corsa a Piedi Nudi sulla neve
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corsa a Piedi Nudi sulla neve
Vi segnalo questa iniziativa ligure: http://genova.ogginotizie.it/106774-corsa-a-piedi-nudi-sulla-neve-il-giorno-della-039-epifania/
Riccardo- Numero di messaggi : 119
Data d'iscrizione : 02.01.08
corsa a Piedi Nudi sulla neve
Mi divertirebbe molto partecipare, ma l'età , il mio deplorevole stato atletico e il mio peso che mi fa sbuffare quando corro 10 metri per prendere un mezzo pubblico. mi dicono con certezza clinica che non sono nella mia forma fisica adatta per un cimento simile, anche se i miei piedi sarebbero pronti a farmi arrivare sano e salvo alla meta, e magari partecipare scalzo anche alla conferenza...
Ma c'é neve sui monti sopra Genova ???
Con rammarico.
Saluti da passeggio
Marco
Ma c'é neve sui monti sopra Genova ???
Con rammarico.
Saluti da passeggio
Marco
Marco53- Numero di messaggi : 1116
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: corsa a Piedi Nudi sulla neve
Marco53 ha scritto:Ma c'é neve sui monti sopra Genova ???
Forse a 1600 metri di quota sì, ma il problema è un altro.
In primo luogo mi pare di aver capito che lo spirito della corsa sia lontano mille miglia dal nostro.
Qui si vuole fare una reminiscenza della sofferenza patita dai reduci di Russia, scalzi a temperature di gran lunga sotto zero, di giorno e di notte.
Perciò l'idea è resa bene ad uno scalzo occasionale, privo di qualsiasi allenamento specifico, diverso è il caso di un barefooter allenato alle basse temperature abbordabili di una montagna, sia pure innevata, di 1600 metri, considerando, poi, il clima generosamente riscaldato degli ultimi decenni.
E poi c'è questa mania della corsa, quasi ad elevare il rango dell'esperienza alla nobiltà del gesto sportivo, con tanto di complimenti al primo classificato.
Non condivido.
Avrei condiviso di più una camminata libera sulla stessa distanza (1500 metri) che simula meglio lo stress di una marcia scalza sul terreno innevato.
In ogni caso lo spirito della manifestazione, a mio avviso, esula dal nostro, come ho già sottolineato.
Noi non vogliamo soffrire per solidarietà, perché per noi il barefooting deve essere un piacere e non una simulazione di sofferenza, mentre per gli organizzatori interessa poco la dimostrazione di forza di uno scalzista fin troppo evidentemente allenato.
E questo è solo il mio modesto pensiero.
In primo luogo mi pare di aver capito che lo spirito della corsa sia lontano mille miglia dal nostro.
Qui si vuole fare una reminiscenza della sofferenza patita dai reduci di Russia, scalzi a temperature di gran lunga sotto zero, di giorno e di notte.
Perciò l'idea è resa bene ad uno scalzo occasionale, privo di qualsiasi allenamento specifico, diverso è il caso di un barefooter allenato alle basse temperature abbordabili di una montagna, sia pure innevata, di 1600 metri, considerando, poi, il clima generosamente riscaldato degli ultimi decenni.
E poi c'è questa mania della corsa, quasi ad elevare il rango dell'esperienza alla nobiltà del gesto sportivo, con tanto di complimenti al primo classificato.
Non condivido.
Avrei condiviso di più una camminata libera sulla stessa distanza (1500 metri) che simula meglio lo stress di una marcia scalza sul terreno innevato.
In ogni caso lo spirito della manifestazione, a mio avviso, esula dal nostro, come ho già sottolineato.
Noi non vogliamo soffrire per solidarietà, perché per noi il barefooting deve essere un piacere e non una simulazione di sofferenza, mentre per gli organizzatori interessa poco la dimostrazione di forza di uno scalzista fin troppo evidentemente allenato.
E questo è solo il mio modesto pensiero.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: corsa a Piedi Nudi sulla neve
Caro Flavio, sono abbastanza d'accordo con te, anche se penso che quella delle commemorazioni sia un po' una mania ed un argomento di marketing e comunicazione per lanciare un evento che, in fondo resta ludico e sportivo.
Magari per organizzare una galoppata a cavallo sulla neve si potrebbe lanciare l'idea di rivivere e commemorare l'ultima carica del Genova Cavalleria sul Don (Isbuscenskij), ma poi resterebbe una galoppata a cavalo sulla neve, senza, fortunatamente, morti e feriti.
Forse con la commemorazione è più facile trovare degli sponsor a livello di enti pubblici ed associazioni.
Se fosse qui, da queste parti, mi piacerebbe partecipare a questa corsa sulla neve, fosse anche solo al passo o al piccolo trotto.
Oggi sono reduce da una bellissima passseggiata di circa 8 km nel parco dell' Orecchiella in Garfagnana con un gruppo di amici con cui abbiamo passato la notte di capodanno in una piccolissima baita a quota 1300m a 4-5 km da Campaiana. Ovviamente ero l'unico a piedi nudi ed il percorso è stato abbastanza duro perchè, nonostante non facesse freddo, gran parte del percorso era coperto da una notevole coltre di ghiaccio, che comunque era preferibile all' alternativa di camminare su pietre molto aguzze. Al ritorno poi siamo scesi per una scorciatoia nel bosco ed ho dovuto fare i conti con numerosi ricci di castagno. Bellissimo il guado del ruscello.
Sono molto contento di come ho superato la prova, senza alcun problema di geloni, vesciche o altro, eccetto
un aculeo di riccio che ho dovuto estrarre da un dito questa sera.
Questo è stato il primo capodanno totalmente a piedi nudi .... negli ultimi 4 giorni ho calzato i piedi solo per andare a cavallo.
Magari per organizzare una galoppata a cavallo sulla neve si potrebbe lanciare l'idea di rivivere e commemorare l'ultima carica del Genova Cavalleria sul Don (Isbuscenskij), ma poi resterebbe una galoppata a cavalo sulla neve, senza, fortunatamente, morti e feriti.
Forse con la commemorazione è più facile trovare degli sponsor a livello di enti pubblici ed associazioni.
Se fosse qui, da queste parti, mi piacerebbe partecipare a questa corsa sulla neve, fosse anche solo al passo o al piccolo trotto.
Oggi sono reduce da una bellissima passseggiata di circa 8 km nel parco dell' Orecchiella in Garfagnana con un gruppo di amici con cui abbiamo passato la notte di capodanno in una piccolissima baita a quota 1300m a 4-5 km da Campaiana. Ovviamente ero l'unico a piedi nudi ed il percorso è stato abbastanza duro perchè, nonostante non facesse freddo, gran parte del percorso era coperto da una notevole coltre di ghiaccio, che comunque era preferibile all' alternativa di camminare su pietre molto aguzze. Al ritorno poi siamo scesi per una scorciatoia nel bosco ed ho dovuto fare i conti con numerosi ricci di castagno. Bellissimo il guado del ruscello.
Sono molto contento di come ho superato la prova, senza alcun problema di geloni, vesciche o altro, eccetto
un aculeo di riccio che ho dovuto estrarre da un dito questa sera.
Questo è stato il primo capodanno totalmente a piedi nudi .... negli ultimi 4 giorni ho calzato i piedi solo per andare a cavallo.
Elan- Numero di messaggi : 1087
Età : 72
Data d'iscrizione : 06.10.10
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