Nel paese è mentalmente più difficile
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Nel paese è mentalmente più difficile
Oggi ho abbattuto la mia prima barriera!
Dovevo fare un salto in centro al paese per andare al bancomat e mi son detta: "quale altra migliore occasione potrebbe esserci per provare qui?".
Dopo averci pensato per una decina di minuti buoni e sperando di non trovare nessuno che conoscessi, mi sono recata alla mia banca in auto e son scesa a piedi nudi. Ho avuto qualche secondo di tentennamento perchè nel parcheggio ho visto un ragazzo in auto e mi ha preso un po' il panico, ma è durato poco e ho proseguito per la mia strada, ho fatto quel che dovevo e tornando alla macchina mi son resa conto di avere un sorriso enorme in viso.
Non è stata un'esperienza particolare eppure per me è stata molto importante, non a livello fisico ovviamente, però come già accennato in un'altra discussione questo aspetto è probabilmente il mio limite più grande
nikytuky94- Numero di messaggi : 171
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Re: Nel paese è mentalmente più difficile
Lunedì mattina ho avuto un incontro positivo e negativo allo stesso tempo con un cliente che è entrato in ufficio. Positivo perchè mi ha fatto riflettere e negativo per tutto il resto.
Entra il cliente, saluta e guardandomi chiede come mai fossi a piedi nudi, ho quindi risposto che lo faccio per la salute e perchè mi aiuta con la postura della schiena. Lui di rimando mi ha detto che si è permesso di chiedermelo solo perchè io sono a casa mia e che altrimenti non l'avrebbe mai fatto. Questa frase mi ha bloccata, era come se mi stesse accusando di poterlo fare solo perchè lavoro da mio papà e dal tipo di personaggio son quasi certa che fosse fatta in tono accusatorio.
Mi ha lasciato un po' così tutto il giorno questa piccola discussione. Non è stato il primo cliente a notare i miei piedi nudi sul posto di lavoro e non sarà nemmeno l'ultimo, è stato il suo modo che mi ha colpito e infastidito. Mi aspettavo qualche commento del genere prima o poi, sul fatto che essendo la figlia del capo potessi fare o meno certe cose o che avessi più libertà, ma sentirlo direttamente da qualcuno mi ha fatto un po' pensare.
Il mio lavoro è prettamente da ufficio, esco saltuariamente da quando ho avuto il bambino e comunque indosso i sandali e quando necessario, soprattutto nei cantieri, le scarpe antinfortunistiche. In ufficio non dovrebbero esserci problemi di sicurezza a livello di calzature, non sono richiesti specifici dpi se non sbaglio, anche perchè altrimenti chiunque lavori in ufficio dovrebbe indossare scarpe antinfortunistiche. Quindi la mia mente ha iniziato a farsi mille paranoie su questa cosa e alla fine mi son chiesta: in un eventuale incontro durante il periodo estivo cosa direbbe della mia collega se la vedesse indossare i sandali? La mia unica risposta è stata: niente. Non avrebbe niente da dire se la vedesse con i sandali, quindi perchè mettermi a disagio affermando quella frase? E' vero che sandalo=calzatura e non piede nudo, ma non vedo differenze adesso.
L'unica cosa alla quale sento di potermi aggrappare per darmi una risposta è legata al tema sicurezza, perchè se io sono a piedi nudi in ufficio posso benissimo starci come uno che indossa i sandali e allora che motivo avrebbe avuto questa persona per infierire? Il solo motivo plausibile per me è legato al fatto che io sia nell'azienda di famiglia e il titolare sia mio papà. Forse potrebbe pensare che io sia libera di poterlo fare proprio per questa ragione.
Che mondo difficile quello dei natiscalzi...
nikytuky94- Numero di messaggi : 171
Data d'iscrizione : 09.03.23
Re: Nel paese è mentalmente più difficile
Detto ciò penso che il commento che hai ricevuto non sia stato molto corretto. Anche io ritengo che in ufficio non servano scarpe infortunistiche e come dici, i sandali, non avrebbero suscitato nessuna osservazione (specie se in estate) e sono adatti quanto i piedi nudi.
Secondo me agisci nel modo giusto, laddove servono scarpe di sicurezza tipo cantieri ecc, le indossi, per il resto non servono.
La società guarda l'apparenza e non l'essenza: personalmente preferisco avere a che fare con una persona competente a piedi scalzi, che con un imbecille (nel senso che imbelle... ) con le scarpe.
airone- Numero di messaggi : 66
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Re: Nel paese è mentalmente più difficile
airone ha scritto:Uno sul letto di morte ha detto: mi fanno ancora male le ferite delle battaglie che non ho combattuto. Ragionamento per analogia con gli scalzisti che quasi sicuramente si diranno: ho messo le scarpe più volte di quelle che avrei voluto solo per compiacere gli altri.
