Che cosa succede???
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Daniela
bfpaul
lucignolo
Enzo
Badboy
9 partecipanti
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Che cosa succede???
Ciao a tutti...
apro questo topic solo per rendere noti alcuni dubbi già privatamente espressi a Paolo...
Immagino che qualcuno di voi abbia fatto qualche ricerca su internet utilizzando come parola chiave "scalzi" e/o vocaboli affini...
I risultati sono "incoraggianti", nel senso che si trovano molte situazioni e discussioni interessanti...dagli estimatori ai denigratori del barefooting, passando per i semplici curiosi...
Comunque di testimonianze di gente che cammina scalza, più o meno saltuariamente ce ne sono quante uno vuole...Chi lo fa abitualmente, chi sporadicamente, a chi è capitato e non vede l'ora che gli si ripresenti "l'occasione giusta", chi ha provato una volta e non riesce più a smettere...
Insomma io di testimonianze ne ho trovate davvero tante...come tante persone ho visto in giro scalze (in Italia intendo, e tutte "autoctone")...e come tanti sono gli iscritti al forum...
Ora però mi chiedo una cosa...
Viste le premesse, com'è che a scrivere siamo sempre in 4 gatti???
Siamo sempre i soliti, e questo comporta una stagnazione degli argomenti e una perdita, a volte, di interesse...
Perchè mai secondo voi la gente non scrive, non partecipa...?
Nonostante tenga molto alla mia privacy, se una cosa mi interessa, cerco in qualche modo di trovare luoghi di discussione di questa mia passione, per confrontarmi e scambiare opinioni...
E come me penso facciano molti altri...
Però, purtroppo, non vedo questa partecipazione...e mi dispiace, perchè vedo in questo forum un punto di incontro per una passione un po' "strana" (nel senso di inusuale) che a volte viene taciuta proprio perchè non si hanno "stimoli" vicini a noi...
In poche parole penso che a restare (almeno qui, che è un luogo virtuale e che tale può rimanere se uno lo desidera) in ombra si perda una grande occasione di consapevolezza e di crescita...
Io stesso come già detto ho aspettato parecchio...e ad oggi non so darmi una valida spiegazione (se non quella del tempo, essendo stato dall'altra parte del mondo, in posti dove l'internet cafè non è così diffuso, per tre anni)...
Quindi mi chiedo qual'è secondo voi quel meccanismo che ci spinge ad interessarci di questa cosa ma poi non ci fa fare quel passo in più che ci permetta di crescere e confrontarci?
Paura? di cosa?
Timidezza? anche dietro uno schermo?
....?
Un saluto ed UN CALOROSO INVITO A TUTTI A ISCRIVERSI, PRESENTARSI E SCRIVERE PER FAR CRESCERE QUESTA REALTA'...
apro questo topic solo per rendere noti alcuni dubbi già privatamente espressi a Paolo...
Immagino che qualcuno di voi abbia fatto qualche ricerca su internet utilizzando come parola chiave "scalzi" e/o vocaboli affini...
I risultati sono "incoraggianti", nel senso che si trovano molte situazioni e discussioni interessanti...dagli estimatori ai denigratori del barefooting, passando per i semplici curiosi...
Comunque di testimonianze di gente che cammina scalza, più o meno saltuariamente ce ne sono quante uno vuole...Chi lo fa abitualmente, chi sporadicamente, a chi è capitato e non vede l'ora che gli si ripresenti "l'occasione giusta", chi ha provato una volta e non riesce più a smettere...
Insomma io di testimonianze ne ho trovate davvero tante...come tante persone ho visto in giro scalze (in Italia intendo, e tutte "autoctone")...e come tanti sono gli iscritti al forum...
Ora però mi chiedo una cosa...
Viste le premesse, com'è che a scrivere siamo sempre in 4 gatti???
Siamo sempre i soliti, e questo comporta una stagnazione degli argomenti e una perdita, a volte, di interesse...
Perchè mai secondo voi la gente non scrive, non partecipa...?
Nonostante tenga molto alla mia privacy, se una cosa mi interessa, cerco in qualche modo di trovare luoghi di discussione di questa mia passione, per confrontarmi e scambiare opinioni...
E come me penso facciano molti altri...
Però, purtroppo, non vedo questa partecipazione...e mi dispiace, perchè vedo in questo forum un punto di incontro per una passione un po' "strana" (nel senso di inusuale) che a volte viene taciuta proprio perchè non si hanno "stimoli" vicini a noi...
In poche parole penso che a restare (almeno qui, che è un luogo virtuale e che tale può rimanere se uno lo desidera) in ombra si perda una grande occasione di consapevolezza e di crescita...
Io stesso come già detto ho aspettato parecchio...e ad oggi non so darmi una valida spiegazione (se non quella del tempo, essendo stato dall'altra parte del mondo, in posti dove l'internet cafè non è così diffuso, per tre anni)...
Quindi mi chiedo qual'è secondo voi quel meccanismo che ci spinge ad interessarci di questa cosa ma poi non ci fa fare quel passo in più che ci permetta di crescere e confrontarci?
Paura? di cosa?
Timidezza? anche dietro uno schermo?
....?
Un saluto ed UN CALOROSO INVITO A TUTTI A ISCRIVERSI, PRESENTARSI E SCRIVERE PER FAR CRESCERE QUESTA REALTA'...
Badboy- Numero di messaggi : 114
Data d'iscrizione : 09.01.08
Enzo- Numero di messaggi : 579
Data d'iscrizione : 27.12.07
Re: Che cosa succede???
Francamente non vedo più scalzi nemmeno gli zingari.Badboy ha scritto:Insomma io di testimonianze ne ho trovate davvero tante...come tante persone ho visto in giro scalze (in Italia intendo, e tutte "autoctone")
A piedi nudi ce ne sono tanti.....in casa e sulla spiaggia.
123, per essere precisi......su 50 milioni di abitanti, di cui 2 terzi dovrebbero essere in grado di scrivere. Definirci fenomeno di nicchia è ancora essere ottimisti.Badboy ha scritto:...e come tanti sono gli iscritti al forum...
Su 123 iscritti, 50 si sono collegati almeno una volta (41%, scusami se è poco), mentre 39 hanno scritto almeno un messaggio (32%).Badboy ha scritto:Viste le premesse, com'è che a scrivere siamo sempre in 4 gatti???
Siamo sempre i soliti, e questo comporta una stagnazione degli argomenti e una perdita, a volte, di interesse...
Perchè mai secondo voi la gente non scrive, non partecipa...?
Ci fossero queste percentuali nel forum del club si potrebbe anche essere soddisfatti.
Scusami, quale consapevolezza e crescita? Ci credi ancora? Mi sono chiesto più volte se ho a che fare con persone adulte, ma, soprattutto, mature, cioè in grado di mettersi in discussione; il risultato è stato talmente confortante da indurmi ad abbandonare per un certo periodo (pensavo definitivamente) forum e club.Badboy ha scritto:In poche parole penso che a restare (almeno qui, che è un luogo virtuale e che tale può rimanere se uno lo desidera) in ombra si perda una grande occasione di consapevolezza e di crescita...
