A volte è meglio indossare le scarpe

gcc-antonio Gio 14 Mar - 14:26

Ciao a tutti!
Questo post è molto estemporaneo. Oggi è una bellissima giornata e, mentre mi stavo preparando per andare al supermercato, mi sono chiesto "Scarpe si' o scarpe no?"
Oltre al supermercato, volevo andare a buttare le bottiglie di vetro alla differenziata e in farmacia. Entrambi i posti non mi farebbero sentire a mio agio scalzo. Il primo per una questione di sicurezza - per terra è sempre pieno di schegge - e il secondo per una questione psicologica.

Alla fine, mi sono scalzato appena uscito dal supermercato in maniera molto piu', per me, naturale, ed è stata una esperienza al 100% positiva, senza timori, paure o altro.

Scrivo questo post per condividere il fatto che... nessuno ci obbliga a camminare scalzi! A volte, il disagio sociale che ci porta l'essere scalzi in pubblico supera il piacere stesso di camminare scalzi. Con questo non voglio dire "non camminate scalzi ovunque". Voglio semplicemente dire: non attaccatevi a delle "etichette". Pensieri del tipo: "sono un barefooter, quindi DEVO camminare scalzo."

So che puo' sembrare stupido quanto sto dicendo ma, negli ultimi 3-4 anni di barefooting, ho affrontato spesso situazioni dove non ero a mio agio ma mi sono quasi sentito in obbligo di camminare scalzo. Un obbligo verso me stesso perchè "non accetto che gli altri decidano cosa devo indossare". "Non accetto essere influenzati dagli altri".

La realtà è che gli altri ci influenzano. Ogni giorno, cerco di essere me stesso senza che il giudizio altrui mi turbi. A volte ci riesco, a volte no.
Ma è la giusta strada da percorrere Smile

Shamelessblonde91 Gio 14 Mar - 14:49

gcc-antonio ha scritto:Ciao a tutti!
Questo post è molto estemporaneo. Oggi è una bellissima giornata e, mentre mi stavo preparando per andare al supermercato, mi sono chiesto "Scarpe si' o scarpe no?"
Oltre al supermercato, volevo andare a buttare le bottiglie di vetro alla differenziata e in farmacia. Entrambi i posti non mi farebbero sentire a mio agio scalzo. Il primo per una questione di sicurezza - per terra è sempre pieno di schegge - e il secondo per una questione psicologica.

Alla fine, mi sono scalzato appena uscito dal supermercato in maniera molto piu', per me, naturale, ed è stata una esperienza al 100% positiva, senza timori, paure o altro.

Scrivo questo post per condividere il fatto che... nessuno ci obbliga a camminare scalzi! A volte, il disagio sociale che ci porta l'essere scalzi in pubblico supera il piacere stesso di camminare scalzi. Con questo non voglio dire "non camminate scalzi ovunque". Voglio semplicemente dire: non attaccatevi a delle "etichette". Pensieri del tipo: "sono un barefooter, quindi DEVO camminare scalzo."

So che puo' sembrare stupido quanto sto dicendo ma, negli ultimi 3-4 anni di barefooting, ho affrontato spesso situazioni dove non ero a mio agio ma mi sono quasi sentito in obbligo di camminare scalzo. Un obbligo verso me stesso perchè "non accetto che gli altri decidano cosa devo indossare". "Non accetto essere influenzati dagli altri".

La realtà è che gli altri ci influenzano. Ogni giorno, cerco di essere me stesso senza che il giudizio altrui mi turbi. A volte ci riesco, a volte no.
Ma è la giusta strada da percorrere

