Scalzo al Salone di Ginevra
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Scalzo al Salone di Ginevra
Ho fatto da poco la mia 44esima visita al Salone di Ginevra. Dovrebbero essere 45 da quando andai la prima volta (1974), ma nel 1978 il maltempo (neve) mi impedirono di andare. Quanto tempo, e che piacere è sempre stato per un appassionato vedere il Salone di Ginevra, unica rassegna rimasta con cadenza annuale. Ma c'é un 'ma'. Da qualche anno, un po' in sordina, molte marche importanti si sono sfilate. La Lancia è morta da tempo, poi Mini, GM america, quindi Infiniti e Opel. Quest'anno un forte tracollo. Niente più Ford, Volvo, Lotus, Hyundai, Jaguar e Land Rover. Aggiungi una follia collettiva per le auto elettriche, tanto che alcune Case esponevano solo quelle, e per certe Hyper-GT sportive di stralusso, mostruosità aliene improponibili su strada e messe in vendita a prezzi stratosferici (una per tutte "La Voiture Noir" di Bugatti, a 11 milioni di euro, leggansi u-n-d-i-c-i)....
I resti di quello che fu uno splendido Salone si stanno trasformando in una specie di Fiera da Paese, un motorsciò (nel senso di pussa via che tanto è pieno di roba inutile), un immane videogioco che può giusto incantare qualche bambino. Ne ho provato una grande tristezza, ma convengo che sono vecchio e non più al passo coi tempi. Passo però sempre fieramente scalzo. E - da un paio d'anni - con l'onore di andare nei giorni riservati alla stampa, quando c'é un po' meno confusione.
Qui mi vedete ai festeggiamenti dei 100 anni di Bentley, con la Continental GT che - prezzo a parte - mi è sempre piaciuta moltissimo. Farebbe un certo effetto vedermi arrivare da qualche parte con una macchinetta così e poi vedermi scendere scalzo dal posto di guida
Qui sono stato immortalato dopo aver fotografato quella che sembra un'auto d'epoca. E invece è un orrore che non si può nemmeno definire replica, proposto in versione elettrica da un'oscuro produttore che si chiama "Devinci", nome sicuramente pensato per trovare una assonanza col nostrano genio toscano...
Quest'anno qualcuno ha nuovamente trovato il coraggio di chiedermi qualcosa sul perché ero scalzo... e qualche mia risposta sembra aver almeno convinto un giovane ragazzo inglese allo stand della Ginetta, nome curioso di un piccolo fabbricante d'oltremanica. Devo averlo convinto con l'idea che il peso delle scarpe in una visita di oltre 5 ore di su e giù, provoca stanchezza.
Prima di accomiatarmi permettetemi di mostrare l'orrore più grosso che ho dovuto sorbirmi: la Engler F.F. Superquad V10.
I quad sono poco più che motociclette a 4 ruote. Questa assurdità ha 10 cilindri a V con doppio Turbo, sviluppa 800 CV e spinge fino a 350 Km/h, roba che i moscerini ti bucano la visiera del casco...
Per fortuna martedì 5 e mercoledì 6 le temperature sono state ottime e il tempo molto buono e soleggiato, cosicché le scarpe hanno potuto sonnecchiare tranquille in auto.
Qui sosto brevemente sull'autostrada del Monte Bianco al ritorno. A proposito di autostrade. Anche i costi di viaggio si stanno facendo veramente elevati e sproporzionati rispetto ai costi del carburante: 125 euro di pedaggi contro 45 di benzina. Viaggiando rispettando i limiti riesco a fare oltre 19 con un litro, ma restano i 27,5+27,5 euro di autostrada fino a Courmayeur (da Torino, uno sproposito), i 57,5 euro del tunnel del bianco e i 6+6 (andata e ritorno) dell'Autoroute Blanc sul lato francese. Senza contare il bollino autostradale svizzero da 36 euro che vale però tutto l'anno e che per andare a Ginevra si può evitare uscendo dall'autostrada a Vallard e attraversando tutta la città in direzione aeroporto. Temo che sia quasi arrivato il momento di dire che non ne vale più la pena...