Mi sono persino chiesto dove avevo sbagliato e se fossi in qualche modo responsabile di certe "fughe"; i fatti dimostrano che se cerchi di stimolare i postanti con discorsi piuttosto consistenti, il risultato è la fuga (e dagli all'untore che spaventa i poveri principianti e la cosa mi suona come se un'istruttore subacqueo venisse tacciato di terrorismo perché spaventa i novizi parlando di embolie o di possibili guasti all'erogatore); se lasci perdere il forum langue e poco a poco il fuoco si spegne perché non ci si soffia sopra.
Allora? Perdona il paragone, ma la paglia fa bella fiamma, ma si spegne presto, il legno d'ulivo non allieta molto l'ambiente crepitando, però dura e scalda molto.
Dipende da cosa si vuole.
Caro Badboy, quante volte ho scritto le stesse cose in un forum passato che non interessa più a nessuno?Badboy ha scritto:Quindi mi chiedo qual'è secondo voi quel meccanismo che ci spinge ad interessarci di questa cosa ma poi non ci fa fare quel passo in più che ci permetta di crescere e confrontarci?
Paura? di cosa?
Timidezza? anche dietro uno schermo?
Di certo la nostra è una mente che necessita di conferme per validare ogni nostra percezione (e potrei farla moooolto lunga su questo concetto), perfino l'immagine che abbiamo di noi stessi è spesso costruita sul ritorno socio-ambientale che riceviamo.
Ed è un'immagine tanto importante che la sua "lesione" è perfino contemplata nel codice penale.
Rompere il cerchio e decidere se "esistiamo" a prescindere dagli altri non è cosa da tutti né cosa facile: esige crisi, introspezione, coraggio e senso critico.
Il coraggio, disse Don Abbondio, se uno non ce l'ha mica se lo può dare.
Il resto è frutto di fatica e di voglia di crescere, ma è cosa scomoda e dolorosa.
Ne vale la pena? Dipende.
Forse mi si può facilmente obiettare che ci sono problemi ben più importanti che andare scalzi, ma il discorso di cui parlo io investe tutta la personalità, nel profondo individuale e nel sociale, nell'universo di tutte le attività.
Il risultato, come giustamente dice Paolo Selis, è una migliore conoscenza del mondo, noi compresi.
Ma non è un frutto che si possa raccogliere gratis.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Che cosa succede???
lucignolo ha scritto:
Scusami, quale consapevolezza e crescita? Ci credi ancora? Mi sono chiesto più volte se ho a che fare con persone adulte, ma, soprattutto, mature, cioè in grado di mettersi in discussione; il risultato è stato talmente confortante da indurmi ad abbandonare per un certo periodo (pensavo definitivamente) forum e club.
Mi sono persino chiesto dove avevo sbagliato e se fossi in qualche modo responsabile di certe "fughe"; i fatti dimostrano che se cerchi di stimolare i postanti con discorsi piuttosto consistenti, il risultato è la fuga (e dagli all'untore che spaventa i poveri principianti e la cosa mi suona come se un'istruttore subacqueo venisse tacciato di terrorismo perché spaventa i novizi parlando di embolie o di possibili guasti all'erogatore); se lasci perdere il forum langue e poco a poco il fuoco si spegne perché non ci si soffia sopra.
Allora? Perdona il paragone, ma la paglia fa bella fiamma, ma si spegne presto, il legno d'ulivo non allieta molto l'ambiente crepitando, però dura e scalda molto.
Dipende da cosa si vuole.Caro Badboy, quante volte ho scritto le stesse cose in un forum passato che non interessa più a nessuno?Badboy ha scritto:Quindi mi chiedo qual'è secondo voi quel meccanismo che ci spinge ad interessarci di questa cosa ma poi non ci fa fare quel passo in più che ci permetta di crescere e confrontarci?
Paura? di cosa?
Timidezza? anche dietro uno schermo?
Di certo la nostra è una mente che necessita di conferme per validare ogni nostra percezione (e potrei farla moooolto lunga su questo concetto), perfino l'immagine che abbiamo di noi stessi è spesso costruita sul ritorno socio-ambientale che riceviamo.
Ed è un'immagine tanto importante che la sua "lesione" è perfino contemplata nel codice penale.
Rompere il cerchio e decidere se "esistiamo" a prescindere dagli altri non è cosa da tutti né cosa facile: esige crisi, introspezione, coraggio e senso critico.
Il coraggio, disse Don Abbondio, se uno non ce l'ha mica se lo può dare.
Il resto è frutto di fatica e di voglia di crescere, ma è cosa scomoda e dolorosa.
Ne vale la pena? Dipende.
Forse mi si può facilmente obiettare che ci sono problemi ben più importanti che andare scalzi, ma il discorso di cui parlo io investe tutta la personalità, nel profondo individuale e nel sociale, nell'universo di tutte le attività.
Il risultato, come giustamente dice Paolo Selis, è una migliore conoscenza del mondo, noi compresi.
Ma non è un frutto che si possa raccogliere gratis.
Eh si, Flavio, hai proprio ragione.
Sclzo non ci va nessuno, nemmeno gli zingari che ormai hanno capito che non prenderebbero un cent in più per questo. E allora perchè fare una cosa così scomoda?
Perchè, guardate, tutti quelli che hanno camminato scalzi da piccoli ricordano la cosa con affetto ma non con rimpianto.
Noi che siamo tutti scalzi "di ritorno" invece siamo in grado di apprezzare perchè per noi andare scalzi è sintomo di libertà, per quelli invece era costrizione dovuta alla povertà.
C'è una bella differenza che forse ci sfugge spesso; per noi è quasi una "filosofia" per loro era la dura realtà..
Noi ci chiediamo tanti perchè, loro ne avevano uno solo: perchè non posso comprarmi le scarpe?
Inoltre, non c'è niente da fare: siamo talmente condizionati che anche quando diventiamo barefooters, ci resta nel subconscio la convinzione che stiamo facendo quantomeno qualcosa di "fuori dalla norma" se non di "illecito" e quindi ecco le difficoltà a vivere il barefooting come un'esperienza da condividere con altri.
Se no, come si spiega che ci sono 130 iscritti, di cui scrivono neanche un quarto e solo pochi con una certa frequenza. Non parliamo del forum riservato ai Soci perché li forse - data per acquisita la cosa - non scrivono se non 4-5 persone.
Se personalmente dovessi ragionare a fondo di queste cose mi sentirei scoraggiato, ma tutto questo resta in buona parte incomprensibile ed allora vediamo le cose in modo positivo: il nostro modo di essere e di agire sfugge alle analisi ed alle statistiche, resta per ora una entusiasmante possibilità che noi illustriamo a chi vuole provare ed ha un po' di coraggio.
Noi ci siamo riusciti, possono riuscirci tanti altri; andare scalzi è bello ed è per tutti!!!
bfpaul
Re: Che cosa succede???