Detto ciò penso che il commento che hai ricevuto non sia stato molto corretto. Anche io ritengo che in ufficio non servano scarpe infortunistiche e come dici, i sandali, non avrebbero suscitato nessuna osservazione (specie se in estate) e sono adatti quanto i piedi nudi.
Secondo me agisci nel modo giusto, laddove servono scarpe di sicurezza tipo cantieri ecc, le indossi, per il resto non servono.
La società guarda l'apparenza e non l'essenza: personalmente preferisco avere a che fare con una persona competente a piedi scalzi, che con un imbecille (nel senso che imbelle... ) con le scarpe.
Hai perfettamente ragione in tutto e per tutto. Comunque, Niky è una tipa tosta e lo ha dimostrato: temibile concorrente di Contessa Scalza
John & Jane- Numero di messaggi : 470
Data d'iscrizione : 27.09.11
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Re: Nel paese è mentalmente più difficile
_________________
L'impossibile non esiste.
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Re: Nel paese è mentalmente più difficile
Massimo- Numero di messaggi : 274
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Re: Nel paese è mentalmente più difficile
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L'impossibile non esiste.
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Re: Nel paese è mentalmente più difficile
nikytuky94 ha scritto:Prima di scrivere queste righe ci ho riflettuto sopra perchè non sapevo se metterlo qui o meno dato che i punti di vista son tanto differenti per ognuno di noi, ma alla fine son curiosa di sapere come la pensate.
Lunedì mattina ho avuto un incontro positivo e negativo allo stesso tempo con un cliente che è entrato in ufficio. Positivo perchè mi ha fatto riflettere e negativo per tutto il resto.
Entra il cliente, saluta e guardandomi chiede come mai fossi a piedi nudi, ho quindi risposto che lo faccio per la salute e perchè mi aiuta con la postura della schiena. Lui di rimando mi ha detto che si è permesso di chiedermelo solo perchè io sono a casa mia e che altrimenti non l'avrebbe mai fatto. Questa frase mi ha bloccata, era come se mi stesse accusando di poterlo fare solo perchè lavoro da mio papà e dal tipo di personaggio son quasi certa che fosse fatta in tono accusatorio.
Mi ha lasciato un po' così tutto il giorno questa piccola discussione. Non è stato il primo cliente a notare i miei piedi nudi sul posto di lavoro e non sarà nemmeno l'ultimo, è stato il suo modo che mi ha colpito e infastidito. Mi aspettavo qualche commento del genere prima o poi, sul fatto che essendo la figlia del capo potessi fare o meno certe cose o che avessi più libertà, ma sentirlo direttamente da qualcuno mi ha fatto un po' pensare.
Il mio lavoro è prettamente da ufficio, esco saltuariamente da quando ho avuto il bambino e comunque indosso i sandali e quando necessario, soprattutto nei cantieri, le scarpe antinfortunistiche. In ufficio non dovrebbero esserci problemi di sicurezza a livello di calzature, non sono richiesti specifici dpi se non sbaglio, anche perchè altrimenti chiunque lavori in ufficio dovrebbe indossare scarpe antinfortunistiche. Quindi la mia mente ha iniziato a farsi mille paranoie su questa cosa e alla fine mi son chiesta: in un eventuale incontro durante il periodo estivo cosa direbbe della mia collega se la vedesse indossare i sandali? La mia unica risposta è stata: niente. Non avrebbe niente da dire se la vedesse con i sandali, quindi perchè mettermi a disagio affermando quella frase? E' vero che sandalo=calzatura e non piede nudo, ma non vedo differenze adesso.
L'unica cosa alla quale sento di potermi aggrappare per darmi una risposta è legata al tema sicurezza, perchè se io sono a piedi nudi in ufficio posso benissimo starci come uno che indossa i sandali e allora che motivo avrebbe avuto questa persona per infierire? Il solo motivo plausibile per me è legato al fatto che io sia nell'azienda di famiglia e il titolare sia mio papà. Forse potrebbe pensare che io sia libera di poterlo fare proprio per questa ragione.
Che mondo difficile quello dei natiscalzi...
Dopo aver letto i commenti so che riceverò tante critiche ma voglio essere sincero.
In linea teorica hai perfettamente ragione ma nella realtà l'abito fa il monaco.
Se tu ti presentassi ad un colloquio scalza al 99% non saresti assunta proprio per quello.
