Gli sceriffi del 2000
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Enzo
ChiccoB
Spyro
contessa scalza
lucignolo
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Gli sceriffi del 2000
Promemoria primo messaggio :
Scrivo qui per lasciare la massima libertà di commentare come si vuole e senza stimolare dibattiti polemici su un argomento che, se n’era già parlato, sembra toccarci solo marginalmente, perciò prendete il mio post come una curiosità del giorno.
Vi ricordate Pavia con il suo particolare (e non unico, c’è anche San Remo) divieto?
In realtà i divieti sono tanti, alcuni altrettanto assurdi.
Ciò che non sapevo era che ci fu una sollevazione (generale?) da parte del mondo studentesco, ovviamente non per il fatto di non poter andare a piedi nudi per la strada, ma per il fatto di non poter fare molte altre cose, per esempio, prendere il sole in un parco a torso nudo o mangiarsi un panino sotto la volta del cielo.
Divertente il commento di una studentessa che scrisse: <Tutti a piedi nudi nel parco!>.
Ciò avvenne circa un anno fa, poi ci fu un po’ di maretta con il presidio delle forze dell’ordine locali.
Come andò a finire? Non lo so, ma di certo so che si sono schierate due fazioni su facebook: una contro le assurde (ma non tutte, per la verità) regole per il decoro e la decenza cittadina pavese
facebook contro le regole
e l’altra a favore, con un commento significativo: <Noi non siamo barboni> (<e non ne vogliamo>, si legge fra le righe)
facebook per le regole
Se volete divertirvi a leggere qualcosa c’è questo sito:
fattispazio.noblogs.org
oppure
circolopasolini.splinder.com
con qualche commento finale, se non volete perdere tempo a leggervi la pappardella noiosa del regolamento.
Una sola precisazione: passare con il semaforo rosso costa 148 € ed un sorpasso in condizioni di scarsa visibilità (dossi, curva, nebbia, ecc.) costa da 150 a 599 € (sospensione della patente a parte).
Camminare a piedi nudi a Pavia costa 450 €!
Credo che la sproporzione in termini di potenziale danno a sé e agli altri sia così evidente da rendere superfluo qualsiasi commento.
Scrivo qui per lasciare la massima libertà di commentare come si vuole e senza stimolare dibattiti polemici su un argomento che, se n’era già parlato, sembra toccarci solo marginalmente, perciò prendete il mio post come una curiosità del giorno.
Vi ricordate Pavia con il suo particolare (e non unico, c’è anche San Remo) divieto?
In realtà i divieti sono tanti, alcuni altrettanto assurdi.
Ciò che non sapevo era che ci fu una sollevazione (generale?) da parte del mondo studentesco, ovviamente non per il fatto di non poter andare a piedi nudi per la strada, ma per il fatto di non poter fare molte altre cose, per esempio, prendere il sole in un parco a torso nudo o mangiarsi un panino sotto la volta del cielo.
Divertente il commento di una studentessa che scrisse: <Tutti a piedi nudi nel parco!>.
Ciò avvenne circa un anno fa, poi ci fu un po’ di maretta con il presidio delle forze dell’ordine locali.
Come andò a finire? Non lo so, ma di certo so che si sono schierate due fazioni su facebook: una contro le assurde (ma non tutte, per la verità) regole per il decoro e la decenza cittadina pavese
facebook contro le regole
e l’altra a favore, con un commento significativo: <Noi non siamo barboni> (<e non ne vogliamo>, si legge fra le righe)
facebook per le regole
Se volete divertirvi a leggere qualcosa c’è questo sito:
fattispazio.noblogs.org
oppure
circolopasolini.splinder.com
con qualche commento finale, se non volete perdere tempo a leggervi la pappardella noiosa del regolamento.
Una sola precisazione: passare con il semaforo rosso costa 148 € ed un sorpasso in condizioni di scarsa visibilità (dossi, curva, nebbia, ecc.) costa da 150 a 599 € (sospensione della patente a parte).
Camminare a piedi nudi a Pavia costa 450 €!