Posso chiedere quali embolie si rischiano camminando scalzi? i guasti all'erogatore non sono un problema neanche nella subacquea ricreativa, visto che non si scende da soli; quanto a chi fa tecnica - e sottacqua ci lavora - situazioni del genere sa come gestirle. Ci sono moltissime attivita' ricreative con un certo margine di rischio che ai nostri giorni sono alla portata di tutti; e tutti quanti, con la dovuta preparazione, la dovuta attrezzatura, e la dovuta grinta (perche' se uno ha dei dubbi e' meglio lasciar stare) possiamo divertirci se lo desideriamo (e se non lo desideriamo possiamo lasciarle ad altri, preferibilmente senza troppi commenti su chi invece sceglie di fare quegli sport), lo scalzismo NON e' uno di questi in quanto NON richiede preparazione (per le normali passeggiate, se poi uno vorra' correre scalzo la maratona o andare scalzo sulle rocce, si allenera'), NON richiede attrezzatura, NON richiede investimento di tempo e denaro, NON richiede di soffrire per un periodo in cui non solo si fa una fatica terribile ma si e' sgraziati e ridicoli e in piu' si e' costretti ad essere accompagnati da un istruttore o altra persona preparata e a praticare l'attivita' quando fa comodo a questa persona mandando all'aria i nostri altri impegni (e gli impegni della nostra famiglia...) e comunque senza che ci venga domandato se in quel momento ne abbiamo voglia o no (e se "rompiamo", di solito dobbiamo trovarci un altro istruttore), NON richiede sangue freddo ne' consapevolezza di rischi che NON esistono perche' camminare scalzi NON e' piu' rischioso che camminare calzati, richiede solo ed esclusivamente il desiderio di togliersi le scarpe e camminare liberi e se questo desiderio non esiste ci si lasciano le scarpe e si cammina calzati. Mi sembra che sia veramente tutto qui e che tutto il resto siano chiacchiere. Molti italiani avete ragione ricordano con affetto, ma non con rimpianto, i piedi scalzi della loro infanzia; benissimo, indossino pure le loro comode scarpe, a me non da' fastidio vederle.
Daniela- Numero di messaggi : 127
Data d'iscrizione : 01.01.08
Re: Che cosa succede???
Per me è proprio sbagliato definirci "fenomeno"!Lucignolo ha scritto: Definirci fenomeno di nicchia è ancora essere ottimisti.
Io vado scalzo perché ho scoperto che mi piace. Quando vado scalzo, posso trovare molto simpatico e compiacente incontrare altri scalzi, ma non mi pongo per questo interrogativi sociologici sul "fenomeno dello scalzismo". Su questo forum ho il piacere di incontrare persone che condividono con me questa passione, ma i rapporti privati che possono nascere con esse dipendono anche dagli eventuali interessi/affinità comuni, dal "feeling", come si dice oggi, non dal solo fatto che anche lui vada scalzo, dato che gli amici me li scelgo più per il loro cervello che per quello che portano ai piedi!
A frenare qualche incuriosito dal partecipare al forum potrebbe essere qualche volta, secondo me, anche il modo un pochino chiuso, da spartiacque, da "fenomeno", appunto, di trattare quest'attività, appesantito da questa cosa del "Club", che io trovo un po' bizzarra e che io non ho mai condiviso, anzi mai compreso...
Sotto questo aspetto trovo anche un tantino "minatoria" la lettera che Paolo invia a chi tenta di iscriversi in automatico: l'iscrizione previa e-mail non è il massimo della praticità e utenti che disturbano in fondo si potrebbero bloccare anche se si sono iscritti in automatico... Io navigo molto su internet e quando un sito/forum/portale commerciale comincia a farmi troppe storie e obbligarmi a lunghe procedure prima di esaudire la mia richiesta, spesso lascio perdere e me ne cerco un altro.
Hai ragione, Badboy, quando dici che di "testimonianze autoctone" se ne trovano tante. D'estate nei luoghi di mare non è così raro incontrarne. Tra i miei amici ce ne sono più di un paio che trovano bello camminare scalzi e l'hanno fatto ogni tanto insieme a me. Ma non per tutti l'argomento ha un tale rilievo nella propria vita da dover essere tematizzato e dibattuto su un forum!! Il successo di un forum o di un sito dipende d'altronde da tanti fattori, spesso scarsamente analizzabili. Perciò non ha granché senso contare "50 Milioni versus 123". Non si tratta di un partito politico, né si può pensare che a chiunque piaccia andare scalzo, venga in mente di cercare un forum sul tema - esistono fora su QUALSIASI tema dello scibile umano e io stesso non partecipo ad un forum per ogni singolo interesse della mia vita...
Inviti ed esortazioni a chi ci legge a partecipare sono una buonissima cosa, (auto-)flagellazioni pessimistiche sulla società, a mio parere, un po' meno... L'enfer c'est les autres...
Federico- Numero di messaggi : 57
Data d'iscrizione : 21.01.08
Enzo- Numero di messaggi : 579
Data d'iscrizione : 27.12.07
Re: Che cosa succede???
Lucignolo ha scritto:Francamente non vedo più scalzi nemmeno gli zingari.
A piedi nudi ce ne sono tanti.....in casa e sulla spiaggia.
Boh...che ti devo dire...?La mia esperienza è decisamente l'opposto...Anzi, per me il fenomeno è nettamente in crescita...magari non tutti lo faranno come scelta di vita, ma più andiamo avanti e più ne vedo in giro di scalzi...
Ti sembrano pochi???soprattutto per una pratica così inusuale???A me sembrano troppo pochi quelli che scrivono con costanza (se arriviamo a 10 è tanto), non gli iscritti...Lucignolo ha scritto:123, per essere precisi......
Credo in tutto ciò che faccio ed in ogni causa che sposo...se non dovessi crederci lascerei stare a priori...Lucignolo ha scritto:Scusami, quale consapevolezza e crescita? Ci credi ancora?
Lucignolo ha scritto:e dagli all'untore che spaventa i poveri principianti e la cosa mi suona come se un'istruttore subacqueo venisse tacciato di terrorismo perché spaventa i novizi parlando di embolie o di possibili guasti all'erogatore
Ti dirò che secondo me invece è proprio il contrario...mi spiego meglio...Un fattore che ha condizionato la mia non partecipazione al forum, nonostante lo seguissi ogni volta possibile è stato (oltre il tempo) la mancata obiettività dello stesso...leggevo (e ad oggi leggo, nonostante rare eccezioni) di un "mondo idilliaco" fatto solamente da fattori positivi e mai da una nota stonata...Ma non è così, e lo sappiamo tutti...
Non ho sentito nessuno dire che ci si può far male camminando scalzi (incidenti più o meno gravi)...tutti (ad eccezione di pochi) a dire che i problemi sono più nostri che degli altri (e questo è in parte, ma solo in parte, vero)e che una volta superati i nostri timori potremmo vivere il ns scalzismo sempre ovunque e comunque senza nessun problema...
Ragazzi non è così...così si da solo una visione distorta e non veritiera della cosa...e la gente lo sa...e si fa delle domande...
E' un po' come se in un forum di motociclisti si dicesse "la moto è bella, divertente e sicura...andate, divertitevi che tanto non incontrerete mai problemi..." E' una balla colossale...
Tutti lo sappiamo, e viene anche detto, che con la moto puoi divertirti, puoi fare tante cose, ma puoi anche uscire e non tornare più...
Nessuno lo nega, nessuno nasconde la testra sotto la sabbia per non affrontare la realtà...Eppure tanti partecipano...sul forum come nella vita reale...
Per me manchiamo di obiettività...
Nessuno lo sa se non l'individuo stesso...A me interessava molto la cosa...quindi per me ne valeva la pena...ed eccomi qua...Lucignolo ha scritto:Ne vale la pena? Dipende.
Daniela ha scritto:consapevolezza di rischi che NON esistono perche' camminare scalzi NON e' piu' rischioso che camminare calzati
Ecco un esempio di mancanza di obiettività...