Hai la fortuna di lavorare nella ditta di tuo padre che ti permette di stare scalza ma altrove al 99% non ti sarebbe consentito.
Non perché sia pericoloso ma per il solito discorso di decoro di immagine di poca professionalità di sciatteria ecc.
I sandali sono una cosa diversa e poi dipende anche dal tipo di sandali (quelli femminili sono anche esteticamente belli) dal sesso (ad una donna i sandali sono concessi agli uomini molto più difficile) dalle stagioni se è estate ok se inverno fa strano.
Dipende anche dalla tua mansione e dall'azienda.
Il lavoro in una multinazionale e non lavoro presso il cliente o al contatto con il pubblico ma ricordo qualche anno fa che era girata una mail che raccomandava un abbigliamento decoroso anche in estate specificando no pantaloni corti e no sandali o infradito per gli uomini.
Una delle poche discriminazioni al contrario. Non so se oggi che la stessa Azienda fa tante chiacchiere per la parità di genere ecc farebbe ancora questa distinzione ma temo di si
Sono cose che risalgono ai tempi dei tempi difficili da cambiare.
Poi certo uno può dire lotto per eliminare questa discriminazione che temo interessi a ben pochi e sarebbe una lotta contro i mulini a vento recando solo danno a me stesso.
E questo è quello che accade in un'azienda che potrei definire 'progressista' del settore informatico che sono le prime che hanno sdoganato jeans e maglietta al posto di giacca camicia e cravatta. Che poi magari in altri Paesi sono arrivati anche a consentire pantaloni corti e piedi scalzi può anche essere. Non mi si dica di Steve Jobs o altri manager famosi che magari in alcune occasioni stanno scalzi in ufficio perché dispiace dirlo loro sono loro e tu (inteso noi comuni mortali) non sei nessuno discorso spiacevole da Marchese del Grillo ma è così. Chi è che va a dire ad un personaggio del genere scusi lei non può stare scalzo?
GECO- Numero di messaggi : 1054
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Re: Nel paese è mentalmente più difficile
Riguardo alla legittimità dei "dress code" sul posto di lavoro qua lo spiega abbastanza bene:GECO ha scritto:
Dress code
Al di là di ciò, e delle questioni di sicurezza. ci sono questioni di tipo sociale e relazionale che rendono il barefooting sul lavoro accessibile a pochi fortunati e/o coraggiosi.
Appleseed- Numero di messaggi : 860
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Re: Nel paese è mentalmente più difficile
Sicuramente la realtà in cui operiamo mi concede questa situazione, perchè penso sempre che se lavorassi in una grande azienda probabilmente non avrei questa concessione e forse sarei io stessa a non provare nemmeno, quindi mi ritengo non fortunata, di più
nikytuky94- Numero di messaggi : 171
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nikytuky94- Numero di messaggi : 171
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Re: Nel paese è mentalmente più difficile
Ho camminato poche volte scalzo con la pioggia. A parte la sensazione “particolare” che può piacere o meno, anche se immagino non tanto con pioggia fredda o comunque in stagione non più estiva, il bisogno che ho sempre sentito è stato quello di asciugarmi i piedi quando prima una volta possibile. E se rientrato a casa, di lavarli anche. Sono sicuro al 100% che camminare scalzi in strada in condizioni asciutte sia super sicuro (stando attenti a non pestare cose pericolose ovviamente) però sul bagnato, soprattutto se stagnante possono crearsi colonie di batteri ecc… Poi credo che avere i piedi continuamente bagnati con acqua fredda ed in stagione autunnale o invernale alla lunga non faccia troppo bene ai piedi stessi. Però come in altri discorsi, finché si cammina e ci si muove la questione freddo viene anche meno. Però sei brava a provare sempre ogni cosa, dimostri serietà nella tua scelta e grande determinazione. Ti ammiro e condivido.
Shamelessblonde91- Numero di messaggi : 113
Età : 33
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Re: Nel paese è mentalmente più difficile
nikytuky94 ha scritto:Prima volta sotto la pioggia. Ammetto che non ho amato particolarmente il contatto con l'acqua fredda a terra però son stata dalla parrucchiera per la seconda volta scalza così mi ha visto anche con il freddo e come la prima volta niente commenti e nessun accenno
Complimenti per la costanza e la determinazione!
Un po' ti invidio, personalmente negli ultimi giorni sono in standby dal barefooting.
Settimana scorsa ho preso il malefico virus gastrointestinale che gira in questo periodo, unito a una tossetta leggera ma fastidiosa che mi accompagna da qualche giorno.