Credo che la sproporzione in termini di potenziale danno a sé e agli altri sia così evidente da rendere superfluo qualsiasi commento.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Gli sceriffi del 2000
Flavio vediamo di non farmi dire cose che non ho detto.
Il diritto alla libertà è un diritto primario che va ben oltre all'andare scalzi.
Il mio discorso è quello di uscire 'dall'orticello' del diritto ad andare scalzi e ampliare l'orizzonte.
Se si portasse avanti solo la lotta x andare scalzi dove ci pare non caviamo un ragno da un buco xchè come ben visto siamo pochi e poco motivati e quindi nn si va da nessuna parte se nn a farci ridere dietro da qualche giornalisgta ammesso che ne trovi uno interessato alla 'causa'.
Ora il mio ragionamento è un po' + ampio.
Come dice Enzo (o meglio il barbone che legge la costituzione) l'unico articolo che viene veramente rispettato è sul colore della bandiere... Ora io sono convinto che la nostra costutuzione, come la carta dei diritti dell'uomo, abbiano un contenuto eccellente che regola al massimo la libertà di ogni individuo senza discriminazioni...
Purtroppo entrambe le carte restano spesso lettera morta nei fatti.
Il mio discorso è il seguente. Perché non battersi xché queste due carte siano davvero rispettate nei comportamenti sia dai cittadini sia dai legislatori?
E' chiaro che questa battaglia sarebbe nell'interesse di tutti e quindi avresti + forza x una posta molto + alta del diritto a scalzarsi e con un beneficio x tutti.
Va da se che se si vincesse questa lotta in automatico ci troveremmo in una società radicalmente diversa e il diritto all'andare scalzi verrebbe da se.
Solo cercando di far cambiare una certa mentalità puoi sperare in un cambiamento che nn viene necessariamente da sinistra ma da tutti coloro che hanno un minimo di buon senso e di senso dello stato e che quindi si battano x la difesa della nostra costituzione e x far si che non resti lettera morta ma sia la linfa del nostro stato.
Se non ti va la costituzione prendiamo i valori dettati da Cristo che arrivano alla medesima cosa 'ama il prossimo tuo come te stesso. Non fare agli altri quello che non vuoi che venga fatto a te'. Altro modo x dire che 'tutti gli uomini sono uguali davanti alla legge, non devono essere discriminati x sesso, religione,...'.
Se x ogni atto ci si muovesse con questi pincipi in mente quando un calzato incontra uno scalzo pensa 'non lo farei mai ma è giusto che lui possa farlo visto che non fa male a nessuno'. E' qui il nocciolo della questione la mia libertà finisce la dove danneggio la libertà altrui o il bene comune.
Tutto il resto è morale dettata dal cattolicesimo e dalla cultura dell'apparire.
Ogni volta uno dovrebbe porsi la domanda 'ma quello che sto facendo nuoce a qualcuno? NO, quindi posso farlo' oppure alla rovescia 'ma quello che sta facendo quel tale lede me o l'interesse comune? NO, quindi, anche se x varie ragioni non condivido, può farlo'.
Quello che Gherardo Colombo definisce società orizzontale dove al centro c'è l'individuo.
Ciao
Andrea
Il diritto alla libertà è un diritto primario che va ben oltre all'andare scalzi.
Il mio discorso è quello di uscire 'dall'orticello' del diritto ad andare scalzi e ampliare l'orizzonte.
Se si portasse avanti solo la lotta x andare scalzi dove ci pare non caviamo un ragno da un buco xchè come ben visto siamo pochi e poco motivati e quindi nn si va da nessuna parte se nn a farci ridere dietro da qualche giornalisgta ammesso che ne trovi uno interessato alla 'causa'.
Ora il mio ragionamento è un po' + ampio.
Come dice Enzo (o meglio il barbone che legge la costituzione) l'unico articolo che viene veramente rispettato è sul colore della bandiere... Ora io sono convinto che la nostra costutuzione, come la carta dei diritti dell'uomo, abbiano un contenuto eccellente che regola al massimo la libertà di ogni individuo senza discriminazioni...
Purtroppo entrambe le carte restano spesso lettera morta nei fatti.
Il mio discorso è il seguente. Perché non battersi xché queste due carte siano davvero rispettate nei comportamenti sia dai cittadini sia dai legislatori?