Federico ha scritto:A frenare qualche incuriosito dal partecipare al forum potrebbe essere qualche volta, secondo me, anche il modo un pochino chiuso, da spartiacque, da "fenomeno", appunto, di trattare quest'attività...
[...]
Sotto questo aspetto trovo anche un tantino "minatoria" la lettera che Paolo invia a chi tenta di iscriversi in automatico: l'iscrizione previa e-mail non è il massimo della praticità e utenti che disturbano in fondo si potrebbero bloccare anche se si sono iscritti in automatico... Io navigo molto su internet e quando un sito/forum/portale commerciale comincia a farmi troppe storie e obbligarmi a lunghe procedure prima di esaudire la mia richiesta, spesso lascio perdere e me ne cerco un altro.
Lo penso anche io...
Inotre (Paolo non me ne volere) anche io trovo un po' troppo categorica la procedura di iscrizione al forum...anche perchè volendo, chi fosse in malafede, potrebbe comunque agevolmente superare il problema...
Federico ha scritto:Ma non per tutti l'argomento ha un tale rilievo nella propria vita da dover essere tematizzato e dibattuto su un forum!!
Certamente...il mio discorso infatti è rivolto alle persone che vedono nell'esser scalzi un "qualcosa in più"...e credo che ce ne siano molte di più di quelle che vediamo qui...
Scusate la mia prolissità...
Badboy- Numero di messaggi : 114
Data d'iscrizione : 09.01.08
Re: Che cosa succede???
Possiamo cortesemente approfittare di questo spazio per enumerarli, questi terribili rischi dello scalzismo - forse addirittura tali da mettere a rischio la vita e da poter causare invalidita' permanente, se li si paragona alle embolie e agli incidenti in moto?
Daniela- Numero di messaggi : 127
Data d'iscrizione : 01.01.08
Re: Che cosa succede???
Daniela ha scritto:Possiamo cortesemente approfittare di questo spazio per enumerarli, questi terribili rischi dello scalzismo - forse addirittura tali da mettere a rischio la vita e da poter causare invalidita' permanente, se li si paragona alle embolie e agli incidenti in moto?
Guarda neanche rispondo...sono sinceramente stufo di certe prese di posizioni e discorsi a senso unico...anche perchè non c'è bisogno di enumerare un bel niente...qualsiasi persona dotata di un minimo (ma proprio minimo) di buon senso capisce da se, senza bisogno di nessun illuminato parere, che camminare per strada senza scarpe non è come camminare con le stesse...
Badboy- Numero di messaggi : 114
Data d'iscrizione : 09.01.08
Re: Che cosa succede???
Cioa Badboy, concordo pienamente con te, camminare scalzi è bello, lo faccio perchè mi piace, ma camminare a piedi nudi per le strade cittadine....non è certo come camminare su un tappeto di bambagia....un minimo di rischio c'è sempre se non si fa abbastanza attenzione, anche a me certe prese di posizione assolutistiche proprio non vanno giù...... e mi sa che più che mai continuerò a portare nello zainetto le mie "affezionate infradito"..........
Un saluto a tutti.
Papolo F.
Un saluto a tutti.
Papolo F.
paolo fratter- Numero di messaggi : 434
Data d'iscrizione : 27.12.07
Re: Che cosa succede???
Il sangue!!! Voglio vedere scorrere il sangue!!!!!Badboy ha scritto:Daniela ha scritto:Possiamo cortesemente approfittare di questo spazio per enumerarli, questi terribili rischi dello scalzismo - forse addirittura tali da mettere a rischio la vita e da poter causare invalidita' permanente, se li si paragona alle embolie e agli incidenti in moto?
Guarda neanche rispondo...sono sinceramente stufo di certe prese di posizioni e discorsi a senso unico...anche perchè non c'è bisogno di enumerare un bel niente...qualsiasi persona dotata di un minimo (ma proprio minimo) di buon senso capisce da se, senza bisogno di nessun illuminato parere, che camminare per strada senza scarpe non è come camminare con le stesse...
O no?
Parliamoci chiaro: io sono di quelli che, come Daniela, lascio spesso e volentieri le scarpe a casa. Ieri, insieme ad Andrea Grasselli ed al nostro presidente Enzo abbiamo fatto un bel giro camminando sui marciapiedi intorno alla Stazione Ostiense a Roma. Abbiamo fatto un po' di slalom tra i vetri, io ne ho anche beccato uno per distrazione (il primo in tre anni) e tutti e tre avevamo lasciato le scarpe a casa. E per Andrea casa significa da qualche parte in Toscana, non dietro l'angolo.
Pericoli? Per uno scalzista esperto, solo la distrazione o la stupidità. Pestare una scheggia è distrazione (o sfiga), grattugiarsi via uno o più dita cadendo con la moto perché non si indossano calzature protettive è stupidità.
Per un "piedidolci" il discorso cambia: fare troppo e senza allenamento comporta vesciche dolorose, scottature sull'asfalto bollente ed altri piccoli altri inconvenienti come pestare cacche di cane e altre sorpresine.
Se questi sono i pericoli, e per un neofita lo sono, ha ragione Badboy.
Se invece li consideriamo piccoli fastidi, e per noi "suolespesse" lo sono, ha ragione Daniela.
Ed ora infilatevi i guantoni e suonatevele per bene.
O no?
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Enzo- Numero di messaggi : 579
Data d'iscrizione : 27.12.07
Re: Che cosa succede???
......Rei!Rei ha scritto:Il sangue!!! Voglio vedere scorrere il sangue!!!!!
Meglio di no, né è il caso di suonarsele!
Oh......però almeno scrivete!!
Appunto.bfpaul ha scritto:[ Inoltre, non c'è niente da fare: siamo talmente condizionati che anche quando diventiamo barefooters, ci resta nel subconscio la convinzione che stiamo facendo quantomeno qualcosa di "fuori dalla norma" se non di "illecito" e quindi ecco le difficoltà a vivere il barefooting come un'esperienza da condividere con altri.
Mi sorge anche il dubbio che non è ancora chiaro un concetto fondamentale: le analisi sociologiche non centrano nulla (ohlà, c'è qualcuno in casa?), ogni domanda è rivolta a noi stessi, come persone in mezzo ad altre persone e come barefooters in mezzo ad altre persone.
Non ci sono alternative, cari signori: o rinunciate all'immagine che vi impone il vivere sociale (con tutte le sue babbanate) o rinunciate ad andare scalzi; le due cose, vi piaccia o no, sono antitetiche.
Il nocciolo dei miei discorsi è che la terra continua ad essere rotonda anche se tutti dicono che è piatta: o credete in voi stessi e vi rendete conto che certe regole sociali sono del tutto opinabili o vi ricalzate.
Quindi non c'entrano gli allarmismi, c'entra il fatto che si vuole fare gli scalzisti conciliando quello che ci piacerebbe fare con la bella immagine che tutti hanno di noi e ciò non è possibile.
Paolo, sono con te: andare scalzi è bello ed è per tutti, ma non è chiaro a tutti che certi compromessi non sono ammissibili.
Come no? Nessuna. L'analogia, non andiamo oltre i suoi limiti, dice solo che essere coscienti dei propri confini non è male, nemmeno nella facile attività di barefooter.Daniela ha scritto:Posso chiedere quali embolie si rischiano camminando scalzi?
