Gli sceriffi del 2000
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Enzo
ChiccoB
Spyro
contessa scalza
lucignolo
9 partecipanti
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Gli sceriffi del 2000
Scrivo qui per lasciare la massima libertà di commentare come si vuole e senza stimolare dibattiti polemici su un argomento che, se n’era già parlato, sembra toccarci solo marginalmente, perciò prendete il mio post come una curiosità del giorno.
Vi ricordate Pavia con il suo particolare (e non unico, c’è anche San Remo) divieto?
In realtà i divieti sono tanti, alcuni altrettanto assurdi.
Ciò che non sapevo era che ci fu una sollevazione (generale?) da parte del mondo studentesco, ovviamente non per il fatto di non poter andare a piedi nudi per la strada, ma per il fatto di non poter fare molte altre cose, per esempio, prendere il sole in un parco a torso nudo o mangiarsi un panino sotto la volta del cielo.
Divertente il commento di una studentessa che scrisse: <Tutti a piedi nudi nel parco!>.
Ciò avvenne circa un anno fa, poi ci fu un po’ di maretta con il presidio delle forze dell’ordine locali.
Come andò a finire? Non lo so, ma di certo so che si sono schierate due fazioni su facebook: una contro le assurde (ma non tutte, per la verità) regole per il decoro e la decenza cittadina pavese
facebook contro le regole
e l’altra a favore, con un commento significativo: <Noi non siamo barboni> (<e non ne vogliamo>, si legge fra le righe)
facebook per le regole
Se volete divertirvi a leggere qualcosa c’è questo sito:
fattispazio.noblogs.org
oppure
circolopasolini.splinder.com
con qualche commento finale, se non volete perdere tempo a leggervi la pappardella noiosa del regolamento.
Una sola precisazione: passare con il semaforo rosso costa 148 € ed un sorpasso in condizioni di scarsa visibilità (dossi, curva, nebbia, ecc.) costa da 150 a 599 € (sospensione della patente a parte).
Camminare a piedi nudi a Pavia costa 450 €!
Credo che la sproporzione in termini di potenziale danno a sé e agli altri sia così evidente da rendere superfluo qualsiasi commento.
Vi ricordate Pavia con il suo particolare (e non unico, c’è anche San Remo) divieto?
In realtà i divieti sono tanti, alcuni altrettanto assurdi.
Ciò che non sapevo era che ci fu una sollevazione (generale?) da parte del mondo studentesco, ovviamente non per il fatto di non poter andare a piedi nudi per la strada, ma per il fatto di non poter fare molte altre cose, per esempio, prendere il sole in un parco a torso nudo o mangiarsi un panino sotto la volta del cielo.
Divertente il commento di una studentessa che scrisse: <Tutti a piedi nudi nel parco!>.
Ciò avvenne circa un anno fa, poi ci fu un po’ di maretta con il presidio delle forze dell’ordine locali.
Come andò a finire? Non lo so, ma di certo so che si sono schierate due fazioni su facebook: una contro le assurde (ma non tutte, per la verità) regole per il decoro e la decenza cittadina pavese
facebook contro le regole
e l’altra a favore, con un commento significativo: <Noi non siamo barboni> (<e non ne vogliamo>, si legge fra le righe)
facebook per le regole
Se volete divertirvi a leggere qualcosa c’è questo sito:
fattispazio.noblogs.org
oppure
circolopasolini.splinder.com
con qualche commento finale, se non volete perdere tempo a leggervi la pappardella noiosa del regolamento.
Una sola precisazione: passare con il semaforo rosso costa 148 € ed un sorpasso in condizioni di scarsa visibilità (dossi, curva, nebbia, ecc.) costa da 150 a 599 € (sospensione della patente a parte).
Camminare a piedi nudi a Pavia costa 450 €!
Credo che la sproporzione in termini di potenziale danno a sé e agli altri sia così evidente da rendere superfluo qualsiasi commento.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Gli sceriffi del 2000
450 €?
Speriamo almeno che per penitenza, quando poi creperanno, questo sia il numero minimo di gironi infuocati che i responsabili si dovranno fare "scalzi" all'inferno! !
Ciao Cristiana
Speriamo almeno che per penitenza, quando poi creperanno, questo sia il numero minimo di gironi infuocati che i responsabili si dovranno fare "scalzi" all'inferno! !
Ciao Cristiana
Re: Gli sceriffi del 2000
Bah, non ho parole per questi divieti assurdi e multe assurde . Posso solo dirvi che in vari paesi e città dell'Austria come Vienna, Graz e Salisburgo la gente si può sdraiare nei parchi ovunque a torso o piedi nudi, fare pic-nic e giocare a pallone, oltre che girare a piedi nudi per la città...tutto normale! E inoltre sono città molto più belle, pulite, ordinate e decorose delle città italiane.
Spyro- Numero di messaggi : 799
Età : 38
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Gli sceriffi del 2000
Infatti uno studente ha scritto una lettera dove contesta il concetto ipocrita e bacchettone di decoro tanto decantato in Italia (in questo caso la città di Pavia), mentre nessuno si preoccupa di eliminare il triste e molto più indecoroso spettacolo dei rifiuti per strada!Spyro ha scritto:E inoltre sono città molto più belle, pulite, ordinate e decorose delle città italiane.
http://fattispazio.noblogs.org/post/2009/05/14/decoro-urbano-a-pavia-lettera-di-uno-studente
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Gli sceriffi del 2000
Ciao! Nemmeno io ho parole per questi divieti "FANTOMATICI". (..mica tanto..). Comunque,a Parma,c'è fra glia altri,un parco (della Pilotta),nel centro città,dove sia i turisti che i cittadini,possono sedersi o sdraiarsi comodamente sul prato,mangiando qualcosa,senza essere in nessun modo cacciati. (Tralascio come poi,venga lasciato il prato dopo i vari pic-nic...). Ad ogni modo,nel prato della Pilotta,già con le prime giornate di sole a partire da Marzo,sino all'autunno,si vedono tente persone che stanno tranquillamente scalze,comodamente sdraiate sull'erba. Speriamo che duri..... Chicco.
ChiccoB- Numero di messaggi : 958
Età : 52
Data d'iscrizione : 05.09.08
Enzo- Numero di messaggi : 579
Data d'iscrizione : 27.12.07
Re: Gli sceriffi del 2000
Ciao Past President Enzo, proverò a rispondere alle tue domande dal mio punto di vista, quello di chi ha voluto un "club reale" fatto da soci in carne ed ossa e non virtuale sul web, fatto da ectoplasmi.Enzo ha scritto:A questo sarebbe servito un club funzionate, non bloccato da tante dichiarazioni di non incasellamento, libertà ecc. (=paura di comparire? Nel caso cosa si scrive a fare sul forum? Per pruderie?). Un club anche se di pochi, disposto a difendere la libertà dei bf, avrebbe giovato alla libertà tutti e al progresso. Ma non dobbiamo combattere altrimenti diventiamo antipatici, poi ci sono cose più importanti, come l'omofobia (tanto per citare chi invece si sa difendere) ecc.lucignolo ha scritto:Una sola precisazione: passare con il semaforo rosso costa 148 € ed un sorpasso in condizioni di scarsa visibilità (dossi, curva, nebbia, ecc.) costa da 150 a 599 € (sospensione della patente a parte).