E' chiaro che questa battaglia sarebbe nell'interesse di tutti e quindi avresti + forza x una posta molto + alta del diritto a scalzarsi e con un beneficio x tutti.
Va da se che se si vincesse questa lotta in automatico ci troveremmo in una società radicalmente diversa e il diritto all'andare scalzi verrebbe da se.
Solo cercando di far cambiare una certa mentalità puoi sperare in un cambiamento che nn viene necessariamente da sinistra ma da tutti coloro che hanno un minimo di buon senso e di senso dello stato e che quindi si battano x la difesa della nostra costituzione e x far si che non resti lettera morta ma sia la linfa del nostro stato.
Se non ti va la costituzione prendiamo i valori dettati da Cristo che arrivano alla medesima cosa 'ama il prossimo tuo come te stesso. Non fare agli altri quello che non vuoi che venga fatto a te'. Altro modo x dire che 'tutti gli uomini sono uguali davanti alla legge, non devono essere discriminati x sesso, religione,...'.
Se x ogni atto ci si muovesse con questi pincipi in mente quando un calzato incontra uno scalzo pensa 'non lo farei mai ma è giusto che lui possa farlo visto che non fa male a nessuno'. E' qui il nocciolo della questione la mia libertà finisce la dove danneggio la libertà altrui o il bene comune.
Tutto il resto è morale dettata dal cattolicesimo e dalla cultura dell'apparire.
Ogni volta uno dovrebbe porsi la domanda 'ma quello che sto facendo nuoce a qualcuno? NO, quindi posso farlo' oppure alla rovescia 'ma quello che sta facendo quel tale lede me o l'interesse comune? NO, quindi, anche se x varie ragioni non condivido, può farlo'.
Quello che Gherardo Colombo definisce società orizzontale dove al centro c'è l'individuo.
Ciao
Andrea
Andrea77- Numero di messaggi : 1101
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Gli sceriffi del 2000
Sì, però siamo sul sito dei Nati Scalzi.Andrea77 ha scritto:Il diritto alla libertà è un diritto primario che va ben oltre all'andare scalzi.
Il mio discorso è quello di uscire 'dall'orticello' del diritto ad andare scalzi e ampliare l'orizzonte.
Se si portasse avanti solo la lotta x andare scalzi dove ci pare non caviamo un ragno da un buco xchè come ben visto siamo pochi e poco motivati e quindi nn si va da nessuna parte se nn a farci ridere dietro da qualche giornalisgta ammesso che ne trovi uno interessato alla 'causa'.
Ora il mio ragionamento è un po' + ampio.
Non perdiamoci in chiacchiere, come dice Enzo.
Il tuo ragionamento fila in generale e se vuoi puoi andare a Roma passando per New York; si può anche cercare di cambiare il regolamento pavese cambiando prima il mondo, ma dovresti campare cento volte la tua vita.
Perdona la mia irriverenza, ma non credo che si possa mettere in pratica la tua teoria se non si ha nemmeno il coraggio di dichiarare pubblicamente il proprio scalzismo.
Ci conosciamo bene, abbiamo discusso ampiamente di tante cose, hai tante buone qualità, ma hai paura di far sapere che vai scalzo: questo è il vero nocciolo della questione.
Nascondersi dietro a nobili teorie serve solo a celare la paura di far sapere del proprio porno-vizio.
Guarda che il nostro vero problema è quello di non far sapere che camminiamo a piedi nudi alle persone che per noi contano davvero, quelle più rilevanti nei nostri contatti quotidiani o nel mondo del lavoro.
Ti preferisco quando non fai il ninja e mi dici: ho paura e non mi va che gli altri sappiano.
È la verità, è ciò che ci tarpa le ali, ma siamo sinceri, per favore.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Data d'iscrizione : 02.01.08
Enzo- Numero di messaggi : 579
Data d'iscrizione : 27.12.07
Re: Gli sceriffi del 2000
No! Per carità!Enzo ha scritto:Quindi, approfittando del fatto, se vero, che nella settimana di Pasqua, ad es., Libero ha riproposto un servizio sui bf, si potrebbe cominciare con il contattare loro.