Devo dire nessuna problematica direttamente legata al fatto di stare a piedi scalzi al freddo (probabilmente mi hanno trasmesso il tutto i miei figli, pure loro tossiscono da giorni e a scuola gira il virus intestinale), però sinceramente temo che stare scalzo al freddo non aiuti a recuperare dai suddetti malanni.
Per questo mi sono concesso qualche giorno di pausa dalle camminate scalze, sperando di rimettermi completamente in sesto per poi riprendere alla grande!
Young_barefooter- Numero di messaggi : 1585
Data d'iscrizione : 02.01.08
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Re: Nel paese è mentalmente più difficile
Successivamente ho avuto anche sensazione di febbretta per qualche giorno con il naso un po' chiuso.
In tutto questo non ho smesso di stare scalzo perché generalmente non mi dà fastidio anche quando non sono al top. Per adesso sono stato graziato dalla cacaia malefica.
Già che se ne parla, per quanto riguarda me, andare scalzo quando piove è una delle massime godurie, soprattutto quando piove forte.
_________________
L'impossibile non esiste.
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Re: Nel paese è mentalmente più difficile
Grand Choeur ha scritto:Io ho avuto una tosse fastidiosa, durata una decina di giorni, risolta con un mucolitico.
Successivamente ho avuto anche sensazione di febbretta per qualche giorno con il naso un po' chiuso.
In tutto questo non ho smesso di stare scalzo perché generalmente non mi dà fastidio anche quando non sono al top. Per adesso sono stato graziato dalla cacaia malefica.
Già che se ne parla, per quanto riguarda me, andare scalzo quando piove è una delle massime godurie, soprattutto quando piove forte.
Uguale.
La dimostrazione che malanni del genere sono causati da infezioni virali e non perchè si va scalzi o ci si copre poco.
FrancoR18- Numero di messaggi : 483
Età : 36
Data d'iscrizione : 20.09.15
Re: Nel paese è mentalmente più difficile
FrancoR18 ha scritto:Grand Choeur ha scritto:Io ho avuto una tosse fastidiosa, durata una decina di giorni, risolta con un mucolitico.
Successivamente ho avuto anche sensazione di febbretta per qualche giorno con il naso un po' chiuso.
In tutto questo non ho smesso di stare scalzo perché generalmente non mi dà fastidio anche quando non sono al top. Per adesso sono stato graziato dalla cacaia malefica.
Già che se ne parla, per quanto riguarda me, andare scalzo quando piove è una delle massime godurie, soprattutto quando piove forte.
Uguale.
La dimostrazione che malanni del genere sono causati da infezioni virali e non perchè si va scalzi o ci si copre poco.
La cosa è soggettiva. Se ho il raffreddore sento più freddo e mi copro di più. In quelle occasioni stare scalzo per me diventa un disagio e quindi mi calzo.
GECO- Numero di messaggi : 1054
Data d'iscrizione : 25.05.16
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Re: Nel paese è mentalmente più difficile
nikytuky94 ha scritto:Prima di scrivere queste righe ci ho riflettuto sopra perchè non sapevo se metterlo qui o meno dato che i punti di vista son tanto differenti per ognuno di noi, ma alla fine son curiosa di sapere come la pensate.
Lunedì mattina ho avuto un incontro positivo e negativo allo stesso tempo con un cliente che è entrato in ufficio. Positivo perchè mi ha fatto riflettere e negativo per tutto il resto.
Entra il cliente, saluta e guardandomi chiede come mai fossi a piedi nudi, ho quindi risposto che lo faccio per la salute e perchè mi aiuta con la postura della schiena. Lui di rimando mi ha detto che si è permesso di chiedermelo solo perchè io sono a casa mia e che altrimenti non l'avrebbe mai fatto. Questa frase mi ha bloccata, era come se mi stesse accusando di poterlo fare solo perchè lavoro da mio papà e dal tipo di personaggio son quasi certa che fosse fatta in tono accusatorio.
Mi ha lasciato un po' così tutto il giorno questa piccola discussione. Non è stato il primo cliente a notare i miei piedi nudi sul posto di lavoro e non sarà nemmeno l'ultimo, è stato il suo modo che mi ha colpito e infastidito. Mi aspettavo qualche commento del genere prima o poi, sul fatto che essendo la figlia del capo potessi fare o meno certe cose o che avessi più libertà, ma sentirlo direttamente da qualcuno mi ha fatto un po' pensare.
