E’ obbligatorio indossare le scarpe

Biagio ha scritto:Ci sono mille cose più pericolose di camminare scalzi , dal paracadutismo alle cattive abitudini alimentari, eppure nessuno le proibisce. Io credo che questa norma odiosa che si sta insinuando lentamente nella nostra società rappresenti straordinariamente bene lo spirito dei tempi.

Valore aggiunto.
Tutto ciò che non si può ricondurre ad una transazione commerciale, che non genera valore aggiunto, profitto, PIL, non esiste o non merita di esistere.
Producete e consumate: questo è il primo comandamento. Non importa se sono beni essenziali oppure superflui, l’importante è che teniate in moto l’economia. Camminare a piedi liberi fa bene? Abbiamo ciò che fa per voi: delle scarpe che simulano la camminata a piedi nudi, il meglio che si possa desiderare, il massimo della tecnologia. Costano un po’, ma provatele e vedrete che sensazioni meravigliose vi faranno provare: proprio come non avere nulla ai piedi!

Diversità.
L’economia di scala prevede la standardizzazione a tutti i livelli, dai processi produttivi ai bisogni indotti nei consumatori. Quel che esce dagli schemi è solamente un’anomalia, un disturbo. Oggi l’immaginazione è meno che mai al potere. Il gregge è ovunque e guai a chi va per un’altra strada, di certo ha qualche rotella fuori posto!

Complessità.
La complessità crea gerarchie, la semplicità appiattisce. Scalzi siamo un po’ più semplici e un po’ più uguali. Un mondo complesso emargina chi non lo padroneggia o non ha risorse sufficienti, crea i professionisti della complessità, facilita i disonesti che si muovono nel torbido e vivono sulle spalle della collettività. La semplicità è incredibilmente sovversiva e pericolosa.

Benessere.
I poveri pulciosi, gli zingari, i mendicanti storpi camminavano scalzi.
Noi invece siamo ricchi, puliti e felici. La povertà non esiste. La sporcizia non esiste, Il disordine e le stravaganze non esistono. Non li vogliamo vedere. Vogliamo un modo ordinato e sicuro, dove nessuno ti tira il vestito chiedendo l’elemosina, dove tutti sono sani, sorridono e vestono firmati,. Che paese evoluto! Che civiltà!

Controllo.
La presenza di norme non strettamente necessarie serve a creare un preciso clima sociale, a forgiare personalità sottomesse e ottuse, senza tanti grilli per la testa.
Bisogna regolamentare tutto, dalle misure del formaggino ai comportamenti che possono ledere la propria incolumità. Ma compito dello Stato è farsi garante contro la prevaricazione di un cittadino su un altro cittadino oppure difendere il cittadino da se stesso?
Su questa strada si potrebbe arrivare a proibire tutto ciò che può dare un senso alla vita, fino a trasformare l’uomo in un essere smidollato e pauroso, in un suddito ideale, insomma.


Ragazzi, non prendetemi troppo sul serio, queste sono solo riflessioni campate in aria, esagerazioni di certo, eccessi di pessimismo, ma nel dubbio, se non volete un mondo così, continuate a togliervi le scarpe tutte le volte che vi va di farlo ed evitate di essere troppo prudenti e troppo simili agli altri.

Biagio ha scritto:Ci sono mille cose più pericolose di camminare scalzi , dal paracadutismo alle cattive abitudini alimentari, eppure nessuno le proibisce. Io credo che questa norma odiosa che si sta insinuando lentamente nella nostra società rappresenti straordinariamente bene lo spirito dei tempi.

Valore aggiunto.
Tutto ciò che non si può ricondurre ad una transazione commerciale, che non genera valore aggiunto, profitto, PIL, non esiste o non merita di esistere.
Producete e consumate: questo è il primo comandamento. Non importa se sono beni essenziali oppure superflui, l’importante è che teniate in moto l’economia. Camminare a piedi liberi fa bene? Abbiamo ciò che fa per voi: delle scarpe che simulano la camminata a piedi nudi, il meglio che si possa desiderare, il massimo della tecnologia. Costano un po’, ma provatele e vedrete che sensazioni meravigliose vi faranno provare: proprio come non avere nulla ai piedi!

Diversità.
L’economia di scala prevede la standardizzazione a tutti i livelli, dai processi produttivi ai bisogni indotti nei consumatori. Quel che esce dagli schemi è solamente un’anomalia, un disturbo. Oggi l’immaginazione è meno che mai al potere. Il gregge è ovunque e guai a chi va per un’altra strada, di certo ha qualche rotella fuori posto!