Camminare a piedi nudi a Pavia costa 450 €!
Credo che la sproporzione in termini di potenziale danno a sé e agli altri sia così evidente da rendere superfluo qualsiasi commento.
Va bene. Ma che ci stiamo a fare su questo forum e nel club? Per farci belli con i km percorsi o i gradi sfidati, sopra o sotto zero? Non vado oltre con le illazioni, le code di paglia sono facilmente infiammabili.
Ho coinvolto te in un primo Consiglio Direttivo ed altri in seguito in un secondo, abbiamo tentato di capire cosa volessimo fare da grandi, ma ciò non è stato definito in maniera defintiva, né temo lo sarà mai.
Il perché è presto detto: abbiamo tentato per prima cosa di farci conoscere - e da mio punto di vista, ci siamo pure riusciti, basta vedere che il nostro sito è su tutti i motori di ricerca ed è il punto di riferimento in Italia del barefooting, come volevamo che fosse - ed in seguito abbiamo cercato di darci strutture e obiettivi tramite l'Assemblea dei Soci.
Purtroppo l'Assemblea è quasi andata deserta e gli eletti si sono sentiti, non dico privi di legittimazione, ma senz'altro poco supportati e quasi portatori dei soli loro interessi, e ciò - giustamente, dico io - ha posto domande come: cosa ci sto a fare qui?
L'equivoco deriva dal ritenere di iscriversi in un Club per poter dire di farne parte, non per partecipare alle iniziative, sperando di averne vantaggi ma non impegnandosi nell'attività!
Naturalmente questa considerazione non riguarda coloro che sono stati e/o sono in Direttivo, che invece ci hanno sempre messo la faccia!
Forse non siamo stati chiari nella nostra proposta di Club, ma la sola cosa proponibile era la partecipazione, non la difesa dei pur sacrosanti diritti di un numero insignificante di cittadini ...
Il problema è sempre lì ma se non cambieremo mentalità continuerò ad avere richieste di iscrizione, ma poi al momento di vedersi o incontrarsi e fare qualcosa, ecco le risposte: ho da fare, non voglio apparire, in città no mai!, non c'è alcun obbligo, e così via.
Con questi soci e questi barefooters, dove vogliamo andare?
Lo dico senza alcun disprezzo, rimprovero o altro, non voglio offendere la sensibilità di alcuno, per carità! Ma - temo - sono domande senza risposta, caro Enzo!!
Tanto per dirne una, voglio vedere quanti verranno a Roma il 22 maggio, e sia chiaro: vengo appositamente per incontrare i barefooters!!
bfpaul
Enzo- Numero di messaggi : 579
Data d'iscrizione : 27.12.07
Re: Gli sceriffi del 2000
Oh, Enzo
<.....Oimè, quanto somiglia al tuo costume il mio!....>
<.....Oimè, quanto somiglia al tuo costume il mio!....>
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Gli sceriffi del 2000
Non c'è dubbio che i diritti sacrosanti debbano essere difesi, il problema è: con quali forze e con quali prospettive di successo? Non credo che siamo dei disturbatori o peggio, anche se qualcuno lo pensa e lo scrive addirittura, come a Pavia; non facciamo una cosa proibita dalla Costituzione né dalla morale.Enzo ha scritto:Aggiungo solo questo, per non alimentare ulteriori malumori: il diritto alla libertà anche di un solo cittadino può e dovrebbe essere difeso e si può fare, se si ha ragione. Questo è il punto: forse siamo convinti di avere torto; sarebbe allora utile, prima di qualsiasi assemblea, chiarirci questo aspetto, in relazione con il comune senso del pudore e del collegato senso di decenza, tanto più che ogni tanto ritorna l'osservazione a non imporci agli altri (=ammissione di colpa).bfpaul ha scritto:Forse non siamo stati chiari nella nostra proposta di Club, ma la sola cosa proponibile era la partecipazione, non la difesa dei pur sacrosanti diritti di un numero insignificante di cittadini ...
Se questo sincero esame di coscienza (non abbiamo uno psicologo per aiutarci?) dovesse portare alla conclusione che siamo noi gli arroganti disturbatori dell'altrui sentire, dovremmo doverosamente chiudere il club o accreditarlo fra i porno, con tanto di accettazione e raccomandazione ai maggiorenni in caso contrario il sito potrebbe restare tal quale, ma sarebbe il caso di inserire una precisazione al capitolo iscrizione proprio per evitare quanto rilevi.
Sono convinto - proprio perché sto con i piedi per terra - che non abbiamo le forze per farci conoscere nel modo corretto e tanto meno per difenderci dai prepotenti; se andando a Roma o a Milano convocassi stampa e televisione, giusto per farci conoscere e far conoscere ciò che pensiamo, quanti dei nostri lettori/utenti/supporters/soci sarebbero disposti a "metterci la faccia"?
E' una proposta seria, direi "ufficiale"; aspetto le dichiarazioni di disponibilità. Magari lo riscrivo in un sondaggio.
Quanto al Club, abbiamo provato a dare una veste ufficiale ed una struttura democratica ad un gruppo di persone che hanno la stessa passione, ma se questa non è possibile concretizzarla pubblicamente e collegialmente, non c'è ragione di insistere. Vuol dire che, pur chiamandoci Club dei Nati Scalzi, di club resterà solo il nome. E' un peccato, ma tant'é ....
bfpaul
Re: Gli sceriffi del 2000
La mia risposta la sai già.bfpaul ha scritto:E' una proposta seria, direi "ufficiale"; aspetto le dichiarazioni di disponibilità. Magari lo riscrivo in un sondaggio.
Al limite spero in un sostentamento morale od una colletta in caso di licenziamento, arresto, fustigazione, rogo o seppellimento vivo.
Ma tu pensi davvero che la TV o la stampa si muoverebbero per la convocazione di......vediamo un po'.......uno, due, tre, quattro gatti spelacchiati e poco fotogenici (chiedilo a Rei) senza indurre la gente a farsi quattro risate stimolati da quelle (professionalmente scorrette) dei cronisti?
Prendila, se vuoi, come una battuta, ma ogni manifestazione naturalistica, eco-simpatizzante, eco-escursionistica (chiamala come vuoi) è un'occasione persa per poter parlare più serenamente con gente meglio disposta a chiedere, fuori dai normali contesti sociali coperti da tabù.
Anche i moti di Pavia potevano essere, perlomeno, un'occasione per comunicare la nostra solidarietà contro certi estremismi morali.
Però tu stesso dicesti che nessuno ci manda in battaglia.
E se io penso che non facendo battaglie soccomberemo inesorabilmente, ciò non toglie che le persone barefooters sedicenti non hanno voglia di esporsi, perché semplicemente dell'andare scalzi possono benissimo fare a meno.
Mettiamoci bene in testa che nell'esigua percentuale di scalzisti la piccola piramide numerica di coloro che si dichiarano felici di andare senza scarpe si assottiglia sempre di più man mano che le condizioni diventano sempre più vincolanti e restrittive o pericolose per la propria immagine.
E, paradossalmente, chi è riuscito a risalire la piramide ed a praticare gioiosamente il proprio nudismo selettivo non ha più bisogno di rompere il cerchio per affrontare nuovi (a sua detta inutili) problemi.
La punta della piramide, insomma, si perde nel nulla numerico e ideologico.
