Abbiamo un Club!

ciao Paolo,

ti ringrazio per tutte le energie e l'impegno dedicati alla creazione dell'associazione. penso che sia un passo importante per noi! può sembrare solo una formalità, ma in realtà il fatto di avere una veste ufficiale ci dà maggiore credibilità. sono convinto che che ciò sarà di aiuto per la realizzazione di diversi progetti in futuro!

sì, buona vita scalza a tutte e a tutti in questo nuovo anno!
Andrea Grasselli

Ho letto il post e gia' sapevo un po di questa cosa.Mi pare bello che si sia legalizzato il club in termini di legge. Cosi' facendo si e' venuta a creare una sorta di barriera inattaccabile ad eventuali rompip....e verso chi considera uno che va ingiro a piedi nudi come un povero alienato.

Ho letto il post e gia' sapevo un po di questa cosa.Mi pare bello che si sia legalizzato il club in termini di legge. Cosi' facendo si e' venuta a creare una sorta di barriera inattaccabile ad eventuali rompip....e verso chi considera uno che va ingiro a piedi nudi come un povero alienato.

Beh ! Alberto, le cose non stanno esattamente così. Purtroppo non basta trasformare un sito in un'associazione per creare quella barriera di cui parli, anche se l'associazione è stata legalizzata a termini di legge. La strada per "sconfiggere" la mentalità di certi rompip è ancora molto lunga; il club è solo un punto di partenza. Personalmente poi penso che lo scopo del club non sia tanto quello di erigere barriere di sorta, semmai quello di demolirle, consentendoci di dialogare con tutti serenamente e consentendo a tutti di entrare in contatto con noi, con la consapevolezza di dialogare con persone serie, che si sono date una struttura, un'organizzazione, e non con il primo matto, esaurito, che va in giro scalzo per strada... E' a questo che dobbiamo lavorare tutti insieme, nella società, fra la gente e non al riparo di effimere barriere che altro non farebbero che ghettizzarci e allontanarci sempre di più dal nostro progetto principale.
Do il suggerimento a tutti i soci, ordinari, aggregati e juniores, di leggere attentamente lo Statuto, soprattutto nella parte relativa agli "scopi dell'associazione" e vi renderete conto di quante prospettive ci sono aperte; poi starà a tutti noi vivere quei principi e realizzarli coerentemente col proprio apporto.

Caro Flavio, vorrei risponderti partendo dalla massima che hai inserito a pie' di firma, e che dice :

L'uomo che sposta le montagne, comincia portando via alcune pietre.