Leggete prima il mio intervento sulla comunicazione!!!
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Gli sceriffi del 2000
Flavio, lasciamelo dire: Trovo questa tua posizione troppo fatalista. Sperare in un qualche Godò di passaggio mi sembra proprio la cosa meno sensata e concreta da fare.lucignolo ha scritto:Io continuo sempre a sperare in qualche giovane controcorrente (come lo ero io a vent'anni ) che dica: <Porca miseria ci sto! Credo in questa piccola innocua idea e la voglio portare fino in fondo. Vediamo che succede!>.[/color]
Osservando le regole e i consigli di Rei sulla comunicazione "informativa", e idealmente con il suo aiuto concreto, mi pare che la proposta di Enzo che poi è anche stata la proposta di Christian (che si è pure offerto di collaborare attivamente) e anche da me suggerita, non sia da scartare.
Senza voler prendere subito il toro per le corna (problematica di Pavia), un contatto di collaborazione con la stampa proponendo periodicamente articoli sul barefooting, potrebbe aprire la strada e il conseguente interesse per le problematiche correlate (esempio Pavia).
Ognuno di noi ha campi diversi di competenze. Tu stesso Flavio hai già scritto qui nel forum interi saggi e dottorati sul rapporto batterico ambientale paragonato al reale pericolo di infezioni per un barefooter. Lo hai fatto basandoti sulle tue competenze scientifiche da esperto nel settore e sulla tua stessa esperienza decennale di camminatore scalzo, quindi potresti offrire una competente parola per tutti a riguardo. Pubblicazioni tue su questo aspetto del barefooting sarebbero oltre che informative, anche ben gradite!!!
LucaT ad esempio potrebbe mettere in luce con la sua competente parola l'aspetto psicologico benefico del barefooting, ma anche tutte le problematiche correlate (senzo di vergogna ingiustificato, paura di essere giudicati male, etc. ect.). Anche questi articoli sarebbero richiestissimi.
Paolo Selis potrebbe raccontarci le sue esperienze di scalatore scalzo, ma anche i suoi successi giornalieri per riprendersi completamente da una grave malattia e che ruolo ha avuto il barefooting in tutto questo.
Andrea77 delle sue esperienze scalze nei suoi incontri con i giovani in Europa e con le gite orgnizzate (lui. sotto uno pseudonimo per scrivere).
Christian potrebbe dedicarsi a istruirci sull'aspetto sportivo nel barefooting, e al beneficio dell'allenamento a piedi nudi. Anche altri argomenti chiaro...., ma cito intanto questo perchè lo vive giornalmente.
Angelina (lasciando le verruche a Flavio per campo di competenza) direi potrebbe parlarci dei parcours scalzi, e alle sue esperienze con altri giovani etc..
Ares potrebbe contribuire con competenti parole a riguardo della legalità del barefooting e articoli sui divieti o permessi, in auto, metro, treni, musei, ristoranti, compagnie navali o aere, spazio cittadino pubblico, teatri, etc...
Marco53 potrebbe deliziarci con racconti (reportage) sul barefooting in giro per i paesi europei e le esposizioni e mostre che visita.
Andy potrebbe istruirci sulle ricchezze culturali e artistiche che visita a piedi scalzi, dando così informazioni interessanti per tutti su un luogo da visitare e cosa vi si ammira....
Io creando video sui i miei viaggi scalzi e su altri aspetti della vita quotidiana del barefooter, ma anche con progetti realizzati insieme a voi, se volete.
Tutti gli altri che non ho citato pensino al loro campo di competenza in relazione al barefooting, o all'esperienza personale particolare e cosa poter scrivere.
Insomma i mezzi e le competenze ci sono, e se al posto di lamentarci e usare il tempo per girare in torno sempre sullo stesso punto morto, rimuginando e rimasticando le stesse cose già dette, unissimo invece le nostre capacità in un concetto costruttivo, con un pò di pianificazione potremmo organizzare un buon afflusso di informazioni sul barefooting e i suoi aspetti, da proporre alla stampa.