Enzo (non me ne vogliano gli altri) è il vero ideologo del barefooting italiano e sono orgoglioso di essere in sintonia con lui, ma temo che dovremo rassegnarci.
Forse siamo noi pochi ad aver bisogno dello psicologo, che ne dite?
Se avessi ravvisato, anche solo nei nuovi entrati, una scintilla a fare di più non mi sarei dimesso come presidente (autoeletto, vero?) di un club voluto da nessuno e di cui tutti ne chiedono la chiusura.
La cosa grave è che si è dimesso pure il vicepresidente (pure autoeletto), segno che la mia percezione cosmico-pessimistica è condivisa.
E questa non è polemica, è il rigurgito di un problema mai risolto.
Ma qui siamo in chiacchiere in libertà, giust'appunto, ai margini del forum libero, con uno sguardo rivolto ai più (si fa per dire) impegnati; qualcuno non sapeva nemmeno che mi fossi dimesso e la cosa mi è sembrata scorretta nei confronti di chi non si vuole iscrivere ad un club, ma che ha il sacrosanto diritto di essere informato.
Vediamo come va il raduno nazionale (scusami, ma mi fa un po' ridere la parola), poi vedremo se andarcene tutti a nanna.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Gli sceriffi del 2000
Certo che so la tua risposta, caro Flavio. Ma non andremo a Pavia per non correre questi rischi ....lucignolo ha scritto:La mia risposta la sai già.
Al limite spero in un sostentamento morale od una colletta in caso di licenziamento, arresto, fustigazione, rogo o seppellimento vivo.
Attenzione, la mia era una provocazione. Se davvero facessi una cosa simile, credo che il raduno/incontro o come vogliamo chiamarlo, non si realizzerebbe perché in effetti a Roma non saprei quanti saremmo ed a Milano credo potremmo arrivare a quattro, cinque bf.lucignolo ha scritto:Ma tu pensi davvero che la TV o la stampa si muoverebbero per la convocazione di......vediamo un po'.......uno, due, tre, quattro gatti spelacchiati e poco fotogenici (chiedilo a Rei) senza indurre la gente a farsi quattro risate stimolati da quelle (professionalmente scorrette) dei cronisti?
Prendila, se vuoi, come una battuta, ma ogni manifestazione naturalistica, eco-simpatizzante, eco-escursionistica (chiamala come vuoi) è un'occasione persa per poter parlare più serenamente con gente meglio disposta a chiedere, fuori dai normali contesti sociali coperti da tabù.
Anche i moti di Pavia potevano essere, perlomeno, un'occasione per comunicare la nostra solidarietà contro certi estremismi morali.
Ecco perché dico: con questi numeri, dove andiamo? Possiamo fare battaglie per difentere i pur sacrosanti diritti?
La mia risposta - piedi per terra - è: NO.
E certo! Che battaglie vuoi fare se le nostre convinzioni e i nostri diritti sono sostenuti da "quattro gatti"? Se molti a cui chiedo di fornirmi alcuni elementari dati per poter scrivere nel forum spariscono, se moltissimi hanno l'accesso e non scrivono mai, se di decine di soci iscritti scrivono qui solo una decina?lucignolo ha scritto:Però tu stesso dicesti che nessuno ci manda in battaglia.
E se io penso che non facendo battaglie soccomberemo inesorabilmente, ciò non toglie che le persone barefooters sedicenti non hanno voglia di esporsi, perché semplicemente dell'andare scalzi possono benissimo fare a meno.
Enzo ha sperimentato storicamente per primo la difficoltà ad organizzare incontri con successo ed essendo saggio ha capito prima di tutti che è difficile essere presi sul serio dal mondo dei media.lucignolo ha scritto:Mettiamoci bene in testa che nell'esigua percentuale di scalzisti la piccola piramide numerica di coloro che si dichiarano felici di andare senza scarpe si assottiglia sempre di più man mano che le condizioni diventano sempre più vincolanti e restrittive o pericolose per la propria immagine.
E, paradossalmente, chi è riuscito a risalire la piramide ed a praticare gioiosamente il proprio nudismo selettivo non ha più bisogno di rompere il cerchio per affrontare nuovi (a sua detta inutili) problemi.
La punta della piramide, insomma, si perde nel nulla numerico e ideologico.
Enzo (non me ne vogliano gli altri) è il vero ideologo del barefooting italiano e sono orgoglioso di essere in sintonia con lui, ma temo che dovremo rassegnarci.
Forse siamo noi pochi ad aver bisogno dello psicologo, che ne dite?
A mio avviso, qualcuno abbastanza deciso fra i nuovi utenti, c'è. Forse uno, due ....lucignolo ha scritto:Se avessi ravvisato, anche solo nei nuovi entrati, una scintilla a fare di più non mi sarei dimesso come presidente (autoeletto, vero?) di un club voluto da nessuno e di cui tutti ne chiedono la chiusura.
La cosa grave è che si è dimesso pure il vicepresidente (pure autoeletto), segno che la mia percezione cosmico-pessimistica è condivisa.
E questa non è polemica, è il rigurgito di un problema mai risolto.
Sul presidente autoeletto, non sono d'acccordo: è stata convocata una regolare Assemblea dei Soci, andata quasi deserta; legittimamente è stato eletto un Direttivo e se l'elezione non era plebiscitaria, non per questo era meno legittima. Se poi questo ti demotiva e ti pone problemi, hai la mia comprensione e vale lo stesso per il vicepresidente.
Per questo sto scrivendo queste cose in questo Forum che non è quello dei Soci, perché si sappia come gestiamo le cose: in piena trasparenza e senza nasconderci o nascondere niente.lucignolo ha scritto:Ma qui siamo in chiacchiere in libertà, giust'appunto, ai margini del forum libero, con uno sguardo rivolto ai più (si fa per dire) impegnati; qualcuno non sapeva nemmeno che mi fossi dimesso e la cosa mi è sembrata scorretta nei confronti di chi non si vuole iscrivere ad un club, ma che ha il sacrosanto diritto di essere informato.
Non abbiamo scheletri negli armadi.
Per questo mi auguro che la discussione sia proficua e che stimoli i nuovi a parlarne fra noi.
E vabbeh! Raduno nazionale è forse troppo pomposo .... diciamo i due raduni/incontri del centro e del nord, perché non dimenticate: il 22 maggio sarò a Roma e il 23 a Milano.lucignolo ha scritto:Vediamo come va il raduno nazionale (scusami, ma mi fa un po' ridere la parola), poi vedremo se andarcene tutti a nanna.
Vediamo se stavolta riusciremo a incontrare nuovi amici ed a instaurare rapporti più fattivi che in passato. Altrimenti cancellerò il forum dei soci e questo Forum resterà associato al Club dei Nati Scalzi che sarà solo la voce dei barefooter italiani sul web.
bfpaul
Re: Gli sceriffi del 2000
Niente "gatta spelacchiata" , al massimo una "Grizabella" come nel celebre musical "Cats" https://www.youtube.com/watch?v=MVH39yj26a0 , e voi nemmeno!!!! Un pò di auto-stima e auto-ironia, no? Fotogenia??? Chiedete a un fotografo capace o a un esperto cameraman. Se vogliono..., fanno di voi tutti dei divi!
