La mia conquista più grande :-D
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La mia conquista più grande :-D
Promemoria primo messaggio :
Ieri ed oggi sono riuscito a fare qualcosa che mi sembra una delle mie conquiste personali più grandi fatte fino ad ora (dal punto di vista del barefooting; e non solo): sono andato scalzo in mensa (una delle mense convenzionate con l'azienda per cui lavoro. Cioè sapendo che con probabilità altissima avrei incontrato anche dei colleghi di lavoro)
Ieri per la prima volta. Non mi ricordo l'ultima volta che ero così nervoso come quando ho parcheggiato la macchina davanti alla mensa... (quasi un piccolo attacco di panico ). Ma ero intenzionato a farlo, perchè sento che troppo spesso mi lascio influenzare dagli altri talmente tanto da non essere veramente me stesso; non so bene come esprimerlo, una sensazione come se mi lasciassi "definire" troppo dall'opinione degli altri. Ma ormai la voglia di stare scalzo fa parte del mio modo di essere. Perciò entrare in quella mensa scalzo, e (se necessario) riuscire a fronteggiare anche l'opinione dei colleghi di lavoro, l'ho sentito quasi come un ... "dovere" verso me stesso; una necessità per riuscire ad "affermarmi". E perchè no, crescere (anche se ho quasi 40 anni ). In fondo, che mi importa dell'opinione dei colleghi di lavoro ? Porcalamiseria, sono ancora un liceale che ha il terrore di essere escluso dal gruppo perchè non porta la stessa felpa degli altri ?
Per quello infine sono entrato scalzo in quella mensa. Colleghi non ne ho visti, ma tanti scolari e liceali (sicuramente qualcuno avrà la facciatosta di fare qualche battuta). Il proprietario chissà cosa dirà... Ho preso il vasoio. Sono andato al banco. Ho preso le mie robe. Ho pagato, mi sono seduto, e ho cominciato a mangiare. Niente di niente. Nessuna reazione da parte di nessuno. Aspettavo qualcosa, quasi con il cuore in gola, ma niente.
Poi vedo arrivare alcuni colleghi di lavoro. Ecco, mi vedranno, e faranno qualche battuta. Prendono la loro roba, si siedono qualche tavolo lontano da me, mi vedono. Niente. Probabilmente non hanno visto che ero scalzo. Finisco di mangiare, vado al banco a bere il caffè. Adesso devono vedere che sono scalzo, dato che sono seduti a pochi metri di distanza. Devono aver qualche battuta da fare. Niente...
Esco e torno alla macchina. Riesco solo a pensare "C-E L-H-O F-A-T-T-A!". E quanti "devono" inutili...
Ovviamente prima di rientrare in azienda mi calzo di nuovo (al lavoro c'è un dress code. Ma nel mio tempo libero comincio a prendermi la mia libertà, porc... ).
Oggi per la seconda volta. Esco dall'ufficio; incrocio gli stessi colleghi di lavoro di ieri, e noto che lanciano una breve occhiata ai miei piedi (prob. per assicurarsi che non girassi scalzo per l'azienda ma che vanno a pensare ?!? )
So che andranno nella stessa mensa di nuovo; e se ci vado di nuovo scalzo, vedranno che mi scalzo appena posso fuori lavoro. ... momento di esitazione ... magari vado da un altra parte ? o oggi non entro scalzo ? ... Ma chi se ne frega! Non ho imparato niente dall'esperienza di ieri ?!? Entro in macchina, mi tolgo le scarpe, faccio il tragitto, parcheggio, esco dalla macchina. Arriva la macchina dei miei colleghi. Hanno visto che sono di nuovo scalzo. Bingo... Attraverso il piazzale ed entro in mensa. Però strano... mi pare molto più facile di ieri. Prendo il vasoio, ordino i piatti. Arrivano i colleghi. Sono vicini a me, chiacchierano tra di loro. Sanno che sono scalzo; che aspettano a farmi una battuta o uno sfottò ? Vado alla cassa, pago, mi siedo. Pagano anche loro, si avviano su un altro tavolo. Uno mi vede e mi saluta con un sorriso. Boh...