Complessità.
La complessità crea gerarchie, la semplicità appiattisce. Scalzi siamo un po’ più semplici e un po’ più uguali. Un mondo complesso emargina chi non lo padroneggia o non ha risorse sufficienti, crea i professionisti della complessità, facilita i disonesti che si muovono nel torbido e vivono sulle spalle della collettività. La semplicità è incredibilmente sovversiva e pericolosa.

Benessere.
I poveri pulciosi, gli zingari, i mendicanti storpi camminavano scalzi.
Noi invece siamo ricchi, puliti e felici. La povertà non esiste. La sporcizia non esiste, Il disordine e le stravaganze non esistono. Non li vogliamo vedere. Vogliamo un modo ordinato e sicuro, dove nessuno ti tira il vestito chiedendo l’elemosina, dove tutti sono sani, sorridono e vestono firmati,. Che paese evoluto! Che civiltà!

Controllo.
La presenza di norme non strettamente necessarie serve a creare un preciso clima sociale, a forgiare personalità sottomesse e ottuse, senza tanti grilli per la testa.
Bisogna regolamentare tutto, dalle misure del formaggino ai comportamenti che possono ledere la propria incolumità. Ma compito dello Stato è farsi garante contro la prevaricazione di un cittadino su un altro cittadino oppure difendere il cittadino da se stesso?
Su questa strada si potrebbe arrivare a proibire tutto ciò che può dare un senso alla vita, fino a trasformare l’uomo in un essere smidollato e pauroso, in un suddito ideale, insomma.


Ragazzi, non prendetemi troppo sul serio, queste sono solo riflessioni campate in aria, esagerazioni di certo, eccessi di pessimismo, ma nel dubbio, se non volete un mondo così, continuate a togliervi le scarpe tutte le volte che vi va di farlo ed evitate di essere troppo prudenti e troppo simili agli altri.

Altro che scherzi!

Credo che ciascuno di noi, vecchio o nuovo barefooter, condivida appieno.
Del resto, da tempo i vari Flavio, Rei & C, ci mettono sull'avviso. Avete tutti ragione e lo sappiamo bene ...
Ma che possiamo fare, uno sparuto numero di barefooter in Italia o nel mondo? E' già tanto se riusciamo a far sapere che esistiamo! In fin dei conti la stampa, la TV. i Social Network parlano di noi e naturalmente ce ne compiacciamo, però siccome "abbiamo i piedi per terra" non possiamo credere che la maggior parte della gente al mondo si converta al barefooting ...
In fin dei conti, ci sono ancora popolazioni che vanno scalze, ma guardate che livello di vita e che civiltà possiedono!
E' per questo che il nostro mondo, dove la gente viene continuamente bombardata dalla pubblicità perché si pulisca le mani ogni cinque minuti per salvarsi da batteri e chissaché, non può accettare il nostro giudizio autonomo e il nostro anticonformismo.

bfpaul

Elan ha scritto:Sono d'accordissimo ed è per questo che sono ferocemnte liberale e libertario .... prendiamo per esempio la sanità: siccome la salute è un diritto tutelato dalla Stato per tutti, la sanità e le assicurazioni infortuni sono gestite dallo Stato e ne rappresentano il più grande costo. A questo punto lo Stato si arroga sempre di più il diritto di dirci cosa possiamo e non possiamo fare, dato che la nostra libertà personale passa in secondo piano a fronte dei costi che determinate attivtà che noi siamo liberi di praticare, possono derivare per le casse dello Stato. Ed ecco il casco omologato, le cinture di sicurezza, i limiti di velocità, il giubbetto rosso e i divieti striscianti, fino alla tassa sugli amburger e la cocacola perchè "dobbiamo" mangiare sano e regole sempre più cogenti che sempre di più entreranno nella vita privata del cittadino. Poco importa che le finalità in se possano essere condivisibili (a parte la fame di denaro costante e gli sprechi della macchian statale) ... quello che è grave è che non si tratta di scelte condivise, ma di imposizioni crescenti che limitano la libertà del cittadino in ambiti sempre più privati. In questo senso anche un divieto a girare scalzi potrebbe essere giustificato, per il rischio di produrre ulteriori costi al servizio sanitario per via di ferite o infezioni che chi cammina a piedi nudi potrebbe subire.