Sulla questione del Club mi pare abbiate già spiegato come stanno, e come sono andate, le cose. Ma come ha già fatto notare Enzo, il diritto di libertà di un individuo, non dovrebbe dipendere dal numero esiguo di persone in un gruppo, o dal numero di individui che fanno la stessa scelta (magari anche per diverse ragioni). È un diritto per ognuno. Punto. E va difeso. Basta.
Come? Bè, secondo il mio parere, sulla base dei diritti universali dell'uomo già esistenti (da applicare in pratica e rispettare), e non sulla base di una diversità di gruppo (sarebbe destinato a fallire). Per questo ci vorrebbe un tipo di appoggio legale da parte di un gruppo che si occupa di questi casi specifici legali, come Amnesty International o altra ONG. Dovremmo noi in pratica cercare di trovare un ruolo di associazione con queste, magari in cambio del pagamento di un contributo annuo, e o offrendo in cambio di pubblicare un loro banner di pubblicità nel nostro sito e nel forum.
Cristiana
P.S.: Purtroppo quest'anno le mie risorse finanziarie sono estremamente prosciugate da necessari e irrimandabili lavori di manutenzione alla casa e non potendo contare su altre entrate improvvise o inaspettate, non potrò fare viaggi extra e partecipare a almeno uno degli incontri in Italia . Speriamo il prossimo anno vada meglio!
Sulla questione del Club mi pare abbiate già spiegato come stanno, e come sono andate, le cose. Ma come ha già fatto notare Enzo, il diritto di libertà di un individuo, non dovrebbe dipendere dal numero esiguo di persone in un gruppo, o dal numero di individui che fanno la stessa scelta (magari anche per diverse ragioni). È un diritto per ognuno. Punto. E va difeso. Basta.
Come? Bè, secondo il mio parere, sulla base dei diritti universali dell'uomo già esistenti (da applicare in pratica e rispettare), e non sulla base di una diversità di gruppo (sarebbe destinato a fallire). Per questo ci vorrebbe un tipo di appoggio legale da parte di un gruppo che si occupa di questi casi specifici legali, come Amnesty International o altra ONG. Dovremmo noi in pratica cercare di trovare un ruolo di associazione con queste, magari in cambio del pagamento di un contributo annuo, e o offrendo in cambio di pubblicare un loro banner di pubblicità nel nostro sito e nel forum.
Cristiana
P.S.: Purtroppo quest'anno le mie risorse finanziarie sono estremamente prosciugate da necessari e irrimandabili lavori di manutenzione alla casa e non potendo contare su altre entrate improvvise o inaspettate, non potrò fare viaggi extra e partecipare a almeno uno degli incontri in Italia . Speriamo il prossimo anno vada meglio!
Ultima modifica di contessa scalza il Lun Apr 19 2010, 09:20 - modificato 1 volta.
Enzo- Numero di messaggi : 579
Data d'iscrizione : 27.12.07
Re: Gli sceriffi del 2000
X prima cosa non posso che rallegrarmi visto che i favorevoli ai divieti sono 12 mentre i contrari 887.
Dei 6 uno è divertentissimo:
LE LEGGI SONO FATTE PER ESSER INFRANTE, IO SONO IL PRIMO, MA NON QUELLE DI DECORO.
Dalla serie i reati dei 'colletti bianchi' che non si notano (corruzione, falso in bilancio, evasione fiscale...) quelli non danno fastidio alla vista finto – morale - bigotta anzi sono un vanto da rotari club!
Sfrecciare a 200 Km/h con il macchinone è da fighi e se mi danno la multa me ne fotto tanto ho l'amico che me la strappa oppure ho tanti di quei soldi che me ne frego non sono mica uno straccione che va in giro scalzo, a torso nudo e che mangia un panino nel parco! Io esco di casa vestito da figo prendo la mia macchina super accessoriata con climatizzatore e vado a pranzo in un bel ristorante con l'aria condizionata.
Il discorso se portato al di fuori del particolare dovrebbe spostarsi su una riflessione + ampia non contro o a favore delle regole ma SULLE regole.
Le regole sono necessarie ma si deve fare una scelta radicale sui modelli.
Il primo di tipo 'verticale' basato sulla gerarchia e sulla competizione.
Il secondo 'orizzontale' rispettoso della persona e orientato al riconoscimento dell'altro come x esempio la dichiarazione dei diritti umani e la costituzione italiana.
La questione va quindi oltre al nostro orticello e si allarga al diritto e alla politica in generale spingendoci a fare determinate scelte al momento del voto ma non solo.
Una discussione seria su cosa sia veramente la morale e i doveri di legge che dovrebbe prendere spunto proprio dall’affermazione del tizio perbenista.
Siamo nella società dell’apparire dove certe cose non si fanno perché è indecoroso andare scalzi o a torso nudo anche se nella realtà dei fatti non si nuoce a nessuno mentre si può nascostamente fare di tutto e di più a danno dei cittadini basta essere abbastanza furbi da non farsi beccare.
Io credo che soltanto scardinando questa logica si possa fare per prima cosa il bene del paese e di riflesso si potrebbero avere dei riscontri positivi anche per noi perché certe amministrazioni che fanno certi regolamenti cadrebbero e anche il pensiero comune sarebbe differente. Questa è una lotta che vale la pena fare essendo enorme la posta in gioco.
E’ una lotta che può trovare ampi numeri di consenso al contrario dell’andare scalzi a cui non frega niente agli altri e diciamo la verità frega poco anche a noi.
E’ una questione culturale molto ampia che ha il suo perno sul rispetto delle regole (capire che le tasse non vanno evase, che bisogna dire no alla corruzione, che bisogna aver rispetto della cosa pubblica e di conseguenza non trasformare in pattumiera un parco dopo il pic-nic, come descrive Chicco, perché in questo modo è poi ovvio che arriva qualcuno a vietarlo al contrario che a Vienna dove è vero che non c’è il divieto ma è anche vero che la gente avendo maggior senso civico per il bene comune non sporca il parco. Avremmo così un parco pulito pur mantenendo il diritto di mangiare nel parco…).
Tornando al nostro forum e al club e alla domanda cosa siamo qui a fare?
Possiamo proseguire, magari con maggiore impegno, a fare gite scalze oppure possiamo dare una svolta per dare una visibilità maggiore alla nostra attività.
Io sarei già contento se aumentasse la nostra attività sia con un numero maggiore di uscite sia con un numero crescente di adesioni. Per molti è già un grosso sforzo portare avanti questo discorso sia per problemi di tempo (anche meteo) sia x problemi emotivi.
Per il passo successivo sappiamo benissimo che come dice Selis se convocasse la stampa (ammesso che trovi uno interessato all'argomento) sappiamo benissimo che quasi tutti, io per primo, ci tireremmo indietro.
Oppure faremmo un intervista ma metta solo il nome, nn faccia foto e riprese o al massimo solo ai piedi,...
Questo non perché pure noi pensiamo di fare una cosa sbagliata ma perché sappiamo che molti la pensano così e quindi temiamo x la nostra reputazione.
Il discorso è anche numerico, siamo in pochi. Ma non è solo questo. E' soprattutto un discorso di determinazione e di importanza della posta in gioco. Purtroppo sempre più spesso leggiamo sui media di lavoratori che salgono sui tetti della fabbrica per difendere il proprio posto di lavoro.