Finisco di mangiare, vado al banco ed ordino il caffè. Mentre lo aspetto, il proprietario mi vede e si avvia a dirmi qualcosa. Ecco... doveva succedere... "Vedo che porti le tue scarpe da ginnastica" (premessa: lui sa che corroscalzo; una volta abbiamo scambiato qualche parola riguardo i nostri sport. Ma ovviamente ignora che lo facessi anche in altre occasioni)
"Le più leggere al mondo!", rispondo sorridendo. E lui "E non si consumano!", e mi fa un thumbs-up (cioè il pollice alzato).
... che dire ...
Arrivano i colleghi a bere il caffè. Si mettono vicini a me. Ecco, ora dovranno fare la loro battuta. "Buono il caffè, vero ?" "Sì, molto!", rispondo. Io ho già finito il mio, e mi appresto a uscire. Li saluto, e tutti e quattro ricambiano. Probabilmente era solo un'impressione mia, ma mi sembrava un saluto più "sincero" del solito; come dire, come se avessi guadagnato di ... rispetto nei loro occhi.
Ma che cavolo sta succedendo ?!? Ma quando verrò finalmente considerato matto ed emarginato ?!?
Se vado avanti ad andare scalzo in questa misura, sicuramente arriveranno delle battutaccie prima o poi. Può anche darsi che al lavoro alcuni colleghi sparlino di me. Ma che me ne importa ? Ormai in questi pochi giorni ho fatto talmente tante esperienze positive da dimostrarmi che le reazioni negative saranno sempre una netta minoranza. E soprattutto nessuna delle reazioni era come mi aspettavo. Un pò mi sconvolge che avevo un'immagine così sbagliata della reazione degli altri nei miei confronti...
Scusate se questi giorni scrivo delle pergamene; spero di non sembrare noioso o persino dare l'impressione di voler fare il sapientone o lo spaccone, ma per me era un'esprienza talmente forte e positiva che volevo condividerla
Ciao
Christian
Ieri ed oggi sono riuscito a fare qualcosa che mi sembra una delle mie conquiste personali più grandi fatte fino ad ora (dal punto di vista del barefooting; e non solo): sono andato scalzo in mensa (una delle mense convenzionate con l'azienda per cui lavoro. Cioè sapendo che con probabilità altissima avrei incontrato anche dei colleghi di lavoro)
Ieri per la prima volta. Non mi ricordo l'ultima volta che ero così nervoso come quando ho parcheggiato la macchina davanti alla mensa... (quasi un piccolo attacco di panico ). Ma ero intenzionato a farlo, perchè sento che troppo spesso mi lascio influenzare dagli altri talmente tanto da non essere veramente me stesso; non so bene come esprimerlo, una sensazione come se mi lasciassi "definire" troppo dall'opinione degli altri. Ma ormai la voglia di stare scalzo fa parte del mio modo di essere. Perciò entrare in quella mensa scalzo, e (se necessario) riuscire a fronteggiare anche l'opinione dei colleghi di lavoro, l'ho sentito quasi come un ... "dovere" verso me stesso; una necessità per riuscire ad "affermarmi". E perchè no, crescere (anche se ho quasi 40 anni ). In fondo, che mi importa dell'opinione dei colleghi di lavoro ? Porcalamiseria, sono ancora un liceale che ha il terrore di essere escluso dal gruppo perchè non porta la stessa felpa degli altri ?
Per quello infine sono entrato scalzo in quella mensa. Colleghi non ne ho visti, ma tanti scolari e liceali (sicuramente qualcuno avrà la facciatosta di fare qualche battuta). Il proprietario chissà cosa dirà... Ho preso il vasoio. Sono andato al banco. Ho preso le mie robe. Ho pagato, mi sono seduto, e ho cominciato a mangiare. Niente di niente. Nessuna reazione da parte di nessuno. Aspettavo qualcosa, quasi con il cuore in gola, ma niente.