Non condivido del tutto il concetto di rischio di molti nostri "colleghi" (mi perdoni Fratter), perché, a mio modesto avviso, è molto più pericoloso percorrere una strada cittadina in bicicletta che un liscio marciapiede urbano.
Ci sono tratti con i vetri che possono essere evitati e le siringhe (mai incontrate, ma io non faccio testo) non ci corrono incontro come gli ubriachi in automobile. Al di la di questo (ed anche io lo faccio) niente di male a portarsi dietro un paio di infradito per i casi di reale necessità.
Bravo 7+. Ma non commettere l'errore di farne una legge di natura.Federico ha scritto:.........gli amici me li scelgo più per il loro cervello che per quello che portano ai piedi!
Va bene, hai espresso la tua opinione. Ma è umano riunirsi con persone che la pensano allo stesso modo; ripeto, non ho detto che debba essere necessariamente così, ma è umano come umane (e irrazionali) possono essere molte nostre attività. Esiste un club Juventus, un club Pantani.......gli Ultras....allora?......Tutti cretini?Federico ha scritto:A frenare qualche incuriosito dal partecipare al forum potrebbe essere qualche volta, secondo me, anche il modo un pochino chiuso, da spartiacque, da "fenomeno", appunto, di trattare quest'attività, appesantito da questa cosa del "Club", che io trovo un po' bizzarra e che io non ho mai condiviso, anzi mai compreso...
Allora spiegami che cosa ci fai tu sul forum. Ci sei arrivato perché l'argomento ti interessa e lo ritieni rilevante?Federico ha scritto:Tra i miei amici ce ne sono più di un paio che trovano bello camminare scalzi e l'hanno fatto ogni tanto insieme a me. Ma non per tutti l'argomento ha un tale rilievo nella propria vita da dover essere tematizzato e dibattuto su un forum!!
Di forum ce ne sono a migliaia; se tu vendessi scarpe e quei 123 fossero calzati ti accorgeresti del senso di una tale sproporzione. Forse non ti è chiaro che qui si trovano comuni mortali che sono felicissimi di sapere di non essere soli o psicodeviati. Leggi fra le righe: la sproporzione rende solo l'idea di come ci siamo conformati, scambiando la cosa per autentica civiltà.Federico ha scritto:Perciò non ha granché senso contare "50 Milioni versus 123". Non si tratta di un partito politico, né si può pensare che a chiunque piaccia andare scalzo, venga in mente di cercare un forum sul tema - esistono fora su QUALSIASI tema dello scibile umano e io stesso non partecipo ad un forum per ogni singolo interesse della mia vita...
E il cerchio si richiude..Enzo ha scritto:....non sempre gli entusiasmi iniziali, se ci sono, resistono alle critiche di parenti e amici e a qualche sguardo dei passanti.
Non me ne volere......dove sono? Si è parlato spesso dell'argomento "avvistamenti"; o viviamo tutti nel posto sbagliato o tu sei incappato in una fluttuazione statistica (possono uscire dieci teste consecutive, no? Un caso su 1024...molto più facile che trovare un barefooter).Badboy ha scritto:...per me il fenomeno è nettamente in crescita...magari non tutti lo faranno come scelta di vita, ma più andiamo avanti e più ne vedo in giro di scalzi...
Anch'io, altrimenti non continuerei ad andare scalzo ed a postare qui, ma questa è un'altra storia, questi sono i fatti, che non ci devono impedire di scambiare quattro chiacchiere.Badboy ha scritto:Credo in tutto ciò che faccio ed in ogni causa che sposo...se non dovessi crederci lascerei stare a priori...
Ma allora ho scritto per nulla. Sono mesi che cerco di mettere a fuoco certi temi, mi si taccia di pessimismo cosmico, se non peggio.......e tu parli di forum idilliaco!Badboy ha scritto:Ti dirò che secondo me invece è proprio il contrario...mi spiego meglio...Un fattore che ha condizionato la mia non partecipazione al forum, nonostante lo seguissi ogni volta possibile è stato (oltre il tempo) la mancata obiettività dello stesso...leggevo (e ad oggi leggo, nonostante rare eccezioni) di un "mondo idilliaco" fatto solamente da fattori positivi e mai da una nota stonata...Ma non è così, e lo sappiamo tutti...
Non ho sentito nessuno dire che ci si può far male camminando scalzi (incidenti più o meno gravi)...tutti (ad eccezione di pochi) a dire che i problemi sono più nostri che degli altri (e questo è in parte, ma solo in parte, vero)e che una volta superati i nostri timori potremmo vivere il ns scalzismo sempre ovunque e comunque senza nessun problema...
Ragazzi non è così...così si da solo una visione distorta e non veritiera della cosa...e la gente lo sa...e si fa delle domande...
E' un po' come se in un forum di motociclisti si dicesse "la moto è bella, divertente e sicura...andate, divertitevi che tanto non incontrerete mai problemi..." E' una balla colossale...
Tutti lo sappiamo, e viene anche detto, che con la moto puoi divertirti, puoi fare tante cose, ma puoi anche uscire e non tornare più...
Nessuno lo nega, nessuno nasconde la testra sotto la sabbia per non affrontare la realtà...Eppure tanti partecipano...sul forum come nella vita reale...
Per me manchiamo di obiettività...
Cerchiamo di non esagerare.
Nessuno parla di incidenti, perché sono i SOLITI incidenti: nessuno è mai morto per emorraggia, di tetano o di AIDS. Parlando di Trezzo sull'Adda ti ho parlato di un fastidioso ematoma, Vocedicane ha parlato di vesciche, anche il grande Paolo ha rimediato una vasta vescica sotto il tallone, Luca T. ha parlato di tallonite e qualcuno ha dovuto estrarre una scheggia di vetro od una spina. Ad un certo momento, che barba! Non volermene, ma vuoi fare un giro con me in rianimazione a vedere le conseguenze di chi si sente immortale perché chiuso in una scatola di metallo (con ABS, airbag, controllo elettronico delle sospensioni) o di chi si sente un Valentino Rossi dimenticando che chi guida un automezzo è spesso ai limiti dell'inabilità o del menefreghismo perché tanto c'è l'assicurazione (e poi si può sempre scappare, no)?
Insomma, vogliamo fare un po' di azione o no?
Siamo grandi abbastanza per badare a rischi minimali, forse non lo siamo abbastanza per affermare la nostra personalità su certi schemi precostituiti.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Che cosa succede???
Inutili? Preferisci il silenzio o le mancate patecipazioni? Perché si vuol vedere in ogni dialogo solo acredine o sangue?Enzo ha scritto:Certo che siamo forti! Ogni occasione è buona per interminabili inutili discussioni, sarà la noia?
Ricordo che si può andare sul forum libero e parlare di qualcosa di meno noioso
Alla fine la cosa diverte e fa un po' ridere: preferite piangere?
Mi fanno piangere di più i lunghi silenzi, le lunghe inattività o le paure ipocritamente taciute.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Che cosa succede???
Accidenti!