Da una parte pur essendo in pochi sono molto determinati dall’altra la loro determinazione è dettata da una GRAVE perdita come quella del lavoro che per me non è assolutamente equiparabile alla perdita di diritto di andare scalzo.
Anche perché nella realtà dei fatti io posso andare scalzo ovunque tranne in determinati posti ben precisi. Capisco il ragionamento che faceva Flavio ‘si ma se un giorno vietassero di andare scalzi nel proprio comune?’.
E’ x questo che insisto nel dire che ci renderemmo ridicoli nel fare un qualsiasi tipo di manifestazione per il nostro diritto di andare scalzi sia per lo scarso interesse (questione numerica) sia per la scarsa importanza della cosa (se qualcuno pensa che invece sia importantissima mi chiedo come mai non abbia ancora fatto qualche gesto clamoroso x destare l’attenzione dei media visto che non è possibile mettersi in mostra con i numeri un singolo individuo potrebbe mettersi in mostra con degli atti di protesta eclatanti in modo da farsi comunque notare dai media).
Ritengo quindi la mia convinzione che abbia più senso fare degli atti più generici che spingano ad un cambiamento culturale che innescherebbe un cambiamento politico – giuridico che potrebbe quindi portare ad una maggiore tolleranza nei nostri confronti e all’eventuale cancellazione di alcuni divieti stupidi tra cui il nostro.
Nel suo libro, da me più volte citato, ‘Sulle regole’ di Gherardo Colombo fa degli esempi macroscopici di leggi ingiuste e giustamente contestate come le leggi razziali e la schiavitù. Ora l’ungi da me fare un paragone ma il concetto di legittima contestazione contro una legge ingiusta è sempre valido.
Altra strada possibile nello specifico di Pavia sarebbe quello di contattare gli 887 contrari al regolamento di Pavia (presumo che siano cittadini pavesi) e indire una marcia di protesta nel giorno x tutti in marcia scalzi e/o a torso nudo per un pic-nic davanti al comune. Se aderissero tutti sarebbe una notizia non da poco per quella cittadina e dubito fortemente che verremmo multati tutti.
Dopo la protesta una delegazione potrebbe parlare al sindaco della rimozione di certe regole e visto il numero di contestatori – elettori al sindaco potrebbe venire l’idea che tutto sommato varrebbe la pena ripensarci.
Dei 6 uno è divertentissimo:
LE LEGGI SONO FATTE PER ESSER INFRANTE, IO SONO IL PRIMO, MA NON QUELLE DI DECORO.
Dalla serie i reati dei 'colletti bianchi' che non si notano (corruzione, falso in bilancio, evasione fiscale...) quelli non danno fastidio alla vista finto – morale - bigotta anzi sono un vanto da rotari club!
Sfrecciare a 200 Km/h con il macchinone è da fighi e se mi danno la multa me ne fotto tanto ho l'amico che me la strappa oppure ho tanti di quei soldi che me ne frego non sono mica uno straccione che va in giro scalzo, a torso nudo e che mangia un panino nel parco! Io esco di casa vestito da figo prendo la mia macchina super accessoriata con climatizzatore e vado a pranzo in un bel ristorante con l'aria condizionata.
Il discorso se portato al di fuori del particolare dovrebbe spostarsi su una riflessione + ampia non contro o a favore delle regole ma SULLE regole.
Le regole sono necessarie ma si deve fare una scelta radicale sui modelli.
Il primo di tipo 'verticale' basato sulla gerarchia e sulla competizione.
Il secondo 'orizzontale' rispettoso della persona e orientato al riconoscimento dell'altro come x esempio la dichiarazione dei diritti umani e la costituzione italiana.
La questione va quindi oltre al nostro orticello e si allarga al diritto e alla politica in generale spingendoci a fare determinate scelte al momento del voto ma non solo.
Una discussione seria su cosa sia veramente la morale e i doveri di legge che dovrebbe prendere spunto proprio dall’affermazione del tizio perbenista.
Siamo nella società dell’apparire dove certe cose non si fanno perché è indecoroso andare scalzi o a torso nudo anche se nella realtà dei fatti non si nuoce a nessuno mentre si può nascostamente fare di tutto e di più a danno dei cittadini basta essere abbastanza furbi da non farsi beccare.
Io credo che soltanto scardinando questa logica si possa fare per prima cosa il bene del paese e di riflesso si potrebbero avere dei riscontri positivi anche per noi perché certe amministrazioni che fanno certi regolamenti cadrebbero e anche il pensiero comune sarebbe differente. Questa è una lotta che vale la pena fare essendo enorme la posta in gioco.
E’ una lotta che può trovare ampi numeri di consenso al contrario dell’andare scalzi a cui non frega niente agli altri e diciamo la verità frega poco anche a noi.
E’ una questione culturale molto ampia che ha il suo perno sul rispetto delle regole (capire che le tasse non vanno evase, che bisogna dire no alla corruzione, che bisogna aver rispetto della cosa pubblica e di conseguenza non trasformare in pattumiera un parco dopo il pic-nic, come descrive Chicco, perché in questo modo è poi ovvio che arriva qualcuno a vietarlo al contrario che a Vienna dove è vero che non c’è il divieto ma è anche vero che la gente avendo maggior senso civico per il bene comune non sporca il parco. Avremmo così un parco pulito pur mantenendo il diritto di mangiare nel parco…).
Tornando al nostro forum e al club e alla domanda cosa siamo qui a fare?
Possiamo proseguire, magari con maggiore impegno, a fare gite scalze oppure possiamo dare una svolta per dare una visibilità maggiore alla nostra attività.
Io sarei già contento se aumentasse la nostra attività sia con un numero maggiore di uscite sia con un numero crescente di adesioni. Per molti è già un grosso sforzo portare avanti questo discorso sia per problemi di tempo (anche meteo) sia x problemi emotivi.
Per il passo successivo sappiamo benissimo che come dice Selis se convocasse la stampa (ammesso che trovi uno interessato all'argomento) sappiamo benissimo che quasi tutti, io per primo, ci tireremmo indietro.
Oppure faremmo un intervista ma metta solo il nome, nn faccia foto e riprese o al massimo solo ai piedi,...
Questo non perché pure noi pensiamo di fare una cosa sbagliata ma perché sappiamo che molti la pensano così e quindi temiamo x la nostra reputazione.
Il discorso è anche numerico, siamo in pochi. Ma non è solo questo. E' soprattutto un discorso di determinazione e di importanza della posta in gioco. Purtroppo sempre più spesso leggiamo sui media di lavoratori che salgono sui tetti della fabbrica per difendere il proprio posto di lavoro.
Da una parte pur essendo in pochi sono molto determinati dall’altra la loro determinazione è dettata da una GRAVE perdita come quella del lavoro che per me non è assolutamente equiparabile alla perdita di diritto di andare scalzo.
Anche perché nella realtà dei fatti io posso andare scalzo ovunque tranne in determinati posti ben precisi. Capisco il ragionamento che faceva Flavio ‘si ma se un giorno vietassero di andare scalzi nel proprio comune?’.