Poi vedo arrivare alcuni colleghi di lavoro. Ecco, mi vedranno, e faranno qualche battuta. Prendono la loro roba, si siedono qualche tavolo lontano da me, mi vedono. Niente. Probabilmente non hanno visto che ero scalzo. Finisco di mangiare, vado al banco a bere il caffè. Adesso devono vedere che sono scalzo, dato che sono seduti a pochi metri di distanza. Devono aver qualche battuta da fare. Niente...
Esco e torno alla macchina. Riesco solo a pensare "C-E L-H-O F-A-T-T-A!". E quanti "devono" inutili...
Ovviamente prima di rientrare in azienda mi calzo di nuovo (al lavoro c'è un dress code. Ma nel mio tempo libero comincio a prendermi la mia libertà, porc... ).
Oggi per la seconda volta. Esco dall'ufficio; incrocio gli stessi colleghi di lavoro di ieri, e noto che lanciano una breve occhiata ai miei piedi (prob. per assicurarsi che non girassi scalzo per l'azienda ma che vanno a pensare ?!? )
So che andranno nella stessa mensa di nuovo; e se ci vado di nuovo scalzo, vedranno che mi scalzo appena posso fuori lavoro. ... momento di esitazione ... magari vado da un altra parte ? o oggi non entro scalzo ? ... Ma chi se ne frega! Non ho imparato niente dall'esperienza di ieri ?!? Entro in macchina, mi tolgo le scarpe, faccio il tragitto, parcheggio, esco dalla macchina. Arriva la macchina dei miei colleghi. Hanno visto che sono di nuovo scalzo. Bingo... Attraverso il piazzale ed entro in mensa. Però strano... mi pare molto più facile di ieri. Prendo il vasoio, ordino i piatti. Arrivano i colleghi. Sono vicini a me, chiacchierano tra di loro. Sanno che sono scalzo; che aspettano a farmi una battuta o uno sfottò ? Vado alla cassa, pago, mi siedo. Pagano anche loro, si avviano su un altro tavolo. Uno mi vede e mi saluta con un sorriso. Boh...
Finisco di mangiare, vado al banco ed ordino il caffè. Mentre lo aspetto, il proprietario mi vede e si avvia a dirmi qualcosa. Ecco... doveva succedere... "Vedo che porti le tue scarpe da ginnastica" (premessa: lui sa che corroscalzo; una volta abbiamo scambiato qualche parola riguardo i nostri sport. Ma ovviamente ignora che lo facessi anche in altre occasioni)
"Le più leggere al mondo!", rispondo sorridendo. E lui "E non si consumano!", e mi fa un thumbs-up (cioè il pollice alzato).
... che dire ...
Arrivano i colleghi a bere il caffè. Si mettono vicini a me. Ecco, ora dovranno fare la loro battuta. "Buono il caffè, vero ?" "Sì, molto!", rispondo. Io ho già finito il mio, e mi appresto a uscire. Li saluto, e tutti e quattro ricambiano. Probabilmente era solo un'impressione mia, ma mi sembrava un saluto più "sincero" del solito; come dire, come se avessi guadagnato di ... rispetto nei loro occhi.
Ma che cavolo sta succedendo ?!? Ma quando verrò finalmente considerato matto ed emarginato ?!?
Se vado avanti ad andare scalzo in questa misura, sicuramente arriveranno delle battutaccie prima o poi. Può anche darsi che al lavoro alcuni colleghi sparlino di me. Ma che me ne importa ? Ormai in questi pochi giorni ho fatto talmente tante esperienze positive da dimostrarmi che le reazioni negative saranno sempre una netta minoranza. E soprattutto nessuna delle reazioni era come mi aspettavo. Un pò mi sconvolge che avevo un'immagine così sbagliata della reazione degli altri nei miei confronti...
