Scarpe si o scarpe no? Se ne parla in un servizio recente..

Riccardo Ven Apr 04 2014, 17:14

Scalzismo: Scarpe si o scarpe no?

Pubblicato in data 02/apr/2014

Un breve video sul fenomeno dello scalzismo.

https://www.youtube.com/watch?v=KTsdmtye__g

bfpaul Ven Apr 04 2014, 23:22

Riccardo ha scritto:Scalzismo: Scarpe si o scarpe no?

Pubblicato in data 02/apr/2014

Un breve video sul fenomeno dello scalzismo.

https://www.youtube.com/watch?v=KTsdmtye__g

Interessante.
Qualcuno ha voglia di spiegare alla signora che lo sporco non ammazza e che i barefooters si lavano i piedi, più degli "scarpati"?
Non sarebbe male intervenire - che dite? - in questi casi dove è evidente l'ingenuità di chi continua a credere che l'unica cosa possibile sia "avere le scarpe" ...

bfpaul

Spyro Dom Apr 06 2014, 12:42

Bisognerebbe intervenire, certo!
Che poi dal video è emerso che tanta gente non abbia idea di cosa sia lo scalzismo, ma non è una cosa del tutto negativa. Meglio "non sapere" che "sapere ma bollarlo come negativo". Quindi se a queste persone si fa provare lo scalzismo, magari su terreni facili come sabbia o prato soffice, penso che l'impatto sarebbe di sicuro positivo.

aldo1953 Lun Apr 07 2014, 17:42

bfpaul ha scritto:
Riccardo ha scritto:Scalzismo: Scarpe si o scarpe no?

Pubblicato in data 02/apr/2014

Un breve video sul fenomeno dello scalzismo.

https://www.youtube.com/watch?v=KTsdmtye__g
Interessante.
Qualcuno ha voglia di spiegare alla signora che lo sporco non ammazza e che i barefooters si lavano i piedi, più degli "scarpati"?
Non sarebbe male intervenire - che dite? - in questi casi dove è evidente l'ingenuità di chi continua a credere che l'unica cosa possibile sia "avere le scarpe" ...

bfpaul

Intervenire, ma come ? E' chiaro che il servizio non ammetteva repliche. E di Signore come quella ce ne sono a milioni. Vagli a dire che nelle sue scarpe ci sono molte più cause di infezione che nei piedi "scalzi" , in realtà in infradito, del figlio!

Rei Lun Apr 07 2014, 17:56

aldo1953 ha scritto:Intervenire, ma come ? E' chiaro che il servizio non ammetteva repliche. E di Signore come quella ce ne sono a milioni. Vagli a dire che nelle sue scarpe ci sono molte più cause di infezione che nei piedi "scalzi" , in realtà in infradito, del figlio!

Dai tempo al tempo: se nel 1880 avessero fatto un'inchiesta sul busto e l'opportunità di metterlo, avresti sentito risposte e argomentazioni simili.
Poi venne Coco Chanel.

Il tempo è una cosa fluida, che va dove gli pare e non sta mai fermo.

Dave Mack Mar Dic 16 2014, 00:32

Il ragazzo scalzo all'inizio sono io!

Young_barefooter Mar Dic 16 2014, 12:01

Non voglio sembrare troppo pessimista, però l'andare scalzi è tra i tabù della nostra società. Punto.
Possiamo girarci attorno quanto volete ma la realtà rimane questa!

La società in cui viviamo si basa sui consumi, e i consumi quasi sempre sono alimentati da false necessità.
Tra queste predomina la falsa percezione che il nostro corpo sia fragile e vulnerabile e vada il più possibile protetto con scarpe, indumenti pesanti e norme igieniche assurde.
In questo modo perdiamo di vista il fatto che il nostro corpo abbia delle capacità di adattamento che nemmeno immaginiamo lontanamente!

Con la possibilità di avere un'alimentazione sana e completa e le cure e terapie disponibili oggi (almeno nel mondo occidentale), se ci sforzassimo di abituare il nostro corpo a reagire maggiormente agli stimoli ambientali (e ovviamente rinunciando a vari vizi autodistruttivi), sono convinto che diventeremmo quasi delle macchine, vivremmo più a lungo, in modo più felice e sano, con meno bisogni di cose futili e banali.

Ma il gregge questo non lo capisce proprio. L'altro giorno un collega (freddoloso) è arrivato a negare apertamente che il corpo sia in grado di adattarsi in modo rapido al variare delle condizioni dell'ambiente circostante. Secondo lui gli uomini primitivi avevano meno freddo semplicemente perchè erano più pelosi di noi, per lui non centra il fatto che probabilmente il loro corpo forniva una risposta più adeguata della nostra agli stimoli esterni.
Per lui coprirsi d'inverno e indossare scarpe sono cose scontate, non gli passa nemmeno lontanamente per la testa l'idea che potrebbe abituarsi a farne a meno...

Ma se davvero il piede da solo non è in grado di svolgere la funzione per cui la natura l'ha fatto così, non nasceremmo con gli zoccoli come i cavalli o magari con degli speroni ossei sui talloni (per chi dice che un minimo di tacco per le donne è indispensabile per camminare bene)? O davvero dopo millenni la natura perfida ci fa nascere svantaggiati e bisognosi di mille protezioni?