E’ x questo che insisto nel dire che ci renderemmo ridicoli nel fare un qualsiasi tipo di manifestazione per il nostro diritto di andare scalzi sia per lo scarso interesse (questione numerica) sia per la scarsa importanza della cosa (se qualcuno pensa che invece sia importantissima mi chiedo come mai non abbia ancora fatto qualche gesto clamoroso x destare l’attenzione dei media visto che non è possibile mettersi in mostra con i numeri un singolo individuo potrebbe mettersi in mostra con degli atti di protesta eclatanti in modo da farsi comunque notare dai media).
Ritengo quindi la mia convinzione che abbia più senso fare degli atti più generici che spingano ad un cambiamento culturale che innescherebbe un cambiamento politico – giuridico che potrebbe quindi portare ad una maggiore tolleranza nei nostri confronti e all’eventuale cancellazione di alcuni divieti stupidi tra cui il nostro.
Nel suo libro, da me più volte citato, ‘Sulle regole’ di Gherardo Colombo fa degli esempi macroscopici di leggi ingiuste e giustamente contestate come le leggi razziali e la schiavitù. Ora l’ungi da me fare un paragone ma il concetto di legittima contestazione contro una legge ingiusta è sempre valido.
Altra strada possibile nello specifico di Pavia sarebbe quello di contattare gli 887 contrari al regolamento di Pavia (presumo che siano cittadini pavesi) e indire una marcia di protesta nel giorno x tutti in marcia scalzi e/o a torso nudo per un pic-nic davanti al comune. Se aderissero tutti sarebbe una notizia non da poco per quella cittadina e dubito fortemente che verremmo multati tutti.
Dopo la protesta una delegazione potrebbe parlare al sindaco della rimozione di certe regole e visto il numero di contestatori – elettori al sindaco potrebbe venire l’idea che tutto sommato varrebbe la pena ripensarci.
Andrea77- Numero di messaggi : 1101
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Gli sceriffi del 2000
Accidenti, oggi pomeriggio questo thread è diventato proprio vivace (non sono ancora riuscito a leggerlo in dettaglio, però mi sembra che ricadiamo nel solito sminuzzamento )
Mi sembra che ci piace continuamente saltare da 0 a 100 (e poi di nuovo ritornare a 0)
Concordo che mobilitare i media per filmare un nostro raduno sarebbe una cosa poco produttiva e persino ridicola, ma perchè non si comincia con iniziative più piccole e serie, come p.es. proporre degli articoli sul barefooting a riviste o giornali (salutiste, sportive, o persino popolari) ? negli ultimi mesi si è cominciato a parlare un pò - anche se in maniera molto limitata - dell'andare scalzi (ricordo l'articolo dell'università di Hardvard che è stato riportato da corriere, repubblica, etc; oppure le notizie sul vincitore della maratona di Roma che ha tagliato il traguardo scalzo).
Io propongo di provare (mi offro a dare una mano); la situazione (almeno per il club) non può diventare peggio di quello che è già
Christian
Mi sembra che ci piace continuamente saltare da 0 a 100 (e poi di nuovo ritornare a 0)
Concordo che mobilitare i media per filmare un nostro raduno sarebbe una cosa poco produttiva e persino ridicola, ma perchè non si comincia con iniziative più piccole e serie, come p.es. proporre degli articoli sul barefooting a riviste o giornali (salutiste, sportive, o persino popolari) ? negli ultimi mesi si è cominciato a parlare un pò - anche se in maniera molto limitata - dell'andare scalzi (ricordo l'articolo dell'università di Hardvard che è stato riportato da corriere, repubblica, etc; oppure le notizie sul vincitore della maratona di Roma che ha tagliato il traguardo scalzo).
Io propongo di provare (mi offro a dare una mano); la situazione (almeno per il club) non può diventare peggio di quello che è già
Christian
hadashi- Numero di messaggi : 772
Età : 53
Data d'iscrizione : 08.05.09
Re: Gli sceriffi del 2000
Il mio diritto è quello di essere libero, la vuoi capire o no? E la libertà trascende l'interesse collettivo, anzi, a volte lo contraddice.Andrea77 ha scritto:E’ x questo che insisto nel dire che ci renderemmo ridicoli nel fare un qualsiasi tipo di manifestazione per il nostro diritto di andare scalzi sia per lo scarso interesse (questione numerica) sia per la scarsa importanza della cosa
Se ragioniamo in termini numerici e se introduciamo discorsi di interesse o, peggio, di rapporti di forza, allora legittimiamo perfino l'estinzione dei nativi d'America, che erano come noi in enorme inferiorità numerica.
In fin dei conti erano solo quattro straccioni seminudi che abusavano del loro spazio disponibile.
Attento, perché essere pochi non vuol dire avere torto o non avere diritti.
In un paese civile il diritto di esprimersi come meglio si crede (senza danneggiare la libertà altrui) è inviolabile: il decidere cercando di accontentare i più è un concetto che si accorda con quello statistico frequentista, perché è ovvio che non si può accontentare tutti.
Allora si vota, con qualsiasi strumento disponibile e si creano regole necessarie al buon funzionamento dell'impasto sociale.
Ma questo non vuol dire che la maggioranza abbia ragione e nemmeno che si debba soffocare la libertà (innocua) delle minoranze, nemmeno se esigue.
Se, invece, vogliamo ammettere che i pochi si possono mettere a tacere con le manganellate o con le cannonate a mitraglia, allora è tutto finito ed il nostro concetto tanto civile di libertà è tutto da rimettere in discussione.
E la vedo male per il futuro.
Perché i gesti eclatanti sono fuochi di paglia che si accendono nella disperazione e noi non siamo disperati: se ne parla per qualche giorno e poi tutto finisce li.se qualcuno pensa che invece sia importantissima mi chiedo come mai non abbia ancora fatto qualche gesto clamoroso x destare l’attenzione dei media visto che non è possibile mettersi in mostra con i numeri un singolo individuo potrebbe mettersi in mostra con degli atti di protesta eclatanti in modo da farsi comunque notare dai media
A proposito: sai che è vietato anche incatenarsi ad un palo? E la cosa mi fa ridere, perché come cavolo fai ad incatenarti bene da solo? C'hai mai provato?
Forse no, perché difficilmente i benpensanti, illuminati dall'alto trascendente ammetterebbero di avere torto, però, quando avevo scritto le mie prime righe sull'argomento, ti confesserò che avevo pensato a questa possibilità.Altra strada possibile nello specifico di Pavia sarebbe quello di contattare gli 887 contrari al regolamento di Pavia (presumo che siano cittadini pavesi) e indire una marcia di protesta nel giorno x tutti in marcia scalzi e/o a torso nudo per un pic-nic davanti al comune. Se aderissero tutti sarebbe una notizia non da poco per quella cittadina e dubito fortemente che verremmo multati tutti.
Dopo la protesta una delegazione potrebbe parlare al sindaco della rimozione di certe regole e visto il numero di contestatori – elettori al sindaco potrebbe venire l’idea che tutto sommato varrebbe la pena ripensarci.
Avevo anche riflettuto con rammarico che tanti divieti mascherano solo l'incapacità di tenere sotto controllo il comportamento dannoso e maleducato di poche persone, come quelle che cospargono l'asfalto di vetri o che non raccolgono le deiezioni dei loro incolpevoli compagni a quattro zampe.
Ed allora si fa più bella figura a colpire nel mucchio.
Com'è che, in questo caso, la maggioranza perde?