Scusate se questi giorni scrivo delle pergamene; spero di non sembrare noioso o persino dare l'impressione di voler fare il sapientone o lo spaccone, ma per me era un'esprienza talmente forte e positiva che volevo condividerla
Ciao
Christian
hadashi- Numero di messaggi : 772
Età : 53
Data d'iscrizione : 08.05.09
Re: La mia conquista più grande :-D
Avendo perso entrambi i genitori prima di diventare un gimnopodista (la vogliamo riesumare questa parola?), non so come avrebbero reagito.
Avendo una mente scientifica, non presumo nulla, non affermo con sicurezza: "Avrebbero fatto così." Non lo so, punto e basta.
Però parecchi postanti possono riferire le reazioni dei propri genitori e costruire così un piccolo campionario su cui ognuno potrà poi, spannometricamente, farsi i propri studi statistici.
Valgono solo le esperienze vissute, non quelle presunte.
Avendo una mente scientifica, non presumo nulla, non affermo con sicurezza: "Avrebbero fatto così." Non lo so, punto e basta.
Però parecchi postanti possono riferire le reazioni dei propri genitori e costruire così un piccolo campionario su cui ognuno potrà poi, spannometricamente, farsi i propri studi statistici.
Valgono solo le esperienze vissute, non quelle presunte.
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: La mia conquista più grande :-D
contessa scalza ha scritto:
Il concentrato di questa posizione non è un non curarsi dell'opinione altrui, deriva semmai dalla conoscenza che mai potremo fare tutti contenti e che se ci limitassimo tutti per non scontentare gli altri saremmo già tutti estinti. Sicuramente come barefooter.
Quindi recapitolando, anche con gli estranei il mio atteggiamento non cambia. Leggermente distante, quanto basta per offrire spazio, calma e rispetto, per se stessi e per l'altra persona, appena un po' ritirata ma sufficientemente amichevole e disponibile a fornire fondati dati a una seria richiesta di informazione.
Un sorriso amichevole e nel contempo rispettoso comunica all'altro (lo sconosciuto) tutto questo di te e di più. Lo trasforma in un quasi conoscente.
Ciao Cristiana,
una BELLISSIMA sintesi!!! Da stampare e rileggersi prima di uscire
contessa scalza ha scritto:Sò quel che faccio, mi fa piacere farlo, sono cosciente dei pericoli e non li trovo un ostacolo. Non sono stupida e ho la situazione sotto controllo <...> Se sei interessato seriamente al perché ho i piedi senza le scarpe puoi chiedere, altrimenti astieniti. Il sorriso sorpreso mi diverte, la risata sciocca mi lascia indifferente.
Questo lo userò come "mantra"
Christian
hadashi- Numero di messaggi : 772
Data d'iscrizione : 08.05.09
Re: La mia conquista più grande :-D
contessa scalza ha scritto:Se sei interessato seriamente al perché ho i piedi senza le scarpe puoi chiedere, altrimenti astieniti. Il sorriso sorpreso mi diverte, la risata sciocca mi lascia indifferente.
Il concentrato di questa posizione non è un non curarsi dell'opinione altrui, deriva semmai dalla conoscenza che mai potremo fare tutti contenti e che se ci limitassimo tutti per non scontentare gli altri saremmo già tutti estinti. Sicuramente come barefooter.
Ben tornata, Cristiana!
Anche a me diverte e piace il sorriso sorpreso, perché lo considero fondamentalmente un'atteggiamento positivo di scoperta.
La risata sciocca mi da molto fastidio, perché mi costringe ad ammettere che ci sono tante persone che partono già dall'idea che loro hanno ragione ed io torto, senza possibilità di appello.