Si, mi piace la tua riflessione e la condivido. Io per lo più in ambito lavorativo sono obbligato a portare le scarpe, e spesso solo per rendermi sopportabile alle persone le indosso. Poi naturalmente io vivrei a piedi nudi H24 7/7 soprattutto d'estate. Ho camminato (ed ora sto iniziando a correre ) ovunque a piedi nudi e non ho mai avuto (sarà fortuna?) mai nessun tipo di problema né mi sono mai procurato alcun tipo di ferita o contratto alcun fungo, verruca ecc..
Naturalmente essendo ANORMALE girare a piedi nudi è probabile che capiti spesso di sentirsi più a proprio agio non per sensazione fisica, ma psicologica, indossando le scarpe. Dico ANORMALE perché è purtroppo così. Si definisce NORMALITÀ ciò che la maggioranza fa, anormalità il contrario. Che poi una cosa anormale come camminare scalzi faccia bene e sia scientificamente provato è un altro discorso. La gente spesso e volentieri non è interessata da cosa sia meglio o faccia meglio, ma da cosa sia semplicemente considerato NORMALE. Io, come dice il mio pietoso Nick name che sembra più adatto ad un profilo da cam model o da chi fa porno amatoriali (mi sono già pentito della scelta del mio nick infatti) ho l'attitudine mentale dell'essere SHAMELESS, cioè "svergognato" e quindi quando lo ritengo giusto me ne frego e cammino scalzo in mezzo alla gente con la disinvoltura di chi non conoscesse la parola vergogna. Infondo la vita è una sola e senza nuocere a nessuno io me la voglio godere. Comunque a parte questo ho notato (chiedendo) che le persone preferiscono vedermi scalzo che con scarpe minimaliste tipo 5 fingers, Skinners o altre. Mi hanno detto che fa meno impressione e che "sto meglio", e questo detto da persone "non feticiste" perché per i feticisti beh... Inutile dirlo.
Però si, non ritengo affatto stupida la tua riflessione, anzi, molto stimolante e sensata.

gcc-antonio Gio 14 Mar - 15:18

Shamelessblonde91 ha scritto:
gcc-antonio ha scritto:Ciao a tutti!
Questo post è molto estemporaneo. Oggi è una bellissima giornata e, mentre mi stavo preparando per andare al supermercato, mi sono chiesto "Scarpe si' o scarpe no?"
Oltre al supermercato, volevo andare a buttare le bottiglie di vetro alla differenziata e in farmacia. Entrambi i posti non mi farebbero sentire a mio agio scalzo. Il primo per una questione di sicurezza - per terra è sempre pieno di schegge - e il secondo per una questione psicologica.

Alla fine, mi sono scalzato appena uscito dal supermercato in maniera molto piu', per me, naturale, ed è stata una esperienza al 100% positiva, senza timori, paure o altro.

Scrivo questo post per condividere il fatto che... nessuno ci obbliga a camminare scalzi! A volte, il disagio sociale che ci porta l'essere scalzi in pubblico supera il piacere stesso di camminare scalzi. Con questo non voglio dire "non camminate scalzi ovunque". Voglio semplicemente dire: non attaccatevi a delle "etichette". Pensieri del tipo: "sono un barefooter, quindi DEVO camminare scalzo."

So che puo' sembrare stupido quanto sto dicendo ma, negli ultimi 3-4 anni di barefooting, ho affrontato spesso situazioni dove non ero a mio agio ma mi sono quasi sentito in obbligo di camminare scalzo. Un obbligo verso me stesso perchè "non accetto che gli altri decidano cosa devo indossare". "Non accetto essere influenzati dagli altri".

La realtà è che gli altri ci influenzano. Ogni giorno, cerco di essere me stesso senza che il giudizio altrui mi turbi. A volte ci riesco, a volte no.
Ma è la giusta strada da percorrere

