulle articolazioni di anca, ginocchio e caviglia molto superiore rispetto a quanto accade correndo a piedi nudi (dal 35 al 55 per cento in più circa). Perfino di più rispetto a quello che succede camminando sui tacchi: con le scarpe da corsa la torsione sul ginocchio aumenta del 36-38 per cento, con un bel tacco si aggira attorno al 20-26 per cento. Kerrigan ha commentato: «Bisognerebbe riuscire a migliorare il design delle scarpe da corsa in modo da non sollecitare le articolazioni: queste calzature infatti danno un buon supporto e protezione ai piedi, ma stressano caviglie, ginocchia e anche».
PIEDI – Che dobbiamo fare allora, correre a piedi nudi sulle nostre strade? Pare francamente poco praticabile, come conferma Paolo Tranquilli Leali, vicepresidente della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia: «La scarpa, è vero, introduce sempre un “vincolo” e genera torsioni sulle articolazioni; però il piede nudo, benché più libero di muoversi, subisce un grosso sovraccarico. Per di più non è detto che l'aumento delle forze torcenti abbia un effetto sull'usura della cartilagine: sia a livello della calzatura che nell'intero sistema scarpa/uomo si realizzano infatti numerosi meccanismi di compenso. Tutto sommato, quindi, meglio correre con le scarpe rischiando, forse, di sovraccaricare ginocchio, anca e probabilmente anche la colonna piuttosto che non proteggere i piedi: quando il piede fa male sono guai».
SCELTA – Detto questo, la scelta della scarpa per correre non è affatto irrilevante: considerando che ognuno di noi ha caratteristiche corporee diverse, piedi diversi e corre su terreni diversi, la decisione può non essere banale. «Chi, come i volontari dello studio americano, corre 30 chilometri a settimana è un semi-professionista: in questi casi consiglierei di rivolgersi a società sportive per chiedere un parere a un preparatore atletico – dice Tranquilli Leali –. Per chi pratica la corsa a livello amatoriale, bastano scarpe di buona qualità come ce ne sono molte sul mercato: un aiuto nella scelta serve quando si entra nel settore delle calzature professionali, nelle quali contano parametri come la flessibilità, il sostegno a seconda del peso e così via. Per non farsi male, però, la scelta della scarpa da corsa non è a mio parere così essenziale: conta di più scegliere il terreno giusto per correre – prosegue l'ortopedico –. Meglio erba, terra battuta o asfalto: più elastici delle superfici sintetiche o del cemento, riducono le sollecitazioni su articolazioni e colonna vertebrale durante la corsa».
Elena Meli
26 gennaio 2010
http://www.corriere.it/salute/reumatologia/10_gennaio_25/scarpe-ginnastica-anca-ginocchio_a14f856c-09c9-11df-bcb3-00144f02aabe.shtml
Scarpe da corsa o tacchi a spillo?
Le calzature sportive proteggono bene i piedi, ma «sollecitano» anca e ginocchio anche più di quelle
con un rialzo posteriore significativo
MILANO - Non c'è pace per i nostri poveri piedi. Per le donne si profilano sofferenze fin dalla culla: come la figlia di Tom Cruise insegna, per essere davvero alla moda si comincia a incedere sui tacchi già a tre anni, per poi passare una vita caracollando su scarpe tacco dodici. Si potrebbe pensare che quando ci si infilano un paio di scarpe da jogging il nostro corpo ringrazi. E invece pare di no, almeno secondo uno studio americano pubblicato sul Journal of injury, function and rehabilitation , che sostiente che le scarpe da corsa sono sì comode per i piedi, ma metterebbero a rischio anche, ginocchia e caviglie.