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Gli sceriffi del 2000
Ma sai quante proposte del genere abbiamo lanciato e quante belle idee ha partorito la attivissima Cristiana? Ma a tutto si è trovato un motivo per non farlo.hadashi ha scritto:perchè non si comincia con iniziative più piccole e serie, come p.es. proporre degli articoli sul barefooting a riviste o giornali (salutiste, sportive, o persino popolari) ?
Da qui le nostre dimissioni e da qui deriva il continuo passaggio da 0 a 100 e viceversa, come tu dici.
Ma per carità, Christian!la situazione (almeno per il club) non può diventare peggio di quello che è già
Non dirlo nemmeno.
Senza nulla togliere alla tua capacità di giudizio, in 57 anni di vita ho imparato a mie spese che non c'è mai limite al peggio.
E non può che essere così, perchè pochi spingono in una direzione, molti in quella opposta.mi sembra che ricadiamo nel solito sminuzzamento
So che ti piacerebbe che si marciasse tutti in un'unica direzione, ma non è questa la realtà.
Prendiamo atto che siamo pochi, disuniti e disinteressati e questa è un'altra realtà incontestabile.
Credo che il club sparirà anche come parola, per lasciare il posto ad un sito di semplici simpatizzanti più o meno teorici.
Vedrai che, allora, il generale accordo o la calma piatta, secondo i punti di vista, regneranno sovrani con la soddisfazione di tutti.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Enzo- Numero di messaggi : 579
Data d'iscrizione : 27.12.07
Re: Gli sceriffi del 2000
lucignolo ha scritto:Ma sai quante proposte del genere abbiamo lanciato e quante belle idee ha partorito la attivissima Cristiana? Ma a tutto si è trovato un motivo per non farlo.
Eh si, il problema è proprio questo; prononiamo, lanciamo, discutiamo, ma non facciamo. Mi sembra che, appena viene lanciata una proposta, seguono discussioni lunghissime dove appunto si sminuzza tutto, e si evidenza tutti i problemi possibili ed immaginibili, e centomila ragioni per non farlo (e poi non si dica che manca il tempo per azioni concrete; per le discussioni lo troviamo, no ). Ovvio che chi ha fatto la proposta (e forse sarebbe anche disponibile a fare gran parte del lavoro richiesto) poi si stufa e lascia stare. A volte basterebbe che chi non è d'accordo e non vuole partecipare semplicemente non tolga il vento dalle vele di chi vuole fare... Ovviamente non voglio in nessun modo dire che non si debba discutere liberamente del tutto e del più, per carità, ci mancherebbe altro! Ma mi sembra che ad ogni proposta concreta ci perdiamo in discussioni teoriche.
Con l'eccezione di Cristiana forse, che continua a fare dei bellissimi video (o Andrea, che continua a organizzare e proporre delle escursioni). Ma - per favore correggetemi se sbaglio! - credo che il club c'entri poco, sembrano cose che Cristiana e Andrea fanno tutte da se (anzi... sbaglio nell'assumere che se Cristiana avesse "proposto" i video come "attività del Club", sarebbero stati stroncati in partenza ? )
Ormai temo che serve a poco sperare nel supporto del club per azioni concrete; rimane solo fare le cose di iniziativa propria (e a nome proprio), e mettere il club a conoscenza dopo, a fatti compiuti
Spero non vediate questo post come contributo "disfattista", non so in che altro modo esperimere quello che penso.
Forse continuo ancora a sperare che prima o poi si accumuli una sufficiente massa critica per riuscire a superare l'attuale situazione di stallo )
A presto a Milano!
Christian
hadashi- Numero di messaggi : 772
Età : 53
Data d'iscrizione : 08.05.09
Re: Gli sceriffi del 2000
Se è da avventati ritenere che un diritto debba sempre essere difeso, ci sono anch'io.Enzo ha scritto:Grazie per il saggio, Paolo, ma forse non lo merito perché voglio essere avventato e, in linea con "contessa scalza", del parere che bisognerebbe difendersi comunque, a nome di un pur esiguo numero di persone che ad oggi il club rappresenta. Quindi se vuoi convocare una conferenza stampa, il 22 maggio a Roma, sono disponibile a metterci la faccia e a denunciare l'ingiustizia e la stoltezza di regolamenti comunali, come quello di Pavia, e di musei anche romani. Questo indipendentemente dal merito sul campo degli iscritti, che è pari a zero, dato che in campo non sono mai scesi ma per una questione di civiltà, a favore del progresso civile.
Se poi, non dovesse succedere nulla all'interno dei NS e, come dici, cancelleresti il forum socisarebbe cosa buona e giusta, anzi ti consiglierei di togliere anche la parola club dal titolo sito, di prendere atto cioè che non esiste un club, ma un sito e un forum per simpatizzanti del bf .bfpaul ha scritto:Vediamo se stavolta riusciremo a incontrare nuovi amici ed a instaurare rapporti più fattivi che in passato. Altrimenti cancellerò il forum dei soci e questo Forum resterà associato al Club dei Nati Scalzi che sarà solo la voce dei barefooter italiani sul web.
Ma che io sappia, nessun diritto negato è mai stato ottenuto senza mobilitazione di coscienze e/o masse.
Per mobilitare le coscienze ci sono i media, sempre che siano disponibili a darci ascolto; più facilmente però ci presentano come estrose persone affette da una "innocua" fissazione e quindi da non tenere in alcuna considerazione. Mi pare che tu se sappia qualcosa.
Convocare una conferenza stampa pone il problema di portare i partecipanti all'incontro davanti alla sede di un giornale per una intervista; sinceramente ora non lo ritengo fattibile, vedremo più in là.
Togliere la parola Club non sono d'accordo; mi è stato lasciato un sito con questo titolo e intendo lasciarlo invariato; il Club che ho voluto "reale" potrà tornare virtuale e potremo studiare nuove forme di associazione. Su questo intendo sentire i partecipanti e magari ne discutiamo sul forum dei Soci perché il loro pensiero è importante; dopodiché si potrà anche chiudere l'apposito Forum.
bfpaul
Re: Gli sceriffi del 2000
Ma tu devi sempre dire quello che pensi e se provochi un po' di subbuglio allora vuol dire che hai detto qualcosa di interessante e/o stimolante.hadashi ha scritto:Spero non vediate questo post come contributo "disfattista", non so in che altro modo esperimere quello che penso.
Forse continuo ancora a sperare che prima o poi si accumuli una sufficiente massa critica per riuscire a superare l'attuale situazione di stallo )
Io continuo sempre a sperare in qualche giovane controcorrente (come lo ero io a vent'anni ) che dica: <Porca miseria ci sto! Credo in questa piccola innocua idea e la voglio portare fino in fondo. Vediamo che succede!>.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Gli sceriffi del 2000
Flavio vediamo di non farmi dire cose che non ho detto.
Il diritto alla libertà è un diritto primario che va ben oltre all'andare scalzi.
Il mio discorso è quello di uscire 'dall'orticello' del diritto ad andare scalzi e ampliare l'orizzonte.
Se si portasse avanti solo la lotta x andare scalzi dove ci pare non caviamo un ragno da un buco xchè come ben visto siamo pochi e poco motivati e quindi nn si va da nessuna parte se nn a farci ridere dietro da qualche giornalisgta ammesso che ne trovi uno interessato alla 'causa'.
