Sondaggio: la superficie più bella

Rei ha scritto:Sarà perché a me piace stare scalzo tout court, mi piacciono tutte le superfici ed il variare delle sensazioni che si provano passando da una all'altra.
Tutte, escludendo quelle pericolose o semplicemente fastidiose, quelle taglienti, troppo calde o troppo fredde.
Tutte le altre.

PiediDiLuna ha scritto:Peccato però che per me siano ancora parecchie un po' fastidiose...
Ad esempio quando pioviggina i sanpietrini mi fannpo piangereeeeeeeeeee perchè mi si incollano ai piedi pitruzze minuscole jdkdfnbkfhblkò
Se vado ancora scalza comunque è perchè le sensazioni piacevoli superano quelle sgradevoli per cui avrò tempo per assaggiare tutte le Superfici!

Rei ha scritto:

PiediDiLuna ha scritto:Credo che un giorno vi racconterò anche com'è camminare sui carboni ardenti

Breve (pochi metri), veloce ma non troppo, un po' caldo, ma dopo ti senti soddisfatto, sicuro di sé, capace di fare qualunque cosa.
Il giorno dopo torni con i piedi per terra, ma se l'hai fatto con lo spirito giusto, avrai avuto una piccola illuminazione.

P.s.: in mancanza di carboni ardenti, l'asfalto davanti al mio ufficio postale, a mezzogiorno in Agosto, è un ottimo sostituto.
E, non sprigionando fumo, inquina meno.

PiediDiLuna ha scritto:Ad esempio quando pioviggina i sanpietrini mi fannpo piangereeeeeeeeeee perchè mi si incollano ai piedi pitruzze minuscole

Rei ha scritto:

John & Jane ha scritto:Sto cercando di interloquire con Rei, ma sono la negazione dell'informatica!

Eccomi.

John & Jane ha scritto:In ogni modo, per Rei che sta a Roma

E voi due ci state ancora o siete emigrati da un'altra parte?

Rei ha scritto:

John & Jane ha scritto:Altra goduria massima, sono i sampietrini (con buona pace di Flavio)

Sono goduriosi finché non incominciano a dissestarsi, allora, o stai mooooolto attento oppure, se metti un tallone in una delle larghe fessure che si sono create, sono dolori.
Come hanno notato gli "stranieri", Flavio compreso, quando passavo dall'asfalto ai sampietrini cambiavo il modo di camminare. Ormai per me è istintivo, vivo in un rione (Monti) coperto per la maggior parte da sampietrini quasi sempre dissestati, ma per chi non è abituato è un calvario.

John & Jane ha scritto:Tanto per concludere, ma forse c'entra poco, per ripristinare il primitivo splendore delle v/s preziose piante voi che fate? C'è stato chi ha proposto la pasta lava mani che usano i meccanici: e ciò è assolutamente geniale. Ma l'arma totale e definitiva è la banalissima levigatrice orbitale; si, proprio quella che usano i falegnami (e anche io e mia moglie): con una carta a grana grossa fa veramente miracoli. In più fornisce un massaggio rilassante; provare per credere.
Saluti levigati, Giancarlo

Levigare troppo consuma e strapazza la suola. Personalmente, dopo un passato di pasta lavamani da meccanici (che tengo per le emergenze) sono passato allo spalmare a secco del sapone liquido, per poi strofinare con le spugnette da cucina, quelle gialle e verdi, dalla parte verde abrasiva.
Rimangono alcune tracce di nero, è polvere sottile che è penetrata profondamente nella pelle e quindi, al di là del colore, non sporca e non macchia. È solo antiestetica.
Solitamente la lascio lì, ma in occasioni speciali, quando voglio far sparire tutto, pediluvio caldo con sale e bicarbonato, nuovo passaggio con la spugnetta ed il sapone liquido e botta finale sbiancante con immersione delle suole in un centimetro di acqua ossigenata per un paio di minuti.

John & Jane ha scritto:No, siamo emigrati. Dal 63 all' 81 ho abitato alla Regola: avevo piazza Farnese e Campo de' Fiori in bocca, e come ci si stava bene! Oggi non ci abiterei manco morto, causa movida. Sono una persona pacifica: non rompo i contrappesi a nessuno e, parallelamente, non amo che me li rompano. Amici che sono rimasti colà e che ogni tanto sento, mi dicono che sono disperati: il sabato e la domenica quelle piazze sono invase da orde di unni, che si ubriacano, litigano e sfasciano tutto. Si, sono un laudator temporibus actis. Ciao, Rei. Gianc.

Elan ha scritto:Per qualcuno la "movida" è il massimo della civiltà per una metropoli ....

Biagio ha scritto:

PiediDiLuna ha scritto:Credo che un giorno vi racconterò anche com'è camminare sui carboni ardenti nel frattempo mi spiace che qualcuno trovi banale l'erba bagnata e ciò che mi incuriosice di più è la neve e il fango, non vedo l'ora di provarli.
Saluti in erba

Banale l'erba... scherzi:
c'è quella alta e rigogliosa, coi lunghi steli che ti battono contro le ginocchia, i fiori alti e gli insetti che volano e saltano tutt’intorno
quella appena tagliata, rada e con le stoppie dure che ti pungono la pianta del piede
quella dei prati all’inglese, fittissima, sofficissima ma anche un po’ monotona
quella muschiosa e sofficissima che cresce accanto ai muri dove non batte il mai sole
quella un po’ floscia dei giardinetti
quella d’alta montagna, profumatissina ma un po’ pungente e con qualche roccia sporgente all’impovviso
quella del giorno dopo un temporale, verdissima e fresca
quella asciutta, calda e brulicante di insetti, quando il clima è secco e la terra si indurisce
quella d’inverno, ricoperta di spessa brina, fragile, che scrocchia e si schiaccia sotto i piedi come se fosse di cartone, senza più nessuna flessuosità e con il suolo sotto duro come pietra…

John & Jane ha scritto:Male, siamo ridotti. Questa società si è imbarbarita in maniera secondo me irreversibile. Ma stiamo uscendo dal seminato.
Per quanto riguarda il caffè, ben volentieri; però tieni presente che non siamo vicinissimi e ci dovremmo combinare (impegni ecc.).
Fatti dare da Paolo la mia Mail.
Ciao, Gianc.

PiediDiLuna ha scritto:l'alternarsi cui si riferiva mi pare Alberto mi piace anche molto, è come se comunque dopo un pò che si cammina su un certo terreno si avesse la voglia di cambiare