John & Jane ha scritto:

Elan ha scritto:Sono d'accordissimo ed è per questo che sono ferocemnte liberale e libertario .... prendiamo per esempio la sanità: siccome la salute è un diritto tutelato dalla Stato per tutti, la sanità e le assicurazioni infortuni sono gestite dallo Stato e ne rappresentano il più grande costo. A questo punto lo Stato si arroga sempre di più il diritto di dirci cosa possiamo e non possiamo fare, dato che la nostra libertà personale passa in secondo piano a fronte dei costi che determinate attivtà che noi siamo liberi di praticare, possono derivare per le casse dello Stato. Ed ecco il casco omologato, le cinture di sicurezza, i limiti di velocità, il giubbetto rosso e i divieti striscianti, fino alla tassa sugli amburger e la cocacola perchè "dobbiamo" mangiare sano e regole sempre più cogenti che sempre di più entreranno nella vita privata del cittadino. Poco importa che le finalità in se possano essere condivisibili (a parte la fame di denaro costante e gli sprechi della macchian statale) ... quello che è grave è che non si tratta di scelte condivise, ma di imposizioni crescenti che limitano la libertà del cittadino in ambiti sempre più privati. In questo senso anche un divieto a girare scalzi potrebbe essere giustificato, per il rischio di produrre ulteriori costi al servizio sanitario per via di ferite o infezioni che chi cammina a piedi nudi potrebbe subire.

Quoto in pieno!
Questo Paese e questa società non li sopporto più. Qui si pretende di dotare di un regolamento anche chi voglia portare il cazzo a pisciare. Scusate la volgarità, ma rende perfettamente l'idea. E questo per assecondare le smanie europeistiche: leggetevi il bel libro di Ida Magli, "La dittatura dell'Europa".
Ciao, Gianc.

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Ciaoooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ri-quoto in pieno!
Questo Paese- pardon, paesino- si sta autosoffocando. Ormai siamo iper-burocraticizzati in tutte le cose. Anche per aprire un banco da castagnaccio ci vanno tremila permessi-autorizzazioni-patenti-concessioni da far rabbrividire e far passare la voglia a chiunque.
Abbiamo il più grande patrimonio di beni culturali al mondo, ma in qualsiasi mostra d'arte non ti permettono una mini fotografia mossa, sfuocata, buia, per solo interesse personale CULTURALE (da non sfruttare commercialmente, è chiaro) o per ricordo. LEIIIII!!!! NON SI PUOOOOO'!!!!! E' VIETATOOOOOO!!!!!!!!!
'Sta banda di fessi che governa 'sto paesucolo ha fatto passare anche a me (!!!) la voglia di frequentare i siti museali.
Se fino a un po' di anni fa visitavo circa trenta mostre d'arte all'anno, sovente con viaggio in treno, albergo, ristoranti ecc... (in effetti il mio stipendio finiva tutto li dentro... ) , ormai mi limito a vederne due o tre al massimo.
Il resto del tempo libero lo dedico alle passeggiate (scalze) fotografando la natura (gratis).
E poi si domandano come mai l'economia non gira...
Ri-scusate l' O.T.

bfpaul ha scritto:

A parte l'OT, come si fa a non quotare totalmente i due precedenti interventi?
Sapete bene che sono mooooolto tollerante con l'OT, tanto che ho pure combinato un guaio spostando un thread quasi del tutto OT nel posto giusto, per cui chiedo nuovamente scusa agli interessati in primis ed a tutti comunque ..
Ora aspettiamo solo di essere ritenuti dei pericolosi sovversivi

bfpaul

bfpaul ha scritto:Del resto, da tempo i vari Flavio, Rei & C, ci mettono sull'avviso. Avete tutti ragione e lo sappiamo bene ...
Ma che possiamo fare, uno sparuto numero di barefooter in Italia o nel mondo? E' già tanto se riusciamo a far sapere che esistiamo! In fin dei conti la stampa, la TV. i Social Network parlano di noi e naturalmente ce ne compiacciamo, però siccome "abbiamo i piedi per terra" non possiamo credere che la maggior parte della gente al mondo si converta al barefooting ...

Ma, Paolo, come dissi più volte e lo ripeto, noi NON chiediamo che TUTTI si convertano al barefooting.
Noi chiediamo solo che chi ama andare scalzo per hobby o per scelta di vita non venga sottoposto a discriminazioni assurde.
Non si tratta di una pretesa, si tratta soltanto di una richiesta che parte dal giusto rispetto della libertà individuale, quella che non limita la libertà altrui.
A mio avviso, quando si parla di creare incomodo o raccapriccio nelle altrui persone (concetto ambiguo presente nel 99% dei regolamenti di polizia urbana), si dimentica che questo concetto è solo una distorsione del sacrosanto diritto di ognuno di vivere in società senza limitare la libertà di chi ci vive accanto e senza creare innegabili ed obiettivi fastidi relazionali. E finché ciò non accade non è lecito porre limitazioni comportamentali al singolo individuo.
A parte casi gravi, ovviamente: vidi in pizzeria un signore con manifestazioni cutanee orrende (sensazione personale) sulle braccia che era entrato nel locale con una maglietta con le maniche corte.
Nessuno disse nulla: si distolse lo sguardo e si mangiò ugualmente (uhhrrggh ).
Ottima tolleranza.
Perché non farlo con uno scalzo?

