Che cosa succede???
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Daniela
bfpaul
lucignolo
Enzo
Badboy
9 partecipanti
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Che cosa succede???
Promemoria primo messaggio :
Ciao a tutti...
apro questo topic solo per rendere noti alcuni dubbi già privatamente espressi a Paolo...
Immagino che qualcuno di voi abbia fatto qualche ricerca su internet utilizzando come parola chiave "scalzi" e/o vocaboli affini...
I risultati sono "incoraggianti", nel senso che si trovano molte situazioni e discussioni interessanti...dagli estimatori ai denigratori del barefooting, passando per i semplici curiosi...
Comunque di testimonianze di gente che cammina scalza, più o meno saltuariamente ce ne sono quante uno vuole...Chi lo fa abitualmente, chi sporadicamente, a chi è capitato e non vede l'ora che gli si ripresenti "l'occasione giusta", chi ha provato una volta e non riesce più a smettere...
Insomma io di testimonianze ne ho trovate davvero tante...come tante persone ho visto in giro scalze (in Italia intendo, e tutte "autoctone")...e come tanti sono gli iscritti al forum...
Ora però mi chiedo una cosa...
Viste le premesse, com'è che a scrivere siamo sempre in 4 gatti???
Siamo sempre i soliti, e questo comporta una stagnazione degli argomenti e una perdita, a volte, di interesse...
Perchè mai secondo voi la gente non scrive, non partecipa...?
Nonostante tenga molto alla mia privacy, se una cosa mi interessa, cerco in qualche modo di trovare luoghi di discussione di questa mia passione, per confrontarmi e scambiare opinioni...
E come me penso facciano molti altri...
Però, purtroppo, non vedo questa partecipazione...e mi dispiace, perchè vedo in questo forum un punto di incontro per una passione un po' "strana" (nel senso di inusuale) che a volte viene taciuta proprio perchè non si hanno "stimoli" vicini a noi...
In poche parole penso che a restare (almeno qui, che è un luogo virtuale e che tale può rimanere se uno lo desidera) in ombra si perda una grande occasione di consapevolezza e di crescita...
Io stesso come già detto ho aspettato parecchio...e ad oggi non so darmi una valida spiegazione (se non quella del tempo, essendo stato dall'altra parte del mondo, in posti dove l'internet cafè non è così diffuso, per tre anni)...
Quindi mi chiedo qual'è secondo voi quel meccanismo che ci spinge ad interessarci di questa cosa ma poi non ci fa fare quel passo in più che ci permetta di crescere e confrontarci?
Paura? di cosa?
Timidezza? anche dietro uno schermo?
....?
Un saluto ed UN CALOROSO INVITO A TUTTI A ISCRIVERSI, PRESENTARSI E SCRIVERE PER FAR CRESCERE QUESTA REALTA'...
Ciao a tutti...
apro questo topic solo per rendere noti alcuni dubbi già privatamente espressi a Paolo...
Immagino che qualcuno di voi abbia fatto qualche ricerca su internet utilizzando come parola chiave "scalzi" e/o vocaboli affini...
I risultati sono "incoraggianti", nel senso che si trovano molte situazioni e discussioni interessanti...dagli estimatori ai denigratori del barefooting, passando per i semplici curiosi...
Comunque di testimonianze di gente che cammina scalza, più o meno saltuariamente ce ne sono quante uno vuole...Chi lo fa abitualmente, chi sporadicamente, a chi è capitato e non vede l'ora che gli si ripresenti "l'occasione giusta", chi ha provato una volta e non riesce più a smettere...
Insomma io di testimonianze ne ho trovate davvero tante...come tante persone ho visto in giro scalze (in Italia intendo, e tutte "autoctone")...e come tanti sono gli iscritti al forum...
Ora però mi chiedo una cosa...
Viste le premesse, com'è che a scrivere siamo sempre in 4 gatti???
Siamo sempre i soliti, e questo comporta una stagnazione degli argomenti e una perdita, a volte, di interesse...
Perchè mai secondo voi la gente non scrive, non partecipa...?
Nonostante tenga molto alla mia privacy, se una cosa mi interessa, cerco in qualche modo di trovare luoghi di discussione di questa mia passione, per confrontarmi e scambiare opinioni...
E come me penso facciano molti altri...
Però, purtroppo, non vedo questa partecipazione...e mi dispiace, perchè vedo in questo forum un punto di incontro per una passione un po' "strana" (nel senso di inusuale) che a volte viene taciuta proprio perchè non si hanno "stimoli" vicini a noi...