Si, mi piace la tua riflessione e la condivido. Io per lo più in ambito lavorativo sono obbligato a portare le scarpe, e spesso solo per rendermi sopportabile alle persone le indosso. Poi naturalmente io vivrei a piedi nudi H24 7/7 soprattutto d'estate. Ho camminato (ed ora sto iniziando a correre ) ovunque a piedi nudi e non ho mai avuto (sarà fortuna?) mai nessun tipo di problema né mi sono mai procurato alcun tipo di ferita o contratto alcun fungo, verruca ecc..
Naturalmente essendo ANORMALE girare a piedi nudi è probabile che capiti spesso di sentirsi più a proprio agio non per sensazione fisica, ma psicologica, indossando le scarpe. Dico ANORMALE perché è purtroppo così. Si definisce NORMALITÀ ciò che la maggioranza fa, anormalità il contrario. Che poi una cosa anormale come camminare scalzi faccia bene e sia scientificamente provato è un altro discorso. La gente spesso e volentieri non è interessata da cosa sia meglio o faccia meglio, ma da cosa sia semplicemente considerato NORMALE. Io, come dice il mio pietoso Nick name che sembra più adatto ad un profilo da cam model o da chi fa porno amatoriali (mi sono già pentito della scelta del mio nick infatti) ho l'attitudine mentale dell'essere SHAMELESS, cioè "svergognato" e quindi quando lo ritengo giusto me ne frego e cammino scalzo in mezzo alla gente con la disinvoltura di chi non conoscesse la parola vergogna. Infondo la vita è una sola e senza nuocere a nessuno io me la voglio godere. Comunque a parte questo ho notato (chiedendo) che le persone preferiscono vedermi scalzo che con scarpe minimaliste tipo 5 fingers, Skinners o altre. Mi hanno detto che fa meno impressione e che "sto meglio", e questo detto da persone "non feticiste" perché per i feticisti beh... Inutile dirlo.
Però si, non ritengo affatto stupida la tua riflessione, anzi, molto stimolante e sensata.

Piu' che "normale" e "anormale" siamo, semplicemente, umani. Proviamo delle emozioni prima, mentre e dopo aver camminato scalzi. Felicità? Paura? Rabbia?
"Cancellare" le emozioni non è umano. Ma, come esercizio personale e di crescita, possiamo imparare a riconoscere queste emozioni, osservarle, e capire cosa ci piace davvero fare e cosa no.

Personalmente, ho scoperto che non mi piace sempre essere scalzo. Con questo, ho imparato ad apprezzare molto di piu' il barefooting.
Insomma, a volte ci facciamo condizionare dai "sogni degli altri", come quello di essere un barefooter 365 giorni l'anno. E' davvero il mio sogno?

GECO Gio 14 Mar - 16:08

gcc-antonio ha scritto:Ciao a tutti!
Questo post è molto estemporaneo. Oggi è una bellissima giornata e, mentre mi stavo preparando per andare al supermercato, mi sono chiesto "Scarpe si' o scarpe no?"
Oltre al supermercato, volevo andare a buttare le bottiglie di vetro alla differenziata e in farmacia. Entrambi i posti non mi farebbero sentire a mio agio scalzo. Il primo per una questione di sicurezza - per terra è sempre pieno di schegge - e il secondo per una questione psicologica.

Alla fine, mi sono scalzato appena uscito dal supermercato in maniera molto piu', per me, naturale, ed è stata una esperienza al 100% positiva, senza timori, paure o altro.

Scrivo questo post per condividere il fatto che... nessuno ci obbliga a camminare scalzi! A volte, il disagio sociale che ci porta l'essere scalzi in pubblico supera il piacere stesso di camminare scalzi. Con questo non voglio dire "non camminate scalzi ovunque". Voglio semplicemente dire: non attaccatevi a delle "etichette". Pensieri del tipo: "sono un barefooter, quindi DEVO camminare scalzo."

So che puo' sembrare stupido quanto sto dicendo ma, negli ultimi 3-4 anni di barefooting, ho affrontato spesso situazioni dove non ero a mio agio ma mi sono quasi sentito in obbligo di camminare scalzo. Un obbligo verso me stesso perchè "non accetto che gli altri decidano cosa devo indossare". "Non accetto essere influenzati dagli altri".