Il mio lavoro è prettamente da ufficio, esco saltuariamente da quando ho avuto il bambino e comunque indosso i sandali e quando necessario, soprattutto nei cantieri, le scarpe antinfortunistiche. In ufficio non dovrebbero esserci problemi di sicurezza a livello di calzature, non sono richiesti specifici dpi se non sbaglio, anche perchè altrimenti chiunque lavori in ufficio dovrebbe indossare scarpe antinfortunistiche. Quindi la mia mente ha iniziato a farsi mille paranoie su questa cosa e alla fine mi son chiesta: in un eventuale incontro durante il periodo estivo cosa direbbe della mia collega se la vedesse indossare i sandali? La mia unica risposta è stata: niente. Non avrebbe niente da dire se la vedesse con i sandali, quindi perchè mettermi a disagio affermando quella frase? E' vero che sandalo=calzatura e non piede nudo, ma non vedo differenze adesso.
L'unica cosa alla quale sento di potermi aggrappare per darmi una risposta è legata al tema sicurezza, perchè se io sono a piedi nudi in ufficio posso benissimo starci come uno che indossa i sandali e allora che motivo avrebbe avuto questa persona per infierire? Il solo motivo plausibile per me è legato al fatto che io sia nell'azienda di famiglia e il titolare sia mio papà. Forse potrebbe pensare che io sia libera di poterlo fare proprio per questa ragione.
Che mondo difficile quello dei natiscalzi...
L'idea che mi ero fatto io - chiaramente senza conoscere direttamente la persona in questione e il contesto - mi sembrava del tipo "Mi permetto di chiederti come mai sei scalza perchè in un contesto del tipo azienda familiare dove ci si conosce tutti mi sento più in confidenza rispetto a chiederlo a una perfetta sconosciuta".
Probabilmente l'avevo intesa diversamente.
E' ovvio poi che essere la figlia del titolare potrebbe farti apparire privilegiata agli occhi di qualcuno, e in effetti un po' lo sei perchè non è da tutti poter stare scalzi sul luogo di lavoro, indipendentemente dall'assenza di specifiche raccomandazioni antinfortunistiche. Molto probabilmente per un altro scatterebbero le solite paturnie del decoro, del fatto che tu rappresenti l'azienda agli occhi dei clienti e così via.
Comunque ammiro tuo padre perchè è persona pragmatica e di ampie vedute, che non si fa condizionare dalla mentalità diffusa e dai pregiudizi.
Sei molto fortunata in questo!
Personalmente io stesso davo una mano nell'azienda familiare di mio suocero e mio cognato, facevo da supporto tecnico informatico, chiaramente a tempo perso e senza riconoscimento economico.
Da quando ho iniziato a stare seriamente scalzo ho notato che magicamente in azienda non c'era quasi più bisogno del mio supporto. Magia, software e pc particolarmente affidabili o imbarazzo di fronte alla clientela? Ammetto che mi sono presentato più volte scalzo in ufficio da loro (ufficio che peraltro si trova al piano terra della palazzina in cui risiedo), mi è venuto il dubbio che qualcuno dei clienti abbia messo in imbarazzo mio suocero domandandogli come mai io fossi scalzo. Da qui la decisione di non usufruire più del mio contributo. Non ne ho mai avuto la certezza.
Per la cronaca la suddetta azienda oggi non esiste più quindi non ho più problemi in tal senso!
Young_barefooter- Numero di messaggi : 1585
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Nel paese è mentalmente più difficile
Young_barefooter ha scritto:L'idea che mi ero fatto io - chiaramente senza conoscere direttamente la persona in questione e il contesto - mi sembrava del tipo "Mi permetto di chiederti come mai sei scalza perchè in un contesto del tipo azienda familiare dove ci si conosce tutti mi sento più in confidenza rispetto a chiederlo a una perfetta sconosciuta".
Probabilmente l'avevo intesa diversamente.
E' ovvio poi che essere la figlia del titolare potrebbe farti apparire privilegiata agli occhi di qualcuno, e in effetti un po' lo sei perchè non è da tutti poter stare scalzi sul luogo di lavoro, indipendentemente dall'assenza di specifiche raccomandazioni antinfortunistiche. Molto probabilmente per un altro scatterebbero le solite paturnie del decoro, del fatto che tu rappresenti l'azienda agli occhi dei clienti e così via.
Comunque ammiro tuo padre perchè è persona pragmatica e di ampie vedute, che non si fa condizionare dalla mentalità diffusa e dai pregiudizi.
Sei molto fortunata in questo!
Personalmente io stesso davo una mano nell'azienda familiare di mio suocero e mio cognato, facevo da supporto tecnico informatico, chiaramente a tempo perso e senza riconoscimento economico.