In poche parole penso che a restare (almeno qui, che è un luogo virtuale e che tale può rimanere se uno lo desidera) in ombra si perda una grande occasione di consapevolezza e di crescita...
Io stesso come già detto ho aspettato parecchio...e ad oggi non so darmi una valida spiegazione (se non quella del tempo, essendo stato dall'altra parte del mondo, in posti dove l'internet cafè non è così diffuso, per tre anni)...
Quindi mi chiedo qual'è secondo voi quel meccanismo che ci spinge ad interessarci di questa cosa ma poi non ci fa fare quel passo in più che ci permetta di crescere e confrontarci?
Paura? di cosa?
Timidezza? anche dietro uno schermo?
....?
Un saluto ed UN CALOROSO INVITO A TUTTI A ISCRIVERSI, PRESENTARSI E SCRIVERE PER FAR CRESCERE QUESTA REALTA'...
Badboy- Numero di messaggi : 114
Data d'iscrizione : 09.01.08
Re: Che cosa succede???
Ti credo e la cosa mi rende un poco più fiducioso.Badboy ha scritto:L'ultima, domenica scorsa, una ragazza con pantaloni lunghi, camicetta e senza scarpe...che camminava beatamente per il lungomare insieme ad un'amica calzata...Sono sicuro che non avesse scarpe al seguito perchè mi sono fermato per farle attraversare, vedendole poi infilarsi dentro un bar...
Sì, ho capito perfettamente ciò che vuoi dire. Certo che puoi incontrare una siringa, anche se ne ho viste davvero poche.Badboy ha scritto:Per me sarebbe molto più costruttivo dire "sì, è vero c'è questa possibilità, ma come tante altre cose con un po' di attenzione si può scongiurare il pericolo"...
Ti ha già detto tutto il buon Enzo e, comunque, questo è il motivo per cui non mi piace entrare nell'erba alta o camminare scalzo al buio. Se mi verrà richiesto, potremo parlare di un dato inaspettato, quanto clamoroso: le probabilità di contrarre malattia con la puntura di un ago sono di gran lunga più basse di quanto si possa immaginare.
Morale: sempre massima attenzione e niente leggerezze, siete piacevolmente scalzi e più vulnerabili, ma se il diavolo ci dovesse mettere la coda, non datevi per spacciati.
No, no. C'é il teorema di Murphy: è tardissimo, devi andare al lavoro, ma non vuoi svegliare la tua compagna.Badboy ha scritto:La statistica insegna che non c'è nulla di impossibile (inteso come lo intendiamo nel linguaggio comune)...solo che le probabilità che un dato evento si verifichi sono così remote da essere considerate nulle...
Apri il cassetto dove ci sono 9 paia di calzini neri ed un solo paio di calzini bianchi che non vuoi assolutamente indossare, anzi, ti fanno proprio schifo.
Sei al buio e peschi a caso: ebbene, hai 9 probabilità su dieci di pescare l'odiato paio bianco ed una sola probabilità su dieci di pescare ciò che ti serve.
Ma no. Anch'io mi adeguo alle circostanze, l'importante è avere un'immagine di sé stabile e indipendente dai condizionamenti esterni. Solo allora puoi dire che te ne infischi di ciò che pensano gli altri.Badboy ha scritto:Io non credo sia così...conciliare, quando possibile, le 2 cose...?nel mio piccolo, ho provato e ci sono riuscito...molti mi vedono in giacca e cravatta alle riunioni o con i clienti...molti in elmetto e scarpe antinfortunistiche in cantiere...molti in giro scalzo...
Non vivendo in una metropoli non è raro che chi mi vede in un modo mi veda anche in un altro...e ad oggi nessuno ha ancora detto niente...
Si tratta di un obiettivo difficilissimo da raggiungere (forse soprattutto per professionisti di alto livello che tengono tanto, troppo alla loro immagine esteriore), ma vedo che ci sono giovani eccezionali che (almeno a parole) questo traguardo l'hanno già tagliato. Io non ne fui capace.
Non dico nulla perché altrimenti Paolo si arrabbia, ma quanti di noi hanno sempre sostenuto la tesi del nostro webmaster, con parole diverse, magari, ma con lo stesso contenuto? Come pensi che cerchi di istruire mia moglie?Bfpaul ha scritto:diamo tempo a tutti perchè si accorgano che i rischi sono davvero "ragionevoli" e non nascondiamo le iniziali difficoltà, altrimenti non saremo credibili, ma passsiamo per esaltati
Aggiungo una piccola nota: mi piace come si è sviluppata questa discussione, a riprova del potenziale che abbiamo a disposizione: altro che sangue!