La realtà è che gli altri ci influenzano. Ogni giorno, cerco di essere me stesso senza che il giudizio altrui mi turbi. A volte ci riesco, a volte no.
Ma è la giusta strada da percorrere

Concordo pienamente. E' una riflessione che ho scritto più volte sul forum i questi anni. Ognuno di noi è fatto a suo modo c'è chi è più estroverso e non si fa problemi e chi come me se ne fa anche troppi. Con l'esperienza si può migliorare ma fino ad un certo punto. Concordo soprattutto sul fatto che non è che per forza DEVO andare scalzo. Pure io ci sono molte situazioni dove mi trovo a disagio e visto che vado scalzo per stare bene se sono a disagio evito. La cosa è esattamente come la difficoltà fisica solo che in quel caso tutti capiscono se hai male a camminare sulla ghiaia fai bene a metterti delle calzature mentre non sempre si capisce che per alcuni di noi c'è non è facile andare scalzi in certi contesti che per alti non rappresentano un problema. Certo sforzandosi si può migliorare sia dal punto di vista fisico sia dal punto psicologico ma non è detto che tutti siano disposti. Per qualcuno magari è una cosa che sin da subito è venuta naturale per altri è davvero molto difficile.

bfpaul Gio 14 Mar - 16:36

Shamelessblonde91 ha scritto:
gcc-antonio ha scritto:Ciao a tutti!
Questo post è molto estemporaneo. Oggi è una bellissima giornata e, mentre mi stavo preparando per andare al supermercato, mi sono chiesto "Scarpe si' o scarpe no?"
Oltre al supermercato, volevo andare a buttare le bottiglie di vetro alla differenziata e in farmacia. Entrambi i posti non mi farebbero sentire a mio agio scalzo. Il primo per una questione di sicurezza - per terra è sempre pieno di schegge - e il secondo per una questione psicologica.

Alla fine, mi sono scalzato appena uscito dal supermercato in maniera molto piu', per me, naturale, ed è stata una esperienza al 100% positiva, senza timori, paure o altro.

Scrivo questo post per condividere il fatto che... nessuno ci obbliga a camminare scalzi! A volte, il disagio sociale che ci porta l'essere scalzi in pubblico supera il piacere stesso di camminare scalzi. Con questo non voglio dire "non camminate scalzi ovunque". Voglio semplicemente dire: non attaccatevi a delle "etichette". Pensieri del tipo: "sono un barefooter, quindi DEVO camminare scalzo."

So che puo' sembrare stupido quanto sto dicendo ma, negli ultimi 3-4 anni di barefooting, ho affrontato spesso situazioni dove non ero a mio agio ma mi sono quasi sentito in obbligo di camminare scalzo. Un obbligo verso me stesso perchè "non accetto che gli altri decidano cosa devo indossare". "Non accetto essere influenzati dagli altri".

La realtà è che gli altri ci influenzano. Ogni giorno, cerco di essere me stesso senza che il giudizio altrui mi turbi. A volte ci riesco, a volte no.
Ma è la giusta strada da percorrere

Si, mi piace la tua riflessione e la condivido. Io per lo più in ambito lavorativo sono obbligato a portare le scarpe, e spesso solo per rendermi sopportabile alle persone le indosso. Poi naturalmente io vivrei a piedi nudi H24 7/7 soprattutto d'estate. Ho camminato (ed ora sto iniziando a correre ) ovunque a piedi nudi e non ho mai avuto (sarà fortuna?) mai nessun tipo di problema né mi sono mai procurato alcun tipo di ferita o contratto alcun fungo, verruca ecc..
Naturalmente essendo ANORMALE girare a piedi nudi è probabile che capiti spesso di sentirsi più a proprio agio non per sensazione fisica, ma psicologica, indossando le scarpe. Dico ANORMALE perché è purtroppo così. Si definisce NORMALITÀ ciò che la maggioranza fa, anormalità il contrario. Che poi una cosa anormale come camminare scalzi faccia bene e sia scientificamente provato è un altro discorso. La gente spesso e volentieri non è interessata da cosa sia meglio o faccia meglio, ma da cosa sia semplicemente considerato NORMALE. Io, come dice il mio pietoso Nick name che sembra più adatto ad un profilo da cam model o da chi fa porno amatoriali (mi sono già pentito della scelta del mio nick infatti) ho l'attitudine mentale dell'essere SHAMELESS, cioè "svergognato" e quindi quando lo ritengo giusto me ne frego e cammino scalzo in mezzo alla gente con la disinvoltura di chi non conoscesse la parola vergogna. Infondo la vita è una sola e senza nuocere a nessuno io me la voglio godere. Comunque a parte questo ho notato (chiedendo) che le persone preferiscono vedermi scalzo che con scarpe minimaliste tipo 5 fingers, Skinners o altre. Mi hanno detto che fa meno impressione e che "sto meglio", e questo detto da persone "non feticiste" perché per i feticisti beh... Inutile dirlo.
Però si, non ritengo affatto stupida la tua riflessione, anzi, molto stimolante e sensata.