Anche pubblicare i pezzi sul nostro sito nel settore "ARTICOLI-NEWS" potrebbe incentivare dei giornalisti interessati, che visitano il sito, a chiedere il permesso di utilizzare quel particolare pezzo o a citarci. L'autorizzazione alla stampa, la dà poi Paolo e dipende dai casi, gratis o meno (che faccino una donazione se lo pubblicano nella carta stampa). Pubblicandoli sul sito, li possiamo anche segnalare con un link e offrire di replicarli in altri siti in cambio della citazione e inserzione del link al nostro sito.
Sicuramente ci sono migliori possibilità (l'agenzia specializzata), ma queste che ho esposto qui sopra costano solo i nostri sforzi.
Cristiana
P.S. Si potrebbe anche aprire un giornale specifico in rete sul mondo del barefooting, il "Barefooting World's News", dove pubblicare gli articoli, i video, i racconti, le novelle, le cronache, un pò di storia, e le nuove ricerche sul settore del barefooting.... tutto e di più, in un punto informativo di notizie aggiornato sull'argomento. E pubblicizzare quello. Costa sicuramente di meno.
Re: Gli sceriffi del 2000
Si diventa fatalisti, cara mia.contessa scalza ha scritto:Flavio, lasciamelo dire: Trovo questa tua posizione troppo fatalista. Sperare in un qualche Godò di passaggio mi sembra proprio la cosa meno sensata e concreta da fare.
Le due idee sono splendide e la tua disamina delle competenze anche meglio.
Sarebbe bellissima una rubrica periodica su una rivista qualsiasi.
Leggendo il tuo elenco verrebbe voglia di cominciare subito a lavorare, però perché proprio adesso dovrebbero cambiare le cose?
Cosa ti induce a pensare che i vari "non ho tempo", "non ho voglia", "serve a poco senza prima cambiare il mondo", "e se il mio capo o mia mamma scoprono con un investigatore privato che sotto lo pseudonimo ci sono io?" scompaiano come neve al sole?
Se non c'è mai stata un'anima disposta a collegarsi per un'ora o due, tre volte all'anno durante un'assemblea per quella che si dice essere una passione, cosa pensi sia cambiato di colpo?
Guarda che Christian ha detto una cosa che è tanto intelligente quanto concreta: bisogna agire senza troppo badare alle autorizzazioni ufficiali.
In realtà, se non vogliamo bruciarci, dobbiamo agire con un piano ben preciso.
Però servono persone disposte a sacrificare un poco del tempo personale ed abbastanza spregiudicate da non farsi masturbazioni mentali sulle possibili conseguenze e bla bla.
Servono anche persone giovani che sappiano trasmettere ai loro coetanei che si può (preferisci "we can?").
In questo senso e non per fatalismo esprimo una speranza nei confronti di qualche giovane con le
Sarà l'ultima illusione o l'ultima legione?
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Gli sceriffi del 2000
Ogni tipo di documentazione, anche fatta con copia e incolla di post precedenti e/o storici creando un "Bignami" sullo scalzismo, pubblicata sul sito è buona, anzi ottima comunicazione.contessa scalza ha scritto:Osservando le regole e i consigli di Rei sulla comunicazione "informativa"...
Perché viene letta da chi arriva da novizio e non può passarsi tutto il Forum per distillare le notizie che cerca.
Perché un giornalista che per caso o su invito decida di scrivere un pezzo sullo scalzismo trova subito, in fretta e concentrate una serie di notizie esatte e non viziate da pregiudizi o errori storici (es.: la balla che il barefooting sia nato in Nuova Zelanda qualche decennio fa).
Perché arrichisce il sito, che in effetti è un po' statico, foto a parte.
Sagge parole che, per fortuna, contraddicono il pessimismo megagalattico (cosmico mi sembrava poco) che ogni tanto, nei momenti di scoramento, tiri fuori.lucignolo ha scritto:In realtà, se non vogliamo bruciarci, dobbiamo agire con un piano ben preciso.
Però servono persone disposte a sacrificare un poco del tempo personale ed abbastanza spregiudicate da non farsi masturbazioni mentali sulle possibili conseguenze e bla bla.