Da quando ho iniziato a stare seriamente scalzo ho notato che magicamente in azienda non c'era quasi più bisogno del mio supporto. Magia, software e pc particolarmente affidabili o imbarazzo di fronte alla clientela? Ammetto che mi sono presentato più volte scalzo in ufficio da loro (ufficio che peraltro si trova al piano terra della palazzina in cui risiedo), mi è venuto il dubbio che qualcuno dei clienti abbia messo in imbarazzo mio suocero domandandogli come mai io fossi scalzo. Da qui la decisione di non usufruire più del mio contributo. Non ne ho mai avuto la certezza.
Per la cronaca la suddetta azienda oggi non esiste più quindi non ho più problemi in tal senso!
Io tento sempre di mettermi sulla difensiva in particolare quando mi sento un po' attaccata, ma il modo in cui si è espresso non mi ha lasciato molti fraintendimenti.
Comunque la mia paura è proprio quella che hai descritto: il fatto di poter mettere in imbarazzo la figura di mio papà e quella dell'azienda. Non è tanto legata alla mia persona la vergogna che spesso le mie paranoie mi portano a provare, piuttosto è legata alle persone e alle situazioni che mi circondano e questo fa sì che io tenda a non fare quel piccolo passo che potrebbe invece darmi anche solo un poco di felicità per evitare ripercussioni su chi mi circonda.
Con il tempo ho imparato a tenere a bada questo mio modo di essere un po' egoista nei miei confronti, ma ci sono occasioni nelle quali sento di dovermi mettere in secondo piano rispetto a chi mi circonda e questo porta anche a farmi sottovalutare. L'autostima a volte fa davvero tanto e penso sia una cosa sulla quale ci sia molto da lavorare per le persone come me. Coraggiosa sì ma fino a certi livelli, purtroppo certe situazioni non riesco ancora a gestirle come vorrei e spero un giorno di riuscirci ma credo sarà un giorno lontano e sarà soprattutto quando potrò permettermi di non dover più rendere i conti a nessun per le mie scelte. Un'autonomia che magari un giorno potrà davvero essere mia
nikytuky94- Numero di messaggi : 171
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Re: Nel paese è mentalmente più difficile
nikytuky94 ha scritto:Young_barefooter ha scritto:L'idea che mi ero fatto io - chiaramente senza conoscere direttamente la persona in questione e il contesto - mi sembrava del tipo "Mi permetto di chiederti come mai sei scalza perchè in un contesto del tipo azienda familiare dove ci si conosce tutti mi sento più in confidenza rispetto a chiederlo a una perfetta sconosciuta".
Probabilmente l'avevo intesa diversamente.
E' ovvio poi che essere la figlia del titolare potrebbe farti apparire privilegiata agli occhi di qualcuno, e in effetti un po' lo sei perchè non è da tutti poter stare scalzi sul luogo di lavoro, indipendentemente dall'assenza di specifiche raccomandazioni antinfortunistiche. Molto probabilmente per un altro scatterebbero le solite paturnie del decoro, del fatto che tu rappresenti l'azienda agli occhi dei clienti e così via.
Comunque ammiro tuo padre perchè è persona pragmatica e di ampie vedute, che non si fa condizionare dalla mentalità diffusa e dai pregiudizi.
Sei molto fortunata in questo!
Personalmente io stesso davo una mano nell'azienda familiare di mio suocero e mio cognato, facevo da supporto tecnico informatico, chiaramente a tempo perso e senza riconoscimento economico.
Da quando ho iniziato a stare seriamente scalzo ho notato che magicamente in azienda non c'era quasi più bisogno del mio supporto. Magia, software e pc particolarmente affidabili o imbarazzo di fronte alla clientela? Ammetto che mi sono presentato più volte scalzo in ufficio da loro (ufficio che peraltro si trova al piano terra della palazzina in cui risiedo), mi è venuto il dubbio che qualcuno dei clienti abbia messo in imbarazzo mio suocero domandandogli come mai io fossi scalzo. Da qui la decisione di non usufruire più del mio contributo. Non ne ho mai avuto la certezza.
Per la cronaca la suddetta azienda oggi non esiste più quindi non ho più problemi in tal senso!
Io tento sempre di mettermi sulla difensiva in particolare quando mi sento un po' attaccata, ma il modo in cui si è espresso non mi ha lasciato molti fraintendimenti.
Comunque la mia paura è proprio quella che hai descritto: il fatto di poter mettere in imbarazzo la figura di mio papà e quella dell'azienda. Non è tanto legata alla mia persona la vergogna che spesso le mie paranoie mi portano a provare, piuttosto è legata alle persone e alle situazioni che mi circondano e questo fa sì che io tenda a non fare quel piccolo passo che potrebbe invece darmi anche solo un poco di felicità per evitare ripercussioni su chi mi circonda.