E' quasi impossibile dire ciò che è normale e ciò che non lo è, "se non si possono prendere le misure".
Sostituirei il termine ANORMALE con INCONSUETO.

bfpaul

albimat90 Gio 14 Mar - 19:10

Condivido a pieno.
Molto bella l'idea di poter scoprire il proprio limite e imparare a farci i conti.
Se andassi scalzo nel supermercato del mio paese incontrerei almeno una decina di conoscenti, di cui almeno la metà chiederebbero spiegazioni. L'idea di dover sostenere da solo la reazione di ciascuno mi mette sinceramente a disagio, dunque è un'esperienza che per ora non mi interessa fare. Nulla toglie che un giorno possa arrivare il momento buono!

GECO Ven 15 Mar - 10:07

albimat90 ha scritto:Condivido a pieno.
Molto bella l'idea di poter scoprire il proprio limite e imparare a farci i conti.
Se andassi scalzo nel supermercato del mio paese incontrerei almeno una decina di conoscenti, di cui almeno la metà chiederebbero spiegazioni. L'idea di dover sostenere da solo la reazione di ciascuno mi mette sinceramente a disagio, dunque è un'esperienza che per ora non mi interessa fare. Nulla toglie che un giorno possa arrivare il momento buono!

Concordo. Il problema è che nonostante le spiegazioni alcuni miei parenti in primis i miei genitori sarebbero assolutamente contrari sia per immagine sia soprattutto perché ti fai male ecc. Onde evitare discussioni continue lascio perdere. Se poi lo scopriranno ci penserò.
Però è anche vero che in un colpo solo avresti spiegato la cosa a molti conoscenti e la volta dopo non chiederanno più nulla.
Tra l'altro molto sta a come viviamo noi lo scalzismo. Se un vero stile di vita vado scalzo ovunque allora vai anche al supermercato ecc.
Se lo vedo come una sorta di hobby una cosa piacevole che faccio per esempio prevalentemente in natura dove è più piacevole dal punto di vista sensoriale rispetto al pavimento di un supermercato che non dà un particolare sensoriale se non il generale senso di libertà di non avere le scarpe ai piedi. Anche sul fastidio di tenere le scarpe ovviamente aumenta più si sta scalzi. Se uno lo fa come hobby non ha poi così gran fastidio a tenere le scarpe in certe occasioni.
Sono modi diversi di vedere le cose. Il bello di essere liberi è proprio di poter decidere quando stare scalzi e quando no. Diciamo che questa libertà non è totale perché se uno la vive come modo di vivere ha dei limiti sul lavoro o in qualche altra occasione ad eccezione di qualche raro caso in cui uno possa lavorare scalzo. Non c'è un modo giusto o uno sbagliato. Per quanto mi riguarda è un lungo percorso con piccoli miglioramenti e ogni tanto anche con qualche passo indietro.
Quello che in generale ho visto una reazione più positiva è in contesti sportivo/naturale camminare scalzo in montagna o correre scalzo su strada ho ricevuto complimenti e direi nessuna critica soprattutto se fai capire che sai quello che stai facendo che sei preparato e magari hai con te delle calzature per le emergenze.
La cosa più importante è la sicurezza con cui uno si muove. Se uno è impacciato e si muove come se facesse una cosa sbagliata quasi sicuro che qualcuno ti dirà qualcosa di storto.

Young_barefooter Mar 19 Mar - 10:23

gcc-antonio ha scritto:
Scrivo questo post per condividere il fatto che... nessuno ci obbliga a camminare scalzi! A volte, il disagio sociale che ci porta l'essere scalzi in pubblico supera il piacere stesso di camminare scalzi. Con questo non voglio dire "non camminate scalzi ovunque". Voglio semplicemente dire: non attaccatevi a delle "etichette". Pensieri del tipo: "sono un barefooter, quindi DEVO camminare scalzo."

