Prima corsa a piedi nudi

Vista la super condizione fisica dei miei piedi ho deciso questa sera di provare a fare la mia prima corsa scalzo nelle strade del mio paese, nessun problema nemmeno sull'asfalto più ruvido
P.S. ormai l'asfalto è diventato come il parquet di casa
Ho notato che le suole dei piedi sono diventate molto più nere del solito (stessa strada camminando), sarà un discorso di sudorazione dovuta alla corsa come si parlava in un altro topic...

Dopo tanti anni di camminata scalza a livello di appoggio del piede come ti sei trovato nella corsa? So che l'appoggio dovrebbe cambiare a piedi nudi per non pesare troppo sul tallone

Sicuramente ho notato l'appoggio diverso, c'è un appoggio prima dell'avampiede e poi il resto molto dolce, il tallone non è mai caricato di tutto il peso. Questo dal mio punto di vista di corridore occasionale, lascio i dettagli tecnici ai più esperti nella corsa di me...

Federico89 ha scritto:Sicuramente ho notato l'appoggio diverso, c'è un appoggio prima dell'avampiede e poi il resto molto dolce, il tallone non è mai caricato di tutto il peso. Questo dal mio punto di vista di corridore occasionale, lascio i dettagli tecnici ai più esperti nella corsa di me...

No, hai detto tutto alla perfezione.
L'appoggio per una corsa il più naturale possibile deve avvenire in primis con la parte centrale del piede, per poi solo in un secondo momento il tallone sfiorare il terreno.
Questo movimento di ammortizzazione naturale fa si che ci siano meno contraccolpi a schiena e ginocchia, favorendo una corsa più elastica e leggera.
Questo unito ad un accorcio del passo e di conseguenza ad un aumento della frequenza (passi al minuto), riducono drasticamente carichi ed infortuni.

È vero, anche i passi ora che me lo hai detto ho notato che si fanno più brevi!

In quanto tempo avete notato questo cambio di appoggio? A me pareva di aver già cambiato qualcosa nella camminata ma credo di essermi sbagliata completamente. Non sono una che corre quindi ho provato per vedere come fosse il tipo di appoggio corretto e ad esempio riesco a riprodurlo meglio correndo che non camminando. Nella camminata mi risulta una cosa un po' strana, poco naturale e credo anche un po' ridicola. Sicuramente serviranno mesi e mesi di adattamento immagino.

Per quel che mi riguarda quando ho cominciato a fare le prime camminate scalze in giro per le strade di Bibione appoggiavo appunto il tallone prima con la conseguenza che mi faceva male... Poi chiedendo consigli qui sul forum mi è stato consigliato di cercare di appoggiare prima l'avampiede. Inizialmente dovevo stare attento e cercare io di comandare la cosa poi è diventata la normalità. Credo l'estate dopo di aver fatto il "passaggio" alla camminata corretta ma ho avuto anche la pausa invernale.

Per la camminata, facendo passi più corti, viene naturale appoggiare la pianta tutta insieme o, comunque, sbattere meno il tallone.
L'importante è che non ci siano tensioni anomale, specialmente sulle anche.

Nella camminata secondo me il tallone è normale che tocchi anche camminando scalzi: siamo plantigradi, non camminiamo sulle dita come i cani e i gatti. Il tallone però ha una funzione di sensore che avverte l'intero piede di mettersi in modalità atterraggio in modo che sul tallone non si appoggi il peso che viene naturalmente distribuito su tutto l'arco plantare e sull'avampiede. Nella corsa veloce il tallone non avrebbe neanche il tempo di toccare, con o senza scarpe. Nella corsa di fondo camminare scalzi impone i cambiamenti salutari descritti da Federico e Mattia: rullare sui talloni come fanno quelli che usano scarpe superammortizzate sarebbe doloroso! Attenzione alla gradualità però. Correndo scalzi si scaricano ginocchia e schiena, ma lavorano di più la fascia plantare e i polpacci.

La corsa e la camminato sono movimenti diversi e gli appoggi cambiano un po'.
Un calzato quando corre spesso appoggia prima il tallone e poi il resto del piede e questo è dannoso per le ginocchia.
Se fai questo correndo scalzo dopo 10m capisci da solo che non va bene e inizi a fare passi più corti e appoggiare d'avampiede cosa che non fai quando cammini scalzo.
In teoria uno che corre con la corretta tecnica dovrebbe correre d'avampiede anche calzato tutti credono di farlo fino a quando non li filmi mentre corrono. Persino la nostra amica vichinga Sara che corre scalza da anni ho visto una sua foto di sabato scorso che ha fatto una gara di ironman dove per regolamento deve usare le scarpe e tallonava (però non ditele nulla altrimenti mi scatena contro le ire vichinghe )

Sul più o meno sporco sui piedi non avevo mai notato in teoria mi sarebbe venuto da pensare il contrario visto che appoggi più velocemente il piede e sullo stesso percorso fai anche meno passi.
Io fino a quando non calano un po' le temperature non corro ne calzato ne scalzo.
Per uno che cammina parecchio scalzo credo che non ci sia il discorso di transizione di cui parlano sui vari siti e libri dove partono dal presupposto che uno corre con scarpe con magari drop 10mm (differenza tra tacco e punta) e quindi a parte il discorso di farsi la suola deve anche abituare tendini e tutto il resto a non avere quel dislivello di 1cm tanto che uno deve fare attenzione anche a passare a scarpe con drop zero soprattutto se molto sottili come le five fingers.