Quando vedo noia, silenzio ed il forum che langue mi sembra di sprecare un capitale.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Che cosa succede???
Stai tranquillo, Badboy. So che sei persona seria e profonda. Il mio discorso vuol dire: ci sono pericoli gravissimi che vengono ignorati solo per il fatto che sono abituali.Badboy ha scritto:Uno dei tifosi più accaniti di Rossi è il figlio (tre anni) di un mio caro amico, che ho salutato per l'ultima volta quando ancora era in rianimazione...
E lui ti assicuro non si credeva come il campione venerato dal figlio...
Tu lo sai e lo dimostrasti quando dicesti: "Corro a 250 chilometri all'ora in pista (e già questo è segno di consapevolezza, c'è chi pretende di farlo su strada): vuoi che abbia paura di camminare scalzo?".
Ciao.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Che cosa succede???
Le siringhe sono diminuite perche' ai giorni nostri chi fa uso di eroina e' inserito nel contesto sociale, magari ha anche un lavoro. E le siringhe le butta ordinatamente nel cestino dopo aver messo il tappino apposito. Luca T potra' certamente spiegarci meglio. Difficilmente calpestare una siringa trasmette l'AIDS (il cui virus muore in 15min fuori dall'organismo) ma altre malattie a cominciare dalle epatiti possono essere trasmesse purtroppo. Detto questo pensate che i sandali o gli infradito o le espadrillas facciano qualche differenza?
Personalmente dove non vedo non ci metto ne' i piedi ne' le mani, a parte le siringhe ci sono tanti animali poco piacevoli - anche in italia, anche solo un calabrone puo' rovinare la giornata.
Detto questo scusate ma un motociclista che parla di pericoli del camminare scalzi (a meno che Badboy non avessi in mente cose tipo guidare la moto scalzi, o anche "solo" andare in bicicletta scalzi, o andare scalzi in un cantiere o sulla colata lavica dell'etna, insomma cose che credo nessuno di noi gli salta in mente, siamo attenti persino a prendere l'ascensore invece della scala mobile!) mi sembra, saro' sincera, un ragionamento un po' anomalo.
Personalmente dove non vedo non ci metto ne' i piedi ne' le mani, a parte le siringhe ci sono tanti animali poco piacevoli - anche in italia, anche solo un calabrone puo' rovinare la giornata.
Detto questo scusate ma un motociclista che parla di pericoli del camminare scalzi (a meno che Badboy non avessi in mente cose tipo guidare la moto scalzi, o anche "solo" andare in bicicletta scalzi, o andare scalzi in un cantiere o sulla colata lavica dell'etna, insomma cose che credo nessuno di noi gli salta in mente, siamo attenti persino a prendere l'ascensore invece della scala mobile!) mi sembra, saro' sincera, un ragionamento un po' anomalo.
Daniela- Numero di messaggi : 127
Data d'iscrizione : 01.01.08
Re: Che cosa succede???
lucignolo ha scritto: Anch'io mi adeguo alle circostanze, l'importante è avere un'immagine di sé stabile e indipendente dai condizionamenti esterni. Solo allora puoi dire che te ne infischi di ciò che pensano gli altri.
Si tratta di un obiettivo difficilissimo da raggiungere (forse soprattutto per professionisti di alto livello che tengono tanto, troppo alla loro immagine esteriore), ma vedo che ci sono giovani eccezionali che (almeno a parole) questo traguardo l'hanno già tagliato. Io non ne fui capace..
Ciao Lucignolo. Anche a me non sembra poi così difficile trovare un equilibrio tra scalzismo e immagine sociale come già hanno detto Badboy e Federico. Personalmente svolgo un lavoro considerato di livello molto alto che presuppone molta cura del proprio look in ambito professionale. Inoltre mi piace molto acquistare e indossare abiti eleganti (comprese scarpe). Questo però non mi impedisce di cambiare faccia nel weekend passando a un look decisamente più rilassato. Certo sono facilitato dal fatto che i miei clienti sono a 600 km di distanza da me e che Berlino è una città dove è molto difficile che qualcuno si volti a guardarti solo a causa del tuo modo di vestirti...
Saluti da Bangkok,
Aug
Ospite- Ospite
Re: Che cosa succede???
[Augusto scrive: Personalmente svolgo un lavoro considerato di livello molto alto che presuppone molta cura del proprio look in ambito professionale. Inoltre mi piace molto acquistare e indossare abiti eleganti (comprese scarpe). Questo però non mi impedisce di cambiare faccia nel weekend passando a un look decisamente più rilassato. Certo sono facilitato dal fatto che i miei clienti sono a 600 km di distanza da me e che Berlino è una città dove è molto difficile che qualcuno si volti a guardarti solo a causa del tuo modo di vestirti...