ESPERIMENTO – I dati arrivano da uno studio condotto da Casey Kerrigan e i suoi collaboratori dell'università della Virginia su 68 amanti della corsa: tutti molto allenati (macinavano in media 30 chilometri alla settimana), sono stati fatti correre in laboratorio con una scarpa «neutra», con caratteristiche simili a quelle della maggioranza delle scarpe da corsa. I volontari hanno corso su un tapis roulant con e senza scarpe, mentre un sistema di acquisizione del movimento registrava ogni piccolo moto del corpo. Stando ai risultati, correre con le scarpe introdurrebbe una torsione sulle articolazioni di anca, ginocchio e caviglia molto superiore rispetto a quanto accade correndo a piedi nudi (dal 35 al 55 per cento in più circa). Perfino di più rispetto a quello che succede camminando sui tacchi: con le scarpe da corsa la torsione sul ginocchio aumenta del 36-38 per cento, con un bel tacco si aggira attorno al 20-26 per cento. Kerrigan ha commentato: «Bisognerebbe riuscire a migliorare il design delle scarpe da corsa in modo da non sollecitare le articolazioni: queste calzature infatti danno un buon supporto e protezione ai piedi, ma stressano caviglie, ginocchia e anche».
PIEDI – Che dobbiamo fare allora, correre a piedi nudi sulle nostre strade? Pare francamente poco praticabile, come conferma Paolo Tranquilli Leali, vicepresidente della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia: «La scarpa, è vero, introduce sempre un “vincolo” e genera torsioni sulle articolazioni; però il piede nudo, benché più libero di muoversi, subisce un grosso sovraccarico. Per di più non è detto che l'aumento delle forze torcenti abbia un effetto sull'usura della cartilagine: sia a livello della calzatura che nell'intero sistema scarpa/uomo si realizzano infatti numerosi meccanismi di compenso. Tutto sommato, quindi, meglio correre con le scarpe rischiando, forse, di sovraccaricare ginocchio, anca e probabilmente anche la colonna piuttosto che non proteggere i piedi: quando il piede fa male sono guai».
SCELTA – Detto questo, la scelta della scarpa per correre non è affatto irrilevante: considerando che ognuno di noi ha caratteristiche corporee diverse, piedi diversi e corre su terreni diversi, la decisione può non essere banale. «Chi, come i volontari dello studio americano, corre 30 chilometri a settimana è un semi-professionista: in questi casi consiglierei di rivolgersi a società sportive per chiedere un parere a un preparatore atletico – dice Tranquilli Leali –. Per chi pratica la corsa a livello amatoriale, bastano scarpe di buona qualità come ce ne sono molte sul mercato: un aiuto nella scelta serve quando si entra nel settore delle calzature professionali, nelle quali contano parametri come la flessibilità, il sostegno a seconda del peso e così via. Per non farsi male, però, la scelta della scarpa da corsa non è a mio parere così essenziale: conta di più scegliere il terreno giusto per correre – prosegue l'ortopedico –. Meglio erba, terra battuta o asfalto: più elastici delle superfici sintetiche o del cemento, riducono le sollecitazioni su articolazioni e colonna vertebrale durante la corsa».
Elena Meli
26 gennaio 2010
alex65- Numero di messaggi : 303
Età : 59
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Corriere: le scarpe da footing non funzionano bene
-
Ultima modifica di Enzo il Gio Dic 02 2010, 21:51 - modificato 1 volta.
Enzo- Numero di messaggi : 579
Data d'iscrizione : 27.12.07
Re: Corriere: le scarpe da footing non funzionano bene
A quanto pare questo studio è stato pubblicato anche sulla Gazzetta di Modena, suscitando una risposta abbastanza stizzita da un ex-corridore (che ora vende scarpe) su un sito che frequento (e a cui non ho resistito di rispondere )
Ecco il link; spero sia ancora attivo (con tanto di foto )
http://www.podisti.net/index.php?option=com_content&view=article&id=4342:meglio-correre-scalzi-o-con-le-scarpe-cosa-dice-in-realta-lo-studio-americano&catid=13:commenti-e-opinioni&Itemid=95
Ciao
Christian
Ecco il link; spero sia ancora attivo (con tanto di foto )
http://www.podisti.net/index.php?option=com_content&view=article&id=4342:meglio-correre-scalzi-o-con-le-scarpe-cosa-dice-in-realta-lo-studio-americano&catid=13:commenti-e-opinioni&Itemid=95
Ciao
Christian
hadashi- Numero di messaggi : 772
Età : 53
Data d'iscrizione : 08.05.09
Re: Corriere: le scarpe da footing non funzionano bene
alex65 ha scritto:Tutto sommato, quindi, meglio correre con le scarpe rischiando.....
ma io stavo solo riportando l'articolo...
cosi' sembra che lo stavo scrivendo io
alex65- Numero di messaggi : 303
Età : 59
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Corriere: le scarpe da footing non funzionano bene
-
Ultima modifica di Enzo il Gio Dic 02 2010, 21:51 - modificato 1 volta.