Personalmente mi trovo spesso costretto a "forzarmi" a camminare scalzo.

Ciò è dovuto al fatto che non ho ancora superato al 100% i timori sociali con cui più o meno tutti noi barefooters prima o poi ci troviamo a fare i conti. Quando sono scalzo in mezzo alla gente tendo a sentirmi ancora giudicato e osservato, come se stessi facendo qualcosa di socialmente inaccettabile di cui dovermi giustificare.
Questo mi porta il più delle volte a sentirmi un po' a disagio o a temere che da un momento all'altro qualcuno venga a farmi storie, a meno che non mi trovi in contesti in cui tutti mi conoscono e danno per scontato che io sia abitualmente scalzo.

Ad oggi vado scalzo ovunque (ad eccezione che sul lavoro e in chiesa la domenica per precisa volontà di mia moglie) e la mia sopportazione delle scarpe è ai minimi storici.
Per farlo - come detto - mi devo un po' obbligare, se aspettassi di sentirmi veramente a mio agio probabilmente scalzo non andrei quasi mai.
Pensavo che un giorno stare scalzo sarebbe stato per me perfettamente naturale e accettabile ma quel giorno non arriva mai.
Le occasioni di stare scalzo in natura o in luoghi poco frequentati sono davvero scarse quindi se davvero ambisco a stare scalzo quanto vorrei devo obbligarmi. E tendo a evitare i luoghi in cui so di essere obbligato a indossare le calzature.
So che è non è bellissimo ma per ora è così.

Altre volte mi capita di dover ritornare (per vari motivi) scarpato in posti ove mi conoscono abitualmente scalzo.
E mi sento comunque a disagio anche se indosso le scarpe, temendo che chi mi vede abitualmente scalzo non sappia come interpretare questo atteggiamento ambivalente.

Marco53 Mar 19 Mar - 10:52

E mi sento comunque a disagio anche se indosso le scarpe, temendo che chi mi vede abitualmente scalzo non sappia come interpretare questo atteggiamento ambivalente.

Mi verrebbe da risponderti con una battuta che risale al liceo e che dice così «Non ti curar di loro ma guarda e passa - suonando la grancassa!»
Nel senso "che c'é di male?" un giorno così e l'altro cosà. C'è gente che cambia le scarpe ogni giorno e noi che le abbiamo nell'armadio ogni tanto le portiamo a fare un giro.
Bella risposta per toglierti d'imbarazzo "Sto portando le scarpe a fare un giro... si annoiavano!"
L'altro giorno ero al supermercato vicino a casa... con le scarpe. L'addetto al rifornimento degli scaffali mi ha stupito con una domanda (finalmente uno che chiede!) sui miei piedini nudi, dato che mi ha visto in giro nella zona senza scarpe e credo anche lì nel supermercato stesso. E' stato molto "carino" nel senso che forse ce l'aveva dentro da un po' questa domanda, ma non si osava. Così ho cercato di essere il più garbato possibile e poi gli ho dato un bigliettino del Club, e lui, ringraziando, mi ha detto che sarebbe andato a curiosare il sito!
Ci sono perfino rimasto un po' male perché quel giorno le avevo, le scarpe... mannaggia! Però chissà. Magari è uno scalzista latente che si portava dentro chissà da quanto il desiderio di sapere se era matto o normale Razz

chissà forse tutti e due Cool

Saluti esplicativi.
Marco53

Shamelessblonde91 Mar 19 Mar - 11:00

"Personalmente mi trovo spesso costretto a "forzarmi" a camminare scalzo.