Ora il mio ragionamento è un po' + ampio.
Come dice Enzo (o meglio il barbone che legge la costituzione) l'unico articolo che viene veramente rispettato è sul colore della bandiere... Ora io sono convinto che la nostra costutuzione, come la carta dei diritti dell'uomo, abbiano un contenuto eccellente che regola al massimo la libertà di ogni individuo senza discriminazioni...
Purtroppo entrambe le carte restano spesso lettera morta nei fatti.
Il mio discorso è il seguente. Perché non battersi xché queste due carte siano davvero rispettate nei comportamenti sia dai cittadini sia dai legislatori?
E' chiaro che questa battaglia sarebbe nell'interesse di tutti e quindi avresti + forza x una posta molto + alta del diritto a scalzarsi e con un beneficio x tutti.
Va da se che se si vincesse questa lotta in automatico ci troveremmo in una società radicalmente diversa e il diritto all'andare scalzi verrebbe da se.
Solo cercando di far cambiare una certa mentalità puoi sperare in un cambiamento che nn viene necessariamente da sinistra ma da tutti coloro che hanno un minimo di buon senso e di senso dello stato e che quindi si battano x la difesa della nostra costituzione e x far si che non resti lettera morta ma sia la linfa del nostro stato.
Se non ti va la costituzione prendiamo i valori dettati da Cristo che arrivano alla medesima cosa 'ama il prossimo tuo come te stesso. Non fare agli altri quello che non vuoi che venga fatto a te'. Altro modo x dire che 'tutti gli uomini sono uguali davanti alla legge, non devono essere discriminati x sesso, religione,...'.
Se x ogni atto ci si muovesse con questi pincipi in mente quando un calzato incontra uno scalzo pensa 'non lo farei mai ma è giusto che lui possa farlo visto che non fa male a nessuno'. E' qui il nocciolo della questione la mia libertà finisce la dove danneggio la libertà altrui o il bene comune.
Tutto il resto è morale dettata dal cattolicesimo e dalla cultura dell'apparire.
Ogni volta uno dovrebbe porsi la domanda 'ma quello che sto facendo nuoce a qualcuno? NO, quindi posso farlo' oppure alla rovescia 'ma quello che sta facendo quel tale lede me o l'interesse comune? NO, quindi, anche se x varie ragioni non condivido, può farlo'.
Quello che Gherardo Colombo definisce società orizzontale dove al centro c'è l'individuo.
Ciao
Andrea
Il diritto alla libertà è un diritto primario che va ben oltre all'andare scalzi.
Il mio discorso è quello di uscire 'dall'orticello' del diritto ad andare scalzi e ampliare l'orizzonte.
Se si portasse avanti solo la lotta x andare scalzi dove ci pare non caviamo un ragno da un buco xchè come ben visto siamo pochi e poco motivati e quindi nn si va da nessuna parte se nn a farci ridere dietro da qualche giornalisgta ammesso che ne trovi uno interessato alla 'causa'.
Ora il mio ragionamento è un po' + ampio.
Come dice Enzo (o meglio il barbone che legge la costituzione) l'unico articolo che viene veramente rispettato è sul colore della bandiere... Ora io sono convinto che la nostra costutuzione, come la carta dei diritti dell'uomo, abbiano un contenuto eccellente che regola al massimo la libertà di ogni individuo senza discriminazioni...
Purtroppo entrambe le carte restano spesso lettera morta nei fatti.
Il mio discorso è il seguente. Perché non battersi xché queste due carte siano davvero rispettate nei comportamenti sia dai cittadini sia dai legislatori?
E' chiaro che questa battaglia sarebbe nell'interesse di tutti e quindi avresti + forza x una posta molto + alta del diritto a scalzarsi e con un beneficio x tutti.
Va da se che se si vincesse questa lotta in automatico ci troveremmo in una società radicalmente diversa e il diritto all'andare scalzi verrebbe da se.
Solo cercando di far cambiare una certa mentalità puoi sperare in un cambiamento che nn viene necessariamente da sinistra ma da tutti coloro che hanno un minimo di buon senso e di senso dello stato e che quindi si battano x la difesa della nostra costituzione e x far si che non resti lettera morta ma sia la linfa del nostro stato.
Se non ti va la costituzione prendiamo i valori dettati da Cristo che arrivano alla medesima cosa 'ama il prossimo tuo come te stesso. Non fare agli altri quello che non vuoi che venga fatto a te'. Altro modo x dire che 'tutti gli uomini sono uguali davanti alla legge, non devono essere discriminati x sesso, religione,...'.
Se x ogni atto ci si muovesse con questi pincipi in mente quando un calzato incontra uno scalzo pensa 'non lo farei mai ma è giusto che lui possa farlo visto che non fa male a nessuno'. E' qui il nocciolo della questione la mia libertà finisce la dove danneggio la libertà altrui o il bene comune.
Tutto il resto è morale dettata dal cattolicesimo e dalla cultura dell'apparire.
Ogni volta uno dovrebbe porsi la domanda 'ma quello che sto facendo nuoce a qualcuno? NO, quindi posso farlo' oppure alla rovescia 'ma quello che sta facendo quel tale lede me o l'interesse comune? NO, quindi, anche se x varie ragioni non condivido, può farlo'.
Quello che Gherardo Colombo definisce società orizzontale dove al centro c'è l'individuo.
Ciao
Andrea
Andrea77- Numero di messaggi : 1101
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Gli sceriffi del 2000
Sì, però siamo sul sito dei Nati Scalzi.Andrea77 ha scritto:Il diritto alla libertà è un diritto primario che va ben oltre all'andare scalzi.
Il mio discorso è quello di uscire 'dall'orticello' del diritto ad andare scalzi e ampliare l'orizzonte.
Se si portasse avanti solo la lotta x andare scalzi dove ci pare non caviamo un ragno da un buco xchè come ben visto siamo pochi e poco motivati e quindi nn si va da nessuna parte se nn a farci ridere dietro da qualche giornalisgta ammesso che ne trovi uno interessato alla 'causa'.
Ora il mio ragionamento è un po' + ampio.
Non perdiamoci in chiacchiere, come dice Enzo.
Il tuo ragionamento fila in generale e se vuoi puoi andare a Roma passando per New York; si può anche cercare di cambiare il regolamento pavese cambiando prima il mondo, ma dovresti campare cento volte la tua vita.
Perdona la mia irriverenza, ma non credo che si possa mettere in pratica la tua teoria se non si ha nemmeno il coraggio di dichiarare pubblicamente il proprio scalzismo.
Ci conosciamo bene, abbiamo discusso ampiamente di tante cose, hai tante buone qualità, ma hai paura di far sapere che vai scalzo: questo è il vero nocciolo della questione.
Nascondersi dietro a nobili teorie serve solo a celare la paura di far sapere del proprio porno-vizio.
Guarda che il nostro vero problema è quello di non far sapere che camminiamo a piedi nudi alle persone che per noi contano davvero, quelle più rilevanti nei nostri contatti quotidiani o nel mondo del lavoro.
Ti preferisco quando non fai il ninja e mi dici: ho paura e non mi va che gli altri sappiano.
È la verità, è ciò che ci tarpa le ali, ma siamo sinceri, per favore.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Enzo- Numero di messaggi : 579
Data d'iscrizione : 27.12.07
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