Dal momento che sono fondamentalmente un ottimista (al contrario di chi mi giudica superficialmente un pessimista cosmico), mi da molto disturbo il dover rinunciare ad un dialogo possibile, tipico di un essere intelligente come l'Uomo, perciò la risata sciocca mi suona come un rifiuto a pensare.
Nel mondo ci sono le persone molto stupide, quelle molto intelligenti ed una larga terra di mezzo che non riesco bene ad inquadrare.
Non so ancora se ci si debba stupire di quante cose si possano capire e fare con un'intelligenza media o se ci si debba scandalizzare per quanto poco si possa fare con la stessa.
Senza volermi autodefinire superintelligente, resta il fatto che se la mia è un'intelligenza media, allora vuol dire che molti non la sanno usare e che preferiscono starsene sdraiati sul morbido divano della mediocrità.
Eppure basta poco per alzarsi in piedi e camminare: per esempio, rinunciare al sorriso idiota e fare qualche domanda.
Ancora più devastante è incontrare il giovanissimo (il futuro fatto carne) che aspetta vigliaccamente che tu sia ad almeno cento metri per urlarti i suoi pensieri introdotti su per il c..o dai propri genitori.
Scusa il paragone forte, ma su una cosa ti do pienamente ragione: non possiamo e non dobbiamo autocastrarci per accontentare gli altri.
Ma, a proposito.........gli altri accontentano noi?
Anche a me diverte e piace il sorriso sorpreso, perché lo considero fondamentalmente un'atteggiamento positivo di scoperta.
La risata sciocca mi da molto fastidio, perché mi costringe ad ammettere che ci sono tante persone che partono già dall'idea che loro hanno ragione ed io torto, senza possibilità di appello.
Dal momento che sono fondamentalmente un ottimista (al contrario di chi mi giudica superficialmente un pessimista cosmico), mi da molto disturbo il dover rinunciare ad un dialogo possibile, tipico di un essere intelligente come l'Uomo, perciò la risata sciocca mi suona come un rifiuto a pensare.
Nel mondo ci sono le persone molto stupide, quelle molto intelligenti ed una larga terra di mezzo che non riesco bene ad inquadrare.
Non so ancora se ci si debba stupire di quante cose si possano capire e fare con un'intelligenza media o se ci si debba scandalizzare per quanto poco si possa fare con la stessa.
Senza volermi autodefinire superintelligente, resta il fatto che se la mia è un'intelligenza media, allora vuol dire che molti non la sanno usare e che preferiscono starsene sdraiati sul morbido divano della mediocrità.
Eppure basta poco per alzarsi in piedi e camminare: per esempio, rinunciare al sorriso idiota e fare qualche domanda.
Ancora più devastante è incontrare il giovanissimo (il futuro fatto carne) che aspetta vigliaccamente che tu sia ad almeno cento metri per urlarti i suoi pensieri introdotti su per il c..o dai propri genitori.
Scusa il paragone forte, ma su una cosa ti do pienamente ragione: non possiamo e non dobbiamo autocastrarci per accontentare gli altri.
Ma, a proposito.........gli altri accontentano noi?
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: La mia conquista più grande :-D
Elan ha scritto:Nooo, io lo intendevo in senso positivo. Anche mia mamma porta benissimo i suoi 85 anni, è una umanista coltissima e, pure essendo molto rigorosa sui comportamenti morali e l'etica è una persona dalla mente assolutamente aperta su tutto quello che è comportamento originale. Per cui le mie escursioni scalze la divertono moltissimo ... piuttosto ha paura che incontri i lupi girando di notte. Anche il nudismo non la disturba affatto, anche perchè dalle sue parti (Istria) si praticava già anche prima della guerra. Insomma, gagliarda gioventù littoria ... Mi sembra che la mamma di Andy sia della stessa stoffa
--------------------------------------------------------
Ciaoooooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!
EHI! Metà dei geni di mia mamy provengono più o meno da quelle parti -Tolmezzo, provincia di udine-
E se non sbaglio anche Christian sta nellla zona!