Servono anche persone giovani che sappiano trasmettere ai loro coetanei che si può (preferisci "we can?").
In questo senso e non per fatalismo esprimo una speranza nei confronti di qualche giovane con le
Quanto al tempo (e la voglia) da dedicare a qualcosa, ognuno di noi è un caso a parte: io, ad esempio, sparisco a volte per lunghi periodi, ma non pensare che in quei periodi stia semplicemente a guardare il soffitto: anni fa mi telefonarono il sabato sera e il lunedì mattina ero a Tunisi. Sono rientrato in Italia DODICI settimane dopo.
Quanto poi a chi ha paura di essere scoperto dalla mamma, dal capo, dalla fidanzata e da Torquemada, capo dell'Inquisizione Spagnola, ho una notizia da darvi: sarete più discriminati da amici e parenti se si scopre che non amate il gelato al pistacchio che se si scopre che andate scalzi.
E so di cosa parlo: a me non piace il gelato al pistacchio.
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Gli sceriffi del 2000
Se non lo faccio io, chi per me? E se non ora, quando? recita un antico proverbio cinese...lucignolo ha scritto:Leggendo il tuo elenco verrebbe voglia di cominciare subito a lavorare, però perché proprio adesso dovrebbero cambiare le cose?
Perchè non ci sono solo loro, e noi altri anche se pochi faremmo meglio a perseguire i nostri interessi e muoverci al posto di ingigantire la focalizzazione nelle paure di questi e rimanere intrappolati nella loro stessa problematica e immobilità.lucignolo ha scritto:Cosa ti induce a pensare che i vari "non ho tempo", "non ho voglia", "serve a poco senza prima cambiare il mondo", "e se il mio capo o mia mamma scoprono con un investigatore privato che sotto lo pseudonimo ci sono io?" scompaiano come neve al sole?
Nulla per questi, ma è una decisione nostra. Quante ore ti connetti tu per il forum? E quante di queste ore sarebbero meglio utilizzate per un articoletto (magari proprio stimolato da un argomento nato nel forum).lucignolo ha scritto:Se non c'è mai stata un'anima disposta a collegarsi per un'ora o due, tre volte all'anno durante un'assemblea per quella che si dice essere una passione, cosa pensi sia cambiato di colpo?
Non me lo raccontare.... per i video non è andata altrimenti .lucignolo ha scritto:Guarda che Christian ha detto una cosa che è tanto intelligente quanto concreta: bisogna agire senza troppo badare alle autorizzazioni ufficiali.
Concordo. Come ho detto ognuno ha molto da offrire con un pò del suo tempo anche riutilizzando risposte date nel forum come supporto.lucignolo ha scritto:In realtà, se non vogliamo bruciarci, dobbiamo agire con un piano ben preciso.
Però servono persone disposte a sacrificare un poco del tempo personale ed abbastanza spregiudicate da non farsi masturbazioni mentali sulle possibili conseguenze e bla bla.
Servono anche persone giovani che sappiano trasmettere ai loro coetanei che si può (preferisci "we can?").
I giovani con le non le vengono sicuramente a offrirle a noi, ma ricordati che solo con gli anni e la maturazione si acquisiscono quelle capacità espressive e comunicative e la necessaria esperienza, che offrono anche competenza e sicurezza.lucignolo ha scritto:In questo senso e non per fatalismo esprimo una speranza nei confronti di qualche giovane con le
Sarà l'ultima illusione o l'ultima legione?
Direi quindi che è la Legione dei Nati Scalzi, che come una fenice, sempre rinasce dalle sue ceneri ... sperando che questa non diventi come le altre una Legione di "Nati Stanchi", come ha suggerito ironicamente qualcuno....
Cristiana
C.
Re: Gli sceriffi del 2000
Il legionario Flavio è sempre pronto, ma ci crede poco.contessa scalza ha scritto:Direi quindi che è la Legione dei Nati Scalzi, che come una fenice, sempre rinasce dalle sue ceneri
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Gli sceriffi del 2000
I miei timori non sono un mistero e gli ho detti più volte chiaramente.
Faccio i complimenti alla Contessa x le idee stimolanti e xchè ad oggi mi pare sia l'unica che abbia agito senza attendere invano il giovane gueriero che non arriva mai.