Con il tempo ho imparato a tenere a bada questo mio modo di essere un po' egoista nei miei confronti, ma ci sono occasioni nelle quali sento di dovermi mettere in secondo piano rispetto a chi mi circonda e questo porta anche a farmi sottovalutare. L'autostima a volte fa davvero tanto e penso sia una cosa sulla quale ci sia molto da lavorare per le persone come me. Coraggiosa sì ma fino a certi livelli, purtroppo certe situazioni non riesco ancora a gestirle come vorrei e spero un giorno di riuscirci ma credo sarà un giorno lontano e sarà soprattutto quando potrò permettermi di non dover più rendere i conti a nessun per le mie scelte. Un'autonomia che magari un giorno potrà davvero essere mia
Perché non parli di questa cosa con tuo papà?
GECO- Numero di messaggi : 1054
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Re: Nel paese è mentalmente più difficile
.Sembrerà un consiglio banale il tuo ma per me non lo è affatto. Domani coglierò l'occasione dell'uscita che faremo e glielo chiederò. Grazie
nikytuky94- Numero di messaggi : 171
Età : 30
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Re: Nel paese è mentalmente più difficile
John & Jane- Numero di messaggi : 470
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Re: Nel paese è mentalmente più difficile
John & Jane ha scritto:E se il tuo recentissimo stato conferisse all'Azienda una marcia in più ?
Penso sia un po' fuori linea rispetto alla tipologia di settore, ma mai dire mai
nikytuky94- Numero di messaggi : 171
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Re: Nel paese è mentalmente più difficile
nikytuky94 ha scritto:Non ho mai preso in considerazione questa cosa. In effetti non ho mai nemmeno pensato all'eventualità che a lui possa dare fastidio e che non me lo dica.
.Sembrerà un consiglio banale il tuo ma per me non lo è affatto. Domani coglierò l'occasione dell'uscita che faremo e glielo chiederò. Grazie
Non ho portato a termine quello che mi ero prefissata. Devo avere la mia risposta prima della fine del weekend
nikytuky94- Numero di messaggi : 171
Età : 30
Data d'iscrizione : 09.03.23
Re: Nel paese è mentalmente più difficile
So che mio papà non è di larghe vedute, ha una mentalità piuttosto chiusa su tantissimi aspetti, quindi mi son sorpresa del fatto che non mi avesse mai detto niente, a parte chiedermi la motivazione dello stare scalza e non in riferimento al mondo lavorativo. Diciamo che ho fatto bene a chiederglielo direttamente.
Questo limiterà molto le mie ore da scalzista e mi dispiace molto, soprattutto perchè dovrò riabituare i piedi alle scarpe chiuse. Dovrò sfruttare il più possibile le ore fuori dal lavoro per continuare ad irrobustire i piedi e cercare di mantenere al livello attuale il sistema immunitario.
Mi aspettavo la sua risposta, sapevo sarebbe stata quella ma mi spiace molto tutto questo. Eppure sono contenta di averne parlato con lui anche se il dover limitare la libertà dei miei piedi arrivata a questo punto mi butta giù parecchio di morale.
Adesso il mio obiettivo sarà lo stare a piedi nudi il più a lungo possibile al di fuori dell'orario lavorativo e mi impegnerò per avere la mia libertà in questo
nikytuky94- Numero di messaggi : 171
Età : 30
Data d'iscrizione : 09.03.23
Re: Nel paese è mentalmente più difficile
nikytuky94 ha scritto:Ho avuto la mia risposta e da Lunedì ricomincerò a portare le scarpe durante l'orario di lavoro.
So che mio papà non è di larghe vedute, ha una mentalità piuttosto chiusa su tantissimi aspetti, quindi mi son sorpresa del fatto che non mi avesse mai detto niente, a parte chiedermi la motivazione dello stare scalza e non in riferimento al mondo lavorativo. Diciamo che ho fatto bene a chiederglielo direttamente.
Questo limiterà molto le mie ore da scalzista e mi dispiace molto, soprattutto perchè dovrò riabituare i piedi alle scarpe chiuse. Dovrò sfruttare il più possibile le ore fuori dal lavoro per continuare ad irrobustire i piedi e cercare di mantenere al livello attuale il sistema immunitario.
Mi aspettavo la sua risposta, sapevo sarebbe stata quella ma mi spiace molto tutto questo. Eppure sono contenta di averne parlato con lui anche se il dover limitare la libertà dei miei piedi arrivata a questo punto mi butta giù parecchio di morale.