Anche lei, nonostante l'anagrafe ed il rigore comportamentale tipico della sua generazione, ha pur tuttavia una mentalità molto aperta e moderna. Mooolto più di certe giovani donzelle oppressive, gelose, soffocanti e con la puzzetta sotto il naso: "ma che schiiiiiiifo!". Anzi, nuova versione: Mi chi schiiiiiiiifu!".
C'è da dire però anche un'altra cosa... I suoi primii anni li ha vissuti vivendo in una cascina. Praticamente sempre scalza....
Ciaoooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!
- A - N - D - Y -
Andy- Numero di messaggi : 301
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: La mia conquista più grande :-D
ciao Flavio,
nella mia esperienza io ho notato una cosa riguardo al giovanissimo: non solo ha bisogno dei cento metri di distanza, ma ha soprattutto bisogno di essere in gruppo. da solo probabilmente non oserebbe, ma se è in "buona" compagnia si esprime; se poi ci sono delle donzelle nelle vicinanze e lui può fare il bulletto, allora lo scalzo diventa un buon boccone affinché il giovanissimo mostri tutta la sua "virilità" e tutto il suo "coraggio" di fronte alle summenzionate donzelle.
questi giovanissimi mi fanno:
- un po' rabbia: perché non rispettano gli altri? anch'io sono stato giovanissimo e non mi sarei mai permesso di criticare gratuitamente
- un po' ridere: si divertono con poco
- un po' pena: sono così poveri da dover fare i bulli in compagnia sui piedi nudi di una persona che passa? immagino che abbiano un rapporto piuttosto problematico con il loro corpo
un saluto dalla svizzera
Andrea Grasselli
perché è devastante per te?lucignolo ha scritto:Ancora più devastante è incontrare il giovanissimo (il futuro fatto carne) che aspetta vigliaccamente che tu sia ad almeno cento metri per urlarti i suoi pensieri introdotti su per il c..o dai propri genitori.
nella mia esperienza io ho notato una cosa riguardo al giovanissimo: non solo ha bisogno dei cento metri di distanza, ma ha soprattutto bisogno di essere in gruppo. da solo probabilmente non oserebbe, ma se è in "buona" compagnia si esprime; se poi ci sono delle donzelle nelle vicinanze e lui può fare il bulletto, allora lo scalzo diventa un buon boccone affinché il giovanissimo mostri tutta la sua "virilità" e tutto il suo "coraggio" di fronte alle summenzionate donzelle.
questi giovanissimi mi fanno:
- un po' rabbia: perché non rispettano gli altri? anch'io sono stato giovanissimo e non mi sarei mai permesso di criticare gratuitamente
- un po' ridere: si divertono con poco
- un po' pena: sono così poveri da dover fare i bulli in compagnia sui piedi nudi di una persona che passa? immagino che abbiano un rapporto piuttosto problematico con il loro corpo
non lo hai chiesto a me, ma rispondo ugualmente: no, non credo che gli altri accontentino noi. penso che noi ci accontentiamo godendoci il piacere della vita scalza. loro non sanno cosa si perdono!lucignolo ha scritto:Scusa il paragone forte, ma su una cosa ti do pienamente ragione: non possiamo e non dobbiamo autocastrarci per accontentare gli altri.
Ma, a proposito.........gli altri accontentano noi?
un saluto dalla svizzera
Andrea Grasselli
Andrea Grasselli- Numero di messaggi : 396
Età : 58
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: La mia conquista più grande :-D
ciao Cristiana,contessa scalza ha scritto:Per quello che riguarda gli altri, ho già detto spesso la mia opinione in proposito ma la ripeto qui su richiesta di Andrea Grasselli che saluto vivamente.
ricambio il saluto!
avrei potuto quotare tutto il tuo messaggio, talmente mi piace! grazie milleee!!!!!!! lo trovo veramente profondo e mi mostra come hai integrato completamente il tuo essere scalza nella vita e nel mondo.
un saluto dalla svizzera
Andrea Grasselli
Andrea Grasselli- Numero di messaggi : 396
Età : 58
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: La mia conquista più grande :-D
Ciao Flavio.lucignolo ha scritto:Ben tornata, Cristiana!