lucignolo ha scritto:

bfpaul ha scritto:Del resto, da tempo i vari Flavio, Rei & C, ci mettono sull'avviso. Avete tutti ragione e lo sappiamo bene ...
Ma che possiamo fare, uno sparuto numero di barefooter in Italia o nel mondo? E' già tanto se riusciamo a far sapere che esistiamo! In fin dei conti la stampa, la TV. i Social Network parlano di noi e naturalmente ce ne compiacciamo, però siccome "abbiamo i piedi per terra" non possiamo credere che la maggior parte della gente al mondo si converta al barefooting ...

Ma, Paolo, come dissi più volte e lo ripeto, noi NON chiediamo che TUTTI si convertano al barefooting.
Noi chiediamo solo che chi ama andare scalzo per hobby o per scelta di vita non venga sottoposto a discriminazioni assurde.
Non si tratta di una pretesa, si tratta soltanto di una richiesta che parte dal giusto rispetto della libertà individuale, quella che non limita la libertà altrui.
A mio avviso, quando si parla di creare incomodo o raccapriccio nelle altrui persone (concetto ambiguo presente nel 99% dei regolamenti di polizia urbana), si dimentica che questo concetto è solo una distorsione del sacrosanto diritto di ognuno di vivere in società senza limitare la libertà di chi ci vive accanto e senza creare innegabili ed obiettivi fastidi relazionali. E finché ciò non accade non è lecito porre limitazioni comportamentali al singolo individuo.
A parte casi gravi, ovviamente: vidi in pizzeria un signore con manifestazioni cutanee orrende (sensazione personale) sulle braccia che era entrato nel locale con una maglietta con le maniche corte.
Nessuno disse nulla: si distolse lo sguardo e si mangiò ugualmente (uhhrrggh ).
Ottima tolleranza.
Perché non farlo con uno scalzo?

bfpaul ha scritto:Flavio, ci conosciamo abbastanza bene perché tu sappia che non ho MAI pensato che dobbiamo convincere e meno che mai "forzare" qualcuno ad andare scalzo, non dico divenire barefooter.

bfpaul ha scritto:Mi riferivo al fatto che tu ed altri ci avvertite da tempo di stare attenti perché gli spazi di libertà vanno restringendosi, come dimostrato ampiamente da regolamenti comunali folli e imposizioni altrettanto folli di sorveglianti, guardiani ecc.

bfpaul ha scritto:Mi riferivo a quanto è stato detto auspicando che il barefooting possa diventare "un'attività di massa".
Sarà capitato anche a te di sentir dire: se andassero scalze alcune persone famose che vengono copiate per il loro look, forse può succedere.
A questo non credo finché non lo vedrò e se mai accadrà sarò il primo ad esserne felice.

Alexey ha scritto:Alcuni barefooters americani, invece, hanno anche avuto problemi seri e alcuni hanno anche ricevuto minaccie o percosse anche da parte di guardie, qualcun' altro è stato anche messo in cella preventivamente senza aver fatto nulla (anche queste sono le contraddizioni tipiche degli USA).

Alexey ha scritto:E poi c'è anche da dire che le star di Hollywood non vanno di certo da "Gigi il Troione" a mangiare i fagioli davanti ad un gruppo di "ceffi" brutti, sporchi, con le ascelle alla Franchino di Fantozzi e incazzati che ruttano, scoreggiano e cercano rissa con ogni forma di vita esistente... (D' accordo, ho esagerato, lo so )

Alexey ha scritto:La maggior parte di loro gira in posti VIP con il barboncino alla mano e gli schiavetti che portano i pacchetti mentre l' addetto del negozio di turno srotola un bel tappetino rosso e si vede bene dal criticare qualsiasi loro stranezza, visto che gli lasciano giù fior di $$$.

Rei ha scritto:

Alexey ha scritto:Alcuni barefooters americani, invece, hanno anche avuto problemi seri e alcuni hanno anche ricevuto minaccie o percosse anche da parte di guardie, qualcun' altro è stato anche messo in cella preventivamente senza aver fatto nulla (anche queste sono le contraddizioni tipiche degli USA).

E poi l'amministrazione da cui dipendono gli agenti in questione ha pagato milioni di dollari di danni: negli Stati Uniti non scherzano con le libertà garantite dalla Costituzione...
Basta avere un buon avvocato e puoi diventare ricco, molto ricco.