Adesso il mio obiettivo sarà lo stare a piedi nudi il più a lungo possibile al di fuori dell'orario lavorativo e mi impegnerò per avere la mia libertà in questo
Mi dispiace per l'esito, ma hai fatto comunque bene a chiarirti con tuo padre. Questioni di sicurezza (vedo che parli di scarpe chiuse) o di decoro? Continua a praticare fuori dal lavoro, comunque, come del resto facciamo quasi tutti!
Appleseed- Numero di messaggi : 860
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A nikytuky94 piace questo messaggio.
Re: Nel paese è mentalmente più difficile
Mai dire mai.
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L'impossibile non esiste.
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Re: Nel paese è mentalmente più difficile
Per curiosità, come mai finora non ti aveva detto nulla?nikytuky94 ha scritto:Ho avuto la mia risposta e da Lunedì ricomincerò a portare le scarpe durante l'orario di lavoro.
So che mio papà non è di larghe vedute, ha una mentalità piuttosto chiusa su tantissimi aspetti, quindi mi son sorpresa del fatto che non mi avesse mai detto niente, a parte chiedermi la motivazione dello stare scalza e non in riferimento al mondo lavorativo. Diciamo che ho fatto bene a chiederglielo direttamente.
Questo limiterà molto le mie ore da scalzista e mi dispiace molto, soprattutto perchè dovrò riabituare i piedi alle scarpe chiuse. Dovrò sfruttare il più possibile le ore fuori dal lavoro per continuare ad irrobustire i piedi e cercare di mantenere al livello attuale il sistema immunitario.
Mi aspettavo la sua risposta, sapevo sarebbe stata quella ma mi spiace molto tutto questo. Eppure sono contenta di averne parlato con lui anche se il dover limitare la libertà dei miei piedi arrivata a questo punto mi butta giù parecchio di morale.
Adesso il mio obiettivo sarà lo stare a piedi nudi il più a lungo possibile al di fuori dell'orario lavorativo e mi impegnerò per avere la mia libertà in questo
Massimo- Numero di messaggi : 274
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Nel paese è mentalmente più difficile
nikytuky94 ha scritto:Ho avuto la mia risposta e da Lunedì ricomincerò a portare le scarpe durante l'orario di lavoro.
So che mio papà non è di larghe vedute, ha una mentalità piuttosto chiusa su tantissimi aspetti, quindi mi son sorpresa del fatto che non mi avesse mai detto niente, a parte chiedermi la motivazione dello stare scalza e non in riferimento al mondo lavorativo. Diciamo che ho fatto bene a chiederglielo direttamente.
Questo limiterà molto le mie ore da scalzista e mi dispiace molto, soprattutto perchè dovrò riabituare i piedi alle scarpe chiuse. Dovrò sfruttare il più possibile le ore fuori dal lavoro per continuare ad irrobustire i piedi e cercare di mantenere al livello attuale il sistema immunitario.
Mi aspettavo la sua risposta, sapevo sarebbe stata quella ma mi spiace molto tutto questo. Eppure sono contenta di averne parlato con lui anche se il dover limitare la libertà dei miei piedi arrivata a questo punto mi butta giù parecchio di morale.
Adesso il mio obiettivo sarà lo stare a piedi nudi il più a lungo possibile al di fuori dell'orario lavorativo e mi impegnerò per avere la mia libertà in questo
Tuo padre perché finora non era intervenuto e tu perché ti sei posta il problema e lo hai risolto.
Sembrerebbe in modo non soddisfacente, vero?
Non è così!
Non si può avere l'approvazione di tutti per ogni cosa che facciamo, anche tuo padre ha bisogno di vedere che tu sei contenta così e che non prenderai un solo raffreddore per tutto l'inverno.
Chiedo: al lavoro devi usare scarpe infortunistiche?
Se non sei tenuta o lo devi fare molto raramente, potresti metterle solo in quei rari casi e per il resto sotto la scrivania i tuoi piedi potrebbero stare felici e liberi.
Ovviamente ipotizzo, perché non conosco esattamente le condizioni; ma non scoraggiarti, forse qualche soluzione che non sia troppo negativa, si può trovare.
bfpaul
Re: Nel paese è mentalmente più difficile
Sostanzialmente decoro perchè comunque quando necessario ho le antinfortunisticheAppleseed ha scritto:Mi dispiace per l'esito, ma hai fatto comunque bene a chiarirti con tuo padre. Questioni di sicurezza (vedo che parli di scarpe chiuse) o di decoro? Continua a praticare fuori dal lavoro, comunque, come del resto facciamo quasi tutti!
nikytuky94- Numero di messaggi : 171
Età : 30
Data d'iscrizione : 09.03.23
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» Su, avanti, non è così difficile
» L'italiano... questa difficile lingua sconosciuta...
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