Anche a me diverte e piace il sorriso sorpreso, perché lo considero fondamentalmente un'atteggiamento positivo di scoperta.
La risata sciocca mi da molto fastidio, perché mi costringe ad ammettere che ci sono tante persone che partono già dall'idea che loro hanno ragione ed io torto, senza possibilità di appello.
Dal momento che sono fondamentalmente un ottimista (al contrario di chi mi giudica superficialmente un pessimista cosmico), mi da molto disturbo il dover rinunciare ad un dialogo possibile, tipico di un essere intelligente come l'Uomo, perciò la risata sciocca mi suona come un rifiuto a pensare.
Perchè ti disturba? Non tutti i dialoghi possibili sono anche utili. A volte è meglio un silenzio che non sappia di rinuncia ma che gusti invece di fortunata preservazione.
Secondo me nè una cosa, nè l'altra. Non vedo l'utilità in questo.lucignolo ha scritto:Nel mondo ci sono le persone molto stupide, quelle molto intelligenti ed una larga terra di mezzo che non riesco bene ad inquadrare.
Non so ancora se ci si debba stupire di quante cose si possano capire e fare con un'intelligenza media o se ci si debba scandalizzare per quanto poco si possa fare con la stessa.
In parte può anche essere così, e ognuno ha il diritto di scegliere come vuole usarla, ma il tempo non è una cosa statica e l'intuizione non è sempre presente.lucignolo ha scritto:Senza volermi autodefinire superintelligente, resta il fatto che se la mia è un'intelligenza media, allora vuol dire che molti non la sanno usare e che preferiscono starsene sdraiati sul morbido divano della mediocrità.
A te sembra poco, per altri magari è impossibile, almeno in quel momento.lucignolo ha scritto:Eppure basta poco per alzarsi in piedi e camminare: per esempio, rinunciare al sorriso idiota e fare qualche domanda.
Ma perchè? In questa convinzione si racchiude invece il problema stesso. Anche se si provano a nascondere le nostre opinioni e/o convinzioni, esse traspaiono consciamente o inconsciamente come parte della nostra emanazione e quindi consciamente o instintivamente viene percepito dagli altri che di conseguenza reagiscono. Come reagiresti tu se percepissi che un altro ti considerasse ugualmente vigliacco da aspettare che lui sia a cento metri di distanza per urlargli dietro i tuoi pensieri introdotti su per il c..o dai tuoi genitori?lucignolo ha scritto:Ancora più devastante è incontrare il giovanissimo (il futuro fatto carne) che aspetta vigliaccamente che tu sia ad almeno cento metri per urlarti i suoi pensieri introdotti su per il c..o dai propri genitori.
Così come non possiamo e non dobbiamo castrare gli altri per accontentare noi stessi.lucignolo ha scritto:Scusa il paragone forte, ma su una cosa ti do pienamente ragione: non possiamo e non dobbiamo autocastrarci per accontentare gli altri.
Certe volte sì e altre no, e anche noi facciamo lo stesso .lucignolo ha scritto:Ma, a proposito.........gli altri accontentano noi?
Ciao
Re: La mia conquista più grande :-D
Ciao Andrea, grazie. Un caro saluto indietro dall'Olanda!Andrea Grasselli ha scritto:ciao Cristiana,contessa scalza ha scritto:Per quello che riguarda gli altri, ho già detto spesso la mia opinione in proposito ma la ripeto qui su richiesta di Andrea Grasselli che saluto vivamente.
ricambio il saluto!
avrei potuto quotare tutto il tuo messaggio, talmente mi piace! grazie milleee!!!!!!! lo trovo veramente profondo e mi mostra come hai integrato completamente il tuo essere scalza nella vita e nel mondo.
un saluto dalla svizzera
Andrea Grasselli
Ci sarai al raduno a maggio?