Altre volte mi capita di dover ritornare (per vari motivi) scarpato in posti ove mi conoscono abitualmente scalzo.
E mi sento comunque a disagio anche se indosso le scarpe, temendo che chi mi vede abitualmente scalzo non sappia come interpretare questo atteggiamento ambivalente."[/quote]

Si, purtroppo è così.
Io non ho mai avuto alcun timore in fattore di sicurezza o igienico, la vera piaga nel camminare scalzo, la vera sofferenza, è il dannato giudizio altrui.. Quello secondo me è l'unico aspetto negativo del camminare scalzo. Non riesco a pensarne di diversi.

gcc-antonio Mer 20 Mar - 17:46

Young_barefooter ha scritto:
gcc-antonio ha scritto:
Scrivo questo post per condividere il fatto che... nessuno ci obbliga a camminare scalzi! A volte, il disagio sociale che ci porta l'essere scalzi in pubblico supera il piacere stesso di camminare scalzi. Con questo non voglio dire "non camminate scalzi ovunque". Voglio semplicemente dire: non attaccatevi a delle "etichette". Pensieri del tipo: "sono un barefooter, quindi DEVO camminare scalzo."

Personalmente mi trovo spesso costretto a "forzarmi" a camminare scalzo.

Ciò è dovuto al fatto che non ho ancora superato al 100% i timori sociali con cui più o meno tutti noi barefooters prima o poi ci troviamo a fare i conti. Quando sono scalzo in mezzo alla gente tendo a sentirmi ancora giudicato e osservato, come se stessi facendo qualcosa di socialmente inaccettabile di cui dovermi giustificare.
Questo mi porta il più delle volte a sentirmi un po' a disagio o a temere che da un momento all'altro qualcuno venga a farmi storie, a meno che non mi trovi in contesti in cui tutti mi conoscono e danno per scontato che io sia abitualmente scalzo.

Ad oggi vado scalzo ovunque (ad eccezione che sul lavoro e in chiesa la domenica per precisa volontà di mia moglie) e la mia sopportazione delle scarpe è ai minimi storici.
Per farlo - come detto - mi devo un po' obbligare, se aspettassi di sentirmi veramente a mio agio probabilmente scalzo non andrei quasi mai.
Pensavo che un giorno stare scalzo sarebbe stato per me perfettamente naturale e accettabile ma quel giorno non arriva mai.
Le occasioni di stare scalzo in natura o in luoghi poco frequentati sono davvero scarse quindi se davvero ambisco a stare scalzo quanto vorrei devo obbligarmi. E tendo a evitare i luoghi in cui so di essere obbligato a indossare le calzature.
So che è non è bellissimo ma per ora è così.

Altre volte mi capita di dover ritornare (per vari motivi) scarpato in posti ove mi conoscono abitualmente scalzo.
E mi sento comunque a disagio anche se indosso le scarpe, temendo che chi mi vede abitualmente scalzo non sappia come interpretare questo atteggiamento ambivalente.

E' un messaggio molto intimo. Hai condiviso con, praticamente, il mondo intero le tue debolezze. Ti ringrazio molto! Quello che hai fatto è molto coraggioso.

"So che è non è bellissimo". Hai scritto. Non ci conosciamo ma, con quella frase, percepisco un tuo giudizio negativo verso te stesso. O verso te stesso, o verso l'esperienza di stare scalzo in certi posti.
Del giudizio altrui non possiamo farci nulla ma possiamo liberarci dei nostri giudizi Smile

Mauro89 Ven 22 Mar - 11:29

Domenica scorsa ho fatto una lunga passeggiata circa 10km tra sentieri sali e scendi con moltissime pietre e gli ultimi 2 km di asfalto... Tutto con scarpe barefoot senza soletta, ma un minimo di suola in gomma l'ho voluta tenere per le pietre... Ho avuto male ai piedi i successivi 3/4 giorni.
Come è possibile secondo voi? Non me la sarei mai sentita completamente senza scarpe, troppe pietre a scaglie e acuminate, vado benissimo scalzo solo su superfici "morbide" pietre e asfalto purtroppo non riesco.
Come potrei migliorare la resistenza dei miei talloni?
Le scarpe barefoot sono una bella invenzione, ma non mi lasciano sperimentare, alla fine le tengo un po' troppo ai piedi se ho paura di incontrare persone...