Enzo- Numero di messaggi : 579
Data d'iscrizione : 27.12.07
Re: Corriere: le scarpe da footing non funzionano bene
Molti anni fa un tassista collega del papà di un mio carissimo amico, quando voleva insultare qualcuno con un epiteto gravissimo, gli dava dell' «URTUPéDIC!!!» E forse non sbagliava di molto.
Non sarei certo tranquillo di farmi visitare dal dottor Tranquilli, che sembra dimostrare di non sapere cos'é un piede o non avere mai sperimentato i suoi, ma ripetendo quello che è nel conformismo generale senza porre in gioco le sue conoscenze/convinzioni nonostante pare abbia letto gli studi più recenti. Per non parlare di come classifica le superfici morbide . Quanta gente ha le cartilagini andate e le anche sbilenche da poi dover essere operata ? Per non parlare gli alluci valghi che noi, umili scalzi manco ci poniamo il problema ?
Come avrà potuto correre 42 km scalzo Abebe Bikila sulle strade asfaltate (ah, sì, sono "morbide"!) senza rovinarsi i piedi (eppure ha ri-vinto una maratona, se non erro, dunque non ha perso l'uso degli arti inferiori), come fanno a non rovinarsi i piedi milioni di ragazzini dell'africa, del sudamerica. E gli aborigeni australiani, tutti nudi e scalzi in mezzo al deserto australiano senza morire ? Misteri !
Avrà pur sentito il signor Tranquilli che i migliori calciatori sono i brasiliani che cominciano a tirare di palla a piedi nudi da piccoli ? E questo cosa provoca ? Male ai piedi ? No ! Rende invece il tutto più robusto ed equilibrato, tanto da farne i giocatori fra i migliori del mondo !
Mah...
Saluti tutt'altro che disarticolati
Marco
Non sarei certo tranquillo di farmi visitare dal dottor Tranquilli, che sembra dimostrare di non sapere cos'é un piede o non avere mai sperimentato i suoi, ma ripetendo quello che è nel conformismo generale senza porre in gioco le sue conoscenze/convinzioni nonostante pare abbia letto gli studi più recenti. Per non parlare di come classifica le superfici morbide . Quanta gente ha le cartilagini andate e le anche sbilenche da poi dover essere operata ? Per non parlare gli alluci valghi che noi, umili scalzi manco ci poniamo il problema ?
Come avrà potuto correre 42 km scalzo Abebe Bikila sulle strade asfaltate (ah, sì, sono "morbide"!) senza rovinarsi i piedi (eppure ha ri-vinto una maratona, se non erro, dunque non ha perso l'uso degli arti inferiori), come fanno a non rovinarsi i piedi milioni di ragazzini dell'africa, del sudamerica. E gli aborigeni australiani, tutti nudi e scalzi in mezzo al deserto australiano senza morire ? Misteri !
Avrà pur sentito il signor Tranquilli che i migliori calciatori sono i brasiliani che cominciano a tirare di palla a piedi nudi da piccoli ? E questo cosa provoca ? Male ai piedi ? No ! Rende invece il tutto più robusto ed equilibrato, tanto da farne i giocatori fra i migliori del mondo !
Mah...