Re: La mia conquista più grande :-D
non prometto nulla, ma mi piacerebbe tanto!contessa scalza ha scritto:Ciao Andrea, grazie. Un caro saluto indietro dall'Olanda!
Ci sarai al raduno a maggio?
un caro saluto!
Andrea
Andrea Grasselli- Numero di messaggi : 396
Età : 58
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: La mia conquista più grande :-D
Bah, forse perché abbiamo il raro dono della parola e lo sprechiamo.contessa scalza ha scritto:Perchè ti disturba? Non tutti i dialoghi possibili sono anche utili. A volte è meglio un silenzio che non sappia di rinuncia ma che gusti invece di fortunata preservazione.
Non tutti i dialoghi sono utili, ma sembre meglio di una risata sciocca che appare come un rifiuto a pensare.
Il dubbio mi resta, però.contessa scalza ha scritto:Secondo me nè una cosa, nè l'altra. Non vedo l'utilità in questo.lucignolo ha scritto:Nel mondo ci sono le persone molto stupide, quelle molto intelligenti ed una larga terra di mezzo che non riesco bene ad inquadrare.
Non so ancora se ci si debba stupire di quante cose si possano capire e fare con un'intelligenza media o se ci si debba scandalizzare per quanto poco si possa fare con la stessa.
Non tutto è basato sull'utile.
Eh, appunto.contessa scalza ha scritto:Come reagiresti tu se percepissi che un altro ti considerasse ugualmente vigliacco da aspettare che lui sia a cento metri di distanza per urlargli dietro i tuoi pensieri introdotti su per il c..o dai tuoi genitori?
È quello che è capitato a me e ti ho detto come mi sono sentito.
Non ho mai urlato vigliaccamente a cento metri commenti di alcun tipo.
E nemmeno giudizi non richiesti, specie se conditi con maleparole.
Se proprio mi va di farlo lo faccio a meno di 100 millimetri, assumendomene le conseguenze.
Ben per questo non rinuncio ai miei piaceri e non rompo le al mio prossimo.contessa scalza ha scritto:Certe volte sì e altre no, e anche noi facciamo lo stesso .lucignolo ha scritto:Ma, a proposito.........gli altri accontentano noi?
Ciao
Infatti il mio messaggio è: fregatevene e continuate scalzi, ma non pensate mai di essere gratificati perché fate ciò che gli altri si aspettano.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: La mia conquista più grande :-D
È una questione di punti di vista. Se si sposta appena un attimo l'ottica, più che vigliacchi questi ragazzini appaiono furbi, scaltri e pure auto-conservatori. Quale stolto sciocco, percependo che la persona che ha davanti è pronta a urlarci a meno di 100 mm, non aspetterebbe che fosse prima a 100 mt di distanza?lucignolo ha scritto:Eh, appunto.
È quello che è capitato a me e ti ho detto come mi sono sentito.
Non ho mai urlato vigliaccamente a cento metri commenti di alcun tipo.
E nemmeno giudizi non richiesti, specie se conditi con maleparole.
Se proprio mi va di farlo lo faccio a meno di 100 millimetri, assumendomene le conseguenze.
Se cambierai la tua ottica su di loro, cambierà sincronicamente anche la loro su di te.
Scalzo o meno.
Re: La mia conquista più grande :-D
ci tengo a precisare: io stesso ho avuto un rapporto problematico con il mio corpo in gioventù, quindi su questo punto posso dire di capire i giovanissimi.Andrea Grasselli ha scritto:- un po' pena: sono così poveri da dover fare i bulli in compagnia sui piedi nudi di una persona che passa? immagino che abbiano un rapporto piuttosto problematico con il loro corpo
Andrea Grasselli
Andrea Grasselli- Numero di messaggi : 396
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