Mi piacerebbe rispondere ad un sacco di affermazioni, ma faccio prima a dire alcune cose:
- non mi date del Guru o del "grande Paolo" perchè sono un barefooter come tutti voi, forse con un po' di esperienza in più;
- non dite che me la prendo a male perchè questo accade solo quando mi si insulta e per fortuna questo non è ancora successo;
- tenete conto che nelle cose che dico c'è un pizzico di ottimismo, perchè se ho promosso un "vero Club" con tutte le "rogne" conseguenti l'ho fatto per ottimismo, altrimenti ci sarebbe da chiudere questa esperienza;
- ciascuno esprime il suo punto di vista che è rispettabile come qualunque altro anche diametralmente opposto;
- siamo tutti diversi e l'unica cosa in comune è che "stiamo con i piedi per terra";
- per alcuni è una cosa ormai normale, per altri è ancora qualcosa di "insolito" e forse lo rimarrà a lungo;
- diamo tempo a tutti perchè si accorgano che i rischi sono davvero "ragionevoli" e non nascondiamo le iniziali difficoltà, altrimenti non saremo credibili, ma passsiamo per esaltati;
- non faccio il sociologo ma apprezzo chi vuole capire il "fenomeno barefooting"; ci ho provato a lungo anch'io da un punto di vista "statistico" (oh, povero me!) e ci ho rinunciato; per altri aspetti ascolto perchè ho tutto da imparare.
Basta mi fermo qui, se no qualcuno mi chiama Mosé ....
bfpaul
Mi piacerebbe rispondere ad un sacco di affermazioni, ma faccio prima a dire alcune cose:
- non mi date del Guru o del "grande Paolo" perchè sono un barefooter come tutti voi, forse con un po' di esperienza in più;
- non dite che me la prendo a male perchè questo accade solo quando mi si insulta e per fortuna questo non è ancora successo;
- tenete conto che nelle cose che dico c'è un pizzico di ottimismo, perchè se ho promosso un "vero Club" con tutte le "rogne" conseguenti l'ho fatto per ottimismo, altrimenti ci sarebbe da chiudere questa esperienza;
- ciascuno esprime il suo punto di vista che è rispettabile come qualunque altro anche diametralmente opposto;
- siamo tutti diversi e l'unica cosa in comune è che "stiamo con i piedi per terra";
- per alcuni è una cosa ormai normale, per altri è ancora qualcosa di "insolito" e forse lo rimarrà a lungo;
- diamo tempo a tutti perchè si accorgano che i rischi sono davvero "ragionevoli" e non nascondiamo le iniziali difficoltà, altrimenti non saremo credibili, ma passsiamo per esaltati;
- non faccio il sociologo ma apprezzo chi vuole capire il "fenomeno barefooting"; ci ho provato a lungo anch'io da un punto di vista "statistico" (oh, povero me!) e ci ho rinunciato; per altri aspetti ascolto perchè ho tutto da imparare.
Basta mi fermo qui, se no qualcuno mi chiama Mosé ....
bfpaul
Re: Che cosa succede???
Tertium non datur... cari signori che ci leggete e non vi volete iscrivere...Lucignolo ha scritto: Non ci sono alternative, cari signori: o rinunciate all'immagine che vi impone il vivere sociale (con tutte le sue babbanate) o rinunciate ad andare scalzi; le due cose, vi piaccia o no, sono antitetiche.
Non m'ero ancora accorto di essere così nei guai con l'immagine che gli altri hanno di me... Sono circondato da gente che mi ha visto e rivisto andare in giro scalzo e che continua a dimostrarmi affetto e stima e a cercare la mia compagnia...Lucignolo ha scritto: si vuole fare gli scalzisti conciliando quello che ci piacerebbe fare con la bella immagine che tutti hanno di noi e ciò non è possibile. [...] non è chiaro a tutti che certi compromessi non sono ammissibili.
Qualche errore nella vita l'ho fatto anch'io, ma ti assicuro che la bella o brutta immagine di me non è mai dipesa dai miei piedi.
Sì.Lucignolo ha scritto: Allora spiegami che cosa ci fai tu sul forum. Ci sei arrivato perché l'argomento ti interessa e lo ritieni rilevante?
Infatti non parlavo di me ma delle persone a cui presumibilmente piace molto andare scalze ma non sentono l'esigenza di scriverne su di un forum.
Non stavo parlando del mio rapporto con il forum, ma dando la mia risposta ai quesiti sollevati da Badboy nel suo posting maestro.
Ma anche l'abitudine ai piedi nudi purtroppo non coincide con il grado di civiltà di un popolo. Nella scalzissima Australia (tra parentesi uno dei più fedeli alleati di Bush nella guerra contro l'Iraq) fino al 1967 gli aborigeni erano disciplinati dalle leggi sulla flora e sulla fauna e i figli di matrimoni misti venivano sottratti ai genitori.Lucignolo ha scritto: la sproporzione rende solo l'idea di come ci siamo conformati, scambiando la cosa per autentica civiltà
Federico- Numero di messaggi : 57
Data d'iscrizione : 21.01.08
Re: Che cosa succede???
Non è necessario iscriversi, però la mia frase significa che fregarsene (sul serio, però, non a parole) di quello che pensano gli altri di noi implica un netto taglio di quel cordone ombelicale che ci unisce alla nostra immagine costruita da chi circonda (forse un po' vera, forse un po' falsa) e di certo non è facile.Federico ha scritto:Tertium non datur... cari signori che ci leggete e non vi volete iscrivere...
Non stento a crederti e sono d'accordo con te, perciò mi arrabbio (anche con me stesso) di fronte a certi atteggiamenti. Qualche giorno fa incontrai un mio ex-vicino di casa; "Ci stiamo allenando, eh? Qualcuno potrebbe prenderla per matto; la prima volta che l'ho vista ho pensato ad un grave esaurimento nervoso......una così brava persona. Mah! Però, siccome la conosco e so chi è e ci siamo spiegati, cambia tutto, anche se resto un po' perplesso. Quanti siete in Italia?".Federico ha scritto:Non m'ero ancora accorto di essere così nei guai con l'immagine che gli altri hanno di me... Sono circondato da gente che mi ha visto e rivisto andare in giro scalzo e che continua a dimostrarmi affetto e stima e a cercare la mia compagnia...
Qualche errore nella vita l'ho fatto anch'io, ma ti assicuro che la bella o brutta immagine di me non è mai dipesa dai miei piedi.
Alla mia risposta (circa 150-200? Perdonatemi se ho detto una fesseria) replica con un "Beh, per forza", mi saluta e se ne va con un sorriso alla Monna Lisa. Per me non era un gran complimento (o sì?), ma in ogni caso non temo chi mi conosce già e questo è il motivo per cui ho cominciato a camminare scalzo proprio nell'ambiente in cui vivo; è diverso per chi non ci conosce, per questo è importante parlare, Se poi questo non accade, beh, è così fondamentale per il nostro futuro?
O.K. Forse dipende da quel presumibilmente......stultum est dicere putabam , visto che ti piace il latino.Federico ha scritto:Infatti non parlavo di me ma delle persone a cui presumibilmente piace molto andare scalze ma non sentono l'esigenza di scriverne su di un forum.
Vero, nemmeno l'essere alleati di Bush dimostra alcunché, cosa che dipende da punti di vista che esulano totalmente da questo forum. Il fatto è che di solito è chi è calzato che scambia le scarpe per il totem della civiltà; colonizza un popolo "selvaggio" e la prima cosa che fai qual'é? Mettere un paio di ciabatte ed un paio di mutandine, altrimenti...Federico ha scritto:Ma anche l'abitudine ai piedi nudi purtroppo non coincide con il grado di civiltà di un popolo.