Saluti tutt'altro che disarticolati
Marco
Marco53- Numero di messaggi : 1116
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Corriere: le scarpe da footing non funzionano bene
E secondo me la vittoria di Bikila non è nemmeno il più spettacolare esempio delle prestazioni che si possono ottenere a piedi nudi:
* Shivnath Singh (un corridore indiano) nel 1978 finisce la maratona in 2:12:00! (attuale record mondiale per una maratona a piedi nudi)
* Todd Byers, un atleta americano, dal 2004 fino oggi ha corso almeno 75 maratone a piedi nudi (di cui 15 solo nel 2006), seguito da Ken Saxton che dal 1998 ad oggi ne ha corso almeno 72 (di cui 14 anche nel 2006) (dico "almeno" perchè i dati sono del 2007, e questi due corrono ancora)
* Ingrid Kupke (credo nel 2000) ha partecipato ad una ultramaratona di 24ore ad Uden, totalizzando 154 km - a piedi nudi! E Kupke ora dovrebbe avere 67 anni!!! (è del 1943 se non erro). "Barefoot Lars" invece (non conosco il suo vero nome) nel 2005 ha fatto 145 km a piedi nudi in 24 ore - tutto su asfalto!
Questo riguardo quanto secondo me sono attendibili le affermazioni del dottor Tranquilli...
Christian
* Shivnath Singh (un corridore indiano) nel 1978 finisce la maratona in 2:12:00! (attuale record mondiale per una maratona a piedi nudi)
* Todd Byers, un atleta americano, dal 2004 fino oggi ha corso almeno 75 maratone a piedi nudi (di cui 15 solo nel 2006), seguito da Ken Saxton che dal 1998 ad oggi ne ha corso almeno 72 (di cui 14 anche nel 2006) (dico "almeno" perchè i dati sono del 2007, e questi due corrono ancora)
* Ingrid Kupke (credo nel 2000) ha partecipato ad una ultramaratona di 24ore ad Uden, totalizzando 154 km - a piedi nudi! E Kupke ora dovrebbe avere 67 anni!!! (è del 1943 se non erro). "Barefoot Lars" invece (non conosco il suo vero nome) nel 2005 ha fatto 145 km a piedi nudi in 24 ore - tutto su asfalto!
Questo riguardo quanto secondo me sono attendibili le affermazioni del dottor Tranquilli...
Christian
hadashi- Numero di messaggi : 772
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Data d'iscrizione : 08.05.09
Pravda: Barefoot Runners Are Wise People
Barefoot Runners Are Wise People
http://english.pravda.ru/news/science/health/28-01-2010/111908-barefoot_runners-0
http://english.pravda.ru/news/science/health/28-01-2010/111908-barefoot_runners-0
Re: Corriere: le scarpe da footing non funzionano bene
Claudia mi ha segnalato la versione in italiano della stessa notizia
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=89123&sez=HOME_SCIENZA
che cita un articolo di della rivista "Nature". Se ci andate oggi trovate ancora la copertina dedicata ai piedi
http://www.nature.com/nature/index.html
ROMA (27 gennaio) – Un duro colpo per quelle scarpe che promettono miracoli: il miglior modo per correre, infatti, è a piedi nudi. Il più salutare a detta degli studiosi che hanno analizzato l'impatto della corsa sul piede e hanno valutato che senza calzature si prendono meno colpi al tallone, poggiando meglio il piede a terra. L'etiope Abebe Bikila nella storica maratona vinta alle Olimpiadi di Roma nel 1960 è statao un precursore.
Lo studio pubblicato sulla rivista Nature, fatto da Daniel Lieberman della Harvard University di Boston dimostra che siamo evolutivamente “fatti” per correre a piedi nudi, l'appoggio sul terreno di un piede scalzo è significativamente diverso, e più salutare, dell'appoggio di un piede calzato anche con la più sofisticata scarpa da corsa.
Gli esperti hanno confrontato la corsa di tre gruppi di individui: quelli che hanno sempre corso a piedi nudi, sempre con le scarpe e quelli che sono passati dalla corsa con scarpe alla corsa a piedi nudi. È emerso che mentre a piedi nudi si tende ad appoggiare il piede dall'avampiede alla pianta, poggiando per ultimo il tallone, con le scarpe avviene il contrario e si appoggia per primo il tallone, sottoponendolo a un impatto di collisione col terreno enorme, da cui derivano tante storte e infortuni. Si è sempre detto che correre a piedi nudi è pericoloso e fa male, ma non è vero, concludono gli autori del lavoro: è il modo più naturale e sicuro di correre, anche sui terreni più duri, basta solo farci un po' l'abitudine.