Dave Mack Mar Dic 16 2014, 13:04

Ma anche se fosse, chissenefrega! Io non ho nessun interesse che gli altri capiscano e o condividano la mia scelta, mi basta che la tollerino e non mi impediscano di vivere come meglio credo. Questo è l'unico cambiamento che auspico nella società in quest'ambito! Smile

Alexey Mar Dic 16 2014, 15:14

Mi sa che è dura cambiare...moolto dura...il rispetto che vorremmo non arriverà mai gratuitamente, bisogna dimostrare che una cosa fa bene ed è buona e non è ancora sufficiente...ci sono troppi fattori che alimentano l'inerzia al cambiamento. Poi quando la norma sociale è alimentata dal business...

Elan Mar Dic 16 2014, 18:02

Un tabu'? può darsi, ma sono anche usanze che cambiano. Fino al dopoguerra era impensabie girare a capo scoperto ... tutti portavano un cappello e il cappello indicava anche se eri un operaio, un contadino, un borghese o un altolocato ... Le donne poi, peggio delle musulmane: almeno un fazzoletto in testa lo portavano sempre, non solo per andare in moschea ... pardon, in chiesa. Anche qui il fazzoletto era tipico delle contadine, mentre le signore e signorine di città portavano cappelli di varie fogge, a seconda dell' occasione e del ceto, con velette, spilloni gemmati ecc. ecc.

Oggi girano quasi tutti e tutte a testa scoperta, eccetto se fa molto freddo ... il cappello è diventato un "tool" , salvo particolari categorie e momenti. Per esempio i neri o per lo meno molti neri, adorano portare qualcosa in testa un po' per loro tradizione africana (temono che altrimenti spiriti magligni possano entraregli in testa dalla fontanella) un po' per il gusto di distinguersi ...

Lo scalzismo moderno, quello che pratichiamo noi, basa sul riconoscimento che nel mondo moderno ci sono pochi pericoli da cui guardarsi e le piccole ferite si curano senza problemi e senza rischi ... io per questo lo chiamo "scalzismo di ritorno" : un fenomeno culturale associato al diffondersi del benessere, delle medicine, della pulizia e delle buone pavimentazioni ... può darsi che si estenda come l'andare in giro a testa coperta.... magari prima in estate in certi luoghi di mare, poi, piano, piano...

barfota Mer Dic 17 2014, 10:24

Elan ha scritto:Un tabu'? può darsi, ma sono anche usanze che cambiano. Fino al dopoguerra era impensabie girare a capo scoperto ... tutti portavano un cappello e il cappello indicava anche se eri un operaio, un contadino, un borghese o un altolocato ... Le donne poi, peggio delle musulmane: almeno un fazzoletto in testa lo portavano sempre, non solo per andare in moschea ... pardon, in chiesa. Anche qui il fazzoletto era tipico delle contadine, mentre le signore e signorine di città portavano cappelli di varie fogge, a seconda dell' occasione e del ceto, con velette, spilloni gemmati ecc. ecc.

Oggi girano quasi tutti e tutte a testa scoperta, eccetto se fa molto freddo ... il cappello è diventato un "tool" , salvo particolari categorie e momenti. Per esempio i neri o per lo meno molti neri, adorano portare qualcosa in testa un po' per loro tradizione africana (temono che altrimenti spiriti magligni possano entraregli in testa dalla fontanella) un po' per il gusto di distinguersi ...

Lo scalzismo moderno, quello che pratichiamo noi, basa sul riconoscimento che nel mondo moderno ci sono pochi pericoli da cui guardarsi e le piccole ferite si curano senza problemi e senza rischi ... io per questo lo chiamo "scalzismo di ritorno" : un fenomeno culturale associato al diffondersi del benessere, delle medicine, della pulizia e delle buone pavimentazioni ... può darsi che si estenda come l'andare in giro a testa coperta.... magari prima in estate in certi luoghi di mare, poi, piano, piano...

Sono d'accordo. Penso anche che "dannarsi" a convincere le persone che, per innumerevoli ragioni, non accettano o non vedono di buon occhio lo scalzismo è tempo perso. Occorre invece "promuovere" questa attività, in modo che le persone "predisposte" (e secondo me sono tante) vengano invogliate a intraprendere il "barefooting", anche solo in alcuni luoghi o momenti dell'anno. L'atteggiamento di Dave Mack è quello giusto: non bisogna troppo curarsi di quello che gli altri pensano. Io stesso, sono stato invogliato ad iniziare le mie camminate seguendo l'esempio di tutti voi, dopo essere venuto a conoscenza del vostro sito e della vostra attività. Ho capito che "si puo' fare" e ci sono tante altre persone che lo fanno. Prima non avrei mai pensato di mettermi a camminare a piedi nudi la sera al parco con pioggia e otto gradi... Poi gli usi e costumi della gente cambiano e chissa'...

Laurentius Gio Dic 18 2014, 00:06

La vita è troppo corta per preoccuparmi di quello che pensano gli altri.
Infrango leggi? No.
E' un tabù? Chemmenefrega.
Soltanto gli stolti vivono nelle costanti costrizioni del pensiero comune, globalizzante, mediocrizzante e uniformante della società moderna. Osho non ha insegnato niente?

Steve Jobs è considerato un idolo da tante ragazzine che mettono in bacheca il suo noto "Be Hungry Be Foolish" ma in compenso mi hanno preso in giro per il fatto di esser scalzo...e Steve Jobs era un barefooter della prima ora. Ipocrisia italiota? Certo. Ma non mi tocca minimamente.

Grand Choeur Gio Dic 18 2014, 08:32

Da qualche parte ho letto: "Voi ridete di me perché sono diverso. Io rido di voi perché siete tutti uguali".

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