Ciao.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Che cosa succede???
Per carità...ci mancherebbe...Rei ha scritto:Il sangue!!! Voglio vedere scorrere il sangue!!!!!
Lucignolo ha scritto:......dove sono?
Che ti devo dire...?Io ne vedo, e tra l'altro non pochi...sarà la mia regione un'isola felice?Può darsi...ma ne vedo anche fuori da "casa mia"...
L'ultima, domenica scorsa, una ragazza con pantaloni lunghi, camicetta e senza scarpe...che camminava beatamente per il lungomare insieme ad un'amica calzata...Sono sicuro che non avesse scarpe al seguito perchè mi sono fermato per farle attraversare, vedendole poi infilarsi dentro un bar...
Lucignolo ha scritto:tu parli di forum idilliaco!
Parlo di quello che vedo...a parte l'ultimo periodo (in cui come tu dici sei stato tacciato di pessimismo cosmico per avere espresso dei dubbi) il trend del vecchio forum per me (magari sarà anche stata un'impressione sbagliata per carità, però la mia percezione è stata quella) è stata quella di presentare lo scalzismo solo ed esclusivamente sotto i suoi aspetti positivi, nascondendo a volte qualche inconveniente...
A me dava un'impressione di non credibilità...che devo farci...sarò sbagliato io???Può darsi...ma tutti i dubbi e perplessità che venivano espressi in altri luoghi in cui si parlava (seriamente o meno, approfonditamente e non) di scalzismo, qui venivano taciuti o liquidati con un "ma che vai a pensare..."
Vuoi un esempio...il più grave?
Se chiedi a un dubbioso o ad un denigratore o a chi ti pare, insomma a qualcuno che scalzo non va, quale sia la sua paura peggiore, ti risponderà che è quella di farsi male...e 9 volte su 10 la parola che viene fuori è "siringa"...
Ci fosse stato un'intervento in cui qualcuno ha detto che , seppur remotissima, la possibilità di beccarne una c'è...
Ma porca miseria...al giorno d'oggi siringhe per terra se ne vedono purtroppo...certo, non è che ce ne siano chissà quante (per fortuna) però ci sono (e guarda che la mia cittadina è davvero pulitissima...eppure se ne trovano anche qui)...è una possibilità...
Le puoi beccare anche in spiaggia per carità, ed infatti da noi è successo un paio d'anni fa...
Per me sarebbe molto più costruttivo dire "sì, è vero c'è questa possibilità, ma come tante altre cose con un po' di attenzione si può scongiurare il pericolo"...
Ci sono anche altre cose...remotissime le possibilità di prenderle...ma ci sono...
Oh stai parlando con uno che comunque, al di là di questo, scalzo ci va...perchè faccio un rapporto rischi/benefici...
I rischi ci sono...piccole feritine o vesciche sono minimi fastidi...quindi perchè non farlo...Aids, epatite, lectospirosi ecc. sono casi ben più gravi ma remotissime le possibilità di infettarsi...
La statistica insegna che non c'è nulla di impossibile (inteso come lo intendiamo nel linguaggio comune)...solo che le probabilità che un dato evento si verifichi sono così remote da essere considerate nulle...
Lucignolo ha scritto:Non ci sono alternative, cari signori: o rinunciate all'immagine che vi impone il vivere sociale (con tutte le sue babbanate) o rinunciate ad andare scalzi; le due cose, vi piaccia o no, sono antitetiche.
Io non credo sia così...conciliare, quando possibile, le 2 cose...?nel mio piccolo, ho provato e ci sono riuscito...molti mi vedono in giacca e cravatta alle riunioni o con i clienti...molti in elmetto e scarpe antinfortunistiche in cantiere...molti in giro scalzo...
Non vivendo in una metropoli non è raro che chi mi vede in un modo mi veda anche in un altro...e ad oggi nessuno ha ancora detto niente...
Bfpaul ha scritto:diamo tempo a tutti perchè si accorgano che i rischi sono davvero "ragionevoli" e non nascondiamo le iniziali difficoltà, altrimenti non saremo credibili, ma passsiamo per esaltati
Ecco...il mio discorso è tutto racchiuso in queste poche e semplici parole...
Badboy- Numero di messaggi : 114
Data d'iscrizione : 09.01.08
Re: Che cosa succede???
lucignolo ha scritto:...ma vuoi fare un giro con me in rianimazione a vedere le conseguenze di chi si sente immortale perché chiuso in una scatola di metallo (con ABS, airbag, controllo elettronico delle sospensioni) o di chi si sente un Valentino Rossi dimenticando che chi guida un automezzo è spesso ai limiti dell'inabilità o del menefreghismo perché tanto c'è l'assicurazione (e poi si può sempre scappare, no)?
Uno dei tifosi più accaniti di Rossi è il figlio (tre anni) di un mio caro amico, che ho salutato per l'ultima volta quando ancora era in rianimazione...
E lui ti assicuro non si credeva come il campione venerato dal figlio...
Badboy- Numero di messaggi : 114
Data d'iscrizione : 09.01.08
Enzo- Numero di messaggi : 579
Data d'iscrizione : 27.12.07
Re: Che cosa succede???
Badboy ha scritto:Se chiedi a un dubbioso o ad un denigratore o a chi ti pare, insomma a qualcuno che scalzo non va, quale sia la sua paura peggiore, ti risponderà che è quella di farsi male...e 9 volte su 10 la parola che viene fuori è "siringa"...
Ci fosse stato un'intervento in cui qualcuno ha detto che , seppur remotissima, la possibilità di beccarne una c'è...
Ma porca miseria...al giorno d'oggi siringhe per terra se ne vedono purtroppo...certo, non è che ce ne siano chissà quante (per fortuna) però ci sono (e guarda che la mia cittadina è davvero pulitissima...eppure se ne trovano anche qui)...è una possibilità...
Le puoi beccare anche in spiaggia per carità, ed infatti da noi è successo un paio d'anni fa...
A dire il vero tutti questi pericoli sono stati esaminati più volte negli anni ed abbiamo sempre rilevato che sono piuttosto trascurabili.
Direi che il "pericolo siringhe" tanto citato è maggiore in spiaggia e nei posti dove non si vede, come ha già detto Enzo. Diffidare quindi delle superfci dove non si sa esattamente cosa si calpesta è una semplice norma di prudenza e rimettersi sandali o infradito non è un disonore.
Diciamo alcune cose, una volta per tutte:
- chi ha mai detto che un barefooter NON deve mai più mettere sandali o quant'altro?
- a chi glielo ha detto il medico di non rimettere mai più le scarpe nella vita? Non è un barefooter, è una patologia!
- chi ha fatto voto di non rimettersi mai più le scarpe? Non è un barefooter, è un mistico!
Insomma, noi non siamo "talebani", non ci fate passare per incoscienti!
Ed ancora: per fare coraggio agli altri e per dimostrare che andare scalzi non è cosa così difficile, faticosa, pericolosa o complicata, abbiamo dato un'immagine idilliaca del barefooting?
Se questa è l'impressione, correggiamo il tiro:
- andare scalzi NON è diffficile, basta togliersi le scarpe;
- andare scalzi NON è faticoso né doloroso, ma evidentemente bisogna farci l'abitudine e ci riescono solo quelli a cui piace; gli altri staranno a guardare ammirati o inorriditi; pazienza!