Certo il Club deve guardarsi davanti, cominciare a pensare sicuramente a quelle che saranno le future iniziative; ma , come si legge sopra, occorre iniziare con lo spostare alcune pietre, anzi, alcuni sassolini. Iniziare cioè dalle cose piccole, del quotidiano, cose realizzabili da ciascuno di noi anche singolarmente. Se non creiamo in ciascuno di noi la coscenza del barefooter, nessun club ce la potrà mai dare e qualunque iniziativa finirebbe nel vuoto senza sortire alcun effetto "tangibile".
Questo a mio avviso dev'essere la base essenziale sulla quale poi costruire con spirito propositivo e fattivo.
Essere membri di un club non significa limitare la nostra partecipazione ai soli momenti di scambio di idee in un forum, oppure nel collaborare alla realizzazione di qualche incontro, o alla stampa di un libro o di altro materiale....dopo di che "è stato bello, grazie e arrivederci..!"
Essere membro consapevole di un Club come il nostro significa sentirsi tali 24 ore su 24, nella nostra vita di ogni giorno; e significa esserlo sia quando camminaimo scalzi, sia quando indossiamo le scarpe.
Con questo voglio dire che il Club non va solo sbandierato come un prezioso trofeo di cui andare fieri o di un baluardo le cui mura riteniamo possano proteggerci dalle maldicenze altrui o da solo demolire una mentalità che sfocia talvolta in divieti e regolamenti; ma occorre "testimoniarne ", passami il termine, i principi, gli scopi, i propositi, i valori umani e sociali che esso si propone e che cerca di vivere coerentemente. Testimoniare dunque questi valori in ogni ambiente con cui veniamo a contatto e con tutti i mezzi che la tecnologia ci mette a disposizione (mi vengono alcuni esempi : l'ambiente di lavoro, la Chiesa, il gruppo di amici che frequentiamo, Facebook ecc.)
Il Club, dev'essere la sintesi di tutto questo, la sintesi di un lavoro individuale e collettivo instancabile, non il punto di partenza di una qualsiasi crociata dall'esito incerto.
Credo infatti che la prima cosa da farsi sia quella di seminare i germi del barefooting, ma non buttando la semente a casaccio, bensì utlizzando le giuste tecniche, le giuste metodologie, la giusta accortezza e la giusta costanza.
Tutto questo nell'assoluto rispetto degli altri, della loro mentalità, delle loro abitudini, della loro cultura quello stesso rispetto che dagli altri esigiamo dobbiamo essere i primi a offrire.
Evitare per esempio di proporre il BF in maniera "traumatica" che potrebbe ridursi ad una mera presa d'atto da chi ci ascolta (e ci vede) che potrebbe sortire una reazione apposta a quella che ci aspettiamo (personalmente posso dire che le foto che riportano, ad esempio, le immagine di piedi luridi non mi sembrano assolutamente appropriate, anzi...).
Iniziamo a confrontarci seriamente su questo aspetto, raccogliamo magari del materiale relativo alla comunicazione sociale, leggiamolo, confrontiamolo in maniera collegiale con materiale raccolto da altri, vediamo se possiamo mutuarne certe tecniche, sperimentiamole e verifichiamone il funzionamento, confrontiamoci sulle rispettive esperienze e verifichiamone a distanza di tempo i risultati.
Non sempre il "fai da te" nella comunicazione risulta efficace, anzi...
Io, personalmente, non me la sento, almeno in questa fase, di offrire altri suggerimenti per iniziative tipo opere editoriali o raduni che come si è visto non hanno dato sino ad ora i risultati sperati.
Iniziamo a lavorare a step; ci vorrà del tempo, ma non facciamo illusioni, perchè, comunque, una mentalità non la si cambia dall'oggi al domani e men che meno se non si utilizzano le corrette metodologie.

Concordo con Flavio. Se si mostrassero piedi nudi ma puliti mi sembrerebbe una cosa finta, artificiale.
E' inutile prendersi ingiro, se uno vuole andare scalzo è impossibile che non si sporchi i piedi. Se uno si sporca si lava dove sta il problema? In più il fango, al contrario delle suole nere d'asfalto, è una cosa naturale. C'è chi si fa i fanghi facendosi ricoprire il corpo di fango e dovremmo aver schifo di un po' di fango sui piedi?
In altri casi se cammini su asfalto puoi fotografare il dorso dei piedi rosei ma la suola sarà inevitabilmente nera.
A meno di non camminare sull'erba il piede si sporca.
Se ad uno fa schifo non si scalzi ma voler far vedere che andando scalzi non ci si sporca saremmo poco crdibili e falseremmo la realtà. Con questo non dico che uno si debba vantare di avere i piedi sporchi ma mostra qual è la realtà delle cose.
Ciao
Andrea

Attenzione, il discorso sta andando in OT.
Il tema era: Abbiamo un Club.
Al momento ci sono il 45% dei votanti che chiede chiarimenti; eccoli:
1 - Il Club è stato legalizzato davanti al notaio
2 - il Club ha al momento 199 Soci, vale a dire gli iscritti al Forum, di questi circa il 20 era "vecchio socio" ed ha la tessera
3 - i "vecchi Soci" verranno convocati in Assemblea e stabiliranno la quota sociale degli Ordinari
4 - i soli utilizzatori del Forum sono Aggregati e non hanno quote sociali
5 - diventeranno Soci Ordinari solo quelli che lo hanno richiesto e lo richiederanno, vecchi Soci o no che siano.

Il Direttivo che verrà eletto dovrà dare gli incarichi di Delegati ai Soci Ordinari che vorranno prendersi l'incarico di organizzare incontri zonali e altre attività promozionali stabilite in comune accordo.

Per ora mi pare basti. Disponibile ad ogni successivo chiarimento.

bfpaul

Flavio e Andrea, vi ho risposto qui per evitare l' O.T.

https://natiscalzi.forumattivo.com/t963-mostrare-o-ostentare#11226