Per chi, nonostante tutto, vuol tentare una visita, avrà tempo fino a domenica prossima (17). Sappia che c'é anche la Aurus Senat, l'auto di Putin. Una specie di copia russa della Rolls-Royce.
Saluti espositivi.
Marco53
I resti di quello che fu uno splendido Salone si stanno trasformando in una specie di Fiera da Paese, un motorsciò (nel senso di pussa via che tanto è pieno di roba inutile), un immane videogioco che può giusto incantare qualche bambino. Ne ho provato una grande tristezza, ma convengo che sono vecchio e non più al passo coi tempi. Passo però sempre fieramente scalzo. E - da un paio d'anni - con l'onore di andare nei giorni riservati alla stampa, quando c'é un po' meno confusione.
Qui mi vedete ai festeggiamenti dei 100 anni di Bentley, con la Continental GT che - prezzo a parte - mi è sempre piaciuta moltissimo. Farebbe un certo effetto vedermi arrivare da qualche parte con una macchinetta così e poi vedermi scendere scalzo dal posto di guida
Qui sono stato immortalato dopo aver fotografato quella che sembra un'auto d'epoca. E invece è un orrore che non si può nemmeno definire replica, proposto in versione elettrica da un'oscuro produttore che si chiama "Devinci", nome sicuramente pensato per trovare una assonanza col nostrano genio toscano...
Quest'anno qualcuno ha nuovamente trovato il coraggio di chiedermi qualcosa sul perché ero scalzo... e qualche mia risposta sembra aver almeno convinto un giovane ragazzo inglese allo stand della Ginetta, nome curioso di un piccolo fabbricante d'oltremanica. Devo averlo convinto con l'idea che il peso delle scarpe in una visita di oltre 5 ore di su e giù, provoca stanchezza.
Prima di accomiatarmi permettetemi di mostrare l'orrore più grosso che ho dovuto sorbirmi: la Engler F.F. Superquad V10.
I quad sono poco più che motociclette a 4 ruote. Questa assurdità ha 10 cilindri a V con doppio Turbo, sviluppa 800 CV e spinge fino a 350 Km/h, roba che i moscerini ti bucano la visiera del casco...
Per fortuna martedì 5 e mercoledì 6 le temperature sono state ottime e il tempo molto buono e soleggiato, cosicché le scarpe hanno potuto sonnecchiare tranquille in auto.
Qui sosto brevemente sull'autostrada del Monte Bianco al ritorno. A proposito di autostrade. Anche i costi di viaggio si stanno facendo veramente elevati e sproporzionati rispetto ai costi del carburante: 125 euro di pedaggi contro 45 di benzina. Viaggiando rispettando i limiti riesco a fare oltre 19 con un litro, ma restano i 27,5+27,5 euro di autostrada fino a Courmayeur (da Torino, uno sproposito), i 57,5 euro del tunnel del bianco e i 6+6 (andata e ritorno) dell'Autoroute Blanc sul lato francese. Senza contare il bollino autostradale svizzero da 36 euro che vale però tutto l'anno e che per andare a Ginevra si può evitare uscendo dall'autostrada a Vallard e attraversando tutta la città in direzione aeroporto. Temo che sia quasi arrivato il momento di dire che non ne vale più la pena...
Per chi, nonostante tutto, vuol tentare una visita, avrà tempo fino a domenica prossima (17). Sappia che c'é anche la Aurus Senat, l'auto di Putin. Una specie di copia russa della Rolls-Royce.
Saluti espositivi.
Marco53
Marco53- Numero di messaggi : 1116
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Scalzo al Salone di Ginevra
Ben fatto
Fiera di paese si sta trasformando dici? Evoluzione (o involuzione) inevitabile
Pensavo si salvasse. Ma evidentemente anche lei ne risente di questo trend.