Appena ho tempo vedo di scrivere qualche cosa. Suggerisco di aprire sul forum una voce tipo 'racconti delle nostre esperienze'.
Poi vediamo cosa ne viene fuori.
Francamente sono piuttosto pessimista ma se non incominciamo mai...
Ciao
Andrea
Faccio i complimenti alla Contessa x le idee stimolanti e xchè ad oggi mi pare sia l'unica che abbia agito senza attendere invano il giovane gueriero che non arriva mai.
Appena ho tempo vedo di scrivere qualche cosa. Suggerisco di aprire sul forum una voce tipo 'racconti delle nostre esperienze'.
Poi vediamo cosa ne viene fuori.
Francamente sono piuttosto pessimista ma se non incominciamo mai...
Ciao
Andrea
Andrea77- Numero di messaggi : 1101
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Gli sceriffi del 2000
Insomma, ma guardate qui che guerriero formidabile........eh va be', un po vecchio, ma badate che......gallo vecchio fa buon brodo!Andrea77 ha scritto:Faccio i complimenti alla Contessa x le idee stimolanti e xchè ad oggi mi pare sia l'unica che abbia agito senza attendere invano il giovane gueriero che non arriva mai.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Gli sceriffi del 2000
'Vecchi? Io non vedo vecchi!'
Kit Carson (gran Matusalemme ballerino)
Kit Carson (gran Matusalemme ballerino)
Andrea77- Numero di messaggi : 1101
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Gli sceriffi del 2000
C'è già un'apposita sezione che parla dei nostri incontri e molte volte ho relazionato le nostre giornate scalze.Andrea77 ha scritto:Suggerisco di aprire sul forum una voce tipo 'racconti delle nostre esperienze'
Ma c'è qualcuno che le ha lette o apprezzate? All'inizio, forse, poi abbiamo cominciato a precipitare e a dire che gli incontri fra persone che non hanno niente in comune se non i piedi nudi sono assolutamente inutili.
Se prendiamo in considerazione coloro che hanno continuato ad incontrarsi, possiamo aprire le dita di una mano a ventaglio e contare (fino a cinque ci arrivano tutti).
Anche i membri del gruppo lombardo si sono dichiarati straimpegnati e non trovano nemmeno il tempo di scrivere e, tantomeno, di uscire al di sotto dei 25° C, perché il terreno gela, mentre al di sopra scotta.
Quante volte siamo usciti io e te, da soli, senza dire niente a nessuno e senza scrivere parole che sarebbero servite solo a buttare il nostro tempo? Dopo che le tue proposte erano rimaste, come sempre, deserte.
Dillo.
Mi fa molto piacere che ci sia questo rigurgito di entusiasmo, ma è uno dei tanti destinati a finire in cenere.
Si promettono mari e monti, ma siamo sempre al massimo in cinque.
Gli altri continuano ad osannare ed a preferire il solito miniracconto ed a proclamare il proprio spirito libero.
Perché non smettiamo di prenderci per il culo?
In molti anni abbiamo continuato a proclamare, a stracciarci le vesti scandalizzati di fronte alla stupidità di certi pregiudizi, abbiamo spaccato il capello in quattro per dimostrare che questo non si può fare, che quell'altro è inutile e che fare battaglie contro i mulini a vento è solo un suicidio.
Fatti concreti: zero.
Ed ogni volta vogliamo risorgere dalle ceneri: a parole, almeno.
Mi sono dimesso da presidente, Cristiana l'ha fatto da vice (perché se ci crede tanto?) e poi ci sono ricascato a riscrivere ed a illudermi, perché, forse, sono soltanto masochista.
Sono curioso di vedere le partecipazioni dei raduni (chiamiamoli così con magnanimità) nazionali.
Però i barefooters veri, quelli che non si fanno tante mene, che non hanno paura, che lo fanno tutti i giorni, continuano a farlo in silenzio, senza bisogno di club e forum ed hanno capito tutto.
Non ditemi che sbaglio, perché non vi credo più.
Semmai dimostratemelo cambiando rotta, con i fatti.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
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