Giornata STAMPA al Salone di Ginevra
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Giornata STAMPA al Salone di Ginevra
Quest'anno con Valerio e un amico giornalista abbiamo avuto l'occasione (anche meteo permettendo) di visitare il Salone di Ginevra nelle giornate dedicate ai giornalisti. A parte la forte delusione di trovarsi in un Salone pieno pieno da sembrare un normale giorno di pubblico (in realtà un po' meno gente c'era) e a parte la mia delusione personale nel vedere cambiati i tempi dei bei cataloghi da sfogliare, sostituiti da più economiche chiavette elettroniche USB (è tutto detto), freddi elenchi di foto separate da testi e caratteristiche tecniche, e molto meno facili da consultare di un bel vecchio depliant, l'avventura è cominciata a mezzogiorno.
Il panorama umano femminile era notevole perché quasi tutte le nuove vetture e le concept car erano accompagnate da belle ragazze, talora davvero moooolto belle, con abiti talora eleganti, talora un po' birichini (del tipo vedo e non vedo). La parte maschile era invece deprimente . Centinaia di giornalisti e fotografi tutti in nero. Giacca e pantaloni neri, camicia bianca e cravatta d'ordinanza. Poche le voci fuori del coro. Naturalmente fra queste Valerio ed io, in Jeans e maglione rigorosamente di colore diverso e soprattutto diverso da quello di un noto Amministratore Delegato di una marca italiana...
Quanto alle scarpe... Beh... erano del tipo Five fingers però naturali, di cuoio rosa, e con tutte le unghiette a vista. Diciamo che in tutto quel marasma di pipistrelli neri non siamo passati inosservati . Certamente molto meno inosservati di quando (negli anni passati) andavamo nelle normali giornate di pubblico, molto più variopinto.
Pur facendo finta di nulla, non abbiamo potuto non notare quanti obiettivi fotografici si siano abbassati a livello dei nostri rosei piedini allegri, e persino qualche telecamera... Chissà. Magari in qualche telegiornale da qualche parte d'Europa (o anche oltre) gli spettatori si vedranno passare davanti anche i miei 46 abbondanti. Roba da starci perfino un po' male per chi non se li aspetta...
Quattro ore e mezza di visita, con chilometri percorsi e stanchezza appena abbozzata. Moquette bellissime (la Citroën quest'anno deve aver comprato uno stock di morbidissimi/piacevolissimi tappeti che la Mercedes aveva usato qualche anno fa), pavimenti freschi alternati a parquets in legno. Una goduria quadrimensionale per un barefooter...
E per migliorare la circolazione quando i piedi erano stanchi ci pensavano un paio di iceberg di ghiaccio, strani monumenti che la Saab da qualche anno porta all'interno del Salone (e mi domando quali impianti abbiano per smaltire il continuo scioglimento). Bastava poggiare il piede sopra al ghiaccio per riattivare prontamente la circolazione e riprendere la visita con nuova energia...
Saluti automobilistici
Marco
Il panorama umano femminile era notevole perché quasi tutte le nuove vetture e le concept car erano accompagnate da belle ragazze, talora davvero moooolto belle, con abiti talora eleganti, talora un po' birichini (del tipo vedo e non vedo). La parte maschile era invece deprimente . Centinaia di giornalisti e fotografi tutti in nero. Giacca e pantaloni neri, camicia bianca e cravatta d'ordinanza. Poche le voci fuori del coro. Naturalmente fra queste Valerio ed io, in Jeans e maglione rigorosamente di colore diverso e soprattutto diverso da quello di un noto Amministratore Delegato di una marca italiana...
Quanto alle scarpe... Beh... erano del tipo Five fingers però naturali, di cuoio rosa, e con tutte le unghiette a vista. Diciamo che in tutto quel marasma di pipistrelli neri non siamo passati inosservati . Certamente molto meno inosservati di quando (negli anni passati) andavamo nelle normali giornate di pubblico, molto più variopinto.
Pur facendo finta di nulla, non abbiamo potuto non notare quanti obiettivi fotografici si siano abbassati a livello dei nostri rosei piedini allegri, e persino qualche telecamera... Chissà. Magari in qualche telegiornale da qualche parte d'Europa (o anche oltre) gli spettatori si vedranno passare davanti anche i miei 46 abbondanti. Roba da starci perfino un po' male per chi non se li aspetta...
Quattro ore e mezza di visita, con chilometri percorsi e stanchezza appena abbozzata. Moquette bellissime (la Citroën quest'anno deve aver comprato uno stock di morbidissimi/piacevolissimi tappeti che la Mercedes aveva usato qualche anno fa), pavimenti freschi alternati a parquets in legno. Una goduria quadrimensionale per un barefooter...
E per migliorare la circolazione quando i piedi erano stanchi ci pensavano un paio di iceberg di ghiaccio, strani monumenti che la Saab da qualche anno porta all'interno del Salone (e mi domando quali impianti abbiano per smaltire il continuo scioglimento). Bastava poggiare il piede sopra al ghiaccio per riattivare prontamente la circolazione e riprendere la visita con nuova energia...
Saluti automobilistici
Marco
Marco53- Numero di messaggi : 1116
Data d'iscrizione : 02.01.08
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