Da anni mi dico che devo andarci. E ogni anno, puntualmente, non riesco ad organizzarmi Se dovessi andare il prossimo anno punterei al treno. Me la metto via che un piccolo investimento di danaro lo farò tra viaggio, biglietto, vitto, alloggio etc. Ma una volta ogni tanto ci può stare.
Fiera di paese si sta trasformando dici? Evoluzione (o involuzione) inevitabile
Pensavo si salvasse. Ma evidentemente anche lei ne risente di questo trend.
Da anni mi dico che devo andarci. E ogni anno, puntualmente, non riesco ad organizzarmi Se dovessi andare il prossimo anno punterei al treno. Me la metto via che un piccolo investimento di danaro lo farò tra viaggio, biglietto, vitto, alloggio etc. Ma una volta ogni tanto ci può stare.
FrancoR18- Numero di messaggi : 497
Età : 36
Data d'iscrizione : 20.09.15
Re: Scalzo al Salone di Ginevra
Ecco, visto che sei esperto di macchine, avrei parecchie domande sulle elettriche.
1) Diventeranno davvero di uso comune ? In altre parole, verrà un giorno (che forse noi non vedremo data la durata limitata della vita umana) in cui ci affrancheremo dal petrolio per auto, camion, barche, ecc. ?
2) Quanto è difficile convertire le infrastrutture (autostrade, strade cittadine) e organizzare i punti di ricarica (pubblici e privati) ?
3) Arriverà prima l'elettrico o l'auto a guida autonoma ? E quest'ultima, la stanno davvero sviluppando o fanno solo finta, giusto per far scrivere qualche articolo e far sognare gli appassionati di fantascienza ?
1) Diventeranno davvero di uso comune ? In altre parole, verrà un giorno (che forse noi non vedremo data la durata limitata della vita umana) in cui ci affrancheremo dal petrolio per auto, camion, barche, ecc. ?
2) Quanto è difficile convertire le infrastrutture (autostrade, strade cittadine) e organizzare i punti di ricarica (pubblici e privati) ?
3) Arriverà prima l'elettrico o l'auto a guida autonoma ? E quest'ultima, la stanno davvero sviluppando o fanno solo finta, giusto per far scrivere qualche articolo e far sognare gli appassionati di fantascienza ?
BarefootSoul- Numero di messaggi : 409
Età : 43
Data d'iscrizione : 07.03.16
Scalzo al Salone di Ginevra
Qui si va OT, ma vorrei rispondere brevemente e fermarmi qui altrimenti spostiamo il tutto sulle 4 chiacchiere. Da persona diversamente giovane ho attraversato già diversi momenti storici. Quello attuale è epocale ma non risolutivo, secondo me, perché sposta il problema dell'energia e della produzione di CO2 da un motore endotermico ad altri impianti.
1) - Di petrolio ce n'é in tutto il mondo. Il litio per le batterie viene praticamente dalla Nigeria. E già qui si vede che l'approvvigionamento sarà un problema e probabilmente non ce ne sarà per tutti.
2) - La riconversione delle infrastrutture ha costi enormi. Siamo sicuri che quando tutti saremo elettrici troveremo un parcheggio disponibile con colonnina per ricaricare? Già oggi, a meno di avere una Tesla e andare piano, non si riesce ad andare a Ginevra da Torino (265 km). Arrivi al Salone e non trovi un solo parcheggio elettrico su 10.000 posti auto. Che fai? Già oggi a Torino stanno costruendo colonnine in spazi parcheggio riservati che trovi regolarmente occupati da altre auto. Arrivi lì con gli ultimi Kw e non riesci a parcheggiare, che fai? Per non parlare dei nostri amabili vandali che non vengono mai messi in galera.