Appleseed Ven 22 Mar - 11:54

Mauro89 ha scritto:Domenica scorsa ho fatto una lunga passeggiata circa 10km tra sentieri sali e scendi con moltissime pietre e gli ultimi 2 km di asfalto... Tutto con scarpe barefoot senza soletta, ma un minimo di suola in gomma l'ho voluta tenere per le pietre... Ho avuto male ai piedi i successivi 3/4 giorni.
Come è possibile secondo voi? Non me la sarei mai sentita completamente senza scarpe, troppe pietre a scaglie e acuminate, vado benissimo scalzo solo su superfici "morbide" pietre e asfalto purtroppo non riesco.
Come potrei migliorare la resistenza dei miei talloni?
Le scarpe barefoot sono una bella invenzione, ma non mi lasciano sperimentare, alla fine le tengo un po' troppo ai piedi se ho paura di incontrare persone...

Da come lo racconti sembra un percorso impegnativo, che richiede un bel po' di allenamento. A inizio stagione, se di inverno non si pratica con costanza, non solo le suole sono più morbide di come le avevamo lasciate in autunno ma anche la muscolatura deve ritrovare tono. Il fatto che tu citi il tallone mi fa pensare che il tuo passo sia un po' troppo "rullato". Il tallone dovrebbe servire solo a prendere contatto con il terreno, il peso deve passare immediatamente all'arco plantare che ha la capacità di ammortizzare. Per fare ciò bisogna accorciare un po' il passo. Questo in effetti è consigliabile in generale, diciamo che a piedi nudi si capisce meglio il perché ... Very Happy

Mauro89 Sab 23 Mar - 6:56

Direi che hai azzeccato in pieno, è un po' impegnativo, soprattutto sono fuori allenamento.
Sicuramente devo ricominciare da zone un po' più pianeggianti, soprattutto con superfici un po' più lisce.
Non è così facile fare percorsi in po' più lunghi del quotidiano senza portarsi a casa indolenzimenti e doloretti... È più difficile del previsto

GECO Lun 25 Mar - 10:18

Mauro89 ha scritto:Domenica scorsa ho fatto una lunga passeggiata circa 10km tra sentieri sali e scendi con moltissime pietre e gli ultimi 2 km di asfalto... Tutto con scarpe barefoot senza soletta, ma un minimo di suola in gomma l'ho voluta tenere per le pietre... Ho avuto male ai piedi i successivi 3/4 giorni.
Come è possibile secondo voi? Non me la sarei mai sentita completamente senza scarpe, troppe pietre a scaglie e acuminate, vado benissimo scalzo solo su superfici "morbide" pietre e asfalto purtroppo non riesco.
Come potrei migliorare la resistenza dei miei talloni?
Le scarpe barefoot sono una bella invenzione, ma non mi lasciano sperimentare, alla fine le tengo un po' troppo ai piedi se ho paura di incontrare persone...

Devi andare per gradi sia come quantità sia come difficoltà.
Inizia per esempio a fare 1km su superfice facile poi incrementi i km e poi provi terreni più impegnativi sempre in modo graduale e se vedi che diventa troppo doloroso mettendo le scarpe o sandali.
Come ti ha già detto Carlo devi appoggiare più di avampiede che di tallone altrimenti ti distruggi. Devi essere il più rilassato possibile. In pianura o in salita è più facile mentre la discesa è MOLTO più difficile. Chiaramente soprattutto all'inizio andrai MOLTO più piano che con le scarpe quindi valuta i tempi.
I primi tempi saranno un po' duri ma se non demordi vedrai che poi ti stupirai di quello che riuscirai a fare scalzo.
Se cerchi su youtube vedrai di persone che fanno scalze delle cose incredibili quindi c'è ampio margine di miglioramento.

Mauro89 Lun 25 Mar - 11:31

Grazie mille per i consigli.
Sicuramente i sentieri qui nella mia zona (entroterra di Genova) non sono i più adatti... Troppe rocce e sassi a scaglie, piuttosto che niente ricci di castagne.
Ieri di nuovo 6 km ma la maggior parte con le scarpe barefoot (senza suola) o ancora la pelle che si sfoglia dopo le bolle dell'ultimo giro. Prima o poi i piedi si adatteranno, non ho intenzione di arrendermi �

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