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=89123&sez=HOME_SCIENZA
che cita un articolo di della rivista "Nature". Se ci andate oggi trovate ancora la copertina dedicata ai piedi
http://www.nature.com/nature/index.html
ROMA (27 gennaio) – Un duro colpo per quelle scarpe che promettono miracoli: il miglior modo per correre, infatti, è a piedi nudi. Il più salutare a detta degli studiosi che hanno analizzato l'impatto della corsa sul piede e hanno valutato che senza calzature si prendono meno colpi al tallone, poggiando meglio il piede a terra. L'etiope Abebe Bikila nella storica maratona vinta alle Olimpiadi di Roma nel 1960 è statao un precursore.
Lo studio pubblicato sulla rivista Nature, fatto da Daniel Lieberman della Harvard University di Boston dimostra che siamo evolutivamente “fatti” per correre a piedi nudi, l'appoggio sul terreno di un piede scalzo è significativamente diverso, e più salutare, dell'appoggio di un piede calzato anche con la più sofisticata scarpa da corsa.
Gli esperti hanno confrontato la corsa di tre gruppi di individui: quelli che hanno sempre corso a piedi nudi, sempre con le scarpe e quelli che sono passati dalla corsa con scarpe alla corsa a piedi nudi. È emerso che mentre a piedi nudi si tende ad appoggiare il piede dall'avampiede alla pianta, poggiando per ultimo il tallone, con le scarpe avviene il contrario e si appoggia per primo il tallone, sottoponendolo a un impatto di collisione col terreno enorme, da cui derivano tante storte e infortuni. Si è sempre detto che correre a piedi nudi è pericoloso e fa male, ma non è vero, concludono gli autori del lavoro: è il modo più naturale e sicuro di correre, anche sui terreni più duri, basta solo farci un po' l'abitudine.
alex65- Numero di messaggi : 303
Età : 59
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Corriere: le scarpe da footing non funzionano bene
Grazie per il link, Alex!
Davvero interessantissimo l'articolo su Nature; anche il video del "professore scalzo" è favoloso!!!
Christian
Davvero interessantissimo l'articolo su Nature; anche il video del "professore scalzo" è favoloso!!!
Christian
hadashi- Numero di messaggi : 772
Età : 53
Data d'iscrizione : 08.05.09
Re: Corriere: le scarpe da footing non funzionano bene
Ieri avevo risposto ringraziando Christian per le sue dottissime reminiscenze in fatto di maratone e corse scalze. Ma il mio post non è stato postato, misteri dei collegamenti. Ci riprovo oggi e ringrazio nuovamente Christian. Le mie conoscenze in fatto di sport sono minime, forse dipenderà dal fatto che io sono altrettanto sportivo di un sofà un po' sfondato...
Saluti rilassati
Marco
Saluti rilassati
Marco
Marco53- Numero di messaggi : 1116
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Corriere: le scarpe da footing non funzionano bene
Ciao Marco
vuol dire che sei un passo più avanti di me; io corro principalmente per rilassarmi, e se tu sei già rilassato di tuo, hai un bel vantaggio
(e poi, cosa c'è di meglio di una serata sul sofà davanti alla TV, con tanto di pizza e birretta )
diciamo che, siccome corro scalzo da tempo, mi è capitato di discutere già varie volte con altri atleti sui pro&contro del correre a piedi nudi; e puoi credermi che gli sportivi sono "antagonisti" tosti per quanto riguarda le discussioni techniche così mi sono dovuto fare un po' di cultura per poter resistere La cosa bella appunto è che ESISTONO delle prove scientifiche che andare a piedi nudi fa bene, perciò la gente può scuotere la testa quanto vuole, sono solo loro che si perdono qualcosa
Saluti rilassati
vuol dire che sei un passo più avanti di me; io corro principalmente per rilassarmi, e se tu sei già rilassato di tuo, hai un bel vantaggio
(e poi, cosa c'è di meglio di una serata sul sofà davanti alla TV, con tanto di pizza e birretta )
diciamo che, siccome corro scalzo da tempo, mi è capitato di discutere già varie volte con altri atleti sui pro&contro del correre a piedi nudi; e puoi credermi che gli sportivi sono "antagonisti" tosti per quanto riguarda le discussioni techniche così mi sono dovuto fare un po' di cultura per poter resistere La cosa bella appunto è che ESISTONO delle prove scientifiche che andare a piedi nudi fa bene, perciò la gente può scuotere la testa quanto vuole, sono solo loro che si perdono qualcosa
Saluti rilassati
hadashi- Numero di messaggi : 772
Età : 53
Data d'iscrizione : 08.05.09
Re: Anche su AVATAR
C'è del movimento intorno alla questione "piedi nudi". Ci sono dei messaggi perfino su 'Avatar' che ho visto (finalmente) sabato. Appena l'ex-marine paraplegico prende il corpo dell'Avatar e si mette in piedi, scalzo, la prima cosa che fa è sentirsi in piedi (cosa che nel corpo umano non può più fare), la seconda è correre (anche questa è una sensazione bellissima che nelle spoglie umane gli è ormai preclusa), la terza è SENTIRE la terra con i piedi...