3) - Sicuramente l'auto elettrica arriva prima. Ma della guida autonoma ti fidi? Ricordo che Valerio anni fa si trovò quattro turisti sovietici che si aggiravano disperati nelle campagne di Pinerolo cercando la Malpensa. Avevano sbagliato a impostare il navigatore che aveva letto Malpensata (cascina effettivamente esistente vicino a Pinerolo). Basta una piccola svista e il computer esegue pedestramente. Per non parlare di un guasto del sistema o della non remota possibilità di finire vittima di hacker che bloccano il sistema o ti impostano loro una meta diversa così, tanto per creare un gigantesco ingorgo. Pensateci gente. Ragionate. E' tutto un magna soldi per spostare i nostri problemi nelle tasche di qualcuno.
Concludo riportando un link con un video che coinvolge una Tesla in un incendio:
https://www.youtube.com/watch?v=vHnr4_XkWXo
Non c'é solo quello. In un incidente in Austria per spegnere un'auto elettrica ci vollero 35 uomini e 7000 litri d'acqua. Inoltre le batterie al litio sono anche responsabili delle esplosioni dei nostri telefonini (per fortuna rare) e lo stoccaggio nei magazzini richiede cautele enormi e speciale addestramento per lo spegnimento.
Ne ha parlato perfino Report
https://www.youtube.com/watch?v=HvqCsCX6t-o
Mi fermo qui e non tornerei sull'argomento perché poi si va a finire in tutto un vespaio di pro e contro infinito (noi italiani siamo bravissimi a discutere anche anni ma alla fine concludendo sempre poco). In genere ognuno si fa delle idee vaghe e ha poca voglia di approfondire i veri aspetti tecnici, che nel caso specifico sono veramente complessi.
Passo e chiudo.
Saluti ignifughi
Marco53
1) - Di petrolio ce n'é in tutto il mondo. Il litio per le batterie viene praticamente dalla Nigeria. E già qui si vede che l'approvvigionamento sarà un problema e probabilmente non ce ne sarà per tutti.
2) - La riconversione delle infrastrutture ha costi enormi. Siamo sicuri che quando tutti saremo elettrici troveremo un parcheggio disponibile con colonnina per ricaricare? Già oggi, a meno di avere una Tesla e andare piano, non si riesce ad andare a Ginevra da Torino (265 km). Arrivi al Salone e non trovi un solo parcheggio elettrico su 10.000 posti auto. Che fai? Già oggi a Torino stanno costruendo colonnine in spazi parcheggio riservati che trovi regolarmente occupati da altre auto. Arrivi lì con gli ultimi Kw e non riesci a parcheggiare, che fai? Per non parlare dei nostri amabili vandali che non vengono mai messi in galera.
3) - Sicuramente l'auto elettrica arriva prima. Ma della guida autonoma ti fidi? Ricordo che Valerio anni fa si trovò quattro turisti sovietici che si aggiravano disperati nelle campagne di Pinerolo cercando la Malpensa. Avevano sbagliato a impostare il navigatore che aveva letto Malpensata (cascina effettivamente esistente vicino a Pinerolo). Basta una piccola svista e il computer esegue pedestramente. Per non parlare di un guasto del sistema o della non remota possibilità di finire vittima di hacker che bloccano il sistema o ti impostano loro una meta diversa così, tanto per creare un gigantesco ingorgo. Pensateci gente. Ragionate. E' tutto un magna soldi per spostare i nostri problemi nelle tasche di qualcuno.
Concludo riportando un link con un video che coinvolge una Tesla in un incendio:
https://www.youtube.com/watch?v=vHnr4_XkWXo
Non c'é solo quello. In un incidente in Austria per spegnere un'auto elettrica ci vollero 35 uomini e 7000 litri d'acqua. Inoltre le batterie al litio sono anche responsabili delle esplosioni dei nostri telefonini (per fortuna rare) e lo stoccaggio nei magazzini richiede cautele enormi e speciale addestramento per lo spegnimento.