- andare scalzi NON è particolarmente pericoloso, lo è di più correre a 120 km/h. I pericoli sono quelli di ogni attività umana che può portare infortuni e malattie.
- andare scalzi NON è complicato, a parte il superamento di una lunga serie di condizionamenti di cui, i più importanti sono quelli psicologici, NON quelli fisici.
Parlo per me, le siringhe sono un pericolo remoto, le infezioni ugualmente; mi sono tagliato e graffiato molte volte, ho sbattuto i piedi contro ostacoli e sono tutto intero, da sei anni vado scalzo e non ho più preso un raffreddore! L'organismo mette in atto ed irrobustisce le sue difese ....
bfpaul
Ultima modifica di bfpaul il Lun Mag 05 2008, 19:14 - modificato 2 volte.
Re: Che cosa succede???
Ti credo e la cosa mi rende un poco più fiducioso.Badboy ha scritto:L'ultima, domenica scorsa, una ragazza con pantaloni lunghi, camicetta e senza scarpe...che camminava beatamente per il lungomare insieme ad un'amica calzata...Sono sicuro che non avesse scarpe al seguito perchè mi sono fermato per farle attraversare, vedendole poi infilarsi dentro un bar...
Sì, ho capito perfettamente ciò che vuoi dire. Certo che puoi incontrare una siringa, anche se ne ho viste davvero poche.Badboy ha scritto:Per me sarebbe molto più costruttivo dire "sì, è vero c'è questa possibilità, ma come tante altre cose con un po' di attenzione si può scongiurare il pericolo"...
Ti ha già detto tutto il buon Enzo e, comunque, questo è il motivo per cui non mi piace entrare nell'erba alta o camminare scalzo al buio. Se mi verrà richiesto, potremo parlare di un dato inaspettato, quanto clamoroso: le probabilità di contrarre malattia con la puntura di un ago sono di gran lunga più basse di quanto si possa immaginare.
Morale: sempre massima attenzione e niente leggerezze, siete piacevolmente scalzi e più vulnerabili, ma se il diavolo ci dovesse mettere la coda, non datevi per spacciati.
No, no. C'é il teorema di Murphy: è tardissimo, devi andare al lavoro, ma non vuoi svegliare la tua compagna.Badboy ha scritto:La statistica insegna che non c'è nulla di impossibile (inteso come lo intendiamo nel linguaggio comune)...solo che le probabilità che un dato evento si verifichi sono così remote da essere considerate nulle...
Apri il cassetto dove ci sono 9 paia di calzini neri ed un solo paio di calzini bianchi che non vuoi assolutamente indossare, anzi, ti fanno proprio schifo.
Sei al buio e peschi a caso: ebbene, hai 9 probabilità su dieci di pescare l'odiato paio bianco ed una sola probabilità su dieci di pescare ciò che ti serve.
Ma no. Anch'io mi adeguo alle circostanze, l'importante è avere un'immagine di sé stabile e indipendente dai condizionamenti esterni. Solo allora puoi dire che te ne infischi di ciò che pensano gli altri.Badboy ha scritto:Io non credo sia così...conciliare, quando possibile, le 2 cose...?nel mio piccolo, ho provato e ci sono riuscito...molti mi vedono in giacca e cravatta alle riunioni o con i clienti...molti in elmetto e scarpe antinfortunistiche in cantiere...molti in giro scalzo...
Non vivendo in una metropoli non è raro che chi mi vede in un modo mi veda anche in un altro...e ad oggi nessuno ha ancora detto niente...
Si tratta di un obiettivo difficilissimo da raggiungere (forse soprattutto per professionisti di alto livello che tengono tanto, troppo alla loro immagine esteriore), ma vedo che ci sono giovani eccezionali che (almeno a parole) questo traguardo l'hanno già tagliato. Io non ne fui capace.
Non dico nulla perché altrimenti Paolo si arrabbia, ma quanti di noi hanno sempre sostenuto la tesi del nostro webmaster, con parole diverse, magari, ma con lo stesso contenuto? Come pensi che cerchi di istruire mia moglie?Bfpaul ha scritto:diamo tempo a tutti perchè si accorgano che i rischi sono davvero "ragionevoli" e non nascondiamo le iniziali difficoltà, altrimenti non saremo credibili, ma passsiamo per esaltati
Aggiungo una piccola nota: mi piace come si è sviluppata questa discussione, a riprova del potenziale che abbiamo a disposizione: altro che sangue!
Quando vedo noia, silenzio ed il forum che langue mi sembra di sprecare un capitale.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Che cosa succede???
Stai tranquillo, Badboy. So che sei persona seria e profonda. Il mio discorso vuol dire: ci sono pericoli gravissimi che vengono ignorati solo per il fatto che sono abituali.Badboy ha scritto:Uno dei tifosi più accaniti di Rossi è il figlio (tre anni) di un mio caro amico, che ho salutato per l'ultima volta quando ancora era in rianimazione...
E lui ti assicuro non si credeva come il campione venerato dal figlio...
Tu lo sai e lo dimostrasti quando dicesti: "Corro a 250 chilometri all'ora in pista (e già questo è segno di consapevolezza, c'è chi pretende di farlo su strada): vuoi che abbia paura di camminare scalzo?".
Ciao.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Che cosa succede???
Le siringhe sono diminuite perche' ai giorni nostri chi fa uso di eroina e' inserito nel contesto sociale, magari ha anche un lavoro. E le siringhe le butta ordinatamente nel cestino dopo aver messo il tappino apposito. Luca T potra' certamente spiegarci meglio. Difficilmente calpestare una siringa trasmette l'AIDS (il cui virus muore in 15min fuori dall'organismo) ma altre malattie a cominciare dalle epatiti possono essere trasmesse purtroppo. Detto questo pensate che i sandali o gli infradito o le espadrillas facciano qualche differenza?
Personalmente dove non vedo non ci metto ne' i piedi ne' le mani, a parte le siringhe ci sono tanti animali poco piacevoli - anche in italia, anche solo un calabrone puo' rovinare la giornata.
Detto questo scusate ma un motociclista che parla di pericoli del camminare scalzi (a meno che Badboy non avessi in mente cose tipo guidare la moto scalzi, o anche "solo" andare in bicicletta scalzi, o andare scalzi in un cantiere o sulla colata lavica dell'etna, insomma cose che credo nessuno di noi gli salta in mente, siamo attenti persino a prendere l'ascensore invece della scala mobile!) mi sembra, saro' sincera, un ragionamento un po' anomalo.
Personalmente dove non vedo non ci metto ne' i piedi ne' le mani, a parte le siringhe ci sono tanti animali poco piacevoli - anche in italia, anche solo un calabrone puo' rovinare la giornata.
Detto questo scusate ma un motociclista che parla di pericoli del camminare scalzi (a meno che Badboy non avessi in mente cose tipo guidare la moto scalzi, o anche "solo" andare in bicicletta scalzi, o andare scalzi in un cantiere o sulla colata lavica dell'etna, insomma cose che credo nessuno di noi gli salta in mente, siamo attenti persino a prendere l'ascensore invece della scala mobile!) mi sembra, saro' sincera, un ragionamento un po' anomalo.
Daniela- Numero di messaggi : 127
Data d'iscrizione : 01.01.08
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