E' una scena breve ma noi scalzi la percepiamo molto bene !!!
Per non parlare dello sbarco nella foresta con le scarpe che finisce poi presto con l'abbandonare per passare a piedi nudi sugli alberi, dove i piedi giocano in modo tattile e di equilibrio...
E un'altra scena dove i piedi che giocano un ruolo notevole è quando la "lei" di cui non ricordo i nomi complicati, sale a bordo dell'iguana-farfalla volatile: si vede benissimo che tiene i piedi e le dita dei piedi in una posizione particolare che le dà supporto e ancoraggio sull'animale, che non sarebbe possibile con le scarpe.
Secondo me nel film sono diversi i messaggi di questo genere.
Saluti ottimisti
Marco
E' una scena breve ma noi scalzi la percepiamo molto bene !!!
Per non parlare dello sbarco nella foresta con le scarpe che finisce poi presto con l'abbandonare per passare a piedi nudi sugli alberi, dove i piedi giocano in modo tattile e di equilibrio...
E un'altra scena dove i piedi che giocano un ruolo notevole è quando la "lei" di cui non ricordo i nomi complicati, sale a bordo dell'iguana-farfalla volatile: si vede benissimo che tiene i piedi e le dita dei piedi in una posizione particolare che le dà supporto e ancoraggio sull'animale, che non sarebbe possibile con le scarpe.
Secondo me nel film sono diversi i messaggi di questo genere.
Saluti ottimisti
Marco
Marco53- Numero di messaggi : 1116
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Corriere: le scarpe da footing non funzionano bene
Marco53 ha scritto:C'è del movimento intorno alla questione "piedi nudi". Ci sono dei messaggi perfino su 'Avatar' che ho visto (finalmente) sabato. Appena l'ex-marine paraplegico prende il corpo dell'Avatar e si mette in piedi, scalzo, la prima cosa che fa è sentirsi in piedi (cosa che nel corpo umano non può più fare), la seconda è correre (anche questa è una sensazione bellissima che nelle spoglie umane gli è ormai preclusa), la terza è SENTIRE la terra con i piedi...
E' una scena breve ma noi scalzi la percepiamo molto bene !!!
Per non parlare dello sbarco nella foresta con le scarpe che finisce poi presto con l'abbandonare per passare a piedi nudi sugli alberi, dove i piedi giocano in modo tattile e di equilibrio...
E un'altra scena dove i piedi che giocano un ruolo notevole è quando la "lei" di cui non ricordo i nomi complicati, sale a bordo dell'iguana-farfalla volatile: si vede benissimo che tiene i piedi e le dita dei piedi in una posizione particolare che le dà supporto e ancoraggio sull'animale, che non sarebbe possibile con le scarpe.
Secondo me nel film sono diversi i messaggi di questo genere.
Saluti ottimisti
Marco
Anch'io ho visto Avatar in 3D ed è stato così "reale" che quando il protagonsita affondava i piedi nella terra o si arrampicava sugli alberi riuscivo a sentire anch'io quella sensazione nonostante fossi calzato. Comunque non è il protagonista a liberarsi dalle scapre e dagli altri indumenti ma sono gli indigeni a fargliele togliere per essere conforme ai loro costumi. Per quando riguarda alla scena con le creature volanti (che io conseidero draghi anche se non sputano fuoco) mi ha affacinato il contatto sia fisico che mentale e il forte rapporto che hanno l'uono per l'altra. Un rapporto simile così forte ho visto in Eragon (libro) che il protagonsita Eragon ha con la sua dragonessa Saphira.
Tornando ad Avatar, spero che questo film dove i protagonisti sono quasi tutti scalzi (ad eccezione dei marines), riesca a stimoli un pò la gente verso lo scalzismo.
Inoltre, semmai esistesse un pianeta così nell'immensità dello spazio, spero che non venga mai e poi mai distrutto dall'essere umano e dalla sua insaziabile sete di denaro.
Spyro- Numero di messaggi : 799
Età : 38
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Corriere: le scarpe da footing non funzionano bene
per non dimenticare quando Jack si sveglia, ed una delle prime cose che fa è muovere le dita dei piedi, in primo piano e 3D
hadashi- Numero di messaggi : 772
Età : 53
Data d'iscrizione : 08.05.09
Corriere: De Vito e quel piede nudo nel Duomo
Mmmmhhh
Secondo me c'é del movimento attorno all'argomento. Forse ci stiamo anche illudendo, ma in effetti ogni tanto l'argomento salta fuori....
Sicuro che il piedino (questo sì, proprio piccino) di De Vito in giro per il mondo può essere un richiamo all'attenzione sulle nostre estremità, però lui non va in giro a piedi nudi, ma con scarpe e calzini.
Il fatto di fotografarsi il piede in un certo posto, dopo essersi sfilato scarpe e calzini mi 'puzza' (potrebbe anche darsi in senso reale ) di una specie di feticismo. Arrivo in un qualsiasi posto, mi sfilo scarpe e calze, mi fotografo il piede nudo per aria, poi rimetto scarpe e calze e continuo la visita.
A l'é minga nurmal... direbbero proprio al Dom de Milàn !
Se fosse entrato scalzo nel Duomo avrebbe avuto anche tutto un altro effetto, come di chi entra in umiltà nella Casa di Dio, e al limite sarebbe apparso come un pellegrino in vena di preghiera.
Noi quando fotografiamo i nostri piedi nudi, di solito lo facciamo a scopo di documentare il nostro modo di essere e di mostrare che stare scalzi è possibile, o per mostrare una nostra conquista o una giornata a contatto con la natura e in sintonia con essa, anche sul cemento della città quando questo è purtroppo il nostro ambiente...
Saluti perplessi
Marco
Secondo me c'é del movimento attorno all'argomento. Forse ci stiamo anche illudendo, ma in effetti ogni tanto l'argomento salta fuori....
Sicuro che il piedino (questo sì, proprio piccino) di De Vito in giro per il mondo può essere un richiamo all'attenzione sulle nostre estremità, però lui non va in giro a piedi nudi, ma con scarpe e calzini.
Il fatto di fotografarsi il piede in un certo posto, dopo essersi sfilato scarpe e calzini mi 'puzza' (potrebbe anche darsi in senso reale ) di una specie di feticismo. Arrivo in un qualsiasi posto, mi sfilo scarpe e calze, mi fotografo il piede nudo per aria, poi rimetto scarpe e calze e continuo la visita.
A l'é minga nurmal... direbbero proprio al Dom de Milàn !
Se fosse entrato scalzo nel Duomo avrebbe avuto anche tutto un altro effetto, come di chi entra in umiltà nella Casa di Dio, e al limite sarebbe apparso come un pellegrino in vena di preghiera.
Noi quando fotografiamo i nostri piedi nudi, di solito lo facciamo a scopo di documentare il nostro modo di essere e di mostrare che stare scalzi è possibile, o per mostrare una nostra conquista o una giornata a contatto con la natura e in sintonia con essa, anche sul cemento della città quando questo è purtroppo il nostro ambiente...
Saluti perplessi
Marco
Marco53- Numero di messaggi : 1116
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