Ne ha parlato perfino Report
https://www.youtube.com/watch?v=HvqCsCX6t-o
Mi fermo qui e non tornerei sull'argomento perché poi si va a finire in tutto un vespaio di pro e contro infinito (noi italiani siamo bravissimi a discutere anche anni ma alla fine concludendo sempre poco). In genere ognuno si fa delle idee vaghe e ha poca voglia di approfondire i veri aspetti tecnici, che nel caso specifico sono veramente complessi.
Passo e chiudo.
Saluti ignifughi
Marco53
Marco53- Numero di messaggi : 1116
Data d'iscrizione : 02.01.08
Scalzo al Salone di Ginevra
Brevissima risposta a FramcoR18. Andrei anche io in treno volentieri, ma da Torino i collegamenti con Ginevra sono al limite dell'impossibile. Da Milano ci dev'essere invece qualcosa che - se non è diretto - ferma a Losanna e poi si prende il Losanna Ginevra che ferma direttamente in aeroporto da cui il Palexpo dista si e no un chilometro percorribile anche a piedi. Quanto al pernottamento occhio ai prezzi svizzeri che sono veramente spaventosi. Dall'anno scorso, vista la non più verde età, il mio amico ed io abbiamo deciso di fare una tappa notturna prima di tornare in Italia. Però scegliendo un piccolo hotel nelle vicinanze di Annemasse (Francia a ridosso di Ginevra) per non spendere un capitale: durante Fiere e Saloni anche gli stranieri se ne approfittano. Però se si va in treno aumentano le complicazioni. Il nostro hotel era a Reigner, proprio dirimpetto la stazione, comodissimo ma non sappiamo se ci sono treni per Ginevra da lì oppure bisogna trasbordare ad Annemasse. E' un itinerario da studiare molto accuratamente.
Saluti logistici
Marco53
Saluti logistici
Marco53
Marco53- Numero di messaggi : 1116
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Scalzo al Salone di Ginevra
Marco53 ha scritto:Brevissima risposta a FramcoR18. Andrei anche io in treno volentieri, ma da Torino i collegamenti con Ginevra sono al limite dell'impossibile. Da Milano ci dev'essere invece qualcosa che - se non è diretto - ferma a Losanna e poi si prende il Losanna Ginevra che ferma direttamente in aeroporto da cui il Palexpo dista si e no un chilometro percorribile anche a piedi. Quanto al pernottamento occhio ai prezzi svizzeri che sono veramente spaventosi. Dall'anno scorso, vista la non più verde età, il mio amico ed io abbiamo deciso di fare una tappa notturna prima di tornare in Italia. Però scegliendo un piccolo hotel nelle vicinanze di Annemasse (Francia a ridosso di Ginevra) per non spendere un capitale: durante Fiere e Saloni anche gli stranieri se ne approfittano. Però se si va in treno aumentano le complicazioni. Il nostro hotel era a Reigner, proprio dirimpetto la stazione, comodissimo ma non sappiamo se ci sono treni per Ginevra da lì oppure bisogna trasbordare ad Annemasse. E' un itinerario da studiare molto accuratamente.
Saluti logistici
Marco53
Ho dato un occhio (giusto per) e collegamenti ci sono. Certo: 3 al giorno (se va bene) e con cambio obbligato a Milano (eccetto uno diretto. Con partenza alle 17 e arrivo alle 23 inoltrate). Mi aspettavo almeno un cambio. Alla Vicenza-Milano e Milano-Ginevra. Prezzi: pensavo peggio. Poi dipende sempre dal giorno, periodo, offerta, tempistiche della prenotazione.
Se l'anno prossimo riuscirò ad andarci, terrò conto delle tue dritte/suggerimenti.
Grazie
FrancoR18- Numero di messaggi : 497
Età : 36
Data d'iscrizione : 20.09.15
Re: Scalzo al Salone di Ginevra
Ho diviso la discussione. Per quanto riguarda i mezzi, si continua qui: https://natiscalzi.forumattivo.com/t3201-mezzi-elettrici-ibridi-ecc
_________________
L'impossibile non esiste.
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