Anch'io sono vincolato all'immagine in ufficio: vi immaginate il capo che gira per il Tribunale scalzo? Già mi concedo i jeans (spesso) e niente cravatta (un po' meno), ma non oserei mai presentarmi scalzo. (già sono stato buttato fuori dal Tribunale di Napoli in sandali e calzoncini corti perchè non decentemente vestito.
Ma a casa... anzi, mia moglie sta accettando sempre più il mio scalzismo: per esempio domenica pomeriggio mi sono recato con lei nei cantieri della TAV Bologna-Firenze vicino a Firenzuola per fare qualche foto e sono stato scalzo tuto il pomeriggio.
PAOLO G.
Anch'io sono vincolato all'immagine in ufficio: vi immaginate il capo che gira per il Tribunale scalzo? Già mi concedo i jeans (spesso) e niente cravatta (un po' meno), ma non oserei mai presentarmi scalzo. (già sono stato buttato fuori dal Tribunale di Napoli in sandali e calzoncini corti perchè non decentemente vestito.
Ma a casa... anzi, mia moglie sta accettando sempre più il mio scalzismo: per esempio domenica pomeriggio mi sono recato con lei nei cantieri della TAV Bologna-Firenze vicino a Firenzuola per fare qualche foto e sono stato scalzo tuto il pomeriggio.
PAOLO G.
Paolo G- Numero di messaggi : 151
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Che cosa succede???
Daniela ha scritto:
Detto questo scusate ma un motociclista che parla di pericoli del camminare scalzi (a meno che Badboy non avessi in mente cose tipo guidare la moto scalzi, o anche "solo" andare in bicicletta scalzi, o andare scalzi in un cantiere o sulla colata lavica dell'etna, insomma cose che credo nessuno di noi gli salta in mente, siamo attenti persino a prendere l'ascensore invece della scala mobile!) mi sembra, saro' sincera, un ragionamento un po' anomalo.
Al di là del fatto che non mi sembra poi così "anomalo"...non è che perchè sono motociclista, e quindi esposto a mille e più pericoli, non possa parlare di attività molto meno pericolose e non possa analizzarne, con obiettività, i potenziali pericoli...
Detto questo, non credo che tu abbia letto i miei passati interventi...
Badboy ha scritto:...un'altra mia radicatissima passione è il motociclismo...
Ora...se mi butto, ogni volta che posso,in pista a 280 km/h ...pensate davvero che possa non andar più scalzo per paura di ferirmi???
Questo sta solo a significare che se voglio fare una cosa, perchè mi piace, la faccio...ma non nascondo, agli altri e soprattutto a me stesso, perchè mi fa comodo, i pericoli e le conseguenze di certe mie azioni...
Badboy- Numero di messaggi : 114
Data d'iscrizione : 09.01.08
Re: Che cosa succede???
lucignolo ha scritto:No, no. C'é il teorema di Murphy
Dio mio quanto odio Murphy...
lucignolo ha scritto:Quando vedo noia, silenzio ed il forum che langue mi sembra di sprecare un capitale.
Anche a me...per questo ti dicevo che lo vedo come luogo di crescita...io ci credo...
Badboy- Numero di messaggi : 114
Data d'iscrizione : 09.01.08
Re: Che cosa succede???
Badboy ha scritto:lucignolo ha scritto:No, no. C'é il teorema di Murphy
Dio mio quanto odio Murphy...
Hehehehe!
Povero Murphy ......
Badboy ha scritto:lucignolo ha scritto:Quando vedo noia, silenzio ed il forum che langue mi sembra di sprecare un capitale.
Anche a me...per questo ti dicevo che lo vedo come luogo di crescita...io ci credo...
Guardate, è assolutamente fisologico che il Forum alterni periodi di discussioni interessanti ad altri di "caduta di tensione" a livelli molto bassi. Dovremmo pensare sempre che non si scrive solo per noi stessi ma per tanti che leggono e non scrivono, che hanno bisogno di incoraggiamento per diventare barefooters, che questa esigenza è più diffusa di quanto si pensi, ma va stimolata, accompagnata e fatta crescere con tatto e senza forzature.
Poi, naturalmente, ciascuno è libero di esprimersi nel modo a lui più congeniale, ma non facciamo l'errore di crederci più soli di quanto non siamo realmente; il Forum può essere letto da chiunque, anche da chi non è registrato e